Edoardo Bennato
#51
Inviato 07 settembre 2020 - 15:44
#52
Inviato 07 settembre 2020 - 15:50
Semplicemente, non conoscete le classifiche italiane dell'epoca, che mostrano un dislivello impressionante fra Branduardi e gli altri tre che ho citato.
Nonché un Branduardi, almeno nei Settanta, esattamente ai livelli di Bennato (che però, questo sì, continuò a livelli simili anche negli Ottanta, mentre Branduardi no).
Niente di male eh, ma almeno evitate sparate...
"SOVIET SAM" un blog billizzimo
7 ottobre 2020, il più grande esperto di tennis del forum su Sinner al Roland Garros:
Tra due anni torniamo per vincere.
#53
Inviato 07 settembre 2020 - 16:07
Semplicemente, non conoscete le classifiche italiane dell'epoca, che mostrano un dislivello impressionante fra Branduardi e gli altri tre che ho citato.
Nonché un Branduardi, almeno nei Settanta, esattamente ai livelli di Bennato (che però, questo sì, continuò a livelli simili anche negli Ottanta, mentre Branduardi no).
Niente di male eh, ma almeno evitate sparate...
Sei te che stai facendo i paragoni prendendo in esame gli ascolti su Spotify, che ovviamente risentono largamente del pubblico che usa quel mezzo, tra cui temo non ci sia una grossa fetta di gente che ascoltava musica 50 anni fa. Uno nato negli anni '90, per dire, conosce quasi certamente Bennato, probabilmente non Branduardi. E se uno cerca una playlist di musica leggera italiana su Spotify è molto più facile che ci trovi Bennato e Bertoli, che Branduardi.
#54
Inviato 07 settembre 2020 - 16:26
Finardi e Graziani ripeto molto più defilati.
#55
Inviato 07 settembre 2020 - 16:35
Io di Bennato, grazie al mio fratello maggiore, conosco un paio di dischi dei Settanta (Burattino Senza Fili, é Arrivato un Bastimento, Uffà Uffà), e li apprezzo pure -molto meno di quanto facessi all'epoca- salvo poi ignorarlo completamente, a parte qualche sporadico ascolto dei suoi sempre più rari successi.
Ma la ragione principale per cui Edoardo mi viene in mente è un'altra, ed è tale da connotare non solo lui ma un'intera categoria di vecchi tromboni irrimediabilmente legati a epoche passate e a successi oramai più replicabili. In sintesi quello che esprime in molte sue interviste, ovviamente degli ultimi anni, si riassume in tutto un piagnisteo sulla vera musica di ieri, di come era suonata e vissuta con veri strumenti e al giorno d'oggi non c'è più il sudore e la gavetta e sticazzi e mecojoni. Insomma, una solfa trita e ritrita, che mi puzza di vecchio e triste lontano un miglio, e che riguarda non solo Bennato, ripeto, ma che ricollego a lui soprattutto. Come se la musica non fosse entità in continua evo-rivoluzione, come se le stesse cose che lui proponeva appunto nei Settanta non sarebbero risultate indigeste ai cultori del bel canto all'italiana.
#56
Inviato 07 settembre 2020 - 17:19
Sei te che stai facendo i paragoni prendendo in esame gli ascolti su Spotify, che ovviamente risentono largamente del pubblico che usa quel mezzo, tra cui temo non ci sia una grossa fetta di gente che ascoltava musica 50 anni fa. Uno nato negli anni '90, per dire, conosce quasi certamente Bennato, probabilmente non Branduardi. E se uno cerca una playlist di musica leggera italiana su Spotify è molto più facile che ci trovi Bennato e Bertoli, che Branduardi.
Negli anni Novanta erano entrambi ancora molto presenti in tv, andavano a qualsiasi manifestazione canora estiva e come vendite stavano più o meno alla pari (Bennato crollò di botto dopo il 1992).
Il paragone su Spotify l'ho fatto perché Branduardi è l'unica anomalia.
Nessun altro ha numeri bassi quanto i suoi fra quelli dalla parabola commerciale simile: prendiamo che so, Gianni Togni e Alan Sorrenti, per dire altri due che han fatto tre dischi di fila di grande successo per poi sparire (anzi, a dirla tutta Branduardi s'è retto a galla nella fascia media della classifica fino ai primi Duemila, mentre i due in questione sono proprio spariti nel nulla).
Ebbene, oggi anche loro superano Branduardi per streaming, e ovunque, non solo su Spotify.
Per qualche motivo, immagino dovuto alla sua peculiarità stilistica, l'Angelone nazionale sembra essere letteralmente evaporato a livello digitale. La sua musica è risultata del tutto invendibile ai più giovani. Non si tratta di una cosa comune, visto che è successa solo a lui, e pertanto l'ho segnalata.
@Harry Caul: la maggiore costanza di Bertoli si risolve in cinque dischi in top 20 in tutta la carriera (il primo nel 1981, l'ultimo nel 1992), contro i tredici di Branduardi (il primo nel 1976, l'ultimo nel 2005).
Ma persino Graziani che definisci molto più defilato di Bertoli, ce ne ha piazzati sette, per dire.
State semplicemente facendo valere le vostre impressioni personali piuttosto che i dati, che dicono tutt'altro.
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#57
Inviato 07 settembre 2020 - 17:36
Poi che la musica medievaleggiante e già allora antimoderna di Branduardi oggi faccia fatica a fare breccia mi sembra abbastanza normale, mi stupirei anzi del contrario.
#58
Inviato 07 settembre 2020 - 17:38
Gli ascolti su Spotify sono determinati anche dall'inserimento nelle playlist pubbliche, che premiano gli artisti che hanno fatto poche canzoni famosissime anche se poi sono spariti.
Ad esempio, nella playlist "Anni 70" (85.677 Mi piace) abbiamo "Il Gatto e la Volpe" ma non "Alla Fiera dell'Est", nella playlist "Anni 80" (164.320 Mi piace) ci sono "Sono Solo Canzonette" e "Viva la mamma" (due anche per Gianni Togni *), Branduardi non pervenuto.
Poi ci sono cose che non sappiamo ovviamente, come Spotify gestisce le radio e i brani consigliati in shuffle (quando lascio andare in riproduzione musica italiana vintage mi propone sempre le stesse canzoni, per dire), che accordi ci sono con le case discografiche, etc.
Insomma un mezzo importante ma forse non l'unico da guardare per capire la fama di un artista, soprattutto chi ha avuto successo in passato. L'accoglienza dal vivo anche mi sembra importante.
Il mese scorso ho cercato su Spotify Branduardi e la sua home page mi è sembrata poco curata, segno che forse né lui né i suoi editori/discografici/manager credono tanto nel mezzo.
* mentre "Figli delle stelle" prima in entrambe le playlist
#59
Inviato 07 settembre 2020 - 18:08
Queste sono le statistiche di Last.fm, che forse è una base migliore su cui fare riferimento in questo caso rispetto a Spotify:
Angelo Branduardi:
52K ascoltatori, 856,7K scrobbling
Gianni Togni:
8.668 ascoltatori, 46,9K scrobbling
Luna 5.482 ascoltatori
#60
Inviato 07 settembre 2020 - 18:11
Ovvio che su Spotify contino tantissimo le playlist, su questo non ci piove: basta guardare quali sono i brani più ascoltati di qualunque artista, e sono semplicemente quelli messi in qualche playlist (o in qualche film recente / meme, al massimo, ma contano comunque più le playlist grazie alla loro sistematicità).
E però, come si spiega che Spotify non abbia messo nella playlist anni Settanta uno dei cantautori simbolo dell'epoca? Poniamo anche che l'autore abbia un management che non è interessato allo streaming... rimane il fatto che ebbe tre hit universali (e una manciata d'altri brani di grande culto), che avrebbero dovuto finirci indipendentemente dal suo interesse (così come sono sicuro che Togni o Bertoli siano finiti nelle playlist senza queste grandi spinte manageriali).
E attenzione, perché il discorso non vale solo per Spotify. Per esempio, credereste che, contando quanto è stata famosa, "Cogli la prima mela" su Youtube, sommandone tutti i video, fatichi ad arrivare a 2.5 milioni di visualizzazioni? Sono una miseria suvvia...
(Last.fm temo ormai sia abbastanza superato, basti vedere le "quantità" che muove).
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#61
Inviato 07 settembre 2020 - 20:24
Possiamo rimanere nell'ambito musicale e basta - ambito nel quale il nostro sembra avere avuto ben più nemoria e consistenza di molti suoi coetanei eccezion fatta per pochissimi (Dalla, Battisti, De Gregori-forse)
Che palle cazzo
mi ricorda un po' Moro.
Con trepidazione vivo solo le partite dell'Inter.
Io non rispondo a fondo perchè non voglio farmi bannare, però una cosa voglio dirla: voi grillini siete il punto più basso mai raggiunto dal genere umano. Di stupidi ne abbiamo avuti, non siete i primi. Di criminali anche. Voi siete la più bassa sintesi tra violenza e stupidità. Dovete semplicemente cessare di esistere, come partito (e qui non ci si metterà molto) e come topi di fogna (e qui sarà un po' più lunga, ma cristo se la pagherete cara).
#62
Inviato 07 settembre 2020 - 21:05
Ascolti, vendite e classifiche sono i dati che aiutano a misurare l'aspetto che era stato giustamente tirato in ballo da Tom (ma anche io ho sempre accomunato Bennato e Branduardi per il loro peculiare percorso di dominatori di un'epoca che sono poi crollati all'improvviso senza alcuna motivazione apparente).
Ascolti, vendite e classifiche sono altresì elementi essenziali in un qualsiasi discorso di taglio storico sulla musica, quindi c'entrano assolutamente tutto (o i tuoi adorati Beatles e Springsteen non sarebbero stati Beatles e Springsteen).
L'ambito "musicale e basta" non esiste perché la musica non è un dono dell'iperuranio, ma nasce da un contesto.
Dulcis in fundo, "più memoria e consistenza Bennato dei suoi coetanei" ci prova, ma non fa ridere: ha fatto cose imbarazzanti dopo il suo periodo d'oro.
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#63
Inviato 07 settembre 2020 - 23:51
Ma la ragione principale per cui Edoardo mi viene in mente è un'altra, ed è tale da connotare non solo lui ma un'intera categoria di vecchi tromboni irrimediabilmente legati a epoche passate e a successi oramai più replicabili. In sintesi quello che esprime in molte sue interviste, ovviamente degli ultimi anni, si riassume in tutto un piagnisteo sulla vera musica di ieri, di come era suonata e vissuta con veri strumenti e al giorno d'oggi non c'è più il sudore e la gavetta e sticazzi e mecojoni. Insomma, una solfa trita e ritrita, che mi puzza di vecchio e triste lontano un miglio, e che riguarda non solo Bennato, ripeto, ma che ricollego a lui soprattutto. Come se la musica non fosse entità in continua evo-rivoluzione, come se le stesse cose che lui proponeva appunto nei Settanta non sarebbero risultate indigeste ai cultori del bel canto all'italiana.
In effetti anche a me inizio' a decadere come personaggio negli anni 90, quando era ospite una puntata si' e l'altra anche in qualsiasi programma di Red Ronnie, dove mostrava un'apertura mentale verso la musica altrui degna di Pino Scotto. Niente di male non avesse condito sempre la sua opionione con la retorica del Vero Folk e del Vero Ruocchenruoll, che naturalmente erano solo come li suonava lui. Credo che alla lunga il carattere non esattamente amabile abbia concorso non poco al suo finire fuori dal grosso giro.
Mi spiegate please cosa c'entrano gli ascolti, le vendite, le classifiche e quant'altro con la discussione? Che paragone è Branduardi-Bennato che musicalmente sono universi opposti? A chi cazzo frega davvero chi ha venduto di più e meno, e quando?
Branduardi l'ho tirato in ballo io solo come esempio di artista cristalizzato in un'unica determinata epoca, almeno nell'opinione generalizzata. Cosa che e' successa anche a Bennato, nonostante in realta' abbia continuato ad avere molto successo anche dopo.
Era, cosi', giusto una curiosita', ovvio che non ho bisogno di cercare le ragioni per cui "Il gatto e la volpe" e' diventato un evergreen che oggi indentifica il suo autore molto piu' di "W la mamma".
Comunque ti diro' che a me e' sempre venuto ad associarli, forse per l'imprinting ricevuto quando ero bambino, e le canzoni favolistiche di uno e dell'altro erano onnipresenti all'asilo e elementari insieme a quelle di Endrigo (che pero' intuivo essere di un'altra epoca). Poi ovvio che parliamo di due artisti dall'approccio stilistico praticamente opposto.
#64
Inviato 08 settembre 2020 - 08:38
Giusto ora con mio padre e' saltato fuori il discorso su Bennato e le musiche che ascoltavo da bambino e lui mi ha ricordato un episodio della mia infanzia che avevo totalmente rimosso: una cugina mi aveva dedicato alla radio per il mio compleanno proprio Il gatto e la volpe, che evidentemente mi piaceva molto, in un programma in cui dovevi ringraziare rispondendo a tua volta con un'altra canzone. Mio padre non ricorda che canzone avessi scelto io, ma come in un flashback horror me ne sono ricordato io: L'italiano di Toto Cutugno.
#65
Inviato 08 settembre 2020 - 10:40
ha fatto cose imbarazzanti dopo il suo periodo d'oro.
Temo che il suo più "duraturo" successo però dipenda anche da quelle perchè pur essendo imbarazzanti quanto si voglia grazie a quei pezzi il suo nome è rimasto presente in radio e tv non soltanto durante gli anni 80 (dove è stato un mattatore) ma anche durante gli anni 90 (ricordo passatissima in radio la terribile Le ragazze fanno grandi sogni, Afferrare una stella in un popolarissimo spot tv e anche Sbandato si sentiva parecchio). Se il tuo nome rimane mediaticamente a galla, di riflesso anche il tuo vecchio catalogo viene rispolverato più frequentemente (Ogni favola è un gioco e L'isola che non c'è in altri spot, Il gatto e la volpe suonata ovunque fino alla nausea) e quindi riscoperto dalla generazione più giovane di quel periodo.
Il nome e il successo di Branduardi (per me che lo conosco poco, a livello di singoli passati in radio, esattamente come Bennato) mi sembra più cristallizzato all'età d'oro del cantautorato italiano, non mi viene in mente nessun suo brano degli anni 80 e l'unico pezzo recente che ricordo con una vaga risonanza mediatica è Si Può Fare (non certo un pezzo da Domenica In). Da ignorantissimo direi che Bennato durante la sua carriera sia stato sempre più commerciale, "canzonettistico" e a suo modo attuale, con diverse canzoni che possono tuttora avere un forte appeal alle feste dei bambini... Branduardi mi è sempre apparso più dedito a sonorità più folk e colte, a suo modo elitario, noto al grande pubblico degli anni 90 soprattutto per La fiera dell'est. Non mi stupisce che tra i due Bennato sia più "ricordato" tra gli attuali 40enni, è stato sicuramente più furbo e paraculo.
#66
Inviato 08 settembre 2020 - 11:03
In realtà in radio passava eccome anche Branduardi. Radio Subasio (che credo sia la radio più ascoltata dell'Italia centrale), fissa in auto quando ero regazzino, passava praticamente ogni sua nuova uscita.
"L'apprendista stregone", "Domenica e lunedì", "Piccola canzone dei contrari", "Il giocatore di biliardo" (questa davvero un sacco), ma persino pezzi che oggi sembra non siano mai esistiti tipo "Forte".
E lui andava a Festivalbar, Un disco per l'estate, e ovunque altro potesse. Era davvero molto presente, ricordo che lo conosceva chiunque senza alcun problema - personalmente ne avevo percezione come di uno dei "big" - e non solo per "Alla fiera dell'est".
(Concordo su "Le ragazze fanno grandi sogni", orrenda).
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#67
Inviato 08 settembre 2020 - 11:18
Boh Federi', io non ho mai ascoltato un intero disco nè di Bennato e nè di Branduardi, sono stato adolescente durante gli anni 90 e la musica pop in casa entrava solo tramite radio e tv, eppure se mi chiedi quante canzoni di Bennato conosco credo arriverei a una ventina senza problemi mentre di Branduardi a fatica ne citerei cinque. Branduardi era un personaggio famoso certo, lo conoscevo e si vedeva in tv ma la sua fama e il suo appeal presso il grande pubblico non erano lontanamente paragonabili a quelli che Bennato aveva raggiunto nel periodo di Viva la mamma e Un'estate italiana (e aveva già una lunga storia alle spalle). E anche dopo, nonostate le brutture, il suo nome continuava appunto ad essere molto più "grosso" e madiaticamente pompato, forse grazie a una lunga carriera di successi che lo rendevano nonostante tutto rispettabile.
Adesso ho 40 anni e ascolto musica tramite spotify, se mai volessi ascoltare (ma non lo farò ) del pop italiano che mi ricordi la mia giovinezza chi suonerei tra i due? Ecco secondo me perchè tra i due sta vivacchiando meglio il primo tra quelli della mia generazione.
#68
Inviato 08 settembre 2020 - 12:08
Ma "Viva la mamma" e "Un'estate italiana" non fanno parte del periodo che dici tu. Hai parlato di anni Novanta, dove credo intendessi l'intero decennio e non il singolo anno 1990.
E se Bennato veniva da vendite fino al 1990 trionfali, a differenza di Branduardi, durante il corso del decennio in questione la loro situazione è stata viceversa molto simile, sia come vendite sia come passaggi.
Potrai dirmi: uno ha dominato fino al 1980, l'altro fino al 1990, e infatti non è una differenza da poco, ma non spiega comunque il dislivello (perché appunto Branduardi è molto più basso di quanto dovrebbe anche rispetto a personaggi assai minori di Bennato).
Dopodiché molto dipende dalle percezioni personali (basti vedere che Harry Caul in questo thread ha percepito Bertoli molto più popolare di Graziani).
Difatti la radio e la tv mi sta bene, ma poi molto dipende anche da quale radio, da quale tv, e soprattutto dal tuo ambiente.
Ci credi per esempio che io conosco molte canzoni di De Gregori e Dalla solo per titolo, anche mega-classici?
Se mi dici canticchiami "La leva calcistica della classe '68", "Anna e Marco" o "Futura", non saprei spiccicarti mezza nota - e se io ho potuto dormire su simili pezzi, figurati se tu non hai potuto dormire sul Branduardi anni Novanta. Che però in radio ci passava eccome.
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#69
Inviato 08 settembre 2020 - 14:27
Ma "Viva la mamma" e "Un'estate italiana" non fanno parte del periodo che dici tu. Hai parlato di anni Novanta, dove credo intendessi l'intero decennio e non il singolo anno 1990.
No no intendevo il decennio, ma se uno lo inaugura in quel modo è ovvio che venga percepito dal pubblico ancora come un nome di rilievo negli anni successivi e non come un dinosauro, anche se la produzione diventa scadente e via via di minor successo. A maggior ragione se riesce comunque a piazzare quei 2-3 singoletti in radio e pubblicità (per un periodo gli spot di telefonia, e forse eravamo già ai primi 2000, ebbero un impatto notevole, altro che passaggio a festivalbar) che di rigurgito fanno in modo che chi si avvicina a lui per la prima volta in quel momento è magari spinto a recuperare ciò che aveva fatto in precedenza grazie alla pubblicazione di raccolte ad hoc. Ecco tutto questo a Branduardi è mancato ed è forse la spiegazione del perchè è meno ricordato da chi ha 40 anni in giù.
Poi come ben sai negli anni '90 non è che ci fosse molta scelta per scoprire e ascoltare musica in tv, i canali e i programmi erano quelli, e per quanto riguarda le radio ho sempre preferito le nazionali alle locali (nonostante abbia vissuto in Molise nei primi anni 90 quindi Subasio la ricordo pure io).
#70
Inviato 08 settembre 2020 - 15:07
basti vedere che Harry Caul in questo thread ha percepito Bertoli molto più popolare di Graziani
Mmmmm no ecco questo faccio fatica pure io a condividerlo... per quanto anche Graziani non fosse più al top lo ricordo mediaticamente molto più incisivo (per dire mio un mio cugino coetaneo diventò suo fan proprio nei primi anni 90) e poi ovviamente la risonanza della sua morte fece il resto. Bertoli me lo ricordo giusto a sanremo e poco più.
Alla fine direi che il nocciolo della questione sia chi sia riuscito a guadagnare un discreto numero di nuovi fans negli anni dopo il picco di successo assicurandosi quindi una risonanza più duratura.
#71
Inviato 08 settembre 2020 - 15:52
Tenete conto pero' che Bertoli era un personaggio noto in vari ambiti oltre quello musicale: politici, sindacali, sociali, televisivi, e lo e' stato per quasi 25 anni. Se c'era da parlare di problemi dei disabili i TG andavano a intervistarlo, se c'era da parlar male dei preti era sempre in prima linea ( ). Anche negli utimi anni era spesso da Fazio, scherzava con Elio e la Gialappa's. Se vogliamo era anche un po' un presenzialista.
Graziani sicuramente ha avuto delle hit che Bertoli neanche si sognava, ma come personaggio era molto piu' defilato e sfocato. Non ricordo di averlo mai visto intervistato o una sua comparsa televisiva. Gia' nella seconda meta' degli anni 80 sembrava un personaggio di un'altra epoca e dimenticato. Parlo ovviamente della percezione che se ne aveva, poi magari in maniera piu' appartata avra' continuato ad avere la sua carriera e magari le sue soddisfazioni, come un Branduardi.
#72
Inviato 08 settembre 2020 - 16:54
Dopodiché molto dipende dalle percezioni personali (basti vedere che Harry Caul in questo thread ha percepito Bertoli molto più popolare di Graziani).
Difatti la radio e la tv mi sta bene, ma poi molto dipende anche da quale radio, da quale tv, e soprattutto dal tuo ambiente.
Va beh per te no ma per noi figli degli operai Bertoli negli anni 80 era molto più famoso di Graziani che a dirla tutta manco sapevo chi fosse.
Poi sulle classifiche come ho già detto hai sicuramente ragione tu.
#73
Inviato 08 settembre 2020 - 22:06
Non so quanti anni tu abbia, ma se hai vissuto gli '80 senza che canzoni come Pigro, Lugano addio, Firenze, Agnese ecc... ti sfiorassero, probabilmente abitavi sulla luna. Non c'è altra spiegazione.Va beh per te no ma per noi figli degli operai Bertoli negli anni 80 era molto più famoso di Graziani che a dirla tutta manco sapevo chi fosse.Dopodiché molto dipende dalle percezioni personali (basti vedere che Harry Caul in questo thread ha percepito Bertoli molto più popolare di Graziani).
Difatti la radio e la tv mi sta bene, ma poi molto dipende anche da quale radio, da quale tv, e soprattutto dal tuo ambiente.
Poi sulle classifiche come ho già detto hai sicuramente ragione tu.
Le ristampe dei vinili di Graziani le trovi anche in edicola in mezzo a quelle di Battisti, De André, Baglioni, Zero, la Bertè e i Pooh.
#74
Inviato 08 settembre 2020 - 22:16
#75
Inviato 08 settembre 2020 - 22:45
Comunque Edoardo Bennato ora è talmente famoso che manco nel thread intitolato "Edoardo Bennato" si parla di lui.
Edoardo bannato
#76
Inviato 09 settembre 2020 - 10:20
Io Bertoli me lo ricordo per spunta la luna dal monte. E basta.
Graziani manco per quella, cioè non ho saputo chi fosse fino almeno alla fine dei 90, quando dopo la sua morte c'è stato un certo revival. Prima non pervenuto.
Bennato invece l'ho conosciuto nel 1987 con li singoli dell'album Ok Italia, che da quel che ricordo erano passati molto spesso sia in radio che in tv, tant'è che nei miei ricordi associo l'87 proprio al video di Ok Italia (e ovviamente a Susanna Huckstep).
Poi c'è stato Abbi dubbi, altro album molto passato in radio con viva la mamma, vendo Bagnoli ecc, dopo la canzone di Italia 90, insomma, a livello di popolarità io lo ricordo ben superiore agli altri citati.
Parlo ovviamente dei miei ricordi di fine 80, primi 90, poi non so.
Mi chiamo Ash, reparto ferramenta
#77
Inviato 09 settembre 2020 - 11:05
Ma poi era davvero figa Abbi dubbi, puro leccasfalto.
Grandissimo, la sua voce ha quel timbro volgare e beffardo e quel grande senso del ritmo.
Caro sig. Bernardus...
"Echheccazzo gdo cresciuto che nin sei altro."<p>Scontro tra Titanic
#78
Inviato 09 settembre 2020 - 12:26
Su Bertoli ho la stessa percezione di Frank Pisciobbomba. Se non fosse stato per Spunta la luna... A quest'ora se lo ricorderebbero in 2 gatti anziché 4.
Su Graziani boh, io ricordo che negli anni 80 (soprattutto la prima metà) era piuttosto conosciuto, e le sue hit (che erano tante) si sentivano un po' ovunque. Con la fine di quel decennio è anche vero che ha avuto un lento e costante declino. Se arrivavi alla sua musica era più perché qualcuno, amico o parente, già lo ascoltava, più che per diffusione dei media. Questo sì.
#79
Inviato 09 settembre 2020 - 18:40
Facciamo al massimo i dieci brani più sottovalutati, almeno viene fuori qualcosa di utile.
"Fandango" (1976)
Misto fra opera e tango, con testo surreale e finale delirante. https://www.youtube....h?v=658AF6mfBlY
"Io che non sono l'imperatore" (1975)
Lo so che è la title track di un album storico, però è comunque troppo poco conosciuta rispetto al suo valore.
Forse il suo testo più bello in assoluto e tornado ritmico devastante. https://www.youtube....h?v=JXh2Pg3FzTU
"Affacciati affacciati" (1975)
Non so quanti brani così apertamente anti-papa siano stati pubblicati nell'Italia dell'epoca (ok, Venditti cantò "Brucia Roma cor papa dentro", ma nella stessa canzone se la prendeva un po' con chiunque, mentre questa di Bennato è ad personam).
Musicalmente un carro armato. https://www.youtube....h?v=zgOD6naD5g0
Ok, questo sopra era il periodo d'oro, ma mi fermo qui perché qualsiasi brano scelto in realtà rischia di non essere davvero sottovalutato, considerando il culto vantato da quegli album. Mi concentro sul dopo. Dal 1980 in poi non c'è un disco suo che mi piaccia per intero, però di gemme sparse ancora parecchie fino ai primi Novanta.
Poi dall'album "Se son rose fioriranno" il crollo definitivo, sia commerciale sia artistico. Da allora non riesco più a salvare niente.
"È arrivato un bastimento" (1983) https://www.youtube....h?v=qMCjUaHgKIY
Estesa jam funk rock, forse il coro "uo-o-oh" che si ripete di continuo è un po' stucchevole, ma alla base strumentale che gli dici?
"Kaiwanna" (1985)
Sembra un misto fra "Relax" dei Frankie Goes To Hollywood (fun fact: nello stesso disco c'è un brano che si intitola "Relax", ma con sonorità che non c'entrano niente) e "Prisencolinensinainciusol" di Celentano.
Non credo che molti altri avrebbero potuto far funzionare una simile assurdità. https://www.youtube....h?v=v_A2oJBDZ1w
"Zero in condotta" (1985)
Oscuro rock urbano con synth tesissimi e chitarre effettate. Gran testo, ermetico e dai contorni sci-fi. https://www.youtube....h?v=CuWER_OQTJg
"Chi beve chi beve" (1987)
Appena attacca sembra la "Macarena", poi gradualmente si trasforma in una bolgia di ritmi elettronici, con linee vocali gridate in dialetto napoletano. Testo di denuncia sulla condizione della sua città. Piuttosto agguerrita come "Macarena". https://www.youtube....h?v=RC8xLmacJMY
"Zen" (1989)
Muscoloso hard rock parte in italiano parte in dialetto siciliano, sull'omonimo quartiere di Palermo. https://www.youtube....h?v=ev-QQVeRbpE
"Sotto Viale Augusto che ce sta?" (1992)
Dal progetto a nome Joe Sarnataro, in cui suonava rock blues ridotto all'osso, in dialetto napoletano. E niente, il napoletano è come la frittura, migliora tutto. Poi il brano è ganzo e sornione il giusto. https://www.youtube....h?v=2G9IJ6rNn5A
"Il paese dei balocchi" (1992)
Bennato approda nell'elettronica degli primi Novanta, e la base è una gioia, fra ritmi programmati, pianolazze plastiche, chitarrine funky, piano blues e basso fusion.
Il testo emerge qualche rivolo di retorica, però che gusto sentirlo cantare "qui il razzismo non ha attecchito mai" nel 1992. https://www.youtube....h?v=LXl6praLCxw
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#80
Inviato 09 settembre 2020 - 19:12
"Affacciati affacciati" (1975)
Non so quanti brani così apertamente anti-papa siano stati pubblicati nell'Italia dell'epoca (ok, Venditti cantò "Brucia Roma cor papa dentro", ma nella stessa canzone se la prendeva un po' con chiunque, mentre questa di Bennato è ad personam).
(è stato più forte di me , capolavoro cattivissimo, Pierangelone aveva due palle così e non faceva prigionieri)
Del Bennato relativamente minore ho sempre avuto un debole per Così non va, Veronica, gioiellino sghembo contenuto in Uffa! Uffa!....ma magari ora mi direte che è famosissima
#81
Inviato 12 settembre 2020 - 12:47
Comunque "ueee, puff-nghè, non si parla di musica!!!!11", e intanto il thread va avanti pagine.
Ok, allora parliamo di musica: thread morto in due interventi.
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#82
Inviato 12 settembre 2020 - 12:58
Beh, non t'ho elencato dieci pezzi qui sopra? Buon ascolto.
(Mi riferivo a un'altra persona comunque, che nelle pagine precedenti sbraitava che non si parlasse di musica...)
"SOVIET SAM" un blog billizzimo
7 ottobre 2020, il più grande esperto di tennis del forum su Sinner al Roland Garros:
Tra due anni torniamo per vincere.
#83
Inviato 12 settembre 2020 - 14:10
Da sempre innamorato di questa perla
#84
Inviato 13 settembre 2020 - 08:56
Foto random.
#86
Inviato 13 settembre 2020 - 11:56
#87
Inviato 14 settembre 2020 - 11:54
Beh, non t'ho elencato dieci pezzi qui sopra? Buon ascolto.
(Mi riferivo a un'altra persona comunque, che nelle pagine precedenti sbraitava che non si parlasse di musica...)
Ciao Gozer,
potresti per caso mettere dei voti (da 1 a 10 oppure da 1 a 5 stelle) alla discografia di Bennato?
Mi sarebbe utile per capire su cosa orientarmi....tra l'altro pensavo di prendere almeno un paio di suoi dischi.
Grazie mille.
#88
Inviato 14 settembre 2020 - 11:59
Basta con 'sti voti dai. Prenditi "La torre di Babele", poi se ti piace vai con "Burattino senza fili" e "Io che non sono l'imperatore".
"SOVIET SAM" un blog billizzimo
7 ottobre 2020, il più grande esperto di tennis del forum su Sinner al Roland Garros:
Tra due anni torniamo per vincere.
#89
Inviato 14 settembre 2020 - 12:08
Basta con 'sti voti dai. Prenditi "La torre di Babele", poi se ti piace vai con "Burattino senza fili" e "Io che non sono l'imperatore".
ok grazie.
#90
Inviato 20 settembre 2020 - 10:30
La torre di Babele (1976) è il mio preferito, Ditta perché l'hai saltato?
Io ho citato i miei 3 preferiti, quello rimane -ovviamente- un gran disco ma per i miei gusti lo metto un gradino sotto, idem "Non farti cadere le braccia" (1973), "Uffa Uffa" (1980) e "Sono solo canzonette" (1980)...
Anche se, in realtà, nel disco d'esordio c'è la mia preferita di tutto il suo repertorio, "Un giorno credi" (insieme ad "Affacciati affacciati").
Poi ripeto, tutto ciò che Bennato ha prodotto fino all'83 è oro colato..
#91
Inviato 20 settembre 2020 - 10:34
si ma adesso facciamo una bella top10 dei pezzi di Bennato
In ordine sparso:
01. La torre di Babele
02. Affacciati affacciati
03. Un giorno credi
04. Una settimana, un giorno
05. In fila per tre
06. Mangiafuoco
07. Tira a campare
08. Cantautore
09. Che ora è
10. Sono solo canzonette
#92
Inviato 20 settembre 2020 - 10:40
Beh, non t'ho elencato dieci pezzi qui sopra? Buon ascolto.
(Mi riferivo a un'altra persona comunque, che nelle pagine precedenti sbraitava che non si parlasse di musica...)
Ciao Gozer,
potresti per caso mettere dei voti (da 1 a 10 oppure da 1 a 5 stelle) alla discografia di Bennato?
Mi sarebbe utile per capire su cosa orientarmi....tra l'altro pensavo di prendere almeno un paio di suoi dischi.
Grazie mille.
Voti da 1 a 5?
Non farti cadere le braccia (1973): ****
I buoni e i cattivi (1974): *****
Io che non sono l'imperatore (1975): *****
La torre di Babele (1976): ****
Burattino senza fili (1977): *****
Uffà! Uffà! (1980): ****
Sono solo canzonette (1980): ****
È arrivato un bastimento (1983): ****
Kaiwanna (1985): ***
OK Italia (1987): ***
Abbi dubbi (1989): ***
Il paese dei balocchi (1992): **
È asciuto pazzo 'o padrone (1992): *****
Se son rose fioriranno (1994): **
Le ragazze fanno grandi sogni (1995): *
Sbandato (1998): *
L'uomo occidentale (2003): *
Le vie del rock sono infinite (2010): *
Pronti a salpare (2015): ***
#93
Inviato 09 febbraio 2021 - 17:41
l'ultimo pezzo si allaccia proprio, secondo me, all'interessante discussione di alcune pagine addietro sull'odierna visibilità di alcuni ex-pesi massimi.
riascoltavo "Abbi Dubbi": disco molto piacevole e vintage, "La luna" è una bella ballata, mentre "Viva la mamma" e "Abbi dubbi" hanno dalla loro ritmi e dalle melodie irresistibili.
#94
Inviato 21 luglio 2021 - 17:39
Ciao ragazzi, spero che vi piaccia!
"La fata" - Edoardo Bennato [Italian Graffiti #1]
A me è piaciuto, nella sua semplicità
#95
Inviato 21 luglio 2021 - 17:55
Il MAESTRO Bennato intervistato ieri sera dalla rete televisiva del nostro dovizioso Jules ha raccontato che sta allestendo uno spettacolo di pura contaminatio musicale: il suo rude e stratosferico rock and blues viene implementato da una orchestra quasi sinfonica di cinquanta elementi, quasi tutti archi e legni che con l'IKEA hanno poco pochissimo a che fare.
Benny non ha mai rotto le scatole a nessuno, non ha mai parlato di costruire una FONOPOLI, non ha dialogato con produttori internazionali come ha fatto LO-REN-ZO non ha collaborato con star mondiali ridotte alla fame e alla seta, ma nonostante questo anzi grazie a questo il MAESTRO quando smette di snocciolare accordi ritmici e indossa la dentiera della FISARMONICA a bocca è sempre una avveduta tecnica che stimola l'ascoltatore a viaggiare per i percorsi abbozzati e promulgati dalla vis etica estetica di Morricone.
La rete televisiva del nostro panzer Jules ha un solo difetto, quello di auto-ripetersi e non continuare il suo percorso senza retroazione, vogliamo la lisciatura del pelo e dello spazio CON-TIN-UO, parola frammentata apposta per il boxer sardo che tanto ha contribuito in sede cinematografica per lo sviluppo di Onda Rock e per far capire all'utenza che è impossibile questo mio sogno, non esiste pura algebra intuitiva logaritmo amore che si estendono in un continuo liscio spazio temporale catodico e bisognerebbe ritornare a MARX-ENGELS a quella tutt'altro che succinta elaborazione del pensiero comunista e del materialismo dialettico per dissezionare anzi emendare una volta per tutte la tirannia della pubblicità, IL MURO di SARTRE, LA NAUSEA di SARTRE che non ci permette di emozionarci in un unico vettore.
BATTIATO domina, in una scena italica mai così nuda e cruda dai tempi degli URLATORI e della giovinezza tutta mente e smentita di TENCO LUIGI, forse la massima espressione leopardiana della canzonetta italiana.
„Non si può che confermarsi 'stranieri nella propria lingua'. Il plurilinguismo (crogiuolo di idioletti, arcaismi, neologismi di che trabocca il poema) è il contrario d'una accademia di scuola interpreti. È 'Nomadismo': divagazione, digressione, chiosa, plurivalenza, ecc. Il testo intentato è (deve essere) smentito, travolto dall'atto, cioè de-pensato.“
CARMELO BENE
#96
Inviato 23 luglio 2021 - 08:57
Non farti cadere le braccia (1973): ****
I buoni e i cattivi (1974): *****
Io che non sono l'imperatore (1975): *****
La torre di Babele (1976): ****
Burattino senza fili (1977): *****
Uffà! Uffà! (1980): ****
Sono solo canzonette (1980): ****
È arrivato un bastimento (1983): ****
Kaiwanna (1985): ***
OK Italia (1987): ***
Abbi dubbi (1989): ***
Il paese dei balocchi (1992): **
È asciuto pazzo 'o padrone (1992): *****
Se son rose fioriranno (1994): **
Le ragazze fanno grandi sogni (1995): *
Sbandato (1998): *
L'uomo occidentale (2003): *
Le vie del rock sono infinite (2010): *
Pronti a salpare (2015): ***
Per me "Se son rose fioriranno" e "Le ragazze fanno grandi sogni" sono almeno da tre stelle (anche solo per il rock in latino di Elogio alla follia) e "L'uomo occidentale" alterna pezzi di una bruttura allucinante a piccole perle come "A cosa serve la guerra". Gli ultimi due secondo me non meritano neanche una stella, inascoltabili.
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