Philip Glass
#1
Inviato 29 giugno 2008 - 11:59
Colmo la lacuna aggiungendo per il momento una domanda a tutti i glassologi: esiste una raccolta sufficientemente esaustiva della sua produzione per colonne sonore?
Io in rete avevo trovato questa, non so se è la migliore:
http://www.amazon.co...m/dp/B00005O1EU
#2
Inviato 29 giugno 2008 - 12:15
Mah... non c'è ancora un thread su Philip Glass... è pazzesco! O_O
e sopratutto non c'è ancora una monografia...
#3
Inviato 29 giugno 2008 - 13:59
Mah... non c'è ancora un thread su Philip Glass... è pazzesco! O_O
e sopratutto non c'è ancora una monografia...
La tua è una proposta?
#4
Inviato 29 giugno 2008 - 17:45
Mah... non c'è ancora un thread su Philip Glass... è pazzesco! O_O
Colmo la lacuna aggiungendo per il momento una domanda a tutti i glassologi: esiste una raccolta sufficientemente esaustiva della sua produzione per colonne sonore?
Io in rete avevo trovato questa, non so se è la migliore:
http://www.amazon.co...m/dp/B00005O1EU
Be' diavolo, sono 5 cd, non so se è esaustiva ma a leggere i titoli immagino che una certa panoramica la dia...
Poi non so se sono la persona adatta a consigliarti perché pur ritenendomi un glassologo (...) non amo granché la sua produzione per film (anzi, diciamo che il mio amore per Glass si ferma all'incirca al 1976...).
Comunque sul thread "consigli su musica minimalista" di Glass un po' si era parlato...
#5
Inviato 29 giugno 2008 - 19:53
Mah... non c'è ancora un thread su Philip Glass... è pazzesco! O_O
e sopratutto non c'è ancora una monografia...
La tua è una proposta?
Temo di no... mi piacerebbe, ma purtroppo non sono così esperto su Glass!
In effetti avevo messo una faccina un pò fuorviante
#6
Inviato 02 luglio 2008 - 10:50
Rispulciando la discussione "Consigli su musica minimalista" mi sono accorto che, a proposito di Glass, si è sorvolato su questo bellissimo lavoro del 1970:
"Music with Changing Parts"
Fondamentalmente è un po' l'opera di raccordo tra le prove hardcore del primissimo periodo e il cromatismo scintillante delle 12 Parts, e da lì Einstein on the Beach ecc.
Un'ora di ipnosi circolare dai toni insolitamente malinconici, struggenti, a tratti onirici, e però ugualmente aggressivi, sfiancanti, elettrici. Non la composizione di Glass che preferisco in assoluto (anche se, a risentirla, qualche dubbio mi viene), ma senz'altro da consigliare a chi non è spaventato da sessanta minuti di vertigine pura.
Viene da pensare al paragone che fa Alex Ross in The Rest is Noise a proposito degli ensemble di Reich e Glass. Vado a memoria: "Se il primo aveva l'aspetto cool, il distacco, lo stile di un ensemble be bop, il secondo vantava il sudore, il volume, l'impatto di un gruppo rock". Alè.
#7
Inviato 12 agosto 2008 - 09:40
Stupendo!
#8
Inviato 02 ottobre 2008 - 09:49
Colonne sonore:
la trilogia di documentari di Godfrey Reggio: Koyaanisqatsi (1983), Powaqqatsi (1988) and Naqoyqatsi (2002)
Mishima: A Life in Four Chapters (Paul Schrader, 1985)
Hamburger Hill collina 937 (John Irvin, 1987)
The Thin Blue Line (Errol Morris, 1988)
A Brief History of Time (Errol Morris, biografico, basato sull'omonimo libro di Stephen Hawking) (1991)
Anima Mundi (Godfrey Reggio, 1992)
Candyman (1992) (dal romanzo di Clive Barker), ed il sequel Candyman: Farewell to the Flesh (1995)
Jenipapo (inclusa una canzone scritta per Suzanne Vega, 1995)
Kundun (Martin Scorsese, 1997)
The Truman Show (Peter Weir, 1998)
Dracula (1998) (riedizione del film del 1931 con Bela Lugosi)
Shorts (Michal Rovner, Shirin Neshat, Peter Greenaway and Atom Egoyan)
The Hours (Stephen Daldry, 2002)
The Fog of War: La guerra secondo Robert McNamara (Errol Morris, un'intervista con Robert McNamara, ex segretario alla difesa degli Stati Uniti, 2003)
Identità violate (2004)
Going Upriver: The Long War of John Kerry (2004)
Partition (Vic Sarin, a third collaboration with Ravi Shankar, 2005)
Neverwas (Joshua Michael Stern, 2005)
The Inner Life of Martin Frost (Paul Auster, 2006)
The Illusionist - L'illusionista (2006)
Diario di uno scandalo (2007) nomination agli Oscar
Sapori e dissapori (Scott Hicks, 2007)
Sogni e delitti (Woody Allen, 2007)
#9
Inviato 02 ottobre 2008 - 10:39
io ero malata
In realtà secondo me John Lurie non aveva tante cose da dire... ma molto belle
#10
Inviato 02 ottobre 2008 - 13:33
immancabile.
dimenticavo : a claudio un sentito grazie dall'assolato salento per sopportarci in questo forum.
#11
Inviato 02 ottobre 2008 - 16:22
nessuno ha visto il suo recente concerto a Milano?
io ero malata
Io c'ero, e ti dirò che da questo Book of Longing mi aspettavo molto, molto di più. Per carità, un'eleganza formale impeccabile, ma la voce di Cohen (straordinaria) viene usata sì e no per circa dieci minuti effettivi su ben oltre un'ora di concerto, e, soprattutto, Glass si autocita pericolosamente: ho sentito dei passaggi che sembravano presi da Solo Piano o da qualche altro suo lavoro precedente. Non che gli si chieda di venirsene fuori con qualcosa di sconvolgente dopo 30 anni di carriera, ma insomma.
Per farla breve, la sensazione che mi ha dato è stata quella di uno spettacolo rassicurante: Glass ha fatto esattamente ciò che mi aspettavo da lui. Ed è questo ad avermi un pò deluso.
#12 Guest_Giovanni Drogo_*
Inviato 14 dicembre 2008 - 11:10
non amo granché la sua produzione per film (anzi, diciamo che il mio amore per Glass si ferma all'incirca al 1976...).
Ah, quindi non ti piace la trilogia di opere "ritratto" (Einstein on the Beach, Satyagraha, Akhnaten)? Come mai?
Io ho ascoltato solo quel frangente di tutte le sue opere, e mi è sembrato molto bello, le sue produzioni precedenti sono superiori?
#13
Inviato 14 dicembre 2008 - 12:32
non amo granché la sua produzione per film (anzi, diciamo che il mio amore per Glass si ferma all'incirca al 1976...).
Ah, quindi non ti piace la trilogia di opere "ritratto" (Einstein on the Beach, Satyagraha, Akhnaten)? Come mai?
Io ho ascoltato solo quel frangente di tutte le sue opere, e mi è sembrato molto bello, le sue produzioni precedenti sono superiori?
Be' dipende ovviamente dai punti di vista. Per molti il Glass migliore è proprio quello post-'76. Lui stesso considera tutto quello che ha fatto prima di Einstein come "propedeutico" (anche se recentemente mi pare stia riconsiderando i suoi esordi).
Io invece preferisco le prime cose: sono più incisive, scabre, radicali. Come ho già detto altrove, il primo Glass è veramente uno dei più estremi esponenti del minimalismo storico, assai più indigesto degli stessi Riley e Reich. Da Einstein in poi mi irrita certa sua ridondanza che si traduce in una magniloquenza spesso e volentieri zuccherina, tronfia e retorica, oltre che stancamente ancorata a quei due/tre cliché da egli stesso inventati più o meno a inizi '70.
Ultimamente comunque ho ascoltato parecchio Music in 12 Parts (1971-1974), perché è uscita una nuova versione di questa opera-monstre, registrata dal vivo proprio qui in Italia. La nuova versione non vale quella che uscì su Nonesuch qualche anno fa, ma in genere 12 Parts mi pare un ottimo esempio di raccordo tra la prima fase e quello che sarebbe venuto dopo: alcuni momenti sono proprio esaltanti, c'è poco da fare. Se non conosci il Glass pre-Einstein magari comincia da qui, ma occhio che sono tre cd (quattro nella nuova edizione) che possono sfiancare!
#14 Guest_Giovanni Drogo_*
Inviato 14 dicembre 2008 - 13:15
Io invece preferisco le prime cose: sono più incisive, scabre, radicali. Come ho già detto altrove, il primo Glass è veramente uno dei più estremi esponenti del minimalismo storico, assai più indigesto degli stessi Riley e Reich. Da Einstein in poi mi irrita certa sua ridondanza che si traduce in una magniloquenza spesso e volentieri zuccherina, tronfia e retorica, oltre che stancamente ancorata a quei due/tre cliché da egli stesso inventati più o meno a inizi '70.
Ho sempre trovato molto interessante questo confronto nel percorso di un artista, tra opere giovanili e immature (o meglio: più spontanee) e opere della maturità.
Riesco bene a capire quel senso soffocante di magniloquenza tronfia e retorica che provi ascoltando quelle opere, a volte è una sensazione che ho anch'io, ma in quelle opere la cosa che mi è sempre piaciuta molto è come riesce a mischiare diversi timbri orchestrali rendendoli un tutt'uno e quindi un suono "nuovo" e unitario. Mi piace molto inoltre la componente paradossalmente meno minimalista di Glass, e cioè quelle microvariazioni o anche i veri e propri tagli e discontinuità che rendono meno seriali le opere che ho ascoltato.
occhio che sono tre cd (quattro nella nuova edizione) che possono sfiancare!
Eh, non che einstein on the beach sia una passeggiata!
#15
Inviato 30 dicembre 2008 - 22:55
Cofanetto da 10cd del suddetto di cui non so praticamente nulla
"Se ci si vuole opporre all'ordine vigente, è cosa saggia, quando si presenta l'occasione, provocare il caos” (Walter Marchetti)
Vendo dischi ---> http://forum.ondaroc...66-vendo-cdcdr/
#16
Inviato 03 giugno 2009 - 09:25
qualcuno ha per caso visto/preso/ascoltato il glass box?
Cofanetto da 10cd del suddetto di cui non so praticamente nulla
Riuppo la domanda che interessa pure a me. Vedo però che, ad esempio, Music in twelve parts non è completo (ci sono solo 4 parti). Almeno gli altri works sono completi?
#17
Inviato 08 luglio 2009 - 23:53
#18
Inviato 09 luglio 2009 - 08:52
Ok, grazie mille.Se ti piace Koyaanisqatsi sicuramente apprezzerai Einstein On The Beach.
I miei preferiti sono i primi, più "acidi" rispetto alla produzione successiva. Vai sicuro con Music With Changing Parts, Music In Twelve Parts e Two Pages / Contrary Motion / Music in Fifths / Music in Similar Motion.
#19
Inviato 09 luglio 2009 - 09:47
I have spoken softly, gone my ways softly, all my days, as behoves one who has nothing to say, nowhere to go, and so nothing to gain by being seen or heard.
(Samuel Beckett, “Malone Dies”)
#20
Inviato 29 dicembre 2009 - 19:25
#21
Inviato 07 gennaio 2010 - 12:34
cribbio :
#22
Inviato 07 gennaio 2010 - 14:17
costui riesce a seppellire tutti i neo-classicisti moderni ed io non ne avevo mai sentito parlare prima
cribbio :
'stiqatsi!
#23
Inviato 07 gennaio 2010 - 14:36
c'è poco da ridere ...questo è un vero e proprio dramma
costui riesce a seppellire tutti i neo-classicisti moderni ed io non ne avevo mai sentito parlare prima
cribbio :
'stiqatsi!
mi è capitato di cogliere le sue composizioni nelle colonne sonore dei film e mi sono sempre chiesto chi fosse, ripromettendomi di riuscire a scaricare l'opera omnia ...invece fino ad oggi ho sempre accantonato .
: :
#24
Inviato 22 maggio 2010 - 07:56
Grande concerto in cui ha eseguito alcuni dei suoi classici, per l'esattezza:
Dance Piece No 9
(In the Upper Room, 1986)
Parts 1 and 2
(Music in 12 Parts, 1971-74)
The Grid
(Koyaanisqatsi, 1982)
Intermission
(Music in Similar Motion, 1969)
Facades
(Glassworks, 1983)
Building
(Einstein on the Beach, 1976)
Act III
(The Photographer, 1983)
Spaziale performance anche da parte della soprano Lisa Bielawa.
#25
Inviato 28 maggio 2010 - 10:56
Comunque, è stata l'occasione anche per riascoltare un po' di suoi dischi, e devo dire che "Glassworks" ed "Einstein On The Beach" restano due capolavori astrali.
Delle ultime produzioni per film non mi è dispiaciuta affatto la colonna sonora di "Diario di uno scandalo" (sicuramente valeva più del film).
#26
Inviato 28 maggio 2010 - 11:09
I have spoken softly, gone my ways softly, all my days, as behoves one who has nothing to say, nowhere to go, and so nothing to gain by being seen or heard.
(Samuel Beckett, “Malone Dies”)
#27
Inviato 01 giugno 2010 - 16:38
Satyagraha [termine che indica la forma di non-violenza promossa da Gandhi] è appunto un'opera in tre atti dedicata al Mahatma. L'ensemble è costituita dai tipici elementi orchestrali sfruttati da Glass nelle sue opere più celebri (Einstein come la trilogia qatsi): orchestra d'archi e di fiati, coro e varie voci soliste. Queste ultime hanno un ruolo molto più preminente rispetto ad Einstein, essendo attribuite a personaggi; perciò l'elemento vocale va diversamente in parallelo rispetto alla musica, mentre nell'opera precedente aveva un legame più simbiotico con essa, quasi di scansione temporale.
La mia esperienza anche in questo caso è limitata al versante "acustico" - ma probabilmente in futuro reperirò anche un dvd per godermi l'opera in toto; ma credo che le cose da dire non siano poi tanti. Ovvero, il discorso si può ridurre ad alcune "regole" valide per quasi tutto il Glass orchestrale.
a) Il linguaggio compositivo del suddetto è oggettivamente "limitato", cioè si serve di elementi ricorrenti e forme armoniche/melodiche perlopiù costanti. E credo sia uno dei motivi per cui buona parte della critica si è sempre contrapposta all'opera di Philip Glass, giudicandola essenzialmente noiosa. Indi per cui,
b) Difficilmente si possono avere delle vie di mezzo nell'apprezzamento della sua musica. Se un'opera irrita l'ascoltatore, difficilmente la successiva lo convincerà, soprattutto quando arriviamo a parlare di materiale compreso tra le 2 e le 4 ore di durata; Se l'accelerazione/decelerazione dei numerosi fiati (cosa che personalmente percepisco pari ai moti cosmici) lo nausea in un solo brano, figurarsi in queste colossali performance.
c) Se quindi vi sono piaciute le opere sopracitate, rimarrete senz'altro affascinati anche da Satyagraha, un'altra celestiale ipnosi post-minimale. Un genere di musica che troppo spesso viene mescolato e confuso con il contemporaneo Steve Reich, che di similare però ha giusto l'approccio "estetico" alla materia musicale. Glass è unico, e Reich anche.
7,5
I have spoken softly, gone my ways softly, all my days, as behoves one who has nothing to say, nowhere to go, and so nothing to gain by being seen or heard.
(Samuel Beckett, “Malone Dies”)
#28
Inviato 23 luglio 2010 - 15:45
Se devo essere onesta, però, su disco dopo un po' è soffocante. Concettualmente è da lacrime, però
#29
Inviato 23 luglio 2010 - 15:58
#30
Inviato 23 luglio 2010 - 15:59
sei di vicenza?
No, Treviso (ogni volta mi vergogno a dirlo..)
#31
Inviato 23 luglio 2010 - 16:03
sei di vicenza?
No, Treviso (ogni volta mi vergogno a dirlo..)
perché?, dai non è così tragica la cosa :-(
#32
Inviato 23 luglio 2010 - 16:04
sei di vicenza?
No, Treviso (ogni volta mi vergogno a dirlo..)
perché?, dai non è così tragica la cosa :-(
Lieta del tuo ottimismo! : )
#33
Inviato 23 luglio 2010 - 16:05
#34
Inviato 23 luglio 2010 - 16:06
sei di vicenza?
No, Treviso (ogni volta mi vergogno a dirlo..)
perché?, dai non è così tragica la cosa :-(
Lieta del tuo ottimismo! : )
dai, al prossimo concerto ci troviamo, così mi dici cosa ti turba della trevigianità :-)
#35
Inviato 23 luglio 2010 - 16:08
sei di vicenza?
No, Treviso (ogni volta mi vergogno a dirlo..)
perché?, dai non è così tragica la cosa :-(
Lieta del tuo ottimismo! : )
dai, al prossimo concerto ci troviamo, così mi dici cosa ti turba della trevigianità :-)
Probabilmente ci conosciamo pure per vie traverse, ma tu non lo sai (e nemmeno io)
#36
Inviato 23 luglio 2010 - 16:10
sei di vicenza?
No, Treviso (ogni volta mi vergogno a dirlo..)
perché?, dai non è così tragica la cosa :-(
Lieta del tuo ottimismo! : )
dai, al prossimo concerto ci troviamo, così mi dici cosa ti turba della trevigianità :-)
Probabilmente ci conosciamo pure per vie traverse, ma tu non lo sai (e nemmeno io)
mmh, non mi pare di conoscere trevigiane e neanche di conoscere persone che conoscano trevigiane, quindi mi sembra una buona occasione.
#37
Inviato 23 luglio 2010 - 16:13
Mio caro, due cose:VisoVisoViso
1) ci ho messo un pezzo a capirlo, e ora sto seriamente male
2) sto ancora più male
#38
Inviato 02 settembre 2011 - 13:50
Finito ora di vedere e ascoltare lo score/sonorizzazione de "La Belle et la Bête" di Jean Cocteau, registrato per la prima volta nel 1995 sotto Nonesuch (ma già eseguito in première nel 1994).
Ho voluto fortemente fare le cose per bene, sincronizzando la colonna sonora con una versione del film (che ovviamente ho zittito), ma purtroppo credo che l'esecuzione del cd non segua pedissequamente i tempi del film - anche se di pochi secondi, essendo una trasposizione operistica dello script originale di Cocteau. E temo anche che non esista un dvd con lo score glassiano già presente nelle opzioni audio.
Posso comunque decretarla un'operazione ben riuscita, il linguaggio di Glass si adatta piuttosto bene alla favola gotica (anche se come sappiamo, l'accostamento di qualsiasi musica alle immagini produce un effetto suggestivo nella nostra mente, che provvede a creare dei legami tra i due sensi); come sono certo che chi si cimenta in simili imprese deve amare particolarmente i film su cui lavora, e per i quali magari vuole dare una affettuosa interpretazione musicale.
Penso che aprirò un thread sulle sonorizzazioni, se non c'è già.
I have spoken softly, gone my ways softly, all my days, as behoves one who has nothing to say, nowhere to go, and so nothing to gain by being seen or heard.
(Samuel Beckett, “Malone Dies”)
#39
Inviato 16 febbraio 2012 - 19:38
Ovviamente se il testo in questione è inserito in un volume di respiro più ampio va più che bene, ma le mie priorità sono Einstein on the Beach e, più in generale, Philip Glass.
Desidererei davvero molto approfondirlo.
Ciao
E un passo di quella danza era costituito dal tocco più leggero che si potesse immaginare sull'interruttore, quel tanto che bastava a cambiare...
... adesso
e la sua voce il grido di un uccello
sconosciuto,
3Jane che rispondeva con una canzone, tre
note, alte e pure.
Un vero nome.
#40
Inviato 16 febbraio 2012 - 20:10
http://www.amazon.co...19/thelibyrinth
Ciao
E un passo di quella danza era costituito dal tocco più leggero che si potesse immaginare sull'interruttore, quel tanto che bastava a cambiare...
... adesso
e la sua voce il grido di un uccello
sconosciuto,
3Jane che rispondeva con una canzone, tre
note, alte e pure.
Un vero nome.
#41
Inviato 12 marzo 2012 - 21:50
Ovviamente ho provveduto immediatamente all'acquisto. Sono elettrizzato a dir poco, è un sogno che si avvera.
http://www.iteatri.r...?idSezione=1777
Chi può si affretti e ci sia.
I have spoken softly, gone my ways softly, all my days, as behoves one who has nothing to say, nowhere to go, and so nothing to gain by being seen or heard.
(Samuel Beckett, “Malone Dies”)
#42
Inviato 12 marzo 2012 - 22:04
Ancora non ci credo. Scopro SOLO OGGI che la nuova messinscena di Einstein on the Beach farà tappa al teatro Valli di Reggio Emilia il 24 e 25 marzo.
Ovviamente ho provveduto immediatamente all'acquisto. Sono elettrizzato a dir poco, è un sogno che si avvera.
http://www.iteatri.r...?idSezione=1777
Chi può si affretti e ci sia.
Minchia quasi quasi per il 25 alle 16.30 ce la posso fare... sarebbe una follia
«Mister, possiamo lavorare sulle diagonali?», la richiesta di qualche giocatore. No, la risposta del tecnico.
consigli per il futuro: leggere i fantaconsigli dell'UU e fare l'esatto opposto
Duck tu mi consigliasti di molto bello Delitto e Castigo, che nonostante la lunghezza (per me quello è gia parecchio lunghino) mi piacque parecchio e mi permise anche di fare un figurone con mia cognata in una discussione in cui credeva di tagliarmi fuori.
#43
Inviato 12 marzo 2012 - 22:05
Ancora non ci credo. Scopro SOLO OGGI che la nuova messinscena di Einstein on the Beach farà tappa al teatro Valli di Reggio Emilia il 24 e 25 marzo.
Ovviamente ho provveduto immediatamente all'acquisto. Sono elettrizzato a dir poco, è un sogno che si avvera.
http://www.iteatri.r...?idSezione=1777
Chi può si affretti e ci sia.
Minchia quasi quasi per il 25 alle 16.30 ce la posso fare... sarebbe una follia
Pure io però il prezzo esorbitante del biglietto... mamma mia.
EDIT scusate era l'abbonamento vabbè dai allora forse vado. (Paloz ti mando un pm)
#44
Inviato 12 marzo 2012 - 22:11
PS: al 99% io parto da e torno a Milano.
I have spoken softly, gone my ways softly, all my days, as behoves one who has nothing to say, nowhere to go, and so nothing to gain by being seen or heard.
(Samuel Beckett, “Malone Dies”)
#45
Inviato 18 marzo 2012 - 11:22
Hai optato per la prima del 24? Io sì.Ancora non ci credo. Scopro SOLO OGGI che la nuova messinscena di Einstein on the Beach farà tappa al teatro Valli di Reggio Emilia il 24 e 25 marzo.
Ovviamente ho provveduto immediatamente all'acquisto. Sono elettrizzato a dir poco, è un sogno che si avvera.
http://www.iteatri.r...?idSezione=1777
Chi può si affretti e ci sia.
Credevo di averne parlato sul forum in altre occasioni. Ho il biglietto da mesi.
Ciao
E un passo di quella danza era costituito dal tocco più leggero che si potesse immaginare sull'interruttore, quel tanto che bastava a cambiare...
... adesso
e la sua voce il grido di un uccello
sconosciuto,
3Jane che rispondeva con una canzone, tre
note, alte e pure.
Un vero nome.
#46
Inviato 08 agosto 2012 - 08:01
Finito ora di vedere e ascoltare lo score/sonorizzazione de "La Belle et la Bête" di Jean Cocteau, registrato per la prima volta nel 1995 sotto Nonesuch (ma già eseguito in première nel 1994).
Ho voluto fortemente fare le cose per bene, sincronizzando la colonna sonora con una versione del film (che ovviamente ho zittito), ma purtroppo credo che l'esecuzione del cd non segua pedissequamente i tempi del film - anche se di pochi secondi, essendo una trasposizione operistica dello script originale di Cocteau. E temo anche che non esista un dvd con lo score glassiano già presente nelle opzioni audio.
Posso comunque decretarla un'operazione ben riuscita, il linguaggio di Glass si adatta piuttosto bene alla favola gotica (anche se come sappiamo, l'accostamento di qualsiasi musica alle immagini produce un effetto suggestivo nella nostra mente, che provvede a creare dei legami tra i due sensi); come sono certo che chi si cimenta in simili imprese deve amare particolarmente i film su cui lavora, e per i quali magari vuole dare una affettuosa interpretazione musicale.
Penso che aprirò un thread sulle sonorizzazioni, se non c'è già.
In realtà la Criterion (negli USA) ha fatto un ottima versione del film in dvd e poi in blu-ray nei quali si può scegliere come opzione audio l'opera di Glass che (ho il dvd e la vidi dal vivo secoli fa) è PERFETTAMENTE sincronizzata con il film e il labiale degli attori. Il problema che tu hai avuto riguarda il fatto che i film visti in tv sono più "veloci" del film visto al cinema perchè hanno una diversa frequenza di fotogrammi al secondo, pertanto il cd ti dovrebbe risultare più "lento" rispetto alle immagini.
Il dvd era zona 0 e quindi visibile anche da lettori europei, non so se il blu-ray abbia problemi di compatibilità con l'hardware nostrano.
http://www.criterion...y-and-the-beast
Saluti a tutti (è il mio primo post)
http://abulqasim63.wordpress.com
#47
Inviato 08 agosto 2012 - 08:06
Dicevo questo perché avevo avuto conferma da uno scritto di Glass all'interno del booklet, che parlava proprio di questi problemi di sincronizzazione. Evidentemente la nuova versione blu-ray è adattata alla velocità glassiana. Vedrò se riesco a procurarmelo.
I have spoken softly, gone my ways softly, all my days, as behoves one who has nothing to say, nowhere to go, and so nothing to gain by being seen or heard.
(Samuel Beckett, “Malone Dies”)
#48
Inviato 08 agosto 2012 - 12:13
Molte grazie Stefano.
Prego
http://abulqasim63.wordpress.com
#49
Inviato 01 aprile 2013 - 13:00
La prima è già in commercio da diverso tempo assieme ad altre opere storiche italiane e non. E' la registrazione Tomato originale, qualità garantita.
La seconda è stata messa in giro da poco ed è sempre la versione uscita a suo tempo per CBS Masterworks.
Il bello è che entrambi, come tutta la collana, vengono venduti col 50% di sconto in Feltrinelli (con Cartapiù). Rischiate di portarvi a casa i 4 cd di Einstein con 13 euro, occhio.
I have spoken softly, gone my ways softly, all my days, as behoves one who has nothing to say, nowhere to go, and so nothing to gain by being seen or heard.
(Samuel Beckett, “Malone Dies”)
#50
Inviato 04 gennaio 2015 - 17:36
Orange Mountain pesca negli archivi più probiti e caccia fuori questa doppietta:
Philip Glass - How Now / Strung Out (2014)
Ovvero il concerto di debutto di Philip Glass: "How Now" è una costruzione minimal-organistica di mezz'ora with changing parts (che però si ripetono, insomma non siamo ancora arrivati al phasing), roba degna della 8-bit più ottundente. Ascoltare per credere, e siamo nel 1968.
"Strung Out" è per solo violino, una cosa un attimino più umana che anticipa gli assoli di Einstein e forse anche qualcosa dell'acerrimo nemico Nyman.
Preparate il MomentAct.
I have spoken softly, gone my ways softly, all my days, as behoves one who has nothing to say, nowhere to go, and so nothing to gain by being seen or heard.
(Samuel Beckett, “Malone Dies”)
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