Le 9 sinfonie / Ludwig Van Beethoven ; Wien Philharmonia Orchestra ; Herbert Von
#1
Inviato 22 settembre 2006 - 09:48
#2
Inviato 22 settembre 2006 - 10:05
Ecco perchè ti consiglio l'esecuzione fatta da Karajan nel 63 con i Berliner (secondo la critica è la migliore).
La si trova in edizione italiana per la Dg e non costa neanche tanto (credo se non ricordo male sui 30-35â?¬)
#3 Guest_Glory days_*
Inviato 22 settembre 2006 - 10:08
#4
Inviato 22 settembre 2006 - 10:21
P.S. Ovviamente ci sono altri direttori che hanno dato interpretazioni coi controfiocchi di Beethoven e che dovrebbero essere sentiti.
#5
Inviato 22 settembre 2006 - 10:32
Dal mio punto di vista nell'esecuzione delle sinfonie beethoveniane conta non solo il direttore (e su Karajan andiamo sul sicuro!!!!!), ma anche l'orchestra. E qui faccio il fissato: per il sottoscritto l'orchestra migliore per Beethoven sono i Berliner Philharmoniniker, sia come timbrica, che come impatto sonoro.
Ecco perchè ti consiglio l'esecuzione fatta da Karajan nel 63 con i Berliner (secondo la critica è la migliore).
La si trova in edizione italiana per la Dg e non costa neanche tanto (credo se non ricordo male sui 30-35â?¬)
bella dritta.
Dove si può trovare un testo (o un sito) che indirizzi nel mare magno delle interpretazioni di classica?
dai manichei che ti urlano o con noi o traditore libera nos domine
#6
Inviato 22 settembre 2006 - 10:41
Dove si può trovare un testo (o un sito) che indirizzi nel mare magno delle interpretazioni di classica?
Questo sito è più che buono: http://www.classical.net/
Poi c'è sempre la spesso dimenticata rivista Amadues.....
Ma secondo me sulla classica ciò che guida verso un esecuzione è non solo la conoscenza dell'interprete ovviamente, ma anche una sorta di sesto senso.......
Dimenticavo, anche su Scaruffi c'è un piccola sezione con dischi di musica classica consigliati.
#7
Inviato 22 settembre 2006 - 15:47
#8
Inviato 22 settembre 2006 - 16:13
I Wiener hanno sicuramente gli archi più cantabili del mondo ma la potenza sonora degli ottoni e dei legni dei Berliner è una spanna sopra tutti (non a caso i blaser dei Berliner fanno anche gruppo a sè nella discografia).
con Karajan di mezzo conviene quasi sempre la Berliner Philharmoniker.
fermo restando che i Wiener sono comunque un'orchestra tra le migliori del mondo, con una tradizione anche più importante dei Berliner.
ma con quest'ultimi, Karajan dava davvero il meglio di sè.
(Arturo Toscanini)
molti si chiedono se il pop/rock possa essere una forma d'arte musicale o meno; ebbene, lo è sicuramente... ma solo quando risponde al requisito esposto da Don Van Vliet:
« Non voglio vendere la mia musica. Vorrei regalarla, perché da dove l'ho presa non bisogna pagare per averla »
#9
Inviato 22 settembre 2006 - 17:29
grazie mille a tutti quanti mi hanno dato un consiglio.seguendo le vostre opinioni alla fine ho optato per le 9 sinfonie della DG.
scelta ottima direi, hai fatto bene a fidarti.....
a proposito rendi pubblico, dopo l'ascolto ovviamente, se l'acquisto ti ha soddisfatto..
#10
Inviato 22 settembre 2006 - 20:09
Ecco perchè ti consiglio l'esecuzione fatta da Karajan nel 63 con i Berliner (secondo la critica è la migliore).
Anch'io ti consiglio questa incisione e pure io apprezzo la Quinta diretta da Giulini!
Comunque un mio amico mi ha fatto scoprire un'altra integrale delle sinfonie piuttosto interessante: il direttore è Roger Norrington che dirige i London classical players (Virgin 5 CD + le Overtures, prezzo decente). Trovo che la sua interpretazione sia originale per la disposizione degli strumentisti e di conseguenza per la formazione degli spazi e flussi sonori. Forse non saranno storiche come quelle di Karajan o Furtwangler, ma se non altro hanno il pregio - per qualcuno, forse, il difetto - di togliere molto del "titanismo" con le quali solitamente si usa affrontare Beethoven.
Un ascolto vale senz'altro la pena farlo.
non sono asociale...sono socialmente selettivo
#11
Inviato 23 settembre 2006 - 06:28
[Comunque un mio amico mi ha fatto scoprire un'altra integrale delle sinfonie piuttosto interessante: il direttore è Roger Norrington che dirige i London classical players (Virgin 5 CD + le Overtures, prezzo decente). Trovo che la sua interpretazione sia originale per la disposizione degli strumentisti e di conseguenza per la formazione degli spazi e flussi sonori. Forse non saranno storiche come quelle di Karajan o Furtwangler, ma se non altro hanno il pregio - per qualcuno, forse, il difetto - di togliere molto del "titanismo" con le quali solitamente si usa affrontare Beethoven.
Un ascolto vale senz'altro la pena farlo.
un altro ciclio, che all'epoca sollevò parecchi entusiasmi, è quello inciso per la Philips da Franz Brüggen e la sua 18th Century Orchestra.
si tratta delle registrazioni effettuate (per la prima volta) con strumenti originali dell'epoca, circa 15 anni fa quando la filologia era la tecnica interpretativa più in voga.
sono certamente da ascoltare, anche perchè Brüggen è un direttore con i controfiocchi, ma bisogna sapere che il suono prodotto dagli strumenti di 200 anni fa non è esattamente quello degli strumenti di oggi.
soprattutto gli ottoni paiono paurosamente fiacchi e hanno anche un'emissione ritardata... insomma, bisogna farci un po' l'abitudine.
(Arturo Toscanini)
molti si chiedono se il pop/rock possa essere una forma d'arte musicale o meno; ebbene, lo è sicuramente... ma solo quando risponde al requisito esposto da Don Van Vliet:
« Non voglio vendere la mia musica. Vorrei regalarla, perché da dove l'ho presa non bisogna pagare per averla »
#12
Inviato 23 settembre 2006 - 08:27
...
Vero ciò che dici sugli strumenti d'epoca. Solitamente associamo tali esecuzioni ad opere del periodo barocco, ma effettivamente anche ai tempi di Beethoven gli strumenti non erano gli stessi di oggi. Io possiedo la "Nona" (etichetta Harmonia Mundi) diretta da Philippe Herreweghe (direttore che adoro!) con la sua Orchestre des Champs Elysées che utilizza strumenti d'epoca. Basta questa "piccola" caratteristica per cambiare completamente l'intera materia tonale e restituire una visione decisamente diversa dell'opera, non migliore o peggiore, semplicemente diversa.
Non c'entra nulla con Beethoven, ma mi permetto una nota sugli strumenti d'epoca: trovo insuperata l'interpretazione delle Sonate e (soprattutto) delle Variazioni di Mozart (etichetta Bis) fatta da Ronald Brautigam su un fortepiano copia di un esemplare del 1795: esecuzione preziosa con un suono spettacolare che conferisce ai brani leggerezza espositiva e una sobria profondità tonica.
non sono asociale...sono socialmente selettivo
#13
Inviato 23 settembre 2006 - 08:36
Io possiedo la "Nona" (etichetta Harmonia Mundi) diretta da Philippe Herreweghe (direttore che adoro!) con la sua Orchestre des Champs Elysées che utilizza strumenti d'epoca. Basta questa "piccola" caratteristica per cambiare completamente l'intera materia tonale e restituire una visione decisamente diversa dell'opera, non migliore o peggiore, semplicemente diversa.
ooohh... io ho quella di Brüggen, come ho scritto.
hai presente il secondo movimento Molto Vivace? ecco prendi il trio, cioè la sezione più pacata, al centro del pezzo, suonata soprattutto dagli ottoni.
ascolta bene e noterai che il "mordente" (3 note suonate rapidissimamente) dei corni arrivi in ritardo rispetto agli archi.
eh eh... se sei abituato Bohm o Karajan l'effetto è davvero strano, sembra quasi una stecca del musicista... invece è una delle caratteristiche del corno di 2 secoli fa.
(Arturo Toscanini)
molti si chiedono se il pop/rock possa essere una forma d'arte musicale o meno; ebbene, lo è sicuramente... ma solo quando risponde al requisito esposto da Don Van Vliet:
« Non voglio vendere la mia musica. Vorrei regalarla, perché da dove l'ho presa non bisogna pagare per averla »
#14
Inviato 30 settembre 2006 - 18:05
#15
Inviato 30 settembre 2006 - 18:28
Grazie a tutti per il consiglio.
di niente
#16
Inviato 02 ottobre 2006 - 10:57
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