Bel disco, con un suono chamber-jazz-rock fuori dal tempo, da qualche parte tra ultimi Talk Talk, Can, Slint e compagnia postrockante. Mood ammaliante, ospiti importanti (al sax c'è Evan Parker) e pezzi a fuoco, intimi e dinamici, sospesi e colorati. Qua la recensione di Gianfranco Marmoro. Chi altro l'ha sentito?
io ed è molto bello; sono stati scomodati vari postrockers in alcune recensioni lette qua e là, a volte nomi troppo sperimentali secondo me, le idee passate per la mia testa sono i secondi Joan Of Arc, quelli più concreti e vicini alla forma canzone, e il lato più easy-listening della scena, esempio i The Sea and The Cake che erano una band parallela di McEntire dei Tortoise assieme a Sam Prekop degli Shrimp Boat, entrambi con l'idea di un elegante progetto jazzrock, non ricordo gli altri nomi "famosi" presenti nel supergruppo
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