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Le interviste possibili


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29 replies to this topic

#1 Guest_Euripidello_*

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Inviato 01 luglio 2010 - 06:17

Salute a voi brava gente.
Da tempo nella testa mi gironzola l'idea di questo topic, svolazza come una mosca, si poggia sulle pareti bianche del mio teschio, e che il diavolo mi porti in carrozza se non riesco a scacciarla. Mi batto la fronte, mi prendo a schiaffi, scrollo la testa come quando entra l'acqua nell'orecchio dopo una bella nuotata, ma l'idea dall'orecchio non vuole uscire; allora mi tappo una narice con un dito e soffio dall'altra, ma esce solo lerciume condito con un po' di mocciolo: l'idea mi rimane dentro; provo allora a mettermi due dita in bocca! Ma che Zeus mi possa fulminare se ciò che ottengo è solo una dolorosa vomitata.
Per cui, ecco a voi il grande topic delle interviste possibili!
In esso ogni utente potrà pubblicare la propria intervista a uno e più utenti di proprio interesse.
Mettiamo che il mio interesse sia per l'utente A: io lo contatto, gli chiedo se posso intervistarlo, e se accetta gli pongo le mie domande, per e-mail, per pm, per telefono, non importa. Una volta ottenuta l'intera intervista la pubblico qui bella che confezionata.
Ebbene sì, è un topic di interesse storico.
Non solo con l'intervista ogni utente potrà raccontare il raccontarsi di un altro utente, ma addirittura potrà raccontarsi raccontando il raccontarsi di un altro utente!
Per cui cari amici, non indugiate oltre, intervistatevi!



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#2 Guest_Euripidello_*

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Inviato 01 luglio 2010 - 06:23

Vorrei iniziare io con un'intervista che ho fatto giorni fa all'utente limenitis.
Prima di pubblicare l'intervista, voglio ringraziarlo pubblicamente per la gentilezza e la cordialità con cui si è prestato al rispondere a queste domande.




Euripidello intervista limenitis

Salve gente!
Oggi siamo in compagnia di limenitis, forumista di Ondarock. Allora limenitis, tanto per scaldarci, vuoi raccontarci come sei giunto al sito e come ti sei "ancorato" al suo forum?

Casualmente, durante un "ritorno di fiamma" dell'antica passione per la musica. Poi gradualmente mi sono affezionato pur non essendo propriamente un patito di internet. Fatto sta che è l'unico sito che frequento con assiduità a parte un paio di forum di pesca.

Nel sito sei più solito girare tra i prodotti musicali del passato, o segui di più le uscite musicali contemporanee?

Avessi tempo e voglia seguirei le uscite di adesso, in realtà è parecchio che non ascolto più musica "seriamente"

Possiamo dire che, per quanto ti riguarda, hai una passione per la musica che si accende e si spegne (hai parlato di un ritorno di fiamma), in maniera ciclica nel tempo, mentre per la pesca la tua passione è sempre attiva e costante?

Ahahahaha... quando non sono a pescare immagino di starci, consulto in continuazione bollettini meteo e tavole di marea, credo negli anni di aver speso una piccola fortuna in attrezzature... quando vado non ci sono per nessuno, ho troncato e troncherei relazioni sentimentali in qualsiasi momento, qualora dovessero costituire un ostacolo. Ti basta? Ah, quando creperò, spargete pure le mie ceneri nel fiume da dove vengo, e che arrivino al mare!


Mi pare di capire che questo tuo amore abbia le sue radici nella terra in cui sei nato e cresciuto, o sbaglio?
Puoi raccontarci/descriverci questo luogo, dilungandoti sulle sue particolarità e sulle sue caratteristiche, se vuoi, magari iniziando a dirci in quale parte d'Italia è collocato?

Mah in realtà credo di essere nato pescatore, a prescindere dal posto: quando ero bambino più guardavo pescare più sentivo che era quello che avrei voluto fare anch'io... poi vabbè, da me ci stanno il Tevere e gli affluenti del Tevere, è normale che ci sia affezionato...

Vuoi postarci una foto legata ad un posto particolare del luogo della tua infanzia e magari raccontarci un fatto o un' abitudine legati ai tuoi giorni di bambino (un albero su cui andavi ad arrampicarti, una strada su cui facevi un particolare gioco, per fare due esempi)?

I luoghi della mia infanzia così come li ricordo io non esistono più. Ci stava la "strada dei carabinieri", un largo stradone di circa 300-400 m di lunghezza che costituisce l'ingresso secondario alla caserma: lì si giocava a pallone e ci si sbucciava i ginocchi sul cemento, oppure ci si sedeva sul muretto per giocare a figurine. Di fianco alla strada c'era un campo incolto con l'erba altissima dove si andava a farfalle e a lucertole. Da tanti anni sul campo è stato costruito, e lo stradone chiuso da un cancello...


Sul forum hai reso nota anche un'altra distruzione di un luogo della tua infanzia: l'inquinamento nefasto del fiume Treja da parte di un'azienda agricola.
Di fronte a tali cambiamenti quali sono le tue sensazioni? Accetti la tua epoca con l'ammontare delle devastazioni dell'uomo e vai avanti, oppure sono più le volte che ti guardi indietro e vorresti fermarti al passato?

Non sono un nostalgico colla lacrimuccia. La cosa che più mi rode è che coniugare il progresso tecnologico etc. (che a me non dispiace anzi...) col rispetto della Natura, la valorizzazione del paesaggio e la conservazione degli ecosistemi è possibile, basta sconfinare ad es. in Austria per rendersene conto in maniera tangibile. E allora, perchè da noi non può essere almeno auspicabile?


Trovi differenza tra la pesca e la caccia o per te sono la medesima cosa?

Non sono cacciatore, gli amici che vanno dicono di una botta di adrenalina anche superiore alla pesca, boh a me non incuriosisce granchè. La pesca (con la lenza) è comunque diversissima a partire dal principio base che è l'inganno costituito dall'esca. Poi c'è il combattimento con una preda che può sempre sganciarsi o strappare il filo. Non ultima, la possibilità di restituire la libertà/la vita all'avversario.

Poi meglio non provare, che di soldi ne spendo già abbastanza asd se prendo la fissa anche lì sono fottuto...


Di solito cosa ti spinge a rilasciare un pesce che hai pescato?

I pesci d'acqua dolce a parte qualche eccezione non sono buoni da mangiare, poi essendo molto robusti è possibile rilasciarli senza procurare loro alcun danno. A riprova di ciò, mi è capitato di prendere lo stesso pesce (ovviamente, soggetti riconoscibili da qualche particolare) a distanza di mesi o anni. Addirittura una volta c'è stata una carpa di circa 9 kg, la quale fessacchiotta s'è fatta fregare per ben 3 volte in una settimana :D I pesci di mare sono spesso molto più delicati tranne i cefali e le spigole. Queste ultime costituiscono il mio principale obiettivo da ca. 1 anno a questa parte. Naturalmente mi piace mangiarle, come tutti sanno sono deliziose... però qualcuna torna lo stesso a nuotare.
Rilasciare un pesce è bello quasi quanto pescarlo, è una forma di rispetto per una creatura ignara e innocente che c'ha fatto (suo malgrado) divertire ed emozionare.


Tra la pesca di superficie, quella dalla barca e la pesca subacquea cosa prediligi e per quale motivo?

La pesca sub in realtà dovrebbe chiamarsi caccia sub visto che si adopera un fucile. Comunque mai provata, credo sia troppo faticosa per i miei gusti. La pesca dalla barca è un "vorrei ma non posso", abito troppo distante dal mare per potermela permettere... ergo, volente o nolente, "inshore fishing".

Puoi raccontarci qualcosa circa il momento dell'attesa, ovvero quel segmento di tempo che è tra l'aver messo la trappola e l'abboccata?
Inizi ad avere dei pensieri introspettivi, rivolti a te stesso, oppure il tuo io si annulla e divieni un tutt'uno con l'ambiente naturale circostante?
O ancora, in maniera più pratica, la tua attenzione è rivolta unicamente alla canna da pesca per trovarti pronto nel momento in cui devi entrare in azione?

L'attesa è differente a seconda del tipo di pesca, mi spiego: se peschi alla passata in corrente col galleggiante devi essere sempre concentrato per mantenere la giusta tensione del filo in maniera che il segnalatore non abbia a dragare, spesso e volentieri si trattiene affinchè l'innesco si palesi alla vista del pesce prima della piombatura. Pescando a fondo (a lenza ferma) generalmente ci si può permettere qualche "distrazione" in più ma anche lì non è che puoi andare "a farfalle". Se insidi ad esempio i barbi nei correntoni veloci, c'è sempre la possibilità che la tua canna sia divelta dal picchetto e trascinata in acqua da questi pesci molto forti. Per quanto riguarda lo spinning (pesca con l'esca artificiale) che è la tecnica che pratico adesso, non esistono tempi morti perchè sei tu che devi dar vita ad un pezzo di plastica: si lancia e si recupera in vari modi in attesa della tanto agognata "botta".

Il mondo della letteratura, del cinema e del cartoon/fumetto ci ha spesso fornito il mito della lotta esasperata tra l'uomo e il pesce, di cui quest'ultimo assume spesso una personalità addirittura fantastica e leggendaria.
Ti è mai capitato qualcosa di analogo, se non con un pesce particolare almeno con delle specie di pesci?
Se sì vuoi raccontarci un episodio al riguardo?

Ahahahaha... non so forse ste cose valgono per pesci tipo tonni o marlin o comunque animali di mole importante, capaci di trascinare in acqua un uomo. Io al massimo ho avuto a che fare con carpe di 10-15 Kg: sono 75 chili, se l'attrezzatura non cede si stanca prima il pesce :P
E comunque, ogni pesce ha una sua personalità, quantomeno se si parla di specie "nobili":
il barbo non è molto intelligente ma è un toro, a parità di peso è il pesce più possente del fiume oltre che (probabilmente) il più bello per via della forma idrodinamica. Sembra un'auto disegnata nella galleria del vento, la Natura l'ha strutturato per essere a proprio agio nelle correnti più impetuose;
il cavedano ha 1/5 della forza brutale del barbo ma è una creatura dotata di "cervello". Ubiquitario, estremamente adattabile, onnivoro, all'occorrenza spietato predatore. Prenderlo all'amo, specie in certi ambienti, costituisce un po' la "laurea" del pescatore.
La carpa unisce se vogliamo le caratteristiche di cui sopra: forte come un barbo, intelligente e adattabile quasi come un cavedano ed in più capace di raggiungere dimensioni ben maggiori dei "cugini"...
Mo basta chè potrei continuare all'infinito :P


Hai detto che per la pesca hai troncato e troncheresti le tue relazioni sentimentali.
Permettimi una domanda provocatoria, per la pesca rinunceresti anche al solo sesso con un corpo dalle forme da brivido, se ti capitasse di avere la possibiltà di questa scelta, di questo aut aut?

Naaaa... sono due piaceri troppo differenti per poterli confrontare. Quando si tromba si tromba non si pensa alla pesca... e quando si pesca si pesca. Se sei a pescare e ti vien voglia di trombare le possibilità sono tre: 1) peschi troppo, 2) trombi poco, 3) peschi troppo e trombi poco asd

Nel forum spiccano per bellezza documentaristica le tue foto naturalistiche fatte principalmente a degli insetti. Quando le ho visualizzate ho pensato che nella fotografia tu hai un approccio simile alla pesca, ovvero quello di "fregare" l'animale, nell'avvicinarti il più possibile a lui con l'unico scopo di catturargli l'immagine senza che scappi, ad esempio, lasciando in secondo piano ogni intento artistico/estetico e ogni visuale soggettiva.
Cosa ne pensi al riguardo?
Vuoi postarci una foto di cui sei particolarmente orgoglioso tra le varie che hai postato, o anche un'inedita se vuoi?

Beh in realtà la fotografia naturalistica non si propone nient'altro fine che quello "descrittivo". Ovvero presentare in foto le caratteristice salienti di una data specie, anche con lo scopo di consentirne (eventualmente) l'identificazione. Parlare però così delle mie foto super-ultra-dilettantesche scattate con una compatta mi pare eccessivo.
Non è neanche una cosa alla quale mi dedico con assiduità. Diciamo che mi affascina la bellezza e nulla in Natura è (per me) superiore come bellezza alle farfalle, anzi credo che queste ne rappresentino la sublimazione definitiva. Sono tutt'altro che un divoratore di libri (anzi mi definirei parecchio "'gnurant" nonchè schifosamente pigro) ma se un argomento mi interessa leggo con piacere. Anni fa mi capitò fra le mani un libricino, "L'Anima, la Vita e la Farfalla" di Hesse... ecco, quando si dice che l'Artista riesce a rendere nero su bianco le emozioni che noi comuni mortali non riusciremmo ad esprimere... mi ci ritrovo in pieno in quelle pagine, procuratelo se puoi è molto bello.
Peccato che le farfalle scompaiano a poco a poco, nell'indifferenza generale. Sembrerà retorica da quattro soldi... purtroppo non è così: con esse se ne va, inesorabilmente, una parte della nostra innocenza.


E' venuto il tempo dei saluti.
Credi che vivrai tutta la vita nel luogo dove abiti o metti in conto il fatto di poter andare anche a vivere altrove?
Nel salutarci, lasciaci il link di una canzone con cui vuoi terminare questa intervista, e sulle note del pezzo, arrivederci e a presto!

La seconda che hai detto...

visto che siamo su ondarock... alhoa [cit.]

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#3 mongodrone

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Inviato 01 luglio 2010 - 07:41

eccellente...
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#4 woody

    Classic Rocker

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Inviato 01 luglio 2010 - 08:05

ahahaha
idea simpatica e curiosa, potrebbe essere o il thread dell'anno!
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#5 Limenitis

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Inviato 01 luglio 2010 - 08:09

Ma si contribuite numerosi! Che ne so un bel "lassy intervista telly", "claudio intervista simon", "manerg intervista incidente", "paggio intervista paggio"...
  • 0

Stefano

 

 

Sono stato ad un loro concerto in prima fila, impiedi. Ubriaco fracico ed erano convinte fossi un fan sfegatato, mi dedicavano le canzoni mentre io per quasi due ore urlavo: troieee!

 


#6 ArchieFisher

    pacato come il vecchio che ho in avatar da 50 anni

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Inviato 01 luglio 2010 - 08:17


Se sei a pescare e ti vien voglia di trombare le possibilità sono tre: 1) peschi troppo, 2) trombi poco, 3) peschi troppo e trombi poco asd


A me era venuta in mente anche una quarta possibilità, ma è meglio che non la dica...

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Life was never better than
in nineteen sixty-three

Ogni vita ha peso e dimenticanza calcolabili

"What kind of music do you usually have here?"
"Oh, we got both kinds. We got Country, and Western."

#7 Limenitis

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Inviato 01 luglio 2010 - 08:18



Se sei a pescare e ti vien voglia di trombare le possibilità sono tre: 1) peschi troppo, 2) trombi poco, 3) peschi troppo e trombi poco asd


A me era venuta in mente anche una quarta possibilità, ma è meglio che non la dica...


"te piace er pesce?" asd
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Stefano

 

 

Sono stato ad un loro concerto in prima fila, impiedi. Ubriaco fracico ed erano convinte fossi un fan sfegatato, mi dedicavano le canzoni mentre io per quasi due ore urlavo: troieee!

 


#8 Guest_Euripidello_*

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Inviato 01 luglio 2010 - 08:22

Grazie amici per la benevolenza con cui avete accolto il topic.  :-*

Sai limenitis, rileggendo l'intervista ho notato come essa inizi con te che vai bambino, innocente, a caccia di farfalle con i tuoi compagni, e poi finisce con te adulto, che fotografi farfalle che ritieni simboli dell'innocenza perduta.

Questo elemento non ha in sé un non so che di poetico? Certo, in esso tu potresti non riconoscerti, ed essere solo una mia interpretazione, e potrebbe essere attraverso te che io narro la mia innocenza perduta.

Ma ora si è fatto tardi ed è meglio che mi rimetta a dormire, buon proseguimento di giornata!
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#9 mongodrone

    post-feudatario

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Inviato 01 luglio 2010 - 08:29

sogna Euripidello, sogna!
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#10 Limenitis

    sputasentenze

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Inviato 01 luglio 2010 - 08:31

Sai limenitis, rileggendo l'intervista ho notato come essa inizi con te che vai bambino, innocente, a caccia di farfalle con i tuoi compagni, e poi finisce con te adulto, che fotografi farfalle che ritieni simboli dell'innocenza perduta.

Questo elemento non ha in sé un non so che di poetico? Certo, in esso tu potresti non riconoscerti, ed essere solo una mia interpretazione, e potrebbe essere attraverso te che io narro la mia innocenza perduta.


Naaaaaa, tu forse sei un poeta mancato, eppoi che dico nemmeno tanto mancato... il mio è puro interesse scientifico sublimato nella percezione estetica, in una mistica dannunziana. Assieme al libro ho sempre con me il mio moschetto.


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Stefano

 

 

Sono stato ad un loro concerto in prima fila, impiedi. Ubriaco fracico ed erano convinte fossi un fan sfegatato, mi dedicavano le canzoni mentre io per quasi due ore urlavo: troieee!

 


#11 Greed

    round control to major troll

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Inviato 01 luglio 2010 - 10:42

Idea simpatica. Purtroppo non sono un buon intervistatore, sono uno di quelli che fa ristagnare le conversazioni.
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#12 Çorkan

    Utente onicofago con ghiri in culo

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Inviato 01 luglio 2010 - 12:13

Io mi vergogno.
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"La legge non dovrebbe imitare la natura, dovrebbe correggerla"

Dekalog 5

#13 mongodrone

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Inviato 02 luglio 2010 - 07:56

eccellente.... ora tocca a lassigue dai
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#14 Moreno Saporito

    burzumaniaco

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Inviato 02 luglio 2010 - 07:59

euri sei un grande, forse il peggiore
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#15 Guest_Euripidello_*

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Inviato 02 luglio 2010 - 08:08

eccellente.... ora tocca a lassigue dai


Lasciati baciare alla maniera russa dark, sei sempre molto affettuoso e buono con me. Se accetterà conto di intervistare lassigue per inizio autunno, ma sarei molto curioso di leggere un'intervista fattagli da simon, e anche viceversa non sarebbe male. Se avverrà sarà, come dice mio nonno.

euri sei un grande, forse il peggiore


Grazie lassi, grazie, grazie, ci tenevi a dirlo e hai fatto bene!
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#16 Moreno Saporito

    burzumaniaco

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Inviato 02 luglio 2010 - 08:23

  ma sarei molto curioso di leggere un'intervista fattagli da simon, 


la faremo davanti allo specchio
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#17 Moreno Saporito

    burzumaniaco

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Inviato 02 luglio 2010 - 08:55

euri ma come mai fai questa cosa?
a che serve?
c'è uno scopo preciso o così a cazzo?
la vita è un sogno o i sogni aiutano a vivere meglio, e poi fatti una domanda e risponditi da solo
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#18 Guest_Euripidello_*

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Inviato 02 luglio 2010 - 09:06

euri ma come mai fai questa cosa?

Perché ho piacere nel farla.  O_O

a che serve?

A nulla di pratico, ma a tutto ciò che riguarda il pensiero, o almeno il mio.  :)

c'è uno scopo preciso o così a cazzo?

Lo scopo principale è il racconto.  :)

la vita è un sogno o i sogni aiutano a vivere meglio,

Credo che oramai solo Gigi possa rispondere a tale domanda, ha tutta l'esperienza per poterlo fare.  :D

e poi fatti una domanda e risponditi da solo

Lo farò quando pubblicherò la mia autointervista.  ;)
  • 0

#19 Moreno Saporito

    burzumaniaco

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Inviato 02 luglio 2010 - 09:09

c'è un'intervista standard a cui si può rispondere?
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#20 Moreno Saporito

    burzumaniaco

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Inviato 02 luglio 2010 - 09:14

A Settembre, uscirà un mio breve saggio all'interno della rivista semestrale ??The Rope - Grafie dello spettacolo e pratiche dell'immaginario?, edita da Falsopiano. Il saggio, nato nell'ambito della mia ricerca universitaria, è un tentativo di affrontare il rock ricorrendo a modelli di psicologia junghiana.



diobon!

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#21 bebo

    this modern love

  • Redattore OndaRock
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Inviato 02 luglio 2010 - 11:23

Egotismo.
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Do you wanna come over and kill some time?
Tell me facts, tell me facts, tell me facts
Tell me facts
Throw your arms around me
Do you wanna come over and kill some time?
Throw your arms around me


a beast caged
u
nderwater dancehall

#22 R. Mutt

    mainstream Star

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Inviato 02 luglio 2010 - 11:38

apprezzo tutto ciò che è andato oltre l??avanguardia e che ha superato la nevrosi ansiogena della modernità.


Curiosità per Joey: so che non ami moltissimo, tranne qualche eccezione, l'arte moderna, quella diciamo che va dalle avanguardie storiche alle neoavanguardie, incentrata sul concetto moderno di evoluzione dei linguaggi artistici. A questo punto vorrei conoscere il tuo parere sulla transavanguardia, che in definitiva ha rotto con questo sistema, ritornando alla pittura e superando il concetto di opera d'avanguardia.

Tanto su certe cose non andremo mai d'ccordo io e te :P, ma resta la stima massima al di là dei tuoi proverbiali "pipponi", tanto odiati da lassigue asd
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#23 Ian Smith

    Enciclopedista

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Inviato 02 luglio 2010 - 12:15

Euripidello intervista Francesco Paolo Ferrotti alias Joey [seconda parte]
Tu ti sei laureato in DAMS indirizzo "arte"


NOOOOOO!!!
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#24 Moreno Saporito

    burzumaniaco

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Inviato 02 luglio 2010 - 12:58

transavanguardia,


ecco joey che sorride vicino a dei suoi amici che fanno transavanguardia

[img width=270]http://laetitiatassinari.files.wordpress.com/2008/08/varie-letizia-1504.jpg[/img]

di voi penso malissimo
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#25 R. Mutt

    mainstream Star

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Inviato 02 luglio 2010 - 21:00

di voi penso malissimo


:-* :-*
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#26 Guest_Euripidello_*

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Inviato 03 luglio 2010 - 06:22

Oggi pubblico un'intervista che mi ha rilasciato non troppi giorni or sono Piero Calò, conosciuto sul forum con il nickname di piersa.
Grazie piersa per esserti apprestato così amorevolmente ai miei interrogativi.

Euripidello intervista piersa

Salute amici!
Oggi siamo in compagnia di Piero Calò, conosciuto sul forum con il nickname di piersa.
Allora piersa, tanto per fare un po' di riscaldamento, che ne dici di dirci quando e come sei approdato al sito di Ondarock e come ne se diventato redattore?

Ondarock la seguivo da tempo, io ho l'età dell'onda, della new wave, e qui ho trovato idee e soprattutto storie simili alle mie. Ondacinema è più giovane, non è così definita ma mi andava di riprendere la penna in mano e ho chiesto di potermi aggregare; ho spedito una recensione, un po' lunga in effetti, de "La febbre del sabato sera". Quella che sul forum si chiama Oyuki l'ha "promossa"

Nella tua storia personale vi è un punto, credo, fondamentale, ovvero il passaggio da Taranto, città in cui sei nato, a Torino, città in cui vivi.
Perché questo passaggio? Possiamo ritenerlo un simbolo di qualcosa? E se sì, di cosa?

Ricominciare da zero. Un passaggio che ci vorrebbe anche adesso; il posto dove vivi è una banca in cui puoi fare due cose: prelevare e/o investire. Se investi, trovi stimoli, voglie e grano per restarci. Altrimenti prelevi fino a esaurire il conto e poi riparti.

Quale sfondo musicale sceglieresti, tra tutta la produzione "appartenente" alla new wave, per questo passaggio?

"Domani è un altro giorno" di Ornella Vanoni; oppure "Within the realm of the dying sun" dei Dead Can Dance o meglio ancora un remix di New Gold Dream (2011-2012-2013-2014) ma non so se viene bene nel ritonello come 81,82,83,84...

Tra le tue recensioni trovo molto significativa, per come vedo il tuo modo di vedere i film, quella che hai redatto per il film "<a href="http://www.ondacinem...a_tragica">Alba Tragica</a>". Ad un certo punto dici che "è evidente che il piano simbolico del realismo poetico possa permettere le letture più ardite".
Io trovo che anche in altre tue recensioni le letture che dài sono "ardite", persino laddove il film non lo vuole permettere, e do al termine "ardito" un'accezione positiva; infatti sono sempre piene di richiami, riferimenti, collegamenti, interpretazioni di significanti, comparazioni: come se tu volessi collegare il film ad un unicum, a tutto il resto del mondo, a tutta la sua storia; come se volessi di volta in volta aggiungere tasselli alla tua visuale per vedere meglio la vita che vivi.
Come giudichi la lettura che ti  ho dato? Ti ci rispecchi o sono stato troppo ... ardito?

Non siamo soli sulla Terra, puoi anche chiuderti in uno stanzino a leggere la Recherche e quando dopo 5 anni anni ne esci fuori sei esattamente un uomo del presente; del cinema la frase più significativa che abbia mai letto l'ha detta Man Ray che non era Einstein ma aveva capito che nei migliori film non c'erano più di 5 minuti buoni; al contrario, nei peggiori sempre 5 minuti buoni restano: qualcosa volteggia sulle teste ed è indipendente da ogni preteso "IO". Ogni film è figlio del suo tempo e il successo del cinema, la sua storia, accade perché il tempo non si muove verticalmente, un gradino in più ma perde e acquista pezzi (secondo me li perde e basta ma questo è discutibile). Il cinema ti permette di fare giornalismo, storia, sociologia, filosofia, estetica, teoria della comunicazione, semiotica, semiologia... quello che ti pare; alla fine la recensione è un racconto e quando è solo un resoconto non interessa nessuno tranne gli specialisti. Mi sta bene che nessuno legga la mia tesi di laurea (e nessuno l'ha fatto, neanche il relatore) ma se non leggono "Alba tragica" mi stranisco perché è un racconto, neanche peggiore di tanti...

Leggendo le tue recensioni dei film contemporanei italiani non si registra l'entusiasmo che vi è nei capolavori dei maestri del passato contenuti nella tua scheda, anche laddove il tuo giudizio fornisce una valutazione discreta.
Esiste davvero, secondo te, un nuovo cinema italiano?
Qual è il tuo stato d'animo quando ti appresti a raccontare un prodotto cinematografico che ritieni mediocre: il piacere del racconto è sempre vivente oppure patisci una sorta di frustrazione?

Non so se esiste un nuovo cinema italiano perché sono in grado di valutare solo la fiamma, quello che è più visibile e quindi i Sorrentino, Garrone, Crialese che sono quelli che mi piacciono di più e poi i Rubini, Ozpetek... ma di cosa cova so poco, so solo che ci sono molti strumenti per scoraggiare le nuove produzioni. Con i classici è più facile e il gioco sta semmai nel ridimensionarli. Voglio essere onesto: i film di cui parlo sono affar mio, servono alla mia visione delle cose, alle mie idee, sono un pretesto per il mio racconto e se il film è mediocre tanto peggio, mi fa arrabbiare solo il film che non mi dice nulla, che mi è del tutto inutile a qualsiasi riflessione. Mi ha interessato ultimamente <a href="http://www.ondacinem...verly_hills">il cinepanettone di De Sica</a> a cui ho dato un bel 4 ma solo perché se lo è meritato, il cinepanettone non mostra più una certa Italia, magari la più becera, ma un precipitato mondiale in cui ognuno, da New York a Barcellona, da Roma a Toronto fa le medesime cose, pensa le stesse cose, se ne frega delle stesse cose e di sicuro è un ambientalista, la nuova Bibbia della modernità.

Sul forum di Ondarock hai sovente espresso una tua predilezione per il cinema muto, asserendo che solo questo può essere posto alle massime vette della cinematografia mondiale.
Perché secondo te la parola limita l'arte cinematografica, e in che modo?

I veri capolavori appartengono al muto (muto per modo di dire, c'era sempre una partitura musicale e anche un rumorista dietro le quinte, a volte). Il linguaggio naturale (e il doppiaggio!) rovinano l'ambiguità naturale delle immagini e la grande stagione del cinema classico americano, del realismo poetico, del neorealismo sono state un lentissimo scivolare finché Quentin Tarantino si è puntato una telecamera in primo piano e ha raccontato una barzelletta e poi si fa sparare in testa con un buco che ci vedi attraverso. Mi riesce più facile spiegare il mio punto di vista con la pornografia: quella dei primi tempi era davvero eccitante (peli, una certa vergogna, "legni" normali, una storia di pretesto) e poi? Rocco Siffredi non sa più che fare con le partner, le penetra, certo, ma non basta, e allora fa finta di strozzarle, le bacia a perdifiato: un incubo. Il futuro della pornografia saranno i body scanner, un modo nuovo di concepire questo stupido e ipersfruttato involucro che è il corpo. Il futuro del cinema, il presente, mi sembrano i serial TV, ben fatti e lunghissimi...

Infatti tu hai scritto un libro a quattro mani circa la pornografia prima e dopo "Gola Profonda". Per quale motivo avete inteso questo film come spartiacque, e qual è stato lo scopo del vostro operare? A libro finito credi di aver soddisfatto i tuoi iniziali intenti?

"Gola profonda" è stato l'inizio della fine, la pornografia è diventata un business di massa come il supermercato e non c'è niente di più triste di un supermercato... ma il film in sé e il momento storico, la Golden Age of Porn, è stato in sé esaltante; perché è questo il paradosso: quando credi di aver fatto la mossa migliore, il capolavoro, proprio lì inizia il declino, il punto in cui la bilancia inizia a pendere dal lato sbagliato. E' una cosa che mi ha fatto riflettere alcuni anni fa in TV: vedevo, non so, una ragazza carina, uno che faceva una bella battuta o diceva una cosa intelligente e... zack, eccoteli di nuovo in video per due mesi di seguito, finché li avresti ammazzati; il meccanismo del desiderio non funziona così, è questo il problema dell'eiaculazione precoce, delle droghe: tutto e subito, altro che stress e ansia da prestazione... nel saggio tutte queste cose le abbiamo dette e il mio coautore ne ha tirato così bene le conseguenze che è diventato musulmano

Tra i tuoi attori preferiti figura Kim Rossi Stuart. In che modo questo attore si lascia raccontare da te?

Lui mi piace in tutti i film che ho visto, mi piace soprattutto l'uso della voce. Poi ha più o meno la mia età e qualche evento sfortunato nella vita privata. Gli voglio bene a pelle, come a Maradona, Capossela, a Del Piero...

In questo periodo sei impegnato per la promozione del tuo primo romanzo: "L'occhio di porco". Allora, vuoi dirci come sta andando?

Molte lodi, anche troppe; nel senso che ti dicono bene bravo, bis ma poi ti fanno mancare quel grado zero di interviste, recensioni che a Torino non si negano neanche al più sfigato. D'altra parte me lo aspettavo, già dalle due righe di presentazione di cui Pietrangelo Buffauoco mi ha onorato, lui è uno che non ha fortuna con gli insider. Io scrivo perché scrivo, la mia pagnotta me la guadagno col lavoro e così sono libero di dire tutte le cazzate che mi passano per la testa, non devo far contento nessuno, sono libero e angosciato dal mio futuro, dal lavoro precario, dalle spese vive e morte ma è così che ho deciso di essere, non sarò mai un insider, non sono buono, non sono di sinistrata sinistra e l'ambientalismo mi uggia come tutti i totalitarismi...

Io ho letto il tuo libro, e la prima idea che mi è venuta in mente è che "L'occhio di porco" sia, prima che un prodotto letterario, un vero e proprio strumento, come il piede di porco per l'appunto. Un mezzo per permettere al lettore di assumere una certa tale coscienza che lo induca a cercare di scassinare tutte le "saracinesche" che si frappongono tra lui e la vera realtà del contesto sociale in cui vive; da qui appunto l'occhio di porco, ovvero (come hai già detto in un'intervista) lo strizzamento dell'occhio miope affinché svolga al meglio la funzione del vedere, che figurativamente assomiglia all'occhio suino la cui vista è usata dal proprietario per vedere il cibo e mangiarlo, e quindi per vivere.
Ho urinato fuori dal vaso?

No, è giusto e mi porti anche bene perché mentre aspettavo la tua domanda mi è arrivata una proposta, accettata, di una presentazione; infatti mi fanno fare molte presentazioni, perché sono simpatico....
Sì, l'intento è quello, che è anche il mio limite o la mia forza, non so. La materia esiste ed è grave, mio padre era comunista, mio nonno socialista, nel senso che il PCI non esisteva ancora, non riesco a far finta che il mondo non esiste, c'è lotta nel Porco , quella che non c'è nella vita reale che è totale mimesi, almeno la mia, compromessi, silenzi, ripieghi, anestesie... mi chiedono spesso chi è nella vita reale quel personaggio o quell'altro e la risposta è semplice, gli sfigati siamo noi, quelli che ci provano non esistono, è il lato fantascientifico della storia; il piede di porco c'è ma è un gadget che la cameriera lustra a specchio ogni mercoledì nelle tre ore di lavoro settimanale in casa nostra...


Ne "L'occhio di Porco" il tuo stile è cadenzato da molti giochi di parole.
Perché questo aspetto ludico del racconto? E' solo un "effetto speciale", oppure vi è qualcosa di più?

diciamo che si tratta di qualche scoria persistente e che sparirà già dal prossimo; la mia scrittura non è asciutta ma si muove sul piano sintattico che è quello che mi interessa. Però a volte mi serve per sdrammatizzare lo spiegone come nel caso della parola "Accidente" che in bocca al prete è sostanza del ragionamento ma anche imprecazione perché la cuccuma sta scoppiando

A tal proposito possiamo dire che preti e carabinieri non ne escono molto bene dalla tua storia; la loro figura è avvolta da un alone di inettitudine, di inutilità: praticamente si limitano ad indossare una divisa.
Tutto ciò è perché è funzionale al romanzo oppure è proprio il giudizio che hai, in genere, dell'istituzione?

Il prete non è stupido, fa quel che può e soprattutto capisce che che il Concilio Vaticano II è stato uno di quei paradossi di cui si parlava sopra riguardo la pornografia; quando sembra che la Chiesa si avvicina al mondo reale, il prete operaio, la carezza ai bambini eccetera stai iniziando a franare; Don Paolo dice: "Date uno schiaffo a vostro figlio appena tornate a casa"; è un modo per dire che la Chiesa secolarizzata non ha più alcuna funzione da assolvere che siamo infine arrivati a quello che volevamo, la libertà del nulla, con la scusa che prima c'era la libertà di nulla il che non mi sembra un argomento. L'uomo è stupido, da solo intendo, è ora di metterselo in zucca e i collanti potranno anche non piacere ma sono l'unico modo per non fare la fine dei dinosauri; d'altra parte il carabiniere non è stupido neanche lui, è indolente, come tutti quelli del posto fisso e in più è anche sradicato, perché viene dal Nord e non capisce le dinamiche come già avevano scritto molto meglio di me Sciascia e Tomasi di Lampedusa

Un altro elemento che ha suscitato il mio interesse ne "L'occhio di porco" è l'azione dell'uomo che cerca di eliminare il male, col solo risultato che questo male rimane. Avevi dato risalto a questo fattore anche nella tua recensione del film "<a href="http://www.ondacinem...ubliov">Andreij Rubliov</a>" di Tarkovskij.
Hai una visione manicheistica della vita dai risvolti pessimistici?

La questione del Male è stata affrontata già da Dio che dopo aver lavorato 6 giorni senza discernimento, creando cose che erano in quanto tali, non in relazione tra loro, il settimo si è riposato e all'ottavo ha concluso che se la giostra aveva da girare ci voleva il Male. Più modestamente Dostojevskji ne ha tirato le conclusioni perché era un uomo onesto e vedeva il Male dentro di sé, cioé la malattia, era epilettico, e il vizio, del gioco. Tarkovskij, con tutto il rispetto lo giudico minore, come il cinema. Io sto all'ultimo posto, come le cacche della balena (citazione da un cartone animato, "Alla ricerca di Nemo"). Ho copiato un aspetto del Male da Dostojevskji, la caducità, il marcio delle foglie che è la prova della loro bellezza; nel Porco c'è un personaggio che giudica tutto intorno al marcio e vende la frutta compresi gli ananassi che sono il male maggiore.

Il libro presenta una narrazione a tratti anche cinematografica, basti pensare ad esempio al personaggio di Paolino che cammina mentre insegue il personaggio di Vitalba, e pare ci sia proprio una mdp che lo riprende da dietro.
Le influenze delle logiche cinematografiche condizionano la tua azione di scrittura indipendentemente dalla tua volontà e dalla tua coscienza, e quindi tutto ciò è solo una mia interpretazione, oppure sei cosciente della posizione attiva del cinema dentro il tuo scrivere e accetti di buon grado, quando lo ritieni opportuno, alcuni elementi della sua natura?

E' una bella domanda. Mi sembra di ricordare che il primo scrittore di cui si sia parlato di montaggio cinematografico sia stato Dos Passos; però il flaneur, il passeggiatore senza scopo, il Paolino della situazione, credo arrivi da Benjamin qualche anno prima e riferendosi alla letteratura; poi Deleuze formalizzò la forme-balade, la passeggiata, ma siamo già al cinema degli anni '60. In realtà, secondo me, la pretesa cinematograficità della letteratura dipende solo dalle innovazioni tecnologiche, in primis l'elettricità e l'asfalto sulle strade; da quel punto il romanzo cessa di essere statico, svolto in capsule (boudoir, carrozze, sala-sigaro, biblioteca...) e si riversa nelle strade... personalmente, il cinema l'ho studiato come un anatomo-patologo, sul cadavere di sequenze analizzate frame by frame, è il limite di tutte le semiologie. Quindi ho la deformazione, semmai, a vedere il film immobile e il romanzo dinamico.

Da qui arriviamo allo spazio. Ne "L'occhio di Porco" un ruolo fondamentale è ricoperto dal luogo, da Paisiello incastrato con i luoghi limitrofi. Parlo di incastro perché pare quasi che questi luoghi siano relazionati tra loro come gli ingranaggi di un orologio. Ci vuoi dire qualcosa al riguardo?

Paisiello è una enclave, un luogo con caratteristiche fisiche tali da potersi ritirare dal mondo e dai suoi meccanismi. Sulle enclaves la buonanima di Ballard ha scritto parole definitive e più pregne delle mie e a lui rimando per ogni considerazione al riguardo. Io ci ho messo il pretesto, perché Paisiello adotta questa politica? Siccome ogni romanzo è autobiografia, la risposta è: se lo avesse fatto le cose sarebbero andate meglio ma ad un prezzo forse troppo alto. Se c'è un valore letterario nel libro del Porco, questo è nella formula "se non fumi è probabile che ti becchi il cancro..."

Spillane diceva che per costruire i suoi gialli cominciava a scrivere dall'ultimo capitolo. Il tuo romanzo, secondo me, non è propriamente un giallo, anzi, non lo è per nulla, seppure qualche elemento tenda a ricongiugerlo al genere.
Vuoi raccontarci comunque da dove e come è iniziato "L'occhio di porco"?

Non è un giallo perché è sprovvisto di ogni suspence; puoi dirmi tranquillamente chi sarà l'assassino di un libro che leggo o un film che guardo, il saperlo non mi disturba, non sono attirato da quel meccanismo. Mi interessa di più realizzare qualche mia fantasticheria, ne ho una proprio terra terra, da troglodita, trovare 50mila euro a terra. Poi inizio il gioco vero e proprio: come cambia la mia vita? Li nascondo, li spendo, li investo... e poi arriva il momento di Apollo, le regole: arriva qualcuno, sempre molto gentile, che ti spiega come funziona perché i sogni non si realizzano così, d'emblé; non condivido certa letetratura, soprattutto americana, dove è tutto questione di caso. Io sono totalmente europeo, vecchio stampo, vaso tra l'impulso dionisiaco e la regola apollinea. Il mio margine è decidere se essere vaso di ferro o vaso di coccio...

Hai idea di quale sarà la prossima città da cui ripartirai da zero?

Sì, questa in cui vivo, si chiamerà "Il re della Vanchiglia", ho già scritto un paio di righe

Benissimo! E' arrivato il momento dei saluti.
Prima di salutarci vuoi darci qualche anticipazione su qualche tua nuova recensione?
Lasciaci un link che ci porti ad un brano musicale con cui ti piace chiudere questa intervista e sulle note di questo: arrivederci e a presto!

In contemporanea all'intervista, ho inviato il mio contributo a una monografia su luis Bunuel, dieci film del periodo messicano. Il resto, più del doppio, l'ha scritto Claudio Zito, uno in gamba. Leggetela!
Questo invece è il link musicale
http://www.youtube.c...h?v=STpOak4iAJY

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#27 Moreno Saporito

    burzumaniaco

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Inviato 03 luglio 2010 - 08:37

Euripidello intervista pierrotelaluna o quahe altra persona robusta, basta innesti indie dell'adolescenza o cazzate senza realtà
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#28 Pinktrain

    SYNTH EASTWOOD

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Inviato 03 luglio 2010 - 09:34

Euripidello intervista pierrotelaluna o quahe altra persona robusta, basta innesti indie dell'adolescenza o cazzate senza realtà


Povero Euro, investito dal trattore di pierrotelaluna
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Floriano

#29 LM

    Sono un uomo non sono un fake.

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Inviato 03 luglio 2010 - 09:53

Qualcuno può rintracciare e intervistare Compagno Rosso?
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#30 Greed

    round control to major troll

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Inviato 03 luglio 2010 - 13:17

Qualcuno può rintracciare e intervistare Compagno Rosso?


anche pino napoli  asd

Bella l'intervista al nostro scrittore, però pensa complicato, è difficile  ;D
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