Info su Stockhausen
#1
Inviato 26 settembre 2006 - 07:17
#2
Inviato 26 settembre 2006 - 09:52
1- Gesang der Jünglinge, for electronics & taped boy's voice 1956 (Elektronische Musik 1952-1960-Stockhausen-Verlag)
2- Klaviuerstucke (Klavierstucke 1-11-wergo)
3- Gruppen 1957 (Kurtag-Stockhausen: Gruppen, Grabsteinfur Fur Stephan, Stelle, Claudio Abbado-DG)
4- Mantra 1970 (Wergo)
5- Mikrophonie (Karlheinz Stockhausen: Klavierstucke 1-11, Mikrophonie I & II-Sony)
Poi ce ne sono tante altre da sentire come Kruezspiel. Telemusick e Kontra-punkte, ma come inizio secondo me possono bastare queste opere.
#4
Inviato 26 settembre 2006 - 10:29
#5
Inviato 26 settembre 2006 - 11:18
Grazie ragazzi, ora il problema sarà trovarli credo
a parte la Gesang (io ti consiglio di procurartela per prima se riesci......la più grande composizione elettronica da me sentita), gli altri sono reperibilissimi sia in negozio che su web.
#6
Inviato 26 settembre 2006 - 14:43
#7
Inviato 26 settembre 2006 - 17:13
"Kerlheinz Stockhausen occupa un posto centrale nella storia del Krautrock. E una sua importante opera, Hymnen ("Inni"), del 1966, è cruciale per capire tale movimento inconscio. Un dato di fatto che si rischia di sottovalutare, visto che Stockhausen è anche il più importante compositore vivente e ha ispirato una gran quantità di movimenti e musicisti. La pubblicazione di Hymnen ebbe ripercussioni in tutta la Germania Ovest, e ancor più nella testa dei giovani artisti. Era un'enorme composizione lunga centotredici minuti, sottotitolata "Inni per suoni elettrici e concreti". Hymnen occupava quattro lunghi lati di LP, intitolati "Region I", "Region II", "Region III" e "Region IV". Ma perché fu così importante per i tedeschi? In poche parole, perché prendeva l'inno nazionale "Deutschland, Deutschland uber Alles" e lo spremeva, strizzava, filtrava attraverso bizzarri aggeggi elettronici, lo distorceva orribilmente e in pratica non lo trattava per niente bene. Fece rizzare i capelli in testa a TUTTO il pubblico tedesco. La sinistra non fu capace di cogliere l'ironia e accusò Stockhausen di stuzzicare gli istinti più beceri, mentre alla destra non piacquero il vilipendio del proprio orgoglio profondo e le risate del resto d'Europa. Stockhausen era appena tornato dalla University of California, in cui aveva tenuto un corso di sei mesi sulla musica sperimentale. Ai suoi seminari avevano partecipato anche Jerry Garcia e Phil Lesh dei Grateful Dead, Grace Slick dei Jefferson Airplane, e molti altri musicisti psichedelici. Tutt'altro che diffidente verso la nuova musica, Stockhausen fu visto a un concerto dei Jefferson Airplane al Fillmore West, e a quanto pare dichiarò che la musica lo faceva '...davvero andare fuori di testa'. Così, oltre che per la sua vicinanza alla cultura rock&roll, i giovani artisti tedeschi amavano Stcokhausen perché vedevano in lui l'inizio della libertà nell'uso delle icone culturali tedesche. Riducendo "Deutschland, Deutschland uber Alles" alla durata minima possibile, il compositore l'aveva codificata. Aveva lo stesso effetto della musica del gelataio ambulante per gli inglesi: un certo tipo di risposta incosncia anche in chi non ha voglia di un gelato. Stockhausen aveva inconsciamente diffuso un simbolo di oppressione dando al popolo la possibilità di riprenderselo" (Julian Cope, Krautrocksampler, pp. 29-30).
E ancora, in una nota: "Per tutta la durata del dibattito su Hymnen, nessuno si accorse che quello tedesco non era che uno tra più di dieci altri inni nazionali, e che la sua manipolazione appare solo sul lato B, assieme all'inno russo e a un gruppo di inni africani. Ma l'effetto è lo stesso. Secondo Stcokhausen l'uso degli inni nazionali era simbolico. Il suo biografo Michael Kurtz scrisse: '[sono] i tratti che identificano una nazione, [...] un gesto [...] paragonabile all'uso di temi banali, quotidiani nei dipinti degli artisti pop americani, che Stockhausen conosceva molto bene.'" (Julian Cope, Krautrocksampler, p. 201).
#8
Inviato 26 settembre 2006 - 17:22
Cito le parole di Jonathan Harvey (in inglese) che è lo studioso più eminente dell'opera del compositore tedesco.
Meglio, linko il sito; eè un panegirico in inglese, ma è la descrizione migliore da me letta dell'Hymnene di Stockhausen.
http://users.tinyonl...hymnen disc.htm
P.S. Ritengo che il mio udito non abbia ancora assimilato quest'opera che mi rimane ancora molto ostica...
#9
Inviato 01 ottobre 2006 - 18:22
#10
Inviato 01 ottobre 2006 - 19:05
può essere che avesse qualche particolare rapporto con i can? in particolare con Czukay e Schmidt credo
Czukay era stato suo allievo ai corsi di Darmstadt.
Tra i suoi lavori consigliato anche Stimmung importante per l' utilizzo delle voci in stile Tuva. Se non erro anche il già citato Mantra (che non ho mai sentito) è sullo stesso genere, qualcuno me lo conferma?
#11
Inviato 01 ottobre 2006 - 19:34
Se non erro anche il già citato Mantra (che non ho mai sentito) è sullo stesso genere, qualcuno me lo conferma?
Mantra, almeno nella versione che ho io, è per due piani e strumenti elettronici; la voce non è presente.
#12
Inviato 17 ottobre 2006 - 11:02
http://www.youtube.c...related&search=
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