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Sicko (M. Moore, 2007)


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238 replies to this topic

#1 Notker

    Scaruffiano

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Inviato 25 agosto 2007 - 22:27

ho appena finito di vedere questo film.

cominciamo dai difetti, tanto per toglierci di mezzo il "dovere".
Sicko rende evidente una cosa che nel precedente film, Fahrenheit 9/11, vuoi per la carica emotiva scatenata dall'argomento trattato vuoi per la generale ammirazione suscitata dal film dopo Cannes, era rimasta nell'ombra: Moore è sicuramente un documentarista appassionato (di passione civile) e, anche quando tratta argomenti scottanti e terribili, non disdegna lo houmor ma... ecco il punto... non ama il contraddittorio... e questo, per un giornalista, è uno dei difetti più incresciosi.
in Sicko si presentano le compagnie assicurative e farmaceutiche come dei mostri rabbiosi, assetati del denaro altrui, fantomatiche Spectre guidati da uomini senza scrupolo alcuno. magari sarà anche vero o addirittura peggio, chi lo sa, e probabilmente mai e poi mai uno di quei "boss" avrebbe accettato di farsi intervistare da Moore (in effetti Moore ha avuto problemi enormi di finanziamento e di distribuzione in usa) ma nel film Moore non fa il minimo accenno al tentativo di portare anche la testimonianza di chi è "dentro" una compagnia.
anzi, lo fa... ma intervistando solo coloro che si sono "pentiti".
peccato, perché senza questa evidente mancanza intellettuale, oggi ci troveremmo a commentare uno grande capolarovo cinematografico e giornalistico.

ecco, ora veniamo ai pregi ovvero al "piacere".
l'argomento è arcinoto, non c'è bisogno di dilungarsi.
Moore mette in campo un'inchiesta da brivido, che a modo suo tenta di svelare un sistema economico, politico e sociale (quello dell'assistenza sanitaria in USA) che fa spavento, molto più di un qualunque Bin Landen.
Le storie raccontate, anche in prima persona dai protagonisti, sono vissute con grande partecipazione, con sincera devozione e durante il film non mancano momenti di vera e propria commozione.
ovviamente Moore è troppo in gamba per limitarsi a dire che negli USA, se non hai una copertura assicurativa, rischi di finire molto, ma molto male.
intelligentemente Moore evidenzia l'incredibile barbarie di un sistema sociale dal di dentro ovvero raccontando i drammi di chi la copertura assicurativa ce l'ha ma ai quali, per motivi incredibili e capziosi, le compagnie negano qualsiasi assistenza "al momento giusto".
non vi racconto come, ovviamente, andate a vedere il film e rimarrete di sasso.
inoltre, Moore compie una vera e propria impresa; quella che probabilmente gli ha causato tutti i problemi di distribuzione: prende una manciata di queste "vittime" (tra cui alcuni eroi VVF protagonisti dell'11/09) e li porta a curare, prima a Guantanamo (dove non li fanno nemmeno avvicinare), poi direttamente a L'Avana... L'Avana??... Sì, direttamente tra le fauci del demonio... e indovinate cosa succede?
ovviamente non vi dico nemmeno questo ma sappiate che l'emozione suscitata dall'incontro tra questi americani, gente che pagava le tasse, gente che accudiva una famiglia, gente che pagava un premio assicurativo, gente che s'è rovinata la vita per portare soccorso a Ground Zero, sbattutti in mezzo a una strada nel loro Paese, con i "nemici" cubani è da grande cinema.
dopo la visione del film, con tutti i suoi difetti, ti rimane l'amaro in bocca per quanta ignobile perfidia vi sia negli uomini che lottano per conservare ad ogni costo il loro potere... uomini senza scrupolo, sì... sarebbe stato bello ascoltare anche le loro parole.
il film supera abbondantemente la sufficienza e, grazie a quei momenti così emozionanti, merita sicuramente un bel 7,5/10.

vedevetevel... vedelet... vedoletel... uffa... andate a vederlo!
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« La schiena si piega solo quando l'anima è già piegata »
(Arturo Toscanini)

molti si chiedono se il pop/rock possa essere una forma d'arte musicale o meno; ebbene, lo è sicuramente... ma solo quando risponde al requisito esposto da Don Van Vliet:
« Non voglio vendere la mia musica. Vorrei regalarla, perché da dove l'ho presa non bisogna pagare per averla »

#2 juL fu Sig.M.

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Inviato 26 agosto 2007 - 08:33

Mi ha fatto morire quando parla della Francia... se lo sente Ferrara... asd

A me è piaciuto, Moore non è un giornalista e i suoi docufilm sono palesemente faziosissimi (dove è il problema?), questa volta mi ha emozionato più del solito.
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#3 Guest_runciter_*

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Inviato 26 agosto 2007 - 09:27

anche quando tratta argomenti scottanti e terribili, non disdegna lo houmor ma... ecco il punto... non ama il contraddittorio... e questo, per un giornalista, è uno dei difetti più incresciosi.


a me pare che quello della necessità del "contraddittorio" nelle inchieste giornalistiche o nei documentari sia un principio neo-berlusconiano di recente invezione, ma forse sbaglio.
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#4 Notker

    Scaruffiano

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Inviato 26 agosto 2007 - 09:38

..., ma forse sbaglio.


sì, sbagli
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(Arturo Toscanini)

molti si chiedono se il pop/rock possa essere una forma d'arte musicale o meno; ebbene, lo è sicuramente... ma solo quando risponde al requisito esposto da Don Van Vliet:
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#5 Guest_runciter_*

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Inviato 26 agosto 2007 - 09:57

finché mi parli di scarsa serietà o di mancanza di obiettività posso seguirti senza problemi, ma quando vedo che definisci formalmente il difetto del film (che non ho visto) come "assenza di contraddittorio", l'accusa più usata dai berluscoidi quando vedono messe in piazza certe cosine, e che certe volte ha portato anche a forme di censura "mascherata", allora comincio a preoccuparmi un po'.

e non penso di sbagliare quando dico che questo preciso modo di criticare un'inchiesta o un documentario è piuttosto recente, coetaneo della signorina "par condicio".

[edit] ammazza quanto rompo er ca**o  O_O
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#6 Notker

    Scaruffiano

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Inviato 26 agosto 2007 - 10:39

finché mi parli di scarsa serietà o di mancanza di obiettività posso seguirti senza problemi, ma quando vedo che definisci formalmente il difetto del film (che non ho visto) come "assenza di contraddittorio", l'accusa più usata dai berluscoidi quando vedono messe in piazza certe cosine, e che certe volte ha portato anche a forme di censura "mascherata", allora comincio a preoccuparmi un po'.


come ho scritto, il film mi è piaciuto parecchio e mi ha anche emozionato (vedi voto).
ho peraltro scritto che sarebbe stato "un capolavoro" se Moore avesse incluso per completezza d'informazione anche la posizione delle compagnie assicurative.
se tiri in mezzo Berlusconi solo perchè entrambi abbiamo usato l'espressione "assenza di contraddittorio" vuol dire che il tuo intervento è solo capzioso. i contesti nei quali è stata usata quell'espressione sono totalmente differenti.
e poi è proprio Berlusconi a non amare il contraddittorio (vedi i suoi vari "proclami").

[edit] ammazza quanto rompo er ca**o  O_O


te la canti e te la suoni, eh... ;D
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#7 Guest_runciter_*

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Inviato 26 agosto 2007 - 11:26

se tiri in mezzo Berlusconi solo perchè entrambi abbiamo usato l'espressione "assenza di contraddittorio" vuol dire che il tuo intervento è solo capzioso. i contesti nei quali è stata usata quell'espressione sono totalmente differenti.


che a te sembri capziosità ci può anche stare, questione di punti di vista, non capisco però come fai a dire che i contesti sono totalmente differenti, quando l'accusa di "assenza di contraddittorio" è stata lanciata proprio nei confronti di inchieste giornalistiche o programmi televisivi in cui i rapporti di forza erano praticamente gli stessi (programmi che magari poi sono spariti dal palinsesto).

e comunque le parole sono importanti!
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#8 Brucaliffa

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Inviato 26 agosto 2007 - 12:31

Io non l'ho ancora visto, però in generale penso che il contraddittorio sia una cosa sana perché facendo sentire il punto di vista di tutte le parti in causa (che comunque può essere benissimo manipolato a sua volta) rende più completa e credibile la ricerca delle verità che costituiscono il cuore di un problema, anche a scapito della forza del messaggio che si vuole mandare, specie se le verità che emergono sono in contrasto tra loro e inducono lo spettatore a formulare una propria opinione personale, che magari per tenere conto degli elementi contrastanti in gioco diventa complessa. Ma Moore cerca soprattutto di suscitare una reazione emotiva davanti a un problema politico o sociale, perché così facendo solleva quel giusto grado di indignazione e di rabbia che spinge anche gli spettatori più qualunquisti a prendere una posizione. In questo comunque trovo che non ci sia nulla di male, visto che per ora mi pare che Michael Moore abbia attirato l'attenzione solo su tematiche degne di una campagna di sensibilizzazione.
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Better Call Saul!

#9 Notker

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Inviato 26 agosto 2007 - 14:39

Ma Moore cerca soprattutto di suscitare una reazione emotiva davanti a un problema politico o sociale, perché così facendo solleva quel giusto grado di indignazione e di rabbia che spinge anche gli spettatori più qualunquisti a prendere una posizione.


si certo, una posizione... ma così facendo, grazie al suo stile di indubbio successo, sembra che egli voglia "guidare" la spettatore qualunquista di cui parli a una determinata posizione.
vabè, ora però non fatemi passare per un detrattore di Moore... ce l'ho anche nell'avatar...

In questo comunque trovo che non ci sia nulla di male, visto che per ora mi pare che Michael Moore abbia attirato l'attenzione solo su tematiche degne di una campagna di sensibilizzazione.


in effetti negli USA non si assiste a una grande manifestazione di massa (così come siamo abituati noi in Europa) dai tempi di Martin Luther King.
gli americani si mettono lì, a girare in tondo con i cartelli in mano, sperando di smuovere la coscienza di qualche passante... mah... tutto un altro stile il nostro...
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« La schiena si piega solo quando l'anima è già piegata »
(Arturo Toscanini)

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#10 juL fu Sig.M.

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Inviato 27 agosto 2007 - 08:39

Il film di Moore rappresenta il punto di vista di Moore....e sarebbe così anche se chiamasse a testimoniare le compagnie assicurative, comunque il montaggio di quelle ipotetiche interviste l'avrebbe in mano lui, i tagli li deciderebbe lui ecc...ecc...

Personalmente prefrisco il Moore più chiaramente fazioso di 9/11 e di Sicko che il Moore subdolo e manipolatore del primo BFC.
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#11 Brucaliffa

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Inviato 27 agosto 2007 - 10:21

Dopo averlo visto penso che in questo caso non ci fosse bisogno di un contraddittorio, perché la scelta è quella di mostrare l'indiscutibile sofferenza umana delle persone che vengono abbandonate dalle loro compagnie assicurative nel momento del bisogno, e credo che ci sia poco da contraddire. Il film vuole convincere gli americani della bontà del sistema sanitario pubblico, e per farlo arriva anche a dipingere in maniera rosea certe realtà, come quella europea, che certo non possono essere semplificate così, facendo vedere solo gli aspetti positivi, ma credo che lo scopo di questa propaganda sia comunque nobile. Del resto, anche la bontà di un sistema sanitario affidato a compagnie private profit oriented è sostenuto da una propaganda ideologica antisocialista (ma è vero quel filmato di campagna sociale reaganiano contro la sanità pubblica??), quindi il terreno non era certo vergine.
Quello che manca davvero a questo documentario, molto toccante e anche ironico ed entertaining, nel classico stile di Moore, secondo me è l'opinione degli americani comuni sul proprio sistema sanitario, anche di quelli non malati, per allontanarsi un attimo dal dramma di chi vive in prima persona il tragico abbandono del sistema nel momento del bisogno, e scoprire cosa pensano gli americani in generale della sanità, del perché non deve essere pubblica, del perché preferiscono (e se lo preferiscono davvero) non pagare lo Stato per occuparsi della salute dei cittadini, ecc. Così però sarebbe stato un film per noi, per farci conoscere la percezione e la sensibilità degli americani sul tema della sanità, del pubblico vs privato ecc. Invece questo film è per gli americani, è un film militante, per convincerli della bontà di un sistema sanitario diverso dal loro, quindi va bene così.
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#12 Nekokuma

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Inviato 27 agosto 2007 - 10:59

Dopo averlo visto penso che in questo caso non ci fosse bisogno di un contraddittorio, perché la scelta è quella di mostrare l'indiscutibile sofferenza umana delle persone che vengono abbandonate dalle loro compagnie assicurative nel momento del bisogno, e credo che ci sia poco da contraddire.


Questo secondo me è il punto fondamentale, contraddittorio o no il sistema sanitario americano alcune persone le ha lasciate e le lascia morire, e sinceramente qualsiasi tipo di giustificazione da parte di esponenti delle compagnie assicurative non sarebbe stata per me sufficiente, che cosa puoi dire in questi casi. Vero anche che la situazione europea è dipinta in maniera troppo rosea, però secondo me il principio di base sul quale insiste tutto il film, quello in Europa c'è. Sono esagerati tutti gli aspetti di operatività di questo sistema che nel film sembra rasentino la perfezione, non si fa mai la fila, gli ospedali sono tutti meravigliosi anche esteticamente etc, ma questo rispetto al fatto che in Europa non ti lasciano morire come un cane mi sembra secondario, questa è la verità. Ed è molto importante secondo me che Moore sottolinei il fatto che la scelta e il gradimento da parte degli Americani del sistema sanitario privato è troppo condizionata da malainformazione e soprattutto da una propaganda menzognera che dura da più di mezzo secolo; aggiungeteci il fatto che in America, sempre per via dei soldi da sborsare, diventare una persona istruita non è la cosa più facile del mondo, aggiungeteci che, come diceva quel vecchio inglese nel film, il popolo americano ha paura di troppe cose, cosa che gli impedisce di "insorgere" in un qualsivoglia modo, insomma a me Sicko sembra che spazi dal problema particolare della malasanità a quello più generale delle scelte controllate e del potere della cultura e dell'informazione, così come faceva anche Bowling for Columbine, schierandosi dalla parte dei diritti delle persone da un lato, e della libertà dall'altro. E anche se lo volete chiamare manipolatore, siccome sono d'accordo con le cose verso cui vuole manipolare mi piace lo stesso.
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#13 juL fu Sig.M.

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Inviato 27 agosto 2007 - 12:05

così come faceva anche Bowling for Columbine,


In BFC però distorceva anche il pensiero degli intervistati (che erano di entrambe le parti in causa, molto più che in SickO) tanto che dopo sono fioriti siti che smascheravano le "malzie" e sono fioccate denunce.

Io lo preferisco più apertamente schierato e senza contraddittorio per forza, quello intendevo.
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#14 Nekokuma

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Inviato 27 agosto 2007 - 12:07

Sì anche io comunque, apertamente schierato e quando parla di diritti civili piuttosto che di politica tipo Farenheit.
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#15 Notker

    Scaruffiano

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Inviato 27 agosto 2007 - 12:19

ma introdurre un contradditorio non equivale per forza a scegliere di "non schierarsi", non di certo per uno come Moore.
semplicemente avrebbe, secondo me, fornito un quadro più esauriente dal punto di vista dell'informazione; non sono convinto che il pathos ne avrebbe sofferto... anzi.
tanto è vero che Moore, come ho scritto a inizio thread, non si sofferma sul fatto che in America se non hai soldi non fai molta strada: questo lo sanno tutti, è banale.
Moore evidenza che, al di là della bontà della scelta operata da Nixon nel 71, è proprio il sistema così com'è a fare acqua da tutte le parti ovvero a permettere che l'assistenza sanitaria venga addirittura negata a chi una polizza ce l'ha, solo per far quadrare i bilanci societari.
infatti, in Bowling for Columbine il momento più terribile, dal punto di vista narrativo, è proprio il confronto con Charlton Heston, ovvero la controparte più rappresentativa nel dramma narrato. altro che contraddittorio... terribile.

inoltre, il voler far passare che Canada, Francia e Inghilterra sono una specie di paradiso mentre gli USA sono l'inferno, secondo me, non è il massimo dell'onestà intellettuale.
ma Moore è Moore e se così non fosse oggi staremmo discutendo di un altro documentario, magari meno bello.
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#16 juL fu Sig.M.

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Inviato 27 agosto 2007 - 12:34

infatti, in Bowling for Columbine il momento più terribile, dal punto di vista narrativo, è proprio il confronto con Charlton Heston, ovvero la controparte più rappresentativa nel dramma narrato. altro che contraddittorio... terribile.


Purtroppo qull'effetto era figlio di faziosità talmente gravi da far passare quasi Heston dalla parte della ragione, il che è tutto dire.

Informati online.
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#17 Notker

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Inviato 27 agosto 2007 - 12:40

infatti, in Bowling for Columbine il momento più terribile, dal punto di vista narrativo, è proprio il confronto con Charlton Heston, ovvero la controparte più rappresentativa nel dramma narrato. altro che contraddittorio... terribile.


Purtroppo qull'effetto era figlio di faziosità talmente gravi da far passare quasi Heston dalla parte della ragione, il che è tutto dire.


cioé?

Informati online.


eh, informami
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molti si chiedono se il pop/rock possa essere una forma d'arte musicale o meno; ebbene, lo è sicuramente... ma solo quando risponde al requisito esposto da Don Van Vliet:
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#18 Homer

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Inviato 27 agosto 2007 - 14:55

non ama il contraddittorio


Lui stesso ha parlato di questa mancanza nel suo lavoro perchè ha voluto dare voce a quelle persone che non hanno alcun spazio tra i media americani, mostrando insomma l'altro lato della medaglia e non so quello che mostrano i telegiornali o la stampa nel suo paese.
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"Beh, devo essere ottimista. Va bene, dunque, perché vale la pena di vivere? Ecco un’ottima domanda. Beh, esistono al mondo alcune cose, credo, per cui valga la pena di vivere. E cosa? Ok. Per me... io direi... per Groucho Marx tanto per dirne una, e Willie Mays e... il secondo movimento della sinfonia Jupiter... Louis Armstrong, l'incisione Potatoehea Vlues... i film svedesi naturalmente... L’educazione sentimentale di Flaubert... Marlon Brando, Frank Sinatra, quelle incredibili... mele e pere di Cézanne, i granchi di Sam Wo, il viso di Tracey"

"Saigon. Merda. Sono ancora soltanto a Saigon. Ogni volta penso che mi risveglierò di nuovo nella giungla"


#19 Notker

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Inviato 27 agosto 2007 - 15:26

ecco alcune dichiarazioni di Moore, riportate su My Movies:

Non sarei dovuto essere qui oggi.
Dovevo andare in Bosnia, dove il mio film chiuderà il Festival del Cinema di Sarajevo. Poi mi sono chiesto, ma l'Italia non è vicina alla Bosnia? E questo vi dice tutto su quali siano le conoscenze geografiche di noi americani. La verità è che amo molto questo paese, tra l'altro in Italia - oltre che in Giappone - Fahrenheit 9/11 ha registrato il miglior incasso al botteghino ed essere qui è per me un onore. Ringrazio anche il Ministro della Salute per essere venuta oggi.

Penso che l'umorismo sia necessario nei tempi bui in cui viviamo, e credo che ridere aiuti anche ad ammalarsi di meno. Nel film esploro il sistema sanitario di paesi come il Canada, la Gran Bretagna e la Francia, che è al primo posto della lista stilata dall'OMS. Un motivo di ciò è il fatto che i francesi lavorano meno, hanno dieci settimane di ferie l'anno pagate, contro le due - e non necessariamente pagate - dei lavoratori americani. Nonostante ciò sono più produttivi proprio perché si ammalano di meno. Ma sono stanco di dire che l'Italia è al secondo posto di questa lista, voi potete battere la Francia, l'avete già fatto ai mondiali. Credo che si possa fare molto qui, ma film come il mio sono necessari per aprire gli occhi alla gente. Credo ad esempio che l'umorismo utilizzato da Sabina Guzzanti nel suo film (Viva Zapatero!, Ndr) sia un ottimo esempio di come si possa parlare di politica in maniera divertente. Quando l'ho visto ho pensato che avevo scoperto di avere una sorella, benché completamente sconosciuta, in un altro paese.

Vi potrà sembrare strano, visto che gli Stati Uniti d'America sono considerati il paese più ricco del mondo. Noi abbiamo dottori preparati, i migliori macchinari e inventiamo tanti farmaci. � vero. Purtroppo però ci sono 50 milioni di persone che non possono accedere a tanto benessere solo perché non ne hanno la possibilità economica, e questo è un crimine! Gli altri 250 milioni di americani che hanno l'assicurazione devono comunque pagare perché il sistema sanitario non copre tutte le spese mediche. Succede sempre più spesso che le persone si ritrovino senza casa perché l'ospedale le ha prese come pegno per le spese. Datemi un esempio, uno solo, di un italiano che è andato in bancarotta per non essere riuscito a pagare i conti dell'ospedale. � ovvio che tutti i sistemi sanitari abbiano dei problemi e che la gente si lamenti, ma almeno voi ce l'avete un sistema sanitario, noi no. I vostri problemi impallidiscono di fronte ai nostri. La verità è che il vostro sistema sanitario è sottofinanziato. Sarebbe necessario alzare i fondi per la sanità invece di metterli a disposizione degli Stati Uniti per allearsi in guerre illegali.


in merito al discorso fatto da me sull'"assenza di contraddittorio", che a molti non è piaciuto, scopro con piacere di non essere il solo a pensarla così; ecco cosa scrive My Movies:

Moore però mostra, ancora più che nei film precedenti, i suoi punti deboli. Non ama il contraddittorio se non per metterlo in ridicolo e in questa occasione ha deciso di escluderlo totalmente. Nessun dirigente delle Società di assicurazione compare nel documentario. Ciò che poi più colpisce è l'immagine da Alice nel Paese delle Meraviglie che ci propone delle società canadese, inglese e, in particolare, francese. In quei mondi tutto sembra essere perfetto e idilliaco in materia di assistenza medica. Sappiamo bene che non è così ma Moore non sa resistere alla tentazione di idealizzare rischiando così in realtà di indebolire un j'accuse assolutamente fondato.

porca pupazza, sembra quasi copiato...
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« La schiena si piega solo quando l'anima è già piegata »
(Arturo Toscanini)

molti si chiedono se il pop/rock possa essere una forma d'arte musicale o meno; ebbene, lo è sicuramente... ma solo quando risponde al requisito esposto da Don Van Vliet:
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#20 Homer

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Inviato 27 agosto 2007 - 21:29

Il fatto è che la critica che riporta MyMovies (la mancanza di contradditorio) in realtà è stata una scelta consapevole (come si può leggere nel mio precedente intervento) da parte di Moore. Più o meno condivisibile; io non ho ancora visto il film, ma è una cosa su cui in generale non concordo molto (d'altronde era un difetto anche del precedente Fahrenheit 9/11).
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"Beh, devo essere ottimista. Va bene, dunque, perché vale la pena di vivere? Ecco un’ottima domanda. Beh, esistono al mondo alcune cose, credo, per cui valga la pena di vivere. E cosa? Ok. Per me... io direi... per Groucho Marx tanto per dirne una, e Willie Mays e... il secondo movimento della sinfonia Jupiter... Louis Armstrong, l'incisione Potatoehea Vlues... i film svedesi naturalmente... L’educazione sentimentale di Flaubert... Marlon Brando, Frank Sinatra, quelle incredibili... mele e pere di Cézanne, i granchi di Sam Wo, il viso di Tracey"

"Saigon. Merda. Sono ancora soltanto a Saigon. Ogni volta penso che mi risveglierò di nuovo nella giungla"


#21 astrodomini

    ...

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Inviato 27 agosto 2007 - 23:37

Documentario? Film? Qualsiasi cosa sia mi è parso abbastanza mediocre.

Premesso che trattasi di un argomento interessante e le motivazioni che spingono Moore ad agire sono nobili, la situazione della sanità in USA è immagino abbastanza triste. Il documentario può sensibilizzare certo ma si trattà di qualcosa di assolutamente spartano e decisamente rozzo.
Più che il contraddittorio manca un minimo di inchiesta (anche Santoro e i suoi lo sovrastano), di dati, di approfondimento che per un argomento così sono fondamentali, casi disperati buttati lì per colpire e poco altro, qualche accenno di storia che non aiuta a capire una beneamata cippa (ma prima del 1971 che sistema sanitario vigeva in America?).
Poi il viaggio in Europa che raggiunge il patetico sulle note di Gainsbourg e un disegnare il nostro continente come il giardino dell'Eden senza mostrare i problemi che ci sono, soprattutto senza venire in Italia a vedere un sistema sanitario malgestito e devastato da sprechi e inettitudine (ma secondo Moore andiamo bene no? :-\). Una visione esageratamente partigiana che non fa bene alla credibilità del documento, che non aiuta gli americani che non sanno dov'è il Regno Unito (ma Moore prima fa notare la cosa, poi sfrutta l'ignoranza presunta dei suoi per pompare le sue tesi), che serve solo a creare grande confusione.

Un documentario rozzo, molto gigione, buttato lì e che non riesce mai a mettere a fuoco e a convincere più di tanto. Buono per una prima sensibilizzazione ma patetico in confronto a cose rigorose come 9/11 Press Truth (?), Moore sembra l'americano che descrive fatto documentarista con la rabbia di avere tanti soldi a disposizione spesi malissimo.

(la scena di lui che magnanimo aiuta il webmaster del sito che lo contrasta è astutissima e interessatissima, altresì non sarebbe finita nel film..)
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the music that forced the world into future


#22 Pickpocket

    Roadie

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Inviato 28 agosto 2007 - 00:30

(ma secondo Moore andiamo bene no? :-\).


Per la verità lo dice l'Organizzazione mondiale dela sanità che ci colloca al secondo posto nella lista dei migliori sistemi sanitari al mondo. Qui non si tratta di sprechi, inettitudini e roba varia, il nucleo è: Se ti ammali in Italia sei curato, se ti ammali in america nel 50% dei casi no. Il Times pubblicò un'inchiesta interessantissima sul sistema nostrano che finiva per celebrarlo in maniera assoluta, puoi trovarla facilmente sul web. Ora, le pecche per carità ci sono anche da noi ma cerchiamo di essere obiettivi. Di guardare ogni tanto alla natura prima delle cose. E d'altronde essere essenziali, concisi, rivolgersi alle grandi masse con messaggi chiari e semplici non vuol dire non essere dei buoni giornalisti/documentaristi, vuol dire essere dei missionari.

Io lo vedrò domani e attendo con ansia.
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#23 astrodomini

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Inviato 28 agosto 2007 - 00:44

Con tutte le tasse che paghiamo il fatto che ci garantiscano le cure è assodato, fondamentale, non serve manco parlarne!
Il problema è che i tributi vengono mal gestiti e in molte zone del paese la sanità è a livelli davvero bassi arrivando al paradosso di spostamenti di centinai di chilometri per avere delle cure decenti. Anche nell'autonoma e celebrata regione FVG in molti casi si spinge verso il privato e la sanità non è così buona come si vuole far credere.
Sinceramente non mi accontento di una sanità che è pagata per dare 100 e funziona molto meno, proprio no.

(e la chiudo qui se vuoi si può continuare su vota la trippa!)

Per il resto non è un documentario missionario ma è confusionario e tremendamente fazioso, non so se Moore vuole adattarsi ai compatrioti o meno, quello che posso vedere da spettatore italiano è qualcosa di davvero mediocre. Le cose fatte dalla RAI sono molto meglio, il che è tutto dire!
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#24 Notker

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Inviato 28 agosto 2007 - 03:42

Il fatto è che la critica che riporta MyMovies (la mancanza di contradditorio) in realtà è stata una scelta consapevole (come si può leggere nel mio precedente intervento) da parte di Moore. Più o meno condivisibile;


certo che è una scelta consapevole; mica ho scritto che è stato un "incidente". beh, cavolo, è proprio lì il punto, secondo me.

io non ho ancora visto il film, ma è una cosa su cui in generale non concordo molto (d'altronde era un difetto anche del precedente Fahrenheit 9/11).


e anche questo è stato già scritto.
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(Arturo Toscanini)

molti si chiedono se il pop/rock possa essere una forma d'arte musicale o meno; ebbene, lo è sicuramente... ma solo quando risponde al requisito esposto da Don Van Vliet:
« Non voglio vendere la mia musica. Vorrei regalarla, perché da dove l'ho presa non bisogna pagare per averla »

#25 juL fu Sig.M.

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Inviato 28 agosto 2007 - 07:46


(ma secondo Moore andiamo bene no? :-\).


Per la verità lo dice l'Organizzazione mondiale dela sanità che ci colloca al secondo posto nella lista dei migliori sistemi sanitari al mondo. Qui non si tratta di sprechi, inettitudini e roba varia, il nucleo è: Se ti ammali in Italia sei curato, se ti ammali in america nel 50% dei casi no. Il Times pubblicò un'inchiesta interessantissima sul sistema nostrano che finiva per celebrarlo in maniera assoluta, puoi trovarla facilmente sul web. Ora, le pecche per carità ci sono anche da noi ma cerchiamo di essere obiettivi. Di guardare ogni tanto alla natura prima delle cose. E d'altronde essere essenziali, concisi, rivolgersi alle grandi masse con messaggi chiari e semplici non vuol dire non essere dei buoni giornalisti/documentaristi, vuol dire essere dei missionari.

Io lo vedrò domani e attendo con ansia.


Secondo me confondere Anno Zero o un'inchiesta rigorosa con un docufilm molto emotivo di un americano deluso dal suo sistema sanitario (e a ragione cazzo) è un approccio assolutamente ingenuo e decontestualizzato.
Alla rai non prendono due barche di malati e le portano a Cuba, realizzado uno sbarco di clandestini al contrario.
E' palese che idee così creative e geniali non fanno parte dell'approccio tecnico giornalistico.

Se non le hai apprezzate e continui a piccarti sul fatto che Moore non ha fatto un calcolo del gettito fiscale e del PIL ecc... o non ha tirato in ballo esponenti delle assicurazioni (per poi magai fare tagli e doppiaggi maliziosi come nel suo pimo film) secondo me ti conviene smettere di guardare i suoi film e smettere quindi di dirti poi deluso dopo.

D'altro canto la classifica dell'OMS è sotto gli occhi di tutti, fare le pulci ai primi due paesi in classifica ha senso solo se si vuole perdere di potenza espressiva/emotiva del film, visto che è palese che non sarà mai Moore a sostituirsi al tuo libro di economia o alle inchieste giornalistiche (e per quanto mi riguarda se si mette a farlo diventa ridicolo perchè è palese che non è in grado).
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#26 superunknown

    Emilia Paranoica

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Inviato 28 agosto 2007 - 08:26


(ma secondo Moore andiamo bene no? :-\).


Per la verità lo dice l'Organizzazione mondiale dela sanità che ci colloca al secondo posto nella lista dei migliori sistemi sanitari al mondo. Qui non si tratta di sprechi, inettitudini e roba varia, il nucleo è: Se ti ammali in Italia sei curato, se ti ammali in america nel 50% dei casi no. Il Times pubblicò un'inchiesta interessantissima sul sistema nostrano che finiva per celebrarlo in maniera assoluta, puoi trovarla facilmente sul web. Ora, le pecche per carità ci sono anche da noi ma cerchiamo di essere obiettivi. Di guardare ogni tanto alla natura prima delle cose. E d'altronde essere essenziali, concisi, rivolgersi alle grandi masse con messaggi chiari e semplici non vuol dire non essere dei buoni giornalisti/documentaristi, vuol dire essere dei missionari.

Io lo vedrò domani e attendo con ansia.


Sull'espersso di qualche settimana fa c'era propio un articolo che oltre parlare del film di Moore in un trafiletto riportava che l'Organizzazione mondiale dela sanità  ci colloca al secondo posto nella lista dei migliori sistemi sanitari al mondo dietro la francia e prima di alcune nazioni del nord europa mentre gli Usa erano + o - al 35° (non ricordo..)
Infatti spiegava che per stilare questa classifica prendeva in esame diversi parametri tra cui la mortalita' infantile e la prospettiva di vita media del paese, ed erano propio questi indicatori che ponevano l'italia ai vertici anche rispetto a paesi scandinavi dove l'eta' media e' piu' bassa.

Il film devo ancora vederlo , spero di riuscire a farlo il prima possibile, quindi non posso giudicarlo, ma leggendo molti post mi rendo conto che forse si ignora che tra un po' negli USA ci saranno le presidenziali e il tema principale (oltre all'iraq) e' propio il sistema sanitario americano , Obama sta puntantdo molto su questo punto.
Quindi risulta essere un argomento molto scottante e pungente che rischia di far pendere l'opinione pubblica.
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#27 Brucaliffa

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Inviato 28 agosto 2007 - 11:02

Ma infatti il fatto che l'Europa non sia il paradiso che dipinge Moore passa in secondo piano rispetto alla differenza abissale che passa tra una sanità pubblica che assiste ogni cittadino bisognoso di cure, a prescindere dalle sue possibilità, e una sanità affidata a compagnie private che non si fanno scrupoli a lasciarti morire come un cane, appena intravedono la possibilità di farlo. Sono felice di tenermi la sanità italiana, sono felice che un mio parente bisognoso di cure preferisca spostarsi da Città di Castello a Milano, che sarà mai rispetto al rischio di essere lasciati soli a morire.
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#28 Homer

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Inviato 28 agosto 2007 - 11:19

Ma infatti il fatto che l'Europa non sia il paradiso che dipinge Moore passa in secondo piano rispetto alla differenza abissale che passa tra una sanità pubblica che assiste ogni cittadino bisognoso di cure, a prescindere dalle sue possibilità, e una sanità affidata a compagnie private che non si fanno scrupoli a lasciarti morire come un cane, appena intravedono la possibilità di farlo. Sono felice di tenermi la sanità italiana, sono felice che un mio parente bisognoso di cure preferisca spostarsi da Città di Castello a Milano, che sarà mai rispetto al rischio di essere lasciati soli a morire.


Quoto in pieno quanto dici, Brucaliffa.
Per quanto si cerchi spesso di sputare sulla nostra sanità, credo che non sia nulla in confronto alla scandalosa gestione che viene fatta negli Stati Uniti di un settore fondamentale. Moore forse eccede un pò troppo spesso nel cercare di portare acqua al proprio mulino, idealizzando ciò che sostiene la sua tesi; però (e parlo pur non avendo visto il film) mi sembra un dato di fatto che la sanità nel vecchio continente sia quantomeno più umana.
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"Beh, devo essere ottimista. Va bene, dunque, perché vale la pena di vivere? Ecco un’ottima domanda. Beh, esistono al mondo alcune cose, credo, per cui valga la pena di vivere. E cosa? Ok. Per me... io direi... per Groucho Marx tanto per dirne una, e Willie Mays e... il secondo movimento della sinfonia Jupiter... Louis Armstrong, l'incisione Potatoehea Vlues... i film svedesi naturalmente... L’educazione sentimentale di Flaubert... Marlon Brando, Frank Sinatra, quelle incredibili... mele e pere di Cézanne, i granchi di Sam Wo, il viso di Tracey"

"Saigon. Merda. Sono ancora soltanto a Saigon. Ogni volta penso che mi risveglierò di nuovo nella giungla"


#29 astrodomini

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Inviato 28 agosto 2007 - 12:17

Sono felice di tenermi la sanità italiana, sono felice che un mio parente bisognoso di cure preferisca spostarsi da Città di Castello a Milano, che sarà mai rispetto al rischio di essere lasciati soli a morire.


Scusa Angela ma a me sembra un discorso un pò del tubo. Paghiamo molte tasse ed è giusto che i servizi siano funzionanti su tutto il territorio nazionale, aldilà della nostra posizione nel ranking mondiale.
Anche io sono contento di avere una sanità pubblica ma come posso esimermi dal criticare le inefficenze e i problemi del sistema in Italia?
Sarebbe come stare zitti sui fatti di Genova o su Aldrovandi perchè altrove hanno li squadroni della morte, bisogna battersi contro gli errori del sistema senza guardare altrove.

Se non le hai apprezzate e continui a piccarti sul fatto che Moore non ha fatto un calcolo del gettito fiscale e del PIL ecc... o non ha tirato in ballo esponenti delle assicurazioni (per poi magai fare tagli e doppiaggi maliziosi come nel suo pimo film) secondo me ti conviene smettere di guardare i suoi film e smettere quindi di dirti poi deluso dopo.


Forse ero io che per un argomento del genere mi aspettavo un minimo di approfondimento in più, non si chiede nessuno esame economico ma un documentarismo un minimo di livello. Ma d'altronde non lo ha mai fatto quindi era illecito aspettarselo da questo film buono giusto per sensibilizzare un pochino. Il rammarico che con ste mezze ciofeche ti prendi pure la Palma D'Oro, a questo punto spero che un giorno la vinca anche Beppe Grillo!




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#30 juL fu Sig.M.

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Inviato 28 agosto 2007 - 12:21

Anche io sono contento di avere una sanità pubblica ma come posso esimermi dal criticare le inefficenze e i problemi del sistema in Italia?

Vuoi che sia un americano a farlo per te?
Mi pare abbia problemi un attimino più "seri" sul gozzo.

Forse ero io che per un argomento del genere mi aspettavo un minimo di approfondimento in più, non si chiede nessuno esame economico ma un documentarismo un minimo di livello. Ma d'altronde non lo ha mai fatto quindi era illecito aspettarselo da questo film buono giusto per sensibilizzare un pochino. Il rammarico che con ste mezze ciofeche ti prendi pure la Palma D'Oro, a questo punto spero che un giorno la vinca anche Beppe Grillo!


Già è stato eletto tra i primi uomini europei dell'anno scorso sul TIme (tra gli "eroi di europa") e sentito coem persona informata sui fatti in un processo come quello per Parmalat.

Anche lui il suo l'ha avuto, o no?
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#31 astrodomini

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Inviato 28 agosto 2007 - 12:30

Vuoi che sia un americano a farlo per te?


Ho detto ciò? La mia era una piccola parentesi che altri utenti hanno sviluppato.

Già è stato eletto tra i primi uomini europei dell'anno scorso sul TIme (tra gli "eroi di europa")


Come mostra anche Moore nel film la demagogia deve essere molto in voga negli States asd
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#32 Disposable Hero

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Inviato 28 agosto 2007 - 12:52

Questo articolo del New York Times sulla (mala)sanità in Italia non mi sembra incensante.

Non ho visto il film, quindi non mi esprimo in merito.
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#33 Notker

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Inviato 28 agosto 2007 - 13:08

però vediamo di farci sfuggire un punto fondamentale: Moore fa film/documentari a tema; questa è una sua peculiarità. che poi il film possa piacere o meno, questo è sacrosanto.
Moore parte da un "fatto": in Europa come in Canada la Salute è un diritto, in America invece oggi è un bene di consumo, anzi bene di lusso.
di per sè, questa è un'ingiustizia; da questa "tesi" parte l'inchiesta di Moore che, ovviamente, non deve avere per forza i crismi dell'inchiesta giornalistica, quella fatta di dati come richiamava Astrodomini.
Il film di Moore è un gran film che, in quanto tale, regala molti momenti di forte emozione.
Il dipingere l'Europa e il Canada come paradisi, per quanto possa sembrare grottesco, è tipico dello spirito americano di vedere le cose.
in base ai dati dell'OMS la Francia ha il miglior sistema sanitario al mondo (e l'Italia è seconda!); gli USA stanno molto, molto in basso e per un Paese che ha fatto dell'esportazione del proprio stile di vita (l'american way of life) una delle sue massime priorità è davvero un paradosso enorme!
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molti si chiedono se il pop/rock possa essere una forma d'arte musicale o meno; ebbene, lo è sicuramente... ma solo quando risponde al requisito esposto da Don Van Vliet:
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#34 Brucaliffa

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Inviato 28 agosto 2007 - 13:38

Sono felice di tenermi la sanità italiana, sono felice che un mio parente bisognoso di cure preferisca spostarsi da Città di Castello a Milano, che sarà mai rispetto al rischio di essere lasciati soli a morire.


Scusa Angela ma a me sembra un discorso un pò del tubo. Paghiamo molte tasse ed è giusto che i servizi siano funzionanti su tutto il territorio nazionale, aldilà della nostra posizione nel ranking mondiale.
Anche io sono contento di avere una sanità pubblica ma come posso esimermi dal criticare le inefficenze e i problemi del sistema in Italia?
Sarebbe come stare zitti sui fatti di Genova o su Aldrovandi perchè altrove hanno li squadroni della morte, bisogna battersi contro gli errori del sistema senza guardare altrove.


Ma chi ha mai detto che si devono accettare acriticamente le inefficienze del sistema? Ce ne sono tante di cose di cui un italiano che paga le tasse può lamentarsi, e riguardano molti dei servizi che (non) riceve in cambio dallo Stato, ma questa non è la sede adatta per entrare nei dettagli in merito alla situazine italiana, stiamo parlando del documentario di Michael Moore e dell'argomento che tratta. Non credo che si sia nulla di male nell'affermazione di principio "meglio la sanità pubblica, anche quando non è perfetta, di quella privata che affida la vita dei cittadini a compagnie private a scopo di lucro".
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#35 juL fu Sig.M.

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Inviato 28 agosto 2007 - 13:39

Questo articolo del New York Times sulla (mala)sanità in Italia non mi sembra incensante.

Non ho visto il film, quindi non mi esprimo in merito.


Da che pulpito, verrebbe di dire...
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#36 superunknown

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Inviato 28 agosto 2007 - 13:45

però vediamo di farci sfuggire un punto fondamentale: Moore fa film/documentari a tema; questa è una sua peculiarità. che poi il film possa piacere o meno, questo è sacrosanto.
Moore parte da un "fatto": in Europa come in Canada la Salute è un diritto, in America invece oggi è un bene di consumo, anzi bene di lusso.
di per sè, questa è un'ingiustizia; da questa "tesi" parte l'inchiesta di Moore che, ovviamente, non deve avere per forza i crismi dell'inchiesta giornalistica, quella fatta di dati come richiamava Astrodomini.
Il film di Moore è un gran film che, in quanto tale, regala molti momenti di forte emozione.
Il dipingere l'Europa e il Canada come paradisi, per quanto possa sembrare grottesco, è tipico dello spirito americano di vedere le cose.
in base ai dati dell'OMS la Francia ha il miglior sistema sanitario al mondo (e l'Italia è seconda!); gli USA stanno molto, molto in basso e per un Paese che ha fatto dell'esportazione del proprio stile di vita (l'american way of life) una delle sue massime priorità è davvero un paradosso enorme!


Qualche giorno fa ho visto Moore ospite da Dave Letterman, per la presentazione del docu-film, e anche nel dialogo fra i due emergeva il tema sanita' pubblica o sanita' privata andando oltre l'inchiesta giornalistica ma piu'facendo leva su questioni di principio etico.


p.s.
non riesco ha visualizzare la pagina new york time... oppure e' bianca cosi'
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#37 Notker

    Scaruffiano

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Inviato 28 agosto 2007 - 14:02


però vediamo di farci sfuggire un punto fondamentale: Moore fa film/documentari a tema; questa è una sua peculiarità. che poi il film possa piacere o meno, questo è sacrosanto.
Moore parte da un "fatto": in Europa come in Canada la Salute è un diritto, in America invece oggi è un bene di consumo, anzi bene di lusso.
di per sè, questa è un'ingiustizia; da questa "tesi" parte l'inchiesta di Moore che, ovviamente, non deve avere per forza i crismi dell'inchiesta giornalistica, quella fatta di dati come richiamava Astrodomini.
Il film di Moore è un gran film che, in quanto tale, regala molti momenti di forte emozione.
Il dipingere l'Europa e il Canada come paradisi, per quanto possa sembrare grottesco, è tipico dello spirito americano di vedere le cose.
in base ai dati dell'OMS la Francia ha il miglior sistema sanitario al mondo (e l'Italia è seconda!); gli USA stanno molto, molto in basso e per un Paese che ha fatto dell'esportazione del proprio stile di vita (l'american way of life) una delle sue massime priorità è davvero un paradosso enorme!


Qualche giorno fa ho visto Moore ospite da Dave Letterman, per la presentazione del docu-film, e anche nel dialogo fra i due emergeva il tema sanita' pubblica o sanita' privata andando oltre l'inchiesta giornalistica ma piu'facendo leva su questioni di principio etico.


p.s.
non riesco ha visualizzare la pagina new york time... oppure e' bianca cosi'


il fatto è che Moore tenta, lodevolmente, di "sensibilizzare" il popolo americano; infatti ho sempre avuto l'impressione che, molto più degli europei, gli americani fanno l'abitudine a qualunque atrocità.
l'atto di nascita della sanità che si ritrovano (un atto puramente commerciale, che calpesta uno dei diritti sanciti dalla Carta dei diritti dell'uomo, sulla quale si fonda peraltro la stessa Costituzione americana) è invero stupefacente e spaventoso: quel dialogo registrato tra Nixon e uno dei suoi consiglieri.
una cosa che in Europa (penso alla Francia, più che all'Italia o all'Inghilterra) avrebbe scatenato quasi una rivoluzione e che invece in USA è stata metabolizzata anche abbastanza velocemente.
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molti si chiedono se il pop/rock possa essere una forma d'arte musicale o meno; ebbene, lo è sicuramente... ma solo quando risponde al requisito esposto da Don Van Vliet:
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#38 Guest_andara_*

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Inviato 28 agosto 2007 - 14:35

in USA è stata metabolizzata anche abbastanza velocemente.


Forse proprio per quel loro way of life, per il mito del self made-man, perchè l'America è un paese libero che offre mille opportunità che basta saper cogliere per realizzarsi nella società...
Un modo di pensare la cui conseguenza è credere che, se non hai fatto un carriera in salita, se non hai una bella villetta come quelle dei film o un bel loft, se non sei diventato qualcuno, se non hai fatto i soldi e quindi non puoi pagarti una assicurazione medica che copra tutti gli imprevisti e nemmeno gli avvocati per, eventualmente, far causa all'assicurazione che non vuol pagare, allora di certo non meriti alcun aiuto dallo Stato che non può badare ai tuoi comodi e garantirti il diritto al salute mentre tu non sei altro che un peso per la società la cui dipartita non nuocerà ovviamente al sistema.
Un modo di pensare che, seppur si cerca di far attecchire qui da parte di chi ha il senso degli affari, considero molto lontano dalla vecchia Europa che si accusa sempre di decadenza, ma che nei secoli ha sviluppato una saggezza ancora lungi da venire per il Nuovo Mondo.
Il sistema europeo basatosi per lungo tempo sul Welfare State, l'ultimo baluardo della democrazia per quanto mi riguarda, si trova sempre più in crisi per via della sua insostenibilità economica, ma che, secondo me, è ancora importante garantire. Da noi molto cose non funzionano, il dentista o l'oculista è meglio che te li paghi per conto tuo, così come altre visite o esami importanti. Ma se stai per morire, se ti serve un'operazione per sopravvivere, il sistema sanitario si prende carico di te, per quello che può, garandoti il diritto alla vita a prescindere dal tuo reddito.   
P.S. opinabile: parlo in generale, non ho visto il film, nè credo di farlo, perchè, anche se concordo con quello che Moore vuole esprimere, non mi piace lo stile con cui lo fa, troppo giocato, secondo me, sull'ignorare di molti.
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#39 astrodomini

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Inviato 28 agosto 2007 - 18:14

però vediamo di farci sfuggire un punto fondamentale: Moore fa film/documentari a tema; questa è una sua peculiarità. che poi il film possa piacere o meno, questo è sacrosanto.
Moore parte da un "fatto": in Europa come in Canada la Salute è un diritto, in America invece oggi è un bene di consumo, anzi bene di lusso.
di per sè, questa è un'ingiustizia; da questa "tesi" parte l'inchiesta di Moore che, ovviamente, non deve avere per forza i crismi dell'inchiesta giornalistica, quella fatta di dati come richiamava Astrodomini.
Il film di Moore è un gran film che, in quanto tale, regala molti momenti di forte emozione.
Il dipingere l'Europa e il Canada come paradisi, per quanto possa sembrare grottesco, è tipico dello spirito americano di vedere le cose.
in base ai dati dell'OMS la Francia ha il miglior sistema sanitario al mondo (e l'Italia è seconda!); gli USA stanno molto, molto in basso e per un Paese che ha fatto dell'esportazione del proprio stile di vita (l'american way of life) una delle sue massime priorità è davvero un paradosso enorme!


Ho capito chiaramente il punto di vista di Moore ma è il modo in cui lo espone che non mi piace, non riesce a colpirmi e non credo riesca a colpire i milioni di scettici sulla sanità pubblica. Mi sembra buttato lì per essere bersagliato e ridicolizzato, se avessi un sacco di soldi farei decisamente altro e in maniera molto più serrata e inattaccabile.

considero molto lontano dalla vecchia Europa che si accusa sempre di decadenza, ma che nei secoli ha sviluppato una saggezza ancora lungi da venire per il Nuovo Mondo.


In compenso noi abbiamo sviluppato i peggio regimi dittatoriali della storia!

Comunque Moore prima di parlare di mortalità e malattie dovrebbe consigliare ai suoi spettatori di non ridursi come lui e buona parte dei suoi intervistati, in sovrappeso quando non obesi.


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#40 Guest_andara_*

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Inviato 28 agosto 2007 - 18:23

In compenso noi abbiamo sviluppato i peggio regimi dittatoriali della storia!


Speravo che ti risparmiassi questa risposta.

Ovviamente mi riferivo al periodo successivo ai regimi dittatoriali.
Volevo solo ribadire che gli Usa non sono il Paradiso senza che questo debba necessariamente implicare che lo sia l'Europa.
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#41 astrodomini

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Inviato 28 agosto 2007 - 18:38

In compenso noi abbiamo sviluppato i peggio regimi dittatoriali della storia!


Speravo che ti risparmiassi questa risposta.

Ovviamente mi riferivo al periodo successivo ai regimi dittatoriali.
Volevo solo ribadire che gli Usa non sono il Paradiso senza che questo debba necessariamente implicare che lo sia l'Europa.


Io speravo che non arrivassimo al punto di parlare di saggezza e cose simili.
Ti ricordo che metà continente è vissuto sotto dittature fino a poco più di 15 anni orsono.
Per il resto penso che anche il più accanaito e intransigente cattolico abbia abbandonato l'idea del paradiso in terra.. ;)
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#42 juL fu Sig.M.

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Inviato 28 agosto 2007 - 18:58


però vediamo di farci sfuggire un punto fondamentale: Moore fa film/documentari a tema; questa è una sua peculiarità. che poi il film possa piacere o meno, questo è sacrosanto.
Moore parte da un "fatto": in Europa come in Canada la Salute è un diritto, in America invece oggi è un bene di consumo, anzi bene di lusso.
di per sè, questa è un'ingiustizia; da questa "tesi" parte l'inchiesta di Moore che, ovviamente, non deve avere per forza i crismi dell'inchiesta giornalistica, quella fatta di dati come richiamava Astrodomini.
Il film di Moore è un gran film che, in quanto tale, regala molti momenti di forte emozione.
Il dipingere l'Europa e il Canada come paradisi, per quanto possa sembrare grottesco, è tipico dello spirito americano di vedere le cose.
in base ai dati dell'OMS la Francia ha il miglior sistema sanitario al mondo (e l'Italia è seconda!); gli USA stanno molto, molto in basso e per un Paese che ha fatto dell'esportazione del proprio stile di vita (l'american way of life) una delle sue massime priorità è davvero un paradosso enorme!


Ho capito chiaramente il punto di vista di Moore ma è il modo in cui lo espone che non mi piace, non riesce a colpirmi e non credo riesca a colpire i milioni di scettici sulla sanità pubblica. Mi sembra buttato lì per essere bersagliato e ridicolizzato, se avessi un sacco di soldi farei decisamente altro e in maniera molto più serrata e inattaccabile.

considero molto lontano dalla vecchia Europa che si accusa sempre di decadenza, ma che nei secoli ha sviluppato una saggezza ancora lungi da venire per il Nuovo Mondo.


In compenso noi abbiamo sviluppato i peggio regimi dittatoriali della storia!

Comunque Moore prima di parlare di mortalità e malattie dovrebbe consigliare ai suoi spettatori di non ridursi come lui e buona parte dei suoi intervistati, in sovrappeso quando non obesi.



I milioni di scettici dove?
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#43 Pickpocket

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Inviato 28 agosto 2007 - 19:04

Purtroppo anche qui la faziosità di persone come Astrodomini prende piede, e la cosa è francamente molto triste.Purtroppo il passo fra questo e parlare di Sbarco sulla Luna Chewing gum e polvere di uova è abbastanza piccolo.
Torno comunque ora ora dalla visione e devo dire che vi ho trovato esattamente ciò che mi aspettavo. NON un inchiesta giornalistica NON un reportage di chissà quale acume
MA
per dirlo come lo si dice nei collettivi studenteschi dei licei IL GRANDE RUOLO DEL "FARE INFORMAZIONE".
Portare nelle case della gente un messaggio chiaro, sintetico, che non ha bisogno di dati e statistiche ma che fa appello a un patrimonio ben più antico: quello della questione morale.
Il fatto che ogni anno muoiano centinaia di migliaia di persone, ne vadano in rovina altrettante e che nel complesso 50 milioni in maniera all inclusive(sprovvisti di alcun tipo di assicurazione) + altri 100 solo su alcune sindromi/patologie (direi abbastanza comuni tipo cancro, ogni sorta di trapianto, diabete) rischiano la vita ogni giorno NON HA BISOGNO DI ALTRI COMMENTI.
Uno stato civile non può permetterselo così come un mondo civile non può permettersi che milioni di persone non ne siano a conoscenza.
Moore in tutti e tre i suoi ultimi lavori ha cercato(mi pare riuscendoci) di far entrare le persone(per esempio quel 60% di afroamericani che non votano in USA) non nel profondo delle questioni che ha affrontato ma di fargli capire semplicemente che queste questioni esistono.
Si tratta di capire che la gente muore, com'è possibile di fronte a questo non provare rabbia, orrore e ripiegare su chissà quale quadrato ideologico che ci difenda da quella parte di coscienza che certamente pulsa quando si viene posti davanti a cose del genere.
Certo il film non è fatto per chi scrive su questo forum, ma pensate a tutte quelle persone che per decenni sono state calate nello stereotipo di pubblico=comunista, pensate a quelle persone intimorite da uno stato che per decenni ha arrestato migliaia di persone solo perchè flirtavano con idee del genere, a tutte queste persone questo film fa bene, così come fa bene a tanti italiani ed europei capire quale sia fino in fondo la verità dell'america.
La funzione sociale di Moore è così ovvia che pare inutile anche parlarne.
Poi certamente a me che di queste cose mi ero già interessato ha sconvolto molto di più Syriana, gigantesco monito su come l'America gestisca a colpi di pallottole e ricatti la situazione di 3/4 del mondo.
Ma il ruolo di SiCKO non è quello di ritrarre le vie principali attraverso cui uno stato estende sul mondo le sue mani dittatoriali, il ruolo di SiCKO è molto più semplice, e per questo paradossalmente molto più importante.
Non c'è bisogno solo di Milena Gabanelli c'è bisogno anche di Beppe Grillo.
Forse un giorno non sarà così, ma quando si ha a che fare con il paese che ha il più alto tasso di analfabetizzazione in occidente direi che davanti a opere del genere bisogna solo abbassarsi il cappello. E contribuire tutti affinchè alcuni standard di civiltà su temi come ambiente guerra sanità sicurezza vengano finalmente raggiunti da tutti.
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#44 astrodomini

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Inviato 28 agosto 2007 - 19:32

Purtroppo anche qui la faziosità di persone come Astrodomini prende piede, e la cosa è francamente molto triste.


Ti esalti per un Moore e poi accusi di me di faziosità. Quantomeno curioso.

Moore in tutti e tre i suoi ultimi lavori ha cercato(mi pare riuscendoci)


Infatti dopo aver vinto la palma d'Oro a Cannes ed essere andato spavaldo al congresso Repubblicano a fare il segno della L(osers) le presidenziali sono state sonoramente vinte da Bush. Per fortuna Moore ci riesce..

Il fatto che ogni anno muoiano centinaia di migliaia di persone, ne vadano in rovina altrettante e che nel complesso 50 milioni in maniera all inclusive(sprovvisti di alcun tipo di assicurazione) + altri 100 solo su alcune sindromi/patologie (direi abbastanza comuni tipo cancro, ogni sorta di trapianto, diabete) rischiano la vita ogni giorno NON HA BISOGNO DI ALTRI COMMENTI.


Si tratta di capire che la gente muore, com'è possibile di fronte a questo non provare rabbia, orrore e ripiegare su chissà quale quadrato ideologico che ci difenda da quella parte di coscienza che certamente pulsa quando si viene posti davanti a cose del genere.


Peccato che quando un personaggio pubblico/politico importante (Hillary Clinton) ha tentato di porre il problema nel giro di poco tempo è stata affossata dalla propaganda contraria e dalle paure della gente.
Ora è meglio un documentario ampiamente attaccabile o qualcosa di serio che metta i responsabili di tale sistema con le spalle al muro (soprattutto pensando all'influenza e alla fama di Moore)?
Secondo me Moore in primis non sembra aver capito nulla dai fatti accaduti alla Clinton.

pensate a quelle persone intimorite da uno stato che per decenni ha arrestato migliaia di persone solo perchè flirtavano con idee del genere


Quali decenni scusa? Il Maccartismo non è durato nemmeno cinque anni.

Si tratta di capire che la gente muore, com'è possibile di fronte a questo non provare rabbia, orrore e ripiegare su chissà quale quadrato ideologico che ci difenda da quella parte di coscienza che certamente pulsa quando si viene posti davanti a cose del genere.


Quadrato ideologico? Cosa stai dicendo?
Qua mi sembra che tutti compreso io hanno detto che la sanità pubblica è un bene! ???

Forse un giorno non sarà così, ma quando si ha a che fare con il paese che ha il più alto tasso di analfabetizzazione in occidente direi che davanti a opere del genere bisogna solo abbassarsi il cappello.


Io capisco che per te qualsiasi documentario che metta sotto torchio gli USA sia da abbassarsi il cappello ma se vedo che si tratta di un documentario parzialmente sprecato perchè non devo dirlo? Io sono convinto che Moore poteva e doveva fare di più e stia buttando la sua fama nel cesso.
Spero solo di sbagliarmi, il precedente di Fahreneit 9/11 non è buono però come non credo nel grande impatto di Bowling For Columbine (secondo me il migliore dei tre).
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#45 Notker

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Inviato 28 agosto 2007 - 19:43

pensate a quelle persone intimorite da uno stato che per decenni ha arrestato migliaia di persone solo perchè flirtavano con idee del genere


Quali decenni scusa? Il Maccartismo non è durato nemmeno cinque anni.



il maccartismo fu lo zenith di una politica del terrore perpetrata da Washington ma, anche dopo quella stagione, il pericolo comunista fu uno spauracchio non di poco conto in USA; ricordo che sotto Reagan c'era gente che dichiarava il proprio terrore al solo pensiero di incontrare un russo, manco fossero dei venusiani con i tentacoli viscidi... a proprosito, come ti spieghi i film di fantascienza incentrati sul terrore verso il "diverso che viene da un posto alieno"?
il terrore comunista è stato un qualcosa di subdolo e che ha inciso non poco sulla società americana.
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« La schiena si piega solo quando l'anima è già piegata »
(Arturo Toscanini)

molti si chiedono se il pop/rock possa essere una forma d'arte musicale o meno; ebbene, lo è sicuramente... ma solo quando risponde al requisito esposto da Don Van Vliet:
« Non voglio vendere la mia musica. Vorrei regalarla, perché da dove l'ho presa non bisogna pagare per averla »

#46 juL fu Sig.M.

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Inviato 28 agosto 2007 - 19:43

Spero solo di sbagliarmi, il precedente di Fahreneit 9/11 non è buono però come non credo nel grande impatto di Bowling For Columbine (secondo me il migliore dei tre).


Quello più falso e subdolo insomma...
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#47 Guest_andara_*

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Inviato 28 agosto 2007 - 19:48


Oltre il modo di vedere di ognuno di noi, il vuoto sentimentalismo e il duro opportunismo, io, personalissimamente, nel post di Pickpocket ho ritrovato quel sottile e tanto raro filo che lega la mente al cuore. 
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#48 astrodomini

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Inviato 28 agosto 2007 - 19:49


pensate a quelle persone intimorite da uno stato che per decenni ha arrestato migliaia di persone solo perchè flirtavano con idee del genere


Quali decenni scusa? Il Maccartismo non è durato nemmeno cinque anni.



il maccartismo fu lo zenith di una politica del terrore perpetrata da Washington ma, anche dopo quella stagione, il pericolo comunista fu uno spauracchio non di poco conto in USA; ricordo che sotto Reagan c'era gente che dichiarava il proprio terrore al solo pensiero di incontrare un russo, manco fossero dei venusiani con i tentacoli viscidi... a proprosito, come ti spieghi i film di fantascienza incentrati sul terrore verso il "diverso che viene da un posto alieno"?
il terrore comunista è stato un qualcosa di subdolo e che ha inciso non poco sulla società americana.


Ma chi fu arrestato per decenni? Qualche lista?

Quello più falso e subdolo insomma...


Può essere, nel 2002 ero appena maggiorenne e vagamente sinistreggiante. Forse dovrei rivederlo.
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#49 Notker

    Scaruffiano

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Inviato 28 agosto 2007 - 19:51



pensate a quelle persone intimorite da uno stato che per decenni ha arrestato migliaia di persone solo perchè flirtavano con idee del genere


Quali decenni scusa? Il Maccartismo non è durato nemmeno cinque anni.



il maccartismo fu lo zenith di una politica del terrore perpetrata da Washington ma, anche dopo quella stagione, il pericolo comunista fu uno spauracchio non di poco conto in USA; ricordo che sotto Reagan c'era gente che dichiarava il proprio terrore al solo pensiero di incontrare un russo, manco fossero dei venusiani con i tentacoli viscidi... a proprosito, come ti spieghi i film di fantascienza incentrati sul terrore verso il "diverso che viene da un posto alieno"?
il terrore comunista è stato un qualcosa di subdolo e che ha inciso non poco sulla società americana.


Ma chi fu arrestato per decenni? Qualche lista?


ho scritto forse che sotto Reagen ci furono degli arresti politici?
mi interessava risponderti in merito alla pervasività del "terrore comunista" e al fatto che si limitò alla sola stagione del maccartismo. non ho scritto nulla in merito ad arresti.
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molti si chiedono se il pop/rock possa essere una forma d'arte musicale o meno; ebbene, lo è sicuramente... ma solo quando risponde al requisito esposto da Don Van Vliet:
« Non voglio vendere la mia musica. Vorrei regalarla, perché da dove l'ho presa non bisogna pagare per averla »

#50 astrodomini

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Inviato 28 agosto 2007 - 19:55




pensate a quelle persone intimorite da uno stato che per decenni ha arrestato migliaia di persone solo perchè flirtavano con idee del genere


Quali decenni scusa? Il Maccartismo non è durato nemmeno cinque anni.



il maccartismo fu lo zenith di una politica del terrore perpetrata da Washington ma, anche dopo quella stagione, il pericolo comunista fu uno spauracchio non di poco conto in USA; ricordo che sotto Reagan c'era gente che dichiarava il proprio terrore al solo pensiero di incontrare un russo, manco fossero dei venusiani con i tentacoli viscidi... a proprosito, come ti spieghi i film di fantascienza incentrati sul terrore verso il "diverso che viene da un posto alieno"?
il terrore comunista è stato un qualcosa di subdolo e che ha inciso non poco sulla società americana.


Ma chi fu arrestato per decenni? Qualche lista?


ho scritto forse che sotto Reagen ci furono degli arresti politici?
mi interessava risponderti in merito alla pervasività del "terrore comunista" e al fatto che si limitò alla sola stagione del maccartismo. non ho scritto nulla in merito ad arresti.


Ma io volevo capire a quali arresti si riferisse Pickpocket. Il terrore comunista c'era anche da noi, figuriamoci in America.
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