Il problema è solo l'invadenza della signorina, che finisce per caratterizzare il disco fino a sotterrarne qualsiasi altra peculiarità.
Quindi il problema, a quanto pare, è dover sopportare una voce che canta (trattandosi di "cantata", d'altronde...).
Ora, a me non sembra né che "canti troppo" (affermazione che sinceramente non riesco proprio a comprendere, sarebbe come dire che un chitarrista "suoni troppo"), né che canti male (quel registro da folletto, molto più Bjork che Joan Baez, mi pare decisamente originale in ambito folk e dona un senso di eccentricità a trame tutto sommato canoniche).
La voce è il centro del disco, come si fa a dire che "invade"? Doveva essere semmai l'orchestrazione a non essere troppo invadente, e mi sembra che sia tanto calibrata da risultare davvero perfetta.
Il difetto del disco, semmai, è che cala un po' alla distanza: le melodie dei primi due lunghi brani sono meravigliose, ma in seguito, cominciano un po' ad affievolirsi, e forse proprio per questo il disco può lasciare un'impressione di "maniera". Ma quei primi venti minuti per me sono da antologia della musica folk.
