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Appunti di Guerra


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#1 Ukrainian Roulette

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Inviato 12 settembre 2006 - 17:10

Comincerei da questo articolo,pubblicato da un giornale che potremmo definire di "Sinistra Indipendente",per dedurre che Milosevic non era il vero problema.In quel caso.

| Lunedi 11 Settembre 2006 - 18:14 | Andrea Perrone |

Nulla di fatto negli incontri fra Serbia e occupanti albanesi riuniti a Vienna nellâ??ambito delle trattative sul futuro status della regione serba del Kosovo e Metohija. In agenda, tra i temi principali, il destino delle minoranze e la creazione di aree di protezione per le stesse. Lâ??accordo è sempre lontano e gli incontri sono slittati a data da destinarsi, probabilmente a settembre.
I colloqui si sono svolti nella giornata di ieri presso il Palazzo Daun-Kinski della capitale austriaca, al termine di una sessione durata due giorni. Secondo le dichiarazioni rilasciate dallâ??ambasciatore austriaco, rappresentante delle Nazioni Unite per lo status del Kosovo e presidente dei negoziati, Albert Rohan, si è aperta prima una discussione sulla difesa dei territori in cui è presente il patrimonio monumentale e religioso serbo, nonché per la supervisione e lo sviluppo di un accordo sul ritorno delle opere e dei manufatti di valore storico espropriati ai serbi dopo lâ??occupazione del 1999.
Nelle ore pomeridiane gli argomenti in agenda sono stati i principi che dovranno regolare lâ??uso della lingua, la libertà di movimento, il ruolo dei mass-media e altri settori importanti per i diritti delle minoranze. Belgrado ha proposto la formazione di 39 aree di protezione attorno a chiese e monasteri, mentre Pristina ne ha offerte soltanto 20.
In relazione alle trattative sui diritti delle minoranze, Belgrado ha chiesto che i serbi del Kosovo non siano considerati come minoranza anche se dopo sette anni di pogrom ed epurazioni lo sono diventati di fatto dal punto di vista demografico. Una presa di posizione atta a sottolineare la tragedia del popolo serbo in Kosovo, oggi forzatamente minoranza, ieri legittimo sovrano.
La delegazione degli occupanti, guidata dal vice primo ministro dellâ??entità albanese kosovara Ljufti Haziri, ha definito positive le offerte di Pristina riguardanti il futuro dei diritti delle minoranze, ma ha criticato le posizioni di Belgrado affermando che lo scopo della delegazione serba è lo stesso del febbraio scorso ovvero quello di dividere in più aree tutelate tutte le comunità etniche del territorio dellâ??ex-Jugoslavia. In realtà, Belgrado si è opposta alla richiesta della delegazione del Kosovo affinché vengano a tutti i costi rispettati i diritti della minoranza serba garantendo così tutti i cittadini della Serbia e i legittimi confini della stessa. Infine, nulla di fatto anche per quanto concerne la spinosa questione del destino delle attuali municipalità e sulla loro futura giurisdizione.
A chiusura della giornata, il capo della delegazione serba, Slobodan Samardzic, si è detto ottimista sulla possibilità di un futuro incontro che dovrebbe tenersi il prossimo 15 settembre, ma ha altresì annunciato che oltre al destino delle minoranze si dovrà aggiungere altri argomenti allâ??agenda dei negoziati, come la questione dei futuri confini tra le diverse popolazioni che compongono il territorio.
Un modo come un altro per riaffermare la proposta di cantonizzazione del Kosovo, cavallo di battaglia del primo ministro serbo Kostunica.


Andrea Perrone

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#2 Ukrainian Roulette

    populista

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Inviato 13 settembre 2006 - 08:18

Nigeria: il petrolio primo motivo di conflitto


La Nigeria è il più popoloso paese del continente africano con una popolazione che si aggira intorno ai 120 milioni di abitanti, suddivisa in oltre 250 gruppi etnici-linguistici diversi. Frequenti sono stati gli scontri etnici e religiosi nel corso degli anni, tanto che in era coloniale il paese venne diviso in due: il nord musulmano ed il sud cristiano-animista.

Ultimamente, pero',  il primo motivo di scontro è cambiato. Il fulcro delle tensioni non è più religioso, ma investe un fattore socio-economico di vitale importanza: il petrolio.

La Nigeria è un paese ricchissimo di petrolio ed è l'unico stato africano appartenente all'Opec (l'organizzazione dei paesi esportatori). Ma proprio questa enome ricchezza del sottosuolo si sta rivelando un'arma a doppio taglio.

Numerosissime sono le multinazionali straniere che operano nel paese ed in particolare nella zona del Delta del Niger, un vero e proprio pozzo di petrolio oltretutto di altissima qualità. Fra le multinazionali presenti ricordiamo l'americana ChevronTexaco, la francese Total-Elf-Fina e la anglo-olandese Royal/Dutch Shell, ma anche l'italiana Agip e la ExxonMobil.
La città più importante della zona è Warri, che conta circa un milione di abitanti.

La città è spesso stata teatro di scontri degenerati in vere e proprie guerriglie urbane. A fronteggiarsi sono le etnie locali che si contendono i contratti di lavoro con le multinazionali e che rivendicano una maggiore rappresentanza politica in seno al partito di governo, il Pdp (People's Democratic Party).

Inoltre le popolazioni chiedono una migliore redistribuzione della ricchezza. Dei ricavi incamerati dal governo per l'estrazione di greggio, infatti, poco o niente arriva alla popolazione comune. Tutto ciò non fa che marcare la distanza, non solo geografica, dalla capitale Abuja.

Petrolio e scontri

La scoperta del petrolio ha infiammato le rivalità etniche. Warri è stata fino agli anni '50, periodo in cui venne scoperto il greggio, un posto pacifico in cui le varie etnie vivevano in armonia e senza grandi conflittualità. Gli scontri sono iniziati negli anni '70 per poi degenerare negli anni '90.

Le dispute tra Urhobo, Itsekiri e Ijaw, le tre etnie più rappresentative della regione, sono divenute ricorrenti e si susseguono con sempre maggiore frequenza dal 1997.
Allora il motivo di disputa era la locazione della sede del governo locale del sud Warri, posto a Ogbe-Ijoh come richiesto dagli Ijaw.

Gli Ijaw, etnia maggioritaria con circa 8 milioni di persone, vedevano così la possibilità di migliorare le loro condizioni vita. Ma gli Itsekiri si batterono per lo spostamento a Ogidigben, area di loro appartenenza. Il risultato fu lo spostamento della sede e qualche centinaio di morti.

Gli scontri ripresero nel 1999, questa volta tra Itsekiri e Urhobo causando, anche in questo caso, la morte di numerose persone e la distruzione di molte proprietà.
Il governarore locale, James Ibori, tentò una mediazione spostando nuovamente la sede del governo a Ogbeh-Ijoh ma facendo ampie concessioni agli Itsekiri.

Benchè la dittatura militare sia caduta nel 1999, Warri - ma anche altre zone importanti del delta - è completamente militarizzata. Il porto e le acque di Warri sono pattugliate da navi militari - alcune della quali risalenti alla seconda guerra mondiale, omaggio del governo Usa - armate di cannoni e mitragliatrici.

Motivo di tanta paura è il timore che gli scontri possano, come già accaduto, coinvolgere le piattaforme petrolifere. Nel mese di marzo gli scontri tra Ijaw ed Itsekiri hanno costretto i tre gruppi principali, ChevronTexaco, TotalElfFina e la Royal/Dutch Shell, ad un fermo dell'estrazione con gravi ripercussioni sull'economia del paese.

Lo scorso anno una clamorosa iniziativa delle donne della regione ha portato ad un fermo di 10 giorni dello stabilimento della Chevron ad Escavros. Le donne hanno occupato la piattaforma ed hanno tenuto in ostaggio alcune centinaia di dipendenti dello stabilimento. Richiedevano acqua potabile, scuole, corsi di formazione e la possibilità di un lavoro per la propria gente.

La Nigeria resta infatti un paese rurale in cui si vive di pesca, agricoltura e pastorizia. L'inquinamento causato dagli stabilimenti sta però causando non pochi problemi a questi settori e alla pesca in particolare. Il degrado di moltissimi fiumi che compongono il vasto ventaglio del delta sta causando una grave carenza dei mezzi di sostentamento per intere comunità, che per vivere non hanno altro che la pesca.

Abusi e nuovi atti di ribellione

La Nigeria, malgrado queste sue enormi ricchezze, sta attraversando una profonda crisi economica che ha ridotto in stato di quasi totale indigenza i tre quarti della popolazione, costretta a vivere con poco più di un dollaro al giorno.

Nel Delta del Niger, poi, mancano i servizi più elementari: scuole, strade, ospedali, acqua potabile.
Il problema principale è quello della gestione delle entrate petrolifere e di una più equa distribuzione delle ricchezze, una delle peggiori al mondo.

A tale proposito un rapporto dell'organizzazione umanitaria Human Rigths Watch (HRW), intitolato "The Niger Delta: No Democratic Dividend," lancia una dura accusa contro governo e multinazionali del petrolio, ree di aver fomentato abusi ed atti di violenza.

Le forze di sicurezza governative sono infatti accusate di essere intervenute nei confronti della cittadinanza che protestava o compiva atti di danneggiamento degli stabilimenti estrattivi commettendo gravi violazioni dei diritti umani, il tutto con il benplacido delle compagnie stesse.

L'esercito è implicato nella distruzione di decine di case e nell'uccisione di moltissime persone. In questo senso Hrw ha anche fatto delle richieste, sollecitando l'avvio di una seria indagine nei confronti dell'esercito per trovare i responsabili degli eccidi compiuti nell'Ogoniland tra il 1993 ed il 1998 e quello di Odi, del novembre 1999, quando i soldati hanno messo a ferro e fuoco la città uccidendo centinaia di persone.  Hrw ha anche richiesto alle compagnie petrolifere di impegnarsi perchè sia rispettata la legge e sia garantita la sicurezza nelle zone limitrofe agli stabilimenti.

Nel frattempo nel Delta del Niger regna il caos più assoluto ed i gesti di ribellione stanno prendendo forme diverse. A giugno due dipendenti della Shell sono stati rapiti ed è stato chiesto un riscatto di 25 milioni di Naria (circa 200mila dollari) per il loro rilascio, mentre ad aprile dei sabotatori hanno cercato di far saltare le condutture che dagli impianti estrattivi della Chevron di Escravos portano alle raffinerie di Warri e Kaduna.

Inoltre si assiste adesso anche ad un altro fenomeno preoccupante: quello della pirateria. Bande di ladri ben organizzate riescono ad impossessarsi di oltre 200mila barili di greggio al giorno, circa il 10% della produzione giornaliera, poi rivenduti al mercato nero.

Molti dei proventi di questo racket, ormai florido, servono a rimpinguare le armerie delle fazioni in lotta. Questi atti di sabotaggio stanno diventando talmente comuni che tra i manager delle compagnie petrolifere si sta cominciando a considerare l'idea di adottare una certificazione internazionale per il greggio, così da limitarne la vendita al mercato nero.

Ma i sabotaggi sono anche piuttosto pericolosi ed hanno già lasciato la loro scia di sangue. Il 24 giugno oltre 120 persone sono morte ed altre 200 sono rimaste ferite in seguito ad un incendio ad una conduttura da cui dei sabotatori stavano spillando petrolio; sono anche scoppiati scontri a fuoco tra sabotatori e le forze di sicurezza che controllano le piattaforme.

In queste crisi la mano delle imprese occidentali ha fatto sentire tutto il suo peso. Il primo passo per cercare di normalizzare una situazione che diventa di giorno in giorno sempre più tesa rischiando di degenerare, sarebbe far partecipare davvero la popolazione proventi del petrolio. Questa soluzione è stata già adottata in paesi ben più evoluti; è il caso dello stato americano dell'Alaska e dell'Alberta, in Canada. Lì ha funzionato.
Ma, come sempre, in Africa è tutta un'altra storia.

M. Losciale

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#3 Ukrainian Roulette

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Inviato 13 settembre 2006 - 12:26

Mosca e Belgrado insieme per il Kosovo
| Martedì 12 Settembre 2006 - 18:23 | Andrea Perrone |

Il presidente russo Vladimir Putin ha dichiarato che Mosca non esiterà a porre il proprio veto al Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite se si dovesse raggiungere una soluzione per il Kosovo contraria agli interessi della Russia.
A questo riguardo il presidente russo ha avvertito lâ??Occidente che lâ??indipendenza del Kosovo costituirebbe un precedente per altre controversie regionali incluse quelle riguardanti i territori dellâ??Abkhazia e dellâ??Ossezia meridionale in Georgia. Putin ha inoltre sottolineato: â??Non si può applicare una regola per il Kosovo e regole diverse in altre situazioniâ?¦ Se la soluzione fosse per noi inaccettabile, non rinunceremo ad usare il nostro diritto di veto al Consiglio di sicurezza delle Nazioni Uniteâ?. A tal proposito, il direttore dellâ??ufficio relazioni pubbliche del governo serbo Srdjan Djuric ha dichiarato ieri allâ??agenzia di Belgrado â??Tanjugâ?? che le affermazioni del presidente Putin su Kosovo e Metohija sono di estrema importanza per la Serbia, per la difesa del suo Stato e dei suoi interessi nazionali. A sua volta lâ??aiutante in capo del Dipartimento di Stato e membro del Senato degli Stati Uniti Jim Jantras ha affermato che la Russia non ha nessun diritto di sottoporre alla sua â??dittaturaâ? gli altri membri del Gruppo di Contatto, costituito da Paesi mediatori, ed ha poi proseguito dicendo che Mosca sarebbe nella condizione ideale di chiudere la questione riguardante lâ??indipendenza del Kosovo, naturalmente in direzione dei desideri statunitensi, proprio grazie allo strumento di pressione rappresentato dal suo veto presso le Nazioni Unite. Peccato che gli interessi russi non combacino con quelli di Washington. Un atteggiamento, quello del senatore Usa, che dimostra ancora una volta come gli Stati Uniti abbiano tutto lâ??interesse nel mantenere il controllo sulle province dellâ??ex-Jugoslavia opponendosi al legittimo veto russo.
Il Paese del presidente Putin è un naturale partner commerciale e alleato della Serbia proprio per la sua vicinanza geografica; al contrario degli Usa che intendono invece mantenere i Paesi dellâ??area balcanica in uno stato di sudditanza, sotto il loro controllo politico, economico e militare, ma soprattutto in chiave di destabilizzazione dellâ??Europa e dei suoi interessi commerciali.
Intanto, il Capo del Centro degli Studi Politici serbo Milan Nikolic ha proposto che se il Kosovo dovesse essere separato da Belgrado, la Serbia dovrebbe ricevere un sostanzioso compenso economico: un percorso accelerato per lâ??Unione europea o lâ??accesso ai fondi monetari con unâ??ulteriore assistenza finanziaria degli Stati Uniti per un ammontare pari a 4-5 bilioni di dollari.
Contemporanemente, nellâ??ufficio nellâ??ambasciata britannica di Sofia si è tenuto ieri a porte chiuse un incontro dei rappresentanti del Gruppo di Contatto dedicato alle decisioni che si dovranno tenere sul futuro delle regioni dellâ??ex-Jugoslavia, a cui parteciperà anche il deputato di Ahtissari Albert Rohan.
Secondo indiscrezioni di ambienti diplomatici di Bruxelles gli Stati Uniti e altri dieci Paesi che non fanno parte dellâ??Unione europea sarebbero interessati a prendere parte ad una futura missione della Ue non appena sarà raggiunto un accordo sullo status definitivo del Kosovo e Metohija. Intanto, il ministro della Giustizia di Belgrado Zoran Stojkovic ha dichiarato ieri di sperare che il parlamento serbo nella sessione di oggi raggiunga una posizione unitaria per quanto riguarda il destino delle regioni dellâ??ex-Jugoslavia basandosi sulle posizioni che sono state assunte finora dal governo.
A questo riguardo la delegazione serba alle Nazioni Unite sarà guidata dal presidente del Centro di Coordinamento per Kosovo e Metohija, Sanda Raskovic, e partirà per New York dove si terrà il 13 settembre una sessione del Consiglio di Sicurezza dedicata proprio alla questione balcanica. Nel frattempo, Stefan Lehne, inviato per il Kosovo e Metohija dellâ??Unione europea, e lâ??assistente del Segretario di Stato e deputato americano Rosemary Di Carlo hanno annunciato che visiteranno Pristina nel corso di questa settimana.
Il membro dei negoziati per la Serbia e consigliere del presidente Tadic ha dichiarato che gli incontri di Vienna tenuti nei giorni scorsi sulla difesa del retaggio religioso e culturale del Kosovo proseguiranno con una serie di colloqui, dove esperti dellâ??Unosek, ufficio dellâ??inviato speciale del segretario generale delle Nazioni Unite, raggiungerà Belgrado e Pristina nel tentativo di coordinare i gruppi di negoziatori locali relativamente alla protezione di chiese e monasteri, ed alla loro difesa.
Andrea Perrone


Noi ch'abbiamo mandato i "Tornado" e adesso ce ne sbattiamo altamente,non ne sappiamo più niente,non ch'abbiamo mai capito niente.
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#4 joseph K.

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Inviato 24 settembre 2006 - 09:45

Darfur: non serve dire molto.
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Ora l'inverno del nostro scontento è reso estate gloriosa da questo sole di York, e tutte le nuvole che incombevano minacciose sulla nostra casa sono sepolte nel petto profondo dell'oceano.


#5 Guest_Eugenetic Axe_*

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Inviato 24 settembre 2006 - 10:16

A sua volta lâ??aiutante in capo del Dipartimento di Stato e membro del Senato degli Stati Uniti Jim Jantras ha affermato che la Russia non ha nessun diritto di sottoporre alla sua â??dittaturaâ? gli altri membri del Gruppo di Contatto, costituito da Paesi mediatori, ed ha poi proseguito dicendo che Mosca sarebbe nella condizione ideale di chiudere la questione riguardante lâ??indipendenza del Kosovo, naturalmente in direzione dei desideri statunitensi, proprio grazie allo strumento di pressione rappresentato dal suo veto presso le Nazioni Unite. Peccato che gli interessi russi non combacino con quelli di Washington. Un atteggiamento, quello del senatore Usa, che dimostra ancora una volta come gli Stati Uniti abbiano tutto lâ??interesse nel mantenere il controllo sulle province dellâ??ex-Jugoslavia opponendosi al legittimo veto russo.
Il Paese del presidente Putin è un naturale partner commerciale e alleato della Serbia proprio per la sua vicinanza geografica; al contrario degli Usa che intendono invece mantenere i Paesi dellâ??area balcanica in uno stato di sudditanza, sotto il loro controllo politico, economico e militare, ma soprattutto in chiave di destabilizzazione dellâ??Europa e dei suoi interessi commerciali.


Uno spettro s'aggira per i Balcani: è quello della Guerra Fredda.
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#6 Ukrainian Roulette

    populista

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Inviato 27 settembre 2006 - 12:07

http://www.warnews.i...ent/view/65/29/

In pratica...l'arte di eclissare una guerra con una guerra più "nobile"
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#7 Guest_runciter_*

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Inviato 01 ottobre 2006 - 10:54

lo posto qui, sperando vivamente di aver scelto il topic sbagliato:

Pakistan 'role in Mumbai attacks'

Pakistan's intelligence agency was behind the train blasts in Mumbai in July that killed 186 people, Indian police say.


The attacks were planned by the ISI and carried out by the Islamist militant group Lashkar-e-Toiba, based in Pakistan, Mumbai's police chief said.

AN Roy said the Students' Islamic Movement of India had also assisted.

Pakistan rejected the allegations and said India had given no evidence of Pakistani involvement in the attacks.*

"We have solved the 11 July bombings case. The whole attack was planned by Pakistan's ISI and carried out by Lashkar-e-Toiba and their operatives in India," Mumbai (Bombay) police commissioner AN Roy told a news conference. (...)


http://news.bbc.co.u...sia/5394686.stm

* l'assenza di prove del coinvolgimento di bin laden negli attentati dell'undici settembre non impedì agli stati uniti di bombardare l'afghanistan.
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#8 Pierrot le fou

    Roadie

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Inviato 11 ottobre 2006 - 15:08

Contabilità dell'orrore

Secondo una ricerca della John Hopkins, sarebbero 600mila le vittime della guerra in Iraq



http://www.nytimes.c...gin&oref=slogin
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#9 Guest_runciter_*

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Inviato 12 ottobre 2006 - 11:52

la stessa notizia ma in italiano, da euronews:

Il conflitto iracheno ha fatto 650.000 morti
12/10 07:07 CET

La guerra in Iraq ha fatto oltre 650.000 mila morti, cioè 13 volte di più di quanto stimato finora dalle forze americane. E' il risultato di uno studio scientifico realizzato dalla facoltà di medicina dell'università Johns Hopkins del Maryland, in collaborazione con un ateneo di Bagdad, e pubblicata sulla rivista Lancet.

Come il presidente George Bush anche il comandante delle forze della coalizione George Casey ha detto di non credere a queste cifre: "650.000 mi sembra al là di ogni stima che abbia mai visto e nessuna andava oltre i 50.000".

Basandosi su interviste a un campione di 1.849 famiglie, i ricercatori hanno scoperto che il tasso di mortalità in Iraq è 2,5 volte superiore a quello prima della guerra. L'autore, il professor Gilbert Burnham, difende la sua ricerca: "Siamo convinti dei nostri dati. Abbiamo usato metodi sperimentati e affidabili. Non ce li siamo inventati, sono scritti nei libri e molti sono stati sviluppati con il sostegno finanziario e tecnico del governo degli Stati Uniti".

Analoghe metodologie sono state utilizzate per calcolare le vittime di altri conflitti come quelli in Kosovo o in Sudan.


il sito del corriere (articolo un po' più dettagliato):

http://www.corriere....e/11/iraq.shtml
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#10 Pierrot le fou

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Inviato 24 ottobre 2006 - 12:44

24 ott 14:06

Afghanistan: mortaio Nato sbaglia bersaglio, morti tre bambini

JALALABAD (Afghanistan) - Tre bambini sono morti e due sono rimasti feriti per un colpo di mortaio partito dalle truppe Nato nell'est dell'Afghanistan. Lo hanno reso noto la polizia locale e fonti dell'Alleanza. Il comandante Luke Knittig, portavoce dell'Isaf, ha spiegato che, a causa di un problema tecnico, durante un'esercitazione uno dei cinque colpi di mortaio sparati ha sbagliato bersaglio. (Agr)



son cose.
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#11 Pierrot le fou

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Inviato 24 ottobre 2006 - 14:30

24 ott 16:00

Iraq: esercito Usa uccide per errore quattro pompieri

BAGDAD - L'esercito americano ha ucciso per errore quattro pompieri iracheni scambiati per guerriglieri. Lo ha annunciato il comando statunitense. Il tragico errore si e' verificato perche' ieri era stato annunciato il furto di un'autobotte dei vigili del fuoco a Fallujah. (Agr)



son cose (2).
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#12 joseph K.

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Inviato 24 ottobre 2006 - 15:05

Una lunga serie di attentati e di attacchi in tutto l'Iraq ha fatto circa 80 morti e un centinaio di feriti.
  La citta' settentrionale di Mosul, 390 chilometri dalla capitale, e' stata teatro di diversi attacchi e sei attentati suicidi con autombombe: almeno 20 i morti.
  Piu' a sud, nel centro petrolifero di Kirkuk, due attacchi suicidi hanno fatto 18 morti.
  In serata una bomba nel mercato della cittadina sciita di Khalis, 80 chilometri a nord di Baghdad, ha ucciso almeno 17 civili. Nel corso della giornata nelle vicinanze della citta' uomini armati avevano fatto altre quattro vittime.
  A Baghdad sono stati presi di mira gli agenti della polizia irachena. In totale ne sono morti otto, tra cui un colonnello e quattro passanti.
  Nove persone sono state uccise a Mahmudiya, 30 chilometri a sud di Baghdad; tre a Baquba, 50 chilometri a nordest della capitale, e una a Diwaniya, nella provincia centrale di Qadisiyyah.


http://cooperazione....perazione.altre

Due bambini  morti e altri sette civili sono rimasti feriti, insieme ad  alcuni soldati britannici in un attentato suicida nel sud dell'Afghanistan


http://www.rainews24...sp?NewsID=64798
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#13 Guest_runciter_*

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Inviato 27 ottobre 2006 - 08:45

Dozens of civilians were killed in a NATO military strike against suspected Taliban militants, Afghan officials said Thursday. Villagers fled the southern region by car and donkey, and hundreds attended a funeral for some 20 people buried in a mass grave.

The civilian deaths â?? estimated by Afghan officials at between 30 and 85, including many women and children â?? are among the highest in any foreign military action here since the fall of the Taliban and could turn residents against the counterinsurgency campaign. (...)

http://news.yahoo.co...ivilians_killed
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#14 joseph K.

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Inviato 27 ottobre 2006 - 09:58

"Quattordici persone uccise e tre ferite. Questo il bilancio provvisorio dell'esplosione di una bomba al passaggio di un minibus nella provincia di Uruzgan, nel sud dell'Afghanistan. Le vittime sarebbero soprattutto anziani e bambini. La notizia è stata data dal portavoce delle autorità locali, Abdoul Qayom".

http://www.repubblic...enze-27-10.html
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#15 Guest_runciter_*

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Inviato 27 ottobre 2006 - 10:16

è un gioco divertente, joseph, ma il punto è che la nato non dovrebbe trovarsi in afghanistan, e se non fosse lì non succederebbe neanche quello che riporti tu.

stessa storia, amplificata nelle dimensioni dell'orrore, in iraq.

discorso sostanzialmente simile per la situazione israeliana/palestinese e le infinite violenze da una parte e dall'altra: l'occupazione è la causa primaria del male.

obiezioni?
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#16 joseph K.

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Inviato 27 ottobre 2006 - 10:28

l'occupazione è la causa primaria del male.


Non concordo con questa tua visione bushiana della realtà.
Inoltre come collegare all'occupazione un bus fatto saltare in aria? Vada per la camionetta che circola con il teschio in centro città ma il bus come può essere un atto di resistenza all'occupazione?

Il fatto è che il gioco pareva dare l'idea di un genocidio intenzionale ed esclusivo di una parte sull'altra. Invece mi ponevo sull'onda del titolo della discussione, "appunti di guerra", perchè, proprio trattandosi di guerra, muoiono morti di guerra. Civili o militari, in genere uomini, i quali muoiono alla stessa maniera se saltano in aria su un bus causa "attentato" o per una bomba che sbaglia bersaglio.
Magari (magari) le prime sono morti più intenzionalmente volute (di resistenza?), le seconde un po' meno; magari (magari) senza le morti di "occupazione" o liberazione di morti di "resistenza" o di "terrore(ismo)" ce n'erano di meno.
Mi limito a dare qualche appunto di guerra anche io, altrimenti pare si tratti di altro, come dicevo all'inizio.
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#17 Guest_runciter_*

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Inviato 27 ottobre 2006 - 10:46

Inoltre come collegare all'occupazione un bus fatto saltare in aria? Vada per la camionetta che circola con il teschio in centro città ma il bus?


il bus non salterebbe in aria se non ci fosse l'occupazione.
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#18 joseph K.

    Tout est pardonné

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Inviato 27 ottobre 2006 - 18:38


Inoltre come collegare all'occupazione un bus fatto saltare in aria? Vada per la camionetta che circola con il teschio in centro città ma il bus?


il bus non salterebbe in aria se non ci fosse l'occupazione.


O forse, più semplicemente, non troveresti la notiza su Repubblica.it
Mi sfugge il nesso "occupazione americana causa", "faccio saltare un bus di connazionali effetto".

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#19 Guest_runciter_*

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Inviato 28 ottobre 2006 - 07:05

O forse, più semplicemente, non troveresti la notiza su Repubblica.it


secondo te com'era la situazione prima dell'intervento americano?

Mi sfugge il nesso "occupazione americana causa", "faccio saltare un bus di connazionali effetto".


allora prova a pensarci in termini non strettamente causali: sono due realtà che si manifestano simultaneamente, e la seconda semplicemente accompagna la prima.

qualcuno ha portato laggiù l'orrore, che ha subito iniziato a espandersi.

p.s. non sappiamo neanche chi ha fatto saltare in aria il bus, e c'è chi crede che almeno parte delle azioni terroristiche in afghanistan e in iraq (in particolare le autobombe) siano in realtà orchestrate dagli stregoni di casa nostra, col fine di alimentare il caos per rendere sempre più labile l'ipotesi di un ritiro.
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#20 Ukrainian Roulette

    populista

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Inviato 28 ottobre 2006 - 09:13

...c'è chi crede che almeno parte delle azioni terroristiche in afghanistan e in iraq (in particolare le autobombe) siano in realtà orchestrate dagli stregoni di casa nostra, col fine di alimentare il caos per rendere sempre più labile l'ipotesi di un ritiro.


Sinceramente,ritenere fantapolitica o fantaguerra teorie come questa è per me questione del tutto inestricabile,totalmente incomprensibile,che concepisco solo motivata dal rifuggere la delusione del crollo di un mito e di una convinzione intimamente personale.
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<p> ANDREA COSTANTINO LIBERO, GRAZIE RADIO LIBERTÀ !

#21 joseph K.

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Inviato 28 ottobre 2006 - 17:46

allora prova a pensarci in termini non strettamente causali: sono due realtà che si manifestano simultaneamente, e la seconda semplicemente accompagna la prima.


Quindi, se non sono da pensare in termini strettamente causali, l'occupazione non "causa" il male e ha senso citare in "appunti di guerra" non solo i "morti" generati da errori Usa ma anche quelli causati dalla "controparte". O mi sbaglio?
E ha anche senso parlare di guerra? O mi sbaglio?
E ha anche senso dare le proporzioni di quello che altrimenti potrebbe solo apparire come un genocidio Usa unilaterale e preprogrammato?
A meno di inserire la teoria del "complotto" (mi scuso per la grezzezza) generalista e allora si va al punto che sviluppo dopo.

qualcuno ha portato laggiù l'orrore, che ha subito iniziato a espandersi.


In effetti il precedente sistema di governo era il migliore degli eden possibili.
Oppure sarà anche un problema di "comunicazione" globale e di "percezione" globale e (per noi come per Repubblica.it) i mila morti di guerra in Nigeria ad esempio sono un po' meno morti dei morti di guerra Usa ovunque essi vengano fatti? O i morti di lapidazione per adulterio, ad esempio, sono un po' meno morti o comunque morti non frutto di "orrore"?

p.s. non sappiamo neanche chi ha fatto saltare in aria il bus, e c'è chi crede che almeno parte delle azioni terroristiche in afghanistan e in iraq (in particolare le autobombe) siano in realtà orchestrate dagli stregoni di casa nostra, col fine di alimentare il caos per rendere sempre più labile l'ipotesi di un ritiro.


"Almeno parte" quante? Buna parte, gran parte, tante, tutte?
Non credi che questa teoria (e la sua "vaghezza") accompagni ogni lettura di ogni intervento Usa così da far leggere in ogni caso la politica Usa sempre sotto la stessa ottica del "complotto malvagio" (mi scuso ancora per la grezzezza ma l'importante è che capite il succo) globale? Insisto sul "sempre", non sulla lindezza della politca Usa sulla quale possiamo scrivere trattati. Il "sempre" mi preoccupa perchè inquina ogni possibile "critica storiografica" o geopolitica a partire dalla pre-ipotesi nota.
E se l'ipotesi resta un semplice dubbio perchè il dubbio non viene mai posto sull'azione di governo Usa oltre che su tutto il resto? Mi spiego: dubito che l'attentato al bus possa essere "reale" ma non dubito mai che una politica (quella Usa nel caso in questione) possa essere semplicemente sbagliata e avventata o anche solo tragicamente stupida piuttosto che preorganizzata al reggimento orwelliano del globo.
Non credi che tale teoria ricorsivamente porti ad escludere qualsiasi altra causalità e a bushianamente a consolarsi nella teoria del male facile da individuare e conseguentemente "facile" da combattere?
Non credi che il momento successivo di tale bushismo sia per forza di cose la "guerra contro il male" o contro l'asse del male e dunque l'essenza stessa del bushismo che tanto disprezziamo?
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#22 Guest_runciter_*

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Inviato 29 ottobre 2006 - 07:49

1. la situazione "sociale" in afghanistan non è comunque cambiata, in più si muore che è una meraviglia, e se non ci fosse l'occupazione questo non accadrebbe.

2. "bushiano" è negare la verità (occupazione=morte), non affermarla, e l'uso che fai dell'aggettivo mi sembra un'offesa alla tua intelligenza.

3. se la politica di un governo è disumana e criminale, nel vero senso della parola, dirlo chiaramente è l'unico modo per tentare di fermare l'orrore.

4. non dirlo chiaramente, e anzi affogare questi tentativi nelle chiacchiere, all'atto pratico costituisce una difesa dello status quo, con tutto quello che ne consegue.

5. i nostri governanti bombardano della povera gente che non ha nessuna colpa, io dico che sono dei criminali, e tu tenti di dissuadermi mettendo sullo stesso piano i crimini contro l'umanità e la loro denuncia... un ragionamento bushiano, si potrebbe dire (se l'espressione stessa non fosse un ossimoro).
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#23 joseph K.

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Inviato 29 ottobre 2006 - 10:29

Bushiano è trasformare il reale nel vero. Bushiano è affermare che il vero è anche il buono. Bushiano è una deformazione hegeliana del reale per cui: reale-vero-buono sono la stessa cosa. Bushiano è lo stesso ragionamento che persegue il bene a partire dal riconoscimento effettuale e radicale del male-da-combattere-per-il-bene e fa la realtà una lotta di bene contro male.
Il male assoluto per Bush sono loro (chi? Mah non si sa, vaghezza di fondo tragica), per "molti" (per te?) è Bush (gran parte? Tutto? Dove? Mah non si sa, vaghezza tragica di fondo), il reale ne resta conseguntemente interpretato o creato a partire da queste categorie.

Il bushismo della lotta bene-male fatta realtà porta a leggere tutto in questa chiave. Bombardiamo: colpa del male criminale Bush. Salta un bus? Colpa del male criminale Bush. Fanno una bomba atomica in Corea? Causa del male criminale Bush. Cadono le torri? Colpa del male criminale Bush? C'è una guerra? Non è una guerra ma un'occupazione del male criminale Bush. Una volta individuato il male tutto il resto è semplicemente un surrogato del male stesso. La lotta dei buoni contro i cattivi continua. Bushianamente.

Si muore ovunque, ma in appunti di guerra segnaliamo solo le morti provocate dagli Usa ingenerando l'idea che ogni guerra è un genocidio pre-programmato dal male criminale che regge orwellianamente il mondo. Se altri aggiungono altri appunti di guerra fanno un giochino. I morti sono diversi. Criminali quelli Usa, causa del crimine originale Usa gli altri. "Appunti di guerra" diventa una lista di genocidi compiuti dal male primigenio. Il resto è propaganda. Si stava meglio quando si stava peggio. L'occupazione genera il male. Repubblica.it è felice di confermare che, a parte i morti Usa o quelli causati dagli Usa, nel resto del mondo nessuno muore e "prima" (se mai c'è un prima) che gli Usa arrivino ad occupare i morti non esistono, la situazione è comunque meglio o comunque peggio se gli Usa arrivano.

La verità ci rende liberi. E' un vecchio motto. Se è la mia verità meglio ancora. Chi nega la verità è un servo del regime o un coglione che non capisce e fa offesa alla sua intelligenza.
L'intelligenza è capire La realtà (la mia). Se non la capisci o sei in cattiva fede o sei un coglione. Perchè la verità è appunto una e coincide con il bene (contro il male). E questo non è nè fascismo nè bushismo ma verità.

L'unico modo per fermare un criminale non è denunciarlo. Si farebbe solo il gioco dei chiacchieroni che perdono tempo sui forum a negare o sparigliare la verità. L'unico modo per fermare un criminale è partecipare alla lotta di resistenza contro il criminale. Disarmarlo. Renderlo innocuo. Agire bushianamente.

Lo status quo non è mai quo. Perchè la realtà non è quo. La realtà non è una. E capirlo ci impedisce di fare qualche parte (quanta? vaghezza un po' meno tragica) in meno di errore. Vedere la realtà una, bushianamente, è il correlato della guerra totale e infinita. Della condanna a morte preventiva. Perchè tutto sarà intepretato senza chiacchiere e senza seconde possibilità. Senza rompicoglioni che fanno chiacchiere offendendo l'intelligenza loro "perchè non capiscono" quello che è chiaro ed evidente (a chi?). Se non lo capisci e ti perdi in chiacchiere io che non sono fascista ti mostro la realtà vera. Ti riporto sulla retta via della giusta lettura. Ti faccio vedere il reale e il vero. A quel punto sarai libero, la verità ti avrà reso libero. Ringraziami. Se non era per me eri ancora lì con le tue chiacchiere da coglione.

La denuncia dei crimini contro l'umanità avviene in un bel modo. Ci sono i criminali Usa e poi quelli Usa. Gli Usa bombardano dall'alto e poi fanno esplodere bus dal basso. In un caso come nell'altro lo fanno intenzionalemente. Il loro crimine non è nemmeno preterintenzionale.  Perchè è evidente che sia così, non vedi la realtà? Te lo scrivo tutti i giorni in "appunti di guerra" e tu ancora non hai capito, zuccone decerebrato. Quelli come te fanno schifo perchè difendono uno status quo, si perdono nelle chiacchiere retoriche e sofiste del gusto parolaio fine a se stesso, del parlare mentre la gente muore e il male continua ad agire. Anche questo intervento è retorica e chiacchiera. Potevi anche tacere. Era così bello andare avanti a mettere l'elenco dei morti del malvagio.
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#24 Guest_runciter_*

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Inviato 29 ottobre 2006 - 11:36

se accuso mio padre di essere un criminale, lo faccio proprio perché è mio padre, ed è mia responsabilità fermare chi è vicino a me, specialmente se sono convinto che il ciclo di violenza sia innescato dalle sue azioni.

non perderò tempo a dissezionare i tuoi verbosi interventi per metterne in luce le assurdità, anche perché confido nella capacità altrui di riconoscerle come tali, così come confido nella capacità altrui di riconoscere la verità quando è auto-evidente (occupazione=morte), nonostante i tentativi di affogarla tra le chiacchiere.

e non dimentico che sei in grado, se serve, di fare l'esegesi di dichiarazioni in coreano.

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#25 joseph K.

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Inviato 29 ottobre 2006 - 11:44

se accuso mio padre di essere un criminale, lo faccio proprio perché è mio padre, ed è mia responsabilità fermare chi è vicino a me, specialmente se sono convinto che il ciclo di violenza sia innescato dalle sue azioni.

non perderò tempo a dissezionare i tuoi verbosi interventi per metterne in luce le assurdità, anche perché confido nella capacità altrui di riconoscerle come tali, così come confido nella capacità altrui di riconoscere la verità quando è auto-evidente (occupazione=morte), nonostante i tentativi di affogarla tra le chiacchiere.


Era (è sempre) proprio la mia intenzione: affogare la verità tra le chiacchiere. Sono un trasgender del logos.

e non dimentico che sei in grado, se serve, di fare l'esegesi di dichiarazioni in coreano.


Purtroppo non io.
Ma basta avere una cosa chiamata "internet" e sul sito della Bbc o di RaiNews24 se ne trovano di cotte e di crude. Garantito.
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#26 Guest_runciter_*

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Inviato 29 ottobre 2006 - 12:13

Purtroppo non io.


Se l'interpretazione corretta del messaggio radio susseguente agli incontri del 2002 è quella sud coreana ("kajige tui-o-itta", "abbiamo diritto di avere" armi nucleari, e non, versione BBC "kajige tui-o-otta" "siamo riusciti a ottenere) questa è una ammissione/non-ammissione che lavora sulla vaghezza della frase con lo scopo di usare tutta la forza di questa stessa imprecisione. L'articolo parla correttamente di "tecnica del misunderstanding". Ti tengo all'oscuro, tengo all'oscuro tutto, uso la paura che tu hai di me e della mia (non) forza come arma per farti stare buono.

questa è esegesi dal coreano, ma può darsi che tu lo faccia inconsapevolmente.

e un'altra cosa: l'uso del vittimismo come tecnica retorica è uno dei mezzi dialettici più vili che io conosca, e mi dispiace constatare che anche tu cadi in questo vizio: nessuno ha eccepito sul fatto che si inserissero nel topic segnalazioni di ogni tipo, e lo scopo del mio intervento era solo di chiarire il motivo per cui io avevo postato un articolo su una strage di civili firmata nato... ma quando fa comodo, il docile sarcasmo altrui - "è un gioco divertente" - lascia ferite insanabili in un animo improvvisamente ultrasensibile.

mi accusi falsamente di volerti censurare, e poi fai pressioni psicologiche di ogni tipo per dissuadermi dallo scrivere quello che penso.

la verità, poverina, non può più neanche essere nominata.

la realtà a volte se la cava, a volte no.
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#27 Guest_galway_*

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Inviato 29 ottobre 2006 - 12:22

Scusate se mi permetto di interrompere, ma si deve per forza trasformare ogni topic in una disputa sofistica a due?
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#28 joseph K.

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Inviato 29 ottobre 2006 - 12:40

Scusate se mi permetto di interrompere, ma si deve per forza trasformare ogni topic in una disputa sofistica a due?


Hai ragione, basta sofismi.
Ora si torna alle discussioni serie.
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#29 Guest_runciter_*

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Inviato 29 ottobre 2006 - 12:43

hai ragione, galway, anche se non sento di poter accogliere la definizione di "disputa sofistica", almeno per quanto riguarda i miei interventi (tie').

il fatto è che confido sì nella capacità di discernimento altrui, ma so anche bene che la mente umana è facilmente manipolabile (entro certi limiti) se si conoscono e si praticano alcune tecniche "ipnotiche", ed essendo un po' paranoico a volte ho l'impressione che joseph ne faccia uso (anzi, in certi casi arrivo persino a convincermi che joseph non sia joseph, ma qualcun altro).

per approfondire un po' l'argomento "manipolazione": http://ipnosi.interfree.it/
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#30 Ukrainian Roulette

    populista

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Inviato 30 ottobre 2006 - 12:51

Si ritorna a parlare di Kossovo....

Serbia, sì al referendum: Kosovo «intangibile»

http://www.unita.it/...IDcontent=60677


Da altre parti si legge una strana interpretazione della volontà del popolo di fare delle scelte,come a dire che il Montenegro si proclama sacrosantamente indipendente tramite referendum,appunto popolare....e i serbi potrebbero anche fare a meno di insistere nel voler popolarmente mantenere la potestà di una terra ormai bombardata e albanesizzata all 88%.
Ma stavolta l'Unità pare cedere di buon grado a una piccola dose di democrazia.Ben venga dunque.
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#31 Guest_runciter_*

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Inviato 31 ottobre 2006 - 09:36

un appunto di "guerra al terrorismo" (da euronews):

Pakistan, rasa al suolo una scuola coranica: 80 morti
30/10 19:26 CET

Una scuola coranica rasa al suolo, almeno 80 morti. E' il risultato di un attacco sferrato dalle forze armate pakistane su un edificio che ospitava, secondo la versione dell'esercito, miliziani di al Qaeda. Corpi smembrati sono stati sparsi su una vasta area per la violenza dell'attacco, portato a termine con elicotteri lanciamissili. Migliaia di residenti della zona sono accorsi sul luogo per celebrare i funerali.
L'azione militare è avvenuta nella regione di Bajaur, nella zona tribale del Pakistan al confine con l'Afghanistan.
"Un'azione vergognosa che ha ucciso cittadini innocenti, li' non c'era alcun campo d'addestramento", ha detto Qazi Hussein Ahmed, leader di un partito musulmano. Secondo i residenti, infatti, tra le vittime c'erano anche donne e bambini, versione smentita dalle autorità.
A Karachi e in altre città del Pakistan, l'operazione ha provocato manifestazioni di protesta contro il governo e la sua politica filo americana. Islamabad mantiene 80 mila soldati nella zona tribale, dove sono rifugiati miliziani di al Qaeda e, si sospetta, il loro stesso leader Osama bin Laden.


aspetto che qualche persona perbene mi faccia notare che i terroristi usano donne e bambini come scudi umani, sottintendendo che a volte c'è un prezzo (leggi: stragi di innocenti) da pagare se si vogliono sconfiggere i cattivi che minacciano il nostro stile di vita.

la albright la pensava allo stesso modo, riguardo alle centinaia di migliaia di morti (in gran parte bambini, tanto per cambiare) causati dalle sanzioni onu imposte all'iraq tra la prima e la seconda guerra del golfo, sanzioni il cui obiettivo era destabilizzare il regime di saddam hussein, che da dittatore spietato e novello hitler avrebbe dovuto commuoversi per le sofferenze del suo popolo e consegnarsi spontaneamente alle autorità internazionali.

e le armi chimiche che usava contro i curdi, gliele fornivamo noi.

e la turchia, che come il pakistan è una nazione amica e adesso aspira anche a entrare nell'unione europea, negli anni novanta ha compiuto contro i curdi che abitano entro i suoi confini ogni tipo di crimine contro l'umanità, usando spesso e volentieri metodi medievali di tortura e oppressione, e anche qui i mezzi blindati, gli elicotteri e le armi erano gentilmente forniti da noi.

la nostra principale preoccupazione, nel caso della turchia, è di introdurre in casa nostra delle leggi illiberali che puniscano chiunque neghi il genocidio degli armeni di quasi un secolo fa, per controbilanciare le leggi illiberali turche, che puniscono invece chi ne parla apertamente.

qualcuno sa trovare un qualche senso in tutto questo?
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#32 Guest_runciter_*

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Inviato 04 novembre 2006 - 08:55

agghiacciante, se fosse vero (da euronews):

La Francia pubblicherà le note dell'intelligence sul massacro in Ruanda
03/11 13:10 CET

Il ministro della difesa francese Michèle Alliot Marie ha ordinato la consegna di 105 rapporti dei servizi segreti alla giustizia. L'obiettivo è fare luce sul ruolo delle truppe francesi nel massacro di 800 mila persone, principalmente Tutsi e Hutu moderati, avvenuto nel '94 per mano delle milizie Hutu.

Secondo alcuni sopravvissuti, i soldati francesi, in Ruanda sotto il mandato dell'Onu per creare aree protette, avrebbero permesso agli estremisti di entrare nei campi profughi tutsi e di dare luogo a un massacro durato 100 giorni. Il governo ruandese il mese scorso ha aperto un'inchiesta per verificare l'attendibilità delle denunce dei superstiti.

Parigi ha negato ogni responsabilità, dichiarando al contrario che decine di migliaia di Tutsi sono stati salvati grazie all'intervento delle truppe francesi. Un'indagine parlamentare avviata in Francia nel 2005 parla di "errori strategici", mentre il Rwanda si lamenta per la lentezza dell'iter processuale in Tanzania. E' lì che ha sede il Tribunale penale internazionale per i crimini in Ruanda.


e ancora da euronews:

Iraq, a due giorni dalla prevista sentenza nel processo a Saddam trovati a Baghdad 56 cadaveri
03/11 18:56 CET

In Iraq mentre si aspetta con impazienza la sentenza nel processo contro l'ex presidente Saddam Hussein, orrore e violenza restano il pane quotidiano. I corpi torturati e mutilati di 56 persone sono stati ritrovati in diverse zone di Baghdad. Alcuni sono stati uccisi con un proiettile alla testa. Per motivi di sicurezza la sepoltura è avvenuta nella città santa sciita di Kerbala.

Il verdetto di primo grado nel processo a carico dell'ex rais e di sette coimputati per la strage di 148 sciiti è atteso per domenica. In caso di ergastolo o di condanna a morte l'appello sarà automatico. Se sarà inflitta e confermata la pena capitale avverrà per impiccaggione. Ma uno degli avvoccati difensori di Saddam mette in guardia contro una tale eventualità: "Se questo processo finirà con una condanna a morte per l'ex Presidente e per i suoi coimputati, credetemi, in Iraq e nei paesi arabi vicini si apriranno le porte dell'inferno"

In Iraq è intanto giunto a sorpresa il direttore nazionale dell'intelligence statunitense John Negroponte che ha incontrato a Baghdad il primo ministro iracheno Nuri al Maliki. Nelle ultime 24 ore sono stati uccisi altri sette soldati americani portando a 2.825 il numero di perdite americane dall'inizio della guerra nel 2003.


considerato come stanno le cose già adesso, è qualcosa che non riesco a immaginare.
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#33 Pierrot le fou

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Inviato 07 novembre 2006 - 10:14

La moratoria primo passo in vista di una normativa in materia

L'Onu: congelare l'uso delle «cluster bomb»

Il rappresentante delle Nazioni Unite, Jan Egeland, chiede la sospensione immediata dell'impiego degli ordigni «a grappolo»

Un recente studio dell'associazione umanitaria Handicap International ha messo in evidenza come questo tipo di ordigni provoci vittime civili nel 98% dei casi.

«Negli ultimi 30 anni i governi hanno fallito nell'individuare il danno sproporzionato e a lungo termine che questo tipo di armi creano alle popolazioni civili», spiega Angelo Simonazzi, direttore dell'agenzia. Le cluster bomb sono state usate recentemente da Israele nella sua guerra, durata un mese, contro la guerriglia Hezbollah nel sud del Libano. L'Onu stima che circa 100.000 munizioni cluster sono rimaste inesplose sul territorio libanese, la maggioranza delle quali sganciate nelle ultime 72 ore del conflitto, terminato con un cessate-il-fuoco il 14 agosto scorso. Secondo Handicap International, tali munizioni causano da allora due-tre vittime al giorno nel sud del Libano. Altri Paesi considerati nel report - il primo tentativo, dicono i curatori, di mettere assieme dati sulle vittime delle cluster bomb a livello mondiale - includono Ciad, Laos, Cecenia e Kosovo.


http://www.corriere....7/cluster.shtml
http://www.corriere....2/cluster.shtml
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#34 Ukrainian Roulette

    populista

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Inviato 07 novembre 2006 - 10:27

Il giallo della Croce rossa
Mancano all'appello 14 milioni di euro che furono destinati all'Iraq


http://www.italiaogg...codiciTestate=1


Vale la pena di registrarsi al sito di Italia Oggi per leggere...
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#35 joseph K.

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Inviato 12 novembre 2006 - 10:50

Due attentati stamane a Bagdad hanno provocato la morte di oltre trenta persone. Il più grave è stato quello provocato stamane da due kamikaze: i due uomini, che indossavano corpetti esplosivi, si sono fatti saltare in aria dentro un centro di reclutamento della polizia.

Non è chiaro il numero dei morti. Inizialmente si è parlato di 15, successivamente il posto di polizia di un ospedale ha precisato che nell'attacco hanno perso la vita almeno 28 persone, ma successivamente il bilancio è salito a 35. I feriti sarebbero una sessantina.

Subito dopo le esplosioni la caserma è stata presa di mira con diverse salve di mortaio, che hanno causato la maggior parte dei feriti. Si tratta della strage più grave avvenuta nella capitale dopo la recente revoca del coprifuoco, imposto sull'intera città in coincidenza con la pronuncia della prima sentenza di condanna a carico di Saddam Hussein, una settimana fa.

Anche l'altro attentato è avvenuto a Bagdad, provocando la morte di quattro civili. I feriti sono una decina. Una fonte della sicurezza ha detto che "un'autobomba e un ordigno artigianale sono esplosi simultaneamente poco dopo le 08:00 (le 06:00 in Italia), uccidendo quattro civili e ferendo dieci persone" in un quartiere nel centro della capitale.


http://www.repubblic.../attentati.html

Un'inchiesta di Diario.
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#36 Guest_runciter_*

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Inviato 26 novembre 2006 - 17:55

un appunto di "guerra al terrorismo" (da euronews):

Pakistan, rasa al suolo una scuola coranica: 80 morti
30/10 19:26 CET

Una scuola coranica rasa al suolo, almeno 80 morti. E' il risultato di un attacco sferrato dalle forze armate pakistane su un edificio che ospitava, secondo la versione dell'esercito, miliziani di al Qaeda. Corpi smembrati sono stati sparsi su una vasta area per la violenza dell'attacco, portato a termine con elicotteri lanciamissili. Migliaia di residenti della zona sono accorsi sul luogo per celebrare i funerali.
L'azione militare è avvenuta nella regione di Bajaur, nella zona tribale del Pakistan al confine con l'Afghanistan.
"Un'azione vergognosa che ha ucciso cittadini innocenti, li' non c'era alcun campo d'addestramento", ha detto Qazi Hussein Ahmed, leader di un partito musulmano. Secondo i residenti, infatti, tra le vittime c'erano anche donne e bambini, versione smentita dalle autorità.
A Karachi e in altre città del Pakistan, l'operazione ha provocato manifestazioni di protesta contro il governo e la sua politica filo americana.
Islamabad mantiene 80 mila soldati nella zona tribale, dove sono rifugiati miliziani di al Qaeda e, si sospetta, il loro stesso leader Osama bin Laden.


scusate l'auto-quote, ma ci sono novità su questa strage:

US carried out madrasah bombing

THE bombing of a Pakistani madrasah last month, in which 82 students were killed, was carried out by the United States, a Pakistani official has admitted, writes Christina Lamb.

The madrasah in the tribal agency of Bajaur was bombed during a visit to Pakistan by the Prince of Wales amid allegations that it was being used to train suicide bombers.

â??We thought it would be less damaging if we said we did it rather than the US,â? said a key aide to President Pervez Musharraf. â??But there was a lot of collateral damage and weâ??ve requested the Americans not to do it again.â?

The Americans are believed to have attacked after a tip-off that Ayman al-Zawahiri, the deputy leader of Al-Qaeda, was present. Local people claimed the victims included boys as young as 12 and that the tribal area had been negotiating with the Pakistan government for a peace deal.

Pakistani officials insist they were shown satellite images of people training and have checked the identity cards of all those killed, and that all were adults.


http://www.timesonli...2471863,00.html

e visto che siamo in tema ("guerra al terrorismo"):

http://news.yahoo.co...raq_rumsfeld_dc

ma questo in fondo già si sapeva.
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#37 Tom

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Inviato 29 novembre 2006 - 20:54

Ah, ieri in Iraq (tra i tanti) sono morte anche cinque bambine.

Ieri c'erano cinque bambine vive, adesso non ci sono più.

Forse però è demagogico e ingenuo farlo notare.
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#38 Ukrainian Roulette

    populista

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Inviato 05 dicembre 2006 - 09:07


Kofi Annan: La situazione in Iraq è peggio di una guerra civile
â??Se fossi un iracheno proverei a fare un confronto con il passato. Avevano un dittatore brutale, ma avevano le loro vite, potevano uscire, i loro bambini potevano andare a scuola e ritornare a casa senza che i genitori si preoccupassero."..


http://www.canisciol...ticle&sid=19005
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#39 Guest_runciter_*

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Inviato 05 dicembre 2006 - 09:51

strane notizie, da euronews:

L'Olanda riabilita i caschi blu che non fermarono il massacro di Srebrenica
04/12 19:19 CET

Undici anni dopo il massacro di Srebrenica da parte delle truppe serbo bosniache di Ratko Mladic, la ferita torna a bruciare. I familiari delle vittime hanno protestato all'Aja contro la decisione del governo olandese di decorare i caschi blu che assistettero senza intervenire all'esecuzione di circa otto mila abitanti della locale enclave muslumana.

Un'iniziativa del ministro olandese della difesa, Henk Kamp, per riabilitare i soldati divenuti simbolo del fallimento della missione dell'Onu. "Per anni e del tutto ingiustamente, siete stati ritenuti colpevoli a titolo personale per non aver protetto gli abitanti di Srebrenica", ha detto Kamp nel corso dell'evento, a Assen. "Siete state lasciati soli. E quel che è peggio, siete stati abbandonati dagli stessi politici che vi affidarono quel compito impossibile".

L'enclave muslumana di Srebrenica era stata posta sotto la protezione dei caschi blu olandesi nell'aprile del '93. Ma nel luglio '95 cadde nelle mani del generale Mladic, che fece eseguire quello che il tribunale internazionale ha definito un genocidio.

Le truppe olandesi, in sottonumero e con l'ordine di sparare solo per legittima difesa, non erano in grado di opporsi ai soldati di Mladic. Un'inchiesta indipendente contribuì a scagionarle, attribuendo la responsabilità politica dell'accaduto al governo olandese e ai vertici delle Nazioni Unite.


be', tra lo scagionare e il decorare c'è di mezzo il...
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#40 virginia wolf

    apota

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Inviato 05 dicembre 2006 - 21:00


Kofi Annan: La situazione in Iraq è peggio di una guerra civile
â??Se fossi un iracheno proverei a fare un confronto con il passato. Avevano un dittatore brutale, ma avevano le loro vite, potevano uscire, i loro bambini potevano andare a scuola e ritornare a casa senza che i genitori si preoccupassero."..


Certo Annan non può che rimpiangere Saddam... vedi alla voce "Oil for Food".
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Penso a come contiamo poco, come tutti contino poco; com'è travolgente e frenetica e imperiosa la vita, e come tutte queste moltitudini annaspino per restare a galla.

#41 Ukrainian Roulette

    populista

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Inviato 06 dicembre 2006 - 18:32

Ho solo riportato...non sono certo quello che stravede per le organizzazioni internazionali,sovranazionali o altro di quel genere.Anzi, mi ispirano diffidenza a prescindere.
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<p> ANDREA COSTANTINO LIBERO, GRAZIE RADIO LIBERTÀ !

#42 Ukrainian Roulette

    populista

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Inviato 07 dicembre 2006 - 10:15

Poi c'è di meglio....

"Blair d'accordo con Gates: Non stiamo vincendo la guerra in Iraq"

http://www.canisciol...ticle&sid=19054


Vabbeh dai....c'hanno provato ed è andata male....che ci vuoi fare !?
Rimarrà tanta fame,tanto caos socio-economico,il controllo dei pozzi,e metà delle croci bianche di Omaha Beach.
Se qualcuno è stato in grado di tener conto dei morti irakeni,invece,ha la mia completa ed incondizionata ammirazione.
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<p> ANDREA COSTANTINO LIBERO, GRAZIE RADIO LIBERTÀ !

#43 Guest_runciter_*

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Inviato 22 febbraio 2007 - 16:20

chissà se c'è qualche collegamento tra questo:

Blair annuncia l'inizio del ritiro dall'Iraq

http://www.corriere..../21/blair.shtml

e questo (da euronews):

Regno Unito, il principe Harry parte per l'Iraq
22/02 13:55 CET

E' ufficiale: il reggimento del principe Harry sarà inviato in Iraq per 6 mesi. La decisione è stata annunciata dal ministro della difesa Des Browne che ha fornito i dettagli della prossima rotazione di truppe. Terzo nella linea di successione alla nonna, la regina Elisabetta, Harry è destinato a essere il primo membro della famiglia reale a operare in una zona di guerra dopo lo zio, principe Andrea, che ha fatto il pilota di elicottero durante il conflitto delle Falklands nel millenovecento ottantadue.

L'unità di cui fa parte Harry sarà inviata nel sud dell'Iraq, una zona non violenta come la capitale Baghdad, ma comunque a rischio.


oppure è soltanto una divertente (?) coincidenza.
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#44 joseph K.

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Inviato 23 febbraio 2007 - 11:09

Londra: «Temiamo attacco Usa contro Iran»

http://www.corriere....o/23/iran.shtml
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Ora l'inverno del nostro scontento è reso estate gloriosa da questo sole di York, e tutte le nuvole che incombevano minacciose sulla nostra casa sono sepolte nel petto profondo dell'oceano.


#45 Guest_galway_*

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Inviato 24 febbraio 2007 - 11:26

Gli Usa non rinunciano alle 'cluster bomb'
respinta la proposta di messa al bando


link repubblica.it
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#46 Communism is gay

    pivello

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Inviato 01 marzo 2007 - 09:08

E' a causa dei confini che c'è la guerra e i confini sono solo immaginari.
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#47 joseph K.

    Tout est pardonné

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Inviato 05 marzo 2007 - 10:38

E in Afghanistan continuano le stragi di civili. La guerra diffusa e infinita finalizzata al nulla se non alla guerra stessa, un "nemico" da combattere a tempo indefinito, un nemico che non si sa più quale sia, se il "terrorista", i "terroristi" o oramai tutta il gruppo delle collettività. Il fallimento di una liberazione nella quale i liberatori a tempo indefinito diventano giorno dopo giorno i nemici da odiare e da combattere. Uno stato "liberato" che non esiste, piegato nel sangue tribale delle violenze private dove tutte le distinzioni (se mai ci sono state) scemano.
L'alibi ridicolo dell'approssimazione, dell'errore continuo che muore di fronte all'assenza di una prospettiva di futuro. Il futuro unico del "mandiamo più truppe", "in primavera vinceremo". La politica della "vittoria". Su chi, su cosa, perché, non si capisce più.
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Ora l'inverno del nostro scontento è reso estate gloriosa da questo sole di York, e tutte le nuvole che incombevano minacciose sulla nostra casa sono sepolte nel petto profondo dell'oceano.


#48 Ukrainian Roulette

    populista

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Inviato 06 marzo 2007 - 18:54

Anniversario....

Belgrado sanguina ancora


Otto anni fa, nella feroce primavera del 1999, il 23 marzo, gli atlantici, gli anglo-americani e i loro caudatari, governo italiano del â??pacifistaâ? Dâ??Alema compreso, portarono la guerra nel cuore della nostra Europa, bombardando Belgrado e la Serbia storica del Kosovo-Metohja.
I media dellâ??Occidente, imboniti dai loro fornitori di veline dâ??oltreoceano, giustificarono lâ??intervento - che rendeva carta straccia tutte le solenni dichiarazioni costituzionali di â??ripudio della guerraâ?, come quella italiana o dellâ??Onu - in â??difesa dei diritti umaniâ? della comunità etnica albanese kosovara della quale i serbi -dichiaravano gli atlantici- stavano facendo strage.
In realtà autori delle fosse comuni, delle stragi, della distruzione delle radici culturali (serbe e greco-ortodosse) di quella provincia, erano i terroristi albanesi dell'U�K (Ushtria �lirimtare e Kosovës, il cosiddetto "Esercito di liberazione del Kosovo"), finanziati dagli Usa e dai traffici di schiave del sesso, di armi e di stupefacenti.
Come cercherà di non prendere atto questo lunedì 5 marzo il Tribunale fantoccio dellâ??Aja davanti al quale è imputato di crimini di guerra Ramush Haradinaj, già comandante dellâ??Uck appoggiato dalla Nato e dallâ??Onu durante lâ??aggressione alla Serbia e poi fatto diventare, dagli occupanti atlantici, il â??premierâ? del â??Kossovo albaneseâ?.
Una entità statale inesistente (il Kosovo Metohja è ancora una provincia serba), creata attorno ad una falsa capitale, Pristina, dagli aggressori occidentali e dal loro braccio diplomatico onusiano, il finlandese Martti Ahtisaari.


Ugo Gaudenzi

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<p> ANDREA COSTANTINO LIBERO, GRAZIE RADIO LIBERTÀ !

#49 *alessandro*

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Inviato 07 marzo 2007 - 14:18

Inviato di Repubblica sequestrato in Afghanistan

http://www.repubblic...arzo/index.html
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ex "victor"

#50 Guest_runciter_*

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Inviato 24 marzo 2007 - 10:48

ecco un'anteprima di come verrà creato il casus belli che porterà all'attacco contro l'iran:

http://www.corriere....catturati.shtml

una variazione sul tema "soldati israeliani catturati in territorio... ?", e ovviamente tutti i nostri fedeli e leali mezzi d'informazione ci fa(ra)nno credere a una violazione territoriale da parte dei cattivoni.
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