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Il Magical Histeric Tour di Ondarock


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21 replies to this topic

#1 starmelt

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Inviato 17 giugno 2006 - 12:42

Correva l'anno 2001 quando Blow-Up fece uscire un articolo su due numeri intitolato Magical Histeric Tour, il presupposto di base era una raccolta di articoli in cui "l'assoluta libertà espressiva sfiora la demenza, la cialtroneria, il pressapochismo per trasformarsi poi in bellezza [...]. Non sono la bizzarria nè la visionaria capacità di anticipare i tempi i criteri discriminati utilizzati per stilare questa lista, bensì la precarietà e la furia dissacrante, l'assoluta incapacità esecutiva o la totale mancanza di meditazione dell'atto compositivo". Da qui le esclusioni ad esempio "dei Naked City, di Metal Machine Music o dei Residents, così come l'industrial o i limpidi canoni dell'ultranoise giapponese: la progettualità e l'elemento concettuale nei dischi appena citati non conciliano con operazioni contraddistinte dall'incontrollata libertà d'espressione e da una forte componente ludica. Qui trionfa l'idea della pazzia, la catartica liberazione dell'"animanera", l'esatazione del caos fino allo sbraco disturbante e molesto". E ancora "l'abbattimento delle forme tradizionali nella composizione musicale, è sicuramente uno dei criteri discriminanti che ci hanno permesso di selezionare il materiale", "in questi dischi non esistono precisi obiettivi o velleità di sperimentazione, tutto nasce in modo spontaneo da un'ispirazione deviata, connessa ad una precisa attitudine ostinata e vagamente nichilista. Un'attitudine, che, va detto, è propria di un'umoralità tipicamente bianca, pervasa di sottile malessere e cinica autoironia, quindi distante dal free o dall'improvvisazione jazzistica, poichè in essi comunque sopravvive lo spirito vitalistico che è insito nella musica nera".

Perdonatemi se ho copiato tre quarti dell'introduzione dell'articolo (spero non ci siano preblemi di copyright...) ma era necessario per far capire di cosa si parla anche a chi l'articolo non l'ha letto.

Questa la lista degli artisti scelti, di molti si è parlato diffusamente, altri sono sconosciuti totali:

Inflatable Boy Clams - Inflatable Boy Clams (1981)
Royal Trux - Twin Infinitives (1990)
Teenage Jesus & The Jerks - Teenage Jesus & The Jerks (1978)
To Live And Shave In Los Angeles - Where A Hoarse Has Been Standing And Where You Belong (1998)
V/Vm - I'm Green Door (2000)
Caroliner - Banknotes, Dreams & Signatures (1991)
Los Angeles Free Music Society - Blorp Esette (1999)
Captain Beefheart & His Magic Band - Trout Mask Replica (1969)
Sore Throat - Disgrace to The Corpse Of Sid (1989)
Uzbub - Alien Manna For Sleeping Monkeys (1996)
Cromagnon - Orgasm (1969)
Nihilist Spasm Band- 1x~x=x (1985)
Furious Pig - Furious Pig (1980)
Jad And Nao - Half Robot (1993)
Jon & Utsunomiä - () (1998)
Kippenberger/Oehlen - Box (1987)
Mystic Fugu Orchestra - Zahar (1995)
Jandek - Ready For The House (1978)
Amon Düül I - Collapsing-Singvögel Rückwärts & Co. (1969)
Eugene Chadbourne - The Aquaduct (1996)
Costes - Lung Farts (1898)
AA.VV - John Gavanti - An Operetta (1981)
Daniel Johnston - Respect (1985)
Smegma - Ism (1993)
Flossie & The Unicorns - Animals' Clubhouse (1998)
Wild Man Fischer - An Evening WithWild Man Fischer (1968)
Legendary Stardust Cowboy - Paralyzed/Who's Knocking On My Door (1968)
Bald Mermaid - Let Us Be Your Snails (1996)
Trumans Water - Godspedd The Vortex (1994)
Fat - Magnetizer (1992)
Half Japanese - 1/2 Gentlemen/Not Beasts (1980)
Disc - 2xCD (1997)
Flying Luttenbachers - God Of Chaos (1998)
Hanatarash - Hanatarash 4: Aids-A-Delic (1994)
Red Krayola - The Parable Of Arable Land (1969)

(molti sono in formato piuttosto bizzarro, ad esempio 4x7", non avevo voglia di ricopiare tutto, etichette comprese, al limite chiedete)



Che ne dite di provare ad allargare e aggiornare questa lista, anche in virtù di recenti uscite (Smegma, Red Krayola), raggiungimento della quasi notorietà (Jandek, Daniel Johnston) e soprattutto in prospettiva dell'attuale situazione musicale più out?

A naso la No-Neck Blues Band che ci potrebbe rientare e con essa una buona parte del free-folk attuale, anche se magari sarebbe da distinguere quello americano e quello nordico. Io inserirei anche gli Skaters, sono invece più indeciso sui Wolf Eyes e sul noise stile American Tapes (mancanza di componente ludica). Insomma discutiamone.






P.S. un grazie gigantesco a sonicam che mi ha passato l'articolone  ;D
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#2 woody

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Inviato 17 giugno 2006 - 12:59

Non leggevo ancora Blow Up ai tempi, quindi non conoscev l' articolo anche se Slothrop ne aveva parlato in passato. Comunque se la progettualità di artisti come i Naked City è esclusa io mi aspettavo di trovare solo gente come Jandek, Johnston, le Shaggs etc.
Credo che alcune inclusioni tipo i Luttenbachers, Red Crayola e Beefheart siano da questo punto di vista errate, in pratica non rispettano le premesse che l' articolo si pone (anche altri dischi mi sembrano non rispettare le premesse, ma conoscendoli "di sfuggita" non mi pronuncio). Poi potrei pure sbagliarmi, ma credo che ci fosse una certa consapevolezza e progettualità negli artisti da me citati. Qualcun' altro ha i miei stessi dubbi o è una cosa che mi è venuta i mente solo a me?

(L' idea mia è che nel 2001, quando questi gruppi erano magari difficilmente reperibili anche tramite peer to peer Blow Up poteva permettersi di parlare un pò più "a vanvera", parlare quindi di artisti sconosciuti senza incappare in grosse critiche. Oggi le cose sono cambiate, alcuni di quei nomi sono facilmente reperibili nei negozi online e tramite peer to peer e qualsiasi malato musicale tipo me conoscerà sicuramente alcuni di quei gruppi. Comunque questa è una mia polemica che potrebbe anche essere campata in aria e sicuramente offtopic, quindi tenete in considerazione solo la prima parte del messaggio)
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#3 frankie teardrop

    The scars on my wrists may seem like a crime

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Inviato 17 giugno 2006 - 13:02

P.S. un grazie gigantesco a sonicam che mi ha passato l'articolone  ;)


Non è che lo passate pure a me? ;D
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#4 gigirictus

    ï͂͑̉͆ͧͮͩ̓ͧ̒͒̉̎̂̊͆͑͐̊̓̊̅ͭ͗̐̄̏̾̄͊

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Inviato 17 giugno 2006 - 13:33

Sì anch'io non riesco a darmi una ragione della presenza del capitano in quella lista soprattutto quando viene escluso MMM, tra l'altro non credo che per Beefheart regga  il pretesto della reperibilità.

Comunque quasi tutti i gruppi che ascolto con anno di pubblicazione che inizia per 2 corrispondono alla descrizione.
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rym |


#5 Guest_lassigue_bendthaus_*

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Inviato 17 giugno 2006 - 13:37

Credo che alcune inclusioni tipo i Luttenbachers, Red Crayola e Beefheart siano da questo punto di vista errate, in pratica non rispettano le premesse che l' articolo si pone (anche altri dischi mi sembrano non rispettare le premesse, ma conoscendoli "di sfuggita" non mi pronuncio). Poi potrei pure sbagliarmi, ma credo che ci fosse una certa consapevolezza e progettualità negli artisti da me citati. Qualcun' altro ha i miei stessi dubbi o è una cosa che mi è venuta i mente solo a me?



hai ragione.
c'è però da fare il solito discorso:

la precarietà e la furia dissacrante, l'assoluta incapacità esecutiva o la totale mancanza di meditazione dell'atto compositivo
  sono cercate o casuali??

penso che una certa consapevolezza e progettualità esistano comunque in ogni artista

Twin Infinitives suona così perchè quel giorno i Royal Trux erano strafatti e volevano divertirsi un pochino o è il frutto mesi di lavoro mentale???

frankie penso di averli anche io quelli articoli (erano più di uno forse) ma come faccio a passarteli??
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#6 woody

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Inviato 17 giugno 2006 - 13:47

Sì anch'io non riesco a darmi una ragione della presenza del capitano in quella lista soprattutto quando viene escluso MMM, tra l'altro non credo che per Beefheart regga  il pretesto della reperibilità.



Si certo Beefheart era reperibile, mi riferivo al 90% degli altri gruppi.
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#7 Guest_lassigue_bendthaus_*

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Inviato 17 giugno 2006 - 13:47

A naso la No-Neck Blues Band che ci potrebbe rientare e con essa una buona parte del free-folk attuale, anche se magari sarebbe da distinguere quello americano e quello nordico. Io inserirei anche gli Skaters, sono invece più indeciso sui Wolf Eyes e sul noise stile American Tapes (mancanza di componente ludica). Insomma discutiamone.


mi esprimo sui wolf eyes:

essendo stato escluso l'industrial  escluderei pure loro che, nelle produzioni "decenti", propongono una forma d'industrial molto caotica

sarebbe poi da capire se  considerare o meno l'aspetto live  di questi artisti
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#8 slothrop

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Inviato 17 giugno 2006 - 13:50

Sì anch'io non riesco a darmi una ragione della presenza del capitano in quella lista soprattutto quando viene escluso MMM, tra l'altro non credo che per Beefheart regga  il pretesto della reperibilità.

Comunque quasi tutti i gruppi che ascolto con anno di pubblicazione che inizia per 2 corrispondono alla descrizione.


Ecco, qui sta la seminalità e la grandezza di quell'articolo, al di là dei criteri di inclusioni che prestano più di un fianco alle critiche e sui quali Starmelt ha già fatto più di un'ipotesi sensata.

Poi torno con più clama nel dettaglio
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#9 woody

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Inviato 17 giugno 2006 - 13:51

hai ragione.
c'è però da fare il solito discorso:

la precarietà e la furia dissacrante, l'assoluta incapacità esecutiva o la totale mancanza di meditazione dell'atto compositivo
  sono cercate o casuali??

penso che una certa consapevolezza e progettualità esistano comunque in ogni artista



Non credere che rumore = non saper suonare

Penso che gente che suonava con Beefheart aveva una certa capacità tecnica, ok non da conservatorio ma comunque ua buona capacità. Anche i Flying sapevano suonare.
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#10 Guest_lassigue_bendthaus_*

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Inviato 17 giugno 2006 - 13:52

considerei invece un gruppo che sto ascoltando molto in questo periodo: gli excepter (se non sbaglio qualcuno della No-Neck Blues Band li ha aiutati nell'ultimo album)

http://www.excepter.com/

sul sito c'è un pò di materiale da leggere e da ascoltare
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#11 Guest_lassigue_bendthaus_*

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Inviato 17 giugno 2006 - 13:54

Non credere che rumore = non saper suonare


ho forse detto qualcosa del genere??
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#12 woody

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Inviato 17 giugno 2006 - 14:06



Non credere che rumore = non saper suonare


ho forse detto qualcosa del genere??


No no, però si poteva pensare leggendo il tuo post. Ho travisato.
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#13 starmelt

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Inviato 17 giugno 2006 - 14:23

Sì certamente la lista ha dei difetti, ma ogni lista ne ha, io ad esempio Beefheart e i Red Krayola li avrei inseriti se non altro per dare un appiglio pratico, nel senso di reperibilità e notorietà, al lettore e ad esempio avrei escluso i Disc e i Teenage jesus & The Jerks.

Per quanto riguarda i Wolf Eyes, non avendo una conoscenza estesa dell'industrial, anzi, non so bene come considerarli, il mio ipotetico inserimento è dato dalla cazzonaggine che percepisco dalla proposta, anche, e non secondariamente, dall'approccio discografico.
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#14 tabache

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Inviato 17 giugno 2006 - 14:44

nessuno ha ancora nomianto la schizofrenia dei Suicide?

bè l'approccio del mio gruppo spesso è su questi canoni di pazzia, soprattutto in un pezzo
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#15 Haggard

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Inviato 17 giugno 2006 - 14:52

Molta no-wave potrebbe rientrare nella categoria...i DNA, i Mars, i già citati Teenage Jesus & The Jerks.
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#16 wago

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Inviato 17 giugno 2006 - 14:57

E' impossibile evitare la meditazione nell'atto compositivo. Anzi il rifiutare le regole canoniche e' un atto fortissimo di premeditazione. Il gruppo che non pensa a quel che suona e' il gruppetto di adolescenti che fa cover o poco piu'. Se poi fa la classica "cover punk" ci mette pure un po' di furia dissacrante (ma l'aggettivo "dissacrante" gia' non esprime un'attitudine ideologica?).
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#17 Guest_lassigue_bendthaus_*

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Inviato 17 giugno 2006 - 15:14

E' impossibile evitare la meditazione nell'atto compositivo. Anzi il rifiutare le regole canoniche e' un atto fortissimo di premeditazione. Il gruppo che non pensa a quel che suona e' il gruppetto di adolescenti che fa cover o poco piu'. Se poi fa la classica "cover punk" ci mette pure un po' di furia dissacrante (ma l'aggettivo "dissacrante" gia' non esprime un'attitudine ideologica?).


ultraquoto

secondo me si tratta infatti di gruppi che premeditano il rifiuto delle regole

nessuno ha ancora nomianto la schizofrenia dei Suicide?


in questo contesto non c'entrano nulla, opinione personale
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#18 Guest_lassigue_bendthaus_*

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Inviato 17 giugno 2006 - 15:25

Per quanto riguarda i Wolf Eyes, non avendo una conoscenza estesa dell'industrial, anzi, non so bene come considerarli, il mio ipotetico inserimento è dato dalla cazzonaggine che percepisco dalla proposta, anche, e non secondariamente, dall'approccio discografico.


io mi riferivo a dischi tipo Dread, assemblati abbastanza razionalmente

l'approccio discografico è un ulteriore fattore da tenere in considerazione ma non mi sembra che in quell'articolo se ne parli
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#19 starmelt

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Inviato 17 giugno 2006 - 16:18

E' impossibile evitare la meditazione nell'atto compositivo. Anzi il rifiutare le regole canoniche e' un atto fortissimo di premeditazione.


Mah, io non ne sono così sicuro, la No-Neck Blues Band ad un'intervista (proprio su Blow-Up, apparsa qualche mese fa) sosteneva che loro non si danno regole di alcun genere, nessuno dice ad un altro cosa fare, nessuno è costretto ad andare a prove ognuno suona quello che vuole quando vuole e via dicendo. Visti dal vivo, e a questa cosa ci credo in pieno. Stesso discorso per gli Skaters arrivano, buttano per terra un po' di robaccia, e iniziano a cavarci fuori dei suoni, smettono dopo un po', concerto finito.
Comunque l'articolo dice "la precarietà e la furia dissacrante, l'assoluta incapacità esecutiva o la totale mancanza di meditazione dell'atto compositivo", così come "l'assoluta libertà espressiva sfiora la demenza, la cialtroneria, il pressapochismo", considerale come indicazioni generiche per capire la direzione in cui si vuole andare, non prenderle troppo rigidamente. Visto anche l'argomento non è proprio il caso  :)



io mi riferivo a dischi tipo Dread, assemblati abbastanza razionalmente

l'approccio discografico è un ulteriore fattore da tenere in considerazione ma non mi sembra che in quell'articolo se ne parli


Sì ho capito, infatti anch'io ho dei dubbi sulla loro inclusione.

No l'articolo non ne parla, ma il senso del thread sarebbe quello di aggiornare lo spunto di partenza e oggi l'evoluzione dell'approccio al mercato da parte di una frangia di gruppi capitanata dai Wolf Eyes è fondamentale, vedi anche il thread che ha aperto slothrop.
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#20 wago

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Inviato 17 giugno 2006 - 16:33


E' impossibile evitare la meditazione nell'atto compositivo. Anzi il rifiutare le regole canoniche e' un atto fortissimo di premeditazione.


Mah, io non ne sono così sicuro, la No-Neck Blues Band ad un'intervista (proprio su Blow-Up, apparsa qualche mese fa) sosteneva che loro non si danno regole di alcun genere, nessuno dice ad un altro cosa fare, nessuno è costretto ad andare a prove ognuno suona quello che vuole quando vuole e via dicendo. Visti dal vivo, e a questa cosa ci credo in pieno. Stesso discorso per gli Skaters arrivano, buttano per terra un po' di robaccia, e iniziano a cavarci fuori dei suoni, smettono dopo un po', concerto finito.


Non conosco gli Skaters, ma prendo spunto per un esempio virtuale. Immaginiamo una jam band che faccia della totale liberta' il suo fondamento. Ognuno fa quel che gli pare, andando piu' o meno dietro agli altri. Avranno bene uno stile, nel complesso? Non finisce per essere limitante? Mettiamo che abbiano proprio quest'attitudine "cazzona" di cui sopra. Se uno di loro in un'esibizione si mettesse a suonare blues standard in maniera lontanissima dalo stile e dall'attitudine associata alla band, la band smetterebbe di appartenere alla categoria di cui sopra. Dunque una tal cosa e' impossibile e la totale liberta' non appare piu' tale.
Scusate, mi rendo conto di stare andando molto off-topic. Tanto piu' che neppure conosco i gruppi di cui si sta parlando.
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#21 slothrop

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Inviato 17 giugno 2006 - 16:38

Un disco nuovo che rientra pienamente nella categoria è di certo l'esordio sulla lunga distanza dei Fat Worm of Error. Loro lasciano parecchio l'impressione di non aver pianificato nulla però almeno "un suono di fondo e un'atmosfera" secondo me ci sono sempre alla partenza nella testa di tutti i musicisti coinvolti.


Credo che sviscerando tanti vecchi album perduti di impromusic radicali ci sarebbe altra carne da mettere al fuoco dei dischi isterici.
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#22 slothrop

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Inviato 05 luglio 2006 - 11:49

I Bald Mermaid (cugini inglesi dei Caroliner Rainbow) sono scaricabili dal sito dell'etichetta Infinite Chug, coraggiosa label inglese che pubblicò a fine anni '90 il loro unico LP introvabile e fuori stampa da anni.

PS: segnalazione a cura di river to madrid
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