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Il Disastro BP e la Fine della Vita Come la Conosciamo


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2 replies to this topic

#1 frankie teardrop

    The scars on my wrists may seem like a crime

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Inviato 29 giugno 2010 - 15:08

Uhm... che dite, ci preoccupiamo?  ::)

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di John Doty Jr.

Questo è quanto. È finita. Preparatevi per l'anno più folle della vostra vita. 5 anni. 10 anni. Un giorno vi volterete a guardare la vita che facevate e penserete a come fosse facile, innocente. Siamo prossimi ad un collasso totale, sul bordo dell'abisso.Se siete come la maggior parte delle persone probabilmente avrete già deciso che sto esagerando, senza nemmeno chiedervi perché sia giunto a queste conclusioni. Beh lasciatemi chiarire che anche io vorrei stare esagerando. Io non commercio mezzi di salvataggio o oro. Il mio lavoro non è a prova di recessione. Ho una famiglia. Non è che mi sia svegliato oggi e fresco fresco mi sia detto in modo casuale che questa è la fine della vita come la conosciamo. Ho fatto molte ricerche, sforzandomi di prendere in considerazione solo fonti del tutto attendibili.
Ebbene, le informazioni che sono emerse negli ultimi giorni non fanno che confermare i timori che quello che stiamo vivendo è in realtà un "Armageddon." E quando lo dico sono del tutto serio.

Ricapitoliamo. Il petrolio vomitato a 20.000 a 70.000 psi ha eroso altre pareti della stessa vena, in diversi settori. Questo significa che ormai abbiamo a che fare con un pozzo petrolifero letteralmente incontenibile, che sparge petrolio su tutti i fondali del Golfo. La copertura ha fallito. La tecnologia umana non può contenere un liquido espulso ad una pressione così enorme, soprattutto a tali profondità oceaniche. Semplicemente non possiedono una tecnologia appropriata alla risoluzione del problema.
I pozzi di soccorso sono essenzialmente inutili, dal momento che l'originale non può essere connesso ai nuovi, e continuerà a scaricare petrolio indipendentemente dal numero di altri pozzi scavati. Avevano bisogno di entrare nel tubo, riempire la vecchia vena di fango e cemento e poi dirottare il petrolio verso i nuovi pozzi. Ma poiché le pareti della vena crescono ogni giorno di diametro a causa della erosione, non c'è nulla da riempire. Questo perché ciò che resta del pozzo si sta disgregando, e giorno dopo giorno il petrolio trova nuove vie di fuga. Thad Allen, capo della Guardia Costiera, ha detto che il petrolio ormai non scorre più solo attraverso i canali perforati, ma è giunto "in comunicazione" con il fondo marino ed il fondale roccioso circostante.
Eh Già, questo è un bel problemone, ma purtroppo è solo la parte meno spaventosa. Solfuro di idrogeno, benzene, cloruro di metilene, e altri gas tossici stanno disperdendosi insieme al petrolio, in concentrazioni centinaia e migliaia di volte superiori rispetto a ciò che è considerato "sicuro" per l'uomo. Livelli letali. Presto gli uragani assorbiranno queste acque tossiche per poi restituirle sotto forma di pioggia. Letteralmente pioggia tossica. Fammi indovinare, la pioggia tossica non ti impressiona. La più grande minaccia tuttavia è già entrata in moto con le sostanze chimiche assorbite dalla atmosfera e portate in giro dal vento.
"La copertura mediatica del disastro BP fino ad oggi ha parlato di effetti deleteri principalmenteper la fauna selvatica, ma l'ultima valutazione dei dati di monitoraggio dell'aria mostra una grave minaccia per la salute umana, messa a rischio dalle sostanze chimiche gassose disperse dal pozzo petrolifero." Istituto per gli Studi sul Sud,10 maggio.Già prese singolarmente queste sostanze chimiche in queste concentrazioni sarebbero letali. Mescolate tra loro è veramente impensabile quali effetti potrebbero produrre.La fragile economia statunitense, nel bel mezzo di un timido accenno di ripresa, stressata dalla guerra e da una spesa pubblica fuori controllo, non è attrezzata per gestire una catastrofe di tale portata. Nessun paese al mondo può farlo. Ricordate in che modo sono riusciti a gestire l'emergenza Katrina? Ebbene Katrina rispetto alla catastrofe in corso è una esercitazione antincendio.
Mi chiedo come faranno stavolta che dovranno gestire evacuazioni di massa di città e interi stati. Leggi questo e questo. Quando incominceranno ad evacuare, i mercati ne risentiranno, e con essi la economia globale. Ciò causerà una crisi di fiducia del dollaro. I cittadini si ribelleranno, consapevoli di non avere più alcuna speranza di vivere una vita decente. Sarà poi dichiarata la legge marziale.Non hanno alcuna possibilità di fermare quanto sta accadendo, in giro vi è solo una teoria circa la implosione della vena petrolifera. Eh, già, stiamo parlando di detonazioni nucleari della crosta terrestre sotto l'oceano.
Stai acquistando la merda prodotta da BP? I comunicati stampa fasulli minimizzano? Stanno mentendo attraverso la censura dei media e la distruzione delle prove. Se vi fidate di loro, avete qualche problema.


>>>>>>

Fonte:http://johndotyjr.blogspot.com/2010/06/oil-disaster-will-be-end-of-life-as-we.html
Traduzione a cura di Anticorpi.info

Articoli correlati:FUORIUSCITA DI PETROLIO NEL GOLFO: UNA PERFORAZIONE NEL MONDOBRITISH PETROLEUM: UNA CATASTROFE ACCIDENTALE?

http://www.vocidalla...catastrofe.html
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#2 xtc

    Gianfranco Marmoro

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Inviato 29 giugno 2010 - 21:01

CREDO DI SI', non mi piace il catastrofismo, ma l'aumentodi patologie negli ultimi anni denunciano una variazione notevol della razza umana e della sua genetica, tra altre alluccinanti teorie (scie chimiche, ogm , ebola  et similia) e una notevole disinformazione che diventa difficlie bypassare, resta solo una certezza :
se una solo di queste teorie si avvera
SIAMO FOTTUTI 
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#3 Guest_Maedhros_*

  • Guests

Inviato 29 giugno 2010 - 22:16

peccato la pallosa chiosa finale, ambientalista/apocalittico/noglobal, fino a quel momento la sequela di disgrazie già scritte nel nostro futuro era piuttosto avvincente, sembra uno splendido soggetto per il prossimo film di Rolandone Emmerich, evacuazioni, piogge tossiche, e la LEGGE MARZIALE. <3
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