I vostri 5 libri preferiti.
#1
Inviato 05 agosto 2006 - 13:29
- Narciso e Boccadoro - Hesse
- Cent'anni di Solitudine - Garcia Marquez
- Il Gattopardo - Tomasi Di Lampedusa
- Il Maestro e Margherita - Bulgakov
- Le Notti Bianche - Dostoenskij
#2
Inviato 05 agosto 2006 - 14:00
- Albert Camus: Lo straniero
- Gabriel Garcia Marquez: Cent'anni di solitudine
- Isaac Asimov: La fine dell'eternità
- Marco Ferrari: I sogni di Tristan
- Bruce Chatwin: Le vie dei canti
non sono asociale...sono socialmente selettivo
#3
Inviato 05 agosto 2006 - 17:44
- le perizie - gaddis
- l'arcobaleno della gravità - pynchon
- l'uomo senza qualità - musil
- paradiso - lima
3 a 0 in 26 minuti contro il LECCE. Vado a fare la spesa.
#4
Inviato 05 agosto 2006 - 21:16
- le perizie - gaddis
Dimmi qualche cosa di questo.
non sono asociale...sono socialmente selettivo
#5
Inviato 05 agosto 2006 - 22:19
- ricerca
- del
- tempo
- perduto.
I aim to misbehave
#6
Inviato 06 agosto 2006 - 10:54
in ordine sparso:
- Isaac Asimov: La fine dell'eternità
bellissimo
#7
Inviato 06 agosto 2006 - 12:42
- le perizie - gaddis
Dimmi qualche cosa di questo.
ci provo, ma non è facile in poche righe ( e con il mio stile di scrittura che è semplicemente terribile)
Il libro di William Gaddis è uscito nel 1955, e si tratta a mio avviso della vera "great american novel", capace di raffigurare perfettamente lo zeitgeist, ancora nella modernità ma già proteso verso il postmoderno (basti pensare, oltre alla struttura labirintica, alle caratteristiche dei numerosi protagonisti, naturalmente nevrotici e paranoici, che tentano continuamente di nascondere la propria vera identità, allegoricamente e non, ma anche con il recupero di certa spiritualità cristiana, sebbene trasfigurata da scene spesso surreali), malgrado il libro non sia per gran parte ambientato in america. Il suo stile, fatto di tantissimi e lunghissimi dialoghi in cui l'autore fa sfoggio non solo di una grande erudizione soprattutto in campo artistico ma anche della sua pungente ironia nel commentare obliquamente la cultura e la società a lui contemporeanea, è stato certamente tra i più influenti della letteratura del novecento. (per quanto riguarda le mie preferenze, viene subito dopo petersburg e l'ulisse)
Detto questo, il libro vale la pena solo perchè prende in giro l'odioso hemingway, ubriacone e scroccone.
in italiano attualmente in commercio esiste solo le perizie, ma gaddis ha fatto almeno un paio di altri libri meritevoli (anche se lo sono tutti, visto anche che purtroppo ne ha scritti pochi) come JR (che porta all'estremo la tecnica del dialogo già vista nelle perizie) e carpenter's gothic (il suo lavoro migliore tra le sue opere più accessibili, e probabilmente quello che tradisce di più le vere attitudini artistiche dell'autore, malgrado non manchino di certo i soliti temi).
3 a 0 in 26 minuti contro il LECCE. Vado a fare la spesa.
#8
Inviato 06 agosto 2006 - 23:42
le città invisibili calvino
lo straniero camus
il libro dell'inquietudine di bernardo soares pessoa
la strada di swann proust
i fiori blu queneau
#9
Inviato 07 agosto 2006 - 09:09
Antoine de Saint-Exupéry Il Piccolo Principe
Albert Camus Lo Straniero
Douglas Hofstadter Gödel, Escher, Bach
Fëdor Dostoevskij Delitto e Castigo
Herman Hesse Il lupo della steppa
#10
Inviato 07 agosto 2006 - 10:52
- espiazione McEwan
- un giorno della mia vita Bobby Sands
- l'insostenibile leggerezza dell'essere Kundera
- un'indovino mi disse Terzani
- il profumo Suskind
#11
Inviato 07 agosto 2006 - 11:46
mr.paradise - e.leonard
inshallah - o.fallaci
il giorno dello sciacallo - f.forsythe
henry - g.mastrangelo
Q - l.blisset
ma è un pò come chiedere i cinque album che preferisci, una richiesta pressochè insoddisfabile.
sergente welsh: solo in mezzo alla gente
mi sono innamorato di un'attrice hard
Non morite come me
#12
Inviato 07 agosto 2006 - 11:53
Benni - La compagnia dei celestini
Eco - Baudolino
Vonnegut - Mattatoio n. 5
Edelman - Più grande del cielo
#13
Inviato 07 agosto 2006 - 12:29
aldous huxley-il mondo nuovo
douglas adams-guida galattica per gli autostoppisti spaziali
ray bradbury-farenheit 451
p. k. dick- mah, di dick c'è l'imbarazzo della scelta, forse "la svastica sul sole" o "radio libera albemuth"....
#14
Inviato 07 agosto 2006 - 12:45
jose saramago - cecità
michail bulgakov - il maestro e margherita
fedor dostoevskij - delitto e castigo (ma anche umiliati e offesi)
Milton - paradiso perduto...
scordo sicuramente qualcosa..ma questi cinque vanno bene..
#15
Inviato 07 agosto 2006 - 13:03
Frammenti di un insegnamento sconosciuto (Ouspensky)
Tutte le poesie (Montale)
Un amore (Buzzati)
Opinioni di un clown (Boll)
#16
Inviato 07 agosto 2006 - 15:43
La saga di Malaussene di D. Pennac
L'ombra dello scorpione di S. King
La famiglia Winshaw di J. Coe
American Psycho di B. E. Ellis
La concessione del telefono di A. Camilleri
#17
Inviato 07 agosto 2006 - 17:00
Non vorrei sembrare rompicazzo ma penso che se dobbiamo una cosa a questo grandeSono consapevole del fatto di stare per riproporvi uno tra i topic più logori e scaduti in questo ambito... ma quanto mi sono accorto della sua assenza ne ho sentito la mancanza. Bene incomincio io:
- Narciso e Boccadoro - Hesse
- Cent'anni di Solitudine - Garcia Marquez
- Il Gattopardo - Tommasi Di Lampedusa
- Il Maestro e Margherita - Bulgakov
- Le Notti Bianche - Dostoenskij
scrittore è di scrivere correttamente il suo nome.
Tutto quel che è di moda sarà presto fuori moda. [...] Occupa meglio il tuo tempo.
Robert Schuhmann – Musikalische Haus- und Lebensregeln
Youtube : musica = pornografia in rete : amore
(quindi gentilmente niente musica su YouTube o attraverso FB: li ho bloccati. Contatto personale e scambio di dati non massificato)
In culo al commerciale, in culo ai fighetti. State fuori, state contro.
Lemmy è morto, Dio è morto, e nemmeno io mi sento troppo bene...
#18 Guest_Julian_*
Inviato 07 agosto 2006 - 17:42
- Narciso e Boccadoro di Hesse
- Il Ritratto di Dorian Gray di Wilde
- Il piacere di D'Annunzio
- Delitto e castigo di Dostojevski
- Il fu Mattia Pascal di Pirandello
Questo tacendo di Trattati, testi politici ( sennò vi scasso i maroni con Bakunin e Marx) e robe simili.
Purtroppo la mia facoltà mi ruba parecchio tempo e ultimamente l'unico libro che sono riuscito a leggere si intitola " Diritto processuale civile".
#19
Inviato 07 agosto 2006 - 18:01
:-\errore inspiegabile!!! pardon...
Non vorrei sembrare rompicazzo ma penso che se dobbiamo una cosa a questo grande
Sono consapevole del fatto di stare per riproporvi uno tra i topic più logori e scaduti in questo ambito... ma quanto mi sono accorto della sua assenza ne ho sentito la mancanza. Bene incomincio io:
- Narciso e Boccadoro - Hesse
- Cent'anni di Solitudine - Garcia Marquez
- Il Gattopardo - Tommasi Di Lampedusa
- Il Maestro e Margherita - Bulgakov
- Le Notti Bianche - Dostoenskij
scrittore è di scrivere correttamente il suo nome.
#20
Inviato 07 agosto 2006 - 21:09
Perchè da più parti lo chiamano Uspenskij??! ???Frammenti di un insegnamento sconosciuto (Ouspensky)
P.S.
Scusate l'ignoranza e l' OT.
#21
Inviato 08 agosto 2006 - 09:46
Guerra e Pace (Tolstoij)
I fratelli Karamazov (Dostoevskij)
Il teatro di Sabbath (P. Roth)
La cognizione del dolore (C.E. Gadda)
Il maestro e Margherita (M. Bulgakov)
F.Nietzsche, La nascita della tragedia
#22
Inviato 08 agosto 2006 - 10:01
2. Requiem - Tabucchi
3. l'insostenibile leggerezza dell'essere - Kundera
4. Faustroll - Jarry
5. Madame Bovary - Flaubert
#23 Guest_ZZ 4-3-3 Nemesis_*
Inviato 10 agosto 2006 - 20:29
Auto da fé - Canetti
La cantatrice calva - Ionesco
Memorie dal sottosuolo - Dostoevskij
La nausea - Sartre
Surfer Rosa - Pixies (è più forte di me, lo inserisco pure fra i miei piatti preferiti).
#24 Guest_BlueValentine_*
Inviato 10 agosto 2006 - 20:59
#25
Inviato 11 agosto 2006 - 13:11
CINQUINA OCCIDENTALE
- Dubliners di Joyce (perchè mi ha accompagnato per una vita, che lo volessi o no)
- Cent'anni di solitudine di Marquez (perchè è semplicemente meraviglioso)
- Jules e Jim di Roché (perchè non è come il film ma adoro entrambi)
- La tempesta di Shakespeare (perchè è legato a uno dei miei momenti di grazia)
- Case, amori, universi di Fosco Maraini (il padre di Dacia, autrice che non ho mai letto, perchè lui è stato tutto quello che avrei voluto essere da grande, perchè non lo conosce nessuno e alla faccia di Terzani che io non reggo proprio)
CINQUINA CON GLI OCCHI A MANDORLA
- Diario di un vecchio pazzo di Tanizaki Jun'ichiro (perchè è il migliore, è la summa dei miei studi, è un maestro e tutti dovrebbero leggerlo una volta nella vita)
- Kokoro (Il cuore delle cose) di Sooseki Natsume (per quella nostalgia, per la malinconia di cui è intriso e in cui ci si perde)
- Dance dance dance di Murakami Haruki (perchè mi ha accompagnato in un viaggio fondamentale)
- Confessioni di una maschera di Mishima Yukio (perchè "la bellezza è una cosa terribile", diceva Dostoevskij, perchè è estremo, e perchè non esiste un autore come lui)
- La casa delle belle addormentate di Kawabata Yasunari (perchè è il romanzo migliore che ha scritto, perchè è di un erotismo talmente affascinante, luminoso, perchè gli hanno assegnato un nobel alla letteratura per i motivi sbagliati)
#26
Inviato 11 agosto 2006 - 21:40
Tom Jones - H. Fielding
Moll Flanders - D. Defoe
I viaggi di Gulliver - J. Swift
La Bibbia - AA. VV.
#27
Inviato 11 agosto 2006 - 22:16
1) Francis Scott Fitzgerald: "Il Grande Gatsby"
2) Jack Kerouack: "Sulla Strada"
3) Henry Miller: "Tropico Del Capricorno"
4) Heinrich Boll: "Foto di gruppo con signora"
5) R. Bradbury: "Fahrenheit 451"
1) Soseki Natsume: "Guanciale d'erba"
2) Mori Ogai: "L'oca Selvatica"
3) Yukio Mishima: "Lezioni spirituali per giovani samurai"
4) Nagai Kafu: "Al giardino delle peonie e altri racconti"
5) Nakajima Atsushi: "Cronaca della luna sul monte"
#28
Inviato 12 agosto 2006 - 08:41
- Case, amori, universi di Fosco Maraini (il padre di Dacia, autrice che non ho mai letto, perchè lui è stato tutto quello che avrei voluto essere da grande, perchè non lo conosce nessuno e alla faccia di Terzani che io non reggo proprio)
Non è vero, cara signora Kowalski che Fosco non lo conosce nessuno, almeno qui tra gli ondarocker!
Fosco Maraini è molto amato, basta vedere gli attributi di stima che gli sono stati tributati nel 2004 quando ci ha lasciato.
Bellissimi - e assolutamente da leggere - Ore giapponesi, sorta di diario del suo soggiorno in Giappone che si è svolto anche negli anni tragici della seconda guerra mondiale, quando si è trovato prigioniero, confinato in una casa di campagna.
Altrettanto bello è Segreto Tibet nel quale racconta le sue spedizioni in Tibet degli anni '30 e '40 e ci fa vedere - e rimpiangere - un paese che non esiste più.
Scusate l'OT
non sono asociale...sono socialmente selettivo
#29
Inviato 13 agosto 2006 - 00:51
#30
Inviato 13 agosto 2006 - 08:02
[OT] Io aggiungerei alla tripletta anche Gli ultimi pagani, stupendo racconto dell'incontro con 3 popoli semisconosciuti dell'Asia, gli Ainu, gli Ama (di cui troverai foto splendide) e i Cafiri [/OT]
benissimo! Visto che non lo conosco l'aggiungerò presto anch'io!
non sono asociale...sono socialmente selettivo
#31
Inviato 13 agosto 2006 - 08:29
M. Kundera - "L'insostenibile leggerezza dell'essere"
C.E. Gadda - "La cognizione del dolore"
J.K. Huysmans - "Controcorrente"
J.L. Borges - "Finzioni"
F. Kafka - "Il processo"
#32 Guest_Pablito_*
Inviato 13 agosto 2006 - 08:39
Toh!Riutilizzando spudoratamente la lista postata nel vecchio forum di Ondarock:
C.E. Gadda - "La cognizione del dolore"
p.s.
Ma chi eri sul forum vecchio?
#33
Inviato 13 agosto 2006 - 09:32
(come qualcuno ricorderà ci ho messo una vita a iscrivermi!!)
:
#34
Inviato 15 agosto 2006 - 20:43
ci provo, ma non è facile in poche righe ( e con il mio stile di scrittura che è semplicemente terribile)
Il libro di William Gaddis è uscito nel 1955, e si tratta a mio avviso della vera "great american novel", capace di raffigurare perfettamente lo zeitgeist, ancora nella modernità ma già proteso verso il postmoderno (basti pensare, oltre alla struttura labirintica, alle caratteristiche dei numerosi protagonisti, naturalmente nevrotici e paranoici, che tentano continuamente di nascondere la propria vera identità, allegoricamente e non, ma anche con il recupero di certa spiritualità cristiana, sebbene trasfigurata da scene spesso surreali), malgrado il libro non sia per gran parte ambientato in america. Il suo stile, fatto di tantissimi e lunghissimi dialoghi in cui l'autore fa sfoggio non solo di una grande erudizione soprattutto in campo artistico ma anche della sua pungente ironia nel commentare obliquamente la cultura e la società a lui contemporeanea, è stato certamente tra i più influenti della letteratura del novecento. (per quanto riguarda le mie preferenze, viene subito dopo petersburg e l'ulisse)
Detto questo, il libro vale la pena solo perchè prende in giro l'odioso hemingway, ubriacone e scroccone.
in italiano esiste solo le perizie, ma gaddis ha fatto almeno un paio di altri libri meritevoli (anche se lo sono tutti, visto anche che purtroppo ne ha scritti pochi) come JR (che porta all'estremo la tecnica del dialogo già vista nelle perizie) e carpenter's gothic (il suo lavoro migliore tra le sue opere più accessibili, e probabilmente quello che tradisce di più le vere attitudini artistiche dell'autore, malgrado non manchino di certo i soliti temi).
Molto interessante, specie la parte riguardante Hemingway. A "vederlo" sembra un libro Minimun Fax....da chi è pubblicato?
Visto che ci sono (ri)metto i miei 5:
Tristam Shandy
L'uomo senza qualità
Le anime morte
Il maestro e Margherita
I viaggi di Gulliver
#35
Inviato 16 agosto 2006 - 11:26
Il Signore Delle Mosche - Golding
Neuromante - Gibson
Le Tre Stimmate Di Palmer Eldritch - Dick
Trilogia Della Fondazione - Asimov
#36
Inviato 17 agosto 2006 - 15:56
ci provo, ma non è facile in poche righe ( e con il mio stile di scrittura che è semplicemente terribile)
Il libro di William Gaddis è uscito nel 1955, e si tratta a mio avviso della vera "great american novel", capace di raffigurare perfettamente lo zeitgeist, ancora nella modernità ma già proteso verso il postmoderno (basti pensare, oltre alla struttura labirintica, alle caratteristiche dei numerosi protagonisti, naturalmente nevrotici e paranoici, che tentano continuamente di nascondere la propria vera identità, allegoricamente e non, ma anche con il recupero di certa spiritualità cristiana, sebbene trasfigurata da scene spesso surreali), malgrado il libro non sia per gran parte ambientato in america. Il suo stile, fatto di tantissimi e lunghissimi dialoghi in cui l'autore fa sfoggio non solo di una grande erudizione soprattutto in campo artistico ma anche della sua pungente ironia nel commentare obliquamente la cultura e la società a lui contemporeanea, è stato certamente tra i più influenti della letteratura del novecento. (per quanto riguarda le mie preferenze, viene subito dopo petersburg e l'ulisse)
Detto questo, il libro vale la pena solo perchè prende in giro l'odioso hemingway, ubriacone e scroccone.
in italiano esiste solo le perizie, ma gaddis ha fatto almeno un paio di altri libri meritevoli (anche se lo sono tutti, visto anche che purtroppo ne ha scritti pochi) come JR (che porta all'estremo la tecnica del dialogo già vista nelle perizie) e carpenter's gothic (il suo lavoro migliore tra le sue opere più accessibili, e probabilmente quello che tradisce di più le vere attitudini artistiche dell'autore, malgrado non manchino di certo i soliti temi).
Molto interessante, specie la parte riguardante Hemingway. A "vederlo" sembra un libro Minimun Fax....da chi è pubblicato?
non è un libro mf, è un classico moderno mondadori (mf in compenso ha pubblicato un paio di libri di john barth, altro genio della letteratura americana del novecento)
3 a 0 in 26 minuti contro il LECCE. Vado a fare la spesa.
#37
Inviato 17 agosto 2006 - 17:47
Immanuel Kant - Critica della ragion pura
e pensare che ti sarebbe bastato questo...
«Il mondo vero, irraggiungibile, indimostrabile, impromettibile, ma già in quanto pensato una consolazione, un dovere, un imperativo»
#38
Inviato 18 agosto 2006 - 19:20
Alla faccia! sarei curioso di sapere per che motivi è tra i tuoi libri preferiti..L'unico e la sua proprietà - Stirner
I miei
Eric Fromm : avere o essere?
aldous huxley : le porte della percezione
nietzsche : la nascita della tragedia
marquez: cent'anni di solitudine
Sofocle : edipo re
#39
Inviato 18 agosto 2006 - 22:06
non è un libro mf, è un classico moderno mondadori (mf in compenso ha pubblicato un paio di libri di john barth, altro genio della letteratura americana del novecento)
Mf oltre a Barth pubblica anche altri importanti (e non notissimi in italia) autori americani. Yates su tutti. Ma è stata anche la prima a pubblicare David Foster Wallace, e un antologia sul meglio di McSweeney's. Un apassionato di letteratura americana dovrebbe tenerla costantemente sott'occhio.
#40
Inviato 19 agosto 2006 - 02:33
non è un libro mf, è un classico moderno mondadori (mf in compenso ha pubblicato un paio di libri di john barth, altro genio della letteratura americana del novecento)
Mf oltre a Barth pubblica anche altri importanti (e non notissimi in italia) autori americani. Yates su tutti. Ma è stata anche la prima a pubblicare David Foster Wallace, e un antologia sul meglio di McSweeney's. Un apassionato di letteratura americana dovrebbe tenerla costantemente sott'occhio.
bhe si, david foster wallace infatti l'ho letto per la prima volta con la mf
3 a 0 in 26 minuti contro il LECCE. Vado a fare la spesa.
#41
Inviato 19 agosto 2006 - 07:14
La nausea - P Sartre
Cent'anni di solitudine - G G Marquez
Opinioni di un clown - H. Boll
Il nome della rosa - U Eco
#42
Inviato 21 agosto 2006 - 13:08
le città invisibili calvino
il pendolo di foucault - eco
Opinioni di un clown (Boll)
J.L. Borges - "Finzioni"
- Isaac Asimov: La fine dell'eternità
tranne questo
J.R.R. Tolkien - Il Signore degli Anelli
#43
Inviato 21 agosto 2006 - 14:10
Prima di questo leggevo solo Topolino...
U. Eco--- Il pendolo di Foucault
Quando ancora parlare o scrivere dei Templari non faceva venire l'orticaria...
S. King--- Stagioni Diverse
Ogni racconto un piccolo capolavoro, purtroppo mai ripetuto dallo scrittore...
N. Hornby---Alta Fedelta'
Che dire...
I.Asimov--- La Saga della Fondazione
...ancora mi ricordo le notti intere passate a leggere di Hary Seldon,del Mule,della Psicostoriografia ...
#44
Inviato 22 agosto 2006 - 16:29
perchè qui dentro c'è la vita
Milan Kundera - L'insostenibile leggerezza dell'essere
perchè qui dentro c'è la morte
Oscar Wilde - Il ritratto di Dorian Gray
perchè qui dentro c'è la bellezza
Albert Camus - Lo straniero
perchè qui dentro c'è l'uomo
Fernando Pessoa - Il libro dell'inquietudine
perchè qui dentro c'è il dolore
#45 Guest_runciter_*
Inviato 23 agosto 2006 - 17:23
Fedor Dostoevskij - I fratelli Karamazov
perchè qui dentro c'è la vita
in "mattatoio n.5", vonnegut fa dire a uno dei suoi personaggi: "tutto quello che c'è da sapere sugli esseri umani, lo trovi nei karamazov... ma non basta più."
(la mia memoria è pessima e forse la citazione è inesatta, ma il senso è quello)
#46
Inviato 24 agosto 2006 - 12:01
Fedor Dostoevskij - I fratelli Karamazov
perchè qui dentro c'è la vita
in "mattatoio n.5", vonnegut fa dire a uno dei suoi personaggi: "tutto quello che c'è da sapere sugli esseri umani, lo trovi nei karamazov... ma non basta più."
(la mia memoria è pessima e forse la citazione è inesatta, ma il senso è quello)
Io cambierei la frase in "ma non basta mai...".
Anzi forse il fatto è che nei Karamazov c'è la descrizione dell'impossibilità di descrivere l'uomo. Quel gusto di perdersi ricorsivamente nella dolcezza furiosa del dialogo, quell'immensa, interminabile voglia descrittiva dell'esistenza inafferrabile, quel vai e vieni di personaggi che si muovono continuamente, di giorno, di notte, a piedi, a cavallo, un movimento continuo quasi alla spasmodica ricerca di una gravità che finalmente ancori la vastità delle loro anime a una qualche forma di "radice" (ideale, "nazionale", "politica"). Ogni personaggio in Dostoevskij è non rettilineo, non-euclideo (Einstein sosteneva che Dostoevskij gli avesse dato molto di più di quanto gli aveva dato Gauss), ogni personaggio si fa portatore di un incompiutezza "animale" che è poi l'incompiutezza di senso che appartiene alla vita stessa. SPOILER Il finale del romanzo stesso per me è una prova di questa incompiutezza e dell'ironia spietata con cui è descritta: Alesa che dopo tutto quello che è accaduto parlando a dei ragazzini se ne esce con quella fantastica frase "Com'è bella la vita quando si fa qualcosa di buono e di vero".
La figlia di Dostoevskij diceva che nelle idee del padre Alesa in un'ipotetica continuazione del romanzo sarebbe stato condannato a morte dopo un atto terroristico...
Ora l'inverno del nostro scontento è reso estate gloriosa da questo sole di York, e tutte le nuvole che incombevano minacciose sulla nostra casa sono sepolte nel petto profondo dell'oceano.
#47 Guest_Figazzo_*
Inviato 24 agosto 2006 - 17:09
p.k.dick - a scanner darkly
emil cioran - sommario di decomposizione
il libro tibetano dei morti
kafka - il processo
#48
Inviato 25 agosto 2006 - 11:29
- Jodorowsky- Quando Teresa si arrabbiò con Dio
- Kundera- L'insostenibile leggerezza dell'essere
- Reiner Maria Rilke - Lettere ad un giovane poeta
- Pennac - La fata carabina
- Tomasi di Lampedusa - Il gattopardo
#49
Inviato 25 agosto 2006 - 15:17
Opinione interessante, Joseph k. Soprattutto non sapevo della figlia di dostoevskij.
Ma credo che nella sua incompiutezza, i fratelli k. sia l'opera più completa (dal punto di vista dello studio umano) che sia mai stata scritta. ed i suoi personaggi, appunto, non potevano essere "afferrabili". E' lotta continua, lotta irresolvibile fra le componenti della nostra psiche, fra ateismo e religione, fra dio e il diavolo, fra il socialismo e l'ancient regime, fra il vecchio e il nuovo, fra il padre e il figlio. fra la vita ed il bruciarsi di questa nella colpevolezza. e siccome è un libro completo, la lotta è sempre incompleta.
Anch'io non sono stato completamente convinto dal finale di alesa. sono stato tentato dal pensare che Dostoevskij sia stato, per così dire, quasi forzato. le pressioni erano tante...
#50
Inviato 26 agosto 2006 - 18:50
Toh!
p.s.
Ma chi eri sul forum vecchio?
Out of Mind, reincarnato in Polemos, reincarnato nuovamente in StellaDanzante perché il nick precedente non mi piaceva.
ho dei gusti parecchio banali, visto che tutti i libri ( o autori ) che volevo dire sono già stati citati:
J.L. Borges - "Finzioni"
Che bravo, il caro vecchio Vanquish mi sta diventando un buon ragazzone. Essendoti piaciuto questo ti consiglio anche di leggerti il Kundera giustamente pluricitato in questo topic.
[nonpiùOT]
p.s.
Ce ne vuole di fantasia per vedere la morte in uno dei libri più vitali che esistono..Milan Kundera - L'insostenibile leggerezza dell'essere
perchè qui dentro c'è la morte
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