Filosofeggiando!!!
#1 Guest_Incidente_*
Inviato 03 settembre 2008 - 18:25
Bene discutiamo su quali sono i testi filosofici che più ci son piaciuti e nei quali maggiormente convergono le nostre idee.
Come da tradizione inauguro io:
La filosofia mi ha sempre abbastanza annoiato, sono davvero pochi i testi filosofici che ho letto intergralmente, eppure mi son dilettato anche in una tesi in metologie delle scienze sociali, figuratevi, questo perchè pensare, eppure non lo faccio spesso, mi affascina assai; tuttavia ci sono degli ottimi manuali che possono farci conoscere a grosse linee quelle che sono le correnti filosofiche, poi sicuramente tra gli ondarocker ci sta qualche liceale, ed è proprio grazie a questi manualoni che mi son divertito a scoprire il "magico" mondo del pensiero.
Integralmente vi ripeto ho letto poco, ma voglio consigliare a tutti vivamente un libricino del sedicesimo secolo che si intitola: Elogio della follia.
Chi è "impazzito" come me nel leggerlo?
#2
Inviato 03 settembre 2008 - 18:33
Comunque devo leggere ancora molte cose, dato che di solito filosofia è una materia che mi piace.
A parte Platone, di cui ho letto 4-5 dialoghi, ho letto un po' della metafisica di Aristotele e Candido di Voltaire.
#3 Guest_Incidente_*
Inviato 03 settembre 2008 - 18:39
Anche io ho letto il candido, che per l'appunto è un libricino piccino picciò, ma fantastico.
#4
Inviato 03 settembre 2008 - 18:44
parlo di Schopenauer, che è riuscito a stupirmi con la scrittura chiara e fluida e la logica ferrea di "L'arte di ottenere ragione".
Illuminante.
I have spoken softly, gone my ways softly, all my days, as behoves one who has nothing to say, nowhere to go, and so nothing to gain by being seen or heard.
(Samuel Beckett, “Malone Dies”)
#5
Inviato 03 settembre 2008 - 18:47
I love Voltaire. :-* :-* :-* :-*
Anche io ho letto il candido, che per l'appunto è un libricino piccino picciò, ma fantastico.
Il mio libro preferito.
in nineteen sixty-three
Ogni vita ha peso e dimenticanza calcolabili
"What kind of music do you usually have here?"
"Oh, we got both kinds. We got Country, and Western."
#6
Inviato 03 settembre 2008 - 19:11
Zadig lo avete letto?
Schopenauer
Appena comprato "Il mondo come volontà e rappresentazione", in quella collana che esce in edicola sui più importanti filosofi, e i libri sono meridiani (però verdi).
#7 Guest_Silvano_*
Inviato 03 settembre 2008 - 19:25
Suggestivi anche se un po' più ostici Kant e Nietzsche. Penso che ci sia bisogno di qualche lettura "introduttiva" prima di accostarsi direttamente ai testi.
Più si procede verso il giorno d'oggi e più il lessico filosofico diventa complesso e variegato, per cui non mi sento di consigliare ad un neofita un derrida o un wittgenstein così a cuor leggero.
[sono studente laureando specialistico in filosofia]
#8
Inviato 03 settembre 2008 - 21:38
Zadig lo avete letto?
No, ma lessi Micromega, anch'esso altrettanto spassoso..
Al liceo ero un piccolo metafisico ignorantissimo delle cose di questo mondo. Dopo 5 anni di ingegneria ho oramai rinnegato il mio passato e non riesco più a leggere nulla di veramente filosofico (un annetto fa tentai con L'elogio della Follia e mi fermai dopo 30 pagine...), ma rimane sempre bello ricordare i bei tempi passati.
Il mio grande amore giovanile fu Epicuro, alla mia giovane mente confusa sembrava che avesse capito tutto del mondo...
Allo stesso tempo maturai un forte rispetto per Platone, provavo ammirazione e stupore di fronte ai suoi miti e andavo in giro narrando di caverne e ombre
proiettate.
Facendo un bel salto, Schopenhauer era un ganzo, anche lui aveva capito tante cose della vita e, suo malgrado, delle donne.
Voltaire non l'avevo fatto al liceo e lo scoprii a metà del primo anno di università, quando mi presi due giorni liberi dallo studio per leggermi il Candido. Fu amore a prima vista. (Micromega seguì naturalmente perchè era breve e l'avevo a casa).
Gli altri filosofi non mi hanno mai veramente appassionato.
Qualcuno non mi è dispiaciuto perchè un po' più alternativo e esuberante della media (Giordano Bruno, Nietzsche).
Qualcuno mi ha fatto semplicemente provare pura soggezione di fronte alla sua mente immensa (Aristotele, Tommaso d'Aquino, Leibniz, Kant, Hegel).
Qualcun'altro mi ha fatto tanta compassione (Kierkegaard, Kant di nuovo).
Altri, come Parmenide o Spinoza, li ho riscoperti e rivalorizzati in un breve revival dovuto a un mese senza nulla da fare (appena laureato) e con una caviglia rotta.
That's all.
in nineteen sixty-three
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"What kind of music do you usually have here?"
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#9
Inviato 04 settembre 2008 - 00:02
Mi sa che un topic del genere manca.
Bene discutiamo su quali sono i testi filosofici che più ci son piaciuti e nei quali maggiormente convergono le nostre idee.
Come da tradizione inauguro io:
La filosofia mi ha sempre abbastanza annoiato, sono davvero pochi i testi filosofici che ho letto intergralmente, eppure mi son dilettato anche in una tesi in metologie delle scienze sociali, figuratevi, questo perchè pensare, eppure non lo faccio spesso, mi affascina assai; tuttavia ci sono degli ottimi manuali che possono farci conoscere a grosse linee quelle che sono le correnti filosofiche, poi sicuramente tra gli ondarocker ci sta qualche liceale, ed è proprio grazie a questi manualoni che mi son divertito a scoprire il "magico" mondo del pensiero.
Integralmente vi ripeto ho letto poco, ma voglio consigliare a tutti vivamente un libricino del sedicesimo secolo che si intitola: Elogio della follia.
Chi è "impazzito" come me nel leggerlo?
Io! Erasmo da Rotterdam... Grande libro, considerando soprattutto il periodo in cui è ststo scritto...
Poi "Al di la del bene e del male " di Nietzsche.... E molti altri del medesimo autore, che non rileggo da tanto perchè il Filosofo richiede un'impegno e una concentrazione e un tempo che per ora mi mancano...La "metafisica" di Aristotele, soprattutto il V° libro.....
"Cavalcare la Tigre" di Julius Evola, il filosofo scomodo, quello di cui nessun libro di testo delle superiori parla, "La morale è una favola" di Paolo Caruso, grandissimo saggio, caposaldo della mia visione del mondo.
#10 Guest_Incidente_*
Inviato 04 settembre 2008 - 08:15
Kierkegaard compassione? Perchè?
#11
Inviato 04 settembre 2008 - 08:30
Per A.Fisher:
Kierkegaard compassione? Perchè?
Leggendo la sua vita l'ho trovata in tutto e per tutto dominata dai complessi e dalle seghe mentali...
Poverino.
in nineteen sixty-three
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#12 Guest_Incidente_*
Inviato 04 settembre 2008 - 08:32
#13 Guest_Incidente_*
Inviato 04 settembre 2008 - 08:36
Il buon Renato è un autentico genio, se non fosse per la storia dello spiritello malefico che lo convinceva del falso , quante risate che mi feci studiandolo.
#14
Inviato 04 settembre 2008 - 08:50
Allora non mi spiego perchè Schopenhauer ti sembri un ganzo, qualcosa in più l'ha capita, ma anche lui era uno sfigato atroce.
ASSOLUTAMENTE NO!!!!!
Era anzi un discreto trombatore...
http://www.bol.it/li...8886036010.html
Ritornando invece a quelli che ti han fatto sentire una sega li condivido tutti e ne aggiungo uno: CARTESIO.
Il buon Renato è un autentico genio, se non fosse per la storia dello spiritello malefico che lo convinceva del falso , quante risate che mi feci studiandolo.
Ops, l'avevo dimenticato, ma non l'ho fatto apposta.
Fra l'altro il suo discorso sul metodo lo tengo sempre in bella mostra (oltre a consigliarlo come lettura a qualunque ingegnere e/o scienziato)...
Se invece devo dire uno che mi è sempre stato sul cazzo: Pascal.
A mio modo di vedere molto sopravvalutato (come filosofo, non certo come scienziato). Ero forse l'unico di classe mia a pensarla così, ma poi o scoperto che anche Voltaire mi ha dato ragione...
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#15 Guest_Incidente_*
Inviato 04 settembre 2008 - 09:10
#16
Inviato 04 settembre 2008 - 10:41
#17
Inviato 04 settembre 2008 - 12:36
Pero' sono gustosi da leggere, anche se sospetto parte del loro fascino sia dato proprio dall'ermetismo che deriva dall'essere, appunto, frammenti.
ps. Figo, ho risposto avendo letto "Eraclito".
Di Epicuro so na sega.
#18
Inviato 04 settembre 2008 - 13:00
Di Epicuro cosa si può leggere? C'è qualcosa di completo o solo frammenti e cose del genere?
Secondo wikipedia:
Di Epicuro ci restano tre epistole dottrinali riportate da Diogene Laerzio e due raccolte di aforismi
http://it.wikipedia.org/wiki/Epicuro
La cui lettura mi ha fatto rivenire in mente un altro filosofo greco, discepolo di Socrate e fondatore della scuola cirenaica, non troppo famoso, ma un autentico Sgarbi ante-litteram): Aristippo.
in nineteen sixty-three
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#19 Guest_Silvano_*
Inviato 04 settembre 2008 - 13:29
Fisher, hai mai provato con wittgenstein? magari il fatto di avere entrambi una mentalità ingegneristica può aiutare. Proverei con le "ricerche filosofiche" prima del "tractatus" ma magari tu hai basi di logica e matematica tali da poterlo affrontare già da subito.
#20
Inviato 04 settembre 2008 - 13:43
#21 Guest_Silvano_*
Inviato 04 settembre 2008 - 13:55
Wittgenstein credo interesserebbe molto anche a me. Da dove partire? Vorrei evitare l'impatto con un malloppone: mi basterebbe qualcosa di breve, anche molto marginale, ma da cui possa farmi un'idea del suo modo di pensare.
Come ampiezza né il tractatus né le ricerche sono enormi (niente a che vedere con un "essere e tempo" di heidegger, per capirci) anche perché il secondo ritratta in maniera quasi integrale le tesi del primo, passando da una filosofia del linguaggio ideale (formalizzato) all'analisi del linguaggio naturale (spiegato così con l'accetta di proposito - non vengano i filosofi analitici del forum a farmi le pulci). Ci sono molti testi introduttivi al pensiero di W. in commercio, se vuoi sondare il terreno prima. Io ho quello di Pasquale Frascolla sul Tractatus, te lo consiglio - è anche più che introduttivo.
#22
Inviato 04 settembre 2008 - 18:17
Fisher, hai mai provato con wittgenstein? magari il fatto di avere entrambi una mentalità ingegneristica può aiutare. Proverei con le "ricerche filosofiche" prima del "tractatus" ma magari tu hai basi di logica e matematica tali da poterlo affrontare già da subito.
Grazie per la stima...
In realtà mi ci vorrebbe di avere qualche giorno un po' più libero dal lavoro e la voglia di perderci un po' di tempo.
Anche perchè prima dovrei prendermi il libro di filosofia del liceo e studiarmi quelle venti pagine sul suddetto Wittgenstein, che non mi ricordo più nulla..
in nineteen sixty-three
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#23
Inviato 04 settembre 2008 - 18:56
Platone, affascinante per l'idealismo, ma anche lui ha detto gran vaccate.
Uno che mi ha molto affascinato per ora è Eraclito, con il suo fuoco e il cambiamento continuo. Peccato che abbiamo pochi -ma profondi- frammenti.
Voltaire bello anche per me. Se volete saperne di più sui filosofi presocratici (coloro che hanno dato il via alla filosofia occidentale) vi consiglio "La filosofia nell'epoca tragica dei greci" di Nietzsche che si riesce a seguirlo abbastanza.
Poi veramente bello "La vita di Galileo" che è un'opera teatrale del '900 di Bertolt Brecht.
#24
Inviato 04 settembre 2008 - 18:58
Aristotele, con tutto il rispetto, fa proprio ridere, altro che. Nessuno più pazzo di lui a voler catalogare il mondo in categorie perfette, un'assurdità.
Platone, affascinante per l'idealismo, ma anche lui ha detto gran vaccate.
Uno che mi ha molto affascinato per ora è Eraclito, con il suo fuoco e il cambiamento continuo.
Vabbè facile dirlo 2500 anni dopo!
Eraclito è sempre piaciuto anche a me, solo che l'ho solo studiato, mai letto niente di suo pugno.
#25
Inviato 04 settembre 2008 - 19:14
Bello sparar giudizi sui grandi pensatori però
#26 Guest_Glory days_*
Inviato 04 settembre 2008 - 20:18
...io sono iscritto da diversi anni alla facoltà di filosofia ma a dirla tutta non so se la filosofia sia veramente la mia vocazione...a volte questo desiderio di conoscere tutto e tutto mettere in questione mi lascia perplesso.
Ad ogni modo gli autori che ho maggiormente frequentato sono filosofi contemporanei più o meno appartenenti alla fenomenologia: Heidegger, Levinas, Derrida.
Altri pensatori che tengo in alta considerazione sono Rosenzweig, Edith Stein, Kierkegaard, Pascal, San Agostino, San Tommaso, i Padri del Deserto, Aristotele, Platone, Parmenide, Anassimandro, Eraclito.
Opere chiave del mio percorso filosofico: Essere e tempo e In cammino verso il linguaggio (Heidegger), Totalità e infinito (Levinas), La stella della redenzione (Rosenzweig), Memorie di cieco (Derrida), Metafisica (Aristotele) e i frammenti di Eraclito.
Poi direi che filosofia e poesia si intrecciano, nominerei anche alcuni poeti.
Boh, a volte mi sembra tutto un casino! O_O
#27
Inviato 04 settembre 2008 - 20:43
Boh, a volte mi sembra tutto un casino! O_O
Questa frase riassume la tua filosofia
#28
Inviato 04 settembre 2008 - 21:11
Aristotele, con tutto il rispetto, fa proprio ridere, altro che. Nessuno più pazzo di lui a voler catalogare il mondo in categorie perfette, un'assurdità
citerei a proposito l'inarrivabile Borges su una fantomatica enciclopedia cinese:
Nelle sue remote pagine è scritto che gli animali si dividono in: (a) appartenenti all'Imperatore, (b) imbalsamati, © ammaestrati, (d) lattonzoli, (e) sirene, (f) favolosi, (g) cani randagi, (h) inclusi in questa classificazione, (i) che s'agitano come pazzi, (j) innumerevoli, (k) disegnati con un pennello finissimo di pelo di cammello, (l) eccetera, (m) che hanno rotto il vaso, (n) che da lontano sembrano mosche.
:-* :-* :-*
Codeste ambiguità, ridondanze e deficienze ricordano quelle che il dottor Franz Kuhn attribuisce a un'enciclopedia cinese che s'intitola Emporio celeste di conoscimenti benevoli. Nelle sue remote pagine è scritto che gli animali si dividono in (a) appartenenti all'Imperatore, (b) imbalsamati, c) ammaestrati, (d) lattonzoli, (e) sirene, (f) favolosi, (g) cani randagi, (h) inclusi in questa classificazione, (i) che s'agitano come pazzi, (j) innumerevoli, (k) disegnati con un pennello finissimo di pelo di cammello, (l) eccetera, (m) che hanno rotto il vaso, (n) che da lontano sembrano mosche.
non si dice, non si scrive solamente si favoleggia
#29 Guest_Silvano_*
Inviato 04 settembre 2008 - 22:39
Aristotele, con tutto il rispetto, fa proprio ridere, altro che. Nessuno più pazzo di lui a voler catalogare il mondo in categorie perfette, un'assurdità
Beh si, un pagliaccio da circo proprio.
Peccato che a 2500 anni di distanza gran parte della filosofia ne è influenzata (gente come il secondo Wittgenstein, J.Austin, Searle - pwe dire i primi che mi vengono in mente, senza parlare del revival aristotelico degli ultimi anni - erano tutti cretini evidentemente). Avrai capito tutto tu
Chiamiamolo Filosofeg-GIANDO sto thread, in onore di uno storico utente mancato, visto il livello di certi interventi...
#30 Guest_Glory days_*
Inviato 05 settembre 2008 - 08:38
Questa frase riassume la tua filosofia
Si, probabilmente si!
Comunque su Aristotele non scherziamo, era un vero geniaccio. Proprio in questi giorni sto preparando un immane esame di Storia della filosofia antica sulla Metafisica, allucinante dai.
#31 Guest_spoon81_*
Inviato 05 settembre 2008 - 08:50
I filosofi illuministi non mi hanno mai entusiasmato più di tanto (forse perchè i loro concetti si rispecchiano fin troppo nella nostra attuale società), a differenza dei classici, tra i quali ho letto parecchio di cicerone (anche opere non prettamente filosofiche), forse il più grande intellettuale mai vissuto.
#32
Inviato 05 settembre 2008 - 09:14
cicerone (anche opere non prettamente filosofiche), forse il più grande intellettuale mai vissuto.
Vade retro, Satana!
#33 Guest_Silvano_*
Inviato 05 settembre 2008 - 09:18
cicerone (anche opere non prettamente filosofiche), forse il più grande intellettuale mai vissuto.
Vade retro, Satana!
E perché mai?
#34 Guest_spoon81_*
Inviato 05 settembre 2008 - 09:40
cicerone (anche opere non prettamente filosofiche), forse il più grande intellettuale mai vissuto.
Vade retro, Satana!
sei serio?
#35
Inviato 05 settembre 2008 - 10:40
Wittgenstein credo interesserebbe molto anche a me. Da dove partire? Vorrei evitare l'impatto con un malloppone: mi basterebbe qualcosa di breve, anche molto marginale, ma da cui possa farmi un'idea del suo modo di pensare.
L'introduzione che mi è piaciuta di più è Wittgenstein di David Pears, è semplice senza essere semplicistico come purtroppo sono molti testi base su questo oscuro filosofo. L'unico problema è che non esiste in italiano, ma oltre che su amazon credo si possa trovare nelle biblioteche dei migliori dipartimenti di filosofia. Anche quella di Gargani (uno di quei Laterza arancioni) non è male, mentre Perissinotto (Feltrinelli) è da evitare: un principiante non è mica un cretino, checché ne pensi lui :
Herman Hesse non è in senso stretto un filosofo ma le sue opere sono pregne di concetti filosofici orientali (in primis della tradizione Veda);
Mio Iddio cosa ci fa Hesse in un thread dal titolo "Filosofeggiando!!!".
I aim to misbehave
#36 Guest_Incidente_*
Inviato 05 settembre 2008 - 10:43
A sto punto "profetizziamo" anche Gibran.
Wittgenstein credo interesserebbe molto anche a me. Da dove partire? Vorrei evitare l'impatto con un malloppone: mi basterebbe qualcosa di breve, anche molto marginale, ma da cui possa farmi un'idea del suo modo di pensare.
L'introduzione che mi è piaciuta di più è Wittgenstein di David Pears, è semplice senza essere semplicistico come purtroppo sono molti testi base su questo oscuro filosofo. L'unico problema è che non esiste in italiano, ma oltre che su amazon credo si possa trovare nelle biblioteche dei migliori dipartimenti di filosofia. Anche quella di Gargani (uno di quei Laterza arancioni) non è male, mentre Perissinotto (Feltrinelli) è da evitare: un principiante non è mica un cretino, checché ne pensi lui :
Herman Hesse non è in senso stretto un filosofo ma le sue opere sono pregne di concetti filosofici orientali (in primis della tradizione Veda);
Mio Iddio cosa ci fa Hesse in un thread dal titolo "Filosofeggiando!!!".
#37 Guest_Glory days_*
Inviato 05 settembre 2008 - 10:58
A sto punto "profetizziamo" anche Gibran.
Io credo che la grande letteratura e la poesia soprattutto pensano. E di brutto anche.
#38 Guest_Incidente_*
Inviato 05 settembre 2008 - 11:00
A volte hai ragione, basta citare Leopardi. Però adesso è meglio di no, sul Giacomo c manc e poi verament c tagliamm e ven...
A sto punto "profetizziamo" anche Gibran.
Io credo che la grande letteratura e la poesia soprattutto pensano. E di brutto anche.
Cazzo ho appena associato Leopardi agli emo nella mia mente. BESTEMMIA.
#39
Inviato 05 settembre 2008 - 11:05
Aristotele, con tutto il rispetto, fa proprio ridere, altro che. Nessuno più pazzo di lui a voler catalogare il mondo in categorie perfette, un'assurdità
Beh si, un pagliaccio da circo proprio.
Peccato che a 2500 anni di distanza gran parte della filosofia ne è influenzata (gente come il secondo Wittgenstein, J.Austin, Searle - pwe dire i primi che mi vengono in mente, senza parlare del revival aristotelico degli ultimi anni - erano tutti cretini evidentemente). Avrai capito tutto tu
No, è vero, ho dimenticato la prima lezione. Bisogna sempre rispettare il pensiero, anche se non ci piace.
Non nego la grandezza di Aristotele (chi sono io per farlo?) , ma l'idea di perfezione e ripetizione eterna e immutabile a me da i brividi.
#40 Guest_Glory days_*
Inviato 05 settembre 2008 - 11:10
Non nego la grandezza di Aristotele (chi sono io per farlo?) , ma l'idea di perfezione e ripetizione eterna e immutabile a me da i brividi
In che senso trovi questo in Aristotele? Io lo conosco ben poco ma non mi è sembrato un tipo che cercava la perfezione in questo mondo bensì un grande osservatore e scienziato che indagava le cose, la realtà e la vita così come esse gli si presentavano.
#41 Guest_spoon81_*
Inviato 05 settembre 2008 - 11:27
Wittgenstein credo interesserebbe molto anche a me. Da dove partire? Vorrei evitare l'impatto con un malloppone: mi basterebbe qualcosa di breve, anche molto marginale, ma da cui possa farmi un'idea del suo modo di pensare.
L'introduzione che mi è piaciuta di più è Wittgenstein di David Pears, è semplice senza essere semplicistico come purtroppo sono molti testi base su questo oscuro filosofo. L'unico problema è che non esiste in italiano, ma oltre che su amazon credo si possa trovare nelle biblioteche dei migliori dipartimenti di filosofia. Anche quella di Gargani (uno di quei Laterza arancioni) non è male, mentre Perissinotto (Feltrinelli) è da evitare: un principiante non è mica un cretino, checché ne pensi lui :
Herman Hesse non è in senso stretto un filosofo ma le sue opere sono pregne di concetti filosofici orientali (in primis della tradizione Veda);
Mio Iddio cosa ci fa Hesse in un thread dal titolo "Filosofeggiando!!!".
è molto semplice io cito hesse non in quanto narratore (come srittore non è il massimo per me) ma per i suoi riferimenti alla tradizioni filosofiche orientali....in moltissime sue opere (per non dire in tutte) utilizza la forma del racconto (o narrativa in generale) per parlare di filosofia; gli esempi più interessanti si trovano in narciso e boccadoro e damien ma la sua vetta, in tal senso, secondo me è rappresentata da il goico delle perle di vetro; anche nice ha utilizzato in maniera diversa un'analoga impostazione in alcune opere.
#42
Inviato 05 settembre 2008 - 11:29
La filosofia è toppo complessa per la mia piccola mente:D
#43 Guest_Glory days_*
Inviato 05 settembre 2008 - 11:34
Aristotele ama il mondo fisico, ma secondo me il divenire rimane un problema da lui irrisolto. Come tutti è spaventato dall'infinito, non lo accetta e crea un mondo perfetto dove non manca nulla a cui attribuisce un fine. In più ho problemi a capire il concetto di "atto"
Secondo me semplicemente egli non si pone tanto questo problema del divenire come inizio del suo pensiero. Questa argomentazione mi sembra più calzante per un tipo come Platone che, sconcertato dalla instabilità e dalla ingiustizia del mondo fenomenico, arriva alla teoria delle idee come modelli perfetti ed eterni. (Questo detto in 2 parole, stiamo perlopiù cazzeggiando insomma, non filosofando sul serio!).
Si, io la studio da anni ma non è che ci capisca molto alla fine, eh! O_OLa filosofia è troppo complessa per la mia piccola mente:D
(Dove sono i filosofi esperti del forum tipo Paggio, Stella, Joey...?)
#44 Guest_Incidente_*
Inviato 05 settembre 2008 - 11:42
Avete mai letto Max Weber?
Io sono rimasto molto colpito dall'etica protestante e lo spirito del capitalismo. Anche perchè come vi dicevo la filosofia nell'accezione più astrattista del termine mi annoia un bel pò, quando invece essa inizia ad avere applicazioni od espletazione più reale ne rimango molto, molto, colpito.
Comunque tornando a Weber nel saggio di cui sopra, analizza l'evoluzione del capitalismo nei paesi anglosassoni (protestanti) ed in quelli neolatini (cattolici) notando ovviamente, da che tempo è tempo è così, come esso abbia maggior successo nei primi. Weber riconduce parte del merito del successo dei paesi anglosassoni proprio alla loro etica protestante. Che poi si riallaccia anche alla questione delle generazioni e del sistema a casta dei paesi cattolici.
Sono riflessioni molto molto interessanti che vi dirò, si trovano, come appunto dicevamo prima, anche in letteratura.
La prima questione è affrontata benissimo da Dickens in "modern times", che poi credo sia anche il primo testo della storia dove viene affrontatato il problema dell'inquinamento, , e la seconda questione invece nello splendido i Budeenbrook di Mann.
#45
Inviato 05 settembre 2008 - 12:03
Ritornando al discorso della filosofia in letteratura e poesia.
Avete mai letto Max Weber?
Mai letto, ma la prof, ce l'ha più volte presentato in contrasto con Marx. Se infatti Marx vedeva la religione come mezzo per sottomettere i popoli, Weber, portando l'esempio del protestantesimo, indica come questa possa portare ad una maggiore libertà.
#46
Inviato 05 settembre 2008 - 12:07
#47
Inviato 05 settembre 2008 - 12:11
contemporanei più o meno appartenenti alla fenomenologia: Heidegger, Levinas, Derrida.
Forse al posto di Heidegger volevi scrivere il suo maestro Husserl.
#48 Guest_Incidente_*
Inviato 05 settembre 2008 - 12:14
Hai perfettamente ragione sul fatto che si contrappone a Marx, seppur vi sono analogie, potremmo addirittura associare Weber a Hume se è per questo e senz'altro nella parte più sociologica del suo pensiero si accosta più al filone Smithiano, e forse ancor più che a Smith lo avvicinerei a Mill proprio per il suo malcelato psicologismo, che a quello Marxista.
Ritornando al discorso della filosofia in letteratura e poesia.
Avete mai letto Max Weber?
Mai letto, ma la prof, ce l'ha più volte presentato in contrasto con Marx. Se infatti Marx vedeva la religione come mezzo per sottomettere i popoli, Weber, portando l'esempio del protestantesimo, indica come questa possa portare ad una maggiore libertà.
Tuttavia la questione sul protestantesimo è un pò più articolata e va oltre la questione della libertà, Weber quasi afferma che, detto in parole povere, nei paesi protestanti siccome l'impegno sul lavoro per questa religione avvicina al supremo, e porta come esempio la professione di Gesù (falegname), i protestanti sono più dediti al lavoro dei cattolici e per questo il capitalismo trova terren fertile per sbocciare presso certi paesi più che in altri. Sicuramente sono stato troppo semplicistico nella spiegazione, ma più o meno è così.
#49 Guest_Glory days_*
Inviato 05 settembre 2008 - 12:16
Weber, portando l'esempio del protestantesimo, indica come questa possa portare ad una maggiore libertà.
Infatti: La verità vi farà liberi
Su Wittgenstein ascoltate il Maestro...
Quest'uomo è veramente un esaurito!
Forse al posto di Heidegger volevi scrivere il suo maestro Husserl
Paradossalmente sebbene la fenomenologia è l'area che ho maggiormente studiato non ho quasi mai letto nulla del suo fondatore Husserl (si, me ne vergogno), anche se in tutti i corsi che ho seguito aleggiava il suo spettro. Rimedierò certamente.
#50
Inviato 05 settembre 2008 - 12:33
è molto semplice io cito hesse non in quanto narratore (come srittore non è il massimo per me) ma per i suoi riferimenti alla tradizioni filosofiche orientali....in moltissime sue opere (per non dire in tutte) utilizza la forma del racconto (o narrativa in generale) per parlare di filosofia; gli esempi più interessanti si trovano in narciso e boccadoro e damien ma la sua vetta, in tal senso, secondo me è rappresentata da il goico delle perle di vetro; anche nice ha utilizzato in maniera diversa un'analoga impostazione in alcune opere.
Ma dai, in Hesse ci sono al massimo delle suggestioni filosofiche orientali, ma sono appunto semplicemente citazioni, è come dire che l'esordio di Paolo Giordano tratta di matematica perché si chiama La solitudine dei numeri primi... ? vero che nel confuso calderone filosofico per molti ci cascano anche robe oscene tipo Il profeta di Gibran, i libri dello stesso Hesse e in generale tutta la letteratura per cinquantenni in menopausa anche solo venata di vago misticismo, ma se dobbiamo considerare filosofia anche questa allora lasciatemi dire che è filosofia da supermercato, anzi neanche, perché la filosofia da supermercato è quella di personaggi come Odifreddi, Galimberti e Severino; è filosofia da cesto delle offerte a un euro.
I aim to misbehave
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