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E' morto J.G. Ballard


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29 replies to this topic

#1 ...

    mainstream Star

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Inviato 19 aprile 2009 - 20:53

.


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#2 Guest_Maedhros_*

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Inviato 19 aprile 2009 - 21:09

IL maestro del nostro tempo e anche di quello che verrà dopo, Lutto con la L maiuscola.
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#3 arvic

    Classic Rocker

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Inviato 19 aprile 2009 - 22:14

Non ci credo, ho finito di leggere Super Cannes da poco e  :-*
:(
R.I.P.
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#4 Guest_telegram_*

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Inviato 19 aprile 2009 - 22:34

Mi sento come se mi avessero bastonato... adieu, Maestro :-[
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#5 norb

    mainstream Star

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Inviato 19 aprile 2009 - 23:10

:'(
aspettavo con ansia ogni suo nuovo libro
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#6 Guest_antonioc_*

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Inviato 20 aprile 2009 - 06:06

mio dio che grande dispiacere. sono costernato. ciao maestro.
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#7 signora di una certa età

    old signorona

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Inviato 20 aprile 2009 - 08:30

Immagine inserita
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In realtà secondo me John Lurie non aveva tante cose da dire... ma molto belle


#8 100000

    Enciclopedista

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Inviato 20 aprile 2009 - 08:30

R.I.P.  ::)

:(
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#9 Guest_floriano_*

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Inviato 20 aprile 2009 - 08:47

www.youtube.com/watch?v=kZKAa4kCARY

Ispiratore di una lunga serie di artisti post punk, The normal, Joy Division, Comsat Angels...


:'(
  • 0

#10 Guest_telegram_*

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Inviato 20 aprile 2009 - 10:05

www.youtube.com/watch?v=kZKAa4kCARY

Ispiratore di una lunga serie di artisti post punk, The normal, Joy Division, Comsat Angels...

Potremmo anche continuare: Gary Numan, Ultravox, OMD, Human League... praticamente se ne va colui che ha fondato l'immaginario della new-wave inglese. Solo una fra le tante cose per cui dobbiamo ringraziarlo, ben chiaro.
  • 0

#11 giampaz

    Roadie

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Inviato 20 aprile 2009 - 13:23

un Grandissimo, che peccato.
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#12 Guest_Pequod_*

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Inviato 20 aprile 2009 - 15:09

Un grandissimo.
Profetico, apocalittico, satirico.Le sue visioni corrispondono, per analogia seppur con diversa trasposizione cronologica, a quelle di Orwell.
Non un mago dello stile, ma efficace nella sua asettica, claustrofobica coerenza.
Il tempo lo celebrerà come merita.
  • 0

#13 Merlo

    Classic Rocker

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Inviato 20 aprile 2009 - 16:27

RIP  :'(

Ho letto solo la "Mostra delle atrocità", un'opera che decisamente non si dimentica.
  • 0

"Non è bello ciò che è bello, ma è bello ciò che piace"


#14 Haggard

    mainstream Star

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Inviato 20 aprile 2009 - 19:20

Se ne va uno dei più grandi e acuti osservatori della nostra epoca; nelle sue opere ha impietosamente mostrato l'hardware della società dello spettacolo, senza maschere o ipocrisie.
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#15 Mr telefax

    dendrite

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Inviato 20 aprile 2009 - 19:25

In segno di profondo rispetto per l'opera del maestro, confesso di non essere rimasto troppo colpito dalla sua dipartita.
Già, perché Ballard ha sempre lavorato sui sentimenti raggelati.
Un agghiacciante fatalismo permea molte delle cose sue che ho letto.
Ho scoperto Ballard con la collana Urania, che ha pubblicato una marea di suoi romanzi e racconti. Mi ha conquistato, ma niente a che vedere con gli anni successivi all'adolescenza, quando mi sono allontanato dalla fantascienza e ho appreso con maggior forza la portata della sua poetica. Ballard è un gigante della letteratura, grandissimo al pari di P.K. Dick, al quale viene spesso accostato in quanto "grandi scrittori che incidentalmente scrivono fantascienza". Per il resto sono diametralmente opposti, con Dick che esplora in tutti i modi le paranoie della reale percezione delle cose (è questa la realtà?) e Ballard che scava chirurgicamente negli anfratti dell'uomo sociale, pronto a svelarne la miseria e insieme a magnificarla con quella prosa asciutta e freddissima (è questa la realtà).
Ballard non ha mai avuto a differenza di Dick gran feeling con il cinema: le sue opere sono piene di spazi vuoti, di poesia morta, di uomini che non hanno più nulla di umano, perché il contesto sociale da loro creato non permette più l'espressione emotiva.
Non mi riferisco con questo solo a opere come Crash, ma a cose come Condominium (esemplare nell'osservare il disfacimento delle convenzioni sociali) e ad alcuni racconti sparsi, i primi che mi vengono in mente, ricchi di poesia e di grandi invenzioni letterarie... Il gigante annegato, lo spazzasuoni...
Ballard è stato un nume tutelare della cultura industriale, lui ha capito molte cose dell'uomo. Ballard mi mancherà.
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I personaggi e i fatti narrati sono immaginari, è autentica invece la realtà sociale e ambientale che li produce

#16 Heiaci

    pivello

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Inviato 20 aprile 2009 - 21:08

Terribile.
Quello che dice any01 è molto interessante, in effetti Ballard era fatalista e aveva idee per nulla lacrimevoli sulla morte. Chissa come prenderà tutto il coccodrillame che la sua morte causerà...

SE "coccodrillame" ci sarà. Per me Ballard era uno degli autori più importanti, ma non sono mai riuscito a "piazzarlo" nel borsino letterario; sicuramente era un autore famoso, abbastanza aprezzato dalla critica, ma i lettori? In un forum di Sf che seguo per esempio, noto che tanti non lo avevano mai letto. Fra le mie conoscenze che leggono "mainstream" nessuno ha letto nulla di suo. E sui giornali che ho letto stamattina non ho letto la notizia sulla sua scomparsa (ma potrebbe essermi sfuggita).
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#17 Plozzer

    Haddaway

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Inviato 21 aprile 2009 - 08:56

In un forum di Sf che seguo per esempio, noto che tanti non lo avevano mai letto.


Be' ma è davvero difficile incasellarlo nel genere fantascientifico tout court. Io lo apprezzo molto più per ciò che ha immaginato che per come lo ha scritto - in certe intuizioni è stato un vero profeta dei tempi moderni.
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Whatever you do, don't


#18 Mr telefax

    dendrite

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Inviato 21 aprile 2009 - 09:42

Ciò in cui credo - James G. Ballard.

Credo nel potere che ha l'immaginazione di plasmare il mondo, di liberare la verità dentro di noi, di cacciare la notte, di trascendere la morte, di incantare le autostrade, di propiziarci gli uccelli, di assicurarsi la fiducia dei folli.
Credo nelle mie ossessioni, nella bellezza degli scontri d'auto, nella pace delle foreste sommerse, negli orgasmi delle spiagge deserte, nell'eleganza dei cimiteri di automobili, nel mistero dei parcheggi multipiano, nella poesia degli hotel abbandonati.
Credo nelle rampe in disuso di Wake Island, che puntano verso il Pacifico della nostra immaginazione.
Credo nel fascino misterioso di Margaret Thatcher, nella curva delle sue narici e nella lucentezza del suo labbro inferiore: nella malinconia dei coscritti argentini feriti; nei sorrisi tormentati del personale delle stazioni di rifornimento; nel mio sogno che Margaret Thatcher sia accarezzata da un giovane soldato argentino in un motel dimenticato, sorvegliato da un benzinaio tubercolotico.
Credo nella bellezza di tutte le donne, nella perfidia della loro immaginazione che mi sfiora il cuore; nell'unione dei loro corpi disillusi con le illusorie sbarre cromate dei banconi dei supermarket; nella loro calda tolleranza per le mie perversioni.
Credo nella morte del domani, nellâ??esaurirsi del tempo, nella nostra ricerca di un tempo nuovo, nei sorrisi di cameriere di autostrada e negli occhi stanchi dei controllori di volo in aeroporti fuori stagione.
Credo negli organi genitali degli uomini e delle donne importanti, nelle posture di Ronald Reagan, di Margaret Thatcher e della principessa Diana, negli odori dolciastri emessi dalle loro labbra mentre fissano le telecamere di tutto il mondo.
Credo nella pazzia, nella verità dellâ??inesplicabile, nel buon senso delle pietre, nella follia dei fiori, nel morbo conservato per la razza umana dagli astronauti di Apollo.
Credo nel nulla.
Credo in Max Ernst, Delvaux, Dalì, Tiziano, Goya, Leonardo, Vermeer, De Chirico, Magritte, Redon, D�rer, Tanguy, Facteur Cheval, torri di Watts, Bîcklin, Francis Bacon, e in tutti gli artisti invisibili rinchiusi nei manicomi del pianeta.
Credo nell'impossibilità dell'esistenza, nell'umorismo delle montagne, nell'assurdità dellâ??elettromagnetismo, nella farsa della geometria, nella crudeltà dell'aritmetica, negli intenti omicidi della logica.
Credo nelle donne adolescenti, nel potere di corruzione della postura delle loro gambe, nella purezza dei loro corpi scompigliati, nelle tracce delle loro pudenda lasciate nei bagni di motel malandati.
Credo nei voli, nell'eleganza dell'ala e nella bellezza di ogni cosa che abbia mai volato, nella pietra lanciata da un bambino che porta via con sé la saggezza di statisti e ostetriche.
Credo nella gentilezza del bisturi, nella geometria senza limiti dello schermo cinematografico, nell'universo nascosto nei supermarket, nella solitudine del sole, nella loquacità dei pianeti, nella nostra ripetitività, nell'inesistenza dell'universo e nella noia dell'atomo.
Credo nella luce emessa dai videoregistratori nelle vetrine dei grandi magazzini, nell'intuito messianico delle griglie del radiatore delle automobili esposte, nell'eleganza delle macchie d'olio sulle gondole dei 747 parcheggiati sulle piste catramate dell'aeroporto.
Credo nella non-esistenza del passato, nella morte del futuro, e nelle infinite possibilità del presente.
Credo nello sconvolgimento dei sensi: in Rimbaud, William Burroughs, Huysmans, Genet, Celine, Swift, Defoe, Carroll, Coleridge, Kafka.
Credo nei progettisti delle piramidi, dell'Empire State Building, del FÃ?rer-bunker di Berlino, delle rampe di lancio di Wake Island.
Credo negli odori corporali della principessa Diana.
Credo nei prossimi cinque minuti.
Credo nella storia dei miei piedi.
Credo nell'emicrania, nella noia dei pomeriggi, nella paura dei calendari,
nella perfidia degli orologi .
Credo nell'ansia, nella psicosi, nella disperazione.
Credo nelle perversioni, nelle infatuazioni per alberi, principesse, primi ministri, stazioni di rifornimento in disuso (più belle del Taj Mahal), nuvole e uccelli.
Credo nella morte delle emozioni e nel trionfo dell'immaginazione.
Credo in Tokyo, Benidorm, La Grande Motte, Wake Island, Eniwetok, Dealey Plaza.
Credo nell'alcoolismo, nelle malattie veneree, nella febbre e nell'esaurimento.
Credo nel dolore.
Credo nella disperazione.
Credo in tutti i bambini.
Credo nelle mappe, nei diagrammi, nei codici, negli scacchi, nei puzzle, negli orari aerei, nelle segnalazioni d'aeroporto.
Credo a tutti i pretesti.
Credo a tutte le ragioni.
Credo a tutte le allucinazioni.
Credo a tutta la rabbia.
Credo a tutte le mitologie, ricordi, bugie, fantasie, evasioni.
Credo nel mistero e nella malinconia di una mano, nella gentilezza degli alberi, nella saggezza della luce.




Tratto da Re-Search, numero dedicato a J.G.Ballard, 1994.
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I personaggi e i fatti narrati sono immaginari, è autentica invece la realtà sociale e ambientale che li produce

#19 Guest_floriano_*

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Inviato 21 aprile 2009 - 09:54


www.youtube.com/watch?v=kZKAa4kCARY

Ispiratore di una lunga serie di artisti post punk, The normal, Joy Division, Comsat Angels...

Potremmo anche continuare: Gary Numan, Ultravox, OMD, Human League... praticamente se ne va colui che ha fondato l'immaginario della new-wave inglese. Solo una fra le tante cose per cui dobbiamo ringraziarlo, ben chiaro.


PierLASSIlvio Berlusconi mi ha mandato un messaggio di insulti via sms poichè abbiamo escluso i Clock Dva, in effetti il loro Cyber prende molto dai suoi racconti
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#20 Guest_Maedhros_*

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Inviato 21 aprile 2009 - 10:06

in effetti il loro Cyber prende molto dai suoi racconti


eh ma Ballard è stato padre spirituale di tutto il cyberpunk, letterario e musicale (non cinematografico).. la cultura industrial deve TUTTO a lui e alla sua poetica glaciale, insieme visionaria e iperrealista e, fatemelo dire, post-umana..
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#21 Plozzer

    Haddaway

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Inviato 21 aprile 2009 - 13:52

la cultura industrial deve TUTTO a lui e alla sua poetica glaciale


Io direi buona parte della cultura tutta, basta farsi mezz'ora di tangenziale all'ora di punta o passeggiare in un parcheggio multipiano o in un residence ultramoderno/asettico di una qualsiasi metropoli. Cioè, non che ne sia stato "padre", ma ci ha visto giusto e prima di molti altri.
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#22 Haggard

    mainstream Star

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Inviato 21 aprile 2009 - 17:11

eh ma Ballard è stato padre spirituale di tutto il cyberpunk, letterario


Assolutamente: lo è in quanto ha visto prima di chiunque altro la deriva ultima della modernità, la compenetrazione tra uomo e tecnologia. Anche se poi il cyberpunk vero e proprio nasce nel momento in cui si comincia a scrivere del cyber-spazio/Matrice/Rete/Internet, facendo un altro clamoroso salto in avanti.

In un forum di Sf che seguo per esempio, noto che tanti non lo avevano mai letto.


Forse perchè sono un po' niubbi  :D
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#23 grivs

    ---o<-<

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  • Locationale, i'vorrei che tu e pierpinky e io

Inviato 21 aprile 2009 - 21:54

Ciò in cui credo - James G. Ballard.


Bellissimo.
Grazie per averlo postato
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[0:08] webnicola: allora facendo una media di 80 anni e cagando 300 gr al giorno (siamo italiani dai caghiamo di piu) cachiamo 8,7 tonnellate in una vita quindi [0:09] webnicola: possiamo teorizzare che nella propria vita fa un peso di merda [0:10] webnicola: circa 100 volte il proprio peso [0:10] webnicola: cmq sostanzialmente in un anno circa si caga il proprio peso quindi potresti farti un amico di merda e nel tiro alla fune si sarebbe pari

[webnicola]: io [mi aspettavo] che si dimettesse subito o che non si dimettesse. tipo "resisto è stata solo un colpo di testa dei miei uomini" e l'assalto alla camera sfasciata e qualche cranio rotto, gente che caga dentro la testa di cicchitto morto, cose così

oggi ho combattuto come un toro. ho il cuore sfiancato. sento che stanno crollando le mura DI QUESTA BABILONIA PRECRISTIANA! vinceremo! Cit. Ale

webnicola: non sto leggendo. mi state facendo venire la colite

gli butto lì un "rizoma" così mi si bagna


#24 virginia wolf

    apota

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Inviato 21 aprile 2009 - 22:47

Mi unisco al rammarico per la sua scomparsa.
Purtroppo si sapeva da tempo, per sua stessa ammissione, che era ammalato di cancro. Ha fatto appena in tempo a terminare la sua autobiografia  :(

Oltre a famosissimo "Crash" è stata fatta la trasposizione cinematografica anche dell'autobiografico "L'impero del sole" con la regia di Spielberg interpretato da Malkovich.

Il mio libro preferito è "La Mostra delle Atrocità"
Il protagonista è un uomo dalle molteplici identità (Travis, Talbot, Traven, Tallis, Talbert, Travers) attratto da eventi mediatici in grado di modificare lo spazio interiore degli esseri umani. Incidenti, attentati, omicidi o suicidi di celebrità del bel mondo rappresentano per Travis uno specchio delle sue più intime ossessioni, gli elementi di un nuovo paesaggio spinale sospeso tra desiderio e allucinazione. Una pornografia dell'orrore inoculata dalle immagini dei notiziari televisivi, dai titoli ad effetto di quotidiani e riviste.
"Le immagini crudeli e violente che al mattino suscitano la nostra pietà, lo stesso pomeriggio vengono stilizzate e usate come simboli dai media."


Il futuro sta cessando di esistere, divorato dall'onnivoro presente, facendone una delle molteplici alternative a noi offerte.[...] Si è verificato un profondo mutamento nel rapporto fra invenzione narrativa e realtà, nel senso di un sempre maggiore scambio di ruoli tra esse. Viviamo in un mondo governato da fantasie di ogni specie: promozione di prodotti di massa, pubblicità, politica esercitata come una branca della pubblicità, volgarizzazione immediata della scienza e tecnologia in immagini popolari, confusione e fusione di identità nel settore dei beni di consumo, svuotamento di ogni libera e originale risposta immaginativa all'esperienza da parte della televisione. Viviamo insomma all'interno di un enorme romanzo.


Pubblicato sulla rivista New Worlds nel maggio 1962, l'articolo che diventò il manifesto dell'inner space - lo spazio interno della tenebra psichica, in contrapposizione allo spazio esterno della notte cosmica - con cui Ballard cambiò per sempre la storia della fantascienza e della letteratura del Novecento,
Qual è la strada per lo spazio interiore

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Penso a come contiamo poco, come tutti contino poco; com'è travolgente e frenetica e imperiosa la vita, e come tutte queste moltitudini annaspino per restare a galla.

#25 Guest_Pequod_*

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Inviato 22 aprile 2009 - 09:38

Assolutamente: lo è in quanto ha visto prima di chiunque altro la deriva ultima della modernità, la compenetrazione tra uomo e tecnologia.


Non a caso ho citato Orwell. Le due visioni si compenetrano e si completano, in un ideale/virtuale passaggio di testimone tra due epoche, nel rispetto delle reciproche differenze.
  • 0

#26 Duck

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Inviato 11 luglio 2013 - 12:19

Riesumo, nonostante sia dell'anteguerra, perchè di Ballard se n'è sempre parlato in vari topic spezzati ma dio, si meriterebbe pure il suo spazio.
So che piace a me, combat, piersa, Faeris...

Alla fine ho letto praticamente tutto, mi manca giusto Hello America. Speriamo che la Feltrinelli non ristampi solo quello che ha in catalogo e si prenda sto onere dei vari La gentilezza delle donne (splendido), Il giorno della creazione (questo molto meno), L'allegra compagnia del sogno e co.
I racconti sono dei must.
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«Mister, possiamo lavorare sulle diagonali?», la richiesta di qualche giocatore. No, la risposta del tecnico. 

consigli per il futuro: leggere i fantaconsigli dell'UU e fare l'esatto opposto

Duck tu mi consigliasti di molto bello Delitto e Castigo, che nonostante la lunghezza (per me quello è gia parecchio lunghino) mi piacque parecchio e mi permise anche di fare un figurone con mia cognata in una discussione in cui credeva di tagliarmi fuori.


#27 debaser

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Inviato 11 luglio 2013 - 12:24

I racconti ce li ha Fanucci però, o sbaglio?
  • 0

Codeste ambiguità, ridondanze e deficienze ricordano quelle che il dottor Franz Kuhn attribuisce a un'enciclopedia cinese che s'intitola Emporio celeste di conoscimenti benevoli. Nelle sue remote pagine è scritto che gli animali si dividono in (a) appartenenti all'Imperatore, (b) imbalsamati, c) ammaestrati, (d) lattonzoli, (e) sirene, (f) favolosi, (g) cani randagi, (h) inclusi in questa classificazione, (i) che s'agitano come pazzi, (j) innumerevoli, (k) disegnati con un pennello finissimo di pelo di cammello, (l) eccetera, (m) che hanno rotto il vaso, (n) che da lontano sembrano mosche.
 
non si dice, non si scrive solamente si favoleggia


#28 Duck

    Professionista della malafede

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Inviato 11 luglio 2013 - 12:25

Sì, li hanno ristampati recentemente per il loro anniversario. Costano un botto ma almeno si trovano.
  • 0

«Mister, possiamo lavorare sulle diagonali?», la richiesta di qualche giocatore. No, la risposta del tecnico. 

consigli per il futuro: leggere i fantaconsigli dell'UU e fare l'esatto opposto

Duck tu mi consigliasti di molto bello Delitto e Castigo, che nonostante la lunghezza (per me quello è gia parecchio lunghino) mi piacque parecchio e mi permise anche di fare un figurone con mia cognata in una discussione in cui credeva di tagliarmi fuori.


#29 piersa

    Megalo-Man

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Inviato 11 luglio 2013 - 12:35

Proprio oggi al mio amico Rossano che mi chiedeva della mia prossima fatica:


Rossano Astremo

grazie! lo voglio! ballardiano che non sei altro!
  • 0

#30 100000

    Enciclopedista

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Inviato 11 luglio 2013 - 15:35

Anch'io sono un estimatore Ballard. Ho letto "solo" sette suoi romanzi, però i racconti li ho recuperati tutti con i tre tomi della Fanucci. Da tempo mi riprometto di riprendere in mano La mostra delle atrocità o di leggere qualcos'altro suo, ma il mio comodino è sempre fin troppo pieno.
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