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David Fincher


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201 replies to this topic

#1 Jules

    Pietra MIliare

  • Redattore OndaCinema
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Inviato 29 aprile 2007 - 12:01

Vi presento, ma tanto lo conoscono già tutti, uno dei più fortunati rampolli dell'ultima generazione hollywoodiana, il regista che tra un paio di settimane torna nelle sale italiane con Zodiac, che i critici americani di cui personalmente mi fido di più hanno già elevato a capolavoro dell'anno, addirittura definendolo il film "definitivo" sul mondo sei serial-killer...e proprio cogliendo l'occasione che è data dall'uscita del suo ultimo lavoro e da alcuni commenti non proprio lusinghieri che qua e là mi è capitato di leggere anche su queste frequenze mi sono deciso ad aprire la mia consueta discussione sul mondo del cinema americano contemporaneo...

Vado subito al nocciolo della questione...capitolo Fight Club...Fight Club è, per me, uno dei migliori film dell'ultimo decennio, straordinario capolavoro sia visivo che narrativo...e lo è per tre motivi:

1) Innanzi tutto bisogna considerare la base letteraria da cui è tratto, cosa che è impossibile ignorare trattandosi di un soggetto non originale...la letteratura di Palahniuk è, che piaccia o no, una delle punte dell'iceberg della nuova narrativa postmoderna con cui il cinema, prima o poi, avrebbe dovuto necessariamente confrontarsi e il libro da cui è tratto il film di Fincher è del Palahniuk ancora ispirato, quello che aveva portato nel mercato un effettivo nuovo stile ed una nuova tecnica di narrazione...Fight Club è dunque un film che tiene presente l'assoluta peculiarità della costruzione che stava dietro al romanzo originale e ne è una brillantissima trasposizione in immagini (solo Roger Avary il Grande riuscirà a fare quasi altrettanto bene alle prese con Bret Easton Ellis)...

2) Clamoroso errore in cui incorrono tutti i detrattori è quello di trasfigurare i reali intenti della pellicola: sembra quasi che al centro della sceneggiatura e della messa in scena ci sia una sorta di morale spicciola da quattro soldi, frutto di una lettura tristemente superficiale dell'opera...semmai, questo era il cruccio di Palahniuk, non certo di Fincher che ha scelto Fight Club per ben altri motivi...esso è un film sulla doppiezza, delle immagini, dei personaggi, delle situazioni, delle relazioni interpersonali, in Fight Club la messa in scena dissimula sempre e comunque, lo fa a priori, nasconde la verità allo spettatore su tutto, sui protagonisti, cu ciò che lo spettatore materialmente vede sullo schermo, sui reali intenti e sulle conseguenti azioni dei personaggi...ed un'operazione di tale mole, che perdura fino all'ultima scena, con il fotogramma infilato sui titoli di coda, è ovviamente encomiabile...

3) Infine, siccome non sono di quei tecnicisti che amano il cinema tramite i manuali, non posso non notare che, alla faccia di chi contribuisce ad alimentare la favola della morte dei grandi attori "di una volta", quando i due protagonisti sono insieme sulla scena, assistiamo ad uno dei più begli esempi di prove attoriali che si ricordino di recente...


  • 1

#2 Guest_vegeta_*

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Inviato 29 aprile 2007 - 12:10

Ha all'attivo (IMHO) solo un grandissimo film "Seven", ma per il resto mi pare il classico regista di tendenza, dallo stile tanto cool e fico, a cui però non corrisponde un'altrettanto elevato controllo degli sviluppi narrativi, e dei contenuti presenti nelle proprie opere.

Il suo "Alien 3" è forse l'episodio più debole della saga (sebbene sia a tratti affascinante), "The Game" è un giochino moralista curioso quanto esagerato ed illogico, "Fight Club" è decisamente sopravvalutato, e benchè lo ritenga un film discreto, dopo una prima parte riuscita e ferocemente ironica, diventa ridondante ed eccessivo nella seconda.

"Panic Room" non è nulla di che: un vuoto esercizio di stile, con una sceneggiatura ultra prevedibile e personaggi bidimensionali.

Sono comunque molto curioso di vedere questo "Zodiac": vuoi per le entusiastiche recensioni americane, vuoi per il cast da urlo, vuoi per la partecipazione in concorso a Cannes.

Vedremo.
  • 0

#3 Guest_pAggIoni_*

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Inviato 29 aprile 2007 - 12:34

Non ho mai visto tutto Panic Room,sinceramente non mi ha mai catturato.Visto passare qualche volta in televisione,ma puntualmente accantonato.Forse perchè,a suo tempo,non ne lessi bene.E la storia,gli interpreti,non mi hanno mai istigato alla visione di tal film.

Detto questo,considero David Fincher come uno dei più grandi talenti dell'ultima generazione di registi americani.Talento.Potenzialità enormi.
E'elegante,è irriverente,è sobrio,è pomposo,è kitsch,è algido.Insomma,sa muoversi con disinvoltura.
Seven e Fight Club sono due grandissimi film,ma ora non ho voglia di star qui a dilungarmi sui perchè.
The game è un bellissimo thriller,ti lascia il fiato sul collo.
Questi i suoi film che mi hanno veramente colpito.Aspetto con ansia il nuovo Zodiac,spero che sia un grandissimo film,cosicchè David Fincher possa entrare nell'olimpo dei migliori.
Non ho mai capito le accuse di illogicità rivolte ai suoi film.

E vorrei far notare la sua bravura nel dirigere gli attori.
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#4 100000

    Enciclopedista

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Inviato 29 aprile 2007 - 13:12

io di suo ho visto solo "alien 3", "panic room", "se7en" e "fight club". i primi due effettivamente un pò scarsini, anche se degni di essere guardati, mentre gli ultimi due capolavori. questo alla mia umile opinione di non competente di cinema; ma fight club, e ancor più se7en, mi hanno impressionato positivamente.
fantastici, diretti.

Spoiler


  • 0

#5 Guest_Stipe_*

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Inviato 29 aprile 2007 - 13:16

[SPOILER]

però alla fine per l'ira uccide la moglie del poliziotto impersonato da brad pitt, e non lui. è questo che non mi torna troppo...


Ma uccide sua moglie per Invidia, l'Ira sarà quella di Pitt uccidendolo.
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#6 Guest_vegeta_*

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Inviato 29 aprile 2007 - 17:25



Nel frattempo a partire dalle opere più riuscite, lo stesso Fincher comincia a farsi prendere troppo la mano ed alcune trovate di cinepresa sono ormai stucchevoli quando non obsolete


vedi "Panic Room", i piani sequenza (realizzati col computer, capirai) che attraversano tazze, buchi di serratura ecc... :-X

A me il sogetto di "Alien 3" con il pianeta abitato da soli detenuti parve ottimo: il film, sebbene molto cupo e dalla fotografia superlativa, è privo di mordente, di ritmo, di suspense. E poi alcune idee sono troppo simili ad altri classici del genere (il cane "infettato", il finale stile T2).


  • 0

#7 Jules

    Pietra MIliare

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Inviato 29 aprile 2007 - 22:27

Dopo essermi sperticato in elogi sull'irripetibile Fight Club, vorrei due due-parole-giusto-due sugli altri film così la finisco e mi ritiro...

Alien 3: ha detto tutto Flight, meglio non curarsi troppo di ciò e passare oltre...

Seven: bel thriller...ecco sì, bel thriller, però cose viste, riviste, straviste, riviste ancora e strariviste...

The Game: terribile, un insulto allo spettatore...

Panic Room: è il film che mi ha fatto pensare che Fincher non è stato solo un fuoco di paglia e che in futuro potrebbe crescere e da mero regista diventare un autore fatto e formato...l'idea di fondo è: non fa paura ciò che vediamo, ma ciò che sentiamo d'istinto e l'ambientazione claustrofobica è assolutamente funzionale a svolgere il compito...

Detto questo vorrei dire che non necessariamente i vistuosismi dietro la cinepresa vogliono necessariamente dire che l'autore è uno che "gioca al quanto sono fico"...bisognerà pur vedere il contesto nel quale queste scelte tecniche sono prese..
  • 0

#8 Guest_vegeta_*

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Inviato 29 aprile 2007 - 22:35

mah...come si fa a preferire un thrillerino da serata in giallo di Rai 2 come Panic Room a Seven...?
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#9 Jules

    Pietra MIliare

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Inviato 29 aprile 2007 - 22:50

Mai detto questo..
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#10 Guest_spacemen_*

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Inviato 30 aprile 2007 - 11:32

Stavolta Jules è stato di gusti POP.Ma lo perdoniamo.
  • 0

#11 Jules

    Pietra MIliare

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Inviato 30 aprile 2007 - 11:43

Ma pop non è un qualcosa di negativo...ve lo mettete in testa cari tromboni?
  • 0

#12 Guest_spacemen_*

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Inviato 30 aprile 2007 - 12:00

Dipende in che accezione caro Jules.Io intendevo in quella negativa:ciò che piace
alla gente perchè immediato pubblicizzato d'azione e con effetti speciali.
  • 0

#13 Jules

    Pietra MIliare

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Inviato 30 aprile 2007 - 12:03

E tu, dopo mesi di conversazioni forumistiche, pensi che io consideri Fight Club un capolavoro perchè mi gusta la pubblicità?
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#14 Guest_spacemen_*

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Inviato 30 aprile 2007 - 12:36

No forse non mi hai capito,e nemmeno Vegeta hai capito.A nostro parere sopravvaluti un pò troppo Panic Room.Non era Fight Club il problema.
  • 0

#15 Guest_vegeta_*

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Inviato 30 aprile 2007 - 15:31

No forse non mi hai capito,e nemmeno Vegeta hai capito.A nostro parere sopravvaluti un pò troppo Panic Room.


ma si dai...adesso che mi vengono in mente....sequenze come la Foster che si improvvisa MacGyver collegando cavi e provocando esplosioni...la figlia della Foster che utilizza il codice morse "perchè l'ha imparato guardando "Titanic"...ma dai! L'idea di fondo era buona, ma la sceneggiatura del film in questione fa PENA!
  • 0

#16 Diamond_Sea

    Glooming in the wind

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Inviato 30 aprile 2007 - 15:47

Dopo il grandioso Seven sembrava dovesse spaccare il mondo, e invece si e' rivelato il classico fuoco di paglia. I suoi film partono bene ma poi si perdono, non riescono mai ad andare a fuoco. Figth Club e' esemplificativo, parte alla grande ma poi si perde in una pretenziosita' che va' al di la' delle capacita' del suo autore.
  • 0

#17 Jules

    Pietra MIliare

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Inviato 30 aprile 2007 - 15:50

Perchè si perde?
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#18 Tom

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Inviato 30 aprile 2007 - 15:54

Credo di essere tra i pochi a cui è piaciuto "The Game".
Coerentemente con "Seven" e soprattutto "Fight Club" ha un che di ottocentesco, sembra una sorta di favola urbana, con dei bei scorci sulle pieghe medioevali del presente.
A ben vedere è una rilettura di "Un canto di Natale" di Dickens.
Trovo assurde le critiche sull'illogicità della trama, è evidente che lo spettatore deve stare al gioco (appunto!) quanto il protagonista.

Concordo invece sulla freddezza per "Alien 3" e "Panic Room".
Nel primo c'erano egli ottimi spunti rovinati però da una sceneggiatura idiota, nel secondo manca completamente quel fascino ambiguo dei film migliori di Fincher (non mi stupisco che quindi possa piacere a chi in genere non piace Fincher).
  • 0

#19 Jules

    Pietra MIliare

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Inviato 30 aprile 2007 - 15:58

Fimografia di Fincher

Alien 3  ***

Seven  ***1/2

The Game  *1/2

Fight Club  *****

Panic Room  *** 


  • 1

#20 Guest_vegeta_*

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Inviato 30 aprile 2007 - 16:02

Fimografia di Fincher

Alien 3  ***

Seven  ***1/2

The Game  *1/2

Fight Club  *****

Panic Room  *** 



in decimi

Alien 3: 7/10
Seven: 8,5/10
The Game: 5/10
Fight Club: 7/10
Panic Room: 5/10
Zodiac: 8,5/10
  • 0

#21 Diamond_Sea

    Glooming in the wind

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Inviato 30 aprile 2007 - 16:54

Perchè si perde?


Guarda, alla prima visione anch'io rimasi folgorato da Figth Club. Col senno di poi pero' sembra che manchi qualcosa affinche' sia un'opera piemamente riuscita. E' proprio la metafora della doppia personalita' che non sta in piedi. Prende una deriva surrealista secondo me non necessaria. Non so' se il problema stia nel soggetto originale o nella sceneggiatura.

Cmq opinioni personali.
  • 0

#22 Guest_materasso-divino_*

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Inviato 30 aprile 2007 - 17:30

Non ho visto The Game, ma mi colloco tra gli estimtori di Fincher.
Violento, elegante, potente e intrigante. Questi gi aggettivi che userei per descrivere il suo cinema.
Ai tempi mi piacque molto anche il bistrattato Alien 3. Perfetta l'ambientazione carceraria con alcune sequenze molto belle [il primo attacco nel tunnel illuminato dalle candele e l'inseguimento nel labirinto].
Seven è un thriller perfetto. A partire dai titoli di coda targati NIN. Cupo, inquietante e spietato. Un finale da antologia.
Per Fight Club sono troppo di parte. Evito quindi l'apologia dell'opera. Un Edward Norton strepitoso per un film complesso e provocatorio. Per dirla alla Paolo Ziliani: carroarmato.

Alien 3 ***1/2
Seven ****
The Game n.v.
Fight Club *****
Panic Room n.v.
  • 0

#23 Guest_vegeta_*

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Inviato 30 aprile 2007 - 18:06

Non ho visto The Game, ma mi colloco tra gli estimtori di Fincher.


per forza, non hai visto i due più brutti! asd
  • 0

#24 Jules

    Pietra MIliare

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Inviato 17 maggio 2007 - 10:28

Bello, senza esagerare ma bello...vedrete che quando andrete al cinema il paragone naturale sarà con Black Dahlia di DePalma...e a mio giudizio i due risultati non sono minimamente accostabili...

Ah dimenticavo...film completamente diverso da tutto ciò che Fincher ha girato finora (compresi i videoclip)...minimale in ogni suo aspetto, parlatissimo, lentissimo, molto curato nell'impianto scenografico..
  • 0

#25 Guest_vegeta_*

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Inviato 17 maggio 2007 - 11:29

Bello, senza esagerare ma bello...vedrete che quando andrete al cinema il paragone naturale sarà con Black Dahlia di DePalma...e a mio giudizio i due risultati non sono minimamente accostabili...



spero che quello di Fincher sia meglio quindi... :P

vado domani sera.
  • 0

#26 Guest_eustache_*

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Inviato 17 maggio 2007 - 13:26


film completamente diverso da tutto ciò che Fincher ha girato finora (compresi i videoclip)...minimale in ogni suo aspetto, parlatissimo, lentissimo, molto curato nell'impianto scenografico..


allora è interessante... inoltre vi recitano uno degli attori più bravi dell'ultima generazione oltre a (credo) robert d. jr (altro attore molto particolare)


  • 0

#27 griesi

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Inviato 17 maggio 2007 - 14:48

come fai a pensare che una immonda fesseria come "Panic Room", tra l'altro secondo me ideato sotto effetto di pejote, possa essere considerata un elemento di valorizzazione delle capacità del regista!!!!!!!...nulla togliendo a david fincher......
  • 0

#28 Homer

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Inviato 19 maggio 2007 - 22:01

Visto ieri sera.
Che dire, grande film a mio modesto giudizio. Forse devo ancora metabolizzarlo bene e sicuramente rivederlo, ma per ora mi sento di dire che è uno dei migliori della stagione.

Completamente diverso dal solito stile di Fincher, ovvero ritmo frenetico, arditi movimenti di camera (scordatevi i percorsi dentro le tubature, attraverso le serrature, lungo le scale) e decisamente atipico nella sua struttura, molto parlato, nonchè ben recitato,e con un senso di inquietudine che corre lungo tutta la pellicola (tra le varie scene, bellissime la prima e quella nella scantinato) e che non ti lascia nemmeno alla fine della visione.

Fincher è tornato alla grande.
  • 0

"Beh, devo essere ottimista. Va bene, dunque, perché vale la pena di vivere? Ecco un’ottima domanda. Beh, esistono al mondo alcune cose, credo, per cui valga la pena di vivere. E cosa? Ok. Per me... io direi... per Groucho Marx tanto per dirne una, e Willie Mays e... il secondo movimento della sinfonia Jupiter... Louis Armstrong, l'incisione Potatoehea Vlues... i film svedesi naturalmente... L’educazione sentimentale di Flaubert... Marlon Brando, Frank Sinatra, quelle incredibili... mele e pere di Cézanne, i granchi di Sam Wo, il viso di Tracey"

"Saigon. Merda. Sono ancora soltanto a Saigon. Ogni volta penso che mi risveglierò di nuovo nella giungla"


#29 Guest_eustache_*

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Inviato 20 maggio 2007 - 00:02

Visto ieri sera.
Che dire, grande film a mio modesto giudizio. Forse devo ancora metabolizzarlo bene e sicuramente rivederlo, ma per ora mi sento di dire che è uno dei migliori della stagione.

Completamente diverso dal solito stile di Fincher, ovvero ritmo frenetico, arditi movimenti di camera (scordatevi i percorsi dentro le tubature, attraverso le serrature, lungo le scale) e decisamente atipico nella sua struttura, molto parlato, nonchè ben recitato,e con un senso di inquietudine che corre lungo tutta la pellicola (tra le varie scene, bellissime la prima e quella nella scantinato) e che non ti lascia nemmeno alla fine della visione.

Fincher è tornato alla grande.


decisamente.
un film molto interessante che ha molti aspetti in comune con il bellissimo Memories of murder di bong joon-ho (consigliato vivamente>)
  • 0

#30 Guest_vegeta_*

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Inviato 20 maggio 2007 - 01:15

Zodiac è il miglior film che ho visto in questo 2007. Una pellicola così matura, inquietante e pessimista, mai me la sarei aspettata da Fincher. Pare che dietro nemmeno ci sia lo stesso regista di "Seven": qui lo stile è controllato, classico, raggelante. E il film si presta a molteplici, interessantissime, chiavi di lettura.

Ne parlo meglio nei prossimi giorni....lo consiglio a tutti però.
  • 0

#31 Ludovico

    pivello

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Inviato 20 maggio 2007 - 09:12

[SPOILER]


però alla fine per l'ira uccide la moglie del poliziotto impersonato da brad pitt, e non lui. è questo che non mi torna troppo...


Ma uccide sua moglie per Invidia, l'Ira sarà quella di Pitt uccidendolo.


ovviamente, quando il fantastico Spacey dice "trasformati in ira..." scena memorabile..
  • 0

#32 corey

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Inviato 20 maggio 2007 - 10:59

Bello, senza esagerare ma bello...vedrete che quando andrete al cinema il paragone naturale sarà con Black Dahlia di DePalma...e a mio giudizio i due risultati non sono minimamente accostabili...

Ah dimenticavo...film completamente diverso da tutto ciò che Fincher ha girato finora (compresi i videoclip)...minimale in ogni suo aspetto, parlatissimo, lentissimo, molto curato nell'impianto scenografico..


quoto, ma con un pizzico di moderazione in più. a me, oltre a tediarmi un po' con il sovraccarico di informazioni, ha ricordato anche atmosfere langhiane (sia detto in positivo ovviamente). superlativo il primo omicidio sulle note di hurdy gurdy man. comunque, complessivamente e a mio avviso, non c'è da strapparsi i capelli.
  • 0
i periti hanno dimostrato che non vi è alcuna certezza.

#33 Homer

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Inviato 20 maggio 2007 - 18:15

E il film si presta a molteplici, interessantissime, chiavi di lettura.


Uno degli aspetti sicuramente più interessanti è l'ossessiva ricerca della verità (il colpevole in questo caso), che "colpisce" uno ad uno i tre protagonisti (il giornalista, il poliziotto e soprattutto il vignettista): ossessione e verità sono due parole chiave del film e ossessione, se vogliamo, è un aspetto centrale nel cinema di Fincher.

Mi ha lasciato addosso un grande senso di inquietudine.
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"Beh, devo essere ottimista. Va bene, dunque, perché vale la pena di vivere? Ecco un’ottima domanda. Beh, esistono al mondo alcune cose, credo, per cui valga la pena di vivere. E cosa? Ok. Per me... io direi... per Groucho Marx tanto per dirne una, e Willie Mays e... il secondo movimento della sinfonia Jupiter... Louis Armstrong, l'incisione Potatoehea Vlues... i film svedesi naturalmente... L’educazione sentimentale di Flaubert... Marlon Brando, Frank Sinatra, quelle incredibili... mele e pere di Cézanne, i granchi di Sam Wo, il viso di Tracey"

"Saigon. Merda. Sono ancora soltanto a Saigon. Ogni volta penso che mi risveglierò di nuovo nella giungla"


#34 Guest_vegeta_*

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Inviato 20 maggio 2007 - 19:26


E il film si presta a molteplici, interessantissime, chiavi di lettura.


Uno degli aspetti sicuramente più interessanti è l'ossessiva ricerca della verità (il colpevole in questo caso), che "colpisce" uno ad uno i tre protagonisti (il giornalista, il poliziotto e soprattutto il vignettista): ossessione e verità sono due parole chiave del film e ossessione, se vogliamo, è un aspetto centrale nel cinema di Fincher.



Sono d'accordo.

Ma a parte questo è interessantissimo il parallelo tra verità e finzione. La scena in cui i protagonisti sono al cinema a vedere "Ispettore Callaghan: Il caso Scorpio è tuo" (ispirato realmente alle gesta di Zodiac) è esemplare, e mostra quanto sia coraggioso e controccorente il film di Fincher.

Il cinema americano ha sempre tentato di dare un nome, di controllare e eliminare "il deviante" (contrapponendogli giustizieri solitari come Dirty Harry), di fronteggiare "di petto" le proprie paure, e invece Fincher non mostra nulla. Il suo "Scorpio" non ha nome, non ha volto (nel film il killer è interpretato da ben quattro attori), non ha voce. Mark Ruffalo non è Clint Eastwood, è un essere umano come tanti altri, che brancola nel buio, alla vana ricerca della "verità".

L'ultima parte del film con il vignettista-Jake Gyllenhall che tenta di ricostruire il fitto e complesso mare di indizi disseminati dal killer, è davvero inquietante, perchè assolutamente priva di un nesso logico, di un filo conduttore. Sovraccarico di informazioni? Esatto. E lo spettatore è spaesato quanto i protagonisti del film, incapace di distinguere il bene dal male, prigioniero in un mondo in cui chiunque può essere uno "Zodiac" (bellissima, e assolutamente paurosa, la scena nello scantinato del proiezionista).

Se con "Panic Room" Fincher aveva appena accennato alle fobie paranoiche dell'America post 11, qui porta a compimento, con grande maturità (anche di regia, evitando il manierismo che permeava già i suoi ultimi film) il suo discorso.

Bello, bellissimo.


  • 0

#35 Homer

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Inviato 20 maggio 2007 - 20:08

Bel commento, Vegeta. Mi trovi pienamente d'accordo.
La scena nello scantinato sembra quasi "trasudare" paura. E tra l'altro, è una situazione che crea ancora più incertezza: che ruolo aveva quel proiezionista realmente? Perchè poi è una pista che viene abbandonata.
Alla fine esci frastornato da tutte le informazioni che riempiono il film. E credo che questo indichi quanto Fincher è stato capace di farci immedesimare nella storia, di farcela vivere.
Più ci penso e più mi piace.

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"Beh, devo essere ottimista. Va bene, dunque, perché vale la pena di vivere? Ecco un’ottima domanda. Beh, esistono al mondo alcune cose, credo, per cui valga la pena di vivere. E cosa? Ok. Per me... io direi... per Groucho Marx tanto per dirne una, e Willie Mays e... il secondo movimento della sinfonia Jupiter... Louis Armstrong, l'incisione Potatoehea Vlues... i film svedesi naturalmente... L’educazione sentimentale di Flaubert... Marlon Brando, Frank Sinatra, quelle incredibili... mele e pere di Cézanne, i granchi di Sam Wo, il viso di Tracey"

"Saigon. Merda. Sono ancora soltanto a Saigon. Ogni volta penso che mi risveglierò di nuovo nella giungla"


#36 Guest_vegeta_*

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Inviato 20 maggio 2007 - 20:19


Più ci penso e più mi piace.


Si, e soprattutto mi ha spiazzato. Questo film è l'antitesi di "Seven". Col tempo credo diventerà (meritatamente) un cult.
  • 0

#37 Homer

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Inviato 20 maggio 2007 - 20:41

Mi è venuta voglia di rivederlo.Non so quale dei due possa essere più bello (sono da sempre un estimatore di Seven, più di quanto non faccia con Fight Club), ma di sicuro con questo film Fincher dimostra una grande maturità.
  • 0

"Beh, devo essere ottimista. Va bene, dunque, perché vale la pena di vivere? Ecco un’ottima domanda. Beh, esistono al mondo alcune cose, credo, per cui valga la pena di vivere. E cosa? Ok. Per me... io direi... per Groucho Marx tanto per dirne una, e Willie Mays e... il secondo movimento della sinfonia Jupiter... Louis Armstrong, l'incisione Potatoehea Vlues... i film svedesi naturalmente... L’educazione sentimentale di Flaubert... Marlon Brando, Frank Sinatra, quelle incredibili... mele e pere di Cézanne, i granchi di Sam Wo, il viso di Tracey"

"Saigon. Merda. Sono ancora soltanto a Saigon. Ogni volta penso che mi risveglierò di nuovo nella giungla"


#38 corey

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Inviato 20 maggio 2007 - 23:29


Uno degli aspetti sicuramente più interessanti è l'ossessiva ricerca della verità (il colpevole in questo caso), che "colpisce" uno ad uno i tre protagonisti (il giornalista, il poliziotto e soprattutto il vignettista): ossessione e verità sono due parole chiave del film e ossessione, se vogliamo, è un aspetto centrale nel cinema di Fincher. 


anche secondo me questi sono i due aspetti più interessanti, nonostante a lungo andare il film si sfilacci più di un un po' (le ellissi ad esempio si fanno via via più ingiustificate). ma, ribadisco, è soltanto un'opinione personale e non mi sembra assurdo che possa piacere molto. non a me.
  • 0
i periti hanno dimostrato che non vi è alcuna certezza.

#39 corey

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Inviato 20 maggio 2007 - 23:34


Sovraccarico di informazioni? Esatto. E lo spettatore è spaesato quanto i protagonisti del film, incapace di distinguere il bene dal male, prigioniero in un mondo in cui chiunque può essere uno "Zodiac" (bellissima, e assolutamente paurosa, la scena nello scantinato del proiezionista).


Direi che è discutibile che "lo spettatore" sia spaesato. Personalmente più che spaesato mi sono sentito appallato (o, più elegantemente, "congestionato").
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i periti hanno dimostrato che non vi è alcuna certezza.

#40 100000

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Inviato 21 maggio 2007 - 20:06


[SPOILER]


però alla fine per l'ira uccide la moglie del poliziotto impersonato da brad pitt, e non lui. è questo che non mi torna troppo...


Ma uccide sua moglie per Invidia, l'Ira sarà quella di Pitt uccidendolo.


ovviamente, quando il fantastico Spacey dice "trasformati in ira..." scena memorabile..


m'ero perso la risposta di Stipe...thanks. probabilmente hai ragione ed era tutto molto semplice...sono solo io che ho fatto del casino pensando al film a memoria.  :P
  • 0

#41 Jules

    Pietra MIliare

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Inviato 22 maggio 2007 - 14:41

Colgo l'invito della gentil moderatrice e mi risposto qui...vorrei sapere da chi l'ha visto se poi, almeno per qualcuno, si è avverata la previsione che avevo fatto io, vale a dire un naturale paragone (ovviamente in positivo) con l'ultimo film di DePalma..
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#42 Homer

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Inviato 22 maggio 2007 - 15:38

Non te lo posso dire perchè non ho ancora visto l'ultimo di De Palma.

Però sono curioso di leggere una tua opinione sul film di Fincher (un pò più estesa di quella che ho letto nella pagina precedente).  :)
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"Beh, devo essere ottimista. Va bene, dunque, perché vale la pena di vivere? Ecco un’ottima domanda. Beh, esistono al mondo alcune cose, credo, per cui valga la pena di vivere. E cosa? Ok. Per me... io direi... per Groucho Marx tanto per dirne una, e Willie Mays e... il secondo movimento della sinfonia Jupiter... Louis Armstrong, l'incisione Potatoehea Vlues... i film svedesi naturalmente... L’educazione sentimentale di Flaubert... Marlon Brando, Frank Sinatra, quelle incredibili... mele e pere di Cézanne, i granchi di Sam Wo, il viso di Tracey"

"Saigon. Merda. Sono ancora soltanto a Saigon. Ogni volta penso che mi risveglierò di nuovo nella giungla"


#43 Guest_vegeta_*

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Inviato 22 maggio 2007 - 15:44

vale a dire un naturale paragone (ovviamente in positivo) con l'ultimo film di DePalma..


Sono film molto diversi a mio parere, ma che hanno comunque punti di contatto: l'indagine che si dipana di indizio in indizio, l'accumulo di informazioni, l'incapacità di scoprire "la verità".

Quello di De Palma però è più "schiavo" dei classici meccanismi di genere, è troppo alla De Palma (citazioni, virtuosismi, sottesti sessuali), ed è il suo limite maggiore.

Meglio Fincher decisamente, che coraggiosamente ha cambiato strada.
  • 0

#44 Jules

    Pietra MIliare

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Inviato 22 maggio 2007 - 15:54

La similitudine che ho notato io è nel diverso approccio all'ossessione, l'ossessione della scoperta, per la verità da raggiungere...ed in questo mentre DePalma si fa sopraffare dal suo ormai noioso leziosismo, Fincher arriva forte (non fortissimo)...ammetto che Zodiac lo accosto di più al capolavoro di Ellroy, piuttosto che allo scialbo adattamento cinematografico..
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#45 corey

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Inviato 22 maggio 2007 - 16:01

Colgo l'invito della gentil moderatrice e mi risposto qui...vorrei sapere da chi l'ha visto se poi, almeno per qualcuno, si è avverata la previsione che avevo fatto io, vale a dire un naturale paragone (ovviamente in positivo) con l'ultimo film di DePalma..


la tua previsione non l'avevo letta. ciononostante sì, l'edificazione dell'ossessione è senza dubbio più solida e articolata nel film di fincher che in quello di de palma, benché continui a credere che l'adattamento del romanzo di ellroy abbia deliberatamente sabotato la dimensione ossessiva a vantaggio (o svantaggio, chissà) della glorificazione della menzogna. il film di de palma è centrato sull'affermazione "le persone mentono", quello di fincher sull'affermazione diametralmente opposta: "le persone non possono fare a meno della verità". che poi in entrambi i casi tutto ciò porti alla deriva (sì, no, forse) mi sembra secondario. comunque sì, il paragone mi è stato impossibile non farlo.
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i periti hanno dimostrato che non vi è alcuna certezza.

#46 Guest_Mia_*

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Inviato 22 maggio 2007 - 19:00

Ho visto Zodiac questo pomeriggio. Bello.
Certo che però è strano: mi piace un film e non riesco a spiegare bene perchè. Dirò di più. Per la prima ora e mezza mi ha quasi annoiata (a parte ovviamente i momenti di tensione vera e propria). Poi, ad un certo punto, esattamente dal punto in cui il personaggio di Jake Gyllenhaal accentra su di sè la storia, tutto assume un altro ritmo, diventa incalzante, martellante, ancora più parlato di quanto non lo fosse già all'inizio. Probabilmente è la voglia di scoprire la verità sulla vicenda, probabilmente è un cambio d'atmosfera voluto dal regista, ma a me è sembrato di entrare in un altro film, più cupo, avvincente ed appassionate. Ed è lì che ho iniziato ad amarlo.
Bello vedere sullo schermo tre dei miei attori preferiti (Gyllenhaal, Downey jr. e Sevigny). Per il resto un buon thriller come cento altri.

P.s.: qualcuno sa dirmi il titolo della canzone dei titoli di coda?
Grazie.
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#47 corey

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Inviato 22 maggio 2007 - 20:22


P.s.: qualcuno sa dirmi il titolo della canzone dei titoli di coda?
Grazie.


Dovrebbe essere Hurdy Gurdy Man di Donovan (è la stessa dell'omicidio iniziale se non erro).
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i periti hanno dimostrato che non vi è alcuna certezza.

#48 Guest_Mia_*

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Inviato 22 maggio 2007 - 20:24



P.s.: qualcuno sa dirmi il titolo della canzone dei titoli di coda?
Grazie.


Dovrebbe essere Hurdy Gurdy Man di Donovan (è la stessa dell'omicidio iniziale se non erro).


Grazie mille  ;)
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#49 corey

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Inviato 22 maggio 2007 - 20:28

http://en.wikipedia....urdy_Man_(song)

;)
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#50 Guest_Mia_*

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Inviato 22 maggio 2007 - 20:32

http://en.wikipedia....urdy_Man_(song)

;)


Cavolo pure in Bobby. Bellssima canzone.
Fine OT.
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