[Pietra Miliare] Velvet Underground & Nico (Vu, 1967)
#1 Guest_FLOYDMAN_*
Inviato 14 giugno 2006 - 19:36
Per ciò che mi riguarda, considero questo album un capolavoro imprescindibile per chiunque voglia entrare nel mondo del rock.
Si comincia con "Sunday Moning" Ballata Dolce ballata che lascia tuttavia l' amaro in bocca, "polistirolo melodico" l' ha definita qualcuno. A proposito, un mio amico l' aveva come suoneria sul cellulare, titolo "enel song" >
Tastiere di Cale ribattute follemente su un incessante re maj in primo piano per un altro capolavoro ??acido?, l?? ottima ??I??m Waiting for the man?, capolavoro reediano che narra di uno straccione che, appunto, sta aspettando l?? uomo che gli venderà la droga.
Andando avanti troviamo l' interessante Femme Fatale, in cui subito "sbattiamo" contro la splendida voce austera e chiaroscurale di Nico, Chanteuse tedesca pupilla di Andy Warhol. Ottima la versione cantata da Cale nella reunion dei Velvet Underground del 94.
Troviamo poi uno dei tre capisaldi dell' album, la reediana "Venus in Furs", in cui per la prima volta volta si sentono le punzecchiature dell' archetto sulla fantastica e sperimentale viola di John Cale. Ottima anche in questo caso la rilettura nel caso della reunion.
Arriva, poi, Il capolavoro di Nico, con l' eroica "All Tomorrow's parties", in cui la voce potente e maestose della grandissima si fa portavoce di una disperata Cenerentola, per poi precipitare in un delirio imperato da "stracci del giovedì" e da "pagliacci della domenica".
Un capolavoro dopo l' altro. Un leggero riff di chitarra annuncia l' intro di un brano epocale, la reediana Heroin, riletta in più e più occasione, come nel Rock'n' roll animal tour e nel già citato "velvet redux" tour.
I don't know just where I'm going
But I'm gonna try for the kingdom if I can
'Cause it makes me feel like I'm a man
When I put a spike into my vein
Then I tell you things aren't quite the same
When I'm rushing on my run
And I feel just like Jesus' son
And I guess that I just don't know
And I guess that I just don't know
incedere incessate e claustrofobico del ritmo, intervallato a sprazzi dalle dissonanti note di viola di Cale hanno reso, giustamente, celeberrimo questo brano che, insieme a "White LIght White Heat" è il mio preferito dei brani dei VU interpretati da Reed.
Ecco, ??I??ll be your mirror? è senza dubbio un pezzo insolito per chi, come me, ha spulciato la discografia solista di Nico. Leggero, dolce. Non ha la cupezza tremebonda e claustrofobia di un Marble Index o di un Camera Oscura (che più che dischi sembrano messe nere). Ottima canzone comunque.
Nelle ultime due canzoni si apre quella che è la fase ??sperimentale? di VU&N, Tha Black Angel death??s song e European son. Nella Prima un Cale che la fa da padrone costruisce un tappeto sonoro dissonante composto da archi folli e visionari. La seconda è una vera e propria Acid Rock song, la buona risposta d?? oltreoceano alla floydiana Interstellar Overdrive.
Line-Up
* Lou Reed ?? voce, chitarra
* John Cale ?? viola elettrica, pianoforte, basso
* Sterling Morrison ?? chitarra, basso
* Maureen Tucker ?? percussioni
* Nico - voce
#2
Inviato 14 giugno 2006 - 20:08
#3 Guest_Pablito_*
Inviato 14 giugno 2006 - 20:13
Senza offesa spero, ma mi spieghi che senso ha aprire una discussione scrivendo un trafiletto di 3 righe come in un riassunto della trama di un film?Da molti considerato il disco più importante della storia della musica, i Velvet underground, insieme alla grandissima chanteuse Nico, sotto il segno del bananone di Andy Warhol hanno segnato senza dubbio la musicalità dei decenni a venire. Tutte le canzoni che formano il disco sono state registrate in due soli giorni, in un decrepito studio di New York
Line-Up
* Lou Reed ?? voce, chitarra
* John Cale ?? viola elettrica, pianoforte, basso
* Sterling Morrison ?? chitarra, basso
* Maureen Tucker ?? percussioni
#4 Guest_FLOYDMAN_*
Inviato 14 giugno 2006 - 20:59
#5 Guest_Pablito_*
Inviato 14 giugno 2006 - 21:07
#6 Guest_FLOYDMAN_*
Inviato 14 giugno 2006 - 21:18
#7
Inviato 14 giugno 2006 - 21:20
Il post iniziale sembra un bigino di una scarsissima guida al rock.
E nella line-up manca Nico.
#8 Guest_Pablito_*
Inviato 14 giugno 2006 - 21:24
Più che altro dimmi tu che interesse dovrebbe avere qualcuno a leggere quelle 4 righe per giunta con la formazione della band sbagliata, visto che manca un elemento decisivo.potresti farmi vedere un esempio di "discussione tipo". No perchè se non si può aprire un topic sui Velvet Underground su un forum di musica non riesco a bene a comprendere il significato di questa cosa. Non ci sono stato molto sul forum vecchio e non so cosa ci fosse stato o meno.
Boh, che devo spiegarti?
#9 Guest_FLOYDMAN_*
Inviato 14 giugno 2006 - 21:51
#10 Guest_Eugenetic Axe_*
Inviato 14 giugno 2006 - 21:58
l?? ottima ??I??m Waiting for the man?, capolavoro reediano che narra di uno straccione che, appunto, sta aspettando l?? uomo che gli venderà la droga.
Non è detto che è uno straccione...
Cmq, hai dimenticato RUN RUN RUN e THERE SHE GOES AGAIN.
Ah, un bel 'fanculo' da parte mia al tuo amico che ha chiamato SUNDAY MORNING "Enel Song".
#11
Inviato 14 giugno 2006 - 22:22
#12 Guest_Eugenetic Axe_*
Inviato 14 giugno 2006 - 22:25
#13
Inviato 14 giugno 2006 - 22:30
Sbaglio o VU & NICO ha influenzato il 95% della musica che c'è stata dopo?
e c'è da discuterne?
#14 Guest_Eugenetic Axe_*
Inviato 14 giugno 2006 - 22:32
#15
Inviato 14 giugno 2006 - 22:34
cmq "heroin" è uno dei capolavori della musica a partire dal 2000 a.c.
#16
Inviato 14 giugno 2006 - 22:54
Sono veramente deluso. State raddrizzando le seggiole sul relitto del Titanic.
Il punto è che questi argomenti sono morti e sepolti. Non credo che qui nemmeno fra 10 o 20 pagine spunterà fuori un intervento interessante. E dell'opinione di ognuno, scusate tanto la brutalità, ma che ce ne frega? cosa c'è da tramandare ai posteri, ancora, riguardo Velvet Underground & Nico? Se vogliamo far diventare Ondarock un museo delle cere continuiamo pure. Io pensavo fosse qualcosa di diverso, che almeno non fosse banale come i commenti degli utenti di Amazon.
Non per dire, ma questo forum aveva ben altra fama, ragazzi. Si può sapere che cazzo è successo?
Ciao a tutti...
#17 Guest_Eugenetic Axe_*
Inviato 14 giugno 2006 - 22:59
#18
Inviato 14 giugno 2006 - 23:06
questo è IL disco.
No. IL disco è White Light/White Heat.
TYPE O NEGATIVE. SLOW, DEEP AND HARD. Parole, musica e gesta di PETER STEELE
C A P T A I N M A S K R E P L I C A. Vita e arte di Don Van Vliet, CAPTAIN BEEFHEART
MEET AROUND THE ROCK - BEST OF ROCK (con Claudio Dosa & Federico Frusciante)
三生石
#19 Guest_Eugenetic Axe_*
Inviato 14 giugno 2006 - 23:08
questo è IL disco.
No. IL disco è White Light/White Heat.
Diciamo se la giocano. VU & NICO però è prodotto meglio.
#20 Guest_Link_*
Inviato 14 giugno 2006 - 23:15
Ma anche White Light/White Heat è prodotto da Wilson? Perchè ho appena letto su un libro delle dichiarazioni di Morrison o Cale non ricordo, che affermavano che Warhol, tanto esaltato come produttore del primo album, in realtà non fece niente, che il grosso del lavoro fu svolto da Wilson.. Addirittura Wilson viene definito come "il miglior produttore che abbiamo mai avuto" o qualcosa di simile
questo è IL disco.
No. IL disco è White Light/White Heat.
Diciamo se la giocano. VU & NICO però è prodotto meglio.
#21
Inviato 14 giugno 2006 - 23:17
questo è IL disco.
No. IL disco è White Light/White Heat.
Diciamo se la giocano. VU & NICO però è prodotto meglio.
E chi se ne frega!
TYPE O NEGATIVE. SLOW, DEEP AND HARD. Parole, musica e gesta di PETER STEELE
C A P T A I N M A S K R E P L I C A. Vita e arte di Don Van Vliet, CAPTAIN BEEFHEART
MEET AROUND THE ROCK - BEST OF ROCK (con Claudio Dosa & Federico Frusciante)
三生石
#22 Guest_DiamondSeaII_*
Inviato 15 giugno 2006 - 11:13
#23
Inviato 15 giugno 2006 - 11:17
Quindi, ben vengano sia discussioni sui vecchi classici che sugli albumi migliori dell'anno attuale. ^^
You're an island of tranquillity in a sea of chaos. :.:: Last.fm
#24
Inviato 15 giugno 2006 - 17:29
Io preferisco cmq VU&N, e la mia preferita è Venus in Furs!
#25
Inviato 16 giugno 2006 - 18:05
oserei dire imprescindibile, dovrebbe essere il fulcro di ogni discoteca che si rispetti.
ci andrei più cauto in quanto a "proposta rivoluzionaria" (appannaggio più del successivo lavoro dei VU); infatti, VU&N raccoglie (e non poteva essere altrimenti) ed elabora il rock primitivo spogliato dei primi orpelli pop, come dimostra There she goes again, pressochè fedele riproposizione di Hitch Hike di Marvin Gaye interpretata dai Rolling Stones (apparsa l'anno prima sull'epocale Out of our heads)
(Arturo Toscanini)
molti si chiedono se il pop/rock possa essere una forma d'arte musicale o meno; ebbene, lo è sicuramente... ma solo quando risponde al requisito esposto da Don Van Vliet:
« Non voglio vendere la mia musica. Vorrei regalarla, perché da dove l'ho presa non bisogna pagare per averla »
#26
Inviato 16 giugno 2006 - 18:08
concordo pienamenteIn effetti non c'è molto da dire su un disco del genere,assoluto e imprescindibile.Però non ci vedo niente di male a riesumare questi capolavori,magari qualcuno ha ancora volglia di parlarne o magari non gli è ne frega niente dei migliori dischi del 2006.
#27
Inviato 17 giugno 2006 - 10:32
Scusa ma ti sembra di poter dire che "venus in furs", "european son", "heroin"(ed un po' tutte a parte there she goes again e run run run) possano definirsi come "rock primitivo spogliato dai primi orpelli pop"? E' proprio una definizione riduttiva, oltre che sbagliata. E l'influenza free-jazz? E la voce di Reed? E la voce di Nico? E la viola di Cale?ci andrei più cauto in quanto a "proposta rivoluzionaria" (appannaggio più del successivo lavoro dei VU); infatti, VU&N raccoglie (e non poteva essere altrimenti) ed elabora il rock primitivo spogliato dei primi orpelli pop, come dimostra There she goes again, pressochè fedele riproposizione di Hitch Hike di Marvin Gaye
(poi cos'è il rock primitivo scusa? il rock'n roll?)
#28
Inviato 17 giugno 2006 - 10:56
Sbaglio o VU & NICO ha influenzato il 95% della musica che c'è stata dopo?
No, solo il 94,75%, ma sono proiezioni Nexus e si sa come vanno prese.
E' un disco che non mi ha mai preso. Mi piace moderatamente, ne riconosco l'importanza anche se trovo che in questi anni sia iper-sopravvalutato (disco piu' grande di sempre? e' forse possibile individuarne uno solo?). In particolare credo si tenda a pomparlo eccessivamente per l'indubbia influenza che ha avuto e non tanto per il (comunque grande) valore dei pezzi che contiene. Sicuramente e' un limite mio, ma la maniera principale in cui riesco a farmi sorprendere da questo disco e' pensando "cavolo, eravamo nel 67". Prendendo per esempio "Waiting for the man" e ascoltando chitarra e batteria l'influenza sul kraut e' evidente, e credo che nessuno prima di allora avesse mai sfruttato un impianto cosi' minimalista in ambito rock. Tolta la contestualizzazione temporale, pero', a me non riesta nient'altro che una bella canzone, che non mi colpisce piu' che tante altre belle canzoni che conosco, non ci esco pazzo insomma. Devo poi dire che il mio amore per Cale (quello post-VU) fa' si' che la cosa che apprezzi di piu' del disco sia il suo contributo, che non riesco a non vedere come assolutamente maggioritario in tutti i pezzi migliori.
Un po' provocatoriamente chiedo: ma tutta questa gente (non tanto qui quanto in generale tra gli amanti di musica) ritiene VU&Nico il disco piu' grande di sempre perche' l'ha letto qui piuttosto che la' o perche' ascoltando questo e un sacco di altri dischi e' (per quanto possibile) autonomamente giunto a questa conclusione?
#29
Inviato 17 giugno 2006 - 11:00
Sbaglio o VU & NICO ha influenzato il 95% della musica che c'è stata dopo?
No, solo il 94,75%, ma sono proiezioni Nexus e si sa come vanno prese.
E' un disco che non mi ha mai preso. Mi piace moderatamente, ne riconosco l'importanza anche se trovo che in questi anni sia iper-sopravvalutato (disco piu' grande di sempre? e' forse possibile individuarne uno solo?). In particolare credo si tenda a pomparlo eccessivamente per l'indubbia influenza che ha avuto e non tanto per il (comunque grande) valore dei pezzi che contiene. Sicuramente e' un limite mio, ma la maniera principale in cui riesco a farmi sorprendere da questo disco e' pensando "cavolo, eravamo nel 67". Prendendo per esempio "Waiting for the man" e ascoltando chitarra e batteria l'influenza sul kraut e' evidente, e credo che nessuno prima di allora avesse mai sfruttato un impianto cosi' minimalista in ambito rock. Tolta la contestualizzazione temporale, pero', a me non riesta nient'altro che una bella canzone, che non mi colpisce piu' che tante altre belle canzoni che conosco, non ci esco pazzo insomma. Devo poi dire che il mio amore per Cale (quello post-VU) fa' si' che la cosa che apprezzi di piu' del disco sia il suo contributo, che non riesco a non vedere come assolutamente maggioritario in tutti i pezzi migliori.
Un po' provocatoriamente chiedo: ma tutta questa gente (non tanto qui quanto in generale tra gli amanti di musica) ritiene VU&Nico il disco piu' grande di sempre perche' l'ha letto qui piuttosto che la' o perche' ascoltando questo e un sacco di altri dischi e' (per quanto possibile) autonomamente giunto a questa conclusione?
I'm waiting for the man, Venus in Furs, All tomorrow's parties, Heroin, The Black Angel's Death Song e European Son, spesso provocano un orgasmo musicale. A me.
#30
Inviato 17 giugno 2006 - 11:54
Vabbeh ma che c'entra questo con tutto quello che ha detto Wago?
Sbaglio o VU & NICO ha influenzato il 95% della musica che c'è stata dopo?
No, solo il 94,75%, ma sono proiezioni Nexus e si sa come vanno prese.
E' un disco che non mi ha mai preso. Mi piace moderatamente, ne riconosco l'importanza anche se trovo che in questi anni sia iper-sopravvalutato (disco piu' grande di sempre? e' forse possibile individuarne uno solo?). In particolare credo si tenda a pomparlo eccessivamente per l'indubbia influenza che ha avuto e non tanto per il (comunque grande) valore dei pezzi che contiene. Sicuramente e' un limite mio, ma la maniera principale in cui riesco a farmi sorprendere da questo disco e' pensando "cavolo, eravamo nel 67". Prendendo per esempio "Waiting for the man" e ascoltando chitarra e batteria l'influenza sul kraut e' evidente, e credo che nessuno prima di allora avesse mai sfruttato un impianto cosi' minimalista in ambito rock. Tolta la contestualizzazione temporale, pero', a me non riesta nient'altro che una bella canzone, che non mi colpisce piu' che tante altre belle canzoni che conosco, non ci esco pazzo insomma. Devo poi dire che il mio amore per Cale (quello post-VU) fa' si' che la cosa che apprezzi di piu' del disco sia il suo contributo, che non riesco a non vedere come assolutamente maggioritario in tutti i pezzi migliori.
Un po' provocatoriamente chiedo: ma tutta questa gente (non tanto qui quanto in generale tra gli amanti di musica) ritiene VU&Nico il disco piu' grande di sempre perche' l'ha letto qui piuttosto che la' o perche' ascoltando questo e un sacco di altri dischi e' (per quanto possibile) autonomamente giunto a questa conclusione?
I'm waiting for the man, Venus in Furs, All tomorrow's parties, Heroin, The Black Angel's Death Song e European Son, spesso provocano un orgasmo musicale. A me.
Io penso che, oltre che futile, e' oggettivamente impossibile trovare un "disco piu' grande di sempre". Perche', dato un range di dischi considerati quasi all'unanimita' capolavori, il migliore di tutti sara' per forza sempre scelto secondo un criterio del tutto soggettivo. Si puo' dire che un disco e' tra i migliori, ma mai mi permetterei di dire che e' il capolavoro supremo del rock.. Un criterio leggermente piu' oggettivo e verificabile e' l'importanza storica. Credo sia sopratutto per questo secondo parametro che molti considerino VU e Nico come il caposaldo.In particolare credo si tenda a pomparlo eccessivamente per l'indubbia influenza che ha avuto e non tanto per il (comunque grande) valore dei pezzi che contiene.
#31
Inviato 17 giugno 2006 - 12:14
Scusa ma ti sembra di poter dire che "venus in furs", "european son", "heroin"(ed un po' tutte a parte there she goes again e run run run) possano definirsi come "rock primitivo spogliato dai primi orpelli pop"?
si
(poi cos'è il rock primitivo scusa? il rock'n roll?)
il rock suonato dai primitivi
(Arturo Toscanini)
molti si chiedono se il pop/rock possa essere una forma d'arte musicale o meno; ebbene, lo è sicuramente... ma solo quando risponde al requisito esposto da Don Van Vliet:
« Non voglio vendere la mia musica. Vorrei regalarla, perché da dove l'ho presa non bisogna pagare per averla »
#32
Inviato 17 giugno 2006 - 12:24
E se fosse prodotto meglio non sarebbe WL/WH...
questo è IL disco.
No. IL disco è White Light/White Heat.
Diciamo se la giocano. VU & NICO però è prodotto meglio.
E chi se ne frega!
#33
Inviato 17 giugno 2006 - 12:31
siScusa ma ti sembra di poter dire che "venus in furs", "european son", "heroin"(ed un po' tutte a parte there she goes again e run run run) possano definirsi come "rock primitivo spogliato dai primi orpelli pop"?
Ah beh, proprio classiche canzoni rock, soprattutto european son!
Qui ci vorrebbe il trio medusa
Evviva il rock dei primitivi!
#34
Inviato 17 giugno 2006 - 13:43
disco bellissimo, di importanza capitale nello sviluppo del rock come forma d'arte.
oserei dire imprescindibile, dovrebbe essere il fulcro di ogni discoteca che si rispetti.
ci andrei più cauto in quanto a "proposta rivoluzionaria" (appannaggio più del successivo lavoro dei VU); infatti, VU&N raccoglie (e non poteva essere altrimenti) ed elabora il rock primitivo spogliato dei primi orpelli pop, come dimostra There she goes again, pressochè fedele riproposizione di Hitch Hike di Marvin Gaye interpretata dai Rolling Stones (apparsa l'anno prima sull'epocale Out of our heads)
Perchè la proposta del primo disco dovrebbe essere meno rivoluzionaria del secondo? Non mi risulta che altri gruppi suonassero musica del genere prima di "Velvet Underground & Nico", e lo stesso potrei dire ovviamente per "White Light / White Heat". "Venus In Furs", "All Tomorrow's Parties", "Heroin", "The Black Angel's Death Song", "European Son" mi sembrano brani abbastanza rivoluzionari. Ed a parte questo, l'equilibrio raggiunto dall'esordio è memorabile, un perfetto mix di elementi tra loro diversi. Che poi si preferisca il secondo disco è un altro conto, anche io in certi periodi preferisco uno piuttosto che l'altro, ma solo perchè sono entrambi immensi. Resto convinto però che se anche non avessero pubblicato il secondo disco, comunque oggi sarebbero considerati dei rivoluzionari.
#35
Inviato 17 giugno 2006 - 14:39
Soggettivamente cmq non considero l' album il migliore di tutti i tempi ( per un parere personale lo ammetto), però credo sia stupefacente, in primis perchè per i tempi era davvero qualcosa di assolutamente unico( già dire nuovo non gi renderebbe giustizia), e poi perchè ancor oggi è un album che si fa ascoltare e si fa apprezzare, non è affatto invecchiato. E poi è un ottimo album di rock.
#36
Inviato 17 giugno 2006 - 16:08
Io ho sempre riconosciuto che VU&Nico è stato un album unico e rivoluzionario nella storia del rock. Per la musica, oscura ed ossessiva e per i testi, scabrosi e decadenti. Niente prima d'allora aveva suonato in questo modo, e su questo non ci piove.
Non capisco però quale sia questa straordinaria influenza che i Velvet Underground abbiano avuto su tutto il rock successivo. Floydman dice che ha influenzato il 95% della musica che c'è stata dopo, Claudio, nella sua pietra, dice addirittura che "si può scorgere un passaggio di The Velvet Undeground & Nico in quasi ogni singolo brano del rock moderno". Ma quali sono, in concreto, i filoni e gli artisti sui quali questo disco ha avuto un'influenza così grande? Non ho alcun intento polemico, è solo che tra i gruppi che ascolto non ce n'è quasi nessuno che si possa dire influenzato dai VU.
La seconda riflessione è di carattere esclusivamente personale. Forse è proprio perché è così diverso dal "resto" del rock, ma questo disco non mi piace e non riesco ad ascoltarlo per intero. A questo punto penso che sia un mio limite, visto che tutti lo elogiano oltremisura...
#37
Inviato 17 giugno 2006 - 18:15
Non capisco però quale sia questa straordinaria influenza che i Velvet Underground abbiano avuto su tutto il rock successivo
Dipende anche dal genere di musica che ascolti, ma personalmente la loro influenza l'ho sentita in una marea di artisti e dischi, che sarebbe difficile catalogare. Bisogna considerare che effettivamente quasi tutto il rock "alternativo" ha beneficiato in un modo o nell'altro delle intuizioni dei Velvet, ed in questo senso sono fondamentali sia il primo che il secondo disco.
Io ho sempre riconosciuto che VU&Nico è stato un album unico e rivoluzionario nella storia del rock. Per la musica, oscura ed ossessiva e per i testi, scabrosi e decadenti. Niente prima d'allora aveva suonato in questo modo, e su questo non ci piove.
E comunque, non ti basta tutto questo, cosa t'importa delle presunte influenze su Tizio o Caio? Se non senti queste influenze non ci fa niente, alla fine dei conti un'opera d'arte non deve per forza essere influente, anche se non mi sembra assolutamente questo il caso.
#38
Inviato 17 giugno 2006 - 18:33
Ci ho pensato bene prima di intervenire in questo topic e ora vado con i piedi di piombo per non innescare un'ennesima polemica.
Io ho sempre riconosciuto che VU&Nico è stato un album unico e rivoluzionario nella storia del rock. Per la musica, oscura ed ossessiva e per i testi, scabrosi e decadenti. Niente prima d'allora aveva suonato in questo modo, e su questo non ci piove.
Non capisco però quale sia questa straordinaria influenza che i Velvet Underground abbiano avuto su tutto il rock successivo. Floydman dice che ha influenzato il 95% della musica che c'è stata dopo, Claudio, nella sua pietra, dice addirittura che "si può scorgere un passaggio di The Velvet Undeground & Nico in quasi ogni singolo brano del rock moderno". Ma quali sono, in concreto, i filoni e gli artisti sui quali questo disco ha avuto un'influenza così grande? Non ho alcun intento polemico, è solo che tra i gruppi che ascolto non ce n'è quasi nessuno che si possa dire influenzato dai VU.
La seconda riflessione è di carattere esclusivamente personale. Forse è proprio perché è così diverso dal "resto" del rock, ma questo disco non mi piace e non riesco ad ascoltarlo per intero. A questo punto penso che sia un mio limite, visto che tutti lo elogiano oltremisura...
Non è che debba piacerti per forza, eh
A me il disco piace molto non per la sua presunta (a ragione) imprescindibilità e importanza sul rock successivo... Semplicemente mi appassiona la musica nel suo insieme, sia compisizioni che arrangiamenti che bassa qualità che atmosfera. E chissenefrega se è rivoluzionario
Comunque un gruppo in cui si sentono molto i Velvet Underground sono i Pavement, secondo me... Il cantante sembra quasi Lou Reed!
Poi, per gli altri gruppi, lascio la parola agli altri (sicuramente più esperti di me in materia)...
#39
Inviato 17 giugno 2006 - 20:34
Io personalmente non ho una grande conoscenza dei REM però è anche vero che non per forza l' influenza deve essere macroscopica, magari si può solamente intuire nello spirito di un album, la musica che accoglie l' influenza può essere semplicemente ispirata al modello. Tutto qui.
#40 Guest_Eugenetic Axe_*
Inviato 05 ottobre 2006 - 16:48
#41
Inviato 05 ottobre 2006 - 17:05
Questo thread cominciava ad ammuffire. Indi, per la gioia dei miei detrattori, riporto su.
Perdonami Eugene, non è mia intenzione polemizzare, ma che diavolo di senso ha riportare su un thread se non si ha assolutamente nulla da aggiungere?
From Their Minds To Yours
Domanda: È vero che in una delle vostre prime performances ingoiaste dei microfoni?
Ilpo: Sì, quando io e Mika ci chiamavamo "Sine", dopo gli Ultra 3. Uno di noi ingoiò i microfoni e l'altro suonò il suo corpo battendogli il torso.
warning: there is nothing wrong. all distorsions are fully intentional.
#42
Inviato 05 ottobre 2006 - 17:09
Questo thread cominciava ad ammuffire. Indi, per la gioia dei miei detrattori, riporto su.
Perdonami Eugene, non è mia intenzione polemizzare, ma che diavolo di senso ha riportare su un thread se non si ha assolutamente nulla da aggiungere?
Sì, appunto finiamola con questa cattiva abitudine, per favore.
#43
Inviato 05 ottobre 2006 - 17:17
Questo thread cominciava ad ammuffire. Indi, per la gioia dei miei detrattori, riporto su.
Si ma m'è anche servito per rendermi conto che si può aprire un thread da visitatore...e molti altri,guardando "chi è online",visitano tranquillamente il forum.
Sarei curioso di sapere com'è possibile,così per curiosità....e per continuare a non aggiungere niente.... :-*
#44
Inviato 05 ottobre 2006 - 17:21
#45
Inviato 05 ottobre 2006 - 17:27
Resta il "mistero" dei visitatori nella lista online....
#46 Guest_Julian_*
Inviato 05 ottobre 2006 - 17:55
#47
Inviato 05 ottobre 2006 - 17:57
#48
Inviato 05 ottobre 2006 - 18:02
Beh oggi per la prima volta nella mia vita ho letto, nel mio nuovo dizionario della musica rock a cura di un diplomato al conservatorio in pianoforte, che il primo disco dei Velvet Underground è buono ma ampiamente sopravvalutato e che il secondo è pessimo. Questo a ulteriore conferma della relatività delle considerazioni critiche (anche se compiute da una persona preparatissima dal punto di vista musicale), nonchè dell'ancora attuale validità del rapporto fra "romanticismo" e "classicismo" : la propria concezione della musica ,nel suo complesso, alla fine prevale su qualunque considerazione di carattere tecnico.
Pensi davvero che un diplomato al conservatorio in pianoforte possa essere un buon critico rock ?
#49
Inviato 05 ottobre 2006 - 18:05
Pensi davvero che un diplomato al conservatorio in pianoforte possa essere un buon critico rock ?
Certo il fatto di essere diplomato al conservatorio non rende automaticamente un buon critico rock, ma non vedo perche' dovrebbe fare il contrario!
#50 Guest_Julian_*
Inviato 05 ottobre 2006 - 18:08
Inutile dire che stravede per tutto ciò che in qualche modo si avvicina alla classica (venerazione assoluta per i grandi del progressive, per Sgt. Pepper's, per alcune cose di Zappa) e disprezza quasi tutto ciò che suona troppo "grezzo" (con alcune apparentemente inspiegabili eccezioni: parla benissimo del talento melodico di Cobain e Westerberg, di alcune cose degli U2, di alcuni dischi dei Sonic Youth).
Comunque io trovo il suo lavoro molto interessante proprio per le analisi tecniche, ma trovo per l'appunto che il suo approccio classico sia distantissimo dall'universo rock e non faccia che confermare il relativismo della critica.
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