Somewhere
#1
Inviato 05 settembre 2010 - 17:27
Ma questo è Lost in Traslantion 2, ecco il problema. Le varianti sono minime, qui è la genitorialità, lì l'amore, qui forse l'autobiografismo è più smaccato, ma poco importa. Personaggio principale in bilico, sicuramente perso, un individuo, qui la figlia, gli esacerba la crisi e lo aiuta, il mondo va con le sue regole, la macchina dello spettacolo non si può fermare, ma noi forse sì. Meno disillusione, più speranza.
Bella la scena del make up, ma proprio lui coperto dalla biacca, con il solo respiro: fa tanto laureato, fa tanto Kubrick, ma, ecco, qui non c'è soggettiva, qui anche l'ultimo senso, la vista, non c'è, lui può solo respirare.
#2
Inviato 05 settembre 2010 - 17:41
A me la Coppola piace e mi è piaciuto anche Maria Antonietta.
anche a me son piaciuti i suoi tre film precedenti, chi più chi meno.
Ma questo segna un'impasse, i temi si ripetono senza convinzione, non si va mai in profondità (perchè Johnny sta così male?), il film pare girare a vuoto, fatto solo di qualche momento riuscito. Mi aspettavo un lavoro più maturo, "Marie Antoinette" sembrava chiudere un discorso, "Somewhere" torna indietro, è "solo" Sofia sul lettino dello psicanalista, e francamente inzia a stufare.
Curioso come abbiamo individuato alcune cose in comune http://www.ondacinem.../somewhere.html
#3
Inviato 05 settembre 2010 - 17:52
Mah! Sto ancora elaborando...non so se essere totalemnete negativa o meno, ammetto nel senso che non so tirare le somme fra i pregi e i difetti, cosa che invece tu mi sembra abbia già fatto
A me la Coppola piace e mi è piaciuto anche Maria Antonietta.
anche a me son piaciuti i suoi tre film precedenti, chi più chi meno.
Ma questo segna un'impasse, i temi si ripetono senza convinzione, non si va mai in profondità (perchè Johnny sta così male?), il film pare girare a vuoto, fatto solo di qualche momento riuscito. Mi aspettavo un lavoro più maturo, "Marie Antoinette" sembrava chiudere un discorso, "Somewhere" torna indietro, è "solo" Sofia sul lettino dello psicanalista, e francamente inzia a stufare.
Curioso come abbiamo individuato alcune cose in comune http://www.ondacinem.../somewhere.html
#4
Inviato 05 settembre 2010 - 18:00
Mah! Sto ancora elaborando...non so se essere totalemnete negativa o meno, ammetto nel senso che non so tirare le somme fra i pregi e i difetti, cosa che invece tu mi sembra abbia già fatto
A me la Coppola piace e mi è piaciuto anche Maria Antonietta.
anche a me son piaciuti i suoi tre film precedenti, chi più chi meno.
Ma questo segna un'impasse, i temi si ripetono senza convinzione, non si va mai in profondità (perchè Johnny sta così male?), il film pare girare a vuoto, fatto solo di qualche momento riuscito. Mi aspettavo un lavoro più maturo, "Marie Antoinette" sembrava chiudere un discorso, "Somewhere" torna indietro, è "solo" Sofia sul lettino dello psicanalista, e francamente inzia a stufare.
Curioso come abbiamo individuato alcune cose in comune http://www.ondacinem.../somewhere.html
purtroppo quando bisogna dare un numerino c'è poco tempo per pensare Forse tornerò ancora su "Somewhere", più avanti lo rivedrò, ma per il momento sento di poter dire che è il film meno riuscito della Coppola, di certo mi è parso quello meno necessario.
#5
Inviato 06 settembre 2010 - 06:11
Comunque volevo aggiungere che al cinema abbassavo vertiginosamente l'età media, considerando che la Coppola ha fatto un film che ha comunque colto molto degli adolescenti, ne fece uno che parlava quasi completamente di sdolescenti o giovani adulti, io non capisco proprio, davvero, cosa vanno a vedere i giovani ??? (a parte i lupi mannari o giù di lì)
#6
Inviato 06 settembre 2010 - 15:58
#7
Inviato 06 settembre 2010 - 16:14
mi ricorda un po' Moro.
Con trepidazione vivo solo le partite dell'Inter.
Io non rispondo a fondo perchè non voglio farmi bannare, però una cosa voglio dirla: voi grillini siete il punto più basso mai raggiunto dal genere umano. Di stupidi ne abbiamo avuti, non siete i primi. Di criminali anche. Voi siete la più bassa sintesi tra violenza e stupidità. Dovete semplicemente cessare di esistere, come partito (e qui non ci si metterà molto) e come topi di fogna (e qui sarà un po' più lunga, ma cristo se la pagherete cara).
#8 Guest_eustache_*
Inviato 06 settembre 2010 - 18:42
#9
Inviato 06 settembre 2010 - 18:50
concordo con la recensione, a parte il fatto che per me è il migliore della coppola
chissà come ti sono sembrati gli altri!
#10
Inviato 07 settembre 2010 - 12:14
Forse l'unica cosa che è valsa il prezzo del biglietto le lap dancers
#11
Inviato 07 settembre 2010 - 15:07
film piuttosto vuoto e stereotipato
Stereotipato direi di no già mi immagino con una trama del genere le scene madri urlate di certo cinema "d'autore" italiano o i patetismi e i litri di lacrime di certo cinema hollywoodiano invece la coppola sceglie di fare un film in levare,dallo stile registico alla recitazione fino alla fotografia.
Alfonso Signorini: "Hai mai aperto una cozza?"
Emanuele Filiberto: "Sì, guarda, tante. Ma tante..."
(La Notte degli Chef, Canale 5)
"passere lynchane che finiscono scopate dai rammstein"
"Io ho sofferto moltissimo per questo tipo di dipendenza e credo di poterlo aiutare. Se qualcuno lo conosce e sente questo appello mi faccia fare una telefonata da lui, io posso aiutarlo"
(Rocco Siffredi, videomessaggio sul web)
"Ah, dei campi da tennis. Come diceva Battiato nella sua canzone La Cura"
#12 Guest_eustache_*
Inviato 07 settembre 2010 - 15:18
Il film mescola scene e momenti memorabili ad altri che pur essendo coerenti con lo stile e i contenuti risultano pesanti. Colonna sonora bella e molto curata come al solito nei film della Coppola. Comunque opinione moderatamente positiva sul 7.
film piuttosto vuoto e stereotipato
Stereotipato direi di no già mi immagino con una trama del genere le scene madri urlate di certo cinema "d'autore" italiano o i patetismi e i litri di lacrime di certo cinema hollywoodiano invece la coppola sceglie di fare un film in levare,dallo stile registico alla recitazione fino alla fotografia.
per evitare i cliché la coppola non fa succedere niente... un po' come in lost in translation, i protagonisti non scopano ed ecco il film d'autore
#13
Inviato 07 settembre 2010 - 15:44
#14
Inviato 07 settembre 2010 - 15:54
io non capisco proprio, davvero, cosa vanno a vedere i giovani ??? (a parte i lupi mannari o giù di lì)
Come fa vedere proprio questo film se anche una ragazzina intelligente e piena di interessi come la co-protagonista del film legge twilight c'è davvero poca speranza.
Alfonso Signorini: "Hai mai aperto una cozza?"
Emanuele Filiberto: "Sì, guarda, tante. Ma tante..."
(La Notte degli Chef, Canale 5)
"passere lynchane che finiscono scopate dai rammstein"
"Io ho sofferto moltissimo per questo tipo di dipendenza e credo di poterlo aiutare. Se qualcuno lo conosce e sente questo appello mi faccia fare una telefonata da lui, io posso aiutarlo"
(Rocco Siffredi, videomessaggio sul web)
"Ah, dei campi da tennis. Come diceva Battiato nella sua canzone La Cura"
#15
Inviato 07 settembre 2010 - 16:02
eh no, lì mi è sembrata una ultracolta autocitazione familista, elle che parla di dakota! ( e poi ad 11 anni legge!)
io non capisco proprio, davvero, cosa vanno a vedere i giovani ??? (a parte i lupi mannari o giù di lì)
Come fa vedere proprio questo film se anche una ragazzina intelligente e piena di interessi come la co-protagonista del film legge twilight c'è davvero poca speranza.
#16
Inviato 07 settembre 2010 - 16:14
eh no, lì mi è sembrata una ultracolta autocitazione familista, elle che parla di dakota! ( e poi ad 11 anni legge!)
io non capisco proprio, davvero, cosa vanno a vedere i giovani ??? (a parte i lupi mannari o giù di lì)
Come fa vedere proprio questo film se anche una ragazzina intelligente e piena di interessi come la co-protagonista del film legge twilight c'è davvero poca speranza.
A questa interpretazione non ci ero arrivato.
Comunque è uno dei tanti riferimenti alla cultura pop che la Coppola mette spesso nei propri film.
Non c'entra un cazzo ma la scena della piscina è :-* e fa da contraltare alla scena dove gli fanno la maschera con quel movimento di macchina lento ma inesorabile che va a stringere sulla faccia dando quel senso di oppressione,oppressione che poi è lo stato d'animo del protagonista in quel momento.
Alfonso Signorini: "Hai mai aperto una cozza?"
Emanuele Filiberto: "Sì, guarda, tante. Ma tante..."
(La Notte degli Chef, Canale 5)
"passere lynchane che finiscono scopate dai rammstein"
"Io ho sofferto moltissimo per questo tipo di dipendenza e credo di poterlo aiutare. Se qualcuno lo conosce e sente questo appello mi faccia fare una telefonata da lui, io posso aiutarlo"
(Rocco Siffredi, videomessaggio sul web)
"Ah, dei campi da tennis. Come diceva Battiato nella sua canzone La Cura"
#17 Guest_Maedhros_*
Inviato 07 settembre 2010 - 16:57
per evitare i cliché la coppola non fa succedere niente... un po' come in lost in translation, i protagonisti non scopano ed ecco il film d'autore
lo dico sempre io che voi cinéfili dovreste darvi meno arie da annoiati intenditori e guardarvi i film di Rocco.
#18 Guest_eustache_*
Inviato 07 settembre 2010 - 19:09
cioè meglio i film di rocco che quelli della coppola?
per evitare i cliché la coppola non fa succedere niente... un po' come in lost in translation, i protagonisti non scopano ed ecco il film d'autore
lo dico sempre io che voi cinéfili dovreste darvi meno arie da annoiati intenditori e guardarvi i film di Rocco.
#19
Inviato 08 settembre 2010 - 12:03
#20
Inviato 08 settembre 2010 - 15:55
...non si va mai in profondità (perchè Johnny sta così male?), il film pare girare a vuoto, fatto solo di qualche momento riuscito.
Le tue maggiori perplessità rappresentano a mio parere il punto di forza del film; nel senso che quello che di meglio fa la Coppola nella pellicola è tracciare un profilo psico-sociologico del protagonista con poche sequenze, come quella iniziale che basterebbe per comprendere che tipo di individuo è Johnny Marco.
Per il resto, ritengo che la prima parte sia strepitosa: ricca di scene di grande incisività narrativa. Nella seconda parte la regia esaurisce la creatività e il film si appiattisce culminando in un finale piuttosto sbiadito.
La parte ambientata in Italia disegna un paese di mentecatti ("siamo già d'accordo con il sindaco - di Milano - che ci concederà le chiavi della città"!) e, più in generale, non l'ho trovata molto pertinente.
P.S. Vado controcorrente: tutto sommato, ho preferito quest'ultimo a "Lost in translation".
#21
Inviato 08 settembre 2010 - 17:04
Somewhere
di Sofia Coppola.
Coinvolgono i patemi di un attore hollywoodiano in crisi, con tante donnine e una figlioletta finora trascurata? Basta a nobilitarli lo stile della regista, un colpo al cerchio dell??autorialità dura e pura e uno a quello del buonismo sorridente? Ricognizione sul vuoto o aria fritta? La seconda che abbiamo detto, probabilmente. (f.m.)
#22
Inviato 08 settembre 2010 - 22:00
sembra uno scimmiottamento scipito e noioso di Californication. Unica scena minimamente degna: lui che si addormenta sulla patata della bionda. il resto è un continuo compatire la vita misera delle star del cinema tra una lap dance in camera, e una festicciola, una magliettina dei Black Flag e una partita alla wii. Naturalmente la figlia undicenne è l'unica a posto. Devo ancora capire chi è il pappone italiano con delle giacche improponibili. Delirio totale la scena in cui Giorgia Surina cerca di intervistarlo e,con lo scopo evidente di far cogliere la vacuità e la futilità di queste interviste e blablabla, esagera a tal punto che le intervistatrici de la vita in diretta meriterebbero il Pulitzer a confronto. DUE (amo sparare sulla croce rossa )
Siamo vittime di una trovata retorica.
#23
Inviato 08 settembre 2010 - 22:19
mercoledì sera da riempire. :'(
sembra uno scimmiottamento scipito e noioso di Californication. Unica scena minimamente degna: lui che si addormenta sulla patata della bionda. il resto è un continuo compatire la vita misera delle star del cinema tra una lap dance in camera, e una festicciola, una magliettina dei Black Flag e una partita alla wii.
A me sembra la storia di un uomo insoddisfatto interiormente che va avanti stancamente attraverso una routine(non essenso un impiegato del catasto ovviamente la sua routine non quella di alzarsi,timbrare il cartellino,tornare a casa,ecc..),il modaloismo( ) fà parte del cinema della Coppola puo' piacere o no ma non è una novità.
Sull'unica scena bella sei da ban.
Devo ancora capire chi è il pappone italiano con delle giacche improponibili.
Se è quello che penso io mi pare di aver letto che sia pupi avati(l'attore interpreta pupi avati)
Delirio totale la scena in cui Giorgia Surina cerca di intervistarlo e,con lo scopo evidente di far cogliere la vacuità e la futilità di queste interviste e blablabla, esagera a tal punto che le intervistatrici de la vita in diretta meriterebbero il Pulitzer a confronto.
Qui concordo è l'unica scena che ho trovato totalmete sbagliata.
Alfonso Signorini: "Hai mai aperto una cozza?"
Emanuele Filiberto: "Sì, guarda, tante. Ma tante..."
(La Notte degli Chef, Canale 5)
"passere lynchane che finiscono scopate dai rammstein"
"Io ho sofferto moltissimo per questo tipo di dipendenza e credo di poterlo aiutare. Se qualcuno lo conosce e sente questo appello mi faccia fare una telefonata da lui, io posso aiutarlo"
(Rocco Siffredi, videomessaggio sul web)
"Ah, dei campi da tennis. Come diceva Battiato nella sua canzone La Cura"
#24
Inviato 09 settembre 2010 - 10:06
Non mi sento di stroncare il film, ma di sicuro c'è qualcosa che non va, non trovo la profondità, lo stile non riesce a comunicarmi quello che le parole non dicono (quello che giustamente la Coppola voleva lasciare al potere delle immagini).
(qui 4 giri di ferrari in pista solo come inizio e camera fissa, ovviamente)
Ottimo pretesto per gli idioti in sala per cominciare a fare battutine, sparatevi.
#25
Inviato 09 settembre 2010 - 10:14
Bella la scena dell'immersione. Poi basta, o quasi.
Non mi sento di stroncare il film, ma di sicuro c'è qualcosa che non va, non trovo la profondità, lo stile non riesce a comunicarmi quello che le parole non dicono (quello che giustamente la Coppola voleva lasciare al potere delle immagini).
(qui 4 giri di ferrari in pista solo come inizio e camera fissa, ovviamente)
Ottimo pretesto per gli idioti in sala per cominciare a fare battutine, sparatevi.
dark in che sala sei andato?
#26
Inviato 09 settembre 2010 - 11:34
Ancora una volta Sofia Coppola parla di solitudine. In Somewhere lo fa tallonando con la macchina da presa il protagonista Johnny, un attore di successo di Hollywood che vive nel leggendario hotel Chateau Marmont tra feste, ragazze e pasticche. Quando non è accompagnato dall??autista Johnny va in giro con la sua Ferrari.
Johnny è trasportato dalle situazioni, dalle decisioni dei suoi agenti. C??è poco spazio nella sua vita per sue autonome scelte. Sin dall??inizio del film si avverte che Johnny soffre questa sensazione d??impotenza, ma dopo aver trascorso alcuni giorni insieme a sua figlia Cleo di 11 anni, la sensazione d??impotenza diventa crisi esistenziale, il contesto ??pieno? (quello che decide per lui) si trasforma nel vuoto in cui si colloca la sua solitudine.
Dicevamo che Coppola tallona il protagonista con lunghe inquadrature e lentissimi zoom, anche i movimenti di macchina sono spesso molto lenti. Ma pur rimanendo su Johnny, quel che Coppola sembra inquadrare non è Johnny ma tutto ciò che gli è attorno. In primo piano Coppola porta lo sfondo nel quale Johnny si proietta come un??impronta invece di emergere come in un rilievo. Il montaggio, inoltre, porta noi spettatori da una situazione all??altra quasi senza logica, senza soluzione di continuità, con tempi imprevedibili, facendoci entrare in sintonia con gli ??spostamenti passivi? ai quali è costretto Johnny. L??esito di questa messa in scena restituisce quel senso d??impotenza, di vuoto, di solitudine del protagonista grazie a quella tensione estetica che, ripetiamo, pone Johnny in secondo piano rispetto allo sfondo che è in primo piano, pur rimanendo la macchina da presa, per quasi tutta la pellicola, inchiodata al nostro protagonista. Emblematica l??inquadratura fissa che riprende Johnny galleggiare in piscina sul lettino e lentamente uscire dall??inquadratura. Alla fine Johnny decide di fermarsi con la sua Ferrari su una strada deserta e camminare, lasciando finalmente la Ferrari sullo sfondo per recuperare il primo piano, per (intuiamo) riprendersi la sua vita.
Voto: 8,5
#27
Inviato 09 settembre 2010 - 12:14
dark in che sala sei andato?
Non a Bologna, sono andato all'UGC a Savignano sul Rubicone, vicino a Cesenatico.
PS: secondo me la fine è da rapportare con l'inizio. L'incipit è un circuito, quindi un giro a vuoto, mentre la fine è un percorso, che si conclude con un cambiamento (presumo).
#28 Guest_eustache_*
Inviato 09 settembre 2010 - 12:24
dark in che sala sei andato?
Non a Bologna, sono andato all'UGC a Savignano sul Rubicone, vicino a Cesenatico.
PS: secondo me la fine è da rapportare con l'inizio. L'incipit è un circuito, quindi un giro a vuoto, mentre la fine è un percorso, che si conclude con un cambiamento (presumo).
il cerchio e la retta, figure geometriche simboliche presenti anche in La signora di tutti (max ophuls) e giorni perduti (wilder)
#29
Inviato 09 settembre 2010 - 13:10
? possibile girare un film tra un padre una figlia senza blandizie o ruffianerie sentimentali? Sofia Coppola accetta - e stravince - la sfida firmando una pellicola teneramente disadorna, filiforme e soavemente stralunata. Lenti Zeiss d'epoca rispolverate dalla soffitta paterna (quelle usate nel 1983 per Rusty il selvaggio), la trentanovenne cineasta americana affida la direzione della fotografia al vansantiano Harris Savides, il ruolo di protagonista a Stephen Dorff (sorta di Matt Dillon 2.0) e la parte di coprotagonista a Elle Fanning nei panni di Cleo, eterea ma sensibile presenza che porta una ventata di realtà nella casa delle bambole del divo Johnny Marco, il leggendario Chateau Marmont di Los Angeles.
Intontito dall'uso di alcool e farmaci, sbigottito dall'assurda campagna di lancio del film appena terminato e pigramente coinvolto in sonnacchiose performance erotiche, Johnny è costretto a interrompere la narcotica routine dall'irruzione involontaria della figlia Cleo, ragazzina undicenne recapitatagli dall'ex moglie Layla (Lala Sloatman). Nell'accogliente camera d'albergo del Marmont prima (complici i videogiochi interattivi) e nella faraonica suite di un hotel milanese poi (complice la piscina privata e i gelati notturni), l'intesa tra i due migliora gradualmente, fino a culminare in una sortita fuori programma a Las vegas, ultima parentesi d'azzardo che precede la partenza di Cleo per il campo estivo. Lasciata la figlia e tornato allo Chateau, Johnny è assalito dall'angoscia: non si sente "nemmeno una persona", chiede invano assistenza telefonica all'ex moglie ("fai del volontariato" gli risponde) e, infine, decide di abbandonare il Marmont. Senza meta.
A descriverlo sembrerebbe un film patetico, melenso e strappalacrime. Ma, come al solito, è il modo in cui è trattata la materia a fare la differenza (chiedo scusa per l'espressione abusata): inquadrature fisse, comicità deadpan, direzione degli attori antiteatrale, Sofia Coppola smorza ogni accento enfatico e castiga pudicamente l'ostentazione delle emozioni, rappresentando la vicenda di Johnny e Cleo con una misura di assoluta semplicità (il che ovviamente non è sinonimo di banalità o, al contrario, affettazione). Un'impronta cinematografica minimale che, pur vicina al grado zero dello stile, non rinuncia alla quadratura compositiva (l'epilogo spezza il cerchio del prologo) o a sottili assonanze interne (il lento movimento di macchina sul divo imprigionato nella maschera di lattice rima con lo zoom all'indietro su Johnny e Cleo a bordo piscina).
Musica quasi esclusivamente diegetica (Amerie, Gwen Stefani, Sebastien Tellier, T. Rex), luce prevalentemente naturale (fa eccezione la sconcertante cerimonia dei Telegatti) e recitazione non priva di momenti improvvisati (soprattutto le scene con Sammy, interpretato da Chris Pontius), Somewhere è sonoramente incorniciato dalla bipartita Love Like A Sunset dei Phoenix e visivamente incastonato con sequenze di cristallino nitore affettivo (mentre Cleo pattina sul ghiaccio Johnny la osserva con crescente attenzione, immersi nell'acqua i due scherzano amabilmente). Non c'è astuzia o malizia nel quarto lungometraggio di Sofia Coppola: mancano, vivaddio, le arguzie di scrittura che ammorbano tanto cinema americano indie (basti pensare all'incommentabile Guida per riconoscere i tuoi santi di Dito Montiel). C'è soltanto la lucida determinazione di sbarazzarsi del superfluo e delle bellurie spettacolari, tessendo un film di quintessenziale candore, come la veste in khadi di Gandhi. Un film di spoglia, francescana bellezza.
Voto: 9
#30
Inviato 09 settembre 2010 - 17:21
#31 Guest_eustache_*
Inviato 09 settembre 2010 - 20:26
Colpitaffondato
bella la recensione, anche se non condivido... per me uno dei film meno belli visti a venezia (il migliore della coppola però)
#32
Inviato 09 settembre 2010 - 23:17
Colpitaffondato
bella la recensione, anche se non condivido... per me uno dei film meno belli visti a venezia (il migliore della coppola però)
Vabbè, la penna di Baratti/corey - al di là del punto di vista che esprime - regala sempre soddisfazioni.
Quali film hai visto a Venezia (magari parliamone sul thread dedicato)?
#33
Inviato 11 settembre 2010 - 10:42
bella la recensione, anche se non condivido... per me uno dei film meno belli visti a venezia (il migliore della coppola però)
Vabbè, la penna di Baratti/corey - al di là del punto di vista che esprime - regala sempre soddisfazioni.
Ringrazio entrambi per l'apprezzamento, particolarmente gradito poiché ho scritto la recensione su un treno pullulante di marmocchi urlanti e persone dal decibel selvaggio
#34
Inviato 11 settembre 2010 - 18:19
P.S. In realtà corey è Tarantino.
#35
Inviato 11 settembre 2010 - 18:53
e la conferma che quando Tarantino è presidente di giuria vincono film di merda (vedi "Fahreneit 9/11")
#36
Inviato 11 settembre 2010 - 18:58
Tarantino poco prima di fare il nome della Coppola...
Ammazza oh?! E che è? Non mi è parso tutta questa esplosione di emozione, con brividoni incorporati. Può piacere ma insomma tutta 'sta enfasi mi pare incredibile. O incresciosa. Esagerati
... sei solo chiacchiere e Baraghini
#37
Inviato 12 settembre 2010 - 08:20
quindi leone d'oro per "servigi" resi al presidente della giuria
#38
Inviato 12 settembre 2010 - 09:12
#39
Inviato 13 settembre 2010 - 16:37
A me è sembrato un film volutamente anti-emotivo e senza alcun sentimentalismo. :"Tutti noi della giuria ci siamo subito emozionati alla prima visione. Ma poi, nel corso dei giorni il film è ulteriormente cresciuto e ci tornavamo sopra ogni volta, ne parlavamo, ci scambiavamo pareri, sensazioni"
#40
Inviato 14 settembre 2010 - 09:50
Capisco solo la nemesi: il padre ha il difetto di voler sempre dire troppo, lei invece non dice mai un cazzo. Ottimo film per chi ha la vita congestionata di arte ma non di vita reale.
Voto: 3
#41
Inviato 14 settembre 2010 - 18:31
Per il resto sono rimasto un po' interdetto, non ho capito se mi è piaciuto. In dei momenti sì, in altri no. Ho apprezzato molto alcune sequenze e inquadrature, altre cose le ho trovate scontate - ad esempio lui che si accorge di stare male (?) appena rimane da solo dopo aver lasciato la figlia. La colonna sonora bella.
Codeste ambiguità, ridondanze e deficienze ricordano quelle che il dottor Franz Kuhn attribuisce a un'enciclopedia cinese che s'intitola Emporio celeste di conoscimenti benevoli. Nelle sue remote pagine è scritto che gli animali si dividono in (a) appartenenti all'Imperatore, (b) imbalsamati, c) ammaestrati, (d) lattonzoli, (e) sirene, (f) favolosi, (g) cani randagi, (h) inclusi in questa classificazione, (i) che s'agitano come pazzi, (j) innumerevoli, (k) disegnati con un pennello finissimo di pelo di cammello, (l) eccetera, (m) che hanno rotto il vaso, (n) che da lontano sembrano mosche.
non si dice, non si scrive solamente si favoleggia
#42
Inviato 14 settembre 2010 - 21:28
Merde i due vecchini del cazzo dietro di me che non facevano che dire: "oh ma che è sta vaccata, se questo ha vinto chissà gli altri".
Non so se l'hai capito: uno dei due vecchini era piersa.
La colonna sonora bella.
Insomma. Le musiche non mi hanno convinto pienamente. C'erano un paio di pezzi interessanti (Phoenix e Tellier, ad esempio) e altre robette un po' scialbe alla Gwen Stefani.
#43
Inviato 14 settembre 2010 - 22:19
Merde i due vecchini del cazzo dietro di me che non facevano che dire: "oh ma che è sta vaccata, se questo ha vinto chissà gli altri".
Non so se l'hai capito: uno dei due vecchini era piersa.
La colonna sonora bella.
Insomma. Le musiche non mi hanno convinto pienamente. C'erano un paio di pezzi interessanti (Phoenix e Tellier, ad esempio) e altre robette un po' scialbe alla Gwen Stefani.
infatti. come ho specificato nella recensione questo è il primo film della Coppola in cui le musiche non rivestono un ruolo extradiegetico (ad eccezzione dei brani di Phoenix sui titoli di testa/coda e Strokes in quella dell'"immersione"). Ci sono pure Foo Fighters (la lap dance), Gwen Stefani (mentre Cleo pattina), Kiss, T-Rex (quando giocano a Guitar Hero) ma non sono certo brani "funzionali" alla messa in scena.
#44
Inviato 14 settembre 2010 - 22:38
E pure quello dei Foo Fighters sulla lap dance che avevo totalmente rimosso e m'ha riportato a qualche anno fa.
(Comunque torno ora dalla proiezione di Ghost Dog, cazzo che film, altro che Coppola e Tarantino di sta ceppa)
vegeta se menzioni T-Rex allora anche So Lonely
Codeste ambiguità, ridondanze e deficienze ricordano quelle che il dottor Franz Kuhn attribuisce a un'enciclopedia cinese che s'intitola Emporio celeste di conoscimenti benevoli. Nelle sue remote pagine è scritto che gli animali si dividono in (a) appartenenti all'Imperatore, (b) imbalsamati, c) ammaestrati, (d) lattonzoli, (e) sirene, (f) favolosi, (g) cani randagi, (h) inclusi in questa classificazione, (i) che s'agitano come pazzi, (j) innumerevoli, (k) disegnati con un pennello finissimo di pelo di cammello, (l) eccetera, (m) che hanno rotto il vaso, (n) che da lontano sembrano mosche.
non si dice, non si scrive solamente si favoleggia
#45
Inviato 14 settembre 2010 - 22:47
Merde i due vecchini del cazzo dietro di me che non facevano che dire: "oh ma che è sta vaccata, se questo ha vinto chissà gli altri". Goditevi le donnine gnude e state zitti.
Quando sono andato io i commentini sono partiti al secondo giro della macchina.
Stemmerde
Boh, a me quel pezzo di Gwen Stefani non so perché ma m'è sempre garbato, scusatemi
Per me si unisce bene alla scena.
Alfonso Signorini: "Hai mai aperto una cozza?"
Emanuele Filiberto: "Sì, guarda, tante. Ma tante..."
(La Notte degli Chef, Canale 5)
"passere lynchane che finiscono scopate dai rammstein"
"Io ho sofferto moltissimo per questo tipo di dipendenza e credo di poterlo aiutare. Se qualcuno lo conosce e sente questo appello mi faccia fare una telefonata da lui, io posso aiutarlo"
(Rocco Siffredi, videomessaggio sul web)
"Ah, dei campi da tennis. Come diceva Battiato nella sua canzone La Cura"
#46
Inviato 14 settembre 2010 - 23:04
Merde i due vecchini del cazzo dietro di me che non facevano che dire: "oh ma che è sta vaccata, se questo ha vinto chissà gli altri". Goditevi le donnine gnude e state zitti.
Quando sono andato io i commentini sono partiti al secondo giro della macchina.
Hanno sbagliato film
E' il gran premio?
Si sta divertendo
E' tutto così?
Si è inceppata la pellicola?
Non li sto inventando eh, li hanno detti tutti. Giustamente, stemmerde.
#47
Inviato 14 settembre 2010 - 23:30
vegeta se menzioni T-Rex allora anche So Lonely
bè certo, è "Guitar Hero V"
#48
Inviato 15 settembre 2010 - 04:02
#49
Inviato 15 settembre 2010 - 07:02
Non mi stupisco che abbia vinto a Venezia, i premi, tutti, sono premi relativi.
Delle famose scene in Italia a me sembra che si siano state sottolineate quelle sbagliate: la cerimonia dei telegatti, l??albergo etc sono probabilmente frutto di ricordi personali (la cerimonia dei telegatti è ancora così, la nostra televisione è così, vuoto pneumatico, cosce all??aria e lo pseudo comico giullaresco). Ma la scena davvero rivelatrice a me sembra un??altra: la mattina dopo in albergo la Chiatti che cerca di parlare alla bambina. Ecco, lì non solo c??è tutta l??accusa della figlia al padre e all??emerita sconosciuta (la Elle è brava con gli sguardi e i bronci), ma la Chiatti intavola una discussione illuminante: ce l??hai il fidanzato? Lei in quanto donna vede le donne, anche le bambine, come proiezione di una coppia, sempre, indiscutibilmente, appendici di un uomo; con quel discorso traccia un futuro per la ragazzina, ne disegna il ruolo predefinito; con quelle parole infrange il limite dell??infanzia, come se fosse necessario accorciare il tempo dell??indefinito che è tipico di quell??età e abitarlo con le logiche, cretine, dell??età adulta.
#50
Inviato 15 settembre 2010 - 08:17
ma la Chiatti intavola una discussione illuminante: ce l??hai il fidanzato? Lei in quanto donna vede le donne, anche le bambine, come proiezione di una coppia, sempre, indiscutibilmente, appendici di un uomo;
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Tiresia, per farti un'idea di cosa vede la chiatti ascolta vip in trip di fabri fibra
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[quote author=debaser link=topic=13272.msg803681#msg803681 date=1284487607]
Non so se l'hai capito: uno dei due vecchini era piersa.
L'ho capito sì, mi chiamo mica Pancotti Maurizio. L'altro era Corey che ringiovanisce col passar del tempo
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