Caroline - Caroline [Rough Trade, 2022]

 

I caroline sono un ottetto londinese (con fiati e archi) che ha pubblicato lo scorso mese l'album d'esordio.

 

Forzatamente inseriti nel nuovo filone post-punk UK, si differenziano totalmente da un genere che fa dell'urgenza la peculiarità principale, andando prediligere momenti di stasi e meditazione (da più parti si citano Hollis e i Talk Talk).

 

Come per "For the first time", anche qui si tratta praticamente di una raccolta di materiale (primi singoli e pezzi già portati live). Nelle 10 tracce di caroline si spazia tra mille riferimenti, passando dai Low ai Built To Spill (Good Morning (red)), dai Dirty Three ai These New Puritans di "Field of Reeds".

Per chiudere poi con i Microphones (Natural Death è 100% Elverum).

 

Slowcore, post-rock, avant-folk.

 

L'unica pecca è che si fa fatica a trovare un filo conduttore, manca un'idea comune e l'album pecca di coesione.

Ma le idee non mancano.

 

Qui l'ottima recensione di Cristiano Orlando

https://www.ondarock...ne-caroline.htm

Ci avevo sperato, al momento dell'uscita, ma ascoltandolo l'ho trovato davvero troppo piatto, smorto, senza guizzi di alcun tipo. In linea con alcune delle band che citi insomma, e capisco che se a uno piacciono quelle un disco così risulti davvero gradevole.

Esatto, il "problema" è che è gradevole e non di più (come, per me, sarebbe potuto essere).

 

Le influenze sono tante e diverse, non riescono a metterle propriamente a fuoco e a farle loro.

 

Confido però che in futuro riusciranno ad avere uno stile più personale.

Disco di una noia e piattezza fastidiose, ma anche estremamente pretenzioso e inconcludente. Non saprei manco come argomentare.