228 replies to this topic

[wago]

Strano non abbia mai citato la categoria ma forse lo ho fatto non in questo thread: un tipo di complessità che trovo particolarmente astuta è quella dei tempi pari, che però segmentano la battuta in modo atipico creando comunque una sensazione zigzagante.

 

I due esempi più plateali che ho in mente sono "Light Flight" dei Pentangle (che sulla strofa è "Take Five × 2" + 2/4, dando così 12 che è pari) e "America" di Bernstein, forse la prima a presentare il "doppio 3/4" (AKA 6/4) che al primo giro terzina e al secondo raggruppa a coppie. Espediente poi utilizzato in mille altri pezzi di cui ora ovviamente non me ne viene in mente manco uno. La trovata specifica comunque sarebbe mutuata dalla musica afro-cubana e blabblà ma io in realtà non ci ho mai trovato qualcosa di davvero analogo, sicuramente ho cercato poco e male (anzi, se sapete dite).

[DeadManDriver]

cambiando un attimo argomento (vabbè sempre a proposito di ritmo) ti viene/vi viene in mente qualche pezzo che sfrutta il trucco del ritornello di Puttin' on the ritz? L'ho visto definire come "rhythmic displacement", non so se c'è un equivalente in italiano, anche se per certi versi mi sembra un parente del phasing. Quella cosa per cui una certa frase musicale viene ripetuta ma l'inizio va a cadere sempre su una parte diversa della battuta (qui lo spiega brevemente ma in modo chiaro: http://atdt.freeshel...63151_1570.html)




da 0:27 a 0:32, anche se poi viene ripetuto varie volte

Se non ho inteso male(sto nel mentre mangiando in un fast food Murciano) è il classicssimo 3 su 4 uno dei più usati poliritmi (pure a me,quindi una cosa basic)
È un accento che si ripete ogni tre note su una sequenza di 4.
Tipica è la clave della Bossa nova.
Intendevo quella no?

[dick laurent]

 

cambiando un attimo argomento (vabbè sempre a proposito di ritmo) ti viene/vi viene in mente qualche pezzo che sfrutta il trucco del ritornello di Puttin' on the ritz? L'ho visto definire come "rhythmic displacement", non so se c'è un equivalente in italiano, anche se per certi versi mi sembra un parente del phasing. Quella cosa per cui una certa frase musicale viene ripetuta ma l'inizio va a cadere sempre su una parte diversa della battuta (qui lo spiega brevemente ma in modo chiaro: http://atdt.freeshel...63151_1570.html)




da 0:27 a 0:32, anche se poi viene ripetuto varie volte

Se non ho inteso male(sto nel mentre mangiando in un fast food Murciano) è il classicssimo 3 su 4 uno dei più usati poliritmi (pure a me,quindi una cosa basic)
È un accento che si ripete ogni tre note su una sequenza di 4.

 

 

onestamente non ho capito dove senti il 3 su 4 (che lo so che è semplice, ci cazzeggio spesso)

 

wago:Light flight bellissima

[DeadManDriver]

Ok visto il brano è più corretto 3 su 2.Mi riferisco all'andamento del cantato.Ho preso una cantonata?o non ho capito cosa cercavi

[dick laurent]

Ok visto il brano è più corretto 3 su 2.Mi riferisco all'andamento del cantato.Ho preso una cantonata?o non ho capito cosa cercavi

 

cercavo più che altro canzoni che utilizzano un simile stratagemma a quello di Puttin on the ritz, dove la lunghezza della frase musicale è tale da iniziare sempre in un punto diverso della battuta. Ha più a che fare coi polimetri che coi poliritmi probabilmente. Che è una cosa probabilmente non troppo difficile da trovare in composizioni strumentali (specie nel minimalismo), credo molto meno nella canzone melodica.  

[dick laurent]

cambiando argomento, un po' di Konnakol qui?

 

[dick laurent]

prima stavo guardando questo video interessantissimo di David Bruce (più o meno tutti i suoi video lo sono) sui microritmi e verso i sette minuti e mezzo viene nominato Malcolm Braff e questa Crimson wave che ha un ritmo veramente assurdo (a 7:41 si fanno vedere e non ho neppure idea di come si possa approcciare una roba del genere)

 

 

 

One of my first compositions consciously and intentionally incorporating a multi-functional harmonic microtime system.
I feel it in 7/8 with 11-tuplets except for the bridge and solo part that follows where we clearly switch to an 11/8 with 7-tuplets.

 

[DeadManDriver]

Premetto che l'ho ascoltata dall'altroparlantino dello smartphone,ma mi sembra orecchiabile seppur adorabilmente accartocciata,altroché,forse appoggiandosi all'ostinato del piano la si gode maggiormente:-)

[DeadManDriver]

Pour parler:questi ritmi segmentati e spezzettati sono più"facili"da capire e suonare rispetto a certe cose,rigorose ma con un certo grado di swing e alea(per non dire poco scientifica)?
https://youtu.be/THjsEr_xZq8

Intendo dire prendendo per esempio questo pezzo appena postato di Braff ha un ritmo seppur molto frammentato ma più decifrabile con una buona preparazione teorica.
Quello swing di Braxton,anno 76 vi suona più ostico e sfuggente(e forse più difficile da suonarci sopra)?
Mi domando è più ostico suonare inquadrato o lasciare una buona parte all'estero del momento?

[dick laurent]

Per fortuna complessità ritmiche non vuol dire necessariamente "non orecchiabile" (rispondevo al penultimo post).

 

In riferimento al pezzo di Braxton, lì a fare la differenza e a rendere il brano più ostico per molti (per quanto per gli standard Braxtoniani mi sembra parecchio amichevole) credo possa essere  soprattutto il linguaggio armonico molto più dissonante, mentre il ritmo mi pare decisamente la parte più immediata del brano.

[DeadManDriver]

Su

Per fortuna complessità ritmiche non vuol dire necessariamente "non orecchiabile" (rispondevo al penultimo post).
 

E invece la mia sensazione è all'opposto.'cioe una persona con una certa conoscenza musicale(anche solo d'ascolto come nel mio caso)ne trova giovamento alla stratificazione e complessità ritmica.
L'ascoltatore comune,poco abituato trova un senso di repulsione e di confusione qualdo le cose si fanno un po' più raffinate,tutti abituati al ritmo e tempo regolare e alla fine rassicurante.
Da batterista(?!)ho riscontrato che la discontinuità,il tempo solo percepito e non esplicito è ancora un mezzo tabù per molti ascoltatori e musicisti.


Il ritmo tenuto dalla"sezione ritmica" della Creative music orchestra è si una pulsazione regolare,sono le frasi ed accenti ad essere per niente"facili" appunto perché mi sembrano avere un carattere poco in "griglia"

[DeadManDriver]

Edit nel post precedente mancava un punto di domanda,così sembrava un'affermazione.!

[dick laurent]

Su

Per fortuna complessità ritmiche non vuol dire necessariamente "non orecchiabile" (rispondevo al penultimo post).
 

E invece la mia sensazione è all'opposto.'cioe una persona con una certa conoscenza musicale(anche solo d'ascolto come nel mio caso)ne trova giovamento alla stratificazione e complessità ritmica.
L'ascoltatore comune,poco abituato trova un senso di repulsione e di confusione qualdo le cose si fanno un po' più raffinate,tutti abituati al ritmo e tempo regolare e alla fine rassicurante.
Da batterista(?!)ho riscontrato che la discontinuità,il tempo solo percepito e non esplicito è ancora un mezzo tabù per molti ascoltatori e musicisti.

 

 

ho messo quel necessariamente apposta, nel senso che si certo, c'è musica ritmicamente complessa che probabilmente per molti può risultare ostica, ma appunto non è per forza così e dipende da diversi fattori. Per esempio un ritmo complesso ma con ballabilità/groove o comunque in un modo o nell'altro un senso di inevitabilità di un certo tipo potrebbe essere meno ostico in un ritmo che non dà quel tipo di appigli. La melodia e l'armonia del brano possono rendere un pezzo più o meno ostico: prendi un pezzo di musica seriale con un ritmo estremamente regolare e per molti risulterà più ostico della band che suona ai matrimoni di Ivo Papasov, o di tanti generi pieni di poliritmi e complessità ritmiche (musiche africane o latino americane per esempio). E ovviamente conta anche l'esperienza dell'ascoltatore. C'è un video di qualche anno fa di Faso di Elio e le storie tese sul pubblico italiano che "batte le mani sbagliate" sulla musica, dove fa un commento sulla scarsa dimestichezza ritmica degli italiani mentre magari a cuba qualsiasi nonnina ti tiene il ritmo della clave: che non so se è vero o un'esagerazione, ma comunque di base il tipo di cultura musicale (e ritmica) nella quale uno è immerso di sicuro conta.

[DeadManDriver]

Vivendo per qualche tempo in Andalusia l'ho notato anche io che hanno un senso ritmico più evoluto,il flamenco così come certa musica Marocchina tradizionale ha una ritmica di base più articolata che anche il vecchietto avvinazzarto batte le mani allegramente.I nostri anziani,ma pure i millennials a fatica scorgono il báttere in una canzone

[geeno]

Mi sono accorto stamattina che Hey Ya degli Outkast dovrebbe rientrare nel topic. O meglio, se non sbaglio è in 4/4 ma aggiunge qualcosa tipo una mezza battuta a un certo punto. È giusto?

[Tony Randine]

Ma alla fine Pagàno di Elio si è scoperto che ritmo ha?

[paloz]

Mi sono accorto stamattina che Hey Ya degli Outkast dovrebbe rientrare nel topic. O meglio, se non sbaglio è in 4/4 ma aggiunge qualcosa tipo una mezza battuta a un certo punto. È giusto?

 

 

[Bernardus]

Mi sono accorto stamattina che Hey Ya degli Outkast dovrebbe rientrare nel topic. O meglio, se non sbaglio è in 4/4 ma aggiunge qualcosa tipo una mezza battuta a un certo punto. È giusto?

E' giusto

[DeadManDriver]

E per inciso questo brano mi ha sempre catturato l'attenzione.

Ha sicuramente degli elementi che io ritengo interessanti,non ha caso il tizio è anche batterista quindi a parte melodia ed armonia sa come piazzare qualche tocco oltre la comoda grata/prigione dei sedicesimi quantizzati

[dick laurent]

[dick laurent]

di recente ho scoperto questo canale, Lucid rhythms, che fa video di poliritmi per conciliare il sonno sostanzialmente. Prenderli come normali brani di musica non ha molto senso, ma la cosa che ho trovato molto interessante è da una parte il modo in cui vengono generati (per certi versi questo tizio è consapevolmente o meno, un erede di Conlon Nancarrow ma con mezzi tecnologici che Nancarrow non poteva neanche sognarsi), ma soprattutto il fatto che dei ritmi generati a partire da algoritmi e geometrie e assolutamente impossibili da suonare da una persona per la complessità e la precisione richiesta tendano a suonare incredibilmente organici, caldi e "umani".

 

Sine ryhthm 2

 

Polyrhythm experiment called Stellar flow

 

Mi chiedo se ci siano altri che stanno esplorando questo modo di approcciare il ritmo per altri generi e non solo con lo scopo di far dormire.

[Twin アメ]

di recente ho scoperto questo canale, Lucid rhythms, che fa video di poliritmi per conciliare il sonno sostanzialmente. Prenderli come normali brani di musica non ha molto senso,

 

Eh aspè, vaporcat è interessato (non a caso)

 

[Gozer]

Onestamente suona meglio del 98% della musica ambient che conosco...

[simonisback]

Ottima discussione. Uno degli ultimi teorico-pratici della complessità musicale è il britannico BRIAN FERNEYHOUGH un compositore di una intelligenza estremamente superiore, che si avvale non del digitale ma semmai del digitale di cui è composta la sua mente.

 

Con lui la musica ritorna agli anni brutti e belli dello strutturalismo musicale di Darmstadt.. ma lui è uno scienziato mentre gli altri, al massimo erano laureati in matematica: BOULEZ e si è sentito..

 

La musica di questo compositore britannico non è inusitata, è proprio brutta. In qualche modo il suo approccio matematico-fisico è talmente avanzata che il ritmo pur essendo ancora ritmo, ha una parvenza di anamorfosi ellittica, anche se il suo credo IPER MARXISTA lo tiene ben ancorato su questa terra.

 

Per coloro che volessero provare ad ascoltare, in quanto i reticoli ritmici sono ad orecchio nudo pressoché immisurabili od addirittura percepibili (se non hai l'orecchio assoluto) indicherai senz'altro tutti i suoi quartetti d'archi che sono ostici perché la vostra mente condizionata dalle esperienze di un univoco inteso come unico modo per sopravvivere in questa non socio-realtà vi porterà a pensare, pensare ed ascoltare.

[reallytongues]

Neppure in 2 vite 8 ore al giorno riuscirei a riprodurre sta cosa

https://www.facebook...275194355924149

[dick laurent]

Neppure in 2 vite 8 ore al giorno riuscirei a riprodurre sta cosa

https://www.facebook...275194355924149

 

e questo?

 

 

(che inusitato lo è senza dubbio)

[markmus]

tornando alla semplicita' del pop, un paio di pezzi dei teenage fanclub (<3), visto che sto in una fase di fissa.

 

 

in start again (dal capo songs from northern britain), stirano e accorciano il 4/4 simpaticamente: nelle strofe la seconda battuta e' 6/4, ne tolgono una poi prima di saltare nel ritornello. nel ritornello ("even though..." fanno 3 battute da 4/4 e l'ultima di 3/4 prima di tornare al pattern 4/4+6/4 del verso ("I don't know...")

 

https://www.youtube....h?v=F0ndKmQ_qsg

 

 

did i say (oscura track finita sul greatest hits): strofe in 5/4 con l'ultima battuta in 4/4, ritornello in 5/4 con l'ultima in 3/4. il cantato o la batteria nella strofa mi sa che aggiungono disorientamento con gli accenti.

 

https://www.youtube....h?v=q7eLJWWOhHY

[Greed]

Infatti dicono: "even though it's complicated"

[markmus]

Infatti dicono: "even though it's complicated"

dopodiche "we've got time to start again" e ricominciano di nuovo con "i don't know if you can hear me" (che era la prima frase della canzone, e guardacaso anche l'ultima)