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decidere di se stessi


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92 replies to this topic

#51 Guest_Lukas_*

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Inviato 04 ottobre 2006 - 19:04




Che la chiesa si fotta una buona volta.
Non accetta la procreazione assistita eterologa, thò e Cristo come lo chiamo? Si è figlio di Giuseppe, ma lo Spirito Santo c'ha pensato lui alla Madonna...


Davvero basta... Vi pago una birra a testa ma basta...


Grazie e perchè poi scusa? Una delirium tremens cmq...


Ti devo anche spiegare che mettersi a fare battutine che non fanno ridere nemmeno le coccinelle della scuola materna è lievemente fuori luogo o lo capisci da solo?


Non ho la verve di Beppe Grillo, è una sua citazione, non sono una stakanovista del palcoscenico e non volevo fare una semplice battuta. La sua osservazione mi ha fatto riflettere, volevo fare lo stesso ma pecco troppo di cinismo e per me l'ironia è soltando un coadiuvante  ;D. Non sono stata brava ad esporre ma anche qui ci si ferma alla superfice.
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#52 Guest_authcelestial_*

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Inviato 07 ottobre 2006 - 17:39

Rispondo con una breve riflessione che ho postato oggi sul mio blog.



Se un medico vi dicesse: "Lei ha una malattia incurabile e le resta poco da vivere, però... noi potremmo farle un buco in pancia (gastrostomia) per poterla alimentare, poi le praticheremo un foro nel collo (tracheostomia) per permetterle di respirare, le introdurremo un tubicino nell'uretra (catetere vescicale) per consentirle di urinare, un'infermiera le svuoterà giornalmente l'intestino... Naturalmente dovremo sottoporla a forti terapie antibiotiche per contenere le infezioni causate dai tubi... inevitabilmente dovrà sottoportare i decubiti, piaghe dolorose che corrodono la carne fino all'osso... però lei potrà vivere anche un anno e più!".
Se un medico vi dicesse: "Lei ha una malattia incurabile e le resta poco da vivere, però... noi potremmo ridurre le sue sofferenze al minimo e, su sua richiesta, procurarle una morte indolore, purtroppo la scienza ha i suoi limiti". Da quale medico vorreste essere curati?


Trattasi di uno dei tanti interrogativi che da anni, Piergiorgio Welby, continua a porre nei confronti della coscienza comune, invocando il diritto alla morte, così come quello alla vita. O semplicemente chiedendo ad ognuno di ammettere che, quando una vita cessa di essere tale, l'uomo è soltanto un ammasso corporeo inerme. Il signor Welby ha deciso di andarsene. Il signor Welby ha chiesto formalmente, all'Italia intera, con una lettera al Presidente della Repubblica, di andarsene. Il signor Welby ha chiesto di smettere. Smettere di soffrire, smettere di morire ogni giorno, più di quanto un cuore possa fare cessando di pulsare in petto. Perchè la morte vera è la logorazione quotidiana di noi stessi. L'eutanasia è un tema più che scottante: incadescente, bollente; così tanto che nessuno, chissà come mai, osa prenderlo bene in mano, analizzarlo fulgidamente. E non parlo certo di chi, come me, dal suo misero pulpito di blogger, osa avanzare un passo in un universo che, decisionalmente, sembra non appartenergli. Ma che umanamente sente proprio, come il dolore immenso che è. Io, d'altro canto, chi sono per paragonarmi al signor Welby? Non ho provato un minimo, sulla mia pelle, di quella sofferenza che posso soltanto sfiorare col pensiero. Ma tanto basta, per poter semplicemente capire, come colui che guarda, come colui che vede.
In Italia, la strada verso l'eutanasia sembra irta di ostacoli tutt'altro che facilmente sormontabili. In primis, quel carattere religioso che contraddistingue il paese, e che in questo caso sbaglia, sbaglia di grosso. Leggevo oggi su Panorama un'intervista a monsignor Elio Sgreccia.

D: Perchè la Chiesa è contraria all'eutanasia?
R: La vitra non è nostra. E' un dono, perciò è nostro dovere proteggerla dal primo istante del concepimento fino alla morte naturale.

"La vita non è nostra". Cosa devono sopportare i miei occhi. E leggo poi, immediatamente accanto: "E' un dono". Ma che dono è un qualcosa che non ci appartiene? Che dono è un qualcosa che, nel momento in cui ci viene donato, diventa soltanto parzialmente nostro? Io sono ateo, sì. Ma bisogna essere cretini, suppongo, per affermare certe fesserie. E non cristiani, non credenti.
Volto tre pagine, e, finalmente, leggo una valida opposizione di Paolo Guzzanti.

Non ci vuole molto a prevedere che, così come il divorzio è diventato ripudio, e l'aborto contraccezione, l'eutanasia porterà alla eliminazione legale di chiunque sia di peso per famiglie o strutture pubbliche.

Ecco, a parer mio, l'unico problema plausibile. L'abuso. Quel maledetto vizio che l'uomo non pensa nemmeno lontanamente di lasciarsi alle spalle. E per questo, dal profondissimo basso della mia ignoranza, vi chiedo: non sarebbe possibile permettere l'eutanasia soltanto a chi, costantemente in preda alle sofferenze di una malattia terminale, ha la facoltà di prendere da sè la decisione di morire? Non si potrebbe consentirla solo a chi può scegliere, parlare da sè, come il signor Welby?

Tutti chiediamo qualcosa: saperne un po' di più, morire un po' di meno. E alla fine non stringiamo che un mucchio di domande in un pugno, e nell'altro, il nulla più assoluto.
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#53 la_discordia_bis

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Inviato 14 ottobre 2006 - 23:41

anch'io voglio dire la mia a riguardo. non mi piace parlare di morte o di decisioni, penso che in certi casi sia il dolore a scegliere. essere alla fine della propria vita, avere un corpo forte che si logora lentamente, porta certamente un malato terminale a desiderare la morte. perchè la vita, forse, non ha un valore assoluto. se stiamo bene e siamo distesi su un prato, la vita ci appare una cosa meravigliosa, ma su un letto a scomparire, dev'essere fisiologico il diritto a voler smettere di soffrire. è naturale, ma a mio parere, contro la logica che ci governa: dev'essere immane lo sforzo fatto per prendere questa decisione, eppure ogni giorno la logica, l'equilibrio, si spezza migliaia di volte, quando la gente muore uccisa, ma in questo caso ciò ci sembra semplice, quando poi è assurdo che qualcuno scelga per noi la morte... e non possiamo sceglierla noi per noi stessi? forse, anzi sicuramente, mi sto ingarbugliando in tante parole che nascono di getto, da una che poi, probabilmente, non avrebbe neanche il coraggio di equipararsi alla "logica", di scegliere.

basterebbe anche solo una buona terapia del dolore per rendere la vita terminale meno umiliante, ma questa è tutta un'altra storia.
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#54 bebo

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Inviato 12 dicembre 2006 - 14:44

Sono contrario all'eutanasia, laddove l'eutanasia viene considerata interruzione improvvisa delle cure. Non trovo moralmente accettabile che un medico debba portarsi il fardello della mia morte staccando una spina. Un medico è lì per curarmi e per farmi morire con dignità, anche sua.
Sono favorevole al suicidio assistito, una forma di eutanasia che segue un percorso di graduale diminuzione delle cure, portando il malato ad evitare sofferenze durante l'agonia della morte e al medico di seguire con il paziente questo processo e di accettare l'idea della morte di esso.
Welby forse riuscirà a farsi staccare la spina, sono sinceramente contento per lui perchè nessuno può essere obbligato a non vivere in quelle condizioni, però il medico che eseguirà la sua richiesta si ritroverà dentro un paradosso decisamente strano: staccare la spina di welby ma rianimarlo se questo soffre. C'è una sottile ironia che forse scorgo solamente io e che mi fa ridere di questa situazione.
Welby e l'associazione Coscioni fa bene a battersi, e anche io nel mio piccolo con lo faccio, perchè l'eutanasia diventi legale, in modo tale che venga regolamentata, in modo che ci sia la libertà di morire in talune condizioni e con dignità ma ci sia anche la libertà morale del medico, che non si trasformi in assassino ma in un medico vero che guida il proprio paziente anche fino alla morte ma sempre facendo il suo mestiere: curare. Perchè si può curare anche consapevolmente del fatto che il paziente morirà, basta andare a farsi un giro nel reparto oncologia: non sono lì a braccia conserte aspettando che il destino faccia il suo corso.
E su questo mi preme ancora sottolineare come parlando di eutanasia si debba necessariamente parlare di chi sta dall'altra parte del lettino, perchè l'essere umano è pieno padrone della propria vita ma nessuno può arrogare il dovere di uccidere qualcun'altro barbaramente: non siamo in Texas.
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#55 Mr Repetto

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Inviato 13 dicembre 2006 - 00:04

Quando il dolore fisico è così forte da non consentire più di pensare a nient'altro che al dolore stesso, una persona deve essere aiutata a morire.
A tre ovvie condizioni:
1)che il paziente lo richieda o lo abbia richiesto in un testamento biologico.
2)che ciascun medico conservi il diritto all'obiezione di coscienza.
3)che siano stabiliti dei parametri clinici in grado di evitare abusi.
Oggi in Italia non solo siamo lontani da questo, ma a quanto mi risulta siamo uno dei Paesi ricchi più arretrati nella terapia del dolore sui malati terminali, i quali sono sottoposti ad atroci quanto inutili sofferenze.

Completamente diversi sono, a mio avviso, i casi in cui il dolore fisico è teoricamente tale da poter comunque consentire pensieri ed emozioni che siano altri rispetto al dolore stesso. Mi rendo conto che il confine è sottile, ma occorre determinarlo.
In quest'ultimo caso, infatti, è a mio avviso assolutamente impensabile che la legge consenta a chichessia di porre fine prematuramente a quella vita, non importa quale sia la volontà del malato, che in quelle condizioni ha bisogno di sostegno anche psicologico .
Non si può certo celebrare con la morte il fallimento della medicina e, più in generale, della società. 

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#56 overnuke

    Roadie

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Inviato 13 dicembre 2006 - 00:54

Quando il dolore fisico è così forte da non consentire più di pensare a nient'altro che al dolore stesso, una persona deve essere aiutata a morire.


Completamente diversi sono, a mio avviso, i casi in cui il dolore fisico è teoricamente tale da poter comunque consentire pensieri ed emozioni che siano altri rispetto al dolore stesso. Mi rendo conto che il confine è sottile, ma occorre determinarlo.


Non ho ben capito il senso di queste affermazioni. Ma ti rendi conto che non è possibile stabilire quello che hai esposto, visto che (per fortuna) nessuno è in grado di leggere il pensiero altrui? Un conto è il dolore fisico, ma chi ti dice che in quei momenti non frullino per la testa centinaia di emozioni? Il discorso che fai tu semmai è valido per la morte cerebrale.
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#57 Mr Repetto

    Enciclopedista

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Inviato 13 dicembre 2006 - 07:32


Quando il dolore fisico è così forte da non consentire più di pensare a nient'altro che al dolore stesso, una persona deve essere aiutata a morire.


Completamente diversi sono, a mio avviso, i casi in cui il dolore fisico è teoricamente tale da poter comunque consentire pensieri ed emozioni che siano altri rispetto al dolore stesso. Mi rendo conto che il confine è sottile, ma occorre determinarlo.


Non ho ben capito il senso di queste affermazioni. Ma ti rendi conto che non è possibile stabilire quello che hai esposto, visto che (per fortuna) nessuno è in grado di leggere il pensiero altrui? Un conto è il dolore fisico, ma chi ti dice che in quei momenti non frullino per la testa centinaia di emozioni? Il discorso che fai tu semmai è valido per la morte cerebrale.


Io ho subito un'operazione banale ma molto dolorosa. Per 5 gg il dolore era tale che non ci poteva esserci emozione nè pensiero, ma solo dolore. Credo che i medici lo sappiano che questa è la normale condizione di chi subice quell'operazione. E' chiaro che se questa condizione fosse stata permanente sarebbe stata una tortura tenermi in vita.

Io dico  che occorre stabilire dei criteri oggettivi entro i quali è possibile il suicidio assistito oppure no. Una soglia di dolore mi pare uno di questi, aldilà di difficoltà tecniche di misura che non conosco. In effetti ce ne possono essere altri legati alla capacità di provare emozioni o comunicare.

Affidarsi alla pura e semplice volontà del malato, però, può portare a delle degenerazioni, come quella di sfruttare o addirittura indurre uno stato di depressione  allo scopo di sbarazzarsi di un "peso" per la società. Quando invece lo sforzo di tutti deve essere quello di mettere quella persona nelle condizioni di non essere un peso, ma di poter continuare a dare un contributo a se stesso e agli altri. 

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#58 Lorenzovic

    Groupie

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Inviato 21 dicembre 2006 - 10:40

Non so se lo sapete già, ma la scorsa notte Welby è mancato... e non so se dire "purtroppo", viste le sue volontà: http://notizie.alice...l?pmk=nothpstr1

Che riposi in pace...
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#59 Ukrainian Roulette

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Inviato 21 dicembre 2006 - 12:26

Non so se lo sapete già, ma la scorsa notte Welby è mancato... e non so se dire "purtroppo", viste le sue volontà: http://notizie.alice...l?pmk=nothpstr1

Che riposi in pace...


WELBY: UN MEDICO HA STACCATO LA SPINA


(AGENZIA GRT) In una conferenza stampa che si sta tenendo in  questi minuti, i Radicali italiani hanno fatto sapere che "è stata realizzata la volontà di Welby", "è stato rispettato un suo diritto", come ha dichiarato l'on Cappato: è stata infatti staccata la spina da un medico che ha serato Welby.

Intanto arrivano le prime reazioni politiche alla morte di Welby. Il presidente del Consiglio Prodi ha detto: "E' morto dopo questo lungo periodo di sofferenza, - ha detto- siamo vicini alla moglie e a i suoi cari. Dal punto di vista politico è chiaro che il dibattito già aperto proseguirà, sempre  nel rispetto assoluto della vita".I radicali durante la conferenza stampa hanno spiegato che è stata staccata la spina da un medico che ha sedato Welby.


La faccenda sembra essere diversa...si parla di "Omicidio".

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<p> ANDREA COSTANTINO LIBERO, GRAZIE RADIO LIBERTÀ !

#60 del piero

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Inviato 21 dicembre 2006 - 13:09


Non so se lo sapete già, ma la scorsa notte Welby è mancato... e non so se dire "purtroppo", viste le sue volontà: http://notizie.alice...l?pmk=nothpstr1

Che riposi in pace...


WELBY: UN MEDICO HA STACCATO LA SPINA


(AGENZIA GRT) In una conferenza stampa che si sta tenendo in  questi minuti, i Radicali italiani hanno fatto sapere che "è stata realizzata la volontà di Welby", "è stato rispettato un suo diritto", come ha dichiarato l'on Cappato: è stata infatti staccata la spina da un medico che ha serato Welby.

Intanto arrivano le prime reazioni politiche alla morte di Welby. Il presidente del Consiglio Prodi ha detto: "E' morto dopo questo lungo periodo di sofferenza, - ha detto- siamo vicini alla moglie e a i suoi cari. Dal punto di vista politico è chiaro che il dibattito già aperto proseguirà, sempre  nel rispetto assoluto della vita".I radicali durante la conferenza stampa hanno spiegato che è stata staccata la spina da un medico che ha sedato Welby.


La faccenda sembra essere diversa...si parla di "Omicidio".


infatti credo che adesso la magistratura dovra' per forza aprire un'inchiesta sul medico che ha aiutato welby a morire e probabilmente l'ordine dei medici lo sospendera' in via cautelare.
per quanto riguarda l'eutanasia credo che solo chi passa per atroci sofferenze come welby abbia chiaro cio' che va fatto,noi possiamo solo farne un caso di coscienza,anche se io da cattolico come sono contrario alla pena capitale,perche' nessun uomo ha il diritto di togliere la vita ad un altro uomo,per le stesse ragioni sono contro l'eutanasia.
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#61 Ukrainian Roulette

    populista

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Inviato 21 dicembre 2006 - 13:38

La magistratura farà una parte che come al solito evito di prendere in considerazione.
Più che altro ne nascerà un caso politico che metterà i radicali sulla bocca di tutti.
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<p> ANDREA COSTANTINO LIBERO, GRAZIE RADIO LIBERTÀ !

#62 Guest_Sonic Stone_*

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Inviato 21 dicembre 2006 - 14:18

era ora.
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#63 Guest_Eugenetic Axe_*

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Inviato 21 dicembre 2006 - 15:30

Non è eutanasia, semplicemente ha avuto fine l'accanimento terapeutico; uno s****o cattolico (?) che posa le proprie terga in Parlamento e di cui ho già rimosso il nome ha dichiarato* che lo staccare la spina va contro le leggi naturali. L'idiota patologico si scorda che anche l'accanimento terapeutico va contro le elggi naturali, quindi che cazzo sta a dire?

Finalmente il povero Welby ha cessato di soffrire; non so né posso sapere cosa sia costato al medico staccare la spina (credo poco, in fondo è un radicale); l'importante che una bestalità resa legale per far contenti i baciapile, un tabù del cacchio, sia caduto.

Scusate per il tono, ma non so essere diplomatico di fronte a certe cose.

* fonte = servizio sul TG3

Saluti,
EA
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#64 Notker

    Scaruffiano

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Inviato 21 dicembre 2006 - 16:58

onore a Welby e pace all'anima sua...
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« La schiena si piega solo quando l'anima è già piegata »
(Arturo Toscanini)

molti si chiedono se il pop/rock possa essere una forma d'arte musicale o meno; ebbene, lo è sicuramente... ma solo quando risponde al requisito esposto da Don Van Vliet:
« Non voglio vendere la mia musica. Vorrei regalarla, perché da dove l'ho presa non bisogna pagare per averla »

#65 overnuke

    Roadie

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Inviato 21 dicembre 2006 - 18:44

sono contrario alla pena capitale,perche' nessun uomo ha il diritto di togliere la vita ad un altro uomo,per le stesse ragioni sono contro l'eutanasia.


Come fai ad essere contrario per le stesse ragioni? Nell'eutanasia, a differenza della pena capitale, è fondamentale la volontà di chi ha scelto di perdere la sua vita. Semmai si può avvicinare più al suicidio, che alla pena di morte (omicidio).
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#66 virginia wolf

    apota

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Inviato 21 dicembre 2006 - 21:32

Welby nel suo libro diario "Lasciatemi morire" scrive:

20 luglio 2002 (Oltre quattro anni fa!)
I have a dream.

Ho sognato che il Parlamento aveva approvato la legge sull'Eutanasia.
Ho sognato che la mia domanda per ottenere l'eutanasia era stata approvata.
Ho sognato che il mio pneumologo e un medico sconosciuto entravano nella mia stanza e salutavano la sola persona alla quale avevo chiesto di essere presente...Il solo amica che ho, un giovane poeta saggio come un novello Socrate. Mentre il medico sconosciuto preparava l'endovenosa di cloruro di potassio per fermare il cuore, il mio pneumologo mi somministrava un barbiturico ad azione lenta. Prima di addormentarmi chiedevo al mio amico di recitarmi quei versi di Luzi sui quali abbiamo passato interi pomeriggi....

"Poco dopo si è qui come sai bene,
fila d'anime lungo la cornice,
chi pronto al balzo, chi quasi in catene.

Qualcuno sulla pagina del mare
traccia un segno di vita, figge un punto.
Raramente qualche gabbiano appare.?

Chi pronto al balzo, chi quasi in catene. Ecco io, finalmente, sto per compiere il mio "balzo".


I have a nightmare.
Ho aperto gli occhi, i sogni finiscono all??alba, e ho maledetto il mio cuore che non perde un colpo, il mio cervello che mi bombarda di ricordi, illusioni, desideri, speranze. Ho maledetto gli psicofarmaci che tra poco mi faranno galleggiare nell??ignavia di una chimica indifferente, ho maledetto la zanzara che durante la notte mi ha punto il polpaccio?. ora mi tormenta un prurito infernale. E non posso neppure grattarmi!


PS
A chi accusava i radicali di strumentalizzare il malato, Luca Coscioni rispondeva che era lui a strumentalizzare i radicali. Anche Welby lo ha fatto. Basta leggere i loro libri per capirlo.
Questo non a difesa dei radicali, ma per rilevare che la malattia non aveva tolto loro la lucidità mentale e il  raziocinio

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Penso a come contiamo poco, come tutti contino poco; com'è travolgente e frenetica e imperiosa la vita, e come tutte queste moltitudini annaspino per restare a galla.

#67 astrodomini

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Inviato 21 dicembre 2006 - 21:58

Grande rispetto per una grande lotta in uno stato che per queste cose (e per molte altre) è piccolo piccolo.
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the music that forced the world into future


#68 bebo

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Inviato 21 dicembre 2006 - 22:09

Welby, se avesse vinto per vie legali, sarebbe stata la rivalsa dell'individuo contro lo stato. L'autodeterminazione vera e propria.
Poteva spaccargli il culo.
Per su fortuna è riuscito comunque a morire, ci voleva un sacco di coraggio e lui l'ha avuto. Però c'è un però... Se avesse continuato, almeno fino alla fine dell'iter giudiziario magari sarebbe riuscito comunque a vincere, e con la sua morte avrebbe dato energia ad una voce che non è solo sua. La vittoria ora è solo individuale, perchè lo stato non si è incastrato da solo come poteva succedere.
? stato comunque un grandissimo, se dall'altro lato della barricata c'è qualcosa di bello lui è sicuramente in lista.
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#69 Kebabträume

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Inviato 22 dicembre 2006 - 08:56

Welby ha ottenuto con incredibile determinazione per chi era nelle sue condizioni esattamente ciò che voleva, cioè porre fine ad un esistenza che lui non reputava più dignitosa e contribuire alla visibilità della questione riguardante l'eutanasia. Ora il medico curante finirà sotto inchiesta, ci saranno le solite strumentazioni politiche ma rimane il fatto che questo è un problema che va affrontato dallo stato e dalla società, non si può nascondere la testa sotto la sabbia ancora a lungo. Ci sono altri Welby che hanno il diritto di decidere in piena coscienza il loro futuro.
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#70 virginia wolf

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Inviato 22 dicembre 2006 - 09:39

La malattia, in genere, rende umanamente egoisti, si finisce per pensare solo a se stessi. Se non si valuta questo è difficile apprezzare sino in fondo il valore della battaglia sia di Welby per l'eutanasia che di Coscioni per la libertà della ricerca scientifica.
Fare della propria malattia un caso politico non è una scelta facile, ma significa favorire migliaia di altri malati nelle loro condizioni che forse non godono degli stessi privilegi. Sono stati due grandi
Quanto i nostri legislatori recepiranno da tutto ciò è difficile dirlo. Io ho pochissima fiducia.

Quanto avrebbe ??dovuto? vivere Welby per vedere la realizzazione dei suoi sogni?
La mia impressione è che in questo momento non ci siano, purtroppo, le condizioni per approvare una legge sull??Eutanasia e per variare quella sulla ricerca scientifica (la ormai "famosa" legge 40). Troppi i contrari, troppi i cattolici ??ideologicamente? avversi in entrambi gli schieramenti.

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#71 del piero

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Inviato 22 dicembre 2006 - 11:45

io personalmente sono contrario alla eutanasia,ma sono favorevole ad una soluzione politica,i politici non possono far finta di nulla.
se ne discuta seriamente in parlamento e se c'è una maggioranza si faccia anche una legge che la legalizzi,pero' detto questo in italia si devono rispettare le leggi vigenti ed il medico che ha staccato il respiratore non lo ha fatto,è inutile che lui si giustifichi dicendo che non ha praticato l'eutanasia,è stata una vera e propria eutanasia mascherata e quindi ha commesso un reato ed è giusto che affronti la giustizia,poi se deve essere condannato o assolto non sta a me a deciderlo ma alla magistratura.
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#72 virginia wolf

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Inviato 22 dicembre 2006 - 13:37

Rispetto la tua posizione anche se non la condivido, ma scegliere di non avvalersi della tecnologia non è eutanasia. A Welby non è stata somministrata alcuna sostanza per interrompere la vita ma ??semplicemente? è stato sospeso un intervento esterno, cioè la ventilazione artificiale, che lo ha portato a morire in modo naturale.

La costituzione prevede che non si possa imporre una terapia.
Nessuno può essere obbligato ad un determinato trattamento sanitario se non per disposizione di legge. La legge non può in nessun caso violare i limiti imposti dal rispetto della persona umana.

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Penso a come contiamo poco, come tutti contino poco; com'è travolgente e frenetica e imperiosa la vita, e come tutte queste moltitudini annaspino per restare a galla.

#73 del piero

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Inviato 22 dicembre 2006 - 13:51

http://www.demauroparavia.it/41553

stando alla definizione di eutanasia,quello che ha fatto il medico nei confronti di welby è eutanasia.
ma ripeto non voglio costruire barricate,credo che sia giusto discuterne in parlamento con il coinvolgimento dei medici e magari con le associazioni che assistono i malati terminali.
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#74 Ukrainian Roulette

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Inviato 22 dicembre 2006 - 14:16

La butto lì,dopo aver visto da vicino le sofferenze di una persona ammalatasi e gradualmente giunta allo stadio di Welby fino a morire.E le sofferenze dei familiari.

Sentirsi diagnosticare una malattia di quel tipo e sapere che non ci sarà nulla da fare senza nemmeno aver la possibilità di poter decidere il momento in cui una persona,lucidamente,vorrà porre fine a tanta sofferenza è,per le persone vicine,un momento di una drammaticità indicibile.Difficile immaginare quanto per il malato.

Ma uno sguardo a chi dovrà vivere quei momenti e immancabilmente farà appello alla speranza va dato.
Chi in quella situazione non si chiederà migliaia di volte: "ma non c'è proprio speranza"? Nessuno.
Allora spero che siamo tutti daccordo nel concedere il diritto a porre fine alle proprie sofferenze ma vogliamo parallelamente prender atto che la cura e la ricerca su questi malati,isolandoci da concetti giuridici o morali o ancor peggio religiosi,può essere utile al fine di poter dire,un giorno:"si,forse c'è una speranza,stiamo mettendo a punto un principio che tende alla reversibilità del percorso della malattia!"

E' una visione utilitaristica,che puo salvare vite umane in futuro,ma come ci si arriva senza lasciare questa discrezionalità a chi vive direttamente o indirettamente la malattia e a chi deve combattere e ricercare per contrastarla e renderla guaribile?

Dobbiamo pensare alle speranze,di tutti.Anche di chi non sa ancora che vi dovrà fare appello.

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<p> ANDREA COSTANTINO LIBERO, GRAZIE RADIO LIBERTÀ !

#75 virginia wolf

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Inviato 22 dicembre 2006 - 15:28

http://www.demauroparavia.it/41553

stando alla definizione di eutanasia,quello che ha fatto il medico nei confronti di welby è eutanasia.
ma ripeto non voglio costruire barricate,credo che sia giusto discuterne in parlamento con il coinvolgimento dei medici e magari con le associazioni che assistono i malati terminali.


Lo Zanichelli invece recita:
EUTANASIA
Rapida conclusione, con qualsiasi mezzo atto a procurare la morte in modo non doloroso, di un processo patologico a prognosi infausta e accompagnato da sofferenze ritenute intollerabili.


In questo caso non si è procurata la morte che è avvenuta in maniera naturale.
A parte qualche "integralista" (vedi Volontè per esempio), ho letto e sentito in queste ore molti pareri favorevoli anche da parte di cattolici contrari all'accanimento terapeutico e questo lascia ben sperare almeno per il "testamento biologico".
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#76 il_pado

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Inviato 22 dicembre 2006 - 18:16



In questo caso non si è procurata la morte che è avvenuta in maniera naturale.
A parte qualche "integralista" (vedi Volontè per esempio), ho letto e sentito in queste ore molti pareri favorevoli anche da parte di cattolici contrari all'accanimento terapeutico e questo lascia ben sperare almeno per il "testamento biologico".


Non proprio. A Welby è stata somministrata una sedazione per permettergli di morire senza soffrire. In altre parole, con la sola interruzione delle cure sarebbe sì morto, ma molto più lentamente e molto più dolorosamente. Dunque è stato aiutato a morire "meglio". Una via di mezzo, se vuoi, tra eutanasia e semplice interruzione delle cure. Più eutanasia che altro, dal mio punto di vista. E niente di male, anzi.


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#77 Ukrainian Roulette

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Inviato 22 dicembre 2006 - 18:30

La guerra dei dizionari,in questi frangenti,la trovo alquanto irrispettosa.
Nè sarebbe più decente quella tra costituzioni o partiti politici che sorreggono idealismi divergenti in materia.
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<p> ANDREA COSTANTINO LIBERO, GRAZIE RADIO LIBERTÀ !

#78 bebo

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Inviato 22 dicembre 2006 - 18:43

...

Virginia, ti ammiro per la tenacia con cui supporti l'applicabilità dell'eutanasia, ma quando si parla di termini tecnici ti sconsiglio di avvalerti del dizionario perchè i concetti vengono spiegati attraverso rappresentazioni spesso al di fuori del dibattito sul tema trattato.
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#79 Naksh-i-dil

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Inviato 22 dicembre 2006 - 21:14

Welby, negati i funerali religiosi
Vicariato Roma: caso troppo clamoroso
Il vicariato di Roma ha negato i funerali religiosi a Piergiorgio Welby. "Si tratta di un caso troppo clamoroso", ha spiegato il viceparroco della chiesa di Don Bosco, dove il 24 dicembre, la vigilia di Natale, dovevano svolgersi le esequie. A voler fortemente il rito cattolico era la madre di Welby, profondamente religiosa.


Credo non ci siano commenti a questo, anzi forse uno sì: schifo.
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#80 virginia wolf

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Inviato 22 dicembre 2006 - 21:27

...

Virginia, ti ammiro per la tenacia con cui supporti l'applicabilità dell'eutanasia, ma quando si parla di termini tecnici ti sconsiglio di avvalerti del dizionario perchè i concetti vengono spiegati attraverso rappresentazioni spesso al di fuori del dibattito sul tema trattato.


Ah! Ma sono assolutamente d'accordo con te. La mia era una provocazione a del piero che lo aveva utilizzato per supportare la sua tesi, e che aveva proprio l'intento di far capire (evidentemente non ci sono riuscita!) come era assurdo avvalersene.

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#81 Guest_Eugenetic Axe_*

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Inviato 23 dicembre 2006 - 12:59

Welby, negati i funerali religiosi
Vicariato Roma: caso troppo clamoroso
Il vicariato di Roma ha negato i funerali religiosi a Piergiorgio Welby. "Si tratta di un caso troppo clamoroso", ha spiegato il viceparroco della chiesa di Don Bosco, dove il 24 dicembre, la vigilia di Natale, dovevano svolgersi le esequie. A voler fortemente il rito cattolico era la madre di Welby, profondamente religiosa.


Credo non ci siano commenti a questo, anzi forse uno sì: schifo.


Non è Welby, poi, a dover rispondere in eventuale Tribunale Divino della propria morte. Lui la desiderava, ma non se l'è tolta lui. Schifo triplicato.

A presto,
EA
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#82 astrodomini

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Inviato 24 dicembre 2006 - 15:20

Il Papa ha affermato oggi:

"il Natale di Cristo ci aiuta a prendere coscienza di quanto valga la vita umana, la vita di ogni essere umano, dal suo primo istante al suo naturale tramonto".


Le macchine non hanno niente di naturale, tantomeno le terapie mediche moderne che tenevano in vita Welby. Insomma Benedetto XVI mi sembra il primo sostenitore della causa di chi vuole che la natura faccia il suo corso senza che intervengano medici e tecnologia a rallentarlo. Questa affermazione fa molto riflettere.
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#83 overnuke

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Inviato 24 dicembre 2006 - 15:31

Fa riflettere sì, anche perché mi chiedo che cosa pensa delle tecnologie moderne che più che rallentare il naturale tramonto, tendono a evitarlo. A meno che per "naturale tramonto" intendesse il concludersi della vita dopo essere stata interamente vissuta, la cosiddetta morte per vecchiaia (termine comunque inadatto).

E' un'affermazione un po' controversa.
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#84 virginia wolf

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Inviato 24 dicembre 2006 - 16:19

Anche Giovanni Paolo II si è probabilmente avvalso della facoltà di rifiutare le cure quando ormai era alla fine. La frase "Lasciatemi andare alla casa del Padre", pronunciata in punto di morte, andrebbe interpretata in questo senso, nel rifiuto di recarsi di nuovo all'ospedale.

Sulla possibilità di poter rifiutare l'accanimento terapeutico mi sembra che la Chiesa Cattolica sia abbastanza chiara, e cioè favorevole.

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#85 Claudio

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Inviato 26 dicembre 2006 - 01:13

Welby, negati i funerali religiosi
Vicariato Roma: caso troppo clamoroso
Il vicariato di Roma ha negato i funerali religiosi a Piergiorgio Welby. "Si tratta di un caso troppo clamoroso", ha spiegato il viceparroco della chiesa di Don Bosco, dove il 24 dicembre, la vigilia di Natale, dovevano svolgersi le esequie. A voler fortemente il rito cattolico era la madre di Welby, profondamente religiosa.


Credo non ci siano commenti a questo, anzi forse uno sì: schifo.


Sì, hai detto bene: uno schifo vero e una pagina bruttissima per i vertici della Chiesa. E pensare che, come riportava Virginia, persino Giovanni Paolo II aveva chiesto di poter morire...
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#86 Piranka Kuka Baruka

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Inviato 27 dicembre 2006 - 11:44

Sì, hai detto bene: uno schifo vero e una pagina bruttissima per i vertici della Chiesa


Ma fino a un certo punto. La religione è dogmatica, se ci sono delle "regole" e dei riti che le significano, è difficile essere coerenti senza essere rigidi sul rispetto delle "regole".
Scusa la semplificazione e le virgolette, ma credo che il concetto sia questo: volendo essere coerenti fino in fondo una religione non può che essere piuttosto integralista; le contraddizioni sono difficili da gestire quando in ballo ci sono dogmi...
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#87 virginia wolf

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Inviato 27 dicembre 2006 - 18:01

Anche all'interno della Chiesa ci sono state diverse voci contrarie e alcuni preti hanno rilasciato dichiarazioni polemiche sulla decisione del Vicariato.

Qualcuno ha sottolineato che persino Pinochet ha avuto un funerale religioso.....
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#88 Kebabträume

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Inviato 27 dicembre 2006 - 21:34

Qualcuno ha sottolineato che persino Pinochet ha avuto un funerale religioso.....


Immagine inserita

Chissà come mai...  ;)
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#89 Guest_Natural Mystic_*

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Inviato 28 dicembre 2006 - 00:50

Anche all'interno della Chiesa ci sono state diverse voci contrarie e alcuni preti hanno rilasciato dichiarazioni polemiche sulla decisione del Vicariato.

Qualcuno ha sottolineato che persino Pinochet ha avuto un funerale religioso.....


E' vero, non tutti gli alti prelati sono d'accordo su questa decisione, comunque sta di fatto che la chiesa con i vari regimi di destra...........
Davvero ammirevole poi negare il funerale a Welby e celebrarlo per Pinochet...
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#90 virginia wolf

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Inviato 28 dicembre 2006 - 11:29

Più che da alti prelati, le voci discordanti vengono da semplici preti, fisicamente e umanamente più vicini alle persone.
La Chiesa continua a scavare fossati fra sé e i fedeli ma, soprattutto (e lo dico da non credente ma con una forte educazione cattolica), fra sé e la parola di Cristo, che predicava pietà, misericordia, perdono.


Questa vignetta molto toccante, apparsa sul quotidiano francese Le monde (del caso Welby ha parlato tantissimo anche la stampa estera), dovrebbe scuotere le coscienze di coloro che hanno preso questa iniqua e così poco cristiana decisione.

Immagine inserita
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#91 Ukrainian Roulette

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Inviato 24 luglio 2007 - 00:45

Corriere della Sera - Claudio Del Frate - Welby, assolto l'anestesista: «Non fu eutanasia»

Punto pri­mo: Piergiorgio Welby ha espresso «una volontà lucida, pienamente cosciente e sapeva a quali conseguenze sareb­be andato incontro». Punto secondo: la sedazione del ma­lato effettuata dall'anestesi­sta «è in linea con i protocolli abitualmente in uso». Punto terzo: in base al codice etico «nessun malato può essere cu­rato contro la sua volontà». ? inattaccabile sotto ogni pun­to di vista, il comportamento del dottor Mario Riccio, che il 20 dicembre scorso aiutò Piergiorgio Welby, malato termi­nale, a morire; e dunque l'ordi­ne dei medici di Cremona, la città in cui Riccio lavora, non ha potuto che archiviare il procedimento disciplinare a carico del loro collega che ha diviso l'Italia......
http://www.rosanelpu...ugno/node/14465

Un poco trascurata questa notizia ?



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<p> ANDREA COSTANTINO LIBERO, GRAZIE RADIO LIBERTÀ !

#92 Piranka Kuka Baruka

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Inviato 24 luglio 2007 - 12:14

Tra l'altro altra notizia di oggi:

E' morto di fame. Maddalena Soro, moglie di Giovanni Nuvoli usa il termine "inedia", ma il senso è lo stesso. Nuvoli, 53 anni, ex arbitro di calcio, da tempo affetto da sclerosi laterale amiotrofica, si è spento ieri sera nella sua casa di Alghero "in tranquillità" e aiutato solo da alcuni sedativi. La moglie, però, racconta di una vicenda terribile: "Giovanni ha finito di soffrire. Non mangiava dal 16 luglio. Si è lasciato morire".

Nuvoli, negli ultimi mesi, aveva raccolto il "testimone civile " lasciato da Piergiorgio Welby. Entrambi soffrivano della gravissima patologia degenerativa che colpisce un gruppo specifico di cellule del midollo spinale (i motoneuroni) causando un'atrofia muscolare che porta a una paralisi progressiva dei quattro arti e dei muscoli deputati alla deglutizione e alla parola.
http://www.repubblic...-di-inedia.html

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#93 Guest_runciter_*

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Inviato 24 novembre 2007 - 10:28

anche se non si parla di eutanasia, mi sembra in linea con il titolo del topic:

Children herded like cattle into Maryland courthouse for forced vaccinations as armed police and attack dogs stand guard

(NewsTarget) Following the State of Maryland's threats against parents who refuse to have their children vaccinated, children were herded into a Price George County courthouse being guarded by armed personnel with attack dogs. Inside, the children were forcibly vaccinated, many against their will, under orders from the State Attorney General, various State Judges and the local School Board Director, all of whom illegally conspired to threaten parents with imprisonment if they did not submit their children to vaccinations.

The State of Maryland has now turned to Gestapo tactics to force its medical will upon the People, stripping parents of any right to decide how they wish to protect their own children from infectious disease. Health authorities there have already announced their intent to essentially kidnap parents and throw them in jail, removing them from their children for up to thirty days if they continue to refuse to have their children vaccinated. This will all be conducted at gunpoint, with armed personnel and attack dogs at the ready, making sure nobody steps out of line, and suppressing any attempt at public dissent against the Orwellian vaccination policies.

The entire campaign against these parents is blatantly illegal. There is no law in Maryland requiring the vaccination of children, thus parents who refuse to do so may not be legally charged with violating any law. Instead, Maryland health and school authorities are using Gestapo-like tactics, threatening to charge the parents with child truancy violations, criminalizing them for daring to protect their children from the dangerous chemicals found in vaccines (including thimerosal, a chemical additive containing a neurotoxic form of mercury). (...)


http://www.newstarget.com/022267.html

questo è quello che ci aspetta, se non stiamo attenti e vigili!
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