Tamara de Lempicka
#1
Inviato 03 settembre 2006 - 14:12
Di nobili origini, espatriò a Parigi, dove negli anni venti divenne molto famosa per i suoi quadri, che ritraggono personaggi del bel mondo, di cui lei stessa ne faceva parte.
La sua pittura è molto precisa, spesso Tamara usa con colori freddi, dal retrogusto metallico.Le sue donne sono aristocratiche, i suoi uomini alteri, con sguardi lontani.
Una piccola curiosità: Gabriele D'Annunzio aveva perso la testa per questa splendida pittrice, ma i suoi corteggiamenti furono sempre respinti.
La mostra verrà inaugurata il 5 Ottobre e finirà il 14 Gennaio, al Palazzo Reale e le opere esposte saranno una settantina.
#3
Inviato 03 settembre 2006 - 19:07
pensavo di fare un salto. andermo insieme?
Come no!
#4
Inviato 03 settembre 2006 - 20:09
#5
Inviato 13 settembre 2006 - 21:33
#6
Inviato 14 settembre 2006 - 17:26
che emozione! ci andrò sicuramente, Tamara è una pittrice che mi piace molto, e che mi da forza.. i tratti decisi delle sue donne, la bugatti verde, la sua infinita eleganza e la dolcezza di madre, sono emozioni che riaffiorano soltanto al sentire il suo nome. grazie Dazzie.
Ci accordiamo privatamente per la mostra, ok Dina?Si inaugura ad ottobre.
#7
Inviato 20 settembre 2006 - 23:29
le ragazze delle sue tele sono forti eppure sembra che le abbia accarezzate col pennello.
andrò assolutamente alla mostra, non posso perdermerla, sono totalmente infatuato dalla sua bellezza estetica.
spero ci siano esposte anche qualche lettera fra lei e il Comandante.
http://rateyourmusic...ceLORDofSILENCE
http://www.anobii.com/people/moro/
http://www.lastfm.it...r/BlackiceLORD/
la mamma dei sottogeneri del metal è sempre incinta
Che poi Hitler è un personaggio così black metal... esteticamente impossibile non restarne colpiti. Stalin è più death-grindcore. Mussolini garage-punk, Mao invece è doom.
#8
Inviato 01 novembre 2006 - 19:19
è stata una bella mostra, che non avrei potuto visitare con compagni migliori. mi resta un poster. una cartolina.
#9
Inviato 02 novembre 2006 - 07:30
ci siamo state, ed è stato come fare un tuffo negli anni trenta, rivivere un po' quello che non conosciamo ma che ci sarebbe piaciuto vivere. ho visto questa mostra come se fosse un film; indispensabili le immagini che hanno perfettamente ricostruito l'ambiente e gli avvenimenti storici che hanno fatto da sfondo alla vita della straordinaria pittrice polacca. se dalla biografia potevano emergere tratti ambigui della personalità della pittrice, la mostra li ha chiariti, o meglio, li ha mostrati sotto un'ottica diversa. il palazzo reale era molto affolato stamani, le opere forse un po' troppo "ammassate". a parte questo, l'impatto con le opere della lempicka è stato forte, soprattutto con quelle in cui la donna assumeva sempre più le connotazioni di "macchina" (delusione però per l'autoritratto nella bugatti verde, assente).
è stata una bella mostra, che non avrei potuto visitare con compagni migliori. mi resta un poster. una cartolina.
Confermo tutto quello che hai scritto, Dina.
Forse il giorno festivo ha un po' penalizzato gli spazi, troppe persone a vedere lo stesso quadro, mentre io ho bisogno di muovermi intorno con libertà, per poter guardare sotto altre angolazioni.
Un tuffo negli anni trenta, davvero.Alcuni quadri poi sono strepitosi e vederli dal vivo mi hanno commossa.
Grazie per la magnifica e stilosa compagnia, Dina.
Ah, alla fine della mostra, non buttate il biglietto:c'è una riduzione sulla mostra di Boccioni, anche questa imperdibile.
#10
Inviato 02 novembre 2006 - 14:34
Invece rubo un piccolo spazio a Tamara de Lempicka per citare la mostra di Mantegna che è articolata in tre sedi.
Ieri sono stato a Mantova. Le altre due sedi sono Padova e Verona.
Già la cornice di Palazzo Te è strepitosa. Il cortile del corpo centrale, opera di Giulio Romano è da favola. Nel biglietto è inclusa anche la visita alle sale storiche del palazzo. La sala dei Giganti e quella di Amore e Psiche sono notevolissime.
La mostra di Mantegna è bella. Soprattutto molto ben allestita. Le luci poi.....! sono sempre più convinto che una corretta illuminazione di un quadro sia fondamentale per apprezzarne le qualità, soprattutto il colore e la luminosità.
Prendiamo il Cristo morto, opera capitale del Mantegna. A Brera, dove è conservata di solito, è inguardabile. Già vive di colori piuttosto spenti, se poi bisogna lottare per trovare l'inquadratura migliore senza il riflesso dell'illuminazione, si perde la voglia di soffermarvicisi. Invece a Palazzo Te era godibilissima, forse per la prima volta l'ho potuta apprezzare dal vivo e non solo riprodotta.
La soprpresa del Mantegna è proprio per il colore e la luminosità. Su tutti una Pietà con due angeli. Il corpo del cristo che vive di luce propria e una qualità pittorica di stampo fiammingo. E poi una Sacra Famiglia con san Giovannino. Colori presenti e forti. Si sente la vicinanza di Giovanni Bellini che infatti era parente del Mantegna nonchè precursore di tutto il colorismo veneto. Mostra abbastanza breve ma che merita anche per le opere di altri maestri. Belli alcuni leonardeschi e un paio di Correggio. Insomma avevo poca voglia di '400 e invece ne sono uscito molto contento.
Mantegna, Bellini, Antonello: solo ultimamente ho iniziato ad apprezzare a fondo questa fase della storia dell'arte che ben prima del grande Rinascimento cinquecentesco ci ha regalato artisti immensi.
#11
Inviato 03 novembre 2006 - 21:33
Ah, alla fine della mostra, non buttate il biglietto:c'è una riduzione sulla mostra di Boccioni, anche questa imperdibile.
che vuol dire, che devo tornare???
#12
Inviato 04 novembre 2006 - 03:25
Molto bene, andrò senz'altro a visitarla.
Invece rubo un piccolo spazio a Tamara de Lempicka per citare la mostra di Mantegna che è articolata in tre sedi.
Ieri sono stato a Mantova. Le altre due sedi sono Padova e Verona.
Già la cornice di Palazzo Te è strepitosa. Il cortile del corpo centrale, opera di Giulio Romano è da favola. Nel biglietto è inclusa anche la visita alle sale storiche del palazzo. La sala dei Giganti e quella di Amore e Psiche sono notevolissime.
La mostra di Mantegna è bella. Soprattutto molto ben allestita. Le luci poi.....! sono sempre più convinto che una corretta illuminazione di un quadro sia fondamentale per apprezzarne le qualità, soprattutto il colore e la luminosità.
Prendiamo il Cristo morto, opera capitale del Mantegna. A Brera, dove è conservata di solito, è inguardabile. Già vive di colori piuttosto spenti, se poi bisogna lottare per trovare l'inquadratura migliore senza il riflesso dell'illuminazione, si perde la voglia di soffermarvicisi. Invece a Palazzo Te era godibilissima, forse per la prima volta l'ho potuta apprezzare dal vivo e non solo riprodotta.
La soprpresa del Mantegna è proprio per il colore e la luminosità. Su tutti una Pietà con due angeli. Il corpo del cristo che vive di luce propria e una qualità pittorica di stampo fiammingo. E poi una Sacra Famiglia con san Giovannino. Colori presenti e forti. Si sente la vicinanza di Giovanni Bellini che infatti era parente del Mantegna nonchè precursore di tutto il colorismo veneto. Mostra abbastanza breve ma che merita anche per le opere di altri maestri. Belli alcuni leonardeschi e un paio di Correggio. Insomma avevo poca voglia di '400 e invece ne sono uscito molto contento.
Mantegna, Bellini, Antonello: solo ultimamente ho iniziato ad apprezzare a fondo questa fase della storia dell'arte che ben prima del grande Rinascimento cinquecentesco ci ha regalato artisti immensi.
Non hai notizie di come sono le altre mostre a Padova e a Verona?
#13
Inviato 04 novembre 2006 - 07:37
...
Non hai notizie di come sono le altre mostre a Padova e a Verona?
Pensavo di andare a visitarla tra poco, non appena ho una giornata libera... se vado ti racconto com'è (tra l'altro si potrebbe benissimo aprire una discussione sulla mostra del Mantegna, vista la sua importanza)
#14
Inviato 06 novembre 2006 - 16:00
Intanto però ho visiatato anche la mostra su Tamara.
Bella anche questa. Ho visto davvero una buona qualità pittorica. Grande monumentalità e modernità nelle opere degli anni '20 e '30.
Molto forte a mio avviso l'influenza delle avanguradie storiche, cubismo e futurismo su tutti.
Se posso dirla tutta, il personaggio in se non mi suscita grandissima simpatia, ma mi rendo conto che occorre sempre saper distinguere tra l'arte e l'artista.
La simpatia o antipatia per la persona non deve influenzare il giudizio sull'opera.
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