Il nuovo speciale sul minimalismo, è la prima di due parti.
https://www.ondarock...moamericano.htm
Inviato 12 giugno 2022 - 21:36
POPOLARE
Inviato 13 giugno 2022 - 17:15
lettura interessante, anche se non capisco bene che c'entrino le Gymnopedie o le Gnossienne con il minimalismo. Vexations decisamente si, anche se mi sono sempre chiesto se Satie fosse serio o se fosse una trollata gigante. Inoltre anche per l'uso degli spazi direi che è Webern la figura fondamentale.
Aggiungerei anche che ho sempre avuto l'impressione che una delle influenze sul minimalismo venga dall'ambito popolare, per esempio il blues:
pure nel jazz c'è la Turkish mambo di Lennie Tristano che gioca molto con il concetto di ripetizione.
E in Europa c'è un compositore del 1200 come Perotinus che è stato notoriamente influente su minimalisti come Reich e Arvo Part.
Ci sarebbe poi nel novecento anche uno Scelsi ma era probabilmente troppo isolato per influenzare qualcuno in quel periodo.
dai manichei che ti urlano o con noi o traditore libera nos domine
Inviato 13 giugno 2022 - 18:48
Curiosità senza intento polemico:
si legge che La Monte era un virtuoso jazz e segue l'aneddoto di Eric Dolphy che è riportato ormai ovunque.
È confermata sta cosa? Ci sono registrazioni di Young che suona jazz?
Perchè l'ho sempre trovato scritto ma poi non ho mai letto/sentito niente che vada oltre a quelle due tre righe riportate nell'articolo, ma potrebbe essere ovviamente vero.
Inviato 13 giugno 2022 - 22:57
Curiosità senza intento polemico:
si legge che La Monte era un virtuoso jazz e segue l'aneddoto di Eric Dolphy che è riportato ormai ovunque.
È confermata sta cosa? Ci sono registrazioni di Young che suona jazz?
Perchè l'ho sempre trovato scritto ma poi non ho mai letto/sentito niente che vada oltre a quelle due tre righe riportate nell'articolo, ma potrebbe essere ovviamente vero.
È riportata nel libro di Alex Ross, Tutto il resto è rumore, che io considero una sorta di Vangelo nel campo della musica del 900. C’è anche il rimando a “American Composers” pag 56-57, dove Young dice questa cosa in un’intervista.
https://archive.org/...00stri/mode/2up
Inviato 13 giugno 2022 - 23:03
Questa è un po’ una mia fissazione, a differenza di tante altre che sono riconosciute quasi universalmente. È una mia idea ma è riportata in modo simile nel libro Musica e cinema nel dopoguerra americano. Poi il Satie Festival organizzato da Cage, che ne riconosce l’influenza, mi è sembrato un buon motivo per collegarlo a tutta la storia.lettura interessante, anche se non capisco bene che c'entrino le Gymnopedie o le Gnossienne con il minimalismo. Vexations decisamente si, anche se mi sono sempre chiesto se Satie fosse serio o se fosse una trollata gigante. Inoltre anche per l'uso degli spazi direi che è Webern la figura fondamentale.
Aggiungerei anche che ho sempre avuto l'impressione che una delle influenze sul minimalismo venga dall'ambito popolare, per esempio il blues:
pure nel jazz c'è la Turkish mambo di Lennie Tristano che gioca molto con il concetto di ripetizione.
E in Europa c'è un compositore del 1200 come Perotinus che è stato notoriamente influente su minimalisti come Reich e Arvo Part.
Ci sarebbe poi nel novecento anche uno Scelsi ma era probabilmente troppo isolato per influenzare qualcuno in quel periodo.
Inviato 14 giugno 2022 - 09:32
Inviato 15 giugno 2022 - 11:19
Segnalo che prima del paragrafo su Glass c'è un paragrafetto che andava messo poco prima, a conclusione di music for 18 musicians
Grazie, ho corretto
0 utenti, 0 ospiti, 0 utenti anonimi