Vai al contenuto


Foto
* * * * - 7 Voti

Quentin Tarantino


  • Please log in to reply
1320 replies to this topic

#1301 Tom

  • Members
  • StellettaStellettaStellettaStellettaStellettaStellettaStellettaStelletta
  • 15583 Messaggi:

Inviato 28 marzo 2023 - 09:32

Sto leggendo anch'io il saggio di Tarantino. Ho letto i primi tre capitoli e, naturalmente, oltre a farti venire voglia di rivedere film che hai gia' visto (mi e' sempre ovviamente piaciuto un casino "Bullitt", ma ora mi ha convinto che e' uno dei piu grandi film mai girati - e la sua provocatoria controlettura della saga degli Ultracorpi e' geniale), snocciola una serie appetitosissima e frustrantissima di titoli mai sentiti o mai presi in considerazione. Ecco, i titoli. La traduzione di Alberto Pezzotta "suona" fluida e pertinente, ma la scelta mereghettiana (il nostro fa parte di quella cricca) di mettere solo i titoli italiani, per quanto ignobili, fuorvianti e stronzi possano essere fa davvero cadere le braccia. Non fosse altro che molti di quei titoli sono stati giustiziati dal tempo e dalla Storia: sono film di cui non si ricorda piu' nessuno e di cui men che meno ci ricordiamo i titoli italiani, regolarmente da mentecatti, che nostri ineffabili distributori avevo pensato di affibiargli alll'epoca per farceli dimenticare meglio.

 

Pazienza (ma neanche troppo) che il mega-iconico in tutto il mondo "Dirty Harry" sia ancora il da noi comunque altrettanto iconico "Ispettore Callaghan: il caso Skorpio e' tuo", ma, appunto, che cazzo di senso ha che "The Lords of Flatbush" resti il deficientissmo "Happy Days - La banda dei fiori di pesco" o che il dimenticatissimo "Sitting Target" di Douglas Hickox (segnalato come uno dei pochi titoli capaci di ricreare la perfetta coolness "svuotata" di Bullit) resti l'anonimo e abusato "Il sanguinario"? Ma possibile che nel 2023 devo veder ancor citato un cult degli hippie-movie come "I love You, Alice B. Toklas" solo col titolo alla Lando Buzzanca "Lasciami baciare la farfalla", che e' sicuramente il principale motivo per cui in Italia e' un film che non ha mai cagato nessuno? E naturalmente e' un delirio quando Tarantino sgangia elenchi di film blackploitation e ci ritrovamo i titoli nostrani pensati da ripetenti all'asilo infantile. Meno male che molti sono inediti.

 

La sensazione e' quella di un provincialismo asfissiante, che poteva essere tranquillamente evitato con note a pie' di pagina o, ancora piu' banalmente, riportando tra parentesi i titoli italiani o viceversa, come si fa normalmente nei saggi letterari. Provincialismo mescolato alla retorica del cinema che esiste solo se e' esistito in sala, da cui il feticismo verso i titoli (e le date) della distribuzione italiana.

 

Non e' una questione da poco, per me. Fa parte del malcostume dei film doppiati sempre e comunque. Di Meryl Streep ospite da Fazio che si vede "omaggiare" con spezzoni dei suoi film dove viene doppiata. Anche cosi' si continua a distruggere la memoria del cinema, quel gia' pochissimo che ne resta, per altro ai danni di uno degli ultimi registi che tenta ancora di difenderla in modo non generico e di fare divulgazione efficace.

 

Porcozio, ma vi immaginate stessimo nel 2023 a parlare, chesso', dei Doors e del loro secondo disco "Strani giorni", anzi no, del loro secondo disco "Pupe calde e capelloni"? E se sembra un esempio assurdo e' perche' lo e'. Ma dovrebbe sembrarlo anche per i film. 


  • 7

#1302 dirac

    mainstream Star

  • Members
  • StellettaStellettaStellettaStellettaStelletta
  • 2698 Messaggi:

Inviato 29 marzo 2023 - 20:25

La traduzione di Alberto Pezzotta

Fa parte del malcostume dei film doppiati sempre e comunque.


Mi pare paradossale questo post. Non potevi leggere il libro in inglese?
  • 0

#1303 Tom

  • Members
  • StellettaStellettaStellettaStellettaStellettaStellettaStellettaStelletta
  • 15583 Messaggi:

Inviato 29 marzo 2023 - 22:08

Beh, ma anche se io me lo leggessi in originale (comunque no, perche' un inglese gergale come quello di Tarantino non e' probabilmente alla mia portata e per pigrizia), perche' lo stesso non dovrebbe dispiacermi che un saggio potenzialmente interessante e ricco di spunti in Italia e' afflitto da una traduzione che pone un filtro datato, scomodo e svilente?

 

Non sono neanche uno di quelli contrario al doppiaggio per partito preso. Mi scoccia l'abuso che se ne fa, la mancanza spesso di alternative, e il mito un po' coglione che si e' creato da noi attorno alla cosa ("tutto il mondo ce li invidia!").


  • 0

#1304 dirac

    mainstream Star

  • Members
  • StellettaStellettaStellettaStellettaStelletta
  • 2698 Messaggi:

Inviato 30 marzo 2023 - 05:48

afflitto da una traduzione che pone un filtro datato, scomodo e svilente?


I traduttori faranno bene i loro errori, ma per necessità di traduzione: libri > cinema > musica. Adoro Strange days dei Doors ma non ho la minima idea di cosa parli il testo.

E poi il pubblico è in effetti poco a suo agio con l'inglese e pigro.
  • 0

#1305 kristofferson

    Giù la testa, coglioni

  • Members
  • StellettaStellettaStellettaStellettaStelletta
  • 1063 Messaggi:

Inviato 30 marzo 2023 - 08:12

Beh, ma anche se io me lo leggessi in originale (comunque no, perche' un inglese gergale come quello di Tarantino non e' probabilmente alla mia portata e per pigrizia),

 

Ho avuto lo stesso problema e ho risolto prendendo anche l'edizione inglese e leggendole in contemporanea. asd Il problema dell'adattamento di Pezzotta secondo me non è tanto la traduzione dei titoli dei film (quello lo fa anche QT: nell'edizione americana Giù la testa è ovviamente Duck, You Sucker!) ma quella delle parolacce: l'originale è pieno zeppo di fuck, fucking, fucked e si vede che il povero Pezzotta è in difficoltà, tanto che molte volte non traduce proprio mentre altre non sa che pesci pigliare (ad esempio bad motherfucker lo traduce con un tipo coi controcoglioni e this fucking movie con 'sto cazzo di film


  • 1

#1306 Tom

  • Members
  • StellettaStellettaStellettaStellettaStellettaStellettaStellettaStelletta
  • 15583 Messaggi:

Inviato 30 marzo 2023 - 10:06

Lo supponevo che in originale Tarantino non si esprimesse come Kit Carson (a un certo punto ci si becca un "tizzone d'inferno" o qualcosa di simile).

 

Comunque, en passant, smentita la sua nomea di giuggiolone entusiasta di tutto: non troppo a sorpresa, come tutti i registi con una forte personalita', e' invece uno scassacazzi tignosissimo pure lui. Mi ha in particolare sorpreso il suo quasi astio verso Boorman, che a sentir lui ha imbroccato solo la prima parte di Deliverance (mi tocca usare il titolo originale dopo la tirata qui sopra ashd).


  • 0

#1307 kristofferson

    Giù la testa, coglioni

  • Members
  • StellettaStellettaStellettaStellettaStelletta
  • 1063 Messaggi:

Inviato 30 marzo 2023 - 12:39

Quello che se la passa peggio però è Truffaut, definito ne più ne meno un regista amatoriale. asd E anche Altman - MASH a parte - viene allegramente massacrato. In generale comunque si, i giudizi tranchant abbondano (fin troppo) 


  • 0

#1308 woody

    Classic Rocker

  • Members
  • StellettaStellettaStellettaStellettaStellettaStelletta
  • 3453 Messaggi:

Inviato 30 marzo 2023 - 18:29

Beh si Tarantino è ovviamente uno scassacazzi, tra le righe e per certi giudizi emersi in passato (quello su Truffaut è un esempio) si capiva già da prima, poi è vero che certe volte consiglia dei film talmente sgangherati che uno si immagina gli piaccia tutto.
Cmq di recente in una qualche intervista gli è "sfuggito" un mezzo commento negativo anche su uno dei suoi film (questo a mio avviso mai successo prima) e cioè che rivedere Pulp Fiction oggi gli da un pò fastidio perchè girato malino (forse diceva in maniera troppo statica ma questo potrei averlo aggiunto io).

L'ho rivisto giusto qualche settimana fa dopo almeno una decina d'anni e probabilemente influenzato dal suo giudizio mi è sembrato avesse un po' ragione, qualcuno prima d'ora ha mai avuto questa sensazione?


  • 0

#1309 kristofferson

    Giù la testa, coglioni

  • Members
  • StellettaStellettaStellettaStellettaStelletta
  • 1063 Messaggi:

Inviato 03 aprile 2023 - 11:24

Mi ha in particolare sorpreso il suo quasi astio verso Boorman, che a sentir lui ha imbroccato solo la prima parte di Deliverance (mi tocca usare il titolo originale dopo la tirata qui sopra ashd).

 

Per curiosità me lo sono andato a rivedere e come ricordavo non sbrocca affatto (se Boorman avesse lasciato Burt Reynolds come protagonista dell'ultima parte del film, come avrebbe preteso QT, Deliverance sarebbe diventato la banale storia di un supereroe, invece estromettendolo e mettendo al suo posto il "cittadino" Jon Voight tutto il film diventa molto più potente). Comunque più avanti nel saggio stronca impietosamente anche Senza un attimo di tregua, definendolo un filmetto televisivo.  :fear:  Però la sua definizione degli anni ottanta come decennio più merdoso della storia di Hollywood mi basta per perdonargli tutto quanto  asd


  • 0

#1310 Earl Bassett

    se ci dice bene finiamo nella merda

  • Members
  • StellettaStellettaStellettaStellettaStellettaStellettaStelletta
  • 9654 Messaggi:

Inviato 03 aprile 2023 - 11:45

Point Blank è superiore a Le Iene (che per altro scopiazzano assai il look di Lee Marvin nel film) e forse anche a Pulp Fiction, per non parlare di Deliverance che è a un livello più alto di qualunque cosa abbia fatto il buon Quentin.
  • 1

#1311 Tom

  • Members
  • StellettaStellettaStellettaStellettaStellettaStellettaStellettaStelletta
  • 15583 Messaggi:

Inviato 03 aprile 2023 - 12:39

Ma si', il suo punto di vista e' che un film puo' dirsi pienamente riuscito quando riesce a ricavare il massimo effetto emotivo (positivo o negativo) dalla storia che mette in scena. Da qui anche tutti i discorsi su cosa avrebbero potuto essere i pure amati Getaway, Taxi Driver e Rolling Thunder se avessero messo in scena gli estremismi delle sceneggiature e dei romanzi originali. D'altra parte il cinema e' l'arte dell'eterno compromesso. Lo sa anche lui. O non vorra' raccontarci che ha sempre pensato che in The Hateful Eight la testa che doveva spuntare dalla botola dovesse avere il faccione di gomma di Channing Tatum.

Ecco quindi che quando ci sono registi come Boorman, Altman o Schrader, per non dire europeacci come Truffaut, che invece cercano di spostare il discorso su altri livelli, non solo fottendosene dell'appagamento dello spettatore, ma cercando a bell'apposta di spiazzarlo rompendo i patti iniziali e frustrandolo con effetti non appaganti, l'eterno fanciullino Quint (che vuole sempre essere la' tra la mamma e i suoi innumerevoli papà a farsi travolgere dai "film dei grandi") si incazza.

 

Anche quando descrive la prima generazione della New Hollywood, che spaventava e traumatizzava il pubblico medio, che nei primi anni 70 aveva ormai timore di quello che poteva aspettarlo in sala, non si capisce bene se per lui fosse una cosa positiva o negativa. Comunque e' la descrizione piu' esaltante che ho mai letto su quel pazzesco momento della storia del cinema.     

 

Contradditorio anche il suo capitolo su Hardcore, dove tra l'altro sembra che gli si avveleni il dente man mano che che ne scrive. L'ho sempre pensato anch'io che e' un film che da degli ambienti pornografici un ritratto effettistico e in fondo reazionario, con il bonus di aver probabilmente cristallizzato nell'immaginario collettivo la cagata degli snuff movie (che esisteranno anche, ma di sicuro non esiste un mercato o addirittura un circuito underground, come mostrato nel film). Ma appunto e' un film non un documentario. Schrader che decide di mostrare il sottobosco porno come un Inferno che il suo protagonista deve discendere e' una scelta estetica e spettacolare come un'altra, una forzatura della realta' non diversa da come Siegel nel primo Callaghan mostra Skorpio che viene iper-tutelato dalle autorita' (ma quando mai?). E anche nel caso di Hardcore, che ne dicano tanto Tarantino che Milius, il finale e' perfetto cosi' com'e': che il protagonista si riprenda la figlia (di cui a noi come spettatori non importa quasi nulla) e abbandoni vigliaccamente la ragazza che lo ha aiutato (che e' l'unico personaggio simpatico e positivo del film) e' la frustrante vittoria dell'ipocrisia che distingue il film dai suoi predecessori reazionari, col suo protagonista che emerso dell'Inferno non ha imparato nulla e torna alle premesse iniziali. Poi va beh, pure Schrader quando ci si mette di stronzate sui film altrui ne scrive a carrettate, si sono ritrovati tra tignosi. 

 

Comunque anche se non concordo su molte cose, saggio bellissimo, 400 pagine che volano via. Il capitolo finale su 'sto Floyd, il piu' improbabile, ma il piu' significativo dei suoi "padri", e' quasi commovente.


  • 2

#1312 Earl Bassett

    se ci dice bene finiamo nella merda

  • Members
  • StellettaStellettaStellettaStellettaStellettaStellettaStelletta
  • 9654 Messaggi:

Inviato 03 aprile 2023 - 13:24

Ma il mondo di Tarantino quello è: entusiasmante e infantile, per certi versi è il vero eterno bambino di Hollywood.
  • 1

#1313 Perfect Prey

    Fumettaro della porta accanto

  • Members
  • StellettaStellettaStellettaStellettaStellettaStelletta
  • 5505 Messaggi:
  • LocationSassari, 08/09/1980

Inviato 04 aprile 2023 - 11:09

A latere, visto che è stato nominato e credendo di aver intuito cosa abbia detto Tarantino: se foste registi e doveste girare il remake di The Getaway, seguireste il filo narrativo originale di Thompson o quello di Peckinpah? Io il primo. Se Tarantino ha detto la stessa cosa, mi troverei d'accordo con lui.

Beninteso: la versione di Bloody Sam è da cineteca.
  • 0
L'amour physique
Est sans issue

#1314 kristofferson

    Giù la testa, coglioni

  • Members
  • StellettaStellettaStellettaStellettaStelletta
  • 1063 Messaggi:

Inviato 04 aprile 2023 - 13:09

A latere, visto che è stato nominato e credendo di aver intuito cosa abbia detto Tarantino: se foste registi e doveste girare il remake di The Getaway, seguireste il filo narrativo originale di Thompson o quello di Peckinpah? Io il primo. Se Tarantino ha detto la stessa cosa, mi troverei d'accordo con lui.
 

 

Si, QT si lamenta che Peckinpah - e Walter Hill (lo sceneggiatore) - non abbiano seguito alla lettera il romanzo di Jim Thompson ma abbiano cambiato diverse cose (come il finale). Ora, premesso che il romanzo l'ho letto e non mi è sembrato niente di che (mai capito il culto che aleggia intorno a Thompson), secondo me le modifiche sono tutte migliorative e in realtà il finale del film (con i 2 criminali che la sfangano) è molto più eversivo di quello del libro, almeno dal punto di vista di un film di Hollywood. Però una delle scene che QT rimpiange non sia stata realizzata - Doc McCoy che con la sua parlantina rimpie di chiacchiere il complice per distrarlo e poi farlo fuori - in effetti sarebbe perfettamente tarantiniana 


  • 0

#1315 Earl Bassett

    se ci dice bene finiamo nella merda

  • Members
  • StellettaStellettaStellettaStellettaStellettaStellettaStelletta
  • 9654 Messaggi:

Inviato 04 aprile 2023 - 14:19

Non me lo vedo McQueen che stordisce di chiacchiere qualcuno però, per altro l'approccio iperrealistico dell'attore al personaggio di Doc è quanto di meno Tarantiniano si possa immagginare.


  • 0

#1316 Perfect Prey

    Fumettaro della porta accanto

  • Members
  • StellettaStellettaStellettaStellettaStellettaStelletta
  • 5505 Messaggi:
  • LocationSassari, 08/09/1980

Inviato 04 aprile 2023 - 15:19

Ora, premesso che il romanzo l'ho letto e non mi è sembrato niente di che (mai capito il culto che aleggia intorno a Thompson)

:o

Però una delle scene che QT rimpiange non sia stata realizzata - Doc McCoy che con la sua parlantina rimpie di chiacchiere il complice per distrarlo e poi farlo fuori - in effetti sarebbe perfettamente tarantiniana

:)
  • 0
L'amour physique
Est sans issue

#1317 dick laurent

    ...

  • Members
  • StellettaStellettaStellettaStellettaStellettaStellettaStellettaStelletta
  • 13334 Messaggi:

Inviato 04 aprile 2023 - 16:45

Ma il mondo di Tarantino quello è: entusiasmante e infantile, per certi versi è il vero eterno bambino di Hollywood.

 

in effetti per me l'entusiasmo contagioso è proprio il suo lascito più grande, incarna l'idea di cinema come divertimento, il suo manierismo è il suo desiderio di ricreare quel divertimento goduto coi suoi ennemila film preferiti di cui molti non esattamente capolavori, ma nemmeno importa perchè uno vuole vederli per trovare quel divertimento che ci ha trovato lui.


  • 4

dai manichei che ti urlano o con noi o traditore libera nos domine


#1318 Tom

  • Members
  • StellettaStellettaStellettaStellettaStellettaStellettaStellettaStelletta
  • 15583 Messaggi:

Inviato 05 aprile 2023 - 15:17

Toh, se ci fate qualcosa, i titoli citati in Cinema Speculation che mi sono segnato perche sconosciuti / mai presi in considerazione / da rivedere perche' dimenticati. Ovviamente non ne vedro' mai neanche un terzo. Non sono stato a vedere se ne parlava male o bene, che mi sembra una cosa molto poco indicativa laddove fa lo schizzinoso con Boorman ma poi sembra considerare un classico della commedia Porky's (comunque un film che e' da un pezzo voglio rivedere da adulto, e sicuramente quel che ha fatto il regista Bob Clark negli anni 70 e' da riconsiderare). Un regista che mi ha sempre abbastanza irritato ma che mi ha convinto ad approfondire e' Ken Russell.

 

1957 Carnival Rock (Roger Corman)

1961 The Connection (Shirley Clarke)

1963 The Cool World (Shirley Clarke)

1965 A Patch of Blue (Guy Green)

1966 Treni strettamente sorvegliati (Ostře sledované vlaky) Jiří Menzel

1967 David Holzman's Diary (Jim McBride)
1967 The Fox (Mar Rydell)
1967 A Time for Killing (Phil Karlson, Roger Corman)

1968 The Detective (Gordon Douglas)
1968 Twisted Nerve (Roy Boulting, John Boulting)
1968 The Sergeant (John Flynn)

1969 Out of It (Paul Williams)
1969 Women In Love (Ken Russell)
1969 Goodbye, Columbus (La ragazza di Tony) Larry Peerce
1969 La residencia (Gli orrori del liceo femminile) Narciso Ibanez Serrador

1970 The Liberation of L.B. Jones (William Wyler)
1970 They Call Me Mister Tibbs! (Gordon Douglas)
1970 House of Dark Shadows (La casa dei vampiri) Dan Curtis
1970 The Owl and the Pussycat (Herbert Ross)
1970 Joe (La guerra del cittadino Joe) John G. Avildsen
1970 Cry of the Banshee (Gordon Hessler)
1970 The Boatniks (Norman Tokar)
1970 Equinox (Jack Woods)
1970 Halls of Anger (Paul Bogart)
1970 Trog (Freddie Francis)
1970 Skullduggery (Gordon Douglas)
1970 The Last Valley (James Clavell)

1971 Pretty Maids All in a Row (E dopo le uccido) Roger Vadim
1971 Puppets on a Chain (Geoffrey Reeve, Don Sharp)
1971 Brother John (James Goldstone)
1971 The House That Dripped Blood (Peter Duffell)
1971 The Sporting Club (Larry Peerce)
1971 The Young Graduates (Robert Anderson)
1971 Angels Hard as They Come (Joe Viola)
1971 Fortune and Men's Eyes (Harvey Hart)

1972 Sitting Target (Douglas Hickox)
1972 Up the Sandbox (Irvin Kershner)
1972 Walking Tall (Phil Karlson)
1972 Hit Man (Gerorge Armitage)
1972 Play It As It Lays (Frank Perry)
1972 Melinda (Hugh A. Robertson)
1972 Slaughter (Jack Starrett)
1972 Un verano para matar (Ricatto alla mala) Antonio Isasi-Isasmendi
1972 The Hot Box (Joe Viola, Jonathan Demme)

1973 The Outfit (John Flynn)
1973 The Mack (Michael Campus)
1973 I Escaped from Devil's Island (William Witney)
1973 The Seven-Ups (Philip D'Antoni)
1973 The Mad Bomber (Bert I. Gordon)
1973 Frankenstein, The True Story (Jack Smight)

1974 The Death Squad (Harry Falk)
1974 The Lords of Flatbush (Martin Davidson, Stephen Verona)
1974 Golden Needles (Robert Clouse)
1974 Law and Disorder (Ivan Passer)
1974 Macon Country Line (Richard Compton)
1974 The Ultimate Thrill (Robert Butler)
1974 Son of Dracula (Freddie Francis)

1975 Hearts of the West (Howard Zieff)
1975 Breakout (Tom Gries)
1975 White Line Fever (Jonathan Kaplan)
1975 The "Human" Factor (Edward Dmytryk)
1975 Johnny Firecloud (William Allen Castleman)

1976 Breaking Point (Bob Clark)
1976 Hollywood Boulevard (Allan Arkush, Joe Dante)
1976 Trackdown (Richard T. Heffron)
1976 Killer Force (Val Guest)
1976 Vigilante Force (George Armitage)
1976 A Small Town in Texas (Jack Starrett)
1976 Mother, Jugs & Speed (Peter Yates)
1976 Moving Violation (Charles S. Dubin)
1976 Fighting Man (Jonathan Demme)
1976 The Pom Pom Girls (Joseph Ruben)
1976 Pipe Dreams (Stephen Verona)

1977 The Farmer (David Berlatsky)
1977 The Deep (Peter Yates)
1977 The Ransom / Maniac (Richard Compton)
1977 Short Eyes (Robert M. Young)
1977 Little Ladies of the Night (Marvin J. Chomsky)
1977 The Bad News Bears in Breaking Training (Michael Pressman)

1978 Fingers (James Tobac)
1978 Girlfriends (Claudia Weill)
1978 High-Ballin' (Peter Carter)

1979 Malibu High (Irvin Berwick)

1980 Return of the Secaucus 7 (John Sayles)
1980 Humanoids from the Deep (Barbara Peeters, Jimmy T. Murakami)

1981 Hell Night (Tom DeSimone)
1981 Strange Behavior (Michael Laughlin)

1982 Made in Britain (Alan Clarke)
1982 The Sender (Roger Christian)
1982 Vice Squad (Gary Sherman)
1982 Smithereens (Susan Seidelman)
1982 Tempest (Paul Mazursky)

1983 10 to Midnight (J. Lee Thompson)

1985 Stick (Burt Reynolds)

1989 Harlem Nights (Eddie Murphy)


  • 4

#1319 Edgewalker

    The storm is upon us

  • Members
  • StellettaStellettaStellettaStellettaStelletta
  • 2432 Messaggi:
  • LocationWhere the Iron Crosses Grow

Inviato 11 aprile 2023 - 17:53

Toh, se ci fate qualcosa, i titoli citati in Cinema Speculation che mi sono segnato perche sconosciuti / mai presi in considerazione / da rivedere perche' dimenticati. Ovviamente non ne vedro' mai neanche un terzo. Non sono stato a vedere se ne parlava male o bene, che mi sembra una cosa molto poco indicativa laddove fa lo schizzinoso con Boorman ma poi sembra considerare un classico della commedia Porky's (comunque un film che e' da un pezzo voglio rivedere da adulto, e sicuramente quel che ha fatto il regista Bob Clark negli anni 70 e' da riconsiderare). Un regista che mi ha sempre abbastanza irritato ma che mi ha convinto ad approfondire e' Ken Russell.

 

Porky's basatissimo, l'American Pie degli anni '80.


  • 0

The core principle of freedom
Is the only notion to obey


#1320 Perfect Prey

    Fumettaro della porta accanto

  • Members
  • StellettaStellettaStellettaStellettaStellettaStelletta
  • 5505 Messaggi:
  • LocationSassari, 08/09/1980

Inviato 11 aprile 2023 - 18:20

1982 Made in Britain (Alan Clarke)


Questo mi manca, il film di debutto di Tim Roth.
  • 0
L'amour physique
Est sans issue

#1321 kristofferson

    Giù la testa, coglioni

  • Members
  • StellettaStellettaStellettaStellettaStelletta
  • 1063 Messaggi:

Inviato 14 aprile 2023 - 13:09

E' giunta l'ora
 
Immagine.png
 
https://www.comingso...ista-e/n157343/

 

(secondo me il critico a cui è ispirato il protagonista potrebbe essere il Kevin Thomas di cui QT parla in Cinema Speculation)


  • 1




0 utente(i) stanno leggendo questa discussione

0 utenti, 0 ospiti, 0 utenti anonimi