Vai al contenuto


- - - - -

Lillian Gish


  • Please log in to reply
2 replies to this topic

#1 Guest_verdoux_*

  • Guests

Inviato 09 agosto 2006 - 09:30

Lillian Gish fu la più grande attrice del cinema muto e, secondo me, anche in assoluto;

filmografia pricipale:
nascita di una nazione griffith
il giglio infranto griffith
agonia sui ghiacci griffith
le due orfanelle griffith
il vento sjostrom
la lettera scarlatta sjostrom
la boheme vidor

dopo la fine del muto si dedicò al teatro classico ed al musical; è stata la più grande ofelia che si ricordi a memoria d'uomo;
saltuariamente tornò al cinema con grandi interpretazioni:
duello al sole vidor
la morte corre sul fiume laughton

attrice melodrammatica interpretava ruoli di ragazze deboli e sfruttate; durante le riprese di "il giglio infranto" era gravemente malata di spagnola; il suo viso sofferente non era solo finzione; ma sapeva fingere come nessuno mai; si racconta che sul set di "boheme" alla fine della scena finale vidor accorse terrorizzato credendola realmente morta;
non ostante la fragilità apparente godeva invece di ottima salute, tanto che visse cento anni e recitò fino alla morte; il suo ultimo film, le balene di agosto in coppia con bette davis è del 1987;

IL VENTO

Letty una ragazza della costa est va a vivere in Texas da dei suoi parenti sperando di migliorare la sua vita; è una bella ragazza e subito la sua presenza suscita la gelosia di Cora, la moglie del cugino cui lei era affezionata come una sorella (sarà vero? sono parentele pericolose); in quella desolata landa una bella ragazza è subito oggetto di corteggiamento ed i bellimbusti del luogo se la contendono; bellimbusti per modo di dire perché si tratta di bovari grezzi e maleducati che fanno una vita dura nel deserto, in condizione climatiche quasi impossibili per via del vento che soffia sempre, che alza sempre nubi di sabbia e che spesso diventa ciclone devastante.
Letty dopo poco tempo se ne va di casa dopo, scacciata da Cora in preda alla sua gelosia e si presenta da Wirt Roddy, un commerciante di bestiame che le aveva dichiarato amore; ma questi le confessa di essere già sposato; nello stato di bisogno in cui si è venuta trovare accetta di sposare Lige, uno dei tanti pretendenti che le facevano repulsione.
Un giorno durante una tempesta di sabbia è sola in casa e Wirt Roddy si rifugia nella sua casa e la bacia; lei va fuori di testa, prima si concede e poi lo uccide; ne porta fuori di casa il cadavere e il vento, suo complice, ne ricopre il corpo di sabbia; quando torna a casa il marito gli racconta lâ??accaduto, ma il corpo non si trova e Lige pensa che lei abbia avuto delle allucinazione causate dalla sua insofferenza al vento.
E vissero tanti anni felici e contenti.

Un film unico nella storia del cinema, in tutto sensi; protagonisti il vento ed una strepitosa attrice, Lillian Gish, che interpreta la parte di una donna posseduta dal vento come se esso fosse una forza soprannaturale, un demone; il vento come simbolo di una forza della natura che incide profondamente sulla psiche delle persone e ne determina mutamenti prima nei comportamenti e poi anche negli atteggiamenti.
Eccezionale il modo con cui viene rappresentato questo processo di deriva verso la mutazione psichica della protagonista e le immagini del vento e della donna posseduta.
Un capolavoro
The Wind, 1928, Victor Sjostrom


  • 0

#2 La Fata

    mainstream Star

  • Members
  • StellettaStellettaStellettaStellettaStelletta
  • 2181 Messaggi:

Inviato 09 agosto 2006 - 09:35

:wub:
  • 0

Io non ho sentimenti... solo situazioni...

Tumblr. - Twitter


#3 Guest_verdoux_*

  • Guests

Inviato 21 agosto 2006 - 08:17

LE DUE ORFANELLE

Henriette  e Louise, due bambine abbandonate per lâ??impossibilità di essere allevate dai rispettivi genitori, incrociano i loro destini. Diventano intime amiche, più che sorelle e Henriette giura a Louise, diventata cieca dopo aver contratto la peste, di non abbandonarla mai e per nessuno motivo. Sono invece separate con la forza; Henriette viene rapita da un nobile che si è invaghito di lei, Louise da una megera che la manda a mendicare.
Scoppia la rivoluzione (francese) e non si va tanto per il sottile. Per il solo fatto di essere la donna di un nobile Henriette sale sul patibolo, ma un attimo prima che si sganci la lama della ghigliottina arriva il democratico Danton, suo amico, a salvarla. Un finale alla Griffith.

Ultimo, sia in senso cronologici che artistico, dei grandi film di Griffith è comunque un film bellissimo ed avvincente.
Una efficace rappresentazione di momento storico importante; scene di massa e drammi individuali nel contesto della rivoluzione francese; bellissime e centrate le figure di Danton e Robespierre.
� stato detto che il film non è rigorosamente storico; può essere, ma la rivoluzione francese me la sono sempre immaginata così.
� stato detto che il film è reazionario; non è vero niente; Griffith non è reazionario, è americano. Non ha un solido entroterra ideologico; a volte razzista come in nascita di una nazione, a volte liberale come in intolerance, a volte contro il puritanesimo ipocrita del new england come in agonia sui ghiacci, permette sempre allo spettatore di mettersi in contraddittorio con le sue idee.
Griffith è considerato un regista importante, il padre del cinema e su questo non ci piove; basta vedere uno dei suoi film per capire questa affermazione; quello che vorrei aggiungere è che i suoi film sono molto belli e che mi divertono moltissimo; che i suoi finali sono mozzafiato; che sa creare storie e personaggi; che è ancora oggi uno dei grandi del cinema.
Grandissima come sempre e più di sempre Lillian Gish (Enriette); non ho capito perché le due trovatelle, che non erano sorelle, sono state interpretate da due attrici sorelle (Doroty e Lillian Gish) che si somigliano moltissimo; le ho confuse lâ??una con lâ??altra parecchie volte.
Orphans of the Storm, 1921, David Wark Griffith

  • 0




0 utente(i) stanno leggendo questa discussione

0 utenti, 0 ospiti, 0 utenti anonimi