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Nanni Moretti


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217 replies to this topic

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#1 Pasubio

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Inviato 30 agosto 2006 - 17:27

Salve Ondarockers,
Spero che non sia stato già aperto un topic su Nanni. Di questo regista ho visto solo Caro diario, Il Caimano e Palombella Rossa. Tutti e tre mi sono piaciuti molto, in particolare Caro diario. Quali film mi consigliate per ampliare la conoscenza della sua filmografia?
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"[...] Si, questa è la verità, la scomoda verità che viene a distruggere il piacevole rapporto del dialogo: Giordano Bruno gridò quando fu bruciato. Il dizionario dice solamente che egli fu bruciato, non dice che gridò. Allora, che dizionario è questo che non informa? Perché dovrei volere una biografia di Giordano Bruno che non parla delle grida che lanciò lì, a Roma, in una piazza o in un cortile, con gente tutt'intorno, alcuni che attizzavano il fuoco, altri che assistevano, altri che serenamente stilavano l'atto di esecuzione? Dimentichiamo troppo spesso che gli uomini sono fatti di carne facilmente rassegnata. E' dall'infanzia che i maestri ci parlano di martiri, che diedero esempi di civiltà e di morale a loro spese, ma non ci dicono quanto doloroso fu il martirio, la tortura. Tutto rimane in astratto, filtrato come se guardassimo, a Roma, la scena attraverso spesse pareti di vetro che ammortizzano i suoni, e le immagini perdessero la violenza del gesto per opera, grazia e potere di rifrazione. E allora possiamo dirci tranquillamente l'un l'altro che Giordano Bruno fu bruciato. Se gridò, non lo sentiamo. E se non lo sentiamo, dove sta il dolore? Ma gridò, amici miei.
E continua a gridare."

(José Saramago,"Le grida di Giordano Bruno")

#2 Haggard

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Inviato 30 agosto 2006 - 19:32

Non ho visto la messa è finita e io sono un autarchico, ma voto lo stesso...e non è facile votare. La mia scelta è fra il Caimano, La stanza del figlio e Ecce Bombo: voto quest'ultimo.
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#3 Malato_del_vinile

    Roadie

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Inviato 30 agosto 2006 - 19:53

Ho votato la stanza del figlio (mi è venuta in mente "By This River").....ma "Ecce Bombo","Caro Diario" e "Aprile" restano tra i più belli
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#4 ucca

    CRM

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Inviato 30 agosto 2006 - 20:23



sogni d'oro, bianca, palombella rossa i migliori, ma ho votato per il primo
perchè ci sono delle cose troppo geniali uno dopo l'altra.
i peggiori per me sono tutti quelli da aprile in poi, difficile scegliere il più brutto..
la stanza del figlio contiene la scena più disgustosa della storia del cinema..(quando lui le bacia una tetta)
..l'ultimo è più innocuo.
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#5 Malato_del_vinile

    Roadie

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Inviato 30 agosto 2006 - 21:20

la stanza del figlio contiene la scena più disgustosa della storia del cinema..(quando lui le bacia una tetta)

Sinceramente anch'io non ho mai digerito quella scena..
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#6 Max Stirner

    Scaruffiano

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Inviato 30 agosto 2006 - 21:37

Li ho visti tutti e rispondo "La cosa".
Fra quelli elencati direi Caro diario, ma anche Ecce bombo. Il peggiore non esiste.
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"Ho abituato i miei occhi al sangue." Georg Büchner


"Caedite eos! Novit enim Dominus qui sunt eius"

#7 Guest_pAggIoni_*

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Inviato 30 agosto 2006 - 22:51

Avevo aperto un thread nel vecchio forum .
Nanni Moretti è un personaggio enorme .Adoro tutti i suoi film . Io sono un autarchico soffre di una certa ingenuità , ma rimane uno straordinario esordio .
In ogni caso ho una preferenza particolare per Sogni d' oro . Poi vabhè , tutti si sentono in dovere in diritto di parlare di cinema .
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#8 Notker

    Scaruffiano

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Inviato 31 agosto 2006 - 07:45

Poi vabhè , tutti si sentono in dovere in diritto di parlare di cinema .


e perchè mai non dovrebbero farlo?

come nell'altro topic sul vecchio forum: Caro Diario tutta la vita!

la filmografia di Moretti è tutta di altissima qualità; credo che un esordio come il suo sia un caso davvero unico in Italia (e non solo).
pur mantenendo una cifra stilistica costante (il che è indice di coerenza, qualità che sarebbe meglio sempre avere), ogni suo film è diverso dall'altro.
Moretti tratta i vari temi (dal disagio giovanile a quelli dell'intellettuale, dal dramma di chi vorrebbe vivere il proprio ideale, cristiano o comunista, a quello lancinante di un padre che sopravvive al figlio) con una lucidità che a volte può sembrare insensibilità e che, invece, denota una continua ricerca di ciò che si cela tra le pieghe di una coscienza collettiva, quella italiana, e individuale sempre in contrasto con il semplice vivere quotidiano.
questa sua "ideologia", secondo me, tocca vertici di assoluta poesia civile proprio in Caro diario.
  • 0
« La schiena si piega solo quando l'anima è già piegata »
(Arturo Toscanini)

molti si chiedono se il pop/rock possa essere una forma d'arte musicale o meno; ebbene, lo è sicuramente... ma solo quando risponde al requisito esposto da Don Van Vliet:
« Non voglio vendere la mia musica. Vorrei regalarla, perché da dove l'ho presa non bisogna pagare per averla »

#9 Guest_pAggIoni_*

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Inviato 31 agosto 2006 - 09:35


Poi vabhè , tutti si sentono in dovere in diritto di parlare di cinema .


e perchè mai non dovrebbero farlo?

[/b].



Si vabbhè...se non si era capito era una citazione da Sogni d' oro...non era attinente al post...era solo una sua mitica battuta buttata lì...notker non l' hai colta...male male.. :P
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#10 Notker

    Scaruffiano

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Inviato 31 agosto 2006 - 10:30



Poi vabhè , tutti si sentono in dovere in diritto di parlare di cinema .


e perchè mai non dovrebbero farlo?

[/b].



Si vabbhè...se non si era capito era una citazione da Sogni d' oro...non era attinente al post...era solo una sua mitica battuta buttata lì...notker non l' hai colta...male male.. :P


ahi ahi ahi... shame on me!! non a caso è il film di moretti che conosco meno... :-[
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molti si chiedono se il pop/rock possa essere una forma d'arte musicale o meno; ebbene, lo è sicuramente... ma solo quando risponde al requisito esposto da Don Van Vliet:
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#11 Guest_Pablito_*

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Inviato 31 agosto 2006 - 11:18

Nanni Moretti è stato il regista che ho amato di più, nel senso meno 'critico' del termine. Il rapporto che si creò anni fa tra i suoi film e i suoi 'fan' fu davvero molto particolare, come sono particolari e imperfetti i suoi film.
Il suo merito maggiore è stato quello di aver rappresentato in maniera personale e originalissima un periodo storico, quello del riflusso, spesso trattato in maniera molto stereotipata o superficiale... e se si guardano i suoi film in maniera prevenuta e superficiale non si capisce pienamente quanto Moretti abbia descritto quel decennio in maniera lucida, intelligente e impietosa verso tutti, anche verso se stesso (l'errore più grave: considerare Moretti un narciso pieno di sé, quando è proprio il mettere in piazza le proprie manie che rappresenta invece poca autoindulgenza).
Certamente è un autore da considerare nel contesto storico in cui si è espresso.
Io all'epoca l'ho amato molto, anche in maniera inconsapevole, conoscevo i suoi dialoghi, le citazioni ecc.
poi devo dire che, per fortuna, sono cresciuto, l'adolescenza non può durare in eterno...
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#12 Guest_verdoux_*

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Inviato 31 agosto 2006 - 11:36

per i miei gusti bianca, palombella rossa, ecce bombo e forse anche il caimano sono troppo verbosi e troppo ostentatamente ideologici;
adoro senza riserve la messa è finita (che ho votato) e caro diario;
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#13 Jules

    Pietra MIliare

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Inviato 31 agosto 2006 - 12:06

Come ha detto qualcuno, il peggiore non esiste...Moretti ha fatto film solo quando ne ha sentito la necessità...in tutti, anche quelli all'apparenza più difficilmente digeribili, e penso ad Aprile, c'è una motivazione di fondo molto forte...

Più passa il tempo e più mi convinco che il talento di Nanni sia veramente un patrimonio inestimabile di cui gode il cinema italiano: straordinario architetto di storie, sia private che pubbliche, attore sempre lucido e capace, ma, soprattutto, ed è una cosa che mi piace sottolineare visto ciò che ho scritto in un thread aperto da me, un attore di professione che non ha mai smesso di studiare il mestiere di regista...uno che negli anni è cresciuto anche come il direttore di tutta la sua messa in scena, basti pensare a Io sono un autarchico e poi a Il Caimano e a come la sua abilità dietro la macchina si sia incredibilmente affinata...
Ora come ora, non solo lo considero come uno dei massimi autori a tutto tondo del nostro movimento, ma anche come uno dei migliori e più preparati registi...

E comunque il più bello è Caro Diario..
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#14 Notker

    Scaruffiano

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Inviato 31 agosto 2006 - 16:59

poi devo dire che, per fortuna, sono cresciuto, l'adolescenza non può durare in eterno...


cioè, scusa, secondo te Moretti è un autore adatto agli adolescenti in cerca di conferme della loro ideologia?
forse ho capito male... ma alla fine stai dicedo proprio che Moretti è uno stereotipo?
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« La schiena si piega solo quando l'anima è già piegata »
(Arturo Toscanini)

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#15 ucca

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Inviato 31 agosto 2006 - 22:31

Ora come ora, non solo lo considero come uno dei massimi autori a tutto tondo del nostro movimento, ma anche come uno dei migliori e più preparati registi...




Secondo me come amatore ha avuto delle idee geniali, scene bellissime che ricordo soprattutto in palombella rossa e sogni d'oro (quando lui da solo si accende una sigaretta e tutti cominciano a ballare una canzone di renato zero, e dal nulla scende remo remotti che balla da solo su una mini piattaforma..)..Quando gli è finita l'ispirazione, dopo caro diario, è venuto fuori quello che è: cioè un dilettante. Gli ultimi due films vorrebbero avere un'impronta molto cruda, realista, ma non superano l'effetto fiction, sono piatte, scontate, rendono proprio difficile godersi il film.

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#16 Guest_Pablito_*

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Inviato 01 settembre 2006 - 09:29


poi devo dire che, per fortuna, sono cresciuto, l'adolescenza non può durare in eterno...


cioè, scusa, secondo te Moretti è un autore adatto agli adolescenti in cerca di conferme della loro ideologia?
forse ho capito male... ma alla fine stai dicedo proprio che Moretti è uno stereotipo?

Guarda, son considerazioni mie un po' strane e personali che ho fatto guardando la realtà che ho attorno.
Non penso assolutamente che Nanni Moretti abbia fatto dei film adolescenziali nel senso di immaturi.
Credo piuttosto che siano gli appassionati di Moretti ad avere spesso un atteggiamento adolescenziale nel peggior senso del termine, verso gli altri e verso i film stessi; questo modo di sentirsi diversi, superiori, di schifare la realtà circostante, di essere spesso intransigenti e seriosi mi sembra tipico dei ragazzini che cercano di fare gli adulti, ma soprattutto di chi non riesce a rapportarsi alla realtà che ha attorno e allora non trova altra soluzione che autoproclamarsi diversi e superiori, una malattia che riguarda tutta la sinistra italiana, purtroppo temo difficilmente curabile, e che spesso trovo sintomatica nei cosiddetti 'morettiani', gente che spesso non è riuscita a crescere e ad adattarsi a chi ha attorno, a volte pure per semplice e antica stronzaggine.
Ricordo Moretti in una vecchia intervista sostenere che una cosa che non amava della commedia all'italiana era il fatto che se la prendeva con la gente semplice, con quelli che coprono il divano con un telo per non rovinarlo o che hanno il soprammobile un po' kitch, e siccome lui nella vita normale si sentiva più dalla parte di chi copre il divano perchè magari non c'ha una lira, vedere quel disprezzo e quella cattiveria gratuita verso quella categoria di persone lo infastidiva. Beh penso che tanti morettiani dovrebbero farsi un esame di coscienza a riguardo.

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#17 Notker

    Scaruffiano

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Inviato 01 settembre 2006 - 10:08

Guarda, son considerazioni mie un po' strane e personali che ho fatto guardando la realtà che ho attorno.
Non penso assolutamente che Nanni Moretti abbia fatto dei film adolescenziali nel senso di immaturi.
Credo piuttosto che siano gli appassionati di Moretti ad avere spesso un atteggiamento adolescenziale nel peggior senso del termine, verso gli altri e verso i film stessi; questo modo di sentirsi diversi, superiori, di schifare la realtà circostante, di essere spesso intransigenti e seriosi mi sembra tipico dei ragazzini che cercano di fare gli adulti, ma soprattutto di chi non riesce a rapportarsi alla realtà che ha attorno e allora non trova altra soluzione che autoproclamarsi diversi e superiori, una malattia che riguarda tutta la sinistra italiana, purtroppo temo difficilmente curabile, e che spesso trovo sintomatica nei cosiddetti 'morettiani', gente che spesso non è riuscita a crescere e ad adattarsi a chi ha attorno, a volte pure per semplice e antica stronzaggine.
Ricordo Moretti in una vecchia intervista sostenere che una cosa che non amava della commedia all'italiana era il fatto che se la prendeva con la gente semplice, con quelli che coprono il divano con un telo per non rovinarlo o che hanno il soprammobile un po' kitch, e siccome lui nella vita normale si sentiva più dalla parte di chi copre il divano perchè magari non c'ha una lira, vedere quel disprezzo e quella cattiveria gratuita verso quella categoria di persone lo infastidiva. Beh penso che tanti morettiani dovrebbero farsi un esame di coscienza a riguardo.


ma no, le tue considerazioni non sono affatto "strane"; anzi, ora ho capito meglio cosa intendevi nel post precedente.
è una cosa che, invece, ho sentito dire spesso e non solo riguardo a Moretti. infatti, se pensi ai film di Pasolini, da Uccellacci in poi, troverai questo aspetto ancora più amplificato.
probabilmente è l'uomo di cultura in sè che soffre di una certa autoindulgenza e finisce con il voler apparire quale "profeta" per una liberazione intellettuale per chi la cultura non ce l'ha.
permettimi però di dire che questo è un aspetto superficiale; nel senso che le parole di Moretti, del resto nient'affatto dissimili a quelle di Pasolini, non devono essere percepite come una semplice (e, invero, ottusa) dichiarazione di superiorità... tutt'altro.
la loro potrebbe essere percepita come una dichiarazione d'amore verso la libertà, tentare di "svegliare" lo spettatore e fargli percepire il mondo circostante per quello che veramente è (secondo loro) e non per quello che appare.
ricordo un'intervista a Pasolini che parlava di Totò. diceva, pressapoco, che lui aveva sempre provato pena per l'attore Totò e tanta rabbia per chi aveva sfruttato la sua straordinaria commedia dell'arte per fini così infimi.
io, mi ricordo, rimasi di stucco: ma come? ma se i film di Totò sono così spassosi! ma che cazzo sta a dire questo?
poi Pasolini spiegò meglio il suo pensiero; i ruoli assegnati a Totò erano di personaggi tipicamente piccolo-borghesi, cioè persone che (nell'immaginario intellettuale dell'epoca) erano servili con i padroni ma si comportavano peggio dei loro "carnefici" allorquando toccava a loro far la parte del padrone. Ecco, secondo Pasolini, il Totò dei film che tutti conosciamo non era che una caricatura crudele dell'uomo medio italiano neanche tanto lontana dalla realtà. Secondo lui, era il peggior torto che si potesse fare a un'artista dalle qualità straordinarie come Totò.
e questo è stato il vizio "storico" della commedia all'italiana.
per artisti così "intransigenti", con i quali si può ovviamente dissentire, è facile rendersi conto che dietro certi atteggiamenti, che possono dare l'impressione di superiorità ecc ecc come tu scrivevi, in realtà ci sia una critica profonda a certe consuetudini tipiche di quella società in quel momento storico.
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« La schiena si piega solo quando l'anima è già piegata »
(Arturo Toscanini)

molti si chiedono se il pop/rock possa essere una forma d'arte musicale o meno; ebbene, lo è sicuramente... ma solo quando risponde al requisito esposto da Don Van Vliet:
« Non voglio vendere la mia musica. Vorrei regalarla, perché da dove l'ho presa non bisogna pagare per averla »

#18 Guest_Pablito_*

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Inviato 01 settembre 2006 - 10:32

Guarda invece temo di non essermi spiegato bene, perchè dalla tua risposta sembra che tu abbia inteso una mia accusa a Moretti che invece, almeno per i suoi film fino a Caro Diario, assolvo completamente, infatti

ma no, le tue considerazioni non sono affatto "strane"; anzi, ora ho capito meglio cosa intendevi nel post precedente.
è una cosa che, invece, ho sentito dire spesso e non solo riguardo a Moretti. infatti, se pensi ai film di Pasolini, da Uccellacci in poi, troverai questo aspetto ancora più amplificato.
probabilmente è l'uomo di cultura in sè che soffre di una certa autoindulgenza e finisce con il voler apparire quale "profeta" per una liberazione intellettuale per chi la cultura non ce l'ha.

Trovo legittimo che un artista faccia una scelta del genere, anche perchè non credo che tutti gli artisti debbano vivere in un eremo con la sola compagnia dell'Arte mentre sotto di loro magari avviene il putiferio... ci sono momenti storici particolari in cui spesso è doverosa (non obbligatoria eh) una scelta morale da parte di un regista e di un artista in generale.

Forse ho parlato più di me stesso che di altro... io ho amato visceralmente Moretti, ma considero una mia fruttuosa evoluzione essermene un po' staccato. Purtroppo vedo spesso nell'atteggiamento intransigente e presuntuoso di molti morettiani (non di Moretti, che io sappia almeno), un' incapacità di capire il mondo attorno, un po' come gli adolescenti che si sentono emarginati e allora si mettono a dire che è tutta una merda e che loro si che invece sono sensibili e intelligenti, ecco questo alla fine diventa disprezzo per il prossimo, il classico rifugio di chi invece è semplicemente incapace di affrontare le proprie deficienze caratteriali o personali.
Moretti invece il mondo attorno a sé lo capiva benissimo, e i suoi film non sono affatto un modo per tirarsi fuori in maniera narcisistica e presuntuosa, ma più un grido di dolore, rabbia e impotenza verso chi non riusciva ad accettare che il proprio mondo e il proprio bagaglio personale fosse completamente incapace di agire nella società.
Spero di essere stato più chiaro...


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#19 Brucaliffa

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Inviato 01 settembre 2006 - 11:00

Hai ragione Pablino, e come dici questo problema va oltre Moretti, è proprio un problema della massa di sinistra, in cui ognuno tende a sentirsi speciale e dalla parte dei "buoni", a trarre forza dalla propria appartenenza a qualcosa di più grande e giusto, in cui non serve ragionare troppo con la propria testa e sentirsi individuo, e tende a trovare in tutto conferma di ciò che già pensa senza mai interrogarsi a fondo. Per questo chi è schierato dalla stessa parte, soprattutto se artista o intellettuale, non viene quasi mai secondo me analizzato a fondo, per non incorrere nel rischio della critica e quindi dell'autocritica (e Moretti è maestro di autocritica), viene esaltato superficialmente come "uno dei nostri", un "grande" che sta dalla parte del Giusto, che ci dice quello che vogliamo sentirci dire, quanto siamo bravi, giusti e superiori. La sinistra, per la sua inclinazione "sociale", non crede nell'individuo, ma al massimo osanna la grande personalità. Moretti invece è un grande individuo, è uno che si interroga, processa ogni idea e ogni cosa, non serve l'ideologia, ma la interroga sempre, e quando fa il tifo per la sinistra lo fa con ironia, è un vero anticonformista, e non nelle tematiche che affronta, ma nella testa. Il ragazzino di sinistra invece è l'immagine stessa del conformismo, è colui che nasconde la propria individualità dietro i simboli e l'estetica della sinistra.

E comunque non mi sembra il caso di parlare di Moretti al passato, perché sta facendo ancora dei grandi film.
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Better Call Saul!

#20 Guest_vegeta_*

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Inviato 01 settembre 2006 - 11:52

"Caro Diario" tutta la vita.
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#21 Ejzenstejn

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Inviato 01 settembre 2006 - 13:43

E comunque non mi sembra il caso di parlare di Moretti al passato, perché sta facendo ancora dei grandi film.


"Questa Italietta tra orrore e folklore...."
Una citazione che vale quanto un trattato e che salva un film. E comunque il film è bello del suo.
Non mi piace votare, ma faccio un'eccezione: Caro diario, Palombella rossa e Ecce Bombo, nell'ordine...
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#22 Guest_Eugenetic Axe_*

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Inviato 01 settembre 2006 - 15:24

ECCE BOMBO :D !

Saluti,
EA
  • 0

#23 Guest_spacemen_*

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Inviato 04 settembre 2006 - 11:38

Ma Bianca non l'ha visto nessuno?
io lo reputo il migliore tra quelli visti(Ecce bombo;Palombella Rossa;Caro diario;Aprile;e Bianca).
  • 0

#24 Zarathustra

    Groupie

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Inviato 05 settembre 2006 - 11:52

Ma Bianca non l'ha visto nessuno?
io lo reputo il migliore tra quelli visti(Ecce bombo;Palombella Rossa;Caro diario;Aprile;e Bianca).

Stavo per chiederlo io!
A me Bianca ha fatto molta impressione...è un film che mi ha dato qualcosa.

SPOILER SPOILER SPOILER

Ma secondo te alla fine Michele ha veramente ucciso i suoi amici? Secondo me no. Penso che la frase "Chiamate la polizia perchè questo io lo ammazzo" detta al vecchio che aveva una calza giù e una calza su, sia indicativa di un fatto: non capiva e non riusciva ad integrarsi più in un mondo dove tutto è così imperfetto e sfuggevole, dove non ci sono contorni definiti come nella matematica. Insomma, dove non ci sono più i modelli di scarpe ben riconoscibili ;). Io credo che semplicemente si sia autoaccusato per andare in prigione. Per lui gli amici che lo avevano deluso sono morti, ma solo in senso metaforico, già prima della loro reale dipartita. Forse la prigione, con orari definiti e contorni netti, soddisfa di più le sue esigenze.
  • 0

#25 Max Stirner

    Scaruffiano

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Inviato 05 settembre 2006 - 17:52

La scena finale quando parla delle scarpe in questura di Bianca è geniale.
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"Ho abituato i miei occhi al sangue." Georg Büchner


"Caedite eos! Novit enim Dominus qui sunt eius"

#26 Guest_pAggIoni_*

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Inviato 05 settembre 2006 - 22:54


SPOILER SPOILER SPOILER

Ma secondo te alla fine Michele ha veramente ucciso i suoi amici? Secondo me no. Penso che la frase "Chiamate la polizia perchè questo io lo ammazzo" detta al vecchio che aveva una calza giù e una calza su, sia indicativa di un fatto: non capiva e non riusciva ad integrarsi più in un mondo dove tutto è così imperfetto e sfuggevole, dove non ci sono contorni definiti come nella matematica. Insomma, dove non ci sono più i modelli di scarpe ben riconoscibili ;). Io credo che semplicemente si sia autoaccusato per andare in prigione. Per lui gli amici che lo avevano deluso sono morti, ma solo in senso metaforico, già prima della loro reale dipartita. Forse la prigione, con orari definiti e contorni netti, soddisfa di più le sue esigenze.


piano piano piano...a me non pare proprio che dica "chiami la polizia perchè questo io lo ammazzo"...almeno , se ti riferisci alla scena dove sta al bar vicino alla vecchia , e tira su i calzini a un tipo coi capelli ricci biondi...se ti riferisci a quella scena , sappi che dice " Chiami la polizia perchè ora mi sparo"...moretti ha un certo feticismo verso i piedi comunque...tutto penso derivi da li...



[Ma perché non imparate ad usare la funzione "anteprima"?! Eddai su... (Oyuki)]
  • 0

#27 Zarathustra

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Inviato 06 settembre 2006 - 08:28



SPOILER SPOILER SPOILER

Ma secondo te alla fine Michele ha veramente ucciso i suoi amici? Secondo me no. Penso che la frase "Chiamate la polizia perchè questo io lo ammazzo" detta al vecchio che aveva una calza giù e una calza su, sia indicativa di un fatto: non capiva e non riusciva ad integrarsi più in un mondo dove tutto è così imperfetto e sfuggevole, dove non ci sono contorni definiti come nella matematica. Insomma, dove non ci sono più i modelli di scarpe ben riconoscibili ;). Io credo che semplicemente si sia autoaccusato per andare in prigione. Per lui gli amici che lo avevano deluso sono morti, ma solo in senso metaforico, già prima della loro reale dipartita. Forse la prigione, con orari definiti e contorni netti, soddisfa di più le sue esigenze.


piano piano piano...a me non pare proprio che dica "chiami la polizia perchè questo io lo ammazzo"...almeno , se ti riferisci alla scena dove sta al bar vicino alla vecchia , e tira su i calzini a un tipo coi capelli ricci biondi...se ti riferisci a quella scena , sappi che dice " Chiami la polizia perchè ora mi sparo"...moretti ha un certo feticismo verso i piedi comunque...tutto penso derivi da li...



[Ma perché non imparate ad usare la funzione "anteprima"?! Eddai su... (Oyuki)]

Sì è così (non me lo ricordavo proprio a memoria) però il discorso non cambia più di tanto. Esprime sempre una condizione di estrema insofferenza.. Insomma non accetto che Michele possa essere un assassino!
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#28 Guest_pAggIoni_*

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Inviato 06 settembre 2006 - 09:42

Mah io penso che sia poco intuibile la colpevolezza o meno di michele . Ma non credo nemmeno che questa sia la cosa importante da estrapolare nel film . I discorsi sulle scarpe , sulle passeggiate , sono derivati anche dalla voglia di parlare semplicemente dei piedi , una fissazione per Moretti ( almeno così la pensiamo io e mio zio ) . Già in Sogni d' oro spiava dalla porta i piedi/scarpe degli aspiranti attori . In la messa è finita insiste che non lo puoi accogliere con le pantofole . Non penso che tutto si limiti ad una considerazione (est)etica sui tipi di scarpa . In Bianca dice "che... mi vuoi provocare facendomi vedere un po' di dita?!" , e qui mi pare  smascheri la sua debolezza . La scarpa intellettualizza la cosa , la rende più interessante . Magari sto sparando un mucchio di stronzate e se arriva lui e legge dice che sono squallido e prevedibbile . Io credo comunque che Moretti sia un maestro dei piedi massaggiati , che ha una tecnica che levati , niente solletico niente di niente .  ;)
Bianca l' ho visto nel maggio 2004 e da quel momento Moretti mi ha riempito la vita.
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#29 Guest_Pablito_*

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Inviato 06 settembre 2006 - 09:59

In un'intervista fatta a Moretti anni fa lui parlava tranquillamente del fatto che Michele Apicella è l'assassino. Spiegava anche perchè, e mi sembra anche abbastanza naturale: Michele Apicella non è mica un personaggio positivo, è un paranoico che impazzisce e Moretti proprio in quell'intervista dichiarava di non amare chi propone un'immagine della follia come spensierata e positiva. Moretti raffigura la follia e la paranoia per quello che è.
Questo aldilà della simpatia e della fascinazione che si può provare per il personaggio.
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#30 slothrop

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Inviato 06 settembre 2006 - 11:22

Voto Ecce Bombo per via del numero spropositato di volte che l'ho visto e banalmente perchè è il suo film più cult (spero non legga questa parola a proposito di un suo film...).

Credo però che Bianca sia il suo capolavoro (ed è difficile non mettergli a fianco il quasi coevo La Messa è finita). La fase della maturità e dell'abbanondo dell'estrema sofferenza inizia con un altro capolavoro (che forse proprio per il cambio di rotta ho riconosciuto come tale solo da poco) che è Caro Diario.

Nessun film brutto comunque. Io sono un autarchico un pò lento e Aprile magari meno ispirato della media.

EDIT: posso comprendere, pur senza condividere, chi non amam i suoi film più difficili: Sogni d'oro, Palombella Rossa e Il Caimano.
Il primo è tormentatissimo e appensatito ulteriormente da una buona dose di simbolismo e da una struttura narrativa complessa ai limiti dell'imperscrutabilità.
Palombella è il più concettuale e allegorico mentre il Caimano è lineare solo in apparenza dato che in realtà mescola (in maniera secondo me riuscita anche se magari non troppo elegante sotto il profilo della fluidità della sceneggiatura e della coerenza di registro) diversi piani narrativi.
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#31 Claudio

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Inviato 06 settembre 2006 - 13:11

La mia classifica è:

1. Bianca
2. Ecce Bombo
3. La messa è finita

Penso di essere tra i pochissimi che maldigerisce "Caro Diario" e "Palombella Rossa", "La stanza del figlio" lo trovo un esercizio di sado-masochismo, adoro invece "Sogni d'oro" (perdonate il bisticcio!) e non mi dispiace nemmeno "Io sono un autarchico".

E' stato anche per me un mito assoluto di un certo periodo (diciamo dall'uscita di "Bianca" fino a "Palombella rossa"), e ora anche io ho maturato quel tipo di "distacco" di cui parlava Pablito. Resta comunque uno dei pochi registi che ha inventato uno stile nuovo nella commedia italiana.

Visto in una libreria di Trastevere esclamare "nnno, questo tipo di libri proprio no" riguardo una collana di fantasy-fiction proprio con lo stesso tono con cui demoliva "Strange days" in "Caro Diario"  ;D
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#32 Guest_pAggIoni_*

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Inviato 06 settembre 2006 - 18:34



Visto in una libreria di Trastevere esclamare "nnno, questo tipo di libri proprio no" riguardo una collana di fantasy-fiction proprio con lo stesso tono con cui demoliva "Strange days" in "Caro Diario"  ;D


Aprile...non Caro Diario... ;) ;D
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#33 Guest_spacemen_*

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Inviato 29 settembre 2006 - 11:52

Premessa:non sono attendibilissimo perché vengo a parlare di La messa è finita dopo aver visto quasi tutta lâ??intera filmografia morettiana.

Ad eccezioni di alcuni episodi nevrotici impersonati da Moretti stesso il film mi ha dato lâ??impressione di un già visto.
Un già visto non in altri registi,sia chiaro.Ma di un già visto nella stessa filmografia del Moretti.
Il riferimento è ovviamente a Bianca.Anche li il regista si sofferma allo stesso modo(stesso approccio,stessa analisi) sulla crisi di coppia,sui rapporti familiari,sulla fedeltà.

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#34 nick

    pivello

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Inviato 29 settembre 2006 - 13:16

1.Sogni d'oro
2.Il caimano
3.Ecce bombo/Caro Diario/Aprile

Il primo per me distacca di parecchio il resto della sua filmografia.
Il musical sul '68, la mamma di Freud, Michele che picchia la madre... Ci sono troppe cose per amare quel film
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#35 aatman

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Inviato 01 ottobre 2006 - 18:00

caro diario, però anche ecce bombo e bianca sono tra i miei preferiti.
I monologhi di ecce bombo sono fenomenali, come le scene surreali di bianca ... però caro diario ha un qualcosa di più che non so spiegare
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#36 Pickpocket

    Roadie

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Inviato 01 ottobre 2006 - 20:12

"Caro Diario" tutta la vita.


Io lo metto fra i 10 film italiani più belli di sempre.
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#37 Notker

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Inviato 01 ottobre 2006 - 21:09


"Caro Diario" tutta la vita.


Io lo metto fra i 10 film italiani più belli di sempre.


quotissimo! e wubbissimo!!
  • 0
« La schiena si piega solo quando l'anima è già piegata »
(Arturo Toscanini)

molti si chiedono se il pop/rock possa essere una forma d'arte musicale o meno; ebbene, lo è sicuramente... ma solo quando risponde al requisito esposto da Don Van Vliet:
« Non voglio vendere la mia musica. Vorrei regalarla, perché da dove l'ho presa non bisogna pagare per averla »

#38 Guest_eustache_*

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Inviato 01 ottobre 2006 - 22:52

1.Sogni d'oro
2.Il caimano
3.Ecce bombo/Caro Diario/Aprile

Il primo per me distacca di parecchio il resto della sua filmografia.
Il musical sul '68, la mamma di Freud, Michele che picchia la madre... Ci sono troppe cose per amare quel film


perfettamente d'accordo.
e subito dopo sogni d'oro metterei però palombella rossa (un film decisamente atipico nella sua filmografia, anche se anche qua si riscontra una certa affinità, o un intento imitatorio verso resnais), e poi La stanza del figlio (l'unico film narrativo di moretti)
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#39 Pickpocket

    Roadie

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Inviato 02 ottobre 2006 - 06:36


1.Sogni d'oro
2.Il caimano
3.Ecce bombo/Caro Diario/Aprile

Il primo per me distacca di parecchio il resto della sua filmografia.
Il musical sul '68, la mamma di Freud, Michele che picchia la madre... Ci sono troppe cose per amare quel film


perfettamente d'accordo.
e subito dopo sogni d'oro metterei però palombella rossa (un film decisamente atipico nella sua filmografia, anche se anche qua si riscontra una certa affinità, o un intento imitatorio verso resnais), e poi La stanza del figlio (l'unico film narrativo di moretti)


Se è vero che sogni d'oro distacca parecchio la sua produzione è anche vero che ne fa assolutamente parte in quando, come dire, primus inter pares.Caro Diario invece è un film completamente nuovo, la miscela di pubblico e privato, l'omaggio a pasolini, la narrazione silenziosa ma presente lo disegnano sensazionalmente lontano dai morettismi, pure essendone, per certi versi, la consacrazione.
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#40 Claudio

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Inviato 28 maggio 2007 - 21:51

Col consueto ritardo, sono riuscito finalmente a vedere "Il Caimano".
Una grande delusione. Mi è parso un banale remake del portaborse (che già non avevo amato), con la postilla della vicenda sentimentale Orlando-Buy (che è forse l'unica cosa interessante del film, grazie anche alla solita bravura dei due, che però, di fatto, rifanno sé stessi come già visti in decine di altri film).
Gustose le apparizioni di Placido, qua è là qualche scenetta indovinata, ma nel complesso mi è parso un film sgangherato, che non sa decidersi tra ambito pubblico e privato (che noia poi quei filmati da documentario simil-Moore) e che spara confusamente nel mucchio.
Che nostalgia dei tempi di "Bianca"!
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#41 Querelle

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Inviato 31 maggio 2007 - 13:38

Megastupendi Bianca e La messa è finita, di pochissimo inferiore Caro diario, ottimo Ecce bombo, belli La stanza del figlio e Il caimano.

Mi attira molto Sogni d'oro, com'è?
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#42 Guest_Eleanor Rigby_*

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Inviato 01 giugno 2007 - 09:33

La scelta è stata dura, ma alla fine ho optato per Caro Diario, di cui ho adorato  l'episodio In vespa (con le sue gite solitarie dalla Garbatella a Spinaceto, e l'improbabile cammeo di Jennifer Beals nella parte di se stessa) e Isole, il tutto grazie anche alle musiche di Piovani (Il campo di pallone è un pezzo bellissimo, riportato in auge dalla attuale pubblicità della Barilla ... :-\)
Ero indecisa con La messa è finita, che anche mi ha molto colpito.

Oh, ma nessuno ha votato per Aprile ?
Non è piaciuto molto a quanto pare??!


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#43 Notker

    Scaruffiano

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Inviato 01 giugno 2007 - 16:56

Oh, ma nessuno ha votato per Aprile ?
Non è piaciuto molto a quanto pare??!



con un sondaggio a risposta secca è un po' difficile fare apprezzamenti sugli altri film.
per quanto mi riguarda, Aprile m'è piaciuto ma lo ritengo di gran lunga inferiore al precedente Caro Diario o al successivo La stanza del figlio. Aprile sembre il film di un regista che è in attesa di fare qualcos'altro, una specie di pausa di riflessione... anche se il tormentone del "musical sul pasticciere troszkista nell'italia conformista degli anni '50" mi fa sbellicare dalle risate :D
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« La schiena si piega solo quando l'anima è già piegata »
(Arturo Toscanini)

molti si chiedono se il pop/rock possa essere una forma d'arte musicale o meno; ebbene, lo è sicuramente... ma solo quando risponde al requisito esposto da Don Van Vliet:
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#44 Claudio

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Inviato 01 giugno 2007 - 18:01

Mi potete spiegare anche voi cosa c'è di speciale in "Caro Diario"?
Sono anni che non mi capacito di come possa essere diventato addirittura il film preferito dell'opera omnia morettiana da parte di tanta gente... Per me è essenzialmente un buon documentario, con alcune battute carine (ma infinitamente inferiori a quelle di un "Ecce Bombo" o anche solo di "Sogni d'oro") e una buona dose di paraculaggine narcisista. E' Nanni Moretti che passeggia e commenta, o racconta qualche sua fobia, ma ha poco di cinematografico, per quanto mi riguarda, a differenza di altri suoi film pure apparentemente più "autarchici". So di essere blasfemo, morettianamente parlando, ma non riesco proprio a farmene una ragione.
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#45 Guest_Pablito_*

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Inviato 01 giugno 2007 - 18:51

Mi potete spiegare anche voi cosa c'è di speciale in "Caro Diario"?
Sono anni che non mi capacito di come possa essere diventato addirittura il film preferito dell'opera omnia morettiana da parte di tanta gente...

Magari per chi non ha visto Ecce Bombo, Io sono un autarchico, Bianca, La messa è finita, Sogni d'oro, Palombella rossa, è così. Per me tutti questi film sono superiori al pur gradevole Caro Diario. Sul resto preferisco lasciar perdere... in fondo (mi) ha già dato tanto con quei primi indimenticabili film.
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#46 satyajit

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Inviato 01 giugno 2007 - 19:10

Caro Diario è probabilmente il film più autentico di Moretti. E' quello in cui raggiunge la maturità stilistica. Non è mai stato un virtuoso, anche perchè non è che avesse bisogno di 'sta gran tecnica, ma qui trova la maturità stilistica, specie nei primi due episodi (per quanto lo stile del primo fosse il larga misura debitore della poetica di Abbas Kiarostami) e si libera delle costrizioni tipiche di una struttura convenzionale. Facendo poi a meno del velo costituito da Michele Apicella, si mette in gioco in prima persona, arrivando persino a parlare della propria vita privata più intima, nell'ultimo episodio, non a caso il meno "mediato". Inoltre si intravvede una quieta pacificazione nei confronti delle persone e della società, dopo i tormenti non solo ideologici degli anni ottanta. Lo stle riflette alla perfezione questa svolta.
Ne emerge un'opera di grande poesia che, libera da molte costrizioni, riesce a sfiorare più volte il sublime. Secondo me è proprio uno dei su film migliori.
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#47 satyajit

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Inviato 01 giugno 2007 - 19:11


Magari per chi non ha visto Ecce Bombo, Io sono un autarchico, Bianca, La messa è finita, Sogni d'oro, Palombella rossa, è così.


Io immagino che i critici dei Cahiers du cinema, che lo votarono come miglior film dell'anno, avessero visto tutti i film che hai citato.
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#48 Guest_Pablito_*

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Inviato 01 giugno 2007 - 19:52



Magari per chi non ha visto Ecce Bombo, Io sono un autarchico, Bianca, La messa è finita, Sogni d'oro, Palombella rossa, è così.


Io immagino che i critici dei Cahiers du cinema, che lo votarono come miglior film dell'anno, avessero visto tutti i film che hai citato.

Ok è senza dubbio tutto quello che sostieni tu, allora diciamo che chi ha vissuto ed amato Moretti negli anni '80 in una certa maniera, e proprio in quegli anni lì, secondo me dovrebbe trovare il Moretti degli anni '90 meno incisivo, e in alcuni aspetti forzato e meno autentico. L'ironia e il sarcasmo in film come Bianca, Sogni d'oro ecc. erano dovuti a un nervosismo per una situazione umana e politica schizofrenica, nervosismo che lo faceva andare in diverse direzioni (evasione, collera, autoironia, denuncia sociale, oltre a un j'accuse rivolto a se stesso e ai suoi simili più di quanto non possa sembrare superficialmente), nei film a partire da Caro diario in poi questi aspetti più che calmierati e saggi mi appaiono spesso scontati, deboli nelle argomentazioni e nello stile, forzati come se certo stile 'leggero' e la battuta debba esserci per forza perchè sei Nanni Moretti, e soprattutto terribilmente conformisti. Il Moretti anni '70-'80 dava fastidio alla sinistra, quello anni '90 lo porta in palmo di mano. Colpa della sinistra e della sua debolezza, sicuramente, ma colpa pure del mio amatissimo Nanni.
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#49 Guest_vegeta_*

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Inviato 01 giugno 2007 - 19:58

la mia ultima visione di "Caro Diario" risale a parecchi anni fa, e quindi non posseggo la giusta lucidità per argomentare un discorso valido.

Devo dire però che il terzo episodio di questo film (quello in cui Moretti vaga di dottore in dottore, e nessuno riesce a diagnosticarli cos'è che gli causa quel prurito così fastidioso) mi mise addosso un'angoscia e una tristezza infinita. Una sensazione sgradevole e pessimista che mi porta a credere che in "Caro Diario" non è proprio un semplice collage di situazioni divertenti e "morettiane".
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#50 Claudio

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Inviato 01 giugno 2007 - 20:31

chi ha vissuto ed amato Moretti negli anni '80 in una certa maniera, e proprio in quegli anni lì, secondo me dovrebbe trovare il Moretti degli anni '90 meno incisivo, e in alcuni aspetti forzato e meno autentico. L'ironia e il sarcasmo in film come Bianca, Sogni d'oro ecc. erano dovuti a un nervosismo per una situazione umana e politica schizofrenica, nervosismo che lo faceva andare in diverse direzioni (evasione, collera, autoironia, denuncia sociale, oltre a un j'accuse rivolto a se stesso e ai suoi simili più di quanto non possa sembrare superficialmente), nei film a partire da Caro diario in poi questi aspetti più che calmierati e saggi mi appaiono spesso scontati, deboli nelle argomentazioni e nello stile, forzati come se certo stile 'leggero' e la battuta debba esserci per forza perchè sei Nanni Moretti, e soprattutto terribilmente conformisti. Il Moretti anni '70-'80 dava fastidio alla sinistra, quello anni '90 lo porta in palmo di mano. Colpa della sinistra e della sua debolezza, sicuramente, ma colpa pure del mio amatissimo Nanni.


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