opera lirica
#201
Inviato 14 dicembre 2010 - 17:31
Questo cerca protezione, quello ha torto e vuol ragione, chi vorrebbe un impieguccio, chi una cattedra ed è un ciuccio...
When the legend becomes fact, print the legend
#202
Inviato 14 dicembre 2010 - 20:19
Non passo di qui da parecchio, ma mi associo a chi pensa male e malissimo di quell'imbarazzante Rigoletto passato in tivù e spacciato come operazione culturale. Persin più brutto di quella tremenda Traviata con Cura e la patetica ombra di un ex Grande come Panerai (il nome del soprano l'ho rimosso), e così brutto da far sembrare un capolavoro il primo esperimento della serie, cioè la famosa Tosca nei luoghi e nelle ore di, che almeno qualche bella cartolina di Roma la dava.
In questo Rigoletto non ho trovato alcun valore musicale, e gli aspetti registici, così come quelli visual-cinematografico-televisivi non solo non erano all'altezza dei soldi spesi e dei nomi coinvolti, ma erano di livello dilettantesco - per essere gentili. Credo che neppure le fiction con la Arcuri e Gabriel Garko siano così mal dirette.
allora teniamoci i Grandi Fratelli e gli X-factor, che ti devo dire...
purtroppo di Callas e Sutherland in giro per i teatri e le tv non ce ne sono, come pure non ci sono più i Fürtwangler, i Toscanini e i Karajan... ma questo che diavolo vuol dire?
premesso che affermazioni del tipo "neppure le fiction con la Arcuri e Gabriel Garko siano così mal dirette" sono false, se non in mala fede (visto che il Rigoletto era "in diretta" mentre le fiction sono un'altra cosa), ritengo del tutto ingenerose le critiche feroci che ho letto qui dentro (e solo qui, per la verità); non sarà stata una grande regia televisiva (ma io non sono d'accordo), gli interpreti saranno stati pure mediocri (certo che definire mediocre Domingo...), la direzione orchestrale sarà stata pure poco incisiva ma, porco giuda, mi sembra che sia stata una pagina di televisione in assoluta controtendenza e molto più coraggiosa oggi che non 20 anni fa con Patroni Griffi!
Anche la Filumena Marturano "italianizzata" con Massimo Ranieri è stato un coraggioso ritorno del teatro in tv e in prima serata! a me non è piaciuta affatto (capirai... consoco a memoria quella con Eduardo) ma devo riconoscere che la RAI c'ha provato e la cosa mi fa piacere, al di là di tutte le critiche.
bisognerebbe incoraggiare scelte del genere.
(Arturo Toscanini)
molti si chiedono se il pop/rock possa essere una forma d'arte musicale o meno; ebbene, lo è sicuramente... ma solo quando risponde al requisito esposto da Don Van Vliet:
« Non voglio vendere la mia musica. Vorrei regalarla, perché da dove l'ho presa non bisogna pagare per averla »
#203
Inviato 15 dicembre 2010 - 10:24
Nel merito dello spettacolo, dire che il "vero" del teatro, soprattutto del teatro d'opera, non è il "vero" del cinema e della televisione è una tale banalità che quasi mi vergogno a farlo. Però non deve essere poi così banale, dal momento che in questa operazione abbiamo visto il peggio di entrambi. L'approccio cinematografico, ad opera di un regista anche bravo, ma che palesemente di opera non sa una cippalippa di niente, ci ha sbattuto in primo piano il "vero" del teatro d'opera in termini di sudori, sputazzi, bocche spalancate, occhi strabuzzati, gestualità da film muto, senza dare in cambio neanche un atomo di quell'insieme unico di musica, atmosfera, e azione scenica che rende l'opera così irresistibile. E non ha saputo usare le infinite possibilità del mezzo cinematografico nemmeno per esaltare le bellezze di una città come Mantova (Mantova dico, mica Nichelino).
Poi, per carità ci sono quelli a cui questa roba è piaciuta perché pensano che trattandosi di opera per ciò stesso si tratta di cultura e dunque per forza di cose "è bello" - probabilmente sono gli stessi che considerano Bocelli o Lang Lang dei geni musicali; o quelli a cui questa roba è piaciuta perché, pur non essendo in grado di valutare un'esecuzione d'opera, non possono restare insensibili alla bellezza della musica. E ci sono quelli, e sono tanti, ai quali questa roba è piaciuta perché "meglio che niente". Io non sono fra questi, tutto lì.
Su Domingo. Il fatto che pur se un po' corto e con tutti i suoi difetti tecnici, sia stato un cantante immenso (ottimo Lohengrin, eccezionale Cavaradossi, Don José, e di gran lunga il più grande Otello dopo Vickers, che però aveva una voce orrenda) e di cui sono stata e sono grande ammiratrice, non lo esime dal poter essere criticato, visto che si esibisce pubblicamente e dunque per definizione si espone al giudizio del pubblico. In questo caso, la critica riguarda il fatto stesso che si ostini a cantare: aver definitivamente perso gli acuti (che peraltro non sono mai stati un punto di forza del suo canto, anzi) non fa di lui un baritono, solo un vecchio tenore sfiatato, l'ombra e la parodia di se stesso.
Questo cerca protezione, quello ha torto e vuol ragione, chi vorrebbe un impieguccio, chi una cattedra ed è un ciuccio...
When the legend becomes fact, print the legend
#204
Inviato 15 dicembre 2010 - 11:08
Poi, per carità ci sono quelli a cui questa roba è piaciuta perché pensano che trattandosi di opera per ciò stesso si tratta di cultura e dunque per forza di cose "è bello" - probabilmente sono gli stessi che considerano Bocelli o Lang Lang dei geni musicali; o quelli a cui questa roba è piaciuta perché, pur non essendo in grado di valutare un'esecuzione d'opera, non possono restare insensibili alla bellezza della musica. E ci sono quelli, e sono tanti, ai quali questa roba è piaciuta perché "meglio che niente". Io non sono fra questi, tutto lì.
scusa, tu a quale di queste tre categorie nelle quali hai suddiviso il genere umano appartieni?
io ti posso dire che, pur avendo studiato la musica da quando avevo 6 anni (oggi ne ho quasi 40, un diploma alle spalle e una certa attività pregressa proprio nei teatri d'opera) ed essendo comunque sensibile alla "bellezza", pur conoscendo abbastanza bene la differenza tra un Bocelli e un Fischer-Diskau o tra un Lang Lang e un Garrick Ohlsson, pur non essendo uno che s'accontenta di quello che passa il convento, ti dirò che non mi sento di appartenere a nessuna di esse.
quello che voglio dire (e spero di essere ancora più chiaro) è che queste operazioni, che sono culturali, pur avendo elementi di debolezza (la regia? la direzione? l'interpretazione? i costumi) la fotografia?) sono da incoraggiare, proprio perché i palinsesti odierni sono poverissimi di contenuti culturali.
in più, ripeto, a me l'interpretazione, come la regia televisiva (fatta in diretta), non sono sembrate malvagie; qualche stortura nella direzione orcherstrale (Metha generalmente non mi soddisfa) ma nel complesso uno spettacolo dignitoso.
ma su questo, capisco, che ognuno possa avere uno propria opinione diversa dalle altre... anzi, vivaddio che è così.
(Arturo Toscanini)
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#205
Inviato 15 dicembre 2010 - 11:21
Semplicemente ho voluto lanciare un piccolo sasso nello stagno,nella speranza che qualche onda andasse a toccare le corde di interesse di qualche anima pia,per condividere,per portare la mia esperienza e anche imparare da chi ne sa piu' di me,magari partendo da Maria e andando a toccare anche altre personalita' fino ai nostri giorni,perche' no?
L'esempio della Callas non vuole essere motivo di disprezzo per tutto cio' che e' arrivato dopo,anzi!
Comunque ok,va bene cosi,ci mancherebbe.
Per Notker: vado leggermente OT,a me la rappresentazione di Filumena Marturano e' piaciuta molto,purtroppo,per via del digitale in quei giorni la rai non si vedeva nelle mie zone,quindi ho potuto assistere solo alla seconda puntata,e mi e' spiaciuto molto perderla.
Penso che Ranieri abbia,anche qui,avuto molto coraggio e tenacia,proporre delle autentiche perle di teatro del grande Eduardo in tv,e,me lo si conceda,ho apprezzato molto la traduzione in italiano,per chi non e' napoletano come me e' davvero difficile capire.
Aggiungo che,probabilmente,non deve essere stato facile per Ranieri,napoletano,recitare un qualcosa che appartiene cosi profondamente alle proprie radici in italiano,quindi un grazie di cuore.
Credo gli ascolti siano stati alti,e mi fa piacere,perche' questo da linfa vitale e non pone problemi alla trasmissione delle altre piece teatrali,che attendo per potermele gustare.
Finalmente un po' di Bellezza nella nebbia di nullita' e idiozie televisive (e non).
#206
Inviato 15 dicembre 2010 - 11:36
Per Notker: vado leggermente OT,a me la rappresentazione di Filumena Marturano e' piaciuta molto,purtroppo,per via del digitale in quei giorni la rai non si vedeva nelle mie zone,quindi ho potuto assistere solo alla seconda puntata,e mi e' spiaciuto molto perderla.
Penso che Ranieri abbia,anche qui,avuto molto coraggio e tenacia,proporre delle autentiche perle di teatro del grande Eduardo in tv,e,me lo si conceda,ho apprezzato molto la traduzione in italiano,per chi non e' napoletano come me e' davvero difficile capire.
Aggiungo che,probabilmente,non deve essere stato facile per Ranieri,napoletano,recitare un qualcosa che appartiene cosi profondamente alle proprie radici in italiano,quindi un grazie di cuore.
Credo gli ascolti siano stati alti,e mi fa piacere,perche' questo da linfa vitale e non pone problemi alla trasmissione delle altre piece teatrali,che attendo per potermele gustare.
Finalmente un po' di Bellezza nella nebbia di nullita' e idiozie televisive (e non).
ma infatti io sono convinto che la Filumena di Ranieri sia stato un atto di coraggio, sotto molti punti di vista.
se ho scritto che non m'è piaciuta è perché ho nella testa quella di Eduardo e Regina Bianchi (ma anche il film con la memorabile Titina)... capirai bene che, con tutto il rispetto per Ranieri e la Melato, il paragone è inevitabile e non regge, come non reggerebbe per chiunque.
(Arturo Toscanini)
molti si chiedono se il pop/rock possa essere una forma d'arte musicale o meno; ebbene, lo è sicuramente... ma solo quando risponde al requisito esposto da Don Van Vliet:
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#207
Inviato 15 dicembre 2010 - 14:44
scusa, tu a quale di queste tre categorie nelle quali hai suddiviso il genere umano appartieni?
Non suddivido il genere umano in categorie, mi limitavo a citare i più frequenti fra i giudizi che ho sentito e letto, tutto qui.
In ogni caso, non apparterrei a nessuna di quelle "categorie", in quanto a me quel Rigoletto ha fatto schifo su tutta la linea, perché se in uno spettacolo d'opera i cantanti non ce la fanno, l'orchestra suona così così, il direttore dirige mediocremente, la regia fa acqua, la fotografia fa pena e la scenografia è men che brillante, allora si può ipotizzare che quello spettacolo faccia un po' cagare, excuse my French. Il tutto nell'appropriato contesto, perché se vedo uno spettacolo così così in un teatrino oratoriale privo di mezzi, allora mi posso anche divertire e apprezzare lo spirito della cosa; da una produzione milionaria mi aspetto ed esigo un livello diverso.
Tutto questo non toglie nulla al tuo curriculum musicale, che ti fa onore e di cui prendo atto, ma non cambia di una virgola ila mia opinione sull'esecuzione o su questa operazione e altre del genere.
La Filumena italianizzata di Ranieri-Melato non ho potuto vederla, ma la mia impressione è che si trattasse di una cosa decisamente diversa come concezione, più teatrale e sulla scia dei vecchi spettacoli di prosa radio e teletrasmessi con una certa regolarità fino a pochi decenni fa che una "operazione culturale" assimilabile a Rigoletto ecc.
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#208
Inviato 15 dicembre 2010 - 20:09
a me quel Rigoletto ha fatto schifo su tutta la linea, perché se in uno spettacolo d'opera i cantanti non ce la fanno, l'orchestra suona così così, il direttore dirige mediocremente, la regia fa acqua, la fotografia fa pena e la scenografia è men che brillante, allora si può ipotizzare che quello spettacolo faccia un po' cagare, excuse my French.
scusami, non voglio romperti le scatole, ma mi faresti capire esattamente (e magari tecnicamente) cosa ha fatto acqua nella regia? e perché la fotografia ha fatto pena? e perché la direzione di Metha è stata mediocre?
ps: mais votre français est très bon
(Arturo Toscanini)
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#209
Inviato 15 dicembre 2010 - 21:03
Credo,comunque,che lo stesso Ranieri non si permetterebbe neppure di pensare alla parola "paragone",mi par di aver letto che,comunque,la traduzione sia stata fatta seguendo filologicamente e rigidamente il testo di Eduardo,senza nessun tipo di aggiunta o taglio,un pregio quindi. . .
#210
Inviato 17 dicembre 2010 - 09:54
a me quel Rigoletto ha fatto schifo su tutta la linea, perché se in uno spettacolo d'opera i cantanti non ce la fanno, l'orchestra suona così così, il direttore dirige mediocremente, la regia fa acqua, la fotografia fa pena e la scenografia è men che brillante, allora si può ipotizzare che quello spettacolo faccia un po' cagare, excuse my French.
scusami, non voglio romperti le scatole, ma mi faresti capire esattamente (e magari tecnicamente) cosa ha fatto acqua nella regia? e perché la fotografia ha fatto pena? e perché la direzione di Metha è stata mediocre?
ps: mais votre français est très bon
Cerco allora di riassumere i motivi per cui secondo me questo Rigoletto è stato una cagata pazzesca, anzi una costosissima cagata pazzesca. Vado per punti:
Costumi
Tristanzuoli assai, davano un'idea di trovarobato e un'impressione generale di vorrei-ma-non-posso. E capisco che Domingo debba sempre essere fascinoso, ma Rigoletto pressoché senza gobba non è Rigoletto
Fotografia
Di Vittorio Storaro, mica bruscolini! Eppure sembrava curata da un fotografo di matrimoni di provincia. A furia di ??scaldare?, ??ammorbidire? e ??fare atmosfera? è venuto tutto giallo, quando non arancione, sembrava una pubblicità natalizia della Vecchia Romagna. Per non parlare di ombre così tenebrose che non ci si vedeva un tubo, e di certi controluce che neanche le foto dei nonni in gita a Spotorno...
Regia
Bellocchio è regista di cinema, eppure uno dei problemi di questo Rigoletto era il fatto di non essere abbastanza cinematografico. Non ha saputo usare le possibilità offerte dall'ambientazione: le inquadrature erano in genere talmente strette da rendere del tutto indifferente il luogo, poteva essere Mantova o un qualsiasi studio televisivo. E dove è stato cinematografico, lo ha fatto spesso a sproposito. L'opera, come il teatro di prosa di tradizione, è una forma di spettacolo creata per l'appunto per i teatri, cioè luoghi in cui c'è una certa distanza fra interpreti e pubblico. Quell'uso ossessivo di primi e primissimi piani, oltre che risultare alla lunga fastidioso e monotono, è servito solo a esaltare sudori, sputazzi, e lavori odontoiatrici, non a far cogliere le sfumature di sguardi ed espressioni, che peraltro non c'erano, perché non è stato fatto alcun lavoro sulla recitazione. I cantanti sono stati lasciati a se stessi, nulla è stato fatto non solo per farli recitare in modo credibile, ma neppure per evitare gli stereotipi della recitazione operistica; e se Domingo e Raimondi hanno, per talento ed esperienza, almeno una presenza scenica importante, tenore e soprano erano davvero una via di mezzo fra un paracarro e gli attori da soap. Brutte anche le scene d'insieme, rigide e impacciate come una recita di filodrammatica.
Vengo alla parte musicale
Mehta
Direzione lenta, farraginosa, senza vitalità né un indirizzo interpretativo preciso. Ma va detto che probabilmente ciò può essere causato dall'esigenza di star dietro a cantanti sovente in gran difficoltà.
Domingo
Una gran pena. Non ce la fa proprio più, spesso più che cantare parla, cerca di compensare con la recitazione ma finisce per cadere nei gigionismi di repertorio; sbaglia gli attacchi, va fuori tempo, salta le parole, a volte sembra addirittura non conoscere bene la parte, verso la fine di brani anche brevi appare sfinito. I rarissimi momenti, come il famoso la rà, la rà del II atto, in cui riesce ancora a sfoderare l'antica intensità espressiva, fanno risaltare ancor di più le terribili condizioni del resto dell'esecuzione.
Gilda (non ricordo il nome del soprano)
Del tutto insignificante, non sempre intonata, a volte calante. Ma eroica professionista, che subisce senza batter ciglio i litri di sputazzi e le colate di sudore che le versano addosso il duca e il padre.
Grigolo
Tenorino leggero del tutto inadatto a questo ruolo, scelto forse perché così si poteva distinguere il tenore dal ??baritono?, preoccupato soltanto di arrivare alla fine dei pezzi e azzeccare l'acuto.
Raimondi
Una trasmissione radiofonica da molti anni lo ha soprannominato il Babau, e quello è. Da molti decenni uno dei cantanti più sopravvalutati del mondo dell'opera, ha sempre avuto buone capacità sceniche ma dal punto di vista musicale credo che l'unica valutazione che gli si addice è quella vecchia canzonetta che faceva ??tu fai schifo sempre?.
Passabili alcuni comprimari.
Se si fosse davveo voluto far divulgazione allora si sarebbe potuto allestire uno spettacolo realmente fastoso. Si poteva scegliere un regista all'altezza ?? il Patroni Griffi della Traviata (musicalmente orripilante) di qualche anno fa non aveva lavorato male, e per quanto pacchiano e odioso il vecchio Zeffirelli di opera e di megaproduzioni ne capisce.
Con quell'esborso si sarebbe potuta allestire una vera megaproduzione, con cantanti contemporaneamente divi e all'altezza. Ad esempio? Per Rigoletto c'è ancora in giro Nucci, che a me non piace ed è vecchiotto, ma ha la parte cucita addosso; se si voleva un tenore-divo, perché non scritturare Florez? Come Gilda naturalmente la Netrebko, che oltre ad essere brava è una gnocca stratosferica. Quanto a Sparafucile, di veri bassi, e bravi, in giro ce ne sono diversi, e sono pure giovani, in modo da sembrare davvero i fratelli, e non i nonni, di Maddalena.
E se proprio si voleva a tutti i costi coinvolgere Domingo, perché non affidargli la direzione d'orchestra? Dirigere è cosa che fa abitualmente, lo fa né bene né male ma di certo meglio di come riesce a cantare.
Morale: questa produzione è stata un fallimento su tutta la linea, l'ennesimo trionfo della mediocrità (a partire da quel mediocrissimo discorsetto iniziale di Napolitano) e dello spreco di denari.
Questo cerca protezione, quello ha torto e vuol ragione, chi vorrebbe un impieguccio, chi una cattedra ed è un ciuccio...
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#211
Inviato 17 dicembre 2010 - 18:13
EDIT Forse mi sbagliavo. Pare abbia fatto il Rigoletto anche quest'anno, o per lo meno a fine 2009.
http://www.anobii.com/satyajit/books
http://www.goodreads...3893406-claudio
https://twitter.com/EligioAldoVere
#212
Inviato 17 dicembre 2010 - 22:17
Aggiornamento.
Ieri sera ho beccato per caso, e giusto mentre l'annunciavano, il Macbeth sul 5° canale della Filodiffusione, nella versione del '76 diretta da Abbado e con protagonisti Cappuccilli Verrett Ghiaurov e Domingo. Non l'ascoltavo da tempo, perché ce l'ho in padelloni ormai inascoltabili, quindi me lo sono goduto dalla prima all'ultima nota. Accidenti che voci, e che cantanti, e che impressione sentire Domingo quando era davvero DOMINGO...
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#213
Inviato 18 dicembre 2010 - 14:03
Pensi che a questo punto della sua carriera e vita lui non canti per l'Arte ma canti per il personaggio che rappresenta?
C'e' coerenza in questo? C'e' rispetto profonndo per la Musica? Oppure c'e' solo la solitudine,la voglia di "esserci" comunque e ad ogni costo,perche' il curriculum e' di altissimo rispetto e livello?
. . .me lo chiedo spesso,perche' con l'Arte e la Musica,a mio avviso,non si scherza,se la si ama veramente.
#214
Inviato 19 dicembre 2010 - 14:51
AL contrario, si vedono in giro cantanti che perseverano e portano in giro l'ombra e la parodia di quel che sono stati. Oltre a Domingo, mi vengono in mente ad esempio il John Tomlinson nella recente Valchiria, che ha fatto un Hunding davvero urèndo, e l'ex grandissimo Samuel Ramey, che a 68 anni continua a fare Zaccaria e Filippo II ecc. con una voce talmente oscillante che fa venire il mal di mare a sentirlo.
Quindi secondo me sì, a un certo punto un cantante d'opera dovrebbe ritirarsi e basta, come dovrebbe farlo un danzatore (non so voi, ma io ricordo quel che si diceva sulle ultime performance di Nureyev). O anche uno strumentista o un direttore, seppure nei loro casi sia più agevole aggirare i limiti che la natura pone. Secondo me quello che costringe un Domingo a continuare è una combinazione di business - il suo nome muove milioni - e una pulsione-dipendenza che è più forte di una droga, e l'amore per l'applauso supera quello per la Musica.
Quanto al sapere esattamente dove si trova, credo che la risposta sia sì, ni, no. Nel senso che, essendo persona intelligente, non può non rendersi conto di come stanno le cose; ma non è detto che gli piaccia ammetterlo, e di sicuro è circondato da una corte di agenti, consiglieri e adulatori che per amore o per interesse continuano ad adularlo e a incoraggiarlo; e non ho dubbi che continuare rappresenti per lui e per altri in situazioni simili la strada più facile, perché tanto il pubblico osannante ci sarà sempre, perché le folle vengono a osannare il Personaggio/Mito senza minimamente preoccuparsi di come è ridotto. Che poi è la stessa cosa che è successa a Elvis o che succede per le reunion dei vecchi gruppi di settantenni che continuano a rigurgitare gli stessi pezzi da 40 e pussa anni e a nessuno importa se suonano bene o male.
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#215
Inviato 19 dicembre 2010 - 18:18
. . .allora,non sono esperitissima,ho visto tutta la Valchiria su rai5 (. . .lunga neh. . .pero' sempre affascinante),e,diciamo che ho pure io scorto un lieve. . .non saprei come esprimere,forse potrei usare il termine "strascico ?". . .del personaggio di Hunding,diciamo che mancava di freschezza (ma ho pensato fosse dovuto esclusivamente all'eta' del cantante). . .nella sua complessita',pero',davvero un bellissimo spettacolo.
Certamente un cantante d'Opera e' ben diverso da un cantante pop o rock,i quali,a mio avviso,possono lievemente "cammuffare" l'inevitabile calo naturale delle proprie doti vocali.
Spesso,ad esempio,abbassano di una tonalita' la loro musica,i fans sono sempre in delirio e non sempre attenti,l'atmosfera da concerto non e' un teatro e,quindi,un pochetto si salvano. . .
Ma con l'Opera non si scherza,considerando pure il fatto che il pubblico che segue e' sicuramente molto piu' attento,le arie non si possono certo paragonare ad una canzone pop-rock (con tutto il rispetto parlando),e,non da ultimo,le Opere sono capolavori di grandi Compositori,la location etc. . .
#216
Inviato 19 dicembre 2010 - 18:52
Ritornando,la risposta alle mie perplessita' un po' mi guida sempre piu' verso un pensiero che,come ho detto,spesso mi ripeto e cioe': mi sembra che artisti di rispettabilissima reputazione,di doti e talenti naturali riconosciuti,diventino una specie di specchio deformato di cio' che il fu passato,raccogliendo nel corso della loro carriera sempre piu' persone,come dire,fans "dell'ultimo minuto",cioe' coloro che,non conoscendo nulla o poco di chi fossero prima della fama,arrivano e dicono: "Hey!Quello e' Placido Domingo,un grande,ah che voce!",oppure "Hey! si riuniscono i Pink Floyd!Grandi!"
Nulla da rimproverare,e' umano tutto cio',con la fama si acquista anche un pubblico sempre piu' vasto,pero' a scapito di quella che dovrebbe rimanere indissolubilmente la vera Regina (rigorsa la R maiuscola): la Musica.
Sulla scia di tutto questo "minestrone" fatto di molti ingredienti,i suddetti "campano" nel modo cosi' ben descritto da te.
Mi chiedo se cio' costituisca dignita' e senso dell'arte,rispetto per la Musica,per il Compositore,oppure se sia una semplice scorciatoia,un piacevole (tutto sommato si e' riveriti ovunque si vada. . )trastullarsi beatamente nel "ruolo" che,come un abito,e' cucito perfettamente addosso,con la differenza che non sono altri (come nei fenomeni pop odierni)che hanno pensato per te fin da giovane,ma sei sempre e comunque tu,perche' nato/a con le doti di cui sopra,le credenziali,quindi, ci sono eccome!
E poi,va beh. . . .lo scrivo: soldi?
Rigurado le famigerate "reunion",ah. . beh. . son troppo d'accordo!! Sono anni che sostengo perche' Gabriel ,per esempio,continui imperterrito per il suo NO a reunion patetiche e inespressive,private del contenuto piu' profondo del messaggio artistico di partenza,con l'illusione del momento magico che fu.
#217
Inviato 19 dicembre 2010 - 20:37
Più o meno nello stesso periodo andai anche ai concerti di altri due grandi cantanti ormai anziani che stavano concludendo la loro carriera: Sherrill Milnes e Marilyn Horne. Milnes eseguì -magistralmente- un ciclo di lieder; la Horne un programma di arie rare di Rossini e poi songs di Copland e Ives.
Ecco, pensando al tuo discorso sul rispetto e amore per la Musica da parte degli artisti, io trovo che questo si esprima anche nel modo in cui alcuni, pur avendo decenni di carriera sul groppone, continuano a viverla con passione mentre altri si siedono sul mestiere acquisito accontentandosi della via più facile e banale - ripetere l'ennesimo Tosti, o fare le reunion geriatriche.
Questo cerca protezione, quello ha torto e vuol ragione, chi vorrebbe un impieguccio, chi una cattedra ed è un ciuccio...
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#218
Inviato 20 dicembre 2010 - 16:11
Le arie di Tosti,che sono belle per carita',rimangono sempre una sicura scorciatoia,dove raggruppare fan e amanti del genere senza troppo impegno. . .beh. . ci puo' stare,magari una serata in tv con paillettes,premi e cotillions e bla bla bla.
Si,concordo,la scelta del "dove andare a parare" con l'inevitabile avanzare dell'eta',dovrebbe essere oculata,intelligente e sapiente,per esempio l'insegnamento potrebbe essere un'altro modo,a mio avviso,una stagione (differente dai fasti passati,ma non meno importante!)della propria vita dedicata alla Musica,un modo per poter trasmettere cio' di cui si e' portatori alle nuove leve.
Il Regio di Torino?? Fantastico,un giorno riusciro' a visitarlo!! Per me,invece,Arena di Verona (e teatro Filarmonico d'inverno. . ).
Comunque continuo a non comprendere i maledetti stereotipi dei quali purtroppo nessuno riuscira' mai ad estirpare sulle Opere liriche.
Come dicevi,ad esempio, il "Nessun dorma",cioe'. . . io non capisco,e' un momento drammatico nel quale ogni volta mi commuovo per la solitudine e speranza al tempo stesso di Calaf,cioe' un momento che fa venire i brividi,nel quale,almeno per me,coinvolge tutta la sfera delle nostre emozioni piu' intime.
. . .ma che. . .pure nei film lo mettono!Cosi,tanto per far scena. . .bah!
Ce ne sono moltissimi altri,La cavalcata delle Valchirie viene sempre abbinata alla guerra,come se Wagner fosse tutto li,uno che basterebbe da solo a rendere la vita di chiunque difficile solo a studiarne le Opere!. . .Largo al factotum e altri. . .. ma tan'te'. . . si vede che ogni Compositore si porta dietro questi "granelli" che diventano "miti" da sfoggiare come fiori all'occhiello nel bel teatro della vita!
#219
Inviato 20 dicembre 2010 - 20:05
le solite romanze di Tosti, le solite canzoni napoletane e le solite spagnolerie tipo Granada ecc. Insomma il classico programma geriatrico, valore musicale zero assoluto
capisco che siano enormemente inflazionate e strabusate da tutti i cani che s'improvvisano cantanti lirici ma definire le romanze di Tosti e le canzoni napoletane musiche dal "valore musicale zero", davvero non si può leggere.
beignet, i tuoi commenti sono pieni di disprezzo e spesso superficiali, cosa che non va molto bene quando si parla di musica d'arte... questo mi dispiace.
(Arturo Toscanini)
molti si chiedono se il pop/rock possa essere una forma d'arte musicale o meno; ebbene, lo è sicuramente... ma solo quando risponde al requisito esposto da Don Van Vliet:
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#220
Inviato 21 dicembre 2010 - 08:53
le solite romanze di Tosti, le solite canzoni napoletane e le solite spagnolerie tipo Granada ecc. Insomma il classico programma geriatrico, valore musicale zero assoluto
capisco che siano enormemente inflazionate e strabusate da tutti i cani che s'improvvisano cantanti lirici ma definire le romanze di Tosti e le canzoni napoletane musiche dal "valore musicale zero", davvero non si può leggere.
beignet, i tuoi commenti sono pieni di disprezzo e spesso superficiali, cosa che non va molto bene quando si parla di musica d'arte... questo mi dispiace.
Vedi, i miei commenti sono preceduti da un "secondo me", chiaramente riconoscibili come opinioni e, come nel caso del Rigoletto, argomentati (tranne nei casi in cui l'evidenza è troppo palese e argomentare sarebbe come spiegare con dovizia di particolari perché si ritiene di aver freddo quando ci sono 5 gradi sotto zero). Di conseguenza tu non hai alcun titolo a definirli superficiali e pieni di disprezzo, al massimo puoi dire che non li condividi, e argomentare in senso opposto. Non sei certo tu a potermi dire cosa "va bene" e cosa "non va bene". In base a quale canone e dall'alto di quale autorità, di grazia?
Quanto alla "musica d'arte", ritengo che nulla debba essere considerato sacro e intoccabile, e che il solo fatto di esser stata composto 100 e fischia anni fa non renda questo o quel brano, sinfonia, opera ecc. di per sé intoccabile o bello: ad esempio, ritengo orride opere quali Gioconda, Adriana, Tabarro, Amico Fritz ecc., e ritengo che le canzoni di Tosti siano l'equivalente "classico" di Pupo. Se poi tu consideri Tosti un grande autore, sei libero di argomentare in base a cosa le sue romanze da salotto possono reggere il confronto, per dire, con i più o meno contemporanei (di Tosti) lieder di Hugo Wolf o di Richard Strauss.
Comunque è vero, provo un certo disprezzo per quei cantanti, soprattutto se divi internazionali, che usano la scappatoia di Tosti per rabastare il massimo del cachet col minimo dello sforzo.
Questo cerca protezione, quello ha torto e vuol ragione, chi vorrebbe un impieguccio, chi una cattedra ed è un ciuccio...
When the legend becomes fact, print the legend
#221
Inviato 21 dicembre 2010 - 10:26
#222
Inviato 05 settembre 2011 - 18:04
Salvatore Licitra sings "E Lucevan le Stelle" from Tosca
(Arturo Toscanini)
molti si chiedono se il pop/rock possa essere una forma d'arte musicale o meno; ebbene, lo è sicuramente... ma solo quando risponde al requisito esposto da Don Van Vliet:
« Non voglio vendere la mia musica. Vorrei regalarla, perché da dove l'ho presa non bisogna pagare per averla »
#223
Inviato 05 settembre 2011 - 18:35
http://www.anobii.com/satyajit/books
http://www.goodreads...3893406-claudio
https://twitter.com/EligioAldoVere
#224
Inviato 05 settembre 2011 - 19:51
Questo cerca protezione, quello ha torto e vuol ragione, chi vorrebbe un impieguccio, chi una cattedra ed è un ciuccio...
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#225
Inviato 05 settembre 2011 - 20:20
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#226
Inviato 06 settembre 2011 - 06:25
Volevo essere generosa. In effetti era decisamente nella media dei suoi contemporanei, e non è una media alta. Credo che l'accostamento a Pavarotti e tutto l'hype relativo abbia influito negativamente anche sulla voce, con troppi impegni e ruoli troppo pesanti (Johnson, Ernani, Alvaro, Calaf...), portando a un declino rapido.No eccellente no, dai. Neanche rispetto ai contemporanei.
Che poi l'etichetta di "nuovo Pavarotti" è l'unico motivo per cui all'incidente e morte di Licitra è stato dedicato così tanto spazio mediatico. Di chi fosse e come effettivamente cantasse Licitra poco si sapeva e ancor meno importava. Poco tempo fa è morto Vincenzo La Scola, 50 anni, tenore di pari livello ma non baciato da paragoni altisonanti, e la notizia è rimasta confinata ai melomani: E solo pochi secondi di servizi frettolosi e superficiali in questi anni sono stati dedicati alla morte di artisti che saranno anche stati molto anziani e le cui carriere si erano svolte decenni fa, ma che erano e restano dei Giganti - Simionato, Taddei, Siepi, Di Stefano e prima di loro Tebaldi, Ghiaurov, Birgit Nilsson. Per non parlare di Corelli, che sul Corriere ebbe due colonnine stitiche perché il resto della pagina era dedicato alla zuffa di Giletti con un parcheggiatore. Solo Pavarotti ebbe l'onore delle cronache, ma non certo per gli indubbi meriti artistici che ebbe fra agli anni 60 e 70, ma per il personaggio che era diventato e le baracconate e il gossip che a lui si collegavano.
Questo cerca protezione, quello ha torto e vuol ragione, chi vorrebbe un impieguccio, chi una cattedra ed è un ciuccio...
When the legend becomes fact, print the legend
#227
Inviato 06 settembre 2011 - 09:01
. . ..pure per me non era da annoverare nell'eccellenza, ad ogni modo si era guadagnato un piccolo posticino, mi spiace moltissimo davvero!
#228
Inviato 06 settembre 2011 - 09:41
Questo cerca protezione, quello ha torto e vuol ragione, chi vorrebbe un impieguccio, chi una cattedra ed è un ciuccio...
When the legend becomes fact, print the legend
#229
Inviato 06 settembre 2011 - 12:29
1. che i media italiani siano notoriamente incompetenti in ambito musicale (non solo melodrammatico) è vero e del resto rispecchiano il grado di cultura medio della nazione; per cui non bisogna per forza scandalizzarsi se vanno dietro all'hype, al limite dobbiamo rattristarcene.
2. per quanto sopra detto, il fatto che nomi come La Scola o altri siano stati del tutto ignorati dai media, non significa che avrebbe dovuto per forza essere così anche per Licitra. Da questo punto di vista io sono un po' più pragmatico e meno integralista: l'importante che ogni tanto al grande pubblico arrivi qualcosa riguardante la lirica, la musica classica in genere o il teatro; chi stimolato avrà voglia di appronfondire certi aspetti, avrà tempi e modi per conoscere anche i La Scola, ecc. E' per questo che io salutai con benevolenza l'operazione Rigoletto, che infatti ci divise anche all'epoca.
(Arturo Toscanini)
molti si chiedono se il pop/rock possa essere una forma d'arte musicale o meno; ebbene, lo è sicuramente... ma solo quando risponde al requisito esposto da Don Van Vliet:
« Non voglio vendere la mia musica. Vorrei regalarla, perché da dove l'ho presa non bisogna pagare per averla »
#230
Inviato 06 settembre 2011 - 12:42
Questo cerca protezione, quello ha torto e vuol ragione, chi vorrebbe un impieguccio, chi una cattedra ed è un ciuccio...
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#231
Inviato 07 settembre 2011 - 06:36
non ho capito dove hai letto, nei miei post precedenti, accuse a te rivolte di quel genere... vabè, stendiamo un velo pietoso.
(Arturo Toscanini)
molti si chiedono se il pop/rock possa essere una forma d'arte musicale o meno; ebbene, lo è sicuramente... ma solo quando risponde al requisito esposto da Don Van Vliet:
« Non voglio vendere la mia musica. Vorrei regalarla, perché da dove l'ho presa non bisogna pagare per averla »
#232
Inviato 07 settembre 2011 - 23:54
#233
Inviato 21 settembre 2011 - 10:57
Qualcuno lo ha ascoltato? Come si svolge? Merita di essere ascoltato? . .. grazie in anticipo.
#234
Inviato 04 ottobre 2011 - 23:35
Leggevo in altro thread dell'Opera lirica composta da Waters nel 2005. Sapevo di questo progetto, pero' non l'ho mai ascoltato, o meglio ho avuto un po' di timore, ammetto sinceramente. . .
Qualcuno lo ha ascoltato? Come si svolge? Merita di essere ascoltato? . .. grazie in anticipo.
Esiste l'edizione discografica, pubblicata in due versioni e con interpreti parzialmente diversi, cantata in inglese e in francese.
Merita di essere ascoltata, ma non oserei dire che si tratti di un capolavoro o di un'opera destinata ad entrare stabilmente in repertorio. Al di là dei fan irriducibili dei Pink Floyd e di Roger Waters, ha avuto un'eco piuttosto limitata sia tra gli appassionati di rock, sia tra quelli di opera lirica. Sconta sia un certo esaurimento della vena creativa di Waters che dopo l'uscita dai Pink Floyd ha pubblicato album sempre più di rado (anche se il terzo e per ora ultimo, come si sa, è di gran lungo il migliore; ma si parla di molti anni fa) e si traduce in una certa ripetitività dei temi, sia le limitate conoscenze tecniche del musicista, che non è in grado di orchestrare una composizione complessa come un'opera lirica. Musicalmente sembra una via di mezzo tra un'opera lirica italiana tardo ottocentesca e un musical anglosassone di stampo classico (tipo "The Phantom of the Opera" o "Les Misérables" per intenderci) e quindi ha un sapore retrò tale da far storcere il naso alla critica più integralista che in un'opera contemporanea trova impensabile ed anacronistico un totale recupero della melodia classicheggiante, senza però essere talmente "italiana" e retrò da poter conquistare i fruitori più tradizionalisti della lirica, che forse non disdegnerebbero una nuova opera che tentasse di recuperare gli stilemi di un secolo fa (abbondante), ma che restano per lo più freddi di fronte al lavoro di Waters.
L'uscita discografica è stata ottimamente recensita sulla rivista mensile specializzata "L'Opera".
#235
Inviato 05 ottobre 2011 - 04:08
Saint François d'Assise (1999, 4xcd, Deutsche Grammophon)
José van Dam, Tom Krause, Dawn Upshaw
Hallé Orchestra & Arnold Schoenberg Chor - Kent Nagano
(Arturo Toscanini)
molti si chiedono se il pop/rock possa essere una forma d'arte musicale o meno; ebbene, lo è sicuramente... ma solo quando risponde al requisito esposto da Don Van Vliet:
« Non voglio vendere la mia musica. Vorrei regalarla, perché da dove l'ho presa non bisogna pagare per averla »
#236
Inviato 05 ottobre 2011 - 08:33
#237
Inviato 07 ottobre 2011 - 21:13
oggi inizia la mia full immersion nel capolavoro drammatico di Messiaen:
Saint François d'Assise (1999, 4xcd, Deutsche Grammophon)
José van Dam, Tom Krause, Dawn Upshaw
Hallé Orchestra & Arnold Schoenberg Chor - Kent Nagano
Molto bella ma anche molto difficile.
E' l'edizione più colta e quella meglio eseguita.
A Madrid ( spero di aver compreso bene lo spagnolo..),dopo il primo atto sono iniziati i fuggi fuggi.
Buon ascolto.
#238
Inviato 17 ottobre 2011 - 13:01
Da subito si evince che, come gia' detto, (ma e' proprio un'impressione immediata) ci sono molti limiti , considerando che cosa e' un'Opera lirica. Diciamo che non si viene appagati pienamente, a volte si rimane come sospesi a mezz'aria. .. come se tutte le corde (musica, le parti vocali ,i cori etc. . ) non venissero toccate, o meglio, non paiono cosi impressionalmente e scrupolosamente vibrate per dar quel particolare "tocco" che emoziona.
Manca anche, a mio modesto avviso, quella particolare eleganza, quel "gusto ottimo" che dipinge un' Opera.
#239
Inviato 31 ottobre 2011 - 02:06
anche dopo aver letto la breve "recensione" da R.Crimson ( che ora comprendo meglio )
Comprendi meglio questo lavoro di Waters o comprendi meglio me?
#240
Inviato 01 novembre 2011 - 12:02
#241
Inviato 13 novembre 2011 - 21:20
#242
Inviato 07 dicembre 2011 - 10:14
quest'anno tocca al'ultimo dei capolavori italiani di Mozart, il Don Giovanni di Lorenzo da Ponte, un'opera che pur rimanendo fedele ai principi illuministici che ispirarono il compositore salisburghese per tutta la vita, riesce a far intravedere il romanticismo che di lì a qualche anno comincerà a far capolino in Europa.
E' un'opera immensa, forse la più controversa di Mozart e che è legata, vuoi per affinità vuoi per leggende metropolitane, ad alcuni fatti della tragica vicenda finale della vita del compositore... tra le più incredibili (peraltro confermate da più racconti di contemporanei), pare che abbia concluso l'Ouverture durante il viaggio tra Vienna e Praga, dove l'opera andò in scena per la prima volta.
Fortunatamente, grazie al recupero della sua funzione di servizio pubblico che la RAI cerca di portare avanti, questa rappresentazione verrà trasmessa OGGI su RAI5 a partire dalle 17.45
vederla è OBBLIGATORIO!!
ps: mannaggia, mi sono or ora ricordato che alle 20.45 comincia Villareal-Napoli... sacro o profano?
(Arturo Toscanini)
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#243
Inviato 07 dicembre 2011 - 11:07
#244
Inviato 07 dicembre 2011 - 11:42
ma l'ultimo dei capolavori italiani di Mozart non è Così fan tutte?
no, è Paprika
#245
Inviato 07 dicembre 2011 - 12:06
ma l'ultimo dei capolavori italiani di Mozart non è Così fan tutte?
sì sì... ho sbagliato, anzi ho fatto due errori: uno, perchè effettivamente l'ultima opera è la Clemenza e, due, perchè l'ultima opera con libretto di Da Ponte è effettivamente Così fan tutte.
(Arturo Toscanini)
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#246
Inviato 07 dicembre 2011 - 17:26
Questo cerca protezione, quello ha torto e vuol ragione, chi vorrebbe un impieguccio, chi una cattedra ed è un ciuccio...
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#247
Inviato 07 dicembre 2011 - 17:45
cmq, prima di emettere giudizi definitive bisogna arrivare alla scena della statua... lì capiremo il valore di questa rappresentazione
Messaggio modificato da Notker il 07 dicembre 2011 - 17:55
(Arturo Toscanini)
molti si chiedono se il pop/rock possa essere una forma d'arte musicale o meno; ebbene, lo è sicuramente... ma solo quando risponde al requisito esposto da Don Van Vliet:
« Non voglio vendere la mia musica. Vorrei regalarla, perché da dove l'ho presa non bisogna pagare per averla »
#248
Inviato 07 dicembre 2011 - 19:16
Questo cerca protezione, quello ha torto e vuol ragione, chi vorrebbe un impieguccio, chi una cattedra ed è un ciuccio...
When the legend becomes fact, print the legend
#249
Inviato 08 dicembre 2011 - 07:11
aspetterei la seconda rappresentazione, per vedere le reazioni del loggione (quello che, per intenderci, faceva cadere pure un Verdi)... a meno che i melomani milanesi non sono andati tutti alle bahamas
(Arturo Toscanini)
molti si chiedono se il pop/rock possa essere una forma d'arte musicale o meno; ebbene, lo è sicuramente... ma solo quando risponde al requisito esposto da Don Van Vliet:
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#250
Inviato 08 dicembre 2011 - 09:48
all'epoca vigeva lo jus primae noctis al di fuori del quale tutta la vicenda di Zerlina appare incomprensibile;
si era alla vigilia della rivoluzione francese, alla cui luce il protratto ed ostentato canto viva la libertà acquista un significato che altrimenti non ha;
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