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100.000.000.000 di Euro- [ Agg. 155 Miliardi di Euro]


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59 replies to this topic

#1 Ukrainian Roulette

    populista

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Inviato 02 luglio 2007 - 10:46

Inchiesta del Secolo XIX

Videopoker, 100 miliardi finiti alla Mafia
Introiti non riscossi dai Monopoli hanno arricchito la criminalità organizzata. La denuncia da un gruppo di superesperti

ROMA - Un tesoro da quasi cento miliardi di euro che lo Stato non ha mai riscosso, nel mega business dei videopoker e dei giochi. Una cifra che farebbe impallidire il tanto citato «tesoretto» (che dovrebbe aggirarsi attorno ai 10-12 miliardi) e che equivale a tre robuste Finanziarie. Un tesoro che poteva essere incassato dallo Stato se solo fossero state applicate le regole in vigore. La rivelazione arriva dalle pagine del Secolo XIX. In un??inchiesta del quotidiano ligure, firmata da Marco Menduni e Ferruccio Sansa, si parla di una relazione messa a punto da una supercommissione di esperti, guidata dal sottosegretario all??Economia, Alfiero Grandi, e dal generale della Finanza, Castore Palmerini. Una relazione imbarazzante finita sul tavolo del viceministro Vincenzo Visco.


MAFIA - L??aspetto più allarmante della vicenda, secondo quanto scrive il Secolo XIX, è che parte di questa immensa quantità di denaro è finita nelle tasche della criminalità organizzata. Il Gruppo antifrodi tecnologiche (Gat) della Guardia di Finanza indica anche i beneficiari di tanta manna: Cosa Nostra e soprattutto la cosca di Nitto Santapaola. Sullo scandalo indagano ora Fiamme Gialle, procura della Corte dei Conti a Roma e diverse procure in tutta Italia (Venezia, Bologna e Roma). Il meccanismo è quello classico della truffa dei videopoker, che dovrebbero essere collegati in rete agli uffici della Sogei (la Società generale di informatica che si occupa di controlli sul pagamento delle imposte), per evitare evasioni. Invece le macchinette venivano appositamente scollegate per impedire controlli. L??inchiesta si riferisce soprattutto agli anni 2004 e 2005. Ma la situazione, oggi, non è cambiata granché: «? da segnalare a tutt??oggi - scrive la Commissione - il permanere di una percentuale di apparecchiature che dovrebbero essere in rete e che invece non vengono rilevate». L??inchiesta, e soprattutto i risultati quasi incredibili nelle dimensioni del fenomeno, passano sotto silenzio. Scrive il Secolo XIX: «... alla fine la tradizionale conferenza stampa non si fa. Bloccata ??per ordini superiori? all??ultimo istante». Uno dei commissari ha rivelato al quotidiano: «Pensavamo che questa relazione fosse un??autentica scossa. Invece se n??è parlato pochissimo e la parte relativa alla criminalità organizzata è praticamente scomparsa».
LE CIFRE ?? Secondo i dati ufficiali dei Monopoli, nel solo 2006, il volume d??affari (ovvero la raccolta delle giocate dei videopoker) è pari a 15,4 miliardi di euro, tale da originare un gettito fiscale di poco più di 2 miliardi con circa 200mila apparecchi attivati. In realtà «l??effettiva raccolta di gioco sarebbe di molto superiore. Secondo stime della Finanza (in sostanziale accordo con le testimonianze di vari operatori del settore), la predetta raccolta di gioco ammonterebbe a 43,5 miliardi di euro». Come dire: tre volte tanto la somma ufficiale. La stime è fondata sulla convinzione che i due terzi delle macchinette non siano collegate alla rete di controllo, come assicurano gli investigatori del Gat guidato dal colonnello Umberto Rapetto. La relazione spiega poi tutti i particolari del difficile lavoro di ricostruzione svolto dagli investigatori e i collegamenti con altri filoni d??inchiesta (come quello intrapreso dalla procura di Potenza su videopoker e casinò che ha portato all??arresto di Vittorio Emanuele di Savoia). E mette in luce le carenze della catena di controllo, l??impunità di cui godevano alcune concessionarie nonché le responsabilità dei Monopoli. Con casi paradossali, come le macchinette stipati a migliaia nei depositi siciliani dei territori controllati dalla mafia e dalla cosca di Nitto Santapaola.
CENTO MILIARDI - La situazione, però, malgrado le inchieste non si è sbloccata di molto. Almeno fino alla consegna della relazione della Commissione al viceministro Vincenzo Visco. Gli uomini del Gat, scrive il Secolo XIX, hanno provato a calcolare l??ammontare delle sanzioni non riscosse e delle imposte non pagate. «Ne è venuta fuori una cifra talmente enorme ?? si legge - che gli stessi finanzieri all??inizio stentavano a crederci: 98 miliardi di euro». Una tesoro sottratto alle casse dello Stato e finito nelle tasche delle concessionarie meno oneste e della criminalità organizzata.
31 maggio 2007

http://www.corriere....ker_mafia.shtml

N.B.
Si noti che ad un mese di distanza le carte sulla scrivania di Visco non si sono ancora mosse e accumulano polvere.
Il tempo di querelare i giornalisti del "Secolo XIX",stranamente,il nostro l'ha trovato,nonostante gli fossero state rivolte solo due domande (2 querele).
Che serva anche a chi vive solo per dar contro al mafioso di Arcore.
Buona lettura.E buona finanziaria ventura.

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<p> ANDREA COSTANTINO LIBERO, GRAZIE RADIO LIBERTÀ !

#2 tupelo

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Inviato 02 luglio 2007 - 13:52

A me suona strano che, calcolatrice alla mano, gli italiani (dal neonato al centenario, nessuno escluso) spendano in media 7/800 euro all'anno solo in videopocker.
Però magari sono un ingenuo.
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#3 sheikyerbouti

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Inviato 02 luglio 2007 - 14:30

Inchiesta del Secolo XIX
N.B.
Si noti che ad un mese di distanza le carte sulla scrivania di Visco non si sono ancora mosse e accumulano polvere.
Il tempo di querelare i giornalisti del "Secolo XIX",stranamente,il nostro l'ha trovato,nonostante gli fossero state rivolte solo due domande (2 querele).
Che serva anche a chi vive solo per dar contro al mafioso di Arcore.
Buona lettura.E buona finanziaria ventura.

io noto che questa commissione è stata istituita dall'attuale governo.
noto anche che il lavoro di tale commissione pare riferirsi agli anni 2004 e 2005, anni che, se non ricordo male, vedevano alla guida del governo il "verticalmente svantaggiato" silvio burlesconi.
l'efebo tremonti era troppo impegnato a cartolarizzare e gianfranco miccichè era troppo impegnato a pippare per curarsi di banalità come gli introiti da videopoker...

sorvolo sui tempi di non realizzazione di quanto promesso dall' "ipotricotico" ex leader paragonati al mese accumulato da visco.
"100 giorni e risolverò il conflitto d'interessi"... sì... 'sto cazzo!

ritenta, sarai più fortunato, magari in "rassegna stampa"...
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#4 Ukrainian Roulette

    populista

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Inviato 02 luglio 2007 - 15:43


....noto anche che il lavoro di tale commissione pare riferirsi agli anni 2004 e 2005, anni che, se non ricordo male, vedevano alla guida del governo il "verticalmente svantaggiato" silvio burlesconi.


ritenta, sarai più fortunato, magari in "rassegna stampa"...


Un??inchiesta che si riferisce soprattutto agli anni 2004 e 2005, ma la situazione non è cambiata: «? da segnalare a tutt??oggi - scrive la Commissione - il permanere di una percentuale (anche questa ??testimoniata?) di apparecchiature che dovrebbero essere in rete e che invece non vengono rilevate». Un??inchiesta svolta non senza pericoli, lasciano intendere i finanzieri. Ma alla fine la tradizionale conferenza stampa non si fa. Bloccata «per ordini superiori» all??ultimo istante.

Tutto è rimasto - almeno per adesso - sotto silenzio. E uno dei commissari rivela al Secolo XIX: «Pensavamo che questa relazione fosse un??autentica scossa. Invece se n??è parlato pochissimo e la parte relativa alla criminalità organizzata è praticamente ??scomparsa?»....


Marco Menduni e Ferruccio Sansa




Il dirigente, nominato dall??ex ministro Giulio Tremonti, è stato riconfermato dal centrosinistra nonostante l??indagine di Potenza. Dalle telefonate si comprendono gli interessi in gioco: si parla di milioni di euro che i Monopoli dovrebbero incassare e che mancano all??appello.


http://www.ilsecolox...ea-0003badbebe4

Quando devi dimostrarti asettico e super partes,allora si t'incazzi !  asd
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#5 sheikyerbouti

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Inviato 02 luglio 2007 - 16:29

Quando devi dimostrarti asettico e super partes, allora si t'incazzi!  asd

mi sembra di essermi più volte espresso negativamente anche nei confronti dell'attuale governo ma a te deve essere sfuggito, pazienza...

ciao.
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#6 Ukrainian Roulette

    populista

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Inviato 02 luglio 2007 - 17:49

Poi c'è anche dell'altro...

SCOPERCHIA IL VORTICOSO GIRO DI SCATOLE CINESI SOCIETARIE CHE LEGA LE SALE DA GIOCO CON LE FEDERAZIONI DS (EX PDS) - TUTTO RUOTA INTORNO A DUE SOCIET?: LA BETA IMMOBILIARE E L??ALFA FINANZIARIA?

http://forteconifort...mo-moderno.html
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#7 sheikyerbouti

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Inviato 02 luglio 2007 - 19:00

Poi c'è anche dell'altro...

SCOPERCHIA IL VORTICOSO GIRO DI SCATOLE CINESI SOCIETARIE CHE LEGA LE SALE DA GIOCO CON LE FEDERAZIONI DS (EX PDS) - TUTTO RUOTA INTORNO A DUE SOCIET?: LA BETA IMMOBILIARE E L??ALFA FINANZIARIA?

http://forteconifort...mo-moderno.html

che molti "bingo" italiani fossero in mano alla sx lo sapeva anche il mio bassotto...

ma forse tu non sai, o fingi di non sapere, che dal 2001 tale edouard ballaman (un extracomunitario svizzero [ asd] eletto al parlamento italiano nelle liste leghiste), insieme a maurizio balocchi (all'epoca parlamentare della "lega" e sottosegretario agli interni), enrico cavaliere (leghista all'epoca presidente del consiglio della regione veneto) e roberto faustinelli (all'epoca deputato della "lega"), sono proprietari della "bingo net", una società che gestisce alcune sale bingo in croazia.

devo dire di non averti mai letto così accanito circa i disastri del "credieuronord", la banca dei "sempre duri".
non ricordo di avere mai letto tuoi post circa la condanna di giancarlo conti (direttore generale) a 3 anni per avere riciclato attraverso "credieuronord" 13 milioni di euro, non bruscolini...

non ho memoria di tuoi thread dedicati agli spericolati investimenti in croazia (villaggio turistico entrato nel mirino anche dell' "fbi" americana) dell'ormai barzotto bossi e complici...

saluti.
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#8 Ukrainian Roulette

    populista

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Inviato 03 luglio 2007 - 11:48

Sei come Giovanardi.
Ti piace equiparare l'eroina e la marijuana.  :D
E' per questo che non mi proclamo al di sopra delle parti,come piace tanto fare a te, e mi sento quindi autorizzato a scegliere il male minore.
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<p> ANDREA COSTANTINO LIBERO, GRAZIE RADIO LIBERTÀ !

#9 sheikyerbouti

    anti-intellettuale, coerente, obiettivo, ironico, arguto, spacca

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Inviato 03 luglio 2007 - 13:02

Sei come Giovanardi.
Ti piace equiparare l'eroina e la marijuana.  :D
E' per questo che non mi proclamo al di sopra delle parti,come piace tanto fare a te, e mi sento quindi autorizzato a scegliere il male minore.

io ho equiparato lo stesso comportamento (discutibile ma lecita gestione di sale bingo) alla medesima posizione politica (partiti politici al governo) della lega  nel 2001 e dei ds  oggi...

"giovanardi"... un'offesa che in altri tempi ti avrebbe fatto rimediare una sfida a duello... :P

ciao.
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#10 Guest_Eugenetic Axe_*

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Inviato 05 luglio 2007 - 14:03

Scusa Tupelo, ci sono persone che ogni anno spendono migliaia e migliaia di ? nei videopoker, spesso diventandone schiavi; poi i ^cervelloni^ dell'Istat fanno la media e risultano i 7/800 ? procapite, ma NON effettivi. Cioè, per fare un esempio, 7/8mila ? non li spendono 10 persone, ma una sola, schiava delle macchinette. Va in qualunque bar, circolo o altro in cui sono presenti questi strumenti spilladanaro: vedrai cose tristerrime come il tizio che perde i soldi e va sùbito in banca a prosciugarsi un altro po' il conto per giocarne altri, figura assai comune.
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#11 arvic

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Inviato 06 luglio 2007 - 12:24

Scusa Tupelo, ci sono persone che ogni anno spendono migliaia e migliaia di ? nei videopoker, spesso diventandone schiavi; poi i ^cervelloni^ dell'Istat fanno la media e risultano i 7/800 ? procapite, ma NON effettivi. Cioè, per fare un esempio, 7/8mila ? non li spendono 10 persone, ma una sola, schiava delle macchinette. Va in qualunque bar, circolo o altro in cui sono presenti questi strumenti spilladanaro: vedrai cose tristerrime come il tizio che perde i soldi e va sùbito in banca a prosciugarsi un altro po' il conto per giocarne altri, figura assai comune.


800? all'anno sono neanche 20? alla settimana.
Io ricordo, quando ero al liceo, che alcuni miei compagni di classe spendevano comodamente 50? alla settimana a quelle macchinette malefiche.
E non voglio neanche immaginare quanto arrivi a spendere uno davvero malato del gioco. Mi ricordo un servizio delle iene che mi aveva abbastanza choccato, riguardo sti poveracci.
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#12 Ukrainian Roulette

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Inviato 06 luglio 2007 - 17:20


Scusa Tupelo, ci sono persone che ogni anno spendono migliaia e migliaia di ? nei videopoker, spesso diventandone schiavi; poi i ^cervelloni^ dell'Istat fanno la media e risultano i 7/800 ? procapite, ma NON effettivi. Cioè, per fare un esempio, 7/8mila ? non li spendono 10 persone, ma una sola, schiava delle macchinette. Va in qualunque bar, circolo o altro in cui sono presenti questi strumenti spilladanaro: vedrai cose tristerrime come il tizio che perde i soldi e va sùbito in banca a prosciugarsi un altro po' il conto per giocarne altri, figura assai comune.


800? all'anno sono neanche 20? alla settimana.
Io ricordo, quando ero al liceo, che alcuni miei compagni di classe spendevano comodamente 50? alla settimana a quelle macchinette malefiche.
E non voglio neanche immaginare quanto arrivi a spendere uno davvero malato del gioco. Mi ricordo un servizio delle iene che mi aveva abbastanza choccato, riguardo sti poveracci.


Non per essere gratuitamente critico ma questo genere di osservazioni credo passino quasi per trascurabili rispetto al merito delle vere questioni poste dal caso qui trattato.
Ci stava un bel: "Ecco,ho approfondito e ho notato che forse non succede nulla ora come prima,sicuramente perchè sono implicati i maggiori partiti dei benpensanti,AN e DS.E guarda un pò dove si potrebbe recuperare una finanziaria da capogiro senza spendere fortune in controlli quasi sempre con esito nullo".
Quando penso di essere pessimista basta un attimo,a volte,perchè mi convinca del contrario.
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#13 arvic

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Inviato 06 luglio 2007 - 17:26



Scusa Tupelo, ci sono persone che ogni anno spendono migliaia e migliaia di ? nei videopoker, spesso diventandone schiavi; poi i ^cervelloni^ dell'Istat fanno la media e risultano i 7/800 ? procapite, ma NON effettivi. Cioè, per fare un esempio, 7/8mila ? non li spendono 10 persone, ma una sola, schiava delle macchinette. Va in qualunque bar, circolo o altro in cui sono presenti questi strumenti spilladanaro: vedrai cose tristerrime come il tizio che perde i soldi e va sùbito in banca a prosciugarsi un altro po' il conto per giocarne altri, figura assai comune.


800? all'anno sono neanche 20? alla settimana.
Io ricordo, quando ero al liceo, che alcuni miei compagni di classe spendevano comodamente 50? alla settimana a quelle macchinette malefiche.
E non voglio neanche immaginare quanto arrivi a spendere uno davvero malato del gioco. Mi ricordo un servizio delle iene che mi aveva abbastanza choccato, riguardo sti poveracci.


Non per essere gratuitamente critico ma questo genere di osservazioni credo passino quasi per trascurabili rispetto al merito delle vere questioni poste dal caso qui trattato.
Ci stava un bel: "Ecco,ho approfondito e ho notato che forse non succede nulla ora come prima,sicuramente perchè sono implicati i maggiori partiti dei benpensanti,AN e DS.E guarda un pò dove si potrebbe recuperare una finanziaria da capogiro senza spendere fortune in controlli quasi sempre con esito nullo".
Quando penso di essere pessimista basta un attimo,a volte,perchè mi convinca del contrario.


Era solo per chiarire la questione della stima.
Purtroppo per il resto sono d'accordo con te. E credo si potrebbe dire altrettanto per la raccolta dei rifiuti al sud, e non so cos'altro  :-X
  • 0

#14 Guest_Eugenetic Axe_*

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Inviato 07 luglio 2007 - 14:16

E guarda un pò dove si potrebbe recuperare una finanziaria da capogiro senza spendere fortune in controlli quasi sempre con esito nullo.


Scusa, Russian, ma ho perso da un pezzo la capacità di stupirmi. Ahimè :( .
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#15 Ukrainian Roulette

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Inviato 11 agosto 2007 - 08:14

Prodi: nelle omelie mai una parola sulle tasse

Sul tema tasse, Prodi invita la Chiesa a mobilitarsi

http://www.corriere....sa_prodi_.shtml

Bene...adesso manca solo che il mortadellone convinca i responsabili di questa immensa evasione ad andare a messa tutte le domeniche e poi possiamo dire che la finanziaria 2008 non servirà farla...
Speriamo non voglia spezzare le reni a qualche paese sottosviluppato perche quì la gente gli va dietro...
:-[
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#16 sheikyerbouti

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Inviato 11 agosto 2007 - 11:18

Prodi: nelle omelie mai una parola sulle tasse

Sul tema tasse, Prodi invita la Chiesa a mobilitarsi

http://www.corriere....sa_prodi_.shtml

come ben avrai già intuito, ma te lo ripeto per fugare ogni tuo eventuale e residuo dubbio, non stimo romano prodi.

penso, però, che la sua osservazione non sia poi così peregrina e campata in aria.

santa romana chiesa, a corrente alternata e secondo le proprie convenienze, si è sempre "occupata" degli italiani e li ha sempre "consigliati" per il meglio:
- nel 1974 non li voleva far divorziare;
- nel 1981 non li voleva fare abortire;
- nel 2005 ha fatto in modo di evitare maternità meno rischiose e più consapevoli.

il tema tasse,invece, per santa romana chiesa sembra essere un tabù.
forse perchè la coda di paglia, legata al non pagamento di i.c.i. e altre tasse statali, è sempre pronta a prendere fuoco?

ciao.
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#17 Ukrainian Roulette

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Inviato 13 agosto 2007 - 07:50


come ben avrai già intuito, ma te lo ripeto per fugare ogni tuo eventuale e residuo dubbio, non stimo romano prodi...
...il tema tasse,invece, per santa romana chiesa sembra essere un tabù.
forse perchè la coda di paglia, legata al non pagamento di i.c.i. e altre tasse statali, è sempre pronta a prendere fuoco?

ciao.


Ecco appunto ulteriori motivi di disistima nei confronti di Prodi.
E' come se avesse chiesto ai dentisti di dedicare un ora la settimana a riunione con i loro odontotecnici per pontificare su quanto disdicevole possa essere evadere le tasse,su quanto bene vengano impiegate quelle risorse e convincerli a pagarle dalla prima all'ultima.
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#18 sheikyerbouti

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Inviato 13 agosto 2007 - 18:45



come ben avrai già intuito, ma te lo ripeto per fugare ogni tuo eventuale e residuo dubbio, non stimo romano prodi...
...il tema tasse,invece, per santa romana chiesa sembra essere un tabù.
forse perchè la coda di paglia, legata al non pagamento di i.c.i. e altre tasse statali, è sempre pronta a prendere fuoco?

ciao.

Ecco appunto ulteriori motivi di disistima nei confronti di Prodi.
E' come se avesse chiesto ai dentisti di dedicare un ora la settimana a riunione con i loro odontotecnici per pontificare su quanto disdicevole possa essere evadere le tasse,su quanto bene vengano impiegate quelle risorse e convincerli a pagarle dalla prima all'ultima.

:-X :-X :-X

caldo, eh?

ciao.
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#19 Ukrainian Roulette

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Inviato 07 settembre 2007 - 12:21

Un senatore ulivista ha detto,intervistato dai due giornalisti antipatici a Visco,che le sole possibilità di risolvereda questa vicenda sono:


1)Multe simboliche ai responsabili

2)Condono tombale

:-[

La terza è già in atto:

3)Silenzio stampa
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#20 Ukrainian Roulette

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Inviato 25 settembre 2007 - 11:37

Finalmente ieri sera la trasmissione satirica "Striscia la Notizia" è andata nella redazione del Secolo XIX per far ricostruire in prima serata questa incredibile vicenda,confermando tutti i fatti e documentando in video il comportamento di Visco.
Chissà che serva a portare davanti alle proprie responsabilità gli artefici,finora ultraprotetti dal sistema di questa,che ad oggi risulta essere la più grande evasione fiscale di tutti i tempi.
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#21 Ukrainian Roulette

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Inviato 25 settembre 2007 - 14:07

Finalmente ieri sera la trasmissione satirica "Striscia la Notizia" è andata nella redazione del Secolo XIX per far ricostruire in prima serata questa incredibile vicenda,confermando tutti i fatti e documentando in video il comportamento di Visco.
Chissà che serva a portare davanti alle proprie responsabilità gli artefici,finora ultraprotetti dal sistema di questa,che ad oggi risulta essere la più grande evasione fiscale di tutti i tempi.


Buon divertimento !

http://www.video.med...o&from=striscia
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#22 Ukrainian Roulette

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Inviato 03 ottobre 2007 - 10:12

http://www.video.med...o&from=striscia

Seconda puntata del servizio di Striscia dedicato alla maxievasione.

Notate che-essendo l'evasione appurata da "Corte dei Conti" e "Guardia di Finanza",nonchè documentata e giacente sulla scrivania di Visco- l'efficiente Prodi avvicinato da Morello afferma di essere effettivamente a conoscenza di qualcosa che ha a che fare con la questione.E che l'ha saputo in questi ultimi giorni perchè ha ricevuto molte E-Mail !!!

Se non cadrà questo governo di buffoni entro pochi giorni,Pinocchio-Prodi darà la colpa della bancarotta al Gatto & la Volpe.
Francamente questo va di molto oltre il berlusconismo.....
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#23 Ukrainian Roulette

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Inviato 04 ottobre 2007 - 18:24

E dire che questo forum pullula,o forse è d'uopo dire pullulava,di persone che lanciavano slogan del tipo "manette agli evasori".
Ci pensi chi tra qualche giorno o mese s'azzarderà a formulare ipotesi sull'incessante crescita del debito pubblico affermando che la colpa è degli evasori fiscali...eh si perchè passi l'incoerenza ma nascondersi dietro l'omertà manifestata dai propri beniamini al governo è smisuratamente autodegradante...
Era meglio non aver mai detto cose simili...vero cari i miei "anche i ricchi piangano" ?
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#24 Ukrainian Roulette

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Inviato 12 ottobre 2007 - 12:12

Tira aria di condono...  :-\

Con governo e opposizione che si comportano...come il forum.

http://www.ilsecolox...9a-0003badbebe4

http://www.ilsecolox...58-0003badbebe4

Tutta la storia :
http://www.ilsecolox...8-0003badbebe4" title="www.ilsecoloxix.it">http://www.ilsecolox...003badbebe4</a>

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<p> ANDREA COSTANTINO LIBERO, GRAZIE RADIO LIBERTÀ !

#25 Ukrainian Roulette

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Inviato 03 aprile 2008 - 11:55

La storia(questa è una parte) viene ora ripresa da Calaudio Gatti per "Le Ore 24 Sole". Gatti,quello osannato quando s'infiltra tra i clandestini nei CPT o nei campi di pomodori con altri clandestini in Puglia,fatti fuori perchè tentano di scappare dalla schiavitù e oggi completamente ignorato in qualità di curioso tra altri poteri forti,evidentemente maggiormente mafiosi e trasversali.
:-\
Oddio,ignorato non del tutto,visto che c'è stata la presa di posizione ufficiale di Visco e di Giorgio Tino, (Nipote di Antonio Maccanico)direttore generale dei monopoli di stato.
Presa di posizione a seguito di due puntate dell'inchiesta pubblicate sul quotidiano di confindustria.Per nulla riprese,al solito,da altri organi d'informazione.


LE MANI DELLA MAFIA E CAMORRA SUL GIOCO CLANDESTINO E LE SCOMMESSE LEGALI
LA PROCURA DI PALERMO: INDAGINE ESPLOSIVA SUL GIRO D??AFFARI DEI VIDEO-POKER
RAMIFICAZIONI SOCIETARIE: IL FIGLIO DI MASTELLA E I FRATELLI DI SANDRA LONARDO.


Claudio Gatti per ??Il Sole 24 Ore?

«Il controllo del gioco clandestino e delle scommesse legali». Così sono intitolate le ultime pagine del provvedimento di fermo della Procura di Palermo dell'inchiesta Old Bridge, che nel gennaio scorso ha messo in luce i nuovi collegamenti tra Cosa Nostra e le famiglie mafiose italoamericane. Secondo gli inquirenti, a coordinare l'attività era Maurizio Di Fede, che è stato accusato di associazione a delinquere di stampo mafioso assieme a Salvatore Lo Piccolo, l'erede di Provenzano arrestato nel novembre scorso.

Ecco che cosa si legge su di lui nell'ordinanza: «Se da un lato Maurizio Di Fede, con la partecipazione attiva dei suoi sodali, coordinava in prima persona il giro d'affari proveniente dalle "macchinette" video-poker, dall'altro le risultanze investigative permettevano di appurare l'interesse, e di conseguenza l'infiltrazione, della cosca mafiosa in quel mercato nuovo e in rapidissima espansione derivato dalla legalizzazione delle scommesse sportive. In tale settore l'organizzazione criminale, ravvedendo grandi margini di profitto direttamente conseguenti alla crescente e rapida diffusione di centri scommesse del tutto legali, interveniva proponendosi, in forma occulta, come socio alla pari di coloro i quali gestivano legalmente i punti scommesse ».

LE INDAGINI SU BETTING 2000
La procura ha identificato due punti scommesse controllati da Di Fede- un bar e un'edicola di Palermo - che operavano grazie alle licenze della stessa società di Napoli, la Betting 2000. E non è stata ritenuta una coincidenza. «Sintomatico appariva in tal senso il fatto che entrambi i punti di scommesse su cui gravava l'ingerenza di Maurizio Di Fede fossero affiliati alla medesima agenzia di accettazione di scommesse», hanno scritto i pm. Altrettanto sintomatico era il fatto che il mafioso avesse accesso ai server della Betting 2000 e poteva quindi verificare personalmente il volume delle giocate e di conseguenza degli incassi di quei punti scommesse.

Betting 2000 era apparso per la prima volta in un articolo del Sole 24 Ore che annunciava gli aggiudicatari dei punti di raccolta scommesse del bando indetto a fine 2006 dall'Amministrazione autonoma dei Monopoli di Stato (Aams). La società napoletana si era aggiudicata ben 57 tra sale e corner (gli angoli di raccolta in esercizi commerciali non dedicati interamente alle scommesse). A colpire tutti gli addetti ai lavori era stata soprattutto la sua offerta per un corner in un paesino del Palermitano, Misilmeri. Pur di ottenere quella concessione aveva pagato 237mila euro, cifra assolutamente spropositata e del tutto diseconomica.

Lo stesso vale per la politica commerciale condotta dalla Betting sul fronte delle scommesse telematiche, che nell'aprile 2007 portò la società napoletana a superare il tetto dei 3.600 punti di vendita. In quel mese la raccolta arrivò a oltre dieci milioni di euro e Betting divenne il maggiore concessionario di scommesse sportive telematiche in Italia.
La procura distrettuale antimafia che indaga su Betting 2000 sta cercando di accertare da dove siano arrivati i capitali. Da quel che risulta al Sole 24 Ore, gli investigatori stanno verificando se la società napoletana sia o meno un punto di collegamento tra la criminalità organizzata siciliana e quella campana.

L'OMBRA DELLA CAMORRA
Da visure camerali sulla proprietà di Betting 2000 risulta che fino all'anno scorso la società è stata di proprietà di una dozzina di membri della stessa famiglia napoletana, quella dei Grasso. Con loro, nella compagine azionaria, c'è da anni anche un commercialista napoletano, Antonio Luciano, che risulta detenere lo 0,08 per cento. Una partecipazione pressocché simbolica. Quasi di presenza.

L'anno scorso i signori Grasso hanno venduto parte delle quote di Betting 2000 che possedevano come persone fisiche a un veicolo da loro controllato, la Meth Srl, di cui è secondo maggior azionista Renato Grasso, un membro della famiglia il cui nome non è mai apparso direttamente in Betting 2000, società che in quanto concessionaria dei Monopoli deve essere al di sopra di ogni sospetto mafioso.

Secondo fonti nel settore delle scommesse sportive, l'amministratore delegato di Betting 2000 Tullio Grasso rappresenta il volto pubblico della famiglia oltre che dell'azienda. Ma in realtà sarebbe proprio suo fratello Renato il deus ex machina dell'intera operazione. Non a caso viene chiamato da molti 'o mast, che in napoletano vuol dire il capo.

A differenza degli altri familiari, Renato Grasso non è incensurato. Il 21 settembre 1993 fu condannato in via definitiva a 4 anni e 9 mesi di reclusione per «estorsione continuata aggravata in concorso». Ma ancora più significativa è l'altra sentenza che lo riguarda, anch'essa confermata in Cassazione e quindi definitiva, datata 13 ottobre 1995. In questo caso si parla di 5 anni e 6 mesi di reclusione per «associazione camorristica pluriaggravata »e collaborazione con«un'organizzazione criminosa dedita alle estorsioni, lo spaccio di stupefacenti, l'organizzazione e la gestione del gioco del lotto clandestino e dei giochi d'azzardo in genere».In particolare, Grasso fu riconosciuto colpevole di imporre con mezzi estorsivi l'utilizzo di videogiochi da lui noleggiati.

Grasso non è l'unico camorrista con cui il commercialista Antonio Luciano, altrimenti noto come Antonello, avrebbe avuto rapporti professionali. Da un'indagine della Direzione distrettuale antimafia di Napoli risulta che Luciano è stato commercialista di una decina di società riconducibili a Vincenzo Maresca, personaggio che la Dda ha presentato come «responsabile della struttura tecnicogestionale delle macchinette di videopoker » per il clan dei Casalesi in un processo oggi a dibattimento presso il tribunale di Santa Maria di Capua Vetere.

Ad aiutarci nella ricostruzione di questo legame è la richiesta di applicazione di misura cautelare avanzata contro Mario Iovine e suo cognato Alfonso Schiavone, del clan dei Casalesi, quello di Francesco Schiavone, detto "Sandokan" e di Stefano Reccia (camorrista al quale è stato sequestrato un punto internet operante su licenza di Betting 2000).

Altro personaggio-chiave è Vincenzo Maresca, accusato di essere «responsabile della struttura tecnico-gestionale delle macchinette » ?? si legge nel documento della Dda ?? e di curarne «la materiale installazione e il ciclico conteggio dei proventi presso i vari esercizi».
«Maresca Vincenzo, utilizzando una struttura collaudata, negli anni 1998-1999, ha operato, pressoché in regime di monopolio, sul territorio di Marcianise relativamente all'installazione di videopoker. Maresca, benché titolare di ditta individuale operante nel settore dei videogiochi, non è risultato mai esserne, ufficialmente, il noleggiatore...

? evidente, quindi, che Maresca Vincenzo disponga di una pletora di piccole ditte individuali a cui ricorre quando se ne appalesa la necessità. Sintomatico,in tal senso,appare l'esito degli accertamenti che sono stati esperiti presso lo studio del commercialista dott. Luciano Antonello con studio in Napoli alla via Francesco Giordani nr. 42. Quivi infatti si accertava che il citato professionista cura la contabilità delle 9 sottoelencate ditte individuali operanti nel settore noleggio videogiochi... Non appare azzardato ipotizzare che gran parte di tali ditte individuali facciano capo al Maresca ».

RAMIFICAZIONI SOCIETARIE
Contattato telefonicamente dal Sole 24 Ore, Luciano ha confermato di aver gestito la contabilità delle ditte citate dalla Procura di Napoli ma ha negato di conoscere Maresca: «Personalmente non lo conosco... Si sa come si svolge il lavoro di commercialista: io tenevo solo la contabilità». Sul suo attuale socio in Betting 2000, Renato Grasso, Luciano aggiunge: «? ormai stato riabilitato. Tant'è che è stato indagato varie altre volte ed è stato sempre assolto».

Ma dalle carte rinvenute dal Sole 24 Ore emerge poi un'altra,forse ancor più significativa, sorpresa. Viene dal nome di una partecipata di Betting 2000: la Sgai Srl. Altro azionista di Sgai è Pellegrino Mastella, primogenito dell'ex ministro della Giustizia. Contattato telefonicamente dal Sole 24 Ore, Pellegrino Mastella ha minimizzato: «Un gruppo di amici mi aveva proposto questo investimento qualche anno fa, e io ho preso una quota di partecipazione dell'1%...io non sapevo neanche da chi è composta la compagine sociale (di Sgai)... ma adesso che lo so, provvederò subito ad uscire».

Ma nella compagine sociale di Sgai ci sono anche gli zii materni, Carlo e Italico Lonardo, fratelli di Sandra Lonardo, presidente del Consiglio regionale della Campania. Il maggior azionista di Sgai è invece Giampiero Pilla, socio di Italico Lonardo in tre altre società del settore giochi.

Il Sole 24 Ore è inoltre in grado di rivelare che Italico Lonardo e il suo socio Giampiero Pilla sono oggetto di indagine da parte della Squadra Mobile di Palermo assieme a personaggi affiliati a un'importante cosca di Palermo, quella di Passo di Rigano. Si tratta di un'indagine avviata su indicazioni fornite da un collaboratore di giustizia che ha confessato di aver lavorato nel settore del gioco.

Tra le varie persone indagate in quella vicenda c'è anche Giuseppe Abbagnato, un palermitano con alle spalle varie condanne in via definitiva per ricettazione, associazione a delinquere, truffa ed esercizio abusivo di gioco d'azzardo. Il suo nome emerge anche in un'altra indagine, questa volta della procura antimafia di Lecce, perché Abbagnato è sospettato di aver partecipato a una cordata che ha sponsorizzato indirettamente la Primal, una società catanese che ha partecipato al bando per le sale scommesse indetto dai Monopoli nel 2006.

La storia della Primal è stata al centro della prima puntata dell'inchiesta del Sole 24 Ore sulle infiltrazioni della criminalità organizzata nel settore del gioco (pubblicata il 15 gennaio scorso).

RISPUNTA PRIMAL
In quell'articolo avevamo rivelato che al bando di gara dell'Aams riguardante 14mila concessioni per punti di raccolta scommesse avevano partecipato soggetti che, come Betting 2000, avevano offerto cifre inaudite. A presentare cinque delle 14 offerte più alte in assoluto era stata la Primal. Che, spendendo quasi 8 milioni e mezzo di euro, si era aggiudicata 24 sale e 71 corner.

La Primal appartiene da anni a Michele Spina, di San Giovanni la Punta, in provincia di Catania, e a sua moglie Donata Genoveffa Ferrara. Ma fino al dicembre 1999 il partner di Spina era stato suo zio, Sebastiano Scuto, noto nella zona come «il re dei supermercati e dei centri commerciali». Il signor Scuto è oggi sotto processo per associazione mafiosa ed estorsione ed è stato accusato da un pentito di fare "da cassaforte" dei Laudani, cosca alleata dei Santapaola.

Per partecipare al bando dei Monopoli del 2006, Spina aveva apparentemente creato una cordata informale che, dall'indagine di Lecce,sembrerebbe includere una trentina di altre persone. Tra queste, oltre appunto ad Abbagnato, su ammissione dello stesso Spina al Sole 24 Ore, c'era anche Saverio De Lorenzis, il cui fratello Salvatore ha ricevuto una condanna in primo grado, confermata in appello e pendente in Cassazione per affiliazione alla Sacra Corona Unita.

Quell'articolo aveva provocato l'irritata risposta di Michele Spina. In una nota diffusa alla stampa, Spina aveva sottolineato «la moralità e la solidità finanziaria della società che rappresento e la sua totale estraneità alle ipotesi riportate nell'articolo ». Spina aveva concluso dicendo che «fare imprenditoria in Sicilia non significa essere mafiosi ». La nota aveva però sorvolato su alcuni dettagli significativi. Dall'inchiesta della procura di Lecce risulta infatti che, oltre a De Lorenzis e Abbagnato, la cordata includeva anche Antonino e Andrea D'Emanuele, il cui obiettivo era quello di usare la Primal per entrare nel business del gioco con la D&D Servizi Globali Srl, società tra loro spartita al 50 per cento.

Possibile che Spina non sapesse chi erano? Difficile, perché a Catania quello dei D'Emanuele non è cognome che passa inosservato. Natale D'Emanuele, capofamiglia e padre di Antonino e Andrea, è infatti il cugino di primo grado di Nitto Santapaola. E soltanto nell'ottobre scorso, Natale e Andrea D'Emanuele sono stati arrestati nell'ambito di un blitz antimafia contro il clan dei Santapaola, la cosiddetta "Operazione Arcangelo". In quell'occasione la Direzione investigativa antimafia ha posto i sigilli a due società di onoranze funebri controllate da Andrea D'Emanuele.

A far parte della cordata della Primal era infine anche la signora Daniela Botta. Di Palermo. E attraverso di lei, si arriva dritti dritti a Cosa Nostra. In che modo? Lo spiega il decreto di fermo e sequestro preventivo depositato nel gennaio scorso dai pm di Palermo che riguarda un'altra cosca legata all'erede di Bernardo Provenzano, Salvatore Lo Piccolo. Il decreto in questione spiega il coinvolgimento di questa cosca nel business del gioco clandestino e di quello legale attraverso il loro uomo di fiducia: Giovanni Botta, fratello di Daniela.

Partendo dalle testimonianze dei due pentiti, gli inquirenti hanno appurato che Botta era riuscito a trovare un canale per ottenere le licenze per punti scommesse da lui poi intestate alla sorella: «Botta Daniela, nata a Palermo il 26.12.1969, sorella di Botta Giovanni, è titolare della licenza per gestire un puntodi gioco sportivo per la commercializzazione di giochi pubblici, sito in Palermo, Piazza Tommaso Natale nr.108. Analoga licenza è stata rilasciata a Botta Daniela per il punto di gioco ubicato in Palermo, Viale Della Resurrezione nr.11, all'interno quindi del cosiddetto "Villaggio Ruffini". In entrambi i casi l'autorizzazione alla commercializzazione dei giochi pubblici è stata rilasciata dalla Primal Srl».
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#26 Notker

    Scaruffiano

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Inviato 03 aprile 2008 - 13:43

OT

non sapevo che si potessero aprire blog personali sul forum

asd asd
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« La schiena si piega solo quando l'anima è già piegata »
(Arturo Toscanini)

molti si chiedono se il pop/rock possa essere una forma d'arte musicale o meno; ebbene, lo è sicuramente... ma solo quando risponde al requisito esposto da Don Van Vliet:
« Non voglio vendere la mia musica. Vorrei regalarla, perché da dove l'ho presa non bisogna pagare per averla »

#27 Ukrainian Roulette

    populista

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Inviato 16 maggio 2008 - 10:54

Forse tanto polverone su Travaglio anche per nascondere ste robe...guardatevi l'ultimo servizio del "Gabibbo"...perchè è a questo che siamo.

http://www.video.med...o&from=striscia
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#28 virginia wolf

    apota

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Inviato 16 maggio 2008 - 12:36

Però eviti di dire che Giorgio Tino è stato nominato direttore generale dei Monopoli di Stato nel 2002 da Giulio Tremonti, e che fa capo ad Alleanza Nazionale.
Che, secondo le indagini in corso, fra i beneficiari di questa maxi evasione, oltre a società guidate da appartenenti a Cosa Nostra, vi sarebbero società con a capo esponenti di AN.

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Penso a come contiamo poco, come tutti contino poco; com'è travolgente e frenetica e imperiosa la vita, e come tutte queste moltitudini annaspino per restare a galla.

#29 Ukrainian Roulette

    populista

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Inviato 16 maggio 2008 - 14:41

Certo,che problema c'è,il rappresentante legale della maggiore debitrice è appena stato rieletto (meglio rinominato) 20 giorni fa col PDL.
Prodi aveva promesso tolleranza zero...Risultato: tutto sanato.
Proprio per la trasversalità del caso Prodi ha dovuto raccontare l'ennesima bugia.
C'è di mezzo AN ? Bene,datevi da fare allora....
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#30 Ukrainian Roulette

    populista

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Inviato 28 aprile 2009 - 10:29

Ecche ingenuo...pensavo si trattasse di licenze aeroportuali o cose simili...

Camorra e mafia controllavano le slot

??Il tesoretto della mafia?, intitolava ilSecolo XIX nella sua edizione del 31 maggio 2007. Prima puntata dell??inchiesta sulle infiltrazioni della criminalità nel settore dei videogiochi, delle macchinette da bar e delle sale bingo. E della vicenda, ancora non conclusa, della maxi-sanzione da 90 miliardi di euro (più di tre leggi finanziarie) inflitta alle società concessionarie delle slot machineEcco il sistema di coperture in Italia. La guardia di Finanza ha confermato quei sospetti. L??inchiesta della procura di Napoli ha aperto uno squarcio inquietante sui giochi (anche quelli ??legali?) in Italia. Camorra e mafia hanno stretto un patto. Il business dei giochi è un salvadanaio sicuro per incrementare i guadagni e riciclare il denaro sporco. Un??invasione silenziosa: sale Bingo, centri di raccolta di scommesse sportive e soprattutto slot machine, disseminate in ogni angolo della penisola. Finiscono in carcere in 29 e tra di loro ci sono anche tre carabinieri.

http://ilsecoloxix.i...vano-slot.shtml


Queste quisquiglie continuano ad'essere talmente marginali da non trovare spazio in nessun altro organo.... STAMPA o TV ..
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#31 Ukrainian Roulette

    populista

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Inviato 24 luglio 2009 - 15:20

http://ilsecoloxix.i...i_nessuna.shtml



Nessuna ??sanatoria? sulle sanzioni per il mancato versamento del Preu sulle new slot per il periodo 2004-2007. L??emendamento è stato stralciato dal maxiemendamento governativo al decreto legge anticrisi, su cui il Governo ha annunciato di chiedere la fiducia. Il deputato Pdl Cosimo Ventucci, presidente della Commissione, che aveva presentato l??emendamento, conferma: «La Lega si è impuntata, il ministro Tremonti, ha deciso di ritirarlo»

L??intervento proposto sulle violazioni sul prelievo erariale per gli anni
2004-2007, determinava il pagamento di sanzioni ridotte e l??annullamento del pagamento degli interessi sulle stesse. Per il resto dei provvedimenti in materia di giochi è stato recepito il testo licenziato dalle Commissioni Bilancio e Finanze con la massima aderenza: le differenze, secondo il Presidente della Camera Gianfranco Fini, si limitano alla soppressione di un limitato numero di disposizioni e alcune correzioni di carattere tecnico, per non vanificare il lavoro delle Commissioni stesse tramite la richiesta della fiducia. Entro martedì 28 è prevista la votazione finale.


Stay tuned

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#32 Ukrainian Roulette

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Inviato 12 ottobre 2010 - 08:30

Novità ?

;D
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#33 ucca

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Inviato 12 ottobre 2010 - 12:35

Lo sto seguendo sul Fatto, siamo in attesa di sentenza mi pare. Il consiglio di Stato si è pronunciato, trattasi di una ragazzata bastano due spiccioli. Il pm però sembra uno cazzuto e non ha indietreggiato, 87 miliardi la richiesta. Il pd, il pdl, persino di pietro (a parte Barbato) e la lega, sono tutti zitti. Vicenda davvero inquietante.
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#34 Ukrainian Roulette

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Inviato 13 ottobre 2010 - 13:14

Vedremo....

intanto,appunto : http://edicola.ilsec...=2010&giorno=12
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#35 Ukrainian Roulette

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Inviato 21 ottobre 2010 - 10:11


Maxi penali newslot: Fugatti (Lnp) interroga Tremonti



http://www.gioconews...onti-10242.html

Di seguito il prode venne minacciato in caso di reiterazione delle interrogazioni...
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#36 ucca

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Inviato 21 ottobre 2010 - 11:02



La vicenda è davvero inquietante, lo Stato che non c'ha una lira nemmeno per la tav o la riforma dell'università, non si accanisce contro le slot machine. Voti non ne portano, quindi ci sarà dell'altro che è facile intuire.
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#37 joseph K.

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Inviato 21 ottobre 2010 - 11:10



La vicenda è davvero inquietante, lo Stato che non c'ha una lira nemmeno per la tav o la riforma dell'università, non si accanisce contro le slot machine. Voti non ne portano, quindi ci sarà dell'altro che è facile intuire.


Sa sempre uno dei modi più facili per "pulire" denaro sporco è l'attività connessa al gioco d'azzardo.
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Ora l'inverno del nostro scontento è reso estate gloriosa da questo sole di York, e tutte le nuvole che incombevano minacciose sulla nostra casa sono sepolte nel petto profondo dell'oceano.


#38 ucca

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Inviato 21 ottobre 2010 - 13:04


Appunto è inquietante la vicenda. In parlamento c'è molta gente con le mani in pasta in troppi affari. Il dubbio viene, visto il silenzio assordante di tuttu i partiti tranne l'Italia dei valori.
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#39 joseph K.

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Inviato 21 ottobre 2010 - 16:39

Intanto:

http://www.dagospia....icolo-19608.htm
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Ora l'inverno del nostro scontento è reso estate gloriosa da questo sole di York, e tutte le nuvole che incombevano minacciose sulla nostra casa sono sepolte nel petto profondo dell'oceano.


#40 Ukrainian Roulette

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Inviato 27 ottobre 2010 - 11:58

....Non si chiamerà più mille proroghe e, come sostiene il popolare quotidiano economico, conterrà anche la regolarizzazione del poker sportivo accanto alle lotterie per giocare il resto della spesa e alla gara per le concessioni online. Ovviamente la novità più popolare potrebbe essere la «lotteria della spesa», alla quale si potrà giocare rinunciando al resto, nei negozi e nei supermercati. Ma nel pacchetto sono attese anche le concessioni per scommesse ippiche e sportive. ...


http://www.gioconews...omia-10579.html

:(
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#41 Ukrainian Roulette

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Inviato 18 novembre 2010 - 12:01

PENALI SLOT: NELLA VICENDA ANCHE LA RISOLUZIONE NANNICINI

Grosse responsabilità anche da parte dei Comunisti Italiani

http://www.affarital...id=271009095242

Intanto MilanoFinanza informa che l'antimafia ha scoperto altre evasioni per un minimo di 55 Miliardi di Euro imputabili alle società concessionarie mediante dati falsati immessi in rete dalle macchinette collegate.
Continuiamo a far finta che il problema non esista,mi raccomando.
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#42 Ukrainian Roulette

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Inviato 18 novembre 2010 - 17:00

Sulle new slot nuova truffa da 55 miliardi
(Bassi a pag. 9)
NUOVO FILONE DI INDAGINE DEL NUCLEO SPECIALE TUTELA ENTRATE DELLA GUARDIA DI FINANZA

New Slot, truffa da 55 miliardi

Lo rivela la bozza di relazione della Commissione parlamentare d'inchiesta su mafia e riciclaggio. Che intanto chiede maggiore trasparenza sulle concessioni dei giochi. Anche su quelle on line
DI ANDREA BASSI

tina nuova bufera rischia di abbattersi sul settore delle slot machine. Dopo le maxi-penali da98 miliardi di euro contestate ai concessionari di Stato dalla Corte dei Conti per il mancato collegamento degli apparecchi alla rete della Sogei. adesso il settore sarebbe finito nel mirino del Nucleo Speciale Tutela Entrate della Guardia di Finanza. A rivelarlo è la bozza di relazione della Commissione parlamentare d'inchiesta sul fenomeno della mafia e sulle artre associazioni criminali. anche straniere. sui profili del riciclaggio connessi al gioco lecito e illecito. Il documento è stato inviato ieri dal presidente della Commissione antimafia. Giuseppe Pisanu. ai presidenti di Camera e Senato. «Si ritiene. anche grazie alle informazioni (non secretate) fornite dalla Guardia di Finanza. Nucleo Speciale Tutela Entrate», si legge in un passaggio della bozza che MF-Milano Finanza ha potuto visionare. «che i gestori che acquistano il parco macchine dai produttori e poi le noleggiano agli esercenti. siano frequentemente dediti al taroccamento (attraverso un sistema denominato dagli investigatori
schedino) delle macchine stesse, onde evitarne la corretta reportistica ai Monopoli». Ma a far tremare i polsi è la stima fatta del danno subito dalle casse dello Stato a causa di questa truffa. «A oggi». spiega il documento. «risulterebbe un danno erariale da mancato prelievo di circa 55 miliardi di euro». E settore delle slot machine, secondo la relazione del Comitato. sarebbe poi a elevato rischio di penetrazione da parte della criminalità organizzata. II documento ricorda un intervento del senatore Raffaele Lauro del Pdl. componente della Commissioaggiunto il senatore. «l'Amministrazione autonoma dei Monopoli dello Stato ha sempre meno controllato e sempre più offerto opportunità (indesiderate e inintenzionali, manco a dirlo) ai trust dell'illegalità». Ieri. parlando con Agicos, il senatore Lauro ha rincarato la dose. «Le organizzazioni criminali», ha detto. «utilizzano l'esca del gioco legale per i loro traffici illegali, usando per esempio dei prestanome. Non controllando il settore», ha aggiunto Lauro, «si permette anche all'usura di proliferare: le persone giocheranno, si indebiteranno e poi saranno
costrette a chiedere aiuto agli strozzini. Conosco moltissimi casi di famiglie rovinate per questo motivo e questo non è accettabile».

R ,, ;'«elc i!ro

ne, che già aveva avvisato'che «con la legalizzazione delle slot machine (legge finanziaria del 2003) si è riprodotto quell'effetto di incorporamento del legale nell'illegale che avviene quando il modello di business non è corredato da una effettiva capacità regolativi dello Stato. Così». ha
A conclusione della sua indagine, la Commissione antimafia ha chiesto una rivisitazione delle norme sulle concessioni, in particolar modo quelle sulla trasparenza (già oggetto di intervento in finanziaria. ma solo per il canale fisico). La richiesta che arriva dall'Antiniafia. in particolare, è quella di modificare il Testo unico delle leggi di pubblica sicurezza (Tulps). Bisognerebbe riconoscere alle società estere di
capitale azionario anonimo costituite legittimamente secondo le prescrizioni degli altri stati membri. spiega la relazione. la facoltà di organizzare e gestire le scommesse sul territorio italiano, subordinando però. per ragioni di ordine pubblico, tale autorizzazione, al rilascio della licenza di polizia che a sua volta dovrebbe essere effettuata a valle di accertamenti sugli amministratori e ad accurati controlli dei bilanci di esercizio e delle rendicontazioni contabili delle società, accompagnati da apposite relazioni di certificazione redatte da primarie società di revisione contabile. Inoltre la Commissione chiede che, in caso vengano meno i requisiti che avevano portato al rilascio della concessione. questa venga revocata. «Multare con 500 o 1.000 euro un concessionario se infrange le leggi, come ad esempio permettere a un minore di giocare». ha detto ancora il senatore Lauro ad Agicos. «è una soluzione che fa ridere. lo penso che chi sbaglia deve pagare con la revoca della licenza. Sono cose», ha concluso, «che dirò anche in aula quando discuteremo della Finanziaria: ho capito che il governo deve pensare a fare cassa, ma questo non si può fare pensando di allentare la presa sul gioco illegale». 



http://www.cortecont...11817192480.txt
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<p> ANDREA COSTANTINO LIBERO, GRAZIE RADIO LIBERTÀ !

#43 sheikyerbouti

    anti-intellettuale, coerente, obiettivo, ironico, arguto, spacca

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Inviato 18 novembre 2010 - 17:15

Governo schizofrenico,
combatte la ludopatia aumentando i giochi



interessanti anche gli articoli collegati.

buona lettura.
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#44 Ukrainian Roulette

    populista

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Inviato 26 novembre 2010 - 18:08

Ecco nel dettaglio a cosa pensavano i nostri eroi dei vari buonismi,mentre ci indottrinavano su accoglienze senza se e senza ma,sulla necessità di bombardare di qua,le morali sui sindacati,l'evasione fiscale,il pericolo Lega e berlusconi e bla bla bla....

Leggete,anche se qualche cuoricino patirà delle piccole fitte....buon  divertimento !




   
La vera storia del Bingo:trucchi e malaffari



Roma. "Le calde atmosfere familiari natalizie che migliaia di famiglie si apprestano a trascorrere nelle prossime festività, presto potranno essere vissute quotidianamente da milioni di persone". Detta così è detta fin troppo bene, ma è comprensibile e pure giusto, perché questa prosa un po' diabetica, questi toni fin troppo zuccherosi, appartengono all'ufficio stampa della società forse maggiormente agguerrita - senza sottovalutare il prurito alle mani e l'entusiasmo altrui - fra quelle interessate al più spettacolare business di questi anni. Il business è quello del Bingo. La società si chiama - appunto - Formula Bingo, nata e cresciuta nel recinto degli amici e dei collaboratori dell'ex presidente del Consiglio, Massimo D'Alema. Il business è presto spiegato. Entro pochi mesi, in Italia verranno aperte quattrocentoventi sale da Bingo. Se le cose andranno come devono andare, e cioè bene, nel giro di un paio d'anni le sale diventeranno ottocento. In queste sale, tutti gli italiani maggiorenni potranno entrare, acquistare le cartelline coi quindici numeri a tremila lire e giocare a tombola. Tutto il giorno, volendo. Lo faranno, secondo gli esperti. Nella Finanziaria è scritto che nel 2001 dal Bingo arriveranno seicentosettantacinque miliardi per l'erario. Si prevede, dunque, che da giugno in poi (quando apriranno le prime sale) gli italiani spenderanno quasi quattromila miliardi per il solo Bingo. Nel 2002 si raddoppierà, se non di più. Quando le sale saranno ottocento, lo Stato incasserà tremila e cinquecento miliardi di lire all'anno. Se anche l'ottimismo fosse eccessivo, l'affare c'è. Racconta un tesserato ds che quand'era consigliere comunale in un paese in provincia di Roma, e si organizzavano le Feste dell'Unità, i dibattiti e i cineforum erano sempre affollati, ma mai come gli spazi dove si giocava a tombola per portare a casa salsicce e caciotte. Era la versione casereccia di quello che accadrà d'ora in poi. Perché la svolta definitiva ha un luogo e una data: Roma, Testaccio, Festa dell'Unità, luglio 1999. I capi coinvolgono nell'organizzazione della festa una società spagnola, la Cirsa, di cui in seguito si parlerà molto. La Cirsa è una delle società leader al mondo nel settore del gioco d'azzardo. Una gran quantità delle sale Bingo spagnole le appartengono. In Italia ha portato cinquemila di quelle diaboliche macchinette mangiasoldi: i videopoker. A Madrid - e lo vedremo meglio più avanti - è indagata dall'irriducibile Baltasar Garzón, convinto che alla Cirsa si ricicli denaro sporco. Comunque sia, la Cirsa arriva al Testaccio e impianta una sala Bingo volante. Un trionfo. La gente che va alla Festa dell'Unità ha un bel sangue: la politica è la politica. Gli interventi dei leader sono affollati e applauditi. Agli stand dei libri non ci si può lamentare. Alle cucine si lavora sodo, come sempre. Ma è allo stand del Bingo che succede di tutto. La gente s'ammassa e gioca a getto continuo. Gli incassi sono da fregarsi le mani. Alla Cirsa del resto se lo aspettavano. E non soltanto alla Cirsa, a ben vedere. Nella Finanziaria del 1998 sul 1999 si parla di nuove forme di intrattenimento "considerata l'opportunità di incrementare le entrate erariali". Al governo cominciano a lavorarci su. Il ministro delle Finanze è Vincenzo Visco, al quale si deve, fra l'altro, la fantastica stagione del Gratta e Vinci e del Superenalotto. Ma le mode sono passeggere per definizione. In quel 1999 i segnali sulla crisi del gioco erano già evidenti; a fine anno si registrerà un calo degli incassi del trenta per cento, anche se il totale rimarrà enorme: quarantamila miliardi di lire. L'idea di individuare "nuove forme di intrattenimento" prende ben presto il nome Bingo. L'iter legislativo, come al solito, non è rapido ed è decisamente noioso. In ogni caso, un anno fa, il 31 gennaio del 2000, la Gazzetta Ufficiale pubblica le "Modalità per la partecipazione al pubblico incanto per l'affidamento in concessione della gestione del gioco del Bingo". Nel frattempo premier è diventato Giuliano Amato e ministro delle Finanze Ottaviano Del Turco. E' Del Turco, su spinta della Cisl di Sergio D'Antoni, ad apportare una prima, fondamentale modifica. La gestione della gara per l'assegnazione delle sale non verrà affidata a un privato (come pensò Visco, suscitando appetiti e scatenando qualche guerricciola), ma ai Monopoli di Stato, in fase di smantellamento. Il Bingo ha un primo vincitore: D'Antoni, che salva parecchi posti di lavoro statali. Il 22 gennaio del 2001 è scaduto il termine per la presentazione delle domande. Le sale in corsa sono mille e trecento. Ai Monopoli se ne aspettavano ottocento. Un successone. Ma i veri protagonisti sono soprattutto quattro: la Formula Bingo, la Ludotec, la Snai e il gruppo Cecchi Gori. La Snai è quella che gestisce da sempre le sale corse, dove si scommette sulle gare di trotto e di galoppo. Ha esperienza, tecnologie, struttura. Logico che partecipasse. Cecchi Gori non è in un periodo di grandi floridezze economiche e possiede cinema facilmente convertibili, compresi alcuni storici nel centro di Roma: il Volturno, il Golden, il New York. La Ludotec è, senza girarci troppo attorno, una emanazione dei Ds. La Ludotec è controllata dall'immobiliare Beta (che ha come ragione sociale la gestione del patrimonio immobiliare dei Ds), dalla Pielleffe (la concessionaria di pubblicità del partito) e dalla Ccfr (la finanziaria della Lega delle cooperative). Chi fornisce le tecnologie a Ludotec? Ma naturalmente la Cirsa, che tanto bene s'era portata al Testaccio. Per capire l'affare, però, è meglio per ora concentrare l'attenzione su Formula Bingo, che ha una storia significativa. Formula Bingo, tanto per cominciare, ha sede in un bel palazzo romano, in via San Nicola de' Cesarini al 3, che dà su piazza di Torre Argentina. E' un palazzo di cui Alfio Marchini, il costruttore ex azionista dell'Unità, possiede alcuni piani. Oltre alla sede di Formula Bingo, il palazzo ospita quella di Italianieuropei, la fondazione di D'Alema, quella di Reti Srl, la società di consulenza di Antonio Napoli, di Massimo Micucci e soprattutto di Claudio Velardi, già tutti amici e collaboratori di D'Alema. Non è finita. Nel palazzo ci sono pure le stanze della Elle U Multimedia, cioè quel che rimane dell'Unità: la versione telematica. Sono le prime di tante coincidenze. Chi è il vicepresidente operativo di Formula Bingo? E' Luciano Consoli, quarantacinquenne con un passato già impegnativo; cresciuto nelle sezioni romane della Fgci, Consoli s'è distinto negli ultimi tempi per aver affiancato Indro Montanelli nell'avventura della Voce e Ferdinando Adornato in quella di Liberal. Consoli controlla la Formula Bingo attraverso la sua Chance Mode, di cui è consigliere Roberto De Santis, simpatico uomo d'affari di Gallipoli, quello che ha ceduto a D'Alema la celebre barca Ikarus. Nella sede di Formula Bingo, per qualche settimana sono stati ospiti anche Velardi e Micucci. Le cose andarono così, dice Consoli: "Quando D'Alema si dimise, chiamai Claudio e gli chiesi, adesso che fai? Lui mi disse: niente, sono disoccupato. E io, d'accordo, ma domattina 'ndo vai? E lui, non lo so. Allora gli ho detto, vieni qua, una stanza per te, Micucci e Napoli te la metto a disposizione io, così puoi fare due telefonate e organizzarti. Poi il caso ha voluto che sullo stesso pianerottolo nostro si liberasse un ufficio, ma è stato davvero soltanto il caso. Velardi e gli altri, con la Formula Bingo, non c'entrano per nulla. Non mi hanno dato mai nemmeno un consiglio". D'Alema non c'entra, Velardi nemmeno. Registrato. Ma i fatti vanno riepilogati: alla fine del 1999, inizio 2000, D'Alema e Velardi stanno a Palazzo Chigi dove sono quantomeno molto ben informati sul lancio del Bingo. Quando il governo cade, si trasferiscono tutti nello stesso palazzo - o nelle stesse stanze - dove un paio di loro amici si stanno attrezzando al concorso. E lo fanno con un certo anticipo sugli altri. Si muovono con grande professionalità. Sciorinano progetti che non sono certo stati buttati giù. E alla fine si iscrivono alla gara con quattrocentouno sale. Nella stanza di Consoli campeggia una cartina d'Italia trafitta da quattrocentouno bandierine rosse. Ogni bandierina una sala. Ogni sala, molte speranze di vittoria. "Noi vogliamo ottenere quattrocentouno licenze", dice Consoli fiducioso mentre illustra nei dettagli il suo progetto. Formula Bingo ha altri soci prestigiosi. Per esempio la Confcommercio di Sergio Billè (di cui si parla come futuro ministro berlusconiano, malgrado riserve di Confindustria), la Confesercenti, la Federalberghi, l'Adn Kronos di Pippo Marra, la Meliorbanca di Pierdomenico Gallo. Soprattutto, Formula Bingo ha un presidente prestigioso: Vincenzo Scotti, ex democristiano, ex ministro dell'Interno, uno di quegli uomini della prima Repubblica su cui i magistrati si accanirono. Che c'entra Scotti con il Bingo? Lo spiega Consoli: "Noi volevamo un presidente che avesse caratteristiche ben precise. Che fosse autorevole, intelligente, che avesse esperienze in sedi istituzionali, che, in poche parole, ci consentisse un più facile ingresso in alcune stanze, che avesse contatti importanti. Quando la Confcommercio ci ha proposto Scotti, accettammo con entusiasmo. Era l'uomo che poteva fare per noi". Scotti aggiunge: "Io non ho ruoli operativi. Io sono, diciamo così, un superconsulente. Do consigli, indicazioni, spiego a quali porte bisogna andare a bussare, e come, senza perdere troppo tempo. Questa è un'iniziativa interessante, la Formula Bingo è una società guidata da gente seria e capace, non potevo dire di no". Questa è Formula Bingo, ma in principio era un'altra cosa. In principio era una società che voleva concorrere direttamente alla gestione delle sale. Il bando dice che ogni società può ottenere fino a un massimo del dieci per cento delle concessioni. Cioè, quarantadue. La Formula Bingo nacque nell'agosto del 1999, fondata da una "piccola, coraggiosa banca d'affari" (definizione maligna di Francesco Cossiga), la London Court di Piero Masia e di Roberto De Santis (quello dell'Ikarus) e dalla Chance Mode di Consoli. Poi, spiega Consoli, quando la gestione della gara viene affidata ai Monopoli, la strategia cambia. Perché ci si accorge che è inutile cercare di conquistare quarantadue sale soltanto, quando ce ne si può accaparrare molte di più. Come? Assistendo i privati in qualità di service provider. La London Court cede via via le proprie quote alle società che entrano in Formula Bingo, potendo contribuire alla nascita di un service provider in grado di fornire davvero tutto. Poniamo il caso di un piccolo imprenditore che intendesse riconvertire un supermercato in sala Bingo. Che fa? Si prepara un progetto e concorre da solo contro i colossi? Oppure ai colossi si affida, contando non soltanto sulla loro professionalità, sulla loro preparazione, sulla loro potenza economica e consortile, ma anche sui loro suggestivi nomi? Infatti Formula Bingo (e così Ludotec e Snai) è in grado di assistere un concorrente dall'inizio alla fine. Si fa dare venti milioni (e altri quindici in caso di vittoria), e in cambio fornisce il progetto, presenta la domanda, controlla attraverso una squadra di quattordici avvocati che tutto vada per il verso giusto, e via di questo passo. All'imprenditore non rimane che sedersi in poltrona e aspettare, in attesa di poter tirare su la saracinesca. Questi service provider, poi, garantiscono di poter allestire la sala entro i tempi richiesti; il bando, infatti, prevede che dall'assegnazione della licenza debbano passare non più di centocinquanta giorni, poi la sala deve aprire e ospitare i giocatori. L'allestimento comprende i tavoli, le sedie, i monitor, le palline, le schede, gli angoli di ristorazione, praticamente tutto, comprese le insegne (seriali come quelle, per intendersi, del MacDonald's) e il personale con tanto di divisa. L'imprenditore pagherà a Formula Bingo a seconda dei servizi richiesti e si impegnerà a girare al service provider l'1,5 per cento dei soldi incassati dalla vendita delle cartelle. A proposito del personale, dicono Consoli e i suoi che sarà "specializzato". Dovrà seguire corsi e superarli. Si prevede che si creeranno tredicimila nuovi posti di lavoro, e potrebbero salire a trentamila con l'indotto e le altre trecentottanta sale. Formula Bingo sta già istruendo il personale, individuato attraverso alcune società di lavoro interinale, fra cui le più importanti sono Italia Lavoro, di Natale Forlani, ex sindacalista cislino e Obiettivo Lavoro di Cgil, Cisl e Cdo. Anche Scotti - il presidente di Formula Bingo - ha un ruolo di rilievo in una società di lavoro interinale: presiede la Ali, fondata nel 1997. Scotti ammette: "In una seconda fase, anche la Ali dovrebbe collaborare con Formula Bingo". E così, oltre che l'esperienza e il prestigio, l'ex ministro potrà mettere in ballo anche la sua seminuova e battagliera Ali. Secondo i propositi di Formula Bingo (considerando che entro un mese si saprà la graduatoria), le prime sale saranno in grado di partire nel mese di giugno, pronte a fare il pieno durante la stagione estiva. Perché, insistono alla Formula Bingo, "il gioco della festa, della famiglia, dell'allegria e dello stare in compagnia è per antonomasia la tombola". II Se questa storia del Bingo fosse un romanzo, la trama si consumerebbe attorno a Massimo D'Alema e a Walter Veltroni. Infatti l'idea del Bingo, l'idea delle quattrocentoventi sale (ottocento entro due anni) in cui presto si potrà giocare alla versione yankee della tombola, nasce a Palazzo Chigi nei mesi del governo D'Alema. La prima società a buttarsi nell'affare è la Formula Bingo, guidata da Luciano Consoli e Roberto De Santis, vecchi amici di D'Alema. La Formula Bingo ha sede in piazza di Torre Argentina, in un palazzo che in gran parte appartiene ad Alfio Marchini (ex azionista dell'Unità) e che ospita i nuovi uffici di Claudio Velardi (superconsulente del D'Alema premier) e quelli della fondazione lanciata dal D'Alema postpremier. Consoli ripete, instancabile: "Mi rendo conto delle coincidenze, ma coincidenze restano. Con noi, D'Alema e Velardi non c'entrano proprio". Fra i rivali più vivaci di Formula Bingo c'è la Ludotech. Sin qui i giornali hanno parlato poco di Ludotech. Eppure, in fatto di coincidenze, anche in questo caso è successo di tutto. Fulvio Ichestre è l'amministratore delegato della Pielleffe. La Pielleffe è la concessionaria di pubblicità dei Ds. E' la Pielleffe, per intenderci, che amministra gli spazi pubblicitari alla Festa dell'Unità. E' Ichestre che nel 1999 ha l'idea di trasformare la tombola in un business, da passatempo che era. Chiama gli spagnoli della Cirsa, che a casa loro spadroneggiano con le sale Bingo e da noi hanno mostrato di che pasta sono fatti installando cinquantamila macchinette del videopoker. La Cirsa mette su uno stand del Bingo alla Festa dell'Unità del Testaccio e il successo è spettacolare. Siamo nella seconda metà del '99. Il governo sta pianificando il lancio del Bingo. Consoli s'è già messo in pista. E Ichestre? Ichestre, attraverso la Pielleffe, mette in piedi la Playservice. Suoi compagni d'avventura sono la Beta immobiliare e la Lega delle cooperative. La Beta immobiliare è presieduta da Alfredo Medici, giovane dirigente diessino dalla buonissima fama. Ha trentasei anni, è consigliere comunale a Reggio Emilia. Ma, soprattutto, ha l'incombenza di amministrare il ricco patrimonio immobiliare del partito. Si parla di spazi per duecentocinquanta miliardi di lire. Quasi altrettanto è nelle disponibilità della Lega delle cooperative. Medici diventa presidente di Playservice. Ichestre ha l'idea, Medici le sale ed è un tipo sveglio e dinamico, quelli delle Cooperative hanno il nome e l'organizzazione. A questo punto manca soltanto qualcuno che abbia le strutture e sappia come si mette in piedi una catena di sale Bingo. Ichestre conosce gli uomini che fanno al caso suo: quelli della Cirsa, gli spagnoli arrivati pochi mesi prima al Testaccio. L'accordo è immediato: Cirsa fornirà alla Playservice tutto il supporto tecnologico, nel quale è avanzatissima. Ma Cirsa non si accontenta. Walter Cecchini, direttore generale di Cirsa Italia, dà vita alla sua Playservice. La Playservice diessina cambia nome e diventa Ludotech. In questo modo, la Cirsa concorre alla conquista delle sale sia per conto proprio (tramite la Playservice) sia attraverso la joint venture con Ludotech (ex Playservice). La vicenda è ingarbugliata, ma gustosissima. Perché nel frattempo entra in scena anche Roberto Colaninno, numero uno di Telecom e Olivetti. Che c'entra Colaninno? C'entra, perché ultimamente sembra che i terreni su cui Colaninno preferisce muoversi siano soprattutto due: le telecomunicazioni e le lotterie. Già c'è il caso della Lottomatica....

http://www.comunicat...erdi/29042.html







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<p> ANDREA COSTANTINO LIBERO, GRAZIE RADIO LIBERTÀ !

#45 Life Is Insignificant

    Deadman

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Inviato 26 novembre 2010 - 22:00

Governo schizofrenico,
combatte la ludopatia aumentando i giochi



interessanti anche gli articoli collegati.

buona lettura.

Qui non vedo dove sia il problema.
Uno stato che si professa liberale deve rendere legali e regolamentare queste cose, mentre ora molte di queste sono ancora in un limbo legislativo che è più nebbioso che altro.
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#46 Ukrainian Roulette

    populista

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Inviato 28 novembre 2010 - 15:32

Più che altro ci sono le mani dei partiti di destra e sinistra che arraffano soldi con la collaborazione delle mafie nostrane e straniere. E' tutto scritto.
La legislazione è ridicola per questo motivo. E gli atti compiuti da Visco e Tremonti,con l'appoggio di 7/8 del parlamento, sono da galera vietnamita a mollo in mezzo alle pantegane.
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<p> ANDREA COSTANTINO LIBERO, GRAZIE RADIO LIBERTÀ !

#47 virginia wolf

    apota

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Inviato 15 maggio 2011 - 12:24

Interessante indagine di Report sui concessionari e sul ??sistema gioco?.

I BISCAZZIERI


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Penso a come contiamo poco, come tutti contino poco; com'è travolgente e frenetica e imperiosa la vita, e come tutte queste moltitudini annaspino per restare a galla.

#48 Ukrainian Roulette

    populista

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Inviato 18 novembre 2011 - 09:18

Ho senbtito che Monti,grazie a incessanti pressioni europee, dedicherà gran parte delle risorse del suo governo
per recuperare tal smisurato patrimonio sottratto alla collettività ( e anche alla comunità,europea,ovviamente ) .
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#49 gulliver

    Classic Rocker

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Inviato 18 novembre 2011 - 09:30

allora è per questo che la lega lo detesta ( visto che il loro uomo alla banca popolare di milano - banca buona e non tecnoratica - finanziava una società di gioco d'azzardo e slot machine, con i buoni uffici del pidiellino la boccetta) asd
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#50 Ukrainian Roulette

    populista

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Inviato 18 novembre 2011 - 10:02

Dai dai,dov'è la "discontinuità" ? Sugli aumenti delle rendite catastali ? asd
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