Aldilà degli errori e dei meriti personali, stupiscono le decisioni dei suoi pari di conferire ad un personaggio tanto inaffidabile ruoli chiave nello Stato.
Invece è proprio per quello, oltre che per un curriculum di una certa rilevanza (altro che Finocchiaro o simili), che veniva regolarmente scelto: perchè il mettere lui, che dietro non aveva nessuno, era la migliore garanzia di un cessate il fuoco tra le correnti. Dalle poltrone poi poteva dire quello che voleva, anche perchè a certi incarichi (da professore di costituzionale a presidente della repubblica) è sempre arrivato come il più giovane della storia.
Sul fatto della depressione direi che oltre alla predisposizione contano una vita matrimoniale disastrosa e l'assassinio di Moro e della Masi, che cercò di evitare in ogni modo salvo il tradimento dello stato e dopo il quale si dimise, gesto direi piuttosto raro.
Le varie patenti di terrorista di stato, capo occulto dei servizi e assassino di Moro (l'ignoranza è una brutta bestia) gli sono arrivate perchè a differenza dell'80% della democrazia cristiana, ovvero carogne*, non era socialista, azionista o cattocomunista, bensì addirittura filoatlantico (peccato mortale!). Di intelligenza ne aveva al punto che da signor nessuno a settant'anni era stato capace di portare il primo ex comunista alla presidenza del consiglio, affichè concedesse senza fiatare l'uso delle basi agli americani.
Oltre che allo sprezzo del cattocomunismo imperante (dal Veneto al Piemonte a Bologna alle Marche alla Campania)**, gli si rimprovera l'intelligenza superiore grazie alla quale si poteva permettere di dire quello che voleva, ora parlando chiaro ora infilando mari di cazzate o esagerando a bella posta giusto per far incazzare (arte nella quale è insuperato) il popolino (continentale) il disprezzo per il quale non si premurava di nascondere. Infine sostenne che la strage di Bologna non fu fascista e questa è un'opinione vietata.
Resta uno dei pochissimi nel dopoguerra il cui carattere e le cui opinioni, talora cazzone, hanno influenzato in maniera decisiva la storia del Paese. Ma soprattutto uno che, nel regno del familismo e del consociativismo più becero, non ha mai cercato né avuto bisogno di cercare il sostegno di nessuno.
* "carogne" lo dicevano Montanelli e Guareschi, io mi limito a sottoscrivere
** molti dei commenti che si leggono qui come altrove sulla rete non sono altro che patetici sentiti dire di figli di famiglie di tale stampo, per le quali K è il diavolo