Martin Scorsese
#1
Inviato 26 giugno 2007 - 12:57
- un Attore protagonista inarrivabile in quel momento e in quella parte. Credo che nessuno all'infuori di Robert avrebbe saputo fare di meglio. La sua immedesimazione col personaggio è impressionante. La sua furia, i suoi sguardi, la sua fragilità, insicurezza, pazzia, il suo dolore, il suo bisogno di certezze, di vincere, di qualcosa che lo riscatti sono resi in modo strepitoso. A volte il suo corpo sembra esplodere, tanta è l'adrenalina, la rabbia, il nervosismo che trasuda. Per quanto mi riguarda l'Oscar non vale un cazzo, ma credo che mai premio fu più meritato.
- una sceneggiatura perfetta (Paul Schreader). La storia di un uomo e della sua famiglia, della sua ascesa e del suo declino, un uomo che voleva farcela da solo ma è stato costretto dagli eventi e da chi gli sta accanto a scendere a compromessi. Un uomo pieno di difetti, rozzo, insicuro, bacato, paranoico, ma orgoglioso, leale, che si aggrappa per tutta la vita a quei pochi valori che ha. Splendida la costruzione dei comprimari: la moglie (una Cathy Moriarty da infarto) e il fratello (un Joe Pesci perfetto come solo un Joe Pesci in un film di Scorsese può essere perfetto).
- il girato in interno domestico : Jack e sua moglie, Jack e suo fratello, i pranzi, le discussioni a tavola. L'umano che viene fuori. Le tanto osannate scene dei combattimenti mi sono parsi degli intermezzi tra una prova d'attore collettiva e l'altra. Scorsese dipinge il dramma umano con una solidità e una leggerezza allo stesso tempo impressionanti.
Voto 9.
#2
Inviato 26 giugno 2007 - 13:14
#3
Inviato 26 giugno 2007 - 15:15
Dovrei rivederlo però, perchè è un bel pò di tempo che non lo vedo.
Scorsese è uno che mi piace.
Tralasciando il discorso vecchi film, impossibile definirli brutti, tra i suoi ultimi lavori mi è piaciuto moltissimo "Gangs of New York", che per me poteva benissimo vincere l'Oscar.
Poi con la recitazione di Daniel Day Lewis, che è secondo me molto sottovalutato in generale. Invece è uno dei migliori attori in giro.
Tannen, io ti maledico.
#4 Guest_carmelo bene_*
Inviato 26 giugno 2007 - 15:31
#5
Inviato 26 giugno 2007 - 17:21
#6
Inviato 26 giugno 2007 - 17:57
#7 Guest_carmelo bene_*
Inviato 26 giugno 2007 - 18:51
ma vi e'una differenza insormontabile tra un grande AUTORE come Martin Scorsese e il poco piu'che fan/fun del cinema di serie z chiamato Quentin Tarantino.
#8
Inviato 26 giugno 2007 - 18:52
a me piace molto fuori orario con un grande griffin dunne.una delle migliori commedie nere degli anni ottanta.
Toh...sono d'accordo con il fantomatico carmelo...azzarderei a dire che Fuori orario, per tanti versi che mi riprometto di spiegare, potrebbe benissimo essere IL film di Scorsese..
#9 Guest_vegeta_*
Inviato 26 giugno 2007 - 18:59
a me piace molto fuori orario con un grande griffin dunne.una delle migliori commedie nere degli anni ottanta.
Toh...sono d'accordo con il fantomatico carmelo...azzarderei a dire che Fuori orario, per tanti versi che mi riprometto di spiegare, potrebbe benissimo essere IL film di Scorsese..
per me è il suo più bello assieme a "Casinò" e "Toro Scatenato".
#10
Inviato 26 giugno 2007 - 21:50
Un film pazzesco.
Subito dopo a pari merito "Mean streets" e "Gangs of New York".
Tannen, io ti maledico.
#11
Inviato 27 giugno 2007 - 23:22
#12 Guest_carmelo bene_*
Inviato 27 giugno 2007 - 23:26
ovviamente quoto.straordinaria(per me)anche la colonna sonora.Ho appena rivisto Fuori Orario. Mio dio che film. Che pazzia. Che capolavoro. Un ritmo impressionante. Una galleria di personaggi incredibili. Il protagonista si ritrova immerso in una realtà che sembra un'altra dimensione, lontana anni luce da quella a cui è abituato. La Soho newyorkese (io adoro, adoro, Adoro New York) è un girone infernale dove può succederti qualsiasi cosa. Le menti impazzite dei personaggi impediscono a Paul di tornare a casa. Un film incredibile. Linda Fiorentino strepitosa. Voto 9.
#13
Inviato 27 giugno 2007 - 23:27
ovviamente quoto.straordinaria(per me)anche la colonna sonora.
Ho appena rivisto Fuori Orario. Mio dio che film. Che pazzia. Che capolavoro. Un ritmo impressionante. Una galleria di personaggi incredibili. Il protagonista si ritrova immerso in una realtà che sembra un'altra dimensione, lontana anni luce da quella a cui è abituato. La Soho newyorkese (io adoro, adoro, Adoro New York) è un girone infernale dove può succederti qualsiasi cosa. Le menti impazzite dei personaggi impediscono a Paul di tornare a casa. Un film incredibile. Linda Fiorentino strepitosa. Voto 9.
Ho riconosciuto Bach. Ma qual è il pezzo dei titoli di testa (e di coda)?
#14
Inviato 28 giugno 2007 - 07:03
Trovo invece che Casinò perda fascino durante la visione: la prima ora/ora e mezza bellissima, con uno Scorsese in gran forma, poi secondo me si perde nella seconda parte; sostanzialmente troppo prolisso.
"Beh, devo essere ottimista. Va bene, dunque, perché vale la pena di vivere? Ecco un’ottima domanda. Beh, esistono al mondo alcune cose, credo, per cui valga la pena di vivere. E cosa? Ok. Per me... io direi... per Groucho Marx tanto per dirne una, e Willie Mays e... il secondo movimento della sinfonia Jupiter... Louis Armstrong, l'incisione Potatoehea Vlues... i film svedesi naturalmente... L’educazione sentimentale di Flaubert... Marlon Brando, Frank Sinatra, quelle incredibili... mele e pere di Cézanne, i granchi di Sam Wo, il viso di Tracey"
"Saigon. Merda. Sono ancora soltanto a Saigon. Ogni volta penso che mi risveglierò di nuovo nella giungla"
#15 Guest_JackNapier_*
Inviato 30 giugno 2007 - 08:07
a molti non piace perché è lungo... ma chissenefrega , liberatevi per un pomeriggio e guardatevelo ...
assieme a Toro Scatenato e Taxi Driver, è il film di Scorsese che preferisco
#16
Inviato 30 giugno 2007 - 08:25
Mi piace il suo stile che sa essere essenziale, crudo e asciutto anche in opere dalla durata importante come "L'ultima tentazione di Cristo" o "Casinò". Quest'ultimo è il mio preferito assieme a "Taxi Driver".
Per quel poco che so, uno dei miei cineasti favoriti.
Stefano
Sono stato ad un loro concerto in prima fila, impiedi. Ubriaco fracico ed erano convinte fossi un fan sfegatato, mi dedicavano le canzoni mentre io per quasi due ore urlavo: troieee!
#17
Inviato 30 giugno 2007 - 09:41
"L'ultima tentazione di Cristo" è uno dei film che mi hanno cambiato la vita... sarà per la colonna sonora forse, album che io letteralmente venero, o per le intuizioni di Scorsese che precedono non solo film e romanzi che faranno di questi temi il pretesto per sfornare l'ennesima baracconata americana, ma anche scoperte archeologiche che daranno sostegno a questa sua visione di Giuda...
a molti non piace perché è lungo... ma chissenefrega , liberatevi per un pomeriggio e guardatevelo ...
assieme a Toro Scatenato e Taxi Driver, è il film di Scorsese che preferisco
L'ho rivisto poco tempo fa...che dire, uno dei film più sottovalutati della storia del cinema...fu tacciato di blasfemia, quando invece tutta la parte allucinata del "cosa sarebbe successo se fossi sceso dalla croce..." è semplicemente una riflessione di un credente che è fatto di carne e ossa...
Ovviamente, l'unico film su Cristo che valga la pena di vedere..
#18
Inviato 30 giugno 2007 - 09:43
Non sono come voi un grosso esperto di cinema ma i film di Scorsese li ho visti praticamente tutti (mi sa che mi manca solo "Fuori Orario").
Mi piace il suo stile che sa essere essenziale, crudo e asciutto anche in opere dalla durata importante come "L'ultima tentazione di Cristo" o "Casinò". Quest'ultimo è il mio preferito assieme a "Taxi Driver".
Per quel poco che so, uno dei miei cineasti favoriti.
Onestamente credo che ti sbagli. Film come Gangs if New York o Casinò sono l'esatto contrario di un cinema essenziale. Puntano molto sulla spettaccolarizzazione degli eventi, con volenza diffusa, musiche a palla, dialoghi a effetto ecc.
http://www.anobii.com/satyajit/books
http://www.goodreads...3893406-claudio
https://twitter.com/EligioAldoVere
#19
Inviato 30 giugno 2007 - 09:44
#20
Inviato 30 giugno 2007 - 09:49
Sì stavo per dirlo io...la regia di Scorsese è tutto fuorchè essenziale..
....bah sicuramente avete ragione e forse non mi sono espresso bene. Nella mia testa l'aggettivo "essenziale" distingueva Scorsese da registi tipo Oliver Stone, film dal taglio più epico (forse troppo)..... E qui mi fermo, come ho detto ne capisco poco e preferirei evitare di scrivere troppe stronzate. A Voi la parola.
Stefano
Sono stato ad un loro concerto in prima fila, impiedi. Ubriaco fracico ed erano convinte fossi un fan sfegatato, mi dedicavano le canzoni mentre io per quasi due ore urlavo: troieee!
#21 Guest_vegeta_*
Inviato 30 giugno 2007 - 10:00
"L'ultima tentazione di Cristo" è uno dei film che mi hanno cambiato la vita... sarà per la colonna sonora forse, album che io letteralmente venero, o per le intuizioni di Scorsese che precedono non solo film e romanzi che faranno di questi temi il pretesto per sfornare l'ennesima baracconata americana, ma anche scoperte archeologiche che daranno sostegno a questa sua visione di Giuda...
a molti non piace perché è lungo... ma chissenefrega , liberatevi per un pomeriggio e guardatevelo ...
assieme a Toro Scatenato e Taxi Driver, è il film di Scorsese che preferisco
L'ho rivisto poco tempo fa...che dire, uno dei film più sottovalutati della storia del cinema...fu tacciato di blasfemia, quando invece tutta la parte allucinata del "cosa sarebbe successo se fossi sceso dalla croce..." è semplicemente una riflessione di un credente che è fatto di carne e ossa...
Ovviamente, l'unico film su Cristo che valga la pena di vedere..
si, è stupendo pure questo. E con un grandissimo Dafoe.
#22
Inviato 30 giugno 2007 - 10:01
La regia di Scorsese è dinamica, in continuo movimento, molto tecnica. Tutt'altra cosa, secondo me.
"Beh, devo essere ottimista. Va bene, dunque, perché vale la pena di vivere? Ecco un’ottima domanda. Beh, esistono al mondo alcune cose, credo, per cui valga la pena di vivere. E cosa? Ok. Per me... io direi... per Groucho Marx tanto per dirne una, e Willie Mays e... il secondo movimento della sinfonia Jupiter... Louis Armstrong, l'incisione Potatoehea Vlues... i film svedesi naturalmente... L’educazione sentimentale di Flaubert... Marlon Brando, Frank Sinatra, quelle incredibili... mele e pere di Cézanne, i granchi di Sam Wo, il viso di Tracey"
"Saigon. Merda. Sono ancora soltanto a Saigon. Ogni volta penso che mi risveglierò di nuovo nella giungla"
#23 Guest_vegeta_*
Inviato 30 giugno 2007 - 10:06
Epico o retorico? Perchè Stone mi sembra più che altro retorico...
bè, retorico Stone è un po' esagerato. Forse troppo enfatico, ridonandante sicuramente.
Al suo meglio (Salvador, Talk Radio, JFK) ha diretto dei gran film.
#24
Inviato 30 giugno 2007 - 10:59
Mean Streets
La prima indelebile, eccellente galleria di caratteri scorsesiani (prima dei definitivi Raging Bull e Goodfellas), comicità involontaria, volontaria (slapstick indelebili), incredibile senso del ritmo, idee di regia, senso dello spettacolo. Ma soprattutto ambiguità, non dissoluzione tra memoria e miraggio (??be my baby?, ??pledging my love?, tutto il jukebox del bar, tutto il whiskey di Tony è delirio, dolce anelito e straziante prigione, tormento e sogno romantico).
Il regista pesca a piene mani dalla propria realtà e giovinezza, popolata da angeli ubriachi e ballerine, da luoghi di culto e di maledizione, da sangue, sogni erotici, spari, sale cinematografiche, tutto sotto il proscenio tragico della strada.
Cospetto inquieto, gratitudine, devozione eterna di Scorsese alla propria appartenenza ??io ero tra voi, io sono tra voi?; la ricerca disperata di una continuità tra una morale che guidi la vita e compromesso di sopravvivenza.
Poco conta che sia stato girato spesso nella east coast, Mean Streets assieme a Taxi Driver è uno dei ritratti conclusivi, più iperrealisti e assieme lirici di New York mai impressi e imprimibili su celluloide.
Alice non abita più qui
Imprevedibile sterzata o continuità logica ?. Certo è che assieme a Unmarried Woman dell??altro newyokese Mazursky, Alice è uno dei più ritratti femminili più commuoventi, definitivi, degli anni ??70 e di tutto il cinema.
Incursione nella vita di una donna che si sogna artista (come tutti noi..) soffocata nelle proprie ambizioni e talento, imprigionata tra le mura domestiche tra idioti integrali, e un figlio; la cui vita viene stravolta (o ..nasce?) l??indomani di un evento inaspettato e si trova a dover viaggiare per sopravvivere (o per esprimersi?).
Divinamente interpretata da Ellen Burstyn, diva in ascesa, magnificamente assecondata da un cast ineccepibile tra cui Harvey Keitel e Jodie Foster, regia densamente creativa e memore (del melò anni ??50); ritmo scorsesiano al midollo, colonna sonora calorosamente nostalgica, che ci regala uno degli attacchi più belli del Cinema (affabulazione da ??Alice in Wonderland? coi colori di Sirk a planare sulla realtà di Socorro col capolavoro all the way from Memphis di Mott The Hoople).
Nel film c??è tutto, dramma, commedia, tenerezza, romanticismo, viaggio, disperazione, gioia, amore, odio, musical. Mio Dio.
Da non perdere.
Re per una notte
Fuori orario
Altri ??milestone?? della filmografia scorsesiana, due commedie nere per lo più rimaste incomprese nella propria epoca. Commedie come le intende e le fabbrica Scorsese: sacrificate. Velenose, paradossali, senza compromesso, sbilenche, persino ??weird?? nella propria spietata visuale iperrealista. Ritratti di individui (un comico, un programmatore di computer) che vanno a coincidere nella tenacia e nella determinazione di questi esseri umani ad ??affermarsi?? o morire (che sia una realizzazione nel successo, nell??accettazione dalla massa, o nella pura sopravvivenza); singolari, ??eroiche?? emanazioni di una città fratricida, abnorme e folle, formicolante completamente imprevedibile, come andare a caccia e d??improvviso divenire la preda ambìta, piatto forte di un banchetto antropofago.
The Big Shave
In questo ribollente corto del ??67 già tutto un autore in potenza. Rigore chirurgico, surrealtà che si scopre iperrealismo. Richiami storici e cinefili; infiniti riverberi che si lanciano come strali sulla coscienza dell??America e sulla invivibilità e ipocrisia dell??era moderna che andava gettandosi ??suicidandosi?? nel vuoto nero del postmoderno. E la logica conclusione.
New York New York
Ricordata soprattutto per la colonna sonora, è la travagliata storia d??amore tra un sassofonista e una cantante, De Niro e la Minnelli. Prolisso, travagliato, a tratti zoppicante, per fans. Ingenuamente (e non sarà la prima volta), Scorsese credendo di fare un colossal pigliatutto con cui sistemarsi e magari sbolognare l??Academy prende una cantonata di quelle memorabili, e rimane incredulo, pensa di mollare tutto.
Comunque, per fortuna, non fu così e già nel ??78 tornò col ??Waltz??.
Sempre Cinema di grande respiro. Atto d??amore definitivo nel suono di quel raddoppio. ??New York New York?. E la mano dell??Asso che non tradisce.
Casino
Possente, lirico, esasperato, eccessivo, così trascorre (??gloria mundi?) il potere, in un letto di fiume del denaro.
Alcune tra le scene più vivide e crude della storia del cinema, la costante ricerca di una ragione, impareggiabilmente venata dal commento musicale di Delerue, in memoria di sè.
Immarcescibili zampate d??autore.
#25
Inviato 30 giugno 2007 - 11:04
Ovviamente, l'unico film su Cristo che valga la pena di vedere..
Mmm... "Il Vangelo secondo Matteo" lo guardo da solo?
#26
Inviato 30 giugno 2007 - 11:33
Anche se il vangelo di pasolini non è che sia un film sulla vita di Cristo..
#27
Inviato 30 giugno 2007 - 12:29
Alice non abita più qui
Imprevedibile sterzata o continuità logica ?. Certo è che assieme a Unmarried Woman dell??altro newyokese Mazursky, Alice è uno dei più ritratti femminili più commuoventi, definitivi, degli anni ??70 e di tutto il cinema.
Incursione nella vita di una donna che si sogna artista (come tutti noi..) soffocata nelle proprie ambizioni e talento, imprigionata tra le mura domestiche tra idioti integrali, e un figlio; la cui vita viene stravolta (o ..nasce?) l??indomani di un evento inaspettato e si trova a dover viaggiare per sopravvivere (o per esprimersi?).
Divinamente interpretata da Ellen Burstyn, diva in ascesa, magnificamente assecondata da un cast ineccepibile tra cui Harvey Keitel e Jodie Foster, regia densamente creativa e memore (del melò anni ??50); ritmo scorsesiano al midollo, colonna sonora calorosamente nostalgica, che ci regala uno degli attacchi più belli del Cinema (affabulazione da ??Alice in Wonderland? coi colori di Sirk a planare sulla realtà di Socorro col capolavoro all the way from Memphis di Mott The Hoople).
Nel film c??è tutto, dramma, commedia, tenerezza, romanticismo, viaggio, disperazione, gioia, amore, odio, musical. Mio Dio.
Da non perdere.
Complimenti.
Adoro questo film, anche se l'ho visto una sola volta molti anni fa.
#28 Guest_carmelo bene_*
Inviato 30 giugno 2007 - 17:20
dunque per te 1+1 fa sempre due.complimenti.hai addizionato il genio di Casarsa e il Cristo e ti sei detto:pasolini che fa un film sulla vita di Cristo...sara'la sollita pellicola iconoclasta...Stavo per editare l'affermazione...ma mi hai preceduto...
Anche se il vangelo di pasolini non è che sia un film sulla vita di Cristo..
devi sapere che pasolini amava mizoguchi e dreyer e il film suddetto e'talmente rispettoso del Vangelo da apparire(ma questo E'Pasolini)quasi un atto di devozione.
e'l'esatto contrario dell'episodio della Ricotta.
#29
Inviato 30 giugno 2007 - 18:44
#30 Guest_vegeta_*
Inviato 30 giugno 2007 - 19:12
Alice non abita più qui
Imprevedibile sterzata o continuità logica ?. Certo è che assieme a Unmarried Woman dell??altro newyokese Mazursky, Alice è uno dei più ritratti femminili più commuoventi, definitivi, degli anni ??70 e di tutto il cinema.
m'è piaciuto. E' forse uno dei film più lontani dallo Scorsese che conosciamo, ma è diretto e, soprattutto, interpretato divinamente.
A me è piaciuto tantissimo pure "America 1929: Sterminateli senza pietà": ha uno dei finali più duri del cinema americano.
#31
Inviato 30 giugno 2007 - 19:51
Epico o retorico? Perchè Stone mi sembra più che altro retorico...
bè, retorico Stone è un po' esagerato. Forse troppo enfatico, ridonandante sicuramente.
Al suo meglio (Salvador, Talk Radio, JFK) ha diretto dei gran film.
Al suo meglio...
"Beh, devo essere ottimista. Va bene, dunque, perché vale la pena di vivere? Ecco un’ottima domanda. Beh, esistono al mondo alcune cose, credo, per cui valga la pena di vivere. E cosa? Ok. Per me... io direi... per Groucho Marx tanto per dirne una, e Willie Mays e... il secondo movimento della sinfonia Jupiter... Louis Armstrong, l'incisione Potatoehea Vlues... i film svedesi naturalmente... L’educazione sentimentale di Flaubert... Marlon Brando, Frank Sinatra, quelle incredibili... mele e pere di Cézanne, i granchi di Sam Wo, il viso di Tracey"
"Saigon. Merda. Sono ancora soltanto a Saigon. Ogni volta penso che mi risveglierò di nuovo nella giungla"
#32
Inviato 04 luglio 2007 - 11:43
Proprio ora riguardavo cosa si diceva, soprattutto in Italia, de L'età dell'innocenza...e ho scoperto, con orrore, che molti scrivevano di vedere nel film di Scorsese un lavoro "à la Ivory"...ecco, solo questo ho da dire...anzi no, sparo la mia solita conclusione esasperata:
Ivory? Se Ivory avesse fatto anche un solo film come quello dell'amato Martin, ora sarebbe nella lista dei miei 10 autori di sempre...per conto mio L'età dell'innocenza non è un film ivoryano, ma viscontiano, anzi E' il nuovo Gattopardo (o il nuovo Senso)..
#33
Inviato 05 luglio 2007 - 20:47
Il suo capolavoro rimane comunque Mean Streets, tra gli archetipi del gangster film. Molto sottovalutato l'atipico "Fuori Orario", commedia noir di grande fascino. Ma davvero volete farmi credere che non avete visto i film con il suo feticcio De Niro ? Chiaramente fanno parte della cultura cinematografica comune nel senso più ampio, e metterne in discussione l'importanza sarebbe pedante.
Tutto quel che è di moda sarà presto fuori moda. [...] Occupa meglio il tuo tempo.
Robert Schuhmann – Musikalische Haus- und Lebensregeln
Youtube : musica = pornografia in rete : amore
(quindi gentilmente niente musica su YouTube o attraverso FB: li ho bloccati. Contatto personale e scambio di dati non massificato)
In culo al commerciale, in culo ai fighetti. State fuori, state contro.
Lemmy è morto, Dio è morto, e nemmeno io mi sento troppo bene...
#34
Inviato 05 luglio 2007 - 20:50
Il suo capolavoro rimane comunque Mean Streets, tra gli archetipi del gangster film.
So che rischio di essere linciato, ma ad una prima visione (non attentissima, lo ammetto) non mi è piaciuto. Decisamente meglio, anzi parlerei quasi di capolavoro, Quei bravi ragazzi.
"Beh, devo essere ottimista. Va bene, dunque, perché vale la pena di vivere? Ecco un’ottima domanda. Beh, esistono al mondo alcune cose, credo, per cui valga la pena di vivere. E cosa? Ok. Per me... io direi... per Groucho Marx tanto per dirne una, e Willie Mays e... il secondo movimento della sinfonia Jupiter... Louis Armstrong, l'incisione Potatoehea Vlues... i film svedesi naturalmente... L’educazione sentimentale di Flaubert... Marlon Brando, Frank Sinatra, quelle incredibili... mele e pere di Cézanne, i granchi di Sam Wo, il viso di Tracey"
"Saigon. Merda. Sono ancora soltanto a Saigon. Ogni volta penso che mi risveglierò di nuovo nella giungla"
#35
Inviato 05 luglio 2007 - 20:55
Più che altro molti dei gangster films di Scorsese ripropongono la stessa formula degli albori, facendosi apprezzare per la bravura degli attori e gli scenari affscinanti, ma di fatto senza introdurre moltissime novità. Mean Streets è tutt'altro che accattivante, bisogna riconoscerlo-è stato girato in fretta e con un budget irrisorio, ma ripaga ad una visione attenta.
Il suo capolavoro rimane comunque Mean Streets, tra gli archetipi del gangster film.
So che rischio di essere linciato, ma ad una prima visione (non attentissima, lo ammetto) non mi è piaciuto. Decisamente meglio, anzi parlerei quasi di capolavoro, Quei bravi ragazzi.
Tutto quel che è di moda sarà presto fuori moda. [...] Occupa meglio il tuo tempo.
Robert Schuhmann – Musikalische Haus- und Lebensregeln
Youtube : musica = pornografia in rete : amore
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In culo al commerciale, in culo ai fighetti. State fuori, state contro.
Lemmy è morto, Dio è morto, e nemmeno io mi sento troppo bene...
#36
Inviato 05 luglio 2007 - 20:59
Poi, merita sicuramente una seconda visione a breve.
"Beh, devo essere ottimista. Va bene, dunque, perché vale la pena di vivere? Ecco un’ottima domanda. Beh, esistono al mondo alcune cose, credo, per cui valga la pena di vivere. E cosa? Ok. Per me... io direi... per Groucho Marx tanto per dirne una, e Willie Mays e... il secondo movimento della sinfonia Jupiter... Louis Armstrong, l'incisione Potatoehea Vlues... i film svedesi naturalmente... L’educazione sentimentale di Flaubert... Marlon Brando, Frank Sinatra, quelle incredibili... mele e pere di Cézanne, i granchi di Sam Wo, il viso di Tracey"
"Saigon. Merda. Sono ancora soltanto a Saigon. Ogni volta penso che mi risveglierò di nuovo nella giungla"
#37
Inviato 05 luglio 2007 - 21:59
2) Chi è il pazzo che sottovaluta Fuori orario?
3) Non mi pare che i gangster-movies di Scorsese non introducano novità...cioè, dipende...Quei bravi ragazzi, ad esempio, è un film a dir poco rivoluzionario..
#38
Inviato 05 luglio 2007 - 22:15
#39
Inviato 05 luglio 2007 - 22:29
#40
Inviato 05 luglio 2007 - 22:33
http://www.anobii.com/satyajit/books
http://www.goodreads...3893406-claudio
https://twitter.com/EligioAldoVere
#41
Inviato 05 luglio 2007 - 22:34
#42
Inviato 05 luglio 2007 - 22:35
http://www.anobii.com/satyajit/books
http://www.goodreads...3893406-claudio
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#43
Inviato 05 luglio 2007 - 22:37
#44
Inviato 06 luglio 2007 - 07:29
Tutti i cinefili con cui parlo di cinema si sono sempre lanciati in lodi sperticate verso FUORI ORARIO (il film). E' giunta l'ora di attivare il mulo.
personalmente gli preferisco the king of comedy.
trovo inoltre che l'arrivo notturno dell'ambulanza nell'ospedale/pandemonio di bringing out the dead sulle note vanmorrisoniane di t.b. sheets (and the sunlight shining through the crack in the window pane numbs my brain...) sia tra i momenti più intensi e strazianti dell'intero cinema scorsesiano/schraderiano.
in ogni modo mean streets resta su un altro pianeta, quello della profezia.
#45
Inviato 06 luglio 2007 - 07:58
C'è un'altra commedia nera a sfondo notturno, stranamente uscita nello stesso periodo, non altrettanto ingegnosa e mitica, ma apprezzabile, Tutto in una notte di Landis.
E' divertente confrontare TUTTO IN UNA NOTTE e FUORI ORARIO perché sono entrambi la summa delle nevrosi e dei luoghi comuni che gli americani attribuiscono alle "capitali" delle due coste, New York per Scorsese e Los Angeles per Landis. Due affreschi sulle anime delle due città più famose del cinema. Nevrotica e tossica dura New York, sonnambula e anfetaminica Los Angeles.
Entrambi fanno parte e sono i migliori risultati di quel sottogenere che negli anni '80 era stato chiamato "yuppie angst". Un altro capolavoro semisconosciuto di quel genere è STRESS DA VAMPIRO con un incredibile, inquietante e irripetibile Nicholas Cage.
#46
Inviato 06 luglio 2007 - 09:21
#47
Inviato 29 luglio 2007 - 07:41
Bello, bello, bello! :-*
"Beh, devo essere ottimista. Va bene, dunque, perché vale la pena di vivere? Ecco un’ottima domanda. Beh, esistono al mondo alcune cose, credo, per cui valga la pena di vivere. E cosa? Ok. Per me... io direi... per Groucho Marx tanto per dirne una, e Willie Mays e... il secondo movimento della sinfonia Jupiter... Louis Armstrong, l'incisione Potatoehea Vlues... i film svedesi naturalmente... L’educazione sentimentale di Flaubert... Marlon Brando, Frank Sinatra, quelle incredibili... mele e pere di Cézanne, i granchi di Sam Wo, il viso di Tracey"
"Saigon. Merda. Sono ancora soltanto a Saigon. Ogni volta penso che mi risveglierò di nuovo nella giungla"
#48
Inviato 26 settembre 2007 - 22:03
Veramente una gran pellicola.
Un film che riesce ad essere visionario rimanendo nei limiti del realismo, non senza ironia, e rappresenta al meglio le nevrosi di una metropoli nottambula (all'occhio dello spettatore sembra che nessuno a New York vada davvero a dormire).
Ha quei ritmi ed atmosfere tipici di quando si ha molto sonno eppure si continua, volenti o nolenti, a muoversi, ad agire, e la dimensione onirica è sottolineata dal fatto che il protagonista cerca invano, per tutta la notte, la via di casa, ed alla fine si trova - ironia della sorte - direttamente sul luogo di lavoro, pronto per ricominciare un'altra giornata di routine come se nulla fosse.
E questa è l'ultima scena, paradossale, un capolavoro nel capolavoro, con una sinfonia di musica classica (Beethoven?) a rendere l'esperienza ancora più straniante.
Nella prima scena invece, ambientata nel medesimo ufficio, mi sembra di aver riconosciuto un'aria di Bach nella colonna sonora.
Lo consiglierei a chiunque.
#49 Guest_JackNapier_*
Inviato 27 settembre 2007 - 08:22
questo merita una gif di un altro forum(& "L'Ultima Tentazione Di Cristo")
#50
Inviato 30 ottobre 2007 - 15:43
(AGM-LSP) Dopo Gangs of New York, The Aviator e The Departed, Martin Scorsese e Leonardo DiCaprio tornano a lavorare insieme. Avverrà in "Shutter Island, film tratto da un romanzo di Denis Lehanne.
Il film drammatico ambientato nel 1954, vedrà DiCaprio nel ruolo del comandante Daniels, chiamato ad investigare sulla fuga di un'assassina evasa da un manicomio criminale e probabilmente nascosta nell'Isola di Shutter.
Le riprese inizieranno a Marzo.
"Beh, devo essere ottimista. Va bene, dunque, perché vale la pena di vivere? Ecco un’ottima domanda. Beh, esistono al mondo alcune cose, credo, per cui valga la pena di vivere. E cosa? Ok. Per me... io direi... per Groucho Marx tanto per dirne una, e Willie Mays e... il secondo movimento della sinfonia Jupiter... Louis Armstrong, l'incisione Potatoehea Vlues... i film svedesi naturalmente... L’educazione sentimentale di Flaubert... Marlon Brando, Frank Sinatra, quelle incredibili... mele e pere di Cézanne, i granchi di Sam Wo, il viso di Tracey"
"Saigon. Merda. Sono ancora soltanto a Saigon. Ogni volta penso che mi risveglierò di nuovo nella giungla"
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