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Basement Jaxx - Crazy itch radio


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8 replies to this topic

#1 vuvu

    الرجل المكرسة لقضية المرأة ويقع في

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Inviato 26 settembre 2006 - 11:58

Dai primissimi ascolti ho notato una sterzata soul-funk davvero gradevole. A volte sembra anche di sentire (novità...) una Gwen Stefani più articolata. Un disco destinato sicuramente a sfondare il mercato, ma non per questo un lavoro di basso profilo o di facile consumo ( usa e getta). Come sempre grandiosi nelle progressive mescolazioni  (pop-house-soul-funky). Da verificare con maggiore accuratezza la prova del tempo, anche se sono convinto che non deluderà (o almeno credo), date le notevoli divagazioni melodiche. A voi le altre prime impressioni.


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"L'intensità del rumore provoca ostilità, sfinimento, narcisismo, panico e una strana narcosi." (Adam Knieste, cit.)

 

"Deve rimanere solo l'amore per l'arte, questo aprire le gambe e farsi immergere dal soffio celeste dello Spirito." (Simon, cit.)

 

La vita è bella solo a Ibiza (quando non c'è nessuno).


#2 TB 303

    pivello

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Inviato 26 settembre 2006 - 12:15

Purtroppo non ho ancora ascoltato il nuovo (che mi sta "arrivando" in questo momento) ma mi aspetto, come molti, un buon album che rispette la capacità del duo di unire molodia a ritmi trascinanti. Mi fido per ora delle tue impressioni, ti farò sapere quanto prima!
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#3 astrodomini

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Inviato 26 settembre 2006 - 23:43

Incredibile come i Basement Jaxx riescano a mantenere quel piglio catchy e accattivante ogni disco che mandano alle stampe, quasi tutte le canzoni di questo Crazy Itch Radio fanno venire voglia di muovere il culo o di sorridere, di divertirsi e di stare bene. La svolta Soul è presente ma nel contesto a cui i due ci hanno abituati, forse meno decisi di Kish Kash e più orientati verso un sound delicato, sempre con quelle sonorità ammaliante che sembra non svanire mai. Certamente per quanto riguarda il reparto grandi dischi Ratcliffe e Buxton hanno già dato ma continuare a comporre prodotti validi e di un incredibile freschezza non è cosa da poco.


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the music that forced the world into future


#4 Uma

    Praxis Makes Perfect

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Inviato 27 settembre 2006 - 10:54

Dai primissimi ascolti ho notato una sterzata soul-funk davvero gradevole. A volte sembra anche di sentire (novità...) una Gwen Stefani più articolata. Un disco destinato sicuramente a sfondare il mercato, ma non per questo un lavoro di basso profilo o di facile consumo ( usa e getta). Come sempre grandiosi nelle progressive mescolazioni  (pop-house-soul-funky). Da verificare con maggiore accuratezza la prova del tempo, anche se sono convinto che non deluderà (o almeno credo), date le notevoli divagazioni melodiche. A voi le altre prime impressioni.


Più che soul-funk io ci sento molto melting-pot, come al solito: tracce di samba, di country e perfino di folk da banda di paese.
Ovviamente gli concederò ancora parecchi ascolti giacché lo vado a recensire, comunque mi sembra un disco abbastanza "superficiale" rispetto ai precedenti, non vedo molti sforzi per fare qualcosa di veramente particolare, come invece era in Kish Kash, e nemmeno una canzone che lasci veramente a bocca aperta, di cui invece è pieno Rooty. 
Certo ne è passata di acqua sotto i ponti dal mitico vubbosissimo Remedy.
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Nancy: "How should I sing this?"
Lee: "Like a 16 year old girl who's been dating a 40 year old man, but it's all over now"

#5 vuvu

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Inviato 27 settembre 2006 - 13:20


.....comunque mi sembra un disco abbastanza "superficiale" rispetto ai precedenti, non vedo molti sforzi per fare qualcosa di veramente particolare........


In effetti  è proprio questa "superficialità" che mi fa pensare: "secondo te è voluta o è superficialità senza virgolette? " Io  credo che questa loro negligenza, nella ricerca (creazione) dei particolari, sia figlia di una forte volontà nel dar vita ad un lavoro meno ad effetto "novità", focalizzando il tutto alla semplice mescolanza melodica. Questo è comunque positivo, non credi?
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#6 Brainiac's Son

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Inviato 27 settembre 2006 - 16:00


Dai primissimi ascolti ho notato una sterzata soul-funk davvero gradevole. A volte sembra anche di sentire (novità...) una Gwen Stefani più articolata. Un disco destinato sicuramente a sfondare il mercato, ma non per questo un lavoro di basso profilo o di facile consumo ( usa e getta). Come sempre grandiosi nelle progressive mescolazioni  (pop-house-soul-funky). Da verificare con maggiore accuratezza la prova del tempo, anche se sono convinto che non deluderà (o almeno credo), date le notevoli divagazioni melodiche. A voi le altre prime impressioni.

Più che soul-funk io ci sento molto melting-pot, come al solito: tracce di samba, di country e perfino di folk da banda di paese.
Ovviamente gli concederò ancora parecchi ascolti giacché lo vado a recensire, comunque mi sembra un disco abbastanza "superficiale" rispetto ai precedenti, non vedo molti sforzi per fare qualcosa di veramente particolare, come invece era in Kish Kash, e nemmeno una canzone che lasci veramente a bocca aperta, di cui invece è pieno Rooty. 
Certo ne è passata di acqua sotto i ponti dal mitico vubbosissimo Remedy.


Io concordo e dissento con entrambi.
Mi pare, infatti, che spesso quando si parla di Basement Jaxx (per inciso, uno dei miei due-tre pallini in àmbito house) si dimentichi la loro storia.

Buxton e Ratcliffe, quando hanno pubblicato "Remedy" (1999), erano i Basement Jaxx da cinque anni buoni, e in quei cinque anni avevano praticamente creato un suono, dato al mondo dei club un paio di successi mostruosi, singoli ed EP irresistibili, realizzato remix da favola e messo del loro in uno dei più grandi successi house degli anni '90 ("Belo Horizonti" degli Heartists). Erano quelli gli anni della famosa frase di Van Helden, riportata nella raccolta "The Singles" dell'anno scorso e che non scrivo qui perché sono un ragazzino perbene (:D). Di questi anni d'oro offre l'unica testimonianza su CD "Atlantic Jaxx (A Compilation)", preziosissima antologia delle prime uscite dell'etichetta creata dai Basement. Uno di quei dischi da avere pure se si schifa la house, il compendio degi anni in cui Buxton e Ratcliffe erano davvero il cutting edge della scena house mondiale (gli anni fra il loro esordio e l'esplosione della bomba Daft Punk, diciamo): voci soul cremosissime, una ricchezza che lascia intontita, fiati, tribalismi festosi, e su tutto un'aria da Carneval di Rio che portava il sole anche nei mesi più scuri della piovosa Londra.

"Remedy", primo LP dei due, sancisce una prima importante svolta. La loro musica si fa marcatamente più pop. Ci sono tante canzoni vere e proprie, in "Remedy", anche se non manca qualche forte richiamo al passato come "Bingo Bango", dai forti toni tribal-latini. Si cerca il successo presso il grande pubblico senza scendere a troppi compromessi. E la missione è compiuta brillantemente. La fortunatissima, splendida macchina da guerra nota come "Red Alert" è uno dei pezzi più ballati e remixati del '99, ma è già un importante cambiamento di rotta della loro musica, che abbandona un po' del suo lato etnico per abbracciare suoni più asciutti, magari ispirati maggiormente alla new wave inglese degli anni '80.

"Rooty" prosegue il cammino con altrettanta ispirazione, e ispirazioni del tutto nuove per il duo londinese: "Wgere's Your Head At" sancisce un ulteriore allontanamento dalla vecchia produzione, tuttavia non certo rinnegata attraverso i singoli "sciolti", altre produzioni Atlantic Jaxx e pezzi "samberecci" come "Jus 1 Kiss".
Il simbolo di "Kish Kash" è l'ospite d'onore: Siouxie Sioux. E abbiamo già detto tutto. Il flirt con la new wave è amore manifesto, ma bilanciato sempre da echi della vecchia prouzione (anche se Siouxie si impadronisce quasi con violenza della title track). L'esito presso pubblico e critica, stavolta, non è quello sperato. Si parla di Basement Jaxx stanchi, di calo di ispirazione, e quel che è peggio è che è tutto vero.

Cosa si fa in questi casi, allora? Beh, la soluzione di sicurezza è tornare a compiacere lo zoccolo duro degli ammiratori, magari strizzando l'occhio al grande pubblico. Per cosa Buxton e Ratcliffe vengono tuttora adorati? La loro produzione house (multi)etnica, festosa, travolgente. I loro arrangiamenti ricchissimi, i fiati, la samba. I ritornelli killer, le voci femminili morbide. Eccoci qua, ci siamo: "Crazy Itch Radio" è proprio un ritorno a tutto questo, altro che superficialità! Sono i Basement degli esordi, solo con dieci anni in più, un po' più pop e non più avanguardia house, un po' per scelta un po' perché nel frattempo di acqua sotto i ponti ne è passata moltissima. E infatti anche i vecchi pezzi oggi possono suonare come pop puro e semplice. Insomma, via l'innovazione, ma classe immutata. Formula semplice, ma di cui solo loro detengono il segreto. Pezzi che si incidono nell'orecchio fin dal primo ascolto (la coppia "Take Me Back to Your House" - "Hey You", una con quel banjo, l'altra con quel ritornello carioca), qualità media rarissima in dischi del genere.


P.S.: Uma, come la vedi una rece a quattro mani? :)
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#7 vuvu

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Inviato 27 settembre 2006 - 18:12

Eccoci qua, ci siamo: "Crazy Itch Radio" è proprio un ritorno a tutto questo, altro che superficialità! Sono i Basement degli esordi, solo con dieci anni in più, un po' più pop e non più avanguardia house, un po' per scelta un po' perché nel frattempo di acqua sotto i ponti ne è passata moltissimo. E infatti anche i vecchi pezzi oggi possono suonare come pop puro e semplice. Insomma, via l'innovazione, ma classe immutata. Formula semplice, ma di cui solo loro detengono il segreto. Pezzi che si incidono nell'orecchio fin dal primo ascolto (la coppia "Take Me Back to Your House" - "Hey You", una con quel banjo, l'altra con quel ritornello carioca), qualità media rarissima in dischi del genere.


Ecco ci siamo, hai tradotto ancor di più le mie sensazioni. Via l'innovazione per dar luce solo alla classe (melodica e tecnica) di grandissimo valore. Totale sintonia. ;)
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#8 Uma

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Inviato 29 settembre 2006 - 17:22

P.S.: Uma, come la vedi una rece a quattro mani? :)


Stranamente sono quasi d'accordo con te stavolta, almeno su Kish Kash e il passaggio al sound di quest'anno.
Posso cominciare a scrivere la rece partendo dalle tue osservazioni, e poi ti lascio finire, ma alla condizione che non si salga sopra il 6.5, perché allora ad Altlantic Jaxx e Remedy toccherebbe dare minimo 8.5 (prima o poi ci sarà la scheda dei Basement Jaxx no?)
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#9 Brainiac's Son

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Inviato 29 settembre 2006 - 18:08

Ma ad "Atlantic Jaxx" un 8 ci sta come minimo (per me è da Pietra senza passare dal Via!), e anche "Remedy" nell'8 non ci sguazza, minimo minimo 7,5...
Però se facciamo una media fra il tuo 6,5 e il mio 7 viene 6,75 e di solito si arrotonda per eccesso... ;) Comunque non sto a questionare sul voto, se a te il 7 proprio non va.

Per le modalità di lavoro ci sto alla grande, ma quando ho finito ti ripasso la palla, dato che il tuo stile è più divertente. Almeno, magari, rendi migliori anche le parti che ho aggiunto io! :D
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