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Little Miss Sunshine


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36 replies to this topic

#1 Homer

    Classic Rocker

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Inviato 27 settembre 2006 - 17:09

Diretto dai coniugi Jonathan Dayton e Valerie Faris (al loro esordio alla regia) e sceneggiato da Michael Arndt (anche lui all'esordio), presentato al Festival di Locarno, al Sundance e vincitore del Sydney Film Festival 2006, Little Miss Sunshine (il titolo si riferisce alla piccola protagonista, Olive, e al concorso di bellezza per bambine a cui vuole assolutamente partecipare) è una piccola e piacevolissima sorpresa, che tanto per cambiare rischia di passare inosservata (come in America, dove la pellicola è stata distribuita in pochissime sale).

Un film che sa mescolare bene dramma e commedia, senza mai esagerare in un senso o nell'altro e strappando più di un sorriso.
Tra tutti i personaggi, i migliori sono sicuramente il figlio nichilista che ha fatto voto di silenzio e odia tutti (sottolinea tutti!) e lo zio suicida fallito. In generale però, ottima la prova di tutto il cast.
  • 0

"Beh, devo essere ottimista. Va bene, dunque, perché vale la pena di vivere? Ecco un’ottima domanda. Beh, esistono al mondo alcune cose, credo, per cui valga la pena di vivere. E cosa? Ok. Per me... io direi... per Groucho Marx tanto per dirne una, e Willie Mays e... il secondo movimento della sinfonia Jupiter... Louis Armstrong, l'incisione Potatoehea Vlues... i film svedesi naturalmente... L’educazione sentimentale di Flaubert... Marlon Brando, Frank Sinatra, quelle incredibili... mele e pere di Cézanne, i granchi di Sam Wo, il viso di Tracey"

"Saigon. Merda. Sono ancora soltanto a Saigon. Ogni volta penso che mi risveglierò di nuovo nella giungla"


#2 Guest_vegeta_*

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Inviato 27 settembre 2006 - 23:42

in America inizialmente è uscito in poche sale, ma poi, complice il passaparola positivo del pubblico ha ottenuto una più ampia distribuzione, e ad oggi è a quota 50 milioni di dollari di incasso (budget di 8)...e si prevede una pioggia di nomination agli oscar.

un mio commento...

Gli Hoover non sono propriamente la famiglia americana modello: il papà (Greg Kinnear) predica una personale teoria del successo, ma è in bancarotta, e la moglie (Toni Colette) lo sopporta a fatica.
Il nonno (Alan Arkin), amante della pornografia, è costantemente strafatto di eroina, lo zio (Steve Carell), il più grande studioso americano di Proust, è un omosessuale che ha tentato il suicidio, e i giovani non sembrano molto più "sani": Dwayne (Paul Dano) non parla più da quasi un anno, e si esprime scrivendo su un bloc notes, e la piccola Olive cresce con il mito di "Miss America" e con la speranza di diventare una reginetta di bellezza.

I registi Valerie Faris e Jonathan Dayton (vengono dai videoclip) si addentrano nell'american dream dal punto di vista di una famiglia di simpatici perdenti, e in definitiva non dicono nulla di nuovo.

C'è tutto quello che ci si aspetterebbe da un furbo prodotto americano indipendente: il viaggio on the road, cinismo (di superficie), una bambina che sgrana gli occhioni per strappare un po' di lacrime.

Ma nonostante tutto "Little Miss Sunshine" (perchè non tradurre il titolo??) convince. Perchè non si rifugia in trovate di cattivo gusto come "American Beauty", perchè è sincero e sta dalla parte di una combriccola di scoppiati che strappano sorrisi e lacrime, e che, tutto sommato, anche se non vedono realizzarsi i propri sogni, continuano a volersi bene.

Il finale danzereccio (sarebbe un delitto svelarlo), poi, è da antologia, così come altre spassose sequenze, come quella del clacson impazzito.

Lasciando perdere i paragoni con Wes Anderson, ci troviamo di fronte a un'opera ruffiana ma senza dubbio irresistibile, amara e familista (e questo spiega bene il successo popolare in patria).

Ottimo il cast, in particolare Steve Carell (una vera sorpresa) e Alan Arkin, e accattivante colonna sonora di Michael Danna con canzoni di Devotcka e Sufjan Stevens.


Voto: 6,5
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#3 MisterX

    Groupie

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Inviato 28 settembre 2006 - 10:00

"Little Miss Sunshine" (perchè non tradurre il titolo??)


No, no, direi che va bene il titolo originale, visti gli scempi del passato ("Eternal Sunshine of Spotless Mind" su tutti).

Avrei visto volentieri questo film, queste commedie tragicomiche ed eccentriche in partenza mi attirano sempre, ma pare che nessuno dalle mie parti abbia intenzione di proiettarlo...
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#4 Guest_vegeta_*

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Inviato 28 settembre 2006 - 10:18


"Little Miss Sunshine" (perchè non tradurre il titolo??)


No, no, direi che va bene il titolo originale, visti gli scempi del passato ("Eternal Sunshine of Spotless Mind" su tutti).



si ma visto che per tutto il film viene menzionato il concorso "Piccola Miss California" perchè non chiamarlo così e fine? Di certo in questo modo non ne aumenteranno il successo...
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#5 Pickpocket

    Roadie

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Inviato 28 settembre 2006 - 10:52

Posto qui l'articolo che dovrei pubblicare sulla rivista nella quale, per ora, sono solo in prova.Indi sperate per la mia assunzione. ;D



Musica, per i primi cinque minuti sostanzialmente musica. Le note extradiegetiche ci introducono i personaggi.Il nonno eroinomane.Il padre perdente.Il figlio silenzioso.Lo zio che ha tentato il suicidio.La mamma stressata.La bambina.
Poi la musica finisce e siamo già completamente nel film.Non c??è bisogno di introduzione, in fondo Little Miss Sunshine è sostanzialmente un video familiare, girato con una buona telecamera da un videoamatore appassionato di storie.Questa storia è la storia di un viaggio, in un pullman Volkswagen vagamente hippy che deve portare a destinazione(?) i suoi passeggeri.
Finita la musica siamo nel film, la macchina si muove veloce, bruscamente, i colori decisi sembrano usciti da un tubetto di tempera, come in ogni home video che si rispetti, i commensali si siedono al tavolo, c??è il pollo fritto come tutte le altre sere, qualcuno protesta, il figlio silenzioso che ha smesso di parlare perché vuole fare il pilota all??aereonautica mangia e non fiata.
I personaggi danno mostra di sé, lo faranno per tutto il (video)film, reciteranno una parte, grottesca pietosa ed ironica, raramente malinconica, tremendamente banale.E credetemi, non c??è apprezzamento migliore che si possa fare a Little Miss Sunshine che questo. E?? un film con dei personaggi sicuramente originali (il nonno, su tutti), ma talmente coerenti con se stessi, così esagerati nel rappresentare l??idea che li ha generati da far stancare il più audace dei sognatori da sale di 1500 posti. Sono prevedibili, banali, mielosi talvolta, ed altre vergognosamente buffoni, ma questo li rende veri, non reali figuriamoci, ma veri.
Quella musica iniziale è vera, è onesta, ci dice che non siamo in un film, che la sostanza filmica è poca ed è meglio guardare altrove. La commedia(quasi comica) si snoda fra i muri di questi personaggi, rimbalza e crea connessioni nonostante il mondo sia ristretto alla piccola comunità che viaggia nel pullman.
Dicevamo, questa storia è la storia di un viaggio, si parte, presto, appena si è saputa la notizia che la bambina è stata ammessa al concorso statale, dopo poco si arriva, si fa quel che si deve fare e poi si ritorna a casa. Un lavoro pulito. Preciso. E?? un film sulle tasse, in fondo. Se dovessimo trovargli una definizione, un sottotitolo, sarebbe sicuramente questo. Un film sulle tasse.
I personaggi sono cinque: Il nonno eroinomane, la mamma stressata, il papà perdente, il figlio silenzioso, lo zio che ha tentato il suicidio.
Poi c??è un non personaggio, la bambina.Non ha aggettivi la bambina, non è banale e non è originale, non è stravagante né introversa, non è (ancora) nulla, è la materia grezza a cui il film è consacrato, è un??immagine, potremmo non vederla mai, se la macchina non la incontrasse e non ci mostrasse ciò che fa non cambierebbe nulla. Sta lì in quanto esistenza in potenza, come un??idea non sviluppata, non creata, neanche immaginata.
Noi videomaker di storie vere stiamo lì a guardarla, a guardare gli altri che si lasciano qualcosa alle spalle per lei. E?? un film sulle tasse perché le pagano tutti. Una volta presentati i personaggi il viaggio comincia, in questa catarsi ognuno di loro abbandonerà qualcosa che lo rende tale, qualcosa che definisce la sua già definit(issim)a personalità. Il nonno perde la vita, il figlio perde il suo sogno, il padre il lavoro, ognuno nessuno escluso è lì sotto i nostri occhi che in nome di Olive cessa, per un po?? di tempo, di essere personaggio, di essere ??eroinomane? o ??silenzioso?, per porre se stesso in favore della bambina, in favore di chi può ancora scegliere, scegliere chi, come e quando essere.
Tutto ciò continua, fino alla fine, i personaggi che hanno ceduto se stessi dibattono nelle ??quinte? del concorso di bellezza sull??opportunità di far gareggiare Olive, d??altronde ci tengono, hanno pagato per quella vita un prezzo carissimo, si decide che deve andare, perché lei lo vuole e lo desidera, e come lei l??ha desiderato il nonno, e lui, in fondo, ha pagato comunque più degli altri. Ancora una volta, una ragione doveva esserci, nel dono del nonno, personaggio visibilmente superiore agli altri, più cosciente dei luoghi e delle ragioni del suo sacrificio.
Tutto questo, la scelta di chi ha scelto di consentire a qualcun altro di scegliere, il più tardi possibile, e di poter essere, più a lungo possibile, libera dal ruolo che la vita stessa le ha assegnato, confluisce nel finale: dissacrante, blasfemo e antieroico. Una chicca da ??Simpson? se ce lo permettete, d??altronde come non vedere i tratti di Marge nel sorriso consumato della madre.
Lo spazio della famiglia è rinnovato, non più il territorio in cui la vita, ancorata a se stessa, cala a fondo nei territori della retorica, della nauseante ripetitività bensì luogo di rinascita, di catarsi, di scambi di energia finalizzati, comunque, al vasto e complesso universo della crescita.
Fulgida gemma, sferzante e dolce satira di se stessa e del proprio genere prima di tutto, si pone sulla scia dei lavori di Alexander Payne (About Schmitd, Sideways) ma non senza polemica, non senza il gusto di rifiutare quelle forme del tragicomico che toccano, spesso, la ridondanza emotiva. La verità sorretta dal regime comico e viceversa, niente patti col cinema drammatico (o comunque pochissimi rispetto alle due commedie di Payne prima citate), dicevamo più reale, più concreto e più efficiente, più breve, nella sua oretta e quaranta, perché incentrato su un momento, su uno squarcio nello spazio, un videotape preso da uno scaffale in cui ce ne sono a migliaia, come in American Beauty. Funziona anche così, ci dicono Jonathan Dayton e Valerie Faris al loro esordio sul grande schermo, anche mettendo la risata e lo sketch al primo posto, proprio la gag, in senso classico, curata ed affilata, servita dall??umanità di cui il film è portatore, dall??inizio alla fine.
Segna, in questo senso, un capovolgimento di gerarchie, una commedia umana (indubbiamente) impegnata con una dose così decisa di comicità. Funziona, ripetiamo con gusto. Funziona.
Su quest??idea si pone la regia, che ricorda Micheal Gondry e il suo ??videoclipparo? ??The eternal sunshine of spootless mind?, con movimenti rapidi e diretti, tesa per l??appunto a riprodurre nello spettatore il sentimento di stare assistendo a qualcosa che si perde nella storia più intima di una famiglia, come un ricordo, come un ricordo. Non è un caso che sia la coppia Dayton/Faris di Little Miss Sunshine che Gondry provengano da un passato (prodigioso) alla direzione di videoclip musicali. Vanno citate, per dovere di cronaca, le regie di quasi tutti i singoli del vendutissimo Californication dei Red Hot Chili Pepper, di Tonight Tonight degli Smashing Pumpkins e di molti altri video di OffSpring e Rem. Una vocazione insomma, un talento visivo che trova in questa road comedy un riscontro notevole e gustoso, d??altronde, e non bisogna dimenticarlo, indipendentemente da tutto, al cinema, se si va a vedere Little Miss Sunshine, si va per ridere, e si ride, possiamo assicurare, anche noi cinephile dal muso consumato nelle sale anguste dei cineclub, che si ride da matti.

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#6 Guest_vegeta_*

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Inviato 28 settembre 2006 - 11:44

E?? un film sulle tasse, in fondo. Se dovessimo trovargli una definizione, un sottotitolo, sarebbe sicuramente questo. Un film sulle tasse.

E?? un film sulle tasse perché le pagano tutti.



sei sicuro di non aver visto un film di Ken Loach?

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#7 Jules

    Pietra MIliare

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Inviato 28 settembre 2006 - 12:16

Posto qui l'articolo che dovrei pubblicare sulla rivista nella quale, per ora, sono solo in prova.Indi sperate per la mia assunzione. ;D


Complimenti per la recensione...solo che secondo me dovresti sfruttare meglio la tua giovane e brillante età quando parli di film...comunque in bocca al lupo per il tuo futuro e ancora complimenti per la passione che hai..
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#8 strangelove

    Scaruffiano

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Inviato 28 settembre 2006 - 12:37


E?? un film sulle tasse, in fondo. Se dovessimo trovargli una definizione, un sottotitolo, sarebbe sicuramente questo. Un film sulle tasse.

E?? un film sulle tasse perché le pagano tutti.



sei sicuro di non aver visto un film di Ken Loach?


Pickpocket mi perdonerà, ma questa è bellissima.
Comunque la recensione può essere un po' sforbiciata qua e là.
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#9 Pickpocket

    Roadie

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Inviato 28 settembre 2006 - 16:33



E?? un film sulle tasse, in fondo. Se dovessimo trovargli una definizione, un sottotitolo, sarebbe sicuramente questo. Un film sulle tasse.

E?? un film sulle tasse perché le pagano tutti.



sei sicuro di non aver visto un film di Ken Loach?


Pickpocket mi perdonerà, ma questa è bellissima.
Comunque la recensione può essere un po' sforbiciata qua e là.


Ma che perdono, sottoscrivo anch'io.Si accettano consigli.
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#10 Bianca

    pivello

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Inviato 29 settembre 2006 - 22:22

Questo film è proprio bello! Un'ora e mezzo di contentezza assoluta.
E non solo: era da tanto che non ridevo di gusto e piangevo a vite tagliata allo stesso film!
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#11 ollivander

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Inviato 16 ottobre 2006 - 20:08

Per una volta il trailer non inganna. Un film veramente carino che riesce ad esulare dal politically correct senza aggressività, dove gli attori non sono patinati e tutto ha un sapore molto reale.
Tony Collette è una perfetta mamma qualunque e Little Miss Sunshine una bambina come non ne fabbricano più.

Unica pecca: come si fa ad arrivare a 18 anni senza accorgersi di essere daltonici?
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#12 Guest_vegeta_*

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Inviato 16 ottobre 2006 - 20:12

Un film "carino", è questo il termine giusto.

Molto furbo, ma senza dubbio molto divertente...ma cavolo...di certo non dice nulla di nuovo, come si esaltano in fretta sti americani! Scommettete con me che sarà questo il vincitore dell'oscar di quest'anno?
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#13 Jules

    Pietra MIliare

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Inviato 16 ottobre 2006 - 21:56

Speriamo di no! Già gli oscar sono sempre meno attendibili, ma dopo la tremenda edizione dell'anno scorso speriamo che almeno quest'anno qualcosa cambi...e poi con uno Scorsese in questa forma per quel che ho visto io non c'è già più gara..
  • 0

#14 MisterX

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Inviato 17 ottobre 2006 - 07:02

Scusate se rovino la festa, ma c'era già un thread in tema, con lo stesso identico titolo tra l'altro:

http://www.ondarock....hp?topic=1361.0

p.s. Vegeta e Jules, la memoria dov'è?  ;D
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#15 Guest_vegeta_*

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Inviato 17 ottobre 2006 - 08:04



p.s. Vegeta e Jules, la memoria dov'è?  ;D


hai ragione, ma l'eta avanza, e insieme ad essa pure il rincoglionimento! :'( :D
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#16 Guest_GG Queen_*

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Inviato 11 marzo 2007 - 20:33

E' di quest'anno (o forse del 2006, non ricordo) ed è passato inosservato....
io l'ho visto e devo dire che è ecezionale....qualcuno di voi l'ha visto? e cosa ne pensate?
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#17 Guest_vegeta_*

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Inviato 11 marzo 2007 - 20:43

mi pareva ci fosse un thread apposito...boh?

E' un film carino, moderatamente divertente e ben interpretato. Molto sopravvalutato comunque.
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#18 Guest_Oyuki_*

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Inviato 11 marzo 2007 - 22:38

Ciao GG Queen.
Esiste già un thread su questo film e lo puoi trovare a questo link:
http://www.ondarock....hp?topic=1361.0



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#19 Guest_GG Queen_*

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Inviato 12 marzo 2007 - 19:38

Ottimo film che fa molto riflettere.

I personaggi sono incredibilmente ecezionali...... ::) :-[ ;D
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#20 dazed and confused

    festina lente

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Inviato 12 marzo 2007 - 21:20

L' ho visto da poco e mi dispiace per chi lo ha apprezzato, ma io lo stronco.
Un film furbissimo, un bel pacchetto, ben confezionato, non c'è che dire.
Scontata la storia, ovvero la bambina cicciona che vuole diventare miss, che vive in una famiglia disastrata.
Il nonno che sniffa, può anche darsi.
Il fratello scombinato che non parla, e passi anche questo.Il padre che tiene corsi insulsi sull'autostima all'università e via libera anche a questo personaggio.
La mamma sembra essere l'unico perno sano, insieme alla figlia, di questa specie fallimentare maschile che vive in casa sua.
Mi sono chiesta durante la proiezione: siamo di fronte all'american dream massacrato a suon di ciccia? Niente di originalissimo.
E' un ode ai perdenti, sul fatto che ci si debba accettare comunque, anche se si è beatiful loosers? Nemmeno questo è un tema originalissimo.
E' un ritratto dello stato di salute (pessimo, a quanto pare)  degli Stati Uniti oggi, con la scusa del solito road movie? Non scherziamo!
Diciamo che nell'insieme è un film gradevole da vedersi, con qualche ammaccatura forte qua e là nella sceneggiatura (il nonno da trasportare morto e coperto dal lenzuolo e il poliziotto corrotto dai giornali porno è troppo!)
Il finale poteva essere molto amaro e farmi piacere molto di più questa pellicola, ma è scontato e lezioso.
Se si indugiava un po' di più anche sulle little miss americane, questi piccoli mostri artefatti ( davvero orribile che in America siano consentiti questi concorsi, sono degli incubatori di oscenità gratuite!), avrei apprezzato ancora di più, ma anche questa situazione è stata appena accennata.

Salvo comunque la scena del nonno che dice al nipote di andare a letto con il maggior numero possibile di donne nella sua vita: questa scena è davvero divertente.
Notevole il ragazzino che non parla.Ha una faccia incredibile ed è anche un buon attore.


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#21 ollivander

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Inviato 13 marzo 2007 - 11:58

Scontata la storia, ovvero la bambina cicciona che vuole diventare miss, che vive in una famiglia disastrata.

Mi sono chiesta durante la proiezione: siamo di fronte all'american dream massacrato a suon di ciccia? Niente di originalissimo.
E' un ode ai perdenti, sul fatto che ci si debba accettare comunque, anche se si è beatiful loosers?


non ho capito come intendi stroncare questo film con quello che hai detto? comunque, opinioni....

per prima cosa la bambina non e' cicciona, ma semmai un po' rotonda come lo sono molte bambine a quell'eta', hanno la panciotta ma e' normale. non mi pare proprio un film sull'obesita' ma semmai sugli impossibili modelli estetici proposti dalla societa' americana, questo lo hai notato anche tu.

non mi pare affatto un'ode ai perdenti. anzi a modo loro mi sembrano tutti dei vincenti, zio suicida compreso. mo' perche' uno si sente schiacciato da una serie di eventi deve pure essere considerato un perdente?
il nonno, per quanto in maniera discutibile, e' uno che se l'e goduta tutta la vita e di sicuro non e' morto infelice.
il fratello, dimostra una determinazione ferrea, prima e dopo.
la bambina e' una bambina normale, vera, con un viso dolcissimo, e' priva di affettazioni come ci si immagina i bambini debbano essere. dico immagina perche' il modello bratz vende piu' delle bambole a mio parere.
il padre e' proprio il compendio dello spirito arrivistico americano. che poi funzioni o no non e' un nostro problema. in ogni caso e' solo grazie a lui se riescono ad arrivare a destinazione. costi quel che costi.
forse la piu' noiosa e' proprio la madre, ma cerca solo di fare del suo meglio...

  • 0

#22 dazed and confused

    festina lente

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Inviato 13 marzo 2007 - 19:36

non ho capito come intendi stroncare questo film con quello che hai detto? comunque, opinioni....


Lo stronco perchè è un film banalotto, con un finale che poteva essere migliore e più amaro  e che invece è scontato.

per prima cosa la bambina non e' cicciona, ma semmai un po' rotonda come lo sono molte bambine a quell'eta', hanno la panciotta ma e' normale. non mi pare proprio un film sull'obesita' ma semmai sugli impossibili modelli estetici proposti dalla societa' americana, questo lo hai notato anche tu.


Niente da ridire...mi dispiace avere usato il termine cicciona, riferito alla bimba, non volevo offendere nessuno.


non mi pare affatto un'ode ai perdenti. anzi a modo loro mi sembrano tutti dei vincenti, zio suicida compreso. mo' perche' uno si sente schiacciato da una serie di eventi deve pure essere considerato un perdente?
il nonno, per quanto in maniera discutibile, e' uno che se l'e goduta tutta la vita e di sicuro non e' morto infelice.
il fratello, dimostra una determinazione ferrea, prima e dopo.
la bambina e' una bambina normale, vera, con un viso dolcissimo, e' priva di affettazioni come ci si immagina i bambini debbano essere. dico immagina perche' il modello bratz vende piu' delle bambole a mio parere.
il padre e' proprio il compendio dello spirito arrivistico americano. che poi funzioni o no non e' un nostro problema. in ogni caso e' solo grazie a lui se riescono ad arrivare a destinazione. costi quel che costi.
forse la piu' noiosa e' proprio la madre, ma cerca solo di fare del suo meglio...


Infatti è un film che non capisco dove vuole andare a parare.
C'è troppa carne al fuoco e nessun tema è affrontato davvero con profondità.
Non posso considerarlo come una critica al sistema americano, tantomeno al morto e sepolto american dream, sarebbe troppo riduttivo, perchè il film in sè è carente da tanti punti di vista su questo argomento.
Non mi ha lasciato nessuna particolare emozione e lo dimenticherò in fretta.
La mia è comunque un'opinione e non dovete prenderla sul personale, se a me non è piaciuto.Tutto qui.
  • 0

#23 Dull Boy

    Roadie

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Inviato 14 marzo 2007 - 10:18

L'ho visto per la prima volta l'altra sera e l'ho trovato molto carino come film, il bello sta proprio nell'esagerazione di tutti i personaggi, ognuno con il proprio problema sia nella vita quotidiana, che alla radice (nella propria testa) e il messaggio che alla fine lancia mi è piaciuto: fai quel cazzo che vuoi, basta che tu ci creda, e non importa cosa pensano o dicono gli altri. Non è sempre facile certo, e magari non è del tutto giusto, però nel film ci stava benissimo. Inoltre molto divertenti alcuni momenti.
Una tragi-commedia che m'ha fatto un po' riflettere (che non è mai male).
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#24 Notker

    Scaruffiano

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Inviato 14 marzo 2007 - 15:03

L' ho visto da poco e mi dispiace per chi lo ha apprezzato, ma io lo stronco.


nooooooooooo... l'ho appena noleggiato :'(

mi ero lasciato convincere, soprattutto da questo trafiletto apparso su Il Mucchio:

Avete presente quei film che ti fanno uscire dal cinema con un sorriso largo così e con il dubbio che forse il mondo non sia proprio tutto da buttare? Ecco, Little Miss Sunshine appartiene a questa categoria. Non è l'ottava meraviglia della Settima Arte. Non è niente che possa entrare in qualsivoglia manuale della storia del cinema, se non forse in uno dedicato al festival di Sundance e ai suoi derivati. Però è un film che con una trama esile esile, un furgoncino Volkswagen e sei personaggi allegramente scalognati ti restituisce un briciolo di forza, coraggio e buonumore per affrontare le seccature della vita.


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« La schiena si piega solo quando l'anima è già piegata »
(Arturo Toscanini)

molti si chiedono se il pop/rock possa essere una forma d'arte musicale o meno; ebbene, lo è sicuramente... ma solo quando risponde al requisito esposto da Don Van Vliet:
« Non voglio vendere la mia musica. Vorrei regalarla, perché da dove l'ho presa non bisogna pagare per averla »

#25 dazed and confused

    festina lente

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Inviato 14 marzo 2007 - 21:30


L' ho visto da poco e mi dispiace per chi lo ha apprezzato, ma io lo stronco.


nooooooooooo... l'ho appena noleggiato :'(


Io mica sono Ghezzi! ;D
  • 0

#26 SYD80

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Inviato 18 marzo 2007 - 00:31

l'ho appena visto e.... mi piace e anche molto
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#27 Kraftwave

    Roadie

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Inviato 30 aprile 2007 - 11:43

Un film brillante altroché, ce ne fossero di commedie così intelligenti.
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#28 (( Mamunia ))

    Groupie

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Inviato 02 maggio 2007 - 23:05

Si destreggia abilmente tra i temi abusati della famiglia in crisi e del viaggio stereotipato dai road movie.
Rappresenta perfettamente la classe media di una società delle apparenze della quale tutti i personaggi fanno parte e nella quale disperatamente si destreggiano, tra miti pubblicitari e il falso sogno americano di diventare il numero uno.
Con cinismo beffardo vengono introdotte le personalità del film.
La famiglia Hoover affronta un lungo viaggio da Albuquerque verso Redondo Beach per permettere a Olive di partecipare al concorso di bellezza ??Little Miss Sunshine?. Seguendo gli schemi imposti dal genere, il viaggio è sfondo di travolgenti rivelazioni. Ben presto, ogni personaggio si renderà conto di non essere affatto il vincente che la teoria de ??I dodici passi? di Richard descrive: hanno tutti fallito, nonostante gli sforzi. Ma Arkin avverte: ??il vero perdente è uno che ha così paura di non vincere che nemmeno ci prova?.
Così gli Hoover risultano a loro modo vincenti e contrappongono la loro realtà a quella istituzionale: lo spettacolo di Olive sbaraglierà moralmente la concorrenza di bamboline disumanizzate contro le quali compete e conferirà al gruppo un??energia nuova e necessaria ad affrontare le proprie perdite e sconfitte.

Voto: 9.5
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#29 mr.paradise

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Inviato 07 maggio 2007 - 11:31

incuriosito dai pareri altalenanti del thread ieri mi sono sparato questo film. mi è piaciuto. forse anche molto.
questo genere di pellicole trova sempre il mio consenso: quando non vengono tirate in ballo emozioni troppo forti e alla fine finte tanto sono lontane dalla mia vita, quando trovano spazio attori non stra famosi, quando c'è un pò di sfiga e qualche parolaccia e un pò di asfalto e musica alternativa e pubblicità contro le assurde esagerazioni degli stati uniti d'america.
SPOILER
peccato il nonno sia morto così in fretta (bellissima la scena dI lui che chiede riviste porno di quelle belle volgari e non patinate).
molto bravo anche zio frank a recitare la parte dell'omosessuale deluso che spinge il furgone insistendo sulla sua cultura tutta a favore di proust.
FINE

tuttavia mi sono chiesto pure io perché il film non sia stato intitolato little miss california.

amo questi film.
voto: 8
  • 1
soldato witt: lei non si sente mai solo?
sergente welsh: solo in mezzo alla gente

mi sono innamorato di un'attrice hard

Non morite come me

#30 panda.ra

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Inviato 10 maggio 2007 - 10:09

Bellissimo film e bella colonna sonora, più che sufficente
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#31 Guest_eustache_*

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Inviato 10 maggio 2007 - 12:43

rivoglio i soldi del noleggio dvd
i film indi americani mi hanno proprio scassato
  • 0

#32 Homer

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Inviato 11 maggio 2007 - 15:55

Potevi aspettare che passasse in televisione o fartelo prestare.  ;D

Scherzi a parte, non mi sembra così brutto da volere indietro i soldi, dai.
Non sarà un capolavoro, ma è molto carino come film.
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"Beh, devo essere ottimista. Va bene, dunque, perché vale la pena di vivere? Ecco un’ottima domanda. Beh, esistono al mondo alcune cose, credo, per cui valga la pena di vivere. E cosa? Ok. Per me... io direi... per Groucho Marx tanto per dirne una, e Willie Mays e... il secondo movimento della sinfonia Jupiter... Louis Armstrong, l'incisione Potatoehea Vlues... i film svedesi naturalmente... L’educazione sentimentale di Flaubert... Marlon Brando, Frank Sinatra, quelle incredibili... mele e pere di Cézanne, i granchi di Sam Wo, il viso di Tracey"

"Saigon. Merda. Sono ancora soltanto a Saigon. Ogni volta penso che mi risveglierò di nuovo nella giungla"


#33 Guest_eustache_*

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Inviato 11 maggio 2007 - 17:05

Potevi aspettare che passasse in televisione o fartelo prestare.  ;D

Scherzi a parte, non mi sembra così brutto da volere indietro i soldi, dai.
Non sarà un capolavoro, ma è molto carino come film.


secondo me è una merda. prevedibile, ipocrita ecc.
il più grande studioso di proust è un vero insulto
  • 0

#34 zeggai

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Inviato 16 maggio 2007 - 08:05

io l'ho noleggiato e sono rimasto stregato! è un film bellissimo,una commedia che inizia a fare ridere dopo la prima mezz'ora,con un finale danzereccio strano e raccapricciante! lo consiglio a tutti.

P.s: la miss america nel film è quella vera? :-* dev'essere delle hawaii....
  • 0

#35 Guest_Eleanor Rigby_*

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Inviato 05 giugno 2007 - 08:44

;) Ho adorato questo film.
Soprattutto il fratello silenzioso per voto e indifferente per tutto il film che esce le palle quando c'è da proteggere la sorella dai giudizi di certa "gente di merda".
(Ma quant'èe' bello quel furgoncino giallo?!)  ;)
  • 0

#36 Guybrush Threepwood

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Inviato 30 agosto 2012 - 21:37

mi ero lasciato convincere, soprattutto da questo trafiletto apparso su Il Mucchio:

Avete presente quei film che ti fanno uscire dal cinema con un sorriso largo così e con il dubbio che forse il mondo non sia proprio tutto da buttare? Ecco, Little Miss Sunshine appartiene a questa categoria. Non è l'ottava meraviglia della Settima Arte. Non è niente che possa entrare in qualsivoglia manuale della storia del cinema, se non forse in uno dedicato al festival di Sundance e ai suoi derivati. Però è un film che con una trama esile esile, un furgoncino Volkswagen e sei personaggi allegramente scalognati ti restituisce un briciolo di forza, coraggio e buonumore per affrontare le seccature della vita.


ho appena visto che c´é il thread apposito... ecco direi che pur non impazzendo in genere per il mucchio, stavolta descrivono perfettamente il film
  • 0

#37 cool as kim deal

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Inviato 31 agosto 2012 - 12:53

Amo questo film
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