Vai al contenuto


Foto
* * * * - 1 Voti

Motorpsycho


  • Please log in to reply
264 replies to this topic

#1 Sonic Death

    aspirante indie

  • Members
  • StellettaStelletta
  • 59 Messaggi:
  • LocationRoma

Inviato 26 marzo 2008 - 21:34

Venerdì esce il nuovo album dei Motorpsycho (ora con Kenneth Kapstad alla batteria), "Little Lucid Moment".

Quattro tracce, produce DEATHPROD (la garanzia).

io li adoro



  • 0

#2 Plozzer

    Haddaway

  • Members
  • StellettaStellettaStellettaStellettaStellettaStelletta
  • 5394 Messaggi:

Inviato 27 marzo 2008 - 08:24

produce DEATHPROD (la garanzia).


Sbaglio o Deathprod produsse anche "Let Them Eat Cake" che è tutt'altro che un disco "alla Deathprod"?

Speriamo (ammesso che tale speranza abbia senso) che caccino fuori qualcosa di decente, ché secondo me sono quasi dieci anni che non pubblicano un disco davvero memorabile.

Anzi, la cosa più vicina a un buon disco dei Motorpsycho, fra quelle che girano ultimamente, è "Smile" dei Boris.

Tutto questo detto da fan di vecchia data dei norvegesi.
  • 0

Whatever you do, don't


#3 Ukrainian Roulette

    populista

  • Members
  • StellettaStellettaStellettaStellettaStellettaStellettaStelletta
  • 7256 Messaggi:

Inviato 27 marzo 2008 - 10:33

Io nutro speranze....

Ho trovato Black Hole/Black Canvas il miglior disco dai tempi di Trust Us.
Stiamo a vedere.
  • 0
<p> ANDREA COSTANTINO LIBERO, GRAZIE RADIO LIBERTÀ !

#4 Limenitis

    sputasentenze

  • Members
  • StellettaStellettaStellettaStellettaStellettaStellettaStellettaStellettaStelletta
  • 25804 Messaggi:
  • LocationArcore (ex URSS)

Inviato 27 marzo 2008 - 11:33

Trust Us.


Bello bello questo...
  • 0

Stefano

 

 

Sono stato ad un loro concerto in prima fila, impiedi. Ubriaco fracico ed erano convinte fossi un fan sfegatato, mi dedicavano le canzoni mentre io per quasi due ore urlavo: troieee!

 


#5 bosforo

    ¬`¬`

  • Members
  • StellettaStellettaStellettaStellettaStellettaStellettaStellettaStelletta
  • 19668 Messaggi:

Inviato 27 marzo 2008 - 12:45


Trust Us.


Bello bello questo...


ma anche i precedenti  ;)

io mi son fermato proprio a Trust Us. Le cose dopo... come sono? ho sentito che han proprio cambiato tutto, e mi han passato una traccia recente che era quasi jazz (non so da che disco però)
  • 0

#6 Ukrainian Roulette

    populista

  • Members
  • StellettaStellettaStellettaStellettaStellettaStellettaStelletta
  • 7256 Messaggi:

Inviato 27 marzo 2008 - 15:39

  :o

1.  Suite: Little Lucid Moments   



2.  Year Zero   



3.  She Left on the Sun Ship   



4.  The Alchemyst

Quattro suite per un doppio LP !!

Direi che si fa proprio interessante.Specie se risulta veritiera la recensione in pillole che giura di un ritorno allo stile di Timothy's Monster...


  • 0
<p> ANDREA COSTANTINO LIBERO, GRAZIE RADIO LIBERTÀ !

#7 Plozzer

    Haddaway

  • Members
  • StellettaStellettaStellettaStellettaStellettaStelletta
  • 5394 Messaggi:

Inviato 27 marzo 2008 - 17:07

un ritorno allo stile di Timothy's Monster...


Sarebbe ora e tempo, ma bisogna vedere se ne sono ancora capaci. Da parte mia considero Timothy's Monster una vetta irraggiungibile del rock, dell'hard rock e dell'indie-rock di metà anni novanta. E mi sta grandemente sulle palle averli visti dal vivo una dozzina di volte senza mai poter godere di una versione live di "On My Pillow".
  • 0

Whatever you do, don't


#8 Sonic Death

    aspirante indie

  • Members
  • StellettaStelletta
  • 59 Messaggi:
  • LocationRoma

Inviato 27 marzo 2008 - 20:42

Sbaglio o Deathprod produsse anche "Let Them Eat Cake" che è tutt'altro che un disco "alla Deathprod"?


non sbagli. Ad ogni modo timothy's e trust us rimangono i capolavori, ma l'ultimo (dopo le tre sbobbe dolciastre) non è malvagio....

comunque, aspetto con ansia
  • 0

#9 Haggard

    mainstream Star

  • Members
  • StellettaStellettaStellettaStellettaStelletta
  • 2729 Messaggi:

Inviato 27 marzo 2008 - 21:24


un ritorno allo stile di Timothy's Monster...


Sarebbe ora e tempo, ma bisogna vedere se ne sono ancora capaci. Da parte mia considero Timothy's Monster una vetta irraggiungibile del rock, dell'hard rock e dell'indie-rock di metà anni novanta. E mi sta grandemente sulle palle averli visti dal vivo una dozzina di volte senza mai poter godere di una versione live di "On My Pillow".


Se la memoria non m'inganna già "Black Hole Blank Canvas" era un disco dal sound molto "spesso" e trasfigurato, un ritorno al loro hard rock psichedelico così deliziosamente fuori dal tempo. O no?
  • 0

#10 Sonic Death

    aspirante indie

  • Members
  • StellettaStelletta
  • 59 Messaggi:
  • LocationRoma

Inviato 27 marzo 2008 - 22:44

Se la memoria non m'inganna già "Black Hole Blank Canvas" era un disco dal sound molto "spesso" e trasfigurato, un ritorno al loro hard rock psichedelico così deliziosamente fuori dal tempo. O no?


non sbagli.
  • 0

#11 Ukrainian Roulette

    populista

  • Members
  • StellettaStellettaStellettaStellettaStellettaStellettaStelletta
  • 7256 Messaggi:

Inviato 28 marzo 2008 - 08:18


un ritorno allo stile di Timothy's Monster...


Sarebbe ora e tempo, ma bisogna vedere se ne sono ancora capaci. Da parte mia considero Timothy's Monster una vetta irraggiungibile del rock, dell'hard rock e dell'indie-rock di metà anni novanta. E mi sta grandemente sulle palle averli visti dal vivo una dozzina di volte senza mai poter godere di una versione live di "On My Pillow".


:P
A me ne è bastata mezza dozzina per sentirla,anzi,al primo colpo...assieme a "Wearing yr smell" !!!
Ma era il tour di quel disco....  ;)

Wearing l'ho sentita anche all'ultimo concerto,un anno e mezzo fa...ma con impianto settato malissimo e lui senza voce....un vero peccato!
  • 0
<p> ANDREA COSTANTINO LIBERO, GRAZIE RADIO LIBERTÀ !

#12 Plozzer

    Haddaway

  • Members
  • StellettaStellettaStellettaStellettaStellettaStelletta
  • 5394 Messaggi:

Inviato 28 marzo 2008 - 08:53

Ma era il tour di quel disco....  ;)


Io ho iniziato a seguirli dal tour di Blissard, e all'ultimo giro ho saltato il turno - va bene il fanatismo, ma "Black Hole" mi sapeva proprio di minestra ben cucinata ma riscaldata.

Domanda su "Little Lucid Moments": ma lo pubblica la Stickman, la Rune Grammofon o entrambe? Cercando su internet non si capisce bene.
  • 0

Whatever you do, don't


#13 GetTheF###OuttaDodge

    Roadie

  • Members
  • StellettaStellettaStellettaStelletta
  • 652 Messaggi:

Inviato 28 marzo 2008 - 09:25

let them eat cake è un disco pop delizioso.
  • 0

#14 Sonic Death

    aspirante indie

  • Members
  • StellettaStelletta
  • 59 Messaggi:
  • LocationRoma

Inviato 28 marzo 2008 - 12:54


Ma era il tour di quel disco....  ;)


Io ho iniziato a seguirli dal tour di Blissard, e all'ultimo giro ho saltato il turno - va bene il fanatismo, ma "Black Hole" mi sapeva proprio di minestra ben cucinata ma riscaldata.

Domanda su "Little Lucid Moments": ma lo pubblica la Stickman, la Rune Grammofon o entrambe? Cercando su internet non si capisce bene.



preso stamane

da quello che ho capito la Rune Grammofon pubblica solo il vinile...ma, ripeto, non ne sono sicuro
  • 0

#15 Plozzer

    Haddaway

  • Members
  • StellettaStellettaStellettaStellettaStellettaStelletta
  • 5394 Messaggi:

Inviato 28 marzo 2008 - 13:51

preso stamane


Dicci se almeno vale la pena di scaricarlo.
  • 0

Whatever you do, don't


#16 dexys

    Groupie

  • Members
  • StellettaStellettaStelletta
  • 455 Messaggi:

Inviato 28 marzo 2008 - 13:55


Ma era il tour di quel disco....  ;)


Io ho iniziato a seguirli dal tour di Blissard, e all'ultimo giro ho saltato il turno - va bene il fanatismo, ma "Black Hole" mi sapeva proprio di minestra ben cucinata ma riscaldata.

Domanda su "Little Lucid Moments": ma lo pubblica la Stickman, la Rune Grammofon o entrambe? Cercando su internet non si capisce bene.


Pubblica (in cd) la Stickman, distr. italiana Self.

A un paio d'ascolti m'è parso un bel mattonazzo indierockpopprogvattelappesc. al solito insomma, ma con una certa arroganza :D
  • 0

#17 Sonic Death

    aspirante indie

  • Members
  • StellettaStelletta
  • 59 Messaggi:
  • LocationRoma

Inviato 28 marzo 2008 - 14:46


preso stamane


Dicci se almeno vale la pena di scaricarlo.



beh....scaricare non costa nulla...

ad ogni modo, dopo due ascolti (e dico due), ti dico che ci sento sia Angels And Daemons che Blissard (in un polpettone di 59 minuti). per il resto molte le parti strumentali, poco le parti cantate.

vado ad approfondire.

comunque, attendo un tuo parere (dai, almeno scaricatelo)




  • 0

#18 Guest_Jerry Cornelius_*

  • Guests

Inviato 28 marzo 2008 - 18:38

Mi ci butto con più speranza se dici che c'è un sentore di Angels And Daemons, che dei loro album è quello che preferisco di più assieme a Trust Us e Timothy's Monster  ;D
  • 0

#19 Sonic Death

    aspirante indie

  • Members
  • StellettaStelletta
  • 59 Messaggi:
  • LocationRoma

Inviato 28 marzo 2008 - 21:39

Ok...dopo una decina di ascolti posso tranquillamente affermare che "Little Lucid Moment" è nettamente superiore all'ultimo BH/BC e che non sento solo Angels e Blissard.

continuo a studiare
  • 0

#20 Limenitis

    sputasentenze

  • Members
  • StellettaStellettaStellettaStellettaStellettaStellettaStellettaStellettaStelletta
  • 25804 Messaggi:
  • LocationArcore (ex URSS)

Inviato 28 marzo 2008 - 22:13


Io ho iniziato a seguirli dal tour di Blissard...


Certo che erano (sono) dei bei trasformisti (in senso buono eh): Certi passaggi di Blissard mi sanno addirittura di Sonic Youth. Anche questo per me un disco molto bello, anche se con qualche momento di "stanca".

Non possiedo l'intera loro discografia, diciamo che li ho seguiti un po' "di striscio". Recentemente grazie ad un utente di onda rock (Veteran of disorder, chissà che fine ha fatto) ho preso un doppio lp live (Roadwork Vol. 1) molto molto bello.
Sono anche affezionato ad una specie di strano ep comprato all'epoca, Soothe. Lato A 45 rpm con un solo (splendido) pezzo, Lighthouse Girl, stranissimo a metà strada fra hard rock-grunge e... Joy Division (!); lato B come quello di un normale lp a 33 giri molto più "tradizionale" con un hard mutuato dai seventies, non per questo meno affascinante.

I dischi che avete definito come i più belli me li sono persi...

  • 0

Stefano

 

 

Sono stato ad un loro concerto in prima fila, impiedi. Ubriaco fracico ed erano convinte fossi un fan sfegatato, mi dedicavano le canzoni mentre io per quasi due ore urlavo: troieee!

 


#21 bosforo

    ¬`¬`

  • Members
  • StellettaStellettaStellettaStellettaStellettaStellettaStellettaStelletta
  • 19668 Messaggi:

Inviato 28 marzo 2008 - 22:23

conoscendo i tuoi gusti, suppongo li adorerai!

Prova (con l'asterisco i miei preferiti) questi:

Demon Box (mezzo psichedelico mezzo heavy, amo solo le canzoni più psichedeliche, quelle hard mi annoiano alquanto)
* Timothy's Monster (kolossal psichedelico, qualcosa di enorme)
* Blissard (più indie rock, con intrecci di chitarre scattanti e suono rifinito, quasi per nulla psichedelico)
Angels and Demons at Play (ritorno alla psichedelia, piuttosto di transizione ma ottimo)
* Trust Us (altro kolossal psichedelico, davvero suggestivo e - a modo suo - estremo!)
  • 0

#22 Limenitis

    sputasentenze

  • Members
  • StellettaStellettaStellettaStellettaStellettaStellettaStellettaStellettaStelletta
  • 25804 Messaggi:
  • LocationArcore (ex URSS)

Inviato 28 marzo 2008 - 22:34

conoscendo i tuoi gusti, suppongo li adorerai!

Prova (con l'asterisco i miei preferiti) questi:

Demon Box (mezzo psichedelico mezzo heavy, amo solo le canzoni più psichedeliche, quelle hard mi annoiano alquanto)
* Timothy's Box (kolossal psichedelico, qualcosa di enorme)
* Blissard (più indie rock, con intrecci di chitarre scattanti e suono rifinito, quasi per nulla psichedelico)
Angels and Demons at Play (ritorno alla psichedelia, piuttosto di transizione ma ottimo)
* Trust Us (altro kolossal psichedelico, davvero suggestivo e - a modo suo - estremo!)


Ah si li adoro già così te l'assicuro... me li dimentico sempre ma ogni volta che si parla di loro va a finire che devo comprarmi qualcosa (e li sto pure ascoltando, ho su Roadwork Vol. 1). Trust Us e Blissard ce li ho, stavolta credo che prenderò questo Timothy's Monsters o Box o come diavolo si chiama, vedo che è il più gettonato.


  • 0

Stefano

 

 

Sono stato ad un loro concerto in prima fila, impiedi. Ubriaco fracico ed erano convinte fossi un fan sfegatato, mi dedicavano le canzoni mentre io per quasi due ore urlavo: troieee!

 


#23 bosforo

    ¬`¬`

  • Members
  • StellettaStellettaStellettaStellettaStellettaStellettaStellettaStelletta
  • 19668 Messaggi:

Inviato 28 marzo 2008 - 22:44

Timothy's Monster, scusa, l'ho mescolato a Demon Box  asd
  • 0

#24 Plozzer

    Haddaway

  • Members
  • StellettaStellettaStellettaStellettaStellettaStelletta
  • 5394 Messaggi:

Inviato 31 marzo 2008 - 10:36

Demon Box (mezzo psichedelico mezzo heavy, amo solo le canzoni più psichedeliche, quelle hard mi annoiano alquanto)
* Timothy's Monster (kolossal psichedelico, qualcosa di enorme)
* Blissard (più indie rock, con intrecci di chitarre scattanti e suono rifinito, quasi per nulla psichedelico)
Angels and Demons at Play (ritorno alla psichedelia, piuttosto di transizione ma ottimo)
* Trust Us (altro kolossal psichedelico, davvero suggestivo e - a modo suo - estremo!)


D'accordo su tutto eccetto "Blissard" che proprio per il suo strizzare l'occhio ai Sonic Youth non mi è mai piaciuto granché.

A questo aggiungerei due Ep: "Mountain" e "Another Ugly Ep", che fotografano alla perfezione la transizione fra hard e psichedelia dei nostri (epoca: prima di Timothy's Monster).

Sentito mezzo "Little Lucid Moments", non mi sembra male, ma ho il timore che continuare ad aspettarsi un disco epocale da un gruppo che il meglio - e i dischi epocali - l'ha già dato anni fa sia una vana speranza.
  • 0

Whatever you do, don't


#25 Ukrainian Roulette

    populista

  • Members
  • StellettaStellettaStellettaStellettaStellettaStellettaStelletta
  • 7256 Messaggi:

Inviato 31 marzo 2008 - 11:11



Sentito mezzo "Little Lucid Moments", non mi sembra male, ma ho il timore che continuare ad aspettarsi un disco epocale da un gruppo che il meglio - e i dischi epocali - l'ha già dato anni fa sia una vana speranza.


Come mai-e lo chiedo a tutti-al momento la vana speranza sembra essere quella di scaricarlo?! Parlo di slsk....
  • 0
<p> ANDREA COSTANTINO LIBERO, GRAZIE RADIO LIBERTÀ !

#26 Plozzer

    Haddaway

  • Members
  • StellettaStellettaStellettaStellettaStellettaStelletta
  • 5394 Messaggi:

Inviato 31 marzo 2008 - 11:25

Come mai-e lo chiedo a tutti-al momento la vana speranza sembra essere quella di scaricarlo?! Parlo di slsk....


Abbi pazienza, si sta diffondendo :)
  • 0

Whatever you do, don't


#27 unkle

    you fucking people make me sick

  • Members
  • StellettaStellettaStellettaStellettaStelletta
  • 2918 Messaggi:
  • Locationfrom the hill

Inviato 31 marzo 2008 - 12:04

dopo un primo ascolto mi pare abbastanza pesante, si digerisce male, non so, richiede attenzione, i brani sono veramente troppo lunghi, alla fine ti manca l'ossigeno...
vedremo con i prossimi ascolti.
::)

  • 0

#28 BlackiceLORDofSILENCE

    Classic Rocker

  • Members
  • StellettaStellettaStellettaStellettaStellettaStelletta
  • 3036 Messaggi:

Inviato 31 marzo 2008 - 14:38

mammamia che disco !!!
stupendo, magnifico.. molto bella la suite;
bellissime le altre canzoni.
ottimo moldo di unire il loro groove a delle atmosfere dilatate e psichedeliche.
  • 0
<a href="http://rateyourmusic...ofSILENCE"><img border=0 src="http://rateyourmusic...DofSILENCE.png" width=250 height=72></a>

http://rateyourmusic...ceLORDofSILENCE
http://www.anobii.com/people/moro/
http://www.lastfm.it...r/BlackiceLORD/

la mamma dei sottogeneri del metal è sempre incinta

Che poi Hitler è un personaggio così black metal... esteticamente impossibile non restarne colpiti. Stalin è più death-grindcore. Mussolini garage-punk, Mao invece è doom.


#29 Guest_Jerry Cornelius_*

  • Guests

Inviato 31 marzo 2008 - 18:44


Non è male, anche se i pezzi sono troppo lunghi, con questa energia ritrovata e canzoni più brevi penso che sarebbe stato un mezzo capolavoro.
She left on the sun ship è quella che mi piace di più...


  • 0

#30 Sonic Death

    aspirante indie

  • Members
  • StellettaStelletta
  • 59 Messaggi:
  • LocationRoma

Inviato 31 marzo 2008 - 19:26

lo sto ascoltando da venerdì. "Little Lucid Moment" cresce sempre di più. Davvero un bel disco.
  • 0

#31 ~ubik

    pivello

  • Members
  • Stelletta
  • 4 Messaggi:

Inviato 01 aprile 2008 - 11:02

Preso ieri sera su vinile.

Sfiga cosmica: il vinile era rovinato (difetto di stampa) all'inizio del lato B del primo disco, cosi' adesso sto aspettando che il negozio me lo cambi. Quindi ho avuto modo di ascoltarlo una sola volta.

Che dire: mi ha gia' folgorato.
Certo, non e' un disco di canzoni, e forse per questo nessun pezzo rimarra' impresso nella memoria, ma mi e' sembrato fin da subito meraviglioso.
Soprattutto la suite, ma non solo.

Saro' rimbecillito, ma ci ho sentito perfino - e passatemi il gioco di parole - echi di certi Pink Floyd alla "Echoes", quantomeno come attitudine alla composizione dei brani.

Attendo fiducioso che mi venga consegnata la nuova copia, ma so gia' che la consumero' in poco tempo!!!!!
  • 0

#32 Ukrainian Roulette

    populista

  • Members
  • StellettaStellettaStellettaStellettaStellettaStellettaStelletta
  • 7256 Messaggi:

Inviato 02 aprile 2008 - 16:02


Saro' rimbecillito, ma ci ho sentito perfino - e passatemi il gioco di parole - echi di certi Pink Floyd alla "Echoes", quantomeno come attitudine alla composizione dei brani.


No no non sei rimbecillito...io ci sento addirittura un po di "Animals"...
Qualcosa di "Daydream Nation" e dopo....poco importa,anche se qualcuno dice che ci possono essere richiami a Ozryc Tentacles o a qualche gruppo stoner se non space....resta sempre un gran disco !!
Ottimo l'innesto del nuovo batterista e,data la non eccellente ispirazione nel canto,per fortuna,ben vengano le lunghe parti strumentali....


  • 0
<p> ANDREA COSTANTINO LIBERO, GRAZIE RADIO LIBERTÀ !

#33 starmelt

  • Members
  • StellettaStellettaStellettaStellettaStellettaStelletta
  • 4936 Messaggi:

Inviato 03 aprile 2008 - 14:50

Pro:
- è una strada tuttavia nuova per il trio, non è un guardare indietro ad un passato che non tornerà
- il batterista è un ottimo acquisto (e un po' spiace che non sia stato già presente su Black Hole Black Canvas, album che secondo me patisce parecchio la mancanza di un batterista vero)
- il sound è ganzo

Contro:
- su un'ora di album mi resta in testa davvero poco
- è muffa (sì lo so che i Motorpsycho sono sempre stati considerati muffosi, ma qui si oltrepassa la linea tracciata sulla sabbia)


Non mi sono ancora fatto un'opinione precisa, per il momento è un ascolto che passa piacevolmente e che si sedimenta troppo poco. Forse col tempo...


P.S. Deathprod è il produttore da Demon Box in poi, è responsabile anche di Phanerthyme o It's A Love Cult.



E mi sta grandemente sulle palle averli visti dal vivo una dozzina di volte senza mai poter godere di una versione live di "On My Pillow".


Idem ma con The Golden Core.
  • 0

#34 Plozzer

    Haddaway

  • Members
  • StellettaStellettaStellettaStellettaStellettaStelletta
  • 5394 Messaggi:

Inviato 03 aprile 2008 - 20:47

- su un'ora di album mi resta in testa davvero poco


...e in più non mi viene neanche tanta voglia di riascoltarlo.
  • 0

Whatever you do, don't


#35 frankie teardrop

    The scars on my wrists may seem like a crime

  • Redattore OndaRock
  • StellettaStellettaStellettaStellettaStellettaStellettaStellettaStellettaStelletta
  • 22648 Messaggi:
  • LocationPalma Campania (Napoli)

Inviato 15 aprile 2008 - 11:57

Troppo lungo, con tanta, ma tanta minestra riscaldata. L'unico brano che mi muove un pochettino l'anima è l'ultimo, "The Alchemyst"...
Voglia di riascoltarlo? Pochissima, quasi nulla.

P.s.: spostare in "dischi recensiti", please.
  • 0

#36 tenerani

    pivello

  • Members
  • Stelletta
  • 18 Messaggi:

Inviato 21 aprile 2008 - 08:01

deludente
  • 0

#37 starmelt

  • Members
  • StellettaStellettaStellettaStellettaStellettaStelletta
  • 4936 Messaggi:

Inviato 07 maggio 2008 - 13:53

Ok, come avevo già scritto altrove questo Little Lucid Moment l'ho bocciato, in arrivo però c'è una cosa succosissima:

Immagine inserita

MOTORPSYCHO - Haircuts (Stickman Records/2DVD Psychobabble 062) (2008)

Total running time 5 hours and 45 minutes!

Tracklist
Videos:

- Grinder
- Have Fun
- Sheer Profundity
- Another Ugly Tune
- Nothing To Say
- Wearing Yr Smell
- Feel
- Now It's Time To Skate
- Watersound
- Mad Sun
- The Nerve Tattoo
- Manmower
- Sinful Wind-Borne
- Starmelt / Lovelight
- Hey Jane
- The Other Fool
- Walkin' With J.
- High Time
- The Slow Phaseout
- Go To California
- Serpentine

Documentaries:

- This Is Motorpsycho (1995)
- Noorse Helden (2000)

Live:

- Roadwork III: The Four Norsemen Of The Apocalypse - Live at The Paradiso, Amsterdam, November 23rd, 2002

Bonus Documentary:

- Another Ugly Tour (1994, alternate cut)

Extras:

- Mad Sun (1996, acoustic)
- S.T.G. (2000, live at Samfundet, Trondheim)
- Plan #1 (2000, live at Samfundet, Trondheim)
  • 0

#38 Plozzer

    Haddaway

  • Members
  • StellettaStellettaStellettaStellettaStellettaStelletta
  • 5394 Messaggi:

Inviato 08 maggio 2008 - 07:17

Dio mio. Dopo una cosa del genere dovrebbero sciogliersi.
  • 0

Whatever you do, don't


#39 starmelt

  • Members
  • StellettaStellettaStellettaStellettaStellettaStelletta
  • 4936 Messaggi:

Inviato 08 maggio 2008 - 07:47

Ecco la setlist del 2002

Stained glass
Serpentine
Custers last stand
For free
Starmelt/lovelight
Close your eyes
Ricky Massenburg
Bedroom eyes
Watersound
Hogwash
Painting the night unreal
What if...
577
The mirror and the lie
Uberwagner
Circles
STG
Vortex surfer


Forse ci sono un paio di canzoni fuffa di troppo, ma li vidi in quel tour e spaccarono il culo lo stesso.


La speranza resta sempre  quella che si mettano a scavare gli archivi live anni novanta. Se vogliono far contenti i loro deadheads la via è quella.
  • 0

#40 Plozzer

    Haddaway

  • Members
  • StellettaStellettaStellettaStellettaStellettaStelletta
  • 5394 Messaggi:

Inviato 08 maggio 2008 - 16:22

Ecco la setlist del 2002


Tour di "It's a Love Cult"? Li vidi un paio di volte e furono notevoli. Il meglio, comunque, appena dopo "Let Them Eat Cake" - ovviamente perché non li ho mai visti suonare quando giravano con Deathprod.
  • 0

Whatever you do, don't


#41 starmelt

  • Members
  • StellettaStellettaStellettaStellettaStellettaStelletta
  • 4936 Messaggi:

Inviato 12 maggio 2008 - 09:52

Sì.
Di quel concerto allo 041 di Marghera ricordo un monolite da mezz'ora Painting The Night Unreal->Hogwash->Tristano che ti risucchiava la materia cerebrale dalle orecchie, e le sorprese Watersound e All Is Loneliness.

Tra l'altro nei momenti di psychonautismo molesto mi ero scaricato il concerto che sarà il terzo Roadwork, a memoria mi piaceva parecchio.
  • 0

#42 starmelt

  • Members
  • StellettaStellettaStellettaStellettaStellettaStelletta
  • 4936 Messaggi:

Inviato 21 maggio 2008 - 07:59

Dato che è da un bel po’ che ho perso il treno delle novità mi sto riavvolgendo sulle certezze o su classici mai apprezzati fino in fondo (grazie all’attuale adorazione di Bone Machine sento che Waits è finalmente a portata di mano). Complice il nuovo disco e il DVD in uscita è sul trio norvegese che mi sono riaffacciato ultimamente.
Approfitto dei riascolti per buttare giù una personale guida motorpsychedelica. Chiedo perdono anticipato per l'inutilità e la prolissità.

Maiden Voyage (1990): demo su cassetta, quattro pezzi, registrazione degna del black metal che andava al momento a quelle latitudini, lo stile, un punk hard mai veramente grunge. Gran pezzo la svelta Queen Chinee mentre l’acustica Blueberry Daydream fa intravedere delle potenzialità non comuni.

Lobotomizer (1991): alla batteria sedeva ancora tale Killer, Bent aveva un amplificatore del basso scassato e la rotta del trio era un truce stoner-grunge-metal. Muri di elettricità, voce da sgozzato, sound violento e grezzo. Purtroppo lo stile è ancora da affinare, buoni i pezzi che si muovono un po’ fuori dal coro ossia la calvacatona seventies Hogwash e Frances dove fanno capolino una chitarra acustica e una melodia istantanea.

8 Soothing Songs For Rut (1992): raccolta del singolo 3 Songs For Rut e del mini Soothe. Arriva Geb alla batteria e sia lo stile che il sound iniziano ad evolversi. A lato dei soliti assalti (Have Fun, Loaded), impressionano la lunga e malinconica Lighthouse Girl e Sister Confusion, brano che al di là dell’oceano avrebbe potuto fare veri disastri. In chiusura una versione “watchtowery” di California Dreaming.

Demon Box (1993): le cose si fanno finalmente serie. Deathprod e Lars Lien (altra presenza fondamentale nel gruppo, i due sono un po’ le facce di una medaglia: lo sperimentatore e l’arrangiatore) entrano in organico in pianta stabile, gli altri tre finalmente iniziano a prendere confidenza con sempre più strumenti e sempre più stili. Demon Box si apre e si chiude con la stessa canzone suonata prima in maniera acustica e poi elettrica (trascinante in maniera pazzesca quest’ultima, trattenersi dal cantare è un’impresa), si passa poi per l’hard grunge (Nothing To Say, altro classico, anche se non l’ho mai amato), per la lobotimizerisiana (??) Feedtime e via via tra lo-fi acustico casalingo (Tuesday Morning, Come On In), tirate elettriche (Sunchild, Junior). Restano da citare la monumentale Demon Box, la cover di All Is Loneliness di Moondog e la splendida Plan#1.

Mountain EP (1993): la versione in vinile di Demon Box includeva tre pezzi non presenti su cd, due sono superflui, il terzo no, Moutain è un macigno da dieci e più minuti, la scelta quindi è quella di farne un mini dando l’avvio ad una serie di EP che accompagneranno gli album maggiori. Lo standard è: cinque pezzi, una cover o un remake, un po’ di weirdness, il tutto per 20-30 minuti di durata. Qui oltre alla title track sfilano Flesh Harrower, forse il loro brano più violento (Deathprod come cantante-screamer è un grande), una cover apocalittica di House Of The Pooneil Corners e un altro paio di strambezze (Viscount Grisnah è un brave strumentale per batteria, organo e echoplex registrato attraverso il muro del bagno).

Another Ugly EP (1994): altro mini, anche migliore del precedente, oltre ai tributi ai Kiss, ai Motorhead e allo zio di Geb, sfilano la strambissima Another Ugly Tune, il remake di Blueberry Daydream e lo splendido crescendo di She Used To Be A Twin.

Timothy’s Monster (1994): cambio di etichetta. Abbandonata la Voices Of Wonders i Motorpsycho passano alla neonata Stickman (se non sbaglio nata proprio per produrre loro). L’ispirazione compositiva è allo zenit e Timothy’s Monster risulta essere il loro personale capolavoro. Lo stile inoltre evolve ulteriormente, il lato hard viene abbandonato in favore di quella slackeness di cui i Pavement erano i massimi portavoce al momento, gli arrangiamenti si fanno più curati, le parti acustiche acquistano sempre più peso, il lato pop emerge sempre più.
Nel primo cd sfilano Feel, lofi acustico/intimista che apre il disco, i potenziali singoli killer Trapdoor e Wearing Yr Smell, Beatiful Sister (da qualche parte avevo letto Syd Barrett incatenato a pane e feedback), la sognante On My Pillow (vedere I’m Only Sleeping dei Beatles), Kill Some Day, potenziale inno della generazione x (solito discorso di stare dalla parte sbagliata dell’oceano), Now It’s Time To Skate, incanto acustico che si elettrifica nel finale (con un Geb sempre più smaliziato al banjo) e in chiusura Watersound altra meraviglia che parte soffusa e tremolante per esplodere in mille frammenti.
La divisione in doppio cd in questo caso è significativa, infatti sul primo sfilano canzoni più o meno standard, il secondo è molto più sperimentale e tira un po’ le somme del gruppo. I quattro brani sono esemplificativi delle forze che hanno spinto il gruppo finora, The Wheel è un mostruoso monumento alla reiterazione, il gioiellino Sungravy dice che Nick Drake è un’influenza non indifferente, Grindstone chiude definitivamente col passato metal, la conclusiva The Golden Core, che solitamente viene etichettata come il loro parto migliore (concordo) e che deve parecchio alle stratificazioni orizzontali di Loveless (accompagna con la voce anche Anneli Drecker dei Bel Canto), è un’ estasi malinconica da contemplazione universale.

Tussler (1994): non paghi di aver appena rilasciato un triplo vinile, quei tre folli si reinventano come gruppo country rock per la colonna sono di un film western di serie b. I pezzi sono quasi tutti o cover o remake di loro cose precedenti. Ex assalti elettrici rifatti che diventano canzoni da festa paesana, da sedia a dondolo sotto il porticato, sempre e comunque in un tripudio di banjo e steel guitar. L’album era irreperibile per molti anni e la ristampa del 2004 aggiunge tutto il materiale che mancava e, manco a dirlo, le bonus track sono splendide, vedere le cover di Albuquerque, Lazy Days, o i rifacimenti di A Memory (loro pezzo del ’90), Queen Chinee, o l’inedita (e un po’ fuori posto) Illinois. Per i fan un album spassosissimo.

Wearing Yr Smell EP (1994): ok, con tutto quanto avevano tirato fuori in due anni questo EP è trascurabile, giusto va citata un versione polediana di Junior e la bella cover di President Block di un gruppo norvegese mai sentito.

Blissard (1996): Deathprod resta in organico ma solo per le registrazioni in studio (e il suo intervento è sempre minore) e la malinconia di Timothy’s Monster fa spazio a sventagliate elettriche supersoniche tirate a lustro. Sono queste a tenere banco per gran parte del disco e raggiungono il loro apice con la colossale S.T.G. Per il resto ci sono il singolone The Nerve Tattoo, la dimessa e triste Manmower e un paio di altri numeri buoni (Sinful Wind Borne, Greener).

The Nerve Tattoo EP (1996): primo EP di Blissard e tra le uscite piccole la mia preferita. Dopo il weirdismo di Geb, passano in rassegna un versione follemente acustica di The Wheel (chitarre banjo e violino), la fosca e spaziale Pale Day (made by Deathprod) e Mad Sun, pezzo seriamente killer.

Manmower EP (1996): secondo EP, la consueta stramberia di Geb, una cover di Heaven & Hell, l’introversa 7th Dream e la dedica ai Velvet seconda maniera con Sterling Says.

Angels & Daemons At Play (1997): anche se restano i pezzi sonici (Walking On The Water, Starmelt/Lovelight,  Like Always, In The Family) si prosegue virando verso una psichedelia scura, soprattutto nei lunghi brani cosmici Heartattack Mack e Un Chien D’Espace.

Starmelt EP (1997): altro EP ottimo, solito formato, weirdismo, cover (hard sguaiatissimo degli Humble Pie), Wishing Well, canto in libertà e registrazione in no-fi e il pezzone da novanta Flick Of The Wrist.

Trust Us (1998): altro doppio cd questa volta influenzato dalla psichedelica e soprattutto dal kraut (Can in testa). Dal primo cd si impone Vortex Surfer, melodia sadness e climax totale, perfetto brano da chiusura dei concerti e che da subito diventa un culto da parte dei fan, per il resto ci sono gli heavy spaziali Psychonaut e 577, il singolo Ozone e l’eterea (e bellissima se non fosse tirata troppo per le lunghe) The Ocean In Her Eyes. Il secondo viaggia a ritmi alterni, Radiance Freq soffre della stessa malattia di The Ocean In Her Eyes (leggi lunghezza, anche se il finale ripaga di tutto), Hey Jane è l’altro singolo che per quanto buono risulta essere un po’ stucchevole. Meglio Taifun con la sua coda di Theremin e la piccola e dolce Coventry Boy.

Ozone EP (1998): cover di Young Man Blues, poi le bordate titaniche da un accordo di Back To Source, che stava sul vinile di Angels & Daemons At Play, e la dolcissima e spensierata The Skies Are Full Of… Wine?

Hey Jane EP (1998): mini dai toni estremamente stravaganti. Due i pezzi da tramandare: Celestine weirdismo melodico sconvoltissimo e The Ballad Of Pat & Put ballata lo-fi che si perde nello spazio-tempo.

Roadwork Vol.1, Heavy Metal Iz A Poze, Hardt Rock Iz A Leifschteil, Life In Europe 1998 (1998): visto che i fan sono sempre più dei moderni deadheads si apre la serie che dovrebbe documentare le loro esibizioni live (vera forza del gruppo). Sul retro del cd un invito a comprarlo solo se già si conoscono le uscite in studio, nel cd 80 minuti di rock totale. I primi tre pezzi (The Other Other Foll, A K9 Suite e Super/Wheel) sono biglietti di andata e ritorno per l’iperspazio, poi si picchia durissimo con You Lied e Black To Comm (brano mai registrato ufficialmente degli MC5 e che praticamente consta di un solo accordo). In chiusura la giusta presenza di Vortex Surfer.

Let Them Eat Cake (2000): una netta cesura col passato. Ciao hard, ciao cavalcate, ciao tutto insomma. Il disco è un tributo al pop psichedelico anni sessanta. I fan si dividono, alcuni  gridano allo scandalo, si sentono traditi, altri apprezzano il tentativo di rinnovamento (io tra questi). Le atmosfere sono colorate, gli arrangiamenti ricercatissimi, i toni floreali, un tripudio di canzoni all’acquarello. Non tutto funziona perfettamente ma un pugno di pezzi eccellenti c’è: la sognante Upstairs-Downstairs, il pop di Big Surprise e di My Best Friend, la lenta e malinconica (azzarderei quasi post) Stained Glass.

The Other Fool EP (2000): niente di memorabile, giusto il Funk ’99 (titolo autoesplicativo).

Walking With J EP (2000): l’EP più astruso, solo weirdismi (Captain Geebheart si spiega da sé).

Roadwork Vol.2, The MotorSource Massacre, Motorpsycho, The Source & Deathprod, Live At Kongsberg Jazzfestival 1995 (2001): facciamo un passo indietro, nel ’95 era appena uscito Timothy’s Moster, un album country & western, il gruppo aveva suonato ad alcuni importanti festival metal quando i The Source gli chiesero di fare un doppio concerto jazz. Due band sul palco in contemporanea più Deathprod. Esperienza coraggiosa e giustamente documentata su cd, ma non particolarmente riuscita, soprattutto per le troppe lungaggini.

Barracuda EP (2001): dopo il pop floreale un torrido album hard funk con fiati, cori e tutto il resto. Il tributo a High Time degli MC5 (e al film Punto Zero) è piuttosto evidente. Sette canzoni, qualcuna funziona di più qualcuna di meno, nel complesso si fa ascoltare. Bella l’iniziale Heartbreaker e la psichedelica Dr Hoffman’s Bicycle.

Phanerothyme (2001): si prosegue sulla scia di Let Them Eat Cake, l’effetto sopresa è però svanito e l’impressione inizia ad essere di semplice revivalismo. I Motorpsycho però si ricordano ancora come scrivere canzoni e in alcuni casi ne vengono fuori di buone, Bedroom Eyes con lo spettro di Drake sempre presente, la tirata For Free e Painting The Night Unreal che funziona bene soprattutto dal vivo. Purtroppo c’è anche quell’abominio di Go To California, che se è uno scherzo non l’ho mai capito. (Niente EP di contorno per Phanerothyme)

It’s A Love Cult (2002): disco che chiude (in netto calare) la trilogia west coast. Proprio volendo l’unico pezzo da salvare è The Mirror & The Lie.

Serpentine EP (2002): i pezzi che avanzavano di It’s A Love Cult, fate un po’ voi...

In The Fishtank [Motorpsycho + Jaga Jazzist Horns] (2003): collaborazione per la serie dell’etichetta olandese Konkurrent. Funziona molto bene una versione soffusa e fumosa di Pills Powders & Passionplay e il climax Tristano.

Motorpsycho Presents The International Tussler Society (2004): una porcheria. Il tentativo di un secondo Tussler fallisce miseramente, manca l’ispirazione, mancano le canzoni ma soprattutto la freschezza e l’ingenuità del primo.

Black Hole/Black Canvas (2006): perso per strada anche Geb (si dedica al banjo per il suo progetto bluegrass HGH) il duo si gira indietro e cerca di riconquistare il sound corposo che per tanti anni l’aveva distinto. Le canzoni quindi si orientano alla loro stagione d’oro, e in alcuni casi riescono bene (Hyena, anche se una copia di The One Who Went Away, funziona alla grande), nella maggior parte però non vanno oltre il compitino, in altri casi sono proprio pezzi scarsi. In ogni caso troppi e troppo lumghi.

Little Lucid Moment (2008): ogni tanto mi dico “ma sì qui è carino”, “dai qui funziona bene” ecc. poi vado a riascoltare una qualsiasi cosa e più che disappunto per un disco non riuscito, provo tenerezza per quei due capelloni che, non potendo vivere senza musica, vanno ancora avanti indifferenti a tutto e tutti.

  • 4

#43 Plozzer

    Haddaway

  • Members
  • StellettaStellettaStellettaStellettaStellettaStelletta
  • 5394 Messaggi:

Inviato 22 maggio 2008 - 07:20

Per quanto mi riguarda, ineccepibile.
  • 0

Whatever you do, don't


#44 Köhntarkösz

    Groupie

  • Members
  • StellettaStellettaStelletta
  • 267 Messaggi:

Inviato 23 maggio 2008 - 16:34

Tra l'altro nei momenti di psychonautismo molesto mi ero scaricato il concerto che sarà il terzo Roadwork, a memoria mi piaceva parecchio.

Roadwork 3??  O_O O_O

Che concerto è? E cosa suonano?
  • 0

#45 starmelt

  • Members
  • StellettaStellettaStellettaStellettaStellettaStelletta
  • 4936 Messaggi:

Inviato 24 maggio 2008 - 10:58

E' tutto scritto una pagina fa :P
  • 0

#46 starmelt

  • Members
  • StellettaStellettaStellettaStellettaStellettaStelletta
  • 4936 Messaggi:

Inviato 09 luglio 2008 - 08:21

Hair Cuts: già dall'aspetto è monumentale, confezione digipack, libretto e i due dvd.

I video contenuti nel primo dvd sono di qualità variabile, il budget spesso è più immaginario che reale, i tre davanti alla telecamera non sono proprio smaliziati (e non è necessariamente un male, a volte sono molto buffi) in più non sempre le idee di base (specie all'inizio) sono forti. Il bello è che si vede passo passo l'evoluzione del gruppo, da capelloni incazzati a quarantenni sognatori. Alcuni video validi in assoluto comunque ci sono: Manmower con i pupazzetti, Mad Sun, Wearing Yr Smell e ancora qualcos'altro.

Poi ci sono i due documentari, This Is Motorpsycho è un on the road con qualche pezzo registrato dal vivo (l'ultimo Demon Box con Deathprod, la tussleriana The One Who Went Away suonata all'aperto e ancora qualcosina), l'altro non l'ho ancora visto.

Primo dvd assolutamente impeccabile (ci sono anche due diverse tracce audio coi commenti) secondo dvd meno. Il live (spettacolare eh) non è completo e la scelta dei pezzi, avendo ascoltati gli altri, non è esaltantissima (un po' di fuffa degli ultimi anni). Il peccato è che tanto spazio su dvd è occupato dal terzo documentario che essenzialmente è una versione grezza di This Is Motorpsycho.

Vabbè. Nel complesso una roba definitiva che se apprezzate il gruppo va assolutamente preso.
  • 0

#47 BlackiceLORDofSILENCE

    Classic Rocker

  • Members
  • StellettaStellettaStellettaStellettaStellettaStelletta
  • 3036 Messaggi:

Inviato 09 luglio 2008 - 10:44

secondo me invece il secondo Tussler è meraviglioso: orecchiabilissimo e pieno di pezzetti pop.
anche il primo non è male, ma sai purtroppo io ho ascoltato prima L'international Tussler Society del 2003 e poi il Tussler del 1994.
  • 0
<a href="http://rateyourmusic...ofSILENCE"><img border=0 src="http://rateyourmusic...DofSILENCE.png" width=250 height=72></a>

http://rateyourmusic...ceLORDofSILENCE
http://www.anobii.com/people/moro/
http://www.lastfm.it...r/BlackiceLORD/

la mamma dei sottogeneri del metal è sempre incinta

Che poi Hitler è un personaggio così black metal... esteticamente impossibile non restarne colpiti. Stalin è più death-grindcore. Mussolini garage-punk, Mao invece è doom.


#48 starmelt

  • Members
  • StellettaStellettaStellettaStellettaStellettaStelletta
  • 4936 Messaggi:

Inviato 05 giugno 2009 - 14:53

Motorpsycho + Steve Albini:

Celebrating 20 years: At the beginning of June, Motorpsycho will be releasing a VINYL-ONLY album titled Child of the Future. It consists of seven songs recorded last year with Steve Albini at his studio in Chicago and which they recently finished recording and mixing in Norway.

Sono in ritardo giusto di tre lustri e spiccioli.
  • 0

#49 Plozzer

    Haddaway

  • Members
  • StellettaStellettaStellettaStellettaStellettaStelletta
  • 5394 Messaggi:

Inviato 08 giugno 2009 - 16:53

Sono in ritardo giusto di tre lustri e spiccioli.


asd

Solo vinile perché presumibilmente sarà mediocre.
  • 0

Whatever you do, don't


#50 starmelt

  • Members
  • StellettaStellettaStellettaStellettaStellettaStelletta
  • 4936 Messaggi:

Inviato 18 agosto 2009 - 11:13

Mediocre a esser buoni, questi si sono messi a copiare male i Led Zeppelin stanchi.
Ma anche al di là del genere non c'è un momento uno che si ricordi, una melodia azzeccata, un ritornello da canticchiare.
  • 0




0 utente(i) stanno leggendo questa discussione

0 utenti, 0 ospiti, 0 utenti anonimi