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Kill The Vultures - The Careless Flame (2006, Locust)


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119 replies to this topic

#101 slothrop

    Enciclopedista

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Inviato 27 settembre 2006 - 12:19

quando mi lamentavo io l'anno scorso e fui l'unico a dichiararmi contrario ai canoni stretti fissati da u. stavate tutti zitti.


Personalmente mi sono sempre intromesso poco in queste questioni (non so però se saremo tutti d'accordo su questo  ;) ) perchè il mio coinvolgimento fattivo è relativo, nel senso che collaboro in maniera abbastanza saltuaria.
Cionondimeno ho più volte fatto proposte ed espresso commenti (ultimamente in larga parte positivi) sull'evoluzione editoriale e organizzativa del sito.
Insomma, ho detto la mia ma non ho mai preteso di essere un "grande elettore" come non lo sono oggi.

Per venire al j'accuse di Ciro, cosa vuoi che ti dica? Io sarei anche per recensioni doppie, figurati, specie con voti diversi, sono in realtà un pedagogista mancato anche se il germe del pensiero liberal si sta pian piano e subdolamente impossessando di me, ma non divaghiamo.
Inoltre secondo me non sarebbe sbagliato mettere anche (in vista di un restyling) il nome del recensore già in copertina pur misconoscendo gli eventuali scazzi tecnici e rendendomi conto dell'idiozia "manageriale" di una mossa simile. Non si tratta di caldeggiare l'ignobile culto della personalità del recensore ma di ammettere la realtà dei fatti che la gran parte dei lettori di qualsiasi rivista nel giro di un pò scovano i propri redattori preferiti e il leggendario neofita (ammesso che esista) non dura che una settimana (se è assiduo) o a esagerare un mese (se è saltuario) a non avere chiare preferenze, e quelle di genere le aveva già prima di cliccare su www.ondarock.it .

Oltre a ciò non capisco come sia più facile essere tutti d'accordo su un concetto (poco meno di una parola-baule) come "capolavoro" o anche "discreto" o "gravemente insufficiente" che non su un voto numerico. I voti scolastici nella gran parte dei casi hanno parametri più vicini all'oggettività (di solito si può proprio parlare di risposte, giuste, sbagliate e più e meno complete. La critica d'arte ha una miriade di parametri in più la cui importanza è dettata dalla cultura e dalla personalità e finanche dalla "vita" del recensore).

Non disprezzo il lavoro di chi sta dietro a queste cose (ma anzi li ringrazio) , condivido il loro indirizzo di massima (ovvero la crescita di importanza di Ondarock) e vi assicuro che sto vagamente tentando di uniformarmi (e già non sono sicuro di far bene...) ma le perplessità strutturali al ragionamento permangono.
  • 0

#102 TB 303

    pivello

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Inviato 27 settembre 2006 - 12:22

Comunque non avete capito mezzo cazzo. Avete fatto un polverone sui voti e non voti quando il problema per me era il contenuto. E di contenuto s'è parlato in si e no 4 interventi. Poteva pure dargli 8 a sto disco, ma se scriveva delle boiate gliele avrei fatte notare comunque.
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#103 frankie teardrop

    The scars on my wrists may seem like a crime

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Inviato 27 settembre 2006 - 12:24

Comunque non avete capito mezzo cazzo. Avete fatto un polverone sui voti e non voti quando il problema per me era il contenuto. E di contenuto s'è parlato in si e no 4 interventi. Poteva pure dargli 8 a sto disco, ma se scriveva delle boiate gliele avrei fatte notare comunque.


Ti ringrazio per avermi fatto notare quella svista.
Ora aspetto solo di trovare i testi e di scriverne.
  • 0

#104 TB 303

    pivello

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Inviato 27 settembre 2006 - 12:28

Ma infatti Frankie, rispetto per te. Il resto è corollario.
  • 0

#105 slothrop

    Enciclopedista

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Inviato 27 settembre 2006 - 12:28

Comunque non avete capito mezzo cazzo. Avete fatto un polverone sui voti e non voti quando il problema per me era il contenuto. E di contenuto s'è parlato in si e no 4 interventi. Poteva pure dargli 8 a sto disco, ma se scriveva delle boiate gliele avrei fatte notare comunque.


Ok, ma si è ingenerato un palese OT redazionale su una questione meno condivisa di quanto forse si pensava. Che si voglia spostare il tutto è un altro paio di maniche e mi sembra anche una mossa giusta.
  • 0

#106 Archibaldoflancaster

    Roadie

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Inviato 27 settembre 2006 - 13:20

guarda slot, io sarei per la recensione e voto tutto deciso dall'autore più commenti da parte dei redattori (come aveva previsto oyster), così da dare spazio sia alle singole personalità sia al sito come entità a sè stante. sarebbe la soluzione ideale.

ad ogni modo frankie ha segnalato un bug della griglia, ovvero che il 7 lo si mette facilmente con quei criteri, mentre l'8 è complicatissimo. il risultato sarebbe appiattire tutti o quasi sul 7,5. se si procederà con questa linea (che sono pronto, come già fatto quest'anno, a rispettare), consiglio di rivedere questo problema.

ps: quoto slot sulla risposta a tb303
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#107 Claudio

    I am what I play

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Inviato 27 settembre 2006 - 15:51

A me non sembra che chi considera anche il 9 o il 10 (mica per tutti i dischi, che diamine! solo, ovviamente, per i veri capolavori, quell'1 o 2% del totale!) debba essere considerato ai pari d'uno svitato, d'un eccentrico.


eh cazzo però, quando mi lamentavo io l'anno scorso e fui l'unico a dichiararmi contrario ai canoni stretti fissati da u. ad ogni modo mi sono adeguato, mentre quasi tutti no (non solo frankie, ma da quanto mi sembra anche saran, lo stesso claudio, il duke, i collaboratori fuori tabellone) 


Scusa, eh, ma a me sembra di essermi pienamente adeguato!
Forse l'unica cosa che non condivido è la definizione di "perfetto" per un disco da 8: "perfetto" per me è 9, se non di più; mentre 8 può essere sinonimo di "ottimo disco" cui manca forse solo qualcosa per essere uno dei grandi capolavori definitivi del rock.
Per il resto concordo su tutti gli altri voti, compreso 6,5 che per me va dato a un disco che non è affatto da buttare, e per il 6 che significa per l'appunto "Album discutibile, nel complesso più positivo che negativo, ma che non appassiona". E idem per il 7, che per me significa proprio "buon disco, ma non trascendentale".

Insomma, per me è la cosa più naturale del mondo adeguarsi a quelle indicazioni (che riporto qui di seguito), e sinceramente non capisco né le motivazioni per cui non ci si dovrebbe adeguare (lo spirito di squadra non è una buona ragione?), né quelle per cui risulterebbe impossibile farlo, a costo di sacrificare il proprio gusto (se piace un disco e gli si dà 7 perché comunque non è perfetto, c'è da sentirsi male?).

Tutto questo non toglie, però, che per me, per i miei gusti e per le mie aspettative, i dischi da 8, nell'ultimo quinquennio, siano pochissimi, figurarsi quelli da 9...

10 - Apocalisse del suono. Punto di non ritorno della musica tutta. Ondarock chiude perchè nessun disco è più degno di essere recensito.
9 - Capolavoro assoluto, detto anche pietra miliare e dalle anime sensibili "disco della mia vita". Trattasi di disco di assoluta e indiscussa bellezza e importanza che verrà ricordato nei prossimi vent'anni. Un po' come i dischi di David Bowie.
8 - Disco perfetto, imperdibile, senza punti deboli e/o canzoni brutte (la c.d. "eccellenza"). Trattasi di album possibilmente (ma non per forza) innovativo, e/o particolarmente esemplificativo del suo genere o della carriera dell'artista.
7 - Bel disco, nel complesso gradevole ma con qualche ombra e/o scelta sbagliata e/o scarse possibilità di passare indenne la prova del tempo. Da ascoltare.
6.5 - E' il giudizio più usato sul sito, a quanto pare. Trattasi del classico disco che Paolo Sforza descrive come "ma sì... caruccio".
6 - Album discutibile, con più di qualche bruttura, peraltro nel complesso più positivo che negativo. Non si merita ascolti ripetuti e appassionati.
5 - Disco mediocre, insipido, detto anche "niente de che" e/o a tratti brutto. C'è qualche buona idea ma la maggior parte dei pezzi è trascurabile.
4 - Disco semplicemente brutto. Si salvano un paio di canzoni, il resto è nella migliore delle ipotesi piatto e noioso.
3 - Schifezza totale e senza appello. Disco di rara bruttezza. Augurio di repentino ritiro dalle scene.
2 - Album inascoltabile. Neanche il recensore è riuscito ad arrivare alla fine.
1 - Credevo fosse un cd invece era una ciambella spiaccicata sull'asfalto.


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#108 Brainiac's Son

    mainstream Star

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Inviato 27 settembre 2006 - 16:30

I miei due centesimi sulla questione dei voti.
Come ho sempre detto sono più che favorevole alla scala unica e condivisa, e sfavorevolissimo ai commenti degli altri redattori in calce alla recensione (per numerose ragioni, già abbondantemente enumerate da me e da altri in sedi più opportune).
E' anche una questione di logica. Non ci dobbiamo illudere, infatti, che il ragionamento di chi legge le recensioni sia "To', Frattini ha dato 7 a questo disco" oppure "Ma guarda Nunziata com'è stato severo". Questo succede solo fra gli utenti del forum, che sono un migliaio. I contatti singoli però sono trenta volte tanti, se non ho capito male. E gli altri pensano che il voto della recensione sia il voto di Onda Rock, c'è poco da fare. E' quello che facciamo anche noi ragionando sulle altre testate. Sono pochi quelli che dicono "Olindo Fortino ha dato 8 a tale album" invece che "Blow Up ha dato 8". E spesso, anche quelli che sono soliti applicare questi distinguo non lo fanno con tutti, ma con i 5-6 recensori più noti: gli altri rimangono comunque un indistinto "Blow Up", "Il Mucchio" o "Sentireascoltare".
E' inutile nascondersi dietro a un dito: e per mettere online le proprie impressioni/sentimenti/sponsorizzazioni esistono i blog, come già è stato fatto notare. Spero di non essere stato eccessivamente acido! :)



Sul disco.
Buono, ma certamente inferiore all'esordio, rispetto al quale perde in originalità ed effetto-novità (per me un sette se lo becca, ma non vedo niente di scandaloso in mezzo punto in meno). Fra l'altro, il fatto che la recensione sia stata affidata a Frankie ha permesso a Onda Rock di adombrare un sospetto molto interessante, anche se a mio avviso poco sviluppato dalla recensione e dagli interventi in questo thread. Enuncio a grandi linee: se il nuovo KtV sembra un UFO nella galassia hip hop, finisce per essere molto meno inusuale se messo a confronto con tante altre opere "avanguardiste" e "spoglie". Invece che di flow si parlerebbe di spoken, ma poi ci sarebbero differenze così importanti e sostanziali? Come sempre, gli steccati dei generi rischiano di essere solo limiti per lo sguardo, e chi dice che per apprezzare questo disco bisogna essere buoni conoscitori dell'hip hop rischia di scivolare sulle stesse bucce di banana su cui scivolavano coloro che difendevano gli Agalloch in nome della loro superiore conoscenza del metal e della "purezza" di quest'ultimo... Occhio ai paraocchi, boys! ;)
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#109 gigirictus

    ï͂͑̉͆ͧͮͩ̓ͧ̒͒̉̎̂̊͆͑͐̊̓̊̅ͭ͗̐̄̏̾̄͊

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Inviato 27 settembre 2006 - 16:39



Invece di parlare di voti, discutiamo del fatto che si  possa scrivere una recensione di un disco hip-hop senza menzionare minimamente i testi, una cosa a mio modesto parere veramente pazzesca.


Ma scusate, quando ho recensito Dalek mica ho menzionato i testi? Perchè salta solo ora fuori questa questione? E non mi sembra, poi, che la recensione di J Dilla parli dei testi... così, come, ad esempio, il SIB, nel recensire il primo dei Kill The Vulrures, non ne faceva menzione (giusto per dirne una...).

[...]


[...]

io trovo semplicemente assurdo che si possa fare una recensione di un disco hip-hop dove il rap è il muro maestro imprescindibile, senza fare riferimento ai testi (qualsiasi cosa essi dicano, anche nulla); se l'ha fatto anche bebo con J Dilla vale anche per lui.
Sarò probabilmente condizionato dal fatto che non riesco ad aprrezzare completamente l'hip-hop proprio perchè non comprendo i testi, cosa di cui ho avuto la conferma proprio al concerto dei Kill The Vultures, ne parlai proprio in commento al concerto sul vecchio forum.


Beh però per i lettori che non sono interessati ai testi del rap non è una cosa così pazzesca. Bisognerebbe vedere che percentuale sono (secondo me una larga maggioranza).


Inoltre secondo me non sarebbe sbagliato mettere anche (in vista di un restyling) il nome del recensore già in copertina


Sarebbe una buona cosa.


I miei due centesimi sulla questione dei voti.
Come ho sempre detto sono più che favorevole alla scala unica e condivisa, e sfavorevolissimo ai commenti degli altri redattori in calce alla recensione (per numerose ragioni, già abbondantemente enumerate da me e da altri in sedi più opportune).
E' anche una questione di logica. Non ci dobbiamo illudere, infatti, che il ragionamento di chi legge le recensioni sia "To', Frattini ha dato 7 a questo disco" oppure "Ma guarda Nunziata com'è stato severo". Questo succede solo fra gli utenti del forum, che sono un migliaio. I contatti singoli però sono trenta volte tanti, se non ho capito male. E gli altri pensano che il voto della recensione sia il voto di Onda Rock, c'è poco da fare. E' quello che facciamo anche noi ragionando sulle altre testate. Sono pochi quelli che dicono "Olindo Fortino ha dato 8 a tale album" invece che "Blow Up ha dato 8". E spesso, anche quelli che sono soliti applicare questi distinguo non lo fanno con tutti, ma con i 5-6 recensori più noti: gli altri rimangono comunque un indistinto "Blow Up", "Il Mucchio" o "Sentireascoltare".


Non sono d'accordo, e per ribadirlo ti ho lasciato l'asterisco.

Secondo questo ragionamento, perché non vi adattate anche a quelli (la maggioranza) che pensano che le pietre miliari etc. etc. etc. ?

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rym |


#110 Plozzer

    Haddaway

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Inviato 27 settembre 2006 - 17:12

...è anche vero che in questi giorni sto ascoltando parecchio il disco, e mi piace molto perché trovo i campioni su cui sono costruiti i pezzi molto intriganti, belli densi e potenti - quasi tutto percussioni/contrabbassi/fiati. Anche il "suono" della voce, di per sé, senza badare troppo alle parole, è convincente, per cui fermo restando che di un disco hip hop è opportuno approfondire anche i testi, potrebbe bastare per giudicare "The Careless Flame" un disco più o meno riuscito. Con questo, però, non dico che i dubbi di Pablito non siano sensati, eh.
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Whatever you do, don't


#111 Archibaldoflancaster

    Roadie

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Inviato 27 settembre 2006 - 17:16

beh, braini, non penso ci si possa adattare a chi legge male. anzi, la cattiva lettura che porta a vedere quella tale opinione come opinione del sito, è da stigmatizzare ed evitare.

proprio per questo soluzione può essere concedere a chi recensisce ampia libertà e inserire al tempo stesso i commenti degli altri, portando così a conoscenza del lettore sia l'opinione del recensore che quella del sito, evitando di creare l'attuale (e inevitabile) confusione su due cose, che, nella realtà dei fatti, sono distinte.

non vedo quali potrebbero essere i difetti di questa operazione, che al tempo stesso, nobilita sia chi scrive (che ha totale libertà e maggiore visibilità) sia il sito in sè (che vede formarsi e venire pubblicizata una sua opinione indipendente). l'unica obiezione sarebbe la malsopportazione dei commenti: sarebbe stupido, dato che il tabellone ha già questa funzione di raffronto (solo che in modo freddo e non argomentato).
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#112 Claudio

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Inviato 27 settembre 2006 - 17:25

Archi, la mia perplessità è solamente "giornalistica": i commenti di due righe sono come gli occhielli e i sommari, hanno un livello di lettura privilegiato rispetto al corpo dell'articolo, e quindi è inevitabile che si leggano di più.
E' decisamente poco gratificante scrivere 40 righe di recensione, il più possibile articolata, per dover poi verificare che le uniche cose che di quella pagina si leggeranno sono i commenti in tre righe (possibilmente di segno opposto) di qualcun altro...
E comunque non esisterà mai un giudizio "del sito", ma solo i vari giudizi di quei redattori che avranno la possibilità di ascoltare quel disco (e spesso sono anche pochi, come dimostra - ahimé - il tabellone).
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#113 gigirictus

    ï͂͑̉͆ͧͮͩ̓ͧ̒͒̉̎̂̊͆͑͐̊̓̊̅ͭ͗̐̄̏̾̄͊

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Inviato 28 settembre 2006 - 09:41

Archi, la mia perplessità è solamente "giornalistica": i commenti di due righe sono come gli occhielli e i sommari, hanno un livello di lettura privilegiato rispetto al corpo dell'articolo, e quindi è inevitabile che si leggano di più.
E' decisamente poco gratificante scrivere 40 righe di recensione, il più possibile articolata, per dover poi verificare che le uniche cose che di quella pagina si leggeranno sono i commenti in tre righe (possibilmente di segno opposto) di qualcun altro...


Magari può servire come stimolo a scrivere recensioni più concise.

Dai per scontato che una recensione lunga e articolata sia per forza una buona cosa. Secondo me non è così. E non è neanche scontato che un commento breve sia per forza superficiale. Se lo è non lo pubblichi, come non pubblichi una recensione se ti mandano una schifezza.


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rym |


#114 Claudio

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Inviato 28 settembre 2006 - 09:46


Archi, la mia perplessità è solamente "giornalistica": i commenti di due righe sono come gli occhielli e i sommari, hanno un livello di lettura privilegiato rispetto al corpo dell'articolo, e quindi è inevitabile che si leggano di più.
E' decisamente poco gratificante scrivere 40 righe di recensione, il più possibile articolata, per dover poi verificare che le uniche cose che di quella pagina si leggeranno sono i commenti in tre righe (possibilmente di segno opposto) di qualcun altro...


Magari può servire come stimolo a scrivere recensioni più concise.

Dai per scontato che una recensione lunga e articolata sia per forza una buona cosa. Secondo me non è così. E non è neanche scontato che un commento breve sia per forza superficiale. Se lo è non lo pubblichi, come non pubblichi una recensione se ti mandano una schifezza.


Anche io non amo le recensioni prolisse (approfondite vuol dire un'altra cosa), ma sono convinto che i commentini "prevarrebbero" anche su una recensione di 10 righe: è un fatto quasi fisiologico, l'occhio va dove deve leggere meno e spesso trascura il resto (altrimenti non avrebbe senso pubblicare i giornali in quel modo e pagare profumatamente i titolisti...).

Tra l'altro, scrivere in dieci righe una recensione approfondita è ancora più impegnativo che farlo in 40, e quindi sarebbe ancora più frustrante vedersi sopraffare dai commentini brevi (intelligentissimi o meno che siano, e a patto che uno in tre righe possa scrivere gran distillati di sapienza...).
  • 0

#115 Guest_absolutelyRUBEN_*

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Inviato 28 settembre 2006 - 10:08


Tra l'altro, scrivere in dieci righe una recensione approfondita è ancora più impegnativo che farlo in 40, e quindi sarebbe ancora più frustrante vedersi sopraffare dai commentini brevi (intelligentissimi o meno che siano, e a patto che uno in tre righe possa scrivere gran distillati di sapienza...).


è molto vero questo, è più difficile e la sintesi prevale sempre sulla sbrodolata
devo ancora procurarmi questo dischetto dei KILL THE NUMBERS, pare bello!
  • 0

#116 khonnor

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Inviato 01 ottobre 2006 - 08:49

Faccio l'ultimo anno delle superiori e a scuola, se si vuole trovare un metodo "scolastico" e unanimemente condivisibile, si usa questa scala:

1 - da cestinare
2 - meglio ritirarsi
3 - immondizia pura (gravemente insufficiente)
4 - qualche spunto ma nel complesso decisamente insufficiente (insufficiente)
5 - lavoro mediocre, non ben sviluppato e a tratti confusionario
6 - sufficienza stiracchiata, idee poco sviluppate
7 - discreto, lavoro che non fa gridare alla perfezione ma che espone con chiarezza le tematiche
8 - buono, lavoro eseguito con cura e perizia, poche e marginali imprecisioni
9 - distinto, quasi capolavoro, imprecisioni assenti o assolutamente minime
10 - miliare
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noncuranti della fine, del calore, di poterci sciogliere.

or | mail


#117 Radical Network

    pivello

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Inviato 21 dicembre 2006 - 02:56

Per quanto riguarda i voti poco mi interessa, anche se - da lettore assiduo del sito e solo saltuario del forum - ammetto di trovarmi poco nei voti secondo me mediamente striminziti che assegnate ai dischi.
Però una volta che si entra nell'ottica "ondarock" si capisce che un 6 e mezzo (qui) non è un brutto voto e che 7 e mezzo è un voto figo, e morta lì.

Parlando del disco, invece, dico che per quanto mi riguarda è il disco dell'anno, nonchè l'unico che mi senta di chiamare capolavoro da "a new white" dei Subtle, due anni fa.
Ritenerlo inferiore all'esordio secondo me è una svista immane, il primo era troppo raffazzonato e sconclusionato, aveva un sacco di buoni spunti e colpiva a segno, sì, ma era tutto tranne che un disco perfetto.
The Careless Flame invece non ha difetti, è conciso, preciso, senza nessuno spreco - perchè non solo i testi nel loro complesso ma anche ogni singola frase è praticamente una freccia nella testa - e assolutamente originale, qualcuno (altrove) ha definito l'atmosfera di quest'album "post-atomica", e secondo me calza a pennello.
Un disco post-moderno, una sorta di post-hip-hop che si manifesta in un ritorno totale all'essenzialità e alle radici in maniera quasi sabbatica, me lo immagino suonato da un gruppo di barboni che si scaldano attorno ad un bidone della spazzatura incendiato in un qualche scenario cyberpunk, e l'effetto che fa è devastante.
Desolato, lucido e disilluso, provocatorio-accusatorio senza la speranza che ci sia qualcuno a sentire.


Some people need friends to be happy
some people need to spend hundred bucks on clothes
some people need cars and birthday cakes
but me, i don't need none of those
'cos i got Moonshine
drink it all the time
it goes down rough but it's good for your dime
i got Moonshine
drink it all the time
goes down rough but it's good for your dime...


Secondo me rientra nella categoria "dischi di cui tenere presente in futuro", e se non sarà così sarà più colpa dello scarso rilievo che gli si è dato nel mondo della critica che non del disco in sè, che è spettacolare.

Ok, ho detto la mia, spero che qualcuno mi risponda, magari disapprovando e dicendomi perchè, anche se dubito di poter cambiare idea dato che ascolto tantissimo questo disco da mesi a questa parte.


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#118 InTheBasement

    mainstream Star

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Inviato 21 dicembre 2006 - 10:32

Rispetto il tuo intervento, però a me col tempo è un po' calato e lo trovo di qualche spanna inferiore all'esordio, attualmente. Resta un disco interessante e con diversi spunti più che buoni, ma non totalmente calibrato.
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#119 frankie teardrop

    The scars on my wrists may seem like a crime

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Inviato 21 dicembre 2006 - 10:34

Rispetto il tuo intervento, però a me col tempo è un po' calato e lo trovo di qualche spanna inferiore all'esordio, attualmente. Resta un disco interessante e con diversi spunti più che buoni, ma non totalmente calibrato.


Propio in questi giorni, l'ho riascoltato. La mia impressione resta quella espressa nella recensione. Perciò, quoto totalmente l'intervento di cui sopra.
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#120 Veteran of Disorder

    Baron Samedi

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Inviato 21 dicembre 2006 - 10:46

Rispetto il tuo intervento, però a me col tempo è un po' calato e lo trovo di qualche spanna inferiore all'esordio, attualmente. Resta un disco interessante e con diversi spunti più che buoni, ma non totalmente calibrato.


In misura minore, ma devo ammettere come sulla distanza abbia perso la volata finale finendo fuori dalla playlist di fine anno. Ripeto però come si tratti sempre di un disco di cui ho goduto (certo, meno di altri), a scemare è stato semplicemente quell'entusiasmo iniziale a conti fatti forse eccessivo.
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