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Grizzly Bear - Yellow House (warp, 2006)


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41 replies to this topic

#1 Guest_Guy Picciotto_*

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Inviato 30 agosto 2006 - 09:34

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Visto che si avvicina la data dell'uscita ufficiale. Parliamo un po' di questo gruppo americano. "Yellow House", il disco in questione, a me pare semplicemente bellissimo. La Warp continua a voler stupire con uscite che si discostano molto dall'elettronica fredda a cui l'etichetta di Sheffield ci ha abituato...Si stanno guardando attorno e credo sia una cosa degna di nota, apprezzabile insomma. Chi si sarebbe mai aspettato da casa Warp dischi come quello di Jamie Lidell (ottimo electro soul per l'ex Super Collider), dei Maxïmo Park (che, sì, non mi fanno esattamente impazzire ma nemmeno rimettere la brioche al cioccolato di stamattina) e, infine, dei Grizzly Bear.



Il gruppo del momento, per me, anche solo perchè ho il promo da un mesetto e mezzo e l'ho già consumato. Cosa c'è dentro la casa gialla? Un sacco di cose strane, devo dire. Ad un primo ascolto si viene investiti da un odore di cose che furono. Come se la casa non fosse stata aperta per lungo tempo. Chitarre acustiche che regalano arpeggi gentili, flauti deliziosi, atmosfere più o meno velatamente psichedeliche. Il banjo, un bellissimo banjo in "little brother". Contaminazioni elettroniche di sottofondo qua e là. Percorsi melodici sorprendenti. Pensate ai Beach Boys di Pet Sounds e a come potrebbero suonare oggi. Agli Animal Collective, solamente più estrosi e cangianti, meno ossessivi e circolari. Ai Radiohead di "Amnesiac" in certi casi. Ma anche al sempre caro Jim O Rourke e ai Gastr Del Sol. E ai Love. E a Neil Young. E non dimentichiamo Elliott Smith. O forse sono pazzo.
Ascolto "Marla". Archi laceranti, percussioni free, un piano e un'acustica di un tempo che fu. Questo disco è splendido, altrochè. Non mi aspettavo nulla del genere, non credevo di innamorarmi a tal punto di queste canzoni. "On a Neck, On a Spit" è un'altra gemma. E, fidatevi, tutto suona come una meraviglia. Disco senzå tempo? Pare proprio di sì.

Immagine inserita
Grizzly Bear - Yellow House


Ps: rece in arrivo a breve, o almeno spero.
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#2 khonnor

    xy

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Inviato 30 agosto 2006 - 17:29

Allora..pure io sto ascoltando il promo ( ;D ;D ;D) e devo dire che mi stanno convincendo in pieno. In effetti non pare proprio di ascoltare un disco della Warp. Tutto sembra immerso in un'aria di mistica magicità. Sonorità decisamente più legate al dream-pop che all'elettronica minimale e pulsante a là Warp. Canatati dolci e carezzevoli, melodie eteree e sulfuree, echi di Sigur Ros, canzoni free-form alla maniera degli Animal Collective ed echi folk cantautoriali mischiati a riverberi boschivi. Non c'è che dire: sti ragazzotti hanno fatto il botto. Fra i migliori dell'annata. 8
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noncuranti della fine, del calore, di poterci sciogliere.

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#3 terminator

    Festivalbar con la cassa Inpdap

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Inviato 31 agosto 2006 - 12:32

grazie per la dritta, gran bel disco.
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#4 Bateman

    Detrattore

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  • LocationPoggiomarino (Na)

Inviato 31 agosto 2006 - 17:11

Appena finito di ascoltare. Prima sensazione: gran disco! La stessa opera fa fatica a contenere l'intensità e le idee rappresentate. Lo aspetto al varco dei prossimi ascolti. Grazie per la dritta Guy!
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“La poesia del lirico non può dire nulla che nella sua più immensa universalità e validità assoluta non sia stato già nella musica che costringe il lirico a parlare per immagini. Appunto perciò il simbolismo cosmico della musica non può essere in nessun modo esaurientemente realizzato dal linguaggio, perché si riferisce simbolicamente alla contraddizione e al dolore originari nel cuore dell’uomo primordiale, e pertanto simboleggia una sfera che è al di sopra di ogni apparenza e anteriore a ogni apparenza. Rispetto a tale sfera ogni apparenza è piuttosto soltanto un simbolo: quindi il linguaggio, come organo e simbolo delle apparenze, non potrà mai e in nessun luogo tradurre all’esterno la più profonda interiorità della musica, ma rimarrà sempre, non appena si accinga ad imitare la musica, solo in un contatto esteriore con la musica, mentre neanche con tutta l’eloquenza lirica potremo avvicinarci di un solo passo al senso più profondo di essa.”
F.Nietzsche, La nascita della tragedia

#5 slothrop

    Enciclopedista

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Inviato 31 agosto 2006 - 19:06

Sto al secondo pezzo, ok, ma potrebbe essere davvero un bel disco!

Aspetto che le melodie mi convincano di più e forse avrei preferito suoni più limpidi (ma non ne sono troppo sicuro) ma mi riservo di tornarci su.
Bella dritta comunque.
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#6 Veteran of Disorder

    Baron Samedi

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Inviato 20 settembre 2006 - 08:06

Terminato ora un primo ascolto: veramente notevoli, tantissimi i riferimenti che si ritrovano all'interno delle splendide tracce che compongono "Yellow House" (i nomi sono quelli sapientemente illustrati da Guy)...rischio innamoramento molto alto, ma è un rischio che mi sento di correre...
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#7 chushingura

    aspirante indie

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Inviato 20 settembre 2006 - 14:00

L'ho ascoltato 1 volta e mezzo... Davvero sorprendente...
non vorrei sbilanciarmi troppo, ma potrebbe essere uno dei dischi dell'anno
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#8 Plozzer

    Haddaway

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Inviato 21 settembre 2006 - 08:55

Il paragone con gli Animal Collective è azzeccato, qui c'è più forma, ma l'atmosfera 'sospesa' e le linee melodiche altalenanti sono quelle. Sono ai primi ascolti ma mi sta convincendo parecchio.
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Whatever you do, don't


#9 slothrop

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Inviato 21 settembre 2006 - 09:21

L'ho riascoltato anche ieri, è molto bello. Al momento mi pare ancora leggermente ridondante (vabbè, con quello che ascolto io di solito...) ma mi piacciono da morire queste atmosfere casalinghe e antiche, tipo un romanzo dell'800. Come se gli Animal Collective andassero a lezione da Van Dyke Parks, più o meno...
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#10 Guest_Mattia_*

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Inviato 21 settembre 2006 - 09:53

L'ho riascoltato anche ieri, è molto bello. Al momento mi pare ancora leggermente ridondante (vabbè, con quello che ascolto io di solito...) ma mi piacciono da morire queste atmosfere casalinghe e antiche, tipo un romanzo dell'800. Come se gli Animal Collective andassero a lezione da Van Dyke Parks, più o meno...


Pensa che a me, invece, non è proprio sembrato nulla di tutto ciò. L'ho riascoltato diverse volte, ma confermo l'impressione iniziale: un album un po' insipido, senza grande personalità, privo di pezzi che possano imprimersi nella mia memoria, ruffiano (i riferimenti agli Animal Collective e, diciamolo, a Devendra Banhart, mi lasciano un po' scettico; in più, di musica analoga ne ho davvero pieni gli scaffali - oltre che gli zebedei) e già "vecchio", datato. Credo sia una delle solite uscite che, tra qualche anno, non saranno ricordate nemmeno dai componenti del gruppo stesso. In questo senso, purtroppo, il 2006 è stato un anno generosissimo: Burial, Lisa Germano, Knife, Psapp, Thom Yorke e via dicendo.
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#11 slothrop

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Inviato 21 settembre 2006 - 10:04

privo di pezzi che possano imprimersi nella mia memoria, ruffiano (i riferimenti agli Animal Collective e, diciamolo, a Devendra Banhart, mi lasciano un po' scettico;


Queste due cose le posso capire, nel senso che la prima critica la ridurrei, per ora, al fatto che all'interno del disco anch'io non ho trovato ancora un brano-simbolo capace di svettare realmente sul resto (per questo parlavo di leggera ridondanza, forse Knife è il singolo plausibile) e può darsi pure che gli ammiccamenti che dici tu siano studiati a tavolino.
A me però piace il complesso e l'atmosfera delicata e molto Mark Twain che il disco ricrea. Ci sono anche belle melodie, forse il desiderio di somigliare agli AC o anche solo di cantare sempre in coro frena alcune potenzialità melodiche dei brani.
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#12 Guest_Guy Picciotto_*

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Inviato 21 settembre 2006 - 10:34


L'ho riascoltato anche ieri, è molto bello. Al momento mi pare ancora leggermente ridondante (vabbè, con quello che ascolto io di solito...) ma mi piacciono da morire queste atmosfere casalinghe e antiche, tipo un romanzo dell'800. Come se gli Animal Collective andassero a lezione da Van Dyke Parks, più o meno...


Pensa che a me, invece, non è proprio sembrato nulla di tutto ciò. L'ho riascoltato diverse volte, ma confermo l'impressione iniziale: un album un po' insipido, senza grande personalità, privo di pezzi che possano imprimersi nella mia memoria, ruffiano (i riferimenti agli Animal Collective e, diciamolo, a Devendra Banhart, mi lasciano un po' scettico; in più, di musica analoga ne ho davvero pieni gli scaffali - oltre che gli zebedei) e già "vecchio", datato. Credo sia una delle solite uscite che, tra qualche anno, non saranno ricordate nemmeno dai componenti del gruppo stesso. In questo senso, purtroppo, il 2006 è stato un anno generosissimo: Burial, Lisa Germano, Knife, Psapp, Thom Yorke e via dicendo.


mmm, proprio non mi ritrovo in questo tuo parere...e poi, Burial a me è sembrato un bel disco! sono d'accordo invece su Knife e Psapp, dischi che mi hanno lasciato completamente indifferente, alla fine dei conti. primi ascolti non negativi e la noia che pian piano ha preso il sopravvento.

Comunque, Grizzly Bear secondo me è un gran bel disco.
E tu sei un gran bell'uomo.
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#13 Guest_Mattia_*

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Inviato 21 settembre 2006 - 10:38

E tu sei un gran bell'uomo.


Cicci, quando mi dici così vado in sollucchero!
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#14 music won't save you

    reprobo

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Inviato 21 settembre 2006 - 10:39

Non sono solito appassionarmi troppo a più o meno presunti "fenomeni" indie del momento (tutt'altro!), ma già in tempi nei quali ancora in giro non se parlava per nulla, questo disco mi aveva favorevolmente impressionato: mi pare un'opera davvero fresca, ariosa, ricca di richiami di qualità ma non per questo banale. Non lo ritengo certo un capolavoro, credo lo valuterò 7 o giù di lì, ma un album che nel giro di dieci tracce riesce a passare da melodie folk corali, a costruzioni alla Arcade Fire, fino addirittura a fascinazioni alla Matt Elliott (non so perché, ma la splendida Marla mi fa sempre pensare a lui), non si ascolta tutti i giorni.
Rispetto agli Animal Collective, mi sembrano molto più "evoluti", nel senso che riescono a creare delicate forme armoniche e a costruire brani in una forma canzone che tutto mi pare fuorché ruffiana, ma solo più piana e fruibile rispetto alle loro cose precedenti, quelle sì molto più virate verso gli Animal Collective (l'album Horn Of Plenty, del quale peraltro sono stati pubblicati alcuni ottimi remix).

PS: mi pare di rivedere le discussioni su Tunng e Psapp.....



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in eremitaggio su http://musicwontsaveyou.com

#15 Guest_Guy Picciotto_*

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Inviato 21 settembre 2006 - 10:41

E tu sei un gran bell'uomo.


Cicci, quando mi dici così vado in sollucchero!


è che a differenza dei miei gusti musicali, splendidi a dire il vero, i miei gusti in fatto di uomini sono pessimi.
sei il mio orso grizzly. grrrrrrrrrr.
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#16 Plozzer

    Haddaway

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Inviato 21 settembre 2006 - 10:42

di musica analoga ne ho davvero pieni gli scaffali - oltre che gli zebedei) [...] Credo sia una delle solite uscite che, tra qualche anno, non saranno ricordate nemmeno dai componenti del gruppo stesso. In questo senso, purtroppo, il 2006 è stato un anno generosissimo: Burial, Lisa Germano, Knife, Psapp, Thom Yorke e via dicendo.


mi pare di rivedere le discussioni su Tunng e Psapp.....


Ecco, appunto: credo che valga un discorso che mi pare si fece all'epoca dell'uscita degli Psapp: a me un disco come questo pare faccia egregiamente il suo dovere (l'"efficacia" di cui si parla in un altro topic), a maggior ragione per le mie orecchie che non sono intasate di musica come questa - in fin dei conti ascolto poco folk "moderno". Poi può anche darsi che ascoltando tutto lo spettro di musiche e dischi a cui ti riferisci (cosa che non ho né il tempo né la voglia di fare :-)) uno capisca che di roba come questa ce n'è a bizzeffe.

Comunque, ribadisco: a me un po' ricordano gli ultimi Animal Collective, nell'utilizzo delle voci e nello srotolarsi di certe melodie - ma ci tengo a precisare che secondo me gli Animal Collective migliori sono quelli di "Here Comes the Indian", più lontani da certe morbidezze folk.
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Whatever you do, don't


#17 gigirictus

    ï͂͑̉͆ͧͮͩ̓ͧ̒͒̉̎̂̊͆͑͐̊̓̊̅ͭ͗̐̄̏̾̄͊

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Inviato 21 settembre 2006 - 12:16

Pensa che a me, invece, non è proprio sembrato nulla di tutto ciò. L'ho riascoltato diverse volte, ma confermo l'impressione iniziale: un album un po' insipido, senza grande personalità, privo di pezzi che possano imprimersi nella mia memoria, ruffiano (i riferimenti agli Animal Collective e, diciamolo, a Devendra Banhart, mi lasciano un po' scettico; in più, di musica analoga ne ho davvero pieni gli scaffali - oltre che gli zebedei) e già "vecchio", datato. Credo sia una delle solite uscite che, tra qualche anno, non saranno ricordate nemmeno dai componenti del gruppo stesso. In questo senso, purtroppo, il 2006 è stato un anno generosissimo: Burial, Lisa Germano, Knife, Psapp, Thom Yorke e via dicendo.


Mh... Hai confermato ciò che temevo, mi terrò alla larga da questo disco.
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rym |


#18 Guest_Mattia_*

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Inviato 21 settembre 2006 - 12:38


E tu sei un gran bell'uomo.


Cicci, quando mi dici così vado in sollucchero!


è che a differenza dei miei gusti musicali, splendidi a dire il vero, i miei gusti in fatto di uomini sono pessimi.
sei il mio orso grizzly. grrrrrrrrrr.


Ottimi i tuoi gusti musicali, davvero. Peccato per quelle due o tre cagate che consigli ogni tanto (tra cui il disco dei Grizzly Bear), che fanno precipitare la tua credibilità... ;D
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#19 vuvu

    الرجل المكرسة لقضية المرأة ويقع في

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Inviato 21 settembre 2006 - 12:47

I primi ascolti confermano tutto ciò che il buon Matteo ha evidenziato all'apertura del thread. Davvero incantevole questo lavoro, devo ammettere che alla Warp ci sanno fare, questa è la prova schiacciante della loro predisposizione incondizionata. Bravi loro, bravissimi questi ragazzi.
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"L'intensità del rumore provoca ostilità, sfinimento, narcisismo, panico e una strana narcosi." (Adam Knieste, cit.)

 

"Deve rimanere solo l'amore per l'arte, questo aprire le gambe e farsi immergere dal soffio celeste dello Spirito." (Simon, cit.)

 

La vita è bella solo a Ibiza (quando non c'è nessuno).


#20 Guest_Guy Picciotto_*

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Inviato 21 settembre 2006 - 13:53


Pensa che a me, invece, non è proprio sembrato nulla di tutto ciò. L'ho riascoltato diverse volte, ma confermo l'impressione iniziale: un album un po' insipido, senza grande personalità, privo di pezzi che possano imprimersi nella mia memoria, ruffiano (i riferimenti agli Animal Collective e, diciamolo, a Devendra Banhart, mi lasciano un po' scettico; in più, di musica analoga ne ho davvero pieni gli scaffali - oltre che gli zebedei) e già "vecchio", datato. Credo sia una delle solite uscite che, tra qualche anno, non saranno ricordate nemmeno dai componenti del gruppo stesso. In questo senso, purtroppo, il 2006 è stato un anno generosissimo: Burial, Lisa Germano, Knife, Psapp, Thom Yorke e via dicendo.


Mh... Hai confermato ciò che temevo, mi terrò alla larga da questo disco.


e poi io sarei lo snob...
però c'è da dire che gigiriva è oramai una presenza quasi divina e ciò che sentenzia non va contestato per timore di ripercussioni tipo cavalieri dell'apocalisse e roba così...
quindi...
sssssssssshhhhhhhhhhhhh
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#21 Guest_absolutelyRUBEN_*

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Inviato 21 settembre 2006 - 16:20

stroncato, tante belle atmosfere e rimandi a roba varia ma non si capisce poi cosa ci mettano di loro per tenere insieme il tutto. E' dura fare un pezzo pretenzioso come maria se non ti chiami bernstein o pink floyd.
Non a caso l'unica che mi piace parecchio è quella più semplice e povera, che gira intorno un bel giro di chitarra acustica, 'on a neck, on a spit': la melodia bella rende sempre, ci han fatto pure la 'reprise', e quando manca son dolori
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#22 Merlo

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Inviato 22 settembre 2006 - 12:47

L'ho sentito solo una volta, e l'ho trovato un disco abbastanza noioso. Premettendo che lo riascolterò ancora con attenzione, cosa vi colpisce di questo lavoro?
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"Non è bello ciò che è bello, ma è bello ciò che piace"


#23 Suedehead

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Inviato 22 settembre 2006 - 13:34

...mi pare un'opera davvero fresca, ariosa, ricca di richiami di qualità ma non per questo banale.
Rispetto agli Animal Collective, mi sembrano molto più "evoluti", nel senso che riescono a creare delicate forme armoniche e a costruire brani in una forma canzone che tutto mi pare fuorché ruffiana...


Ci sono anche belle melodie, forse il desiderio di somigliare agli AC o anche solo di cantare sempre in coro frena alcune potenzialità melodiche dei brani.


Aggiudicato.





P.S. e smettetela di farvi i pompini a vicenda  :-*
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#24 Guest_absolutelyRUBEN_*

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Inviato 22 settembre 2006 - 13:45

L'ho sentito solo una volta, e l'ho trovato un disco abbastanza noioso. Premettendo che lo riascolterò ancora con attenzione, cosa vi colpisce di questo lavoro?


niente, nemmeno l'8 di d. palazzo sull'ultimo blow up che ho giusto comprato nella pausa e sfoglio con fastidio:
'un disco ambizioso ma riuscito' - 'capolavoro annunciato di avant rock'. Il buon diego cita tutti i pezzi con enfasi, tranne il più bello (e la sua reprise).'scomposizioni jazzistiche' -'bellezza sconcertante' - 'archi espressionisti'

absolutelyRUBEN di 'BU' (Buco Umido n. 1000):
un RUFFJAN STEVENS dei poveri, ancora più arrogante nel suo barcamenarsi a frullare mille stili, ma nessuno suo personale, con malriposte velleità psichedeliche e beat che trasmutano in impennate di pathos alte come in un 'crime of the century' dei supertramp. L'uso smodato di una mezza orchestra buona per ottenere il quasi nulla ci conferma l'iniziale impressione di un 'vorrei ma non posso'. (4/5)

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#25 Plozzer

    Haddaway

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Inviato 22 settembre 2006 - 15:27

Madonna quanto astio.
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Whatever you do, don't


#26 Guest_absolutelyRUBEN_*

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Inviato 22 settembre 2006 - 16:47

Madonna quanto astio.


prova a ribattere Spruzzer, l'astio non è un aspetto musicale
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#27 Guest_Guy Picciotto_*

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Inviato 22 settembre 2006 - 17:35

Madonna quanto astio.



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#28 Uma

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Inviato 25 settembre 2006 - 11:51

Non sono certo fan di questo art-indie-folk degli ultimi anni (Devendra, Cocorosie e anche Animal Collective mi fanno due coglioni così e non c'è niente da fare... ) ma questo disco mi piace, e molto, semplicemente perché, come diceva an che Mattia, con questa roba non c'entra assolutamente niente.

Nonostante la chitarra à la Devendra ci sia eccome, a me sembra che lo spirito di questo album si spinga bene oltre il filone Tunng.
Un pezzo come "Knife" (un pezzo della madonna, tra l'altro) è indie-rock vecchia maniera con il pregio di usare qualche strumento in più, ma anche le canzoni più acustiche sono più sul pop che sul folk... Io ci sento molto wyattismoovviamente in una versione più pop e "easy", ma il modo di cantare e di gestire le parti vocali viene dritto dall'Inghilterra inizio '70 ("Colorado" a me sembra uscita da lì, sto diventando sorda?).

Poi è vero che in "Little Brother" o "Easier" l'indie-folk c'è eccome, ma la differenza, almeno secondo il mio gusto, sta nel fatto che mentre di solito gli album di questo filone non sfuggono mai l'alone di ricercatezza artificiosa e fine a sé stessa (dal giocattolino usato sul palco non per il suono che fa ma solo per il "gusto" di usare il giocattolino - Psapp - alle possibili reiterazioni e derive avant che i Grizzly Bear hanno l'onestà di risparmiarci - ma quelli di BU dove lo vedono l'avant? e le scomposizioni jazzistiche pure? ma stiamo parlando dello stesso disco? - ), mentre qui c'è tutta l'immediatezza, l'intensità della musica rock: qui c'è la psichedelia ed è questo l'elemento distintivo, e io quest'anno non l'ho sentita in nessun disco, eccetto l'ignoratissimo "Tasankokaiku" degli Shogun Kunitoki che è un album psych-prog-synth-marziale (!!!!!!!!!! - solo per aver pensato sta definizione dico 3 avemarie - ) che mi piace da morire.


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Nancy: "How should I sing this?"
Lee: "Like a 16 year old girl who's been dating a 40 year old man, but it's all over now"

#29 {`tmtd`}

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Inviato 25 settembre 2006 - 11:58

(dal giocattolino usato sul palco non per il suono che fa ma solo per il "gusto" di usare il giocattolino - Psapp - alle possibili reiterazioni e derive avant che i Grizzly Bear hanno l'onestà di risparmiarci - ma quelli di BU dove lo vedono l'avant? e le scomposizioni jazzistiche pure? ma stiamo parlando dello stesso disco? - )


perchè bisogna sempre usare gli psapp come esempio negativo?
non mi sembra che gli psapp usino il giocattolino per il gusto di usarlo. ma proprio no, eh.
si può dire tutto a questo disco e a questo duo, ma non proprio quello di essere vacuo o fine a se stesso.
  • 0

#30 Uma

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Inviato 25 settembre 2006 - 12:06


(dal giocattolino usato sul palco non per il suono che fa ma solo per il "gusto" di usare il giocattolino - Psapp - alle possibili reiterazioni e derive avant che i Grizzly Bear hanno l'onestà di risparmiarci - ma quelli di BU dove lo vedono l'avant? e le scomposizioni jazzistiche pure? ma stiamo parlando dello stesso disco? - )


perchè bisogna sempre usare gli psapp come esempio negativo?
non mi sembra che gli psapp usino il giocattolino per il gusto di usarlo. ma proprio no, eh.
si può dire tutto a questo disco e a questo duo, ma non proprio quello di essere vacuo o fine a se stesso.


Alessandro, io li ho visti dal vivo e questa è l'impressione che ne ho avuto. Poi non sto seguendo le discussioni sul forum e non so cosa ne pensino gli altri, ma la mia è questa: a livello compositivo i giocattoli non aggiungono niente alle loro canzoni. Poi credo che la differenza abissale tra le nostre opinioni sia che a te le loro canzoni piacciono e a me no, e i giocattolini non sono che la punta dell'iceberg.  ;D
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#31 {`tmtd`}

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Inviato 25 settembre 2006 - 12:15



(dal giocattolino usato sul palco non per il suono che fa ma solo per il "gusto" di usare il giocattolino - Psapp - alle possibili reiterazioni e derive avant che i Grizzly Bear hanno l'onestà di risparmiarci - ma quelli di BU dove lo vedono l'avant? e le scomposizioni jazzistiche pure? ma stiamo parlando dello stesso disco? - )


perchè bisogna sempre usare gli psapp come esempio negativo?
non mi sembra che gli psapp usino il giocattolino per il gusto di usarlo. ma proprio no, eh.
si può dire tutto a questo disco e a questo duo, ma non proprio quello di essere vacuo o fine a se stesso.


Alessandro, io li ho visti dal vivo e questa è l'impressione che ne ho avuto. Poi non sto seguendo le discussioni sul forum e non so cosa ne pensino gli altri, ma la mia è questa: a livello compositivo i giocattoli non aggiungono niente alle loro canzoni. Poi credo che la differenza abissale tra le nostre opinioni sia che a te le loro canzoni piacciono e a me no, e i giocattolini non sono che la punta dell'iceberg.  ;D


apparte che non so cosa intendi per giocattoli.. i glitch? le percussioni particolari che ci stanno?
io purtroppo non li ho ancora visti dal vivo e probabilmente potrebbero essere pure deludenti, come mi è già successo per altre band. però su disco sento tutto, ma proprio tutto, fuorchè un suono fine a se stesso, ecco. ma dimmi un pò, tu dove l'hai visti ?!?!
sull'ultima affermazione sono dalla tua parte, quando si sta su due sponde c'è poco da farci..
per quanto riguardi i nostri Orsi Grizzly, devo ancora ascoltarli. tutti questi commenti positivi devono pur significare qualcosa!
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#32 music won't save you

    reprobo

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Inviato 25 settembre 2006 - 13:12

......

Premetto che, nel merito sui Grizzly Bear mi sono già abbastanza espresso e quindi mi trovo perfettamente d'accordo sulla tua lettura, soprattutto su queste tue parole:

di solito gli album di questo filone non sfuggono mai l'alone di ricercatezza artificiosa e fine a sé stessa

...però anch'io (che mi sono sciroppato pure gli Shogun Kunitoki, tra l'altro) mi sento in dovere di spezzare una piccola lancia nei confronti degli Psapp e, più in generale, nei confronti dell'utilizzo di strumentazioni "non convenzionali". Certo, spesso e volentieri questo utilizzo può costituire un atteggiamento intellettualoide e anche piuttosto retorico (vedi Cocorosie in primis), ma quando non si tratta solo di utilizzarli come orpelli, costruendo intorno ad essi una vera e propria forma espressiva il discorso secondo me cambia, soprattutto se con una strumentazione improssivata - e non studiatamente trasandata - e disarmonica si riesce a costruire qualcosa di armonico, addirittura pop direi nel caso degli Psapp.
Tornando in argomento, resto anch'io convinto che uno dei pregi di quest'album è proprio che i Grizzly Bear si siano sottratti ad aggiunte che sarebbero state davvero inconferenti in un album che di carne al fuoco, in tema di influenze e aspirazioni artisitche, ne mette già molta.

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#33 Piper

    Life is too short For iTunes

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Inviato 25 settembre 2006 - 13:42

adesso direi che la potete finire qui tutti quanti. provvederò a cancellare i messaggi palesemente off topic, non voglio chiudere questo bel tread perchè qualcuno sbarella. se volete mandarvi affanculo avete i messaggi privati, non c'è bisogno di scriverlo in pubblico. grazie

p.s. siamo su un forum di discussione, giudicare i post altrui mi sembra la cosa più naturale del mondo, è anche su questo che si crea una discussione. come d'altronde voi giudicherete il mio intervento.
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<< Poi ce la prestiamo... Insomma la patonza deve girare>>

Aurelio De Laurentiis ha lasciato la sede dove si stanno svolgendo i sorteggi dei calendari fermando uno sconosciuto che passava su un motorino dicendogli: "Portami via da questo posto". Ed è andato via come passeggero del motorino di uno sconosciuto

 
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#34 Uma

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Inviato 25 settembre 2006 - 21:08




(dal giocattolino usato sul palco non per il suono che fa ma solo per il "gusto" di usare il giocattolino - Psapp - alle possibili reiterazioni e derive avant che i Grizzly Bear hanno l'onestà di risparmiarci - ma quelli di BU dove lo vedono l'avant? e le scomposizioni jazzistiche pure? ma stiamo parlando dello stesso disco? - )


perchè bisogna sempre usare gli psapp come esempio negativo?
non mi sembra che gli psapp usino il giocattolino per il gusto di usarlo. ma proprio no, eh.
si può dire tutto a questo disco e a questo duo, ma non proprio quello di essere vacuo o fine a se stesso.


Alessandro, io li ho visti dal vivo e questa è l'impressione che ne ho avuto. Poi non sto seguendo le discussioni sul forum e non so cosa ne pensino gli altri, ma la mia è questa: a livello compositivo i giocattoli non aggiungono niente alle loro canzoni. Poi credo che la differenza abissale tra le nostre opinioni sia che a te le loro canzoni piacciono e a me no, e i giocattolini non sono che la punta dell'iceberg.  ;D


apparte che non so cosa intendi per giocattoli.. i glitch? le percussioni particolari che ci stanno?
io purtroppo non li ho ancora visti dal vivo e probabilmente potrebbero essere pure deludenti, come mi è già successo per altre band. però su disco sento tutto, ma proprio tutto, fuorchè un suono fine a se stesso, ecco. ma dimmi un pò, tu dove l'hai visti ?!?!


Io li ho visti al *fighissimo* Pukkelpop Festival, in Belgio, ad Agosto (insieme ad un sacco di altra gente), e ti dico che il batterista è un pazzo con un tipo di pizzetto assolutamente inedito e piercing ai capezzoli che suona una trave di legno che deve cambiare ogni quarto d'ora perché la consuma. Ma che gli Psapp abbiano una bella sessione ritmica non te lo devo dire io, il problema è che non basta.
Prendi una canzone come "Real Moth": in realtà la melodia la fa lei col violino e la voce, e i vari giocattolini (i pupazzetti di gomma che fanno "pio", insomma quei giocattoli rumorosi e colorati per bambini sotto i 3 anni che usano loro) sono assolutamente gratuiti. Il tastierista è veramente *pessimo* (alla fine sul palco sono ben 5), e anche se una brutta performance può succedere, è a livello compositivo che io li trovo poco attraenti. Alla fine fanno un pop che non è né intimista né ballabile, stile Morcheeba ultimi dischi. Gradevole per quei 10 minuti poi  però basta. E strizzare un gattino di gomma o fare "miao" non è di nessun aiuto. E' per questo che quando si parla di toytronica o folktronica che dir si voglia riguardo ai Psapp io storco il naso. Gli Psapp fanno pop melodico puro e semplice. Sèntiti il disco omonimo di un tizio che si fa chiamare Toy, confrontalo con i Psapp e poi fammi sapere se ti ho convinto.

PS: coi Grizzly Bear non c'entrano nulla ovviamente, come metà dei gruppi che ha citato Mattia :)
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Nancy: "How should I sing this?"
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#35 music won't save you

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Inviato 25 settembre 2006 - 21:19

Gli Psapp fanno pop melodico puro e semplice.

Esatto! Questo è il punto: solo che lo fanno a modo loro e in maniera apparentemente disarmonica e per nulla convenzionale, visto che al centro della loro forma musicale c'è la melodia pura, nulla più, non certo l'innesto forzato di quelle strumentazioni bizzarre e forse a volte pure eccessive (te ne do atto) in contesti nei quali non c'entrano nulla.
Visto che siamo del tutto OT, perché non continuare qui:
http://www.ondarock....php?topic=484.0

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#36 kebab

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Inviato 26 settembre 2006 - 10:08

primo ascolto da poco concluso. mi hanno fatto un'ottima impressione, però devo ancora approfondire. forse in certi punti si ha la sensazione della ripetizione, ma sarà una sensazione così, a pelle.  ;)
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#37 khonnor

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Inviato 26 settembre 2006 - 19:56

Dopo tre ascolti mi è leggermente calato ma si mantiene su livelli eccelsi. 7.5
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noncuranti della fine, del calore, di poterci sciogliere.

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#38 Guest_Guy Picciotto_*

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Inviato 09 ottobre 2006 - 16:21

riesumo perchè ho finalmente inviato la recensione del disco dei Grizzly Bear.
Disco che avevo riposto per un po' e ho riascoltato tanto negli ultimi giorni...e devo confermare le bellissime impressioni dell'inizio. Un disco splendido, secondo me...ma magari leggete la rece e ne discuteremo!

ciao!

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#39 khonnor

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Inviato 13 ottobre 2006 - 11:52

Ricordo, so di non essere nella sezione giusta ma penso sarebbe passato inosservato dato che siamo ancora un pochino in anticipo, che i Grizzly Bear saranno in concerto in Italia per due date a Milano e Bologna:

03/11/2006:  Covo, Bologna
04/11/2006:  La Casa 139, Milano, (inizio concerto h. 22.00 - ingresso 10 euro)

http://www.dnaconcerti.com/
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#40 astrodomini

    ...

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Inviato 16 ottobre 2006 - 18:20

Riascoltato in questi giorni, risalito un pò dalla noiosissima prima impressione. Pezzi di un certo spessore ci sono eccome (Central & Remote su tutte) ma resta troppo annacquato in atmosfere che secondo me devono raggiungere una certa compiutezza per dirsi completamente riuscite. Sicuramente un buon passo verso un futuro radioso, qualche mattone in più per dare forza a questa casa gialla però spero venga con i prossimi lavori.
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#41 slothrop

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Inviato 16 ottobre 2006 - 19:09

annacquato


Ecco, questo è il difetto maggiore di questo disco. Troppo soffice, sembra quasi che abbiano paura di "sbagliare". Le doti ci sono, manca probabilmente il coraggio e la "voce". Ma magari arriveranno.
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#42 Paz

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Inviato 26 ottobre 2006 - 12:36

Pezzi di un certo spessore ci sono eccome (Central & Remote su tutte) ma resta troppo annacquato in atmosfere che secondo me devono raggiungere una certa compiutezza per dirsi completamente riuscite. Sicuramente un buon passo verso un futuro radioso, qualche mattone in più per dare forza a questa casa gialla però spero venga con i prossimi lavori.


dopo parecchi ascolti quoto astro...
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« Ohne Musik wäre das Leben ein Irrtum » (F. Nietzsche, Götzen-Dämmerung, 1888, cap. I, af. 33).




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