Suonavano un mix di punk, hard-rock e garage-blues e con “God Protects Fools”, esordio pubblicato – dopo l’Ep "100 MPH" - dalla Caulfield misero a punto un sound al contempo roccioso e melodrammatico, dal vorticoso incedere di “My Mouth” all’hard-rock evoluto di “Hit Me”, passando per le cadenze metalliche di “Summer” (un grunge in odor di heavy-psichedelia) e la furia punk e le dinamiche incendiarie di “I Am I Said” (quasi delle Babes In Toyland toccate sul vivo) e di “Dare Me”. Grande protagonista, la voce roca e possente della Ore, capace di cavalcare questa musica con piglio disperato e maniacale ("I Declare"). In ballate sofferte e accorate come “We Know”, la furia di questa musica si stempera in narrazioni doloranti, cariche di sfumature appena percettibili. E la Ore, indecisa se urlare a squarciagola tutto il dolore del mondo o acquietarsi in un bisbiglio delicato, finisce per trovare, invece, in mezzo alle rocciose fluorescenze di “Pale”, un portamento quasi austero. Quelli di “God Protects Fools” sono, insomma, standard sopraffini di alternative-rock, raramente tirato per i capelli con così tanta rabbiosa personalità.
7.5/10
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