Ultima fatica targata Rodriguez presentata poco tempo fa alla mostra di Venezia.
Cosa dire, niente di nuovo sotto il sole, Rodriguez va semplicemente avanti per la sua strada (che poi sappiamo essere parallela a quella del suo amico e mentore Tarantino) e ci propina quest'ultimo tassello ascrivibile perfettamente tra le sue precedenti pellicole.
Abbiamo dunque il solito contenitore trash/70's b-movie condito dai suoi tipici elementi quali sangue, arti mozzati, gore, splatter, figa, ironia e cattivo gusto a profusione e chi più ne ha più ne metta...
Stranamente però - almeno per un prodtto del genere - stavolta si avverte una certa prolissità di fondo non dovuta all'effettivo minutaggio, quanto forse al tentativo di curare maggiormente una sceneggiatura che a conti fatti rimane cmq solo e soltanto un pretesto per scatenare la carneficina (nonostante qualcuno abbia voluto evidenziare gli evidenti connotati politici della faccenda relativi al problema immigrazione negli USA). Altra cosa che non mi ha molto convinto è proprio la carneficina finale, quando sembra debba scatenarsi l'inferno più trash mai visto su pellicola il film si sgonfia, praticamente se la fa sotto, liquidando fra l'altro in maniera orribile il personaggio di Don Johnson, uno dei migliori del lotto.
Passando agli aspetti positivi c'è ovviamente tutto quello che ci si può aspettare e volere da questo tipo di film corroborato da ottime musiche e da un cast che definire azzeccato è dire poco (secondo solo a Sin City), la presenza puramente fisica di Danny Trejo (direi quasi "iconica") che da sola vale il prezzo del biglietto, un paio di scene che sono già cult (quella del massacro in chiesa è imperdibile per gli aficionados) e poco altro.
Per conculedere, chi ha apprezzato i film precedenti con tutta probabilità amerà anche questo, chi finora ha odiato Rodriguez si mantenga a debita distanza e posi lo sguardo altrove.
