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Quartieri


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4 replies to this topic

#1 Mr. Atomic

    Classic Rocker

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Inviato 09 gennaio 2022 - 22:31

ovvero suddivivere le cittá in figure geometriche con le proprie caratteristiche principali: storiche, economiche, politiche, di costume, etc

 

questa introduzione peró mi sembra insufficiente per suscitare il degno interesse, dunque vado a mo d'esempio. Scriveró velocemente e assai malamente ma pazienza, semmai modifico le cose piú illeggibili domani. Tra una settimana verrá a Budapest un mio grandissimo amico (anche di Legolas) e mi ha chiesto di farli fare una visita della cittá "non-convenzionale" cioé non prettamente turistica, etc. Io che sono amante del degrado ovviamente con queste richieste ci vado a nozze, peró di sto turno lo piglieró anche come un test per valutare le mie capacitá divulgative e ciceronesche. Da cio nasce sto topic, ma é anche un invito al forum tutto per presentare qualche quartiere della propriá cittá, o anche del comune tutto se si tratta di qualche utentuolo rurale. Dopo BP poi magari presento pure Torino. Non tutti i quartieri eh, per forza, vanno bene sopratutto quelli molto ben conosciuti. Passiamo al primo grand esempio

 

Budapest_districts.png   

 

Il blu é ovviamente il Danubio, che va separando Buda (circoscrizioni XXII, XI, XII, I, II, III) da Pest. La centralitá della cittá é piú o meno legato alla vicinanza con il fiume, almeno per quel che riguarda le circoscrizioni I, parte della II e della XI, mentre a Pest i quartieri centrali so una parte della IX, V (indubbiamente la piú turistica), VI e VII, in parte la VIII e la parte piú centrale (a sud se si guarda la mappa) della XIII. IL resto é periferia, ovviamente con redditi molto variabili. Andiamo in ordine, poi se con l'andare avanti del scrivere mi rompo il cazzo gli ultimi quartieri le sbrigo in due parole. Per adesso peró ho tempo

 

Quartiere I/ Vár negyed: scrive il wikipedia italiano

 

si trova sulla riva destra del Danubio e conta più di 30 000 abitanti. Essa è meglio conosciuta con il nome di "Castello" ed è la più visitata dai turisti (...) Nella circoscrizione del Castello c'è anche la cosiddetta "Cittadella", un forte arroccato su una collina sovrastante la città.

  Questo quartiere qua é il cuore di Buda, vi trovate sopratutto il castello che ospita il museo nazionale. C'é anche il bastione dei pescatori, localitá dove troverete per lo piú solo turisti (quest'anno boom di spagnoli), architettura a-storica ma ok per il turista di prim'ora, prezzi ovviamente alti qua, di cultura "diffusa/popolare" magiare non ne trovate. Detto ció si respira una bella atmosfera da gran aristocratici, ci sono pure (poche) case risparmiate dai bombardamenti della 2WW, il quartiere anzi devo dire che ultimamente é stato molto bravo a scoprire il suo lato non-turistico (anche perché buona parte del turismo si sta spostando verso Pest e la movida), fatto di qualche birreria sorprendentemente low-cost e sul popolare. Potrei anche sintetizzarla cosi: quartiere in passato turistico per eccellenza, dove peró c'é stato un certo impoverimento che ha dato via ad una serie di pub per locali, mentre gran parte del turismo (quello giovanile) se n'é é andato. Non ci sta nessuna movida fortunatamente, la notte le strade sono deserte. Qua si trova anche il porcilazzo, per chi magari ne ha sentito parlare.

 

Quartiere II: sempre wiki

 

Situato a nord del "Castello" in un elegante quartiere tranquillo, è conosciuto come Rózsadomb, cioè "collina delle rose", nome derivato dalla presenza del derviscio turco Gül Baba che riempì gli spazi verdi di roseti. Nel periodo del comunismo tanti ufficiali importanti si erano trasferiti a Rózsadomb.

Fa schifo al cazzo, non ci andate. Rozsadomb é il quartiere ricco per eccellenza, se uno tiene qualche amico che lo puó ospitare allora ok, altrimenti fanculo. Piú si va in alto piú diventa zona per la grande borghesia. SE vi piacciono le montagne  colline andateci, altrimenti evitate. La zona vicina al fiume a ridosso l'isola Margherita sta diventando il nuovo cuore hipster di Buda con qualche locale underground/ pseudo-underground con prezzi tuttosommato ok. C'é il cinema Ben che fa delle retrospettive di film classici in heavy rotation ogni mese, nulla di ricercato (es il Cinema Massimo di Torino, molto superiore) prezzi aumentati assaje.

 

Quartiere III/ Óbuda

 

In questo luogo, sempre a nord, si stabilì l'accampamento romano che diede origine ad Aquincum, nucleo di quella che oggi è la città di Budapest e, all'origine, la frontiera più a nord dell'Impero Romano. Degli anfiteatri, palazzi e colonnati tipici dell'architettura dell'Impero Romano, oggi rimane poco e quei pochi resti salvati dalle razzie della storia si trovano quasi tutti nella piazza principale, Fö tér, presso gli scavi archeologici di Aquincum e il relativo museo.

Quartiere antichissimo che diviene parte della capitale nell'anno della sua fondazione nel 1873. Basta storia peró. Ci ho vissuto per diversi anni (infanzia) e da allora é molto peggiorata. Tiene questa caratteristica architettonica che puó interessare: c'é un variare interessante tra blocchi sovietici e pezzi di grande valore storico anche discretamente vicini. La metro suburbana (HEV 5) si fa tutto il tragitto, i turisti riempiono questa zona sopratutto durante quella stronzata del Sziget festival. Il vecchio turista italiano puó capitare che butta un occhio sulle varie rovine romane. É un quartiere sempre piú poor vs rich, sopratutto con il ricco trentenne/quarantenne con famiglia che si stuffa della cittá e si piglia qua una casa con il giardino. Alcune zone ex popolari trasformati malauguratamente in asili per ricchi. Resiste gloriosamente la proletarissima Békásmegyer, la zona piú a nord fatta di enormi blocchi sovietici, ci ho giocato moltissimo a calcio in quella zona. Resiste anche (seppur alzando i prezzi) la piscina Római, la piscina per gli ungheresi per eccellenza. La parte rivieresca invece é in pericolo sopratutto per motivi urbanistici.

 

Qiartiere IV/ Ujpest

La Circoscrizione di Újpest (Nuova Pest) venne fondata dalla comunità ebraica prima di essere annessa a Budapest. Essa è situata sulla riva sinistra del Danubio e, secondo i dati del censimento del 1990, conta 115.000 abitanti. Tra le circoscrizioni è la più recente della città con la prima casa costruita nel 1832. Nell'anno 1940 l'area fu dichiarata villaggio e tra il 1907 e il 1929 diventò un comune per poi diventare, nel 1950, città ed essere annessa a Budapest capitale diventando la IV Circoscrizione.Nella circoscrizione si trova l'imbocco in sponda sinistra del ponte Megyeri, inaugurato nel 2008, che collega Újpest con la sponda destra del Danubio.

La conosco pochissimo (ci ho passato questo capodanno), di norma uno di centro ci bazzica poco se non per motivi amorosi o d'amicizia. 

 

Quartiere V

 

Belváros è il vero e proprio centro di Pest, dallo stile barocco che si estende lungo il fiume davanti alla collina del castello. L'area che abbraccia è quella compresa tra il Kiskörút (Piccolo Corso) e il Danubio, vi si trova anche il mercato coperto di Vásárcsarnok che può considerarsi uno dei più grandi d'Europa. Qui è il vero centro commerciale, economico e amministrativo della città e anche la zona più elegante di Pest.

Come giá detto quartiere turistico per eccellenza, sopratutto con l'orribile viá Vaci, che sconsiglio a tutti con tutto il cuore. Ci sono ancora i streaptease bar sopravvisuti qui per il turista boomer. Il mercato coperto é ok, andatece se volete, un tourist trap con molte stronzate, si mangia pure male, ma comunque l'interno é carino, non pensiate peró che li ci bazzicchi l'ungherese. C'é piazza Vörösmarty che é n'altra cagata for tourist, i terribili negozietti natalizzi sono per lo piú sempre in questa zona. PIazza Deák invece approvata, la ci va l'ungherese true che vuol rimorchiare, erba sintetica dove si siedono i grupetti che prima si pigliano il vino low-cost schifoso a 2 euro (cosa che faccio sempre). Ottimo per rimorchiare consigliatissimo. C'é anche la ruota panoramica qua localizzata, andatece se avete soldi da spendere in minchiate. 

 

Quartiere VI/ Terézváros

 

Terézváros, la "Città di Teresa", è formata da strade molto eleganti dove si concentrano le sedi di diverse ambasciate e grandi palazzi.

ci si limita solo a sta frase il wiki italiano, ma fortunatamente c'é molto di piú. Qua ci so cresciuto, famiglie di reddito medio direi, ultimamente grande boom di airbnb e turisti qua, zona comunque che non é mai stata popolare, anche se ci stanno qualche locanduole a buon prezzo. In un quartiere di stradoni consiglio sopratutto le stradine, in piú qua troverete giganteggiare la zona della ferrovia Nyugati (occidentale), qua c'é ancora un po' di sano degrado, sopratutto nei sottopassaggi, anche se anche le cose piú improponibili stanno alzando i prezzi. Qua trovate anche il titanico Westend, l'unico luogo dove troverete in gran compagnia il sotto-proletario e il gran borghese. Sparsi ci sono anche pub tuttosommatto simpatici dove fanno settimanalmente musica folk, ci vado qualche volta.

 

Quartiere VII/ Erzsébetváros

 

Nella circoscrizione è compreso anche il quartiere ebraico e dietro la Sinagoga, che fa da punto di riferimento per i visitatori, è visibile ancora ciò che rimane dell'antico ghetto ebraico. È un luogo tranquillo e ancora si vedono i resti delle vecchie sinagoghe, nonché piccoli negozi che conservano l'aspetto di molti decenni or sono. Uno dei temi architettonici che ricorrono in questa circoscrizione sono i piccoli cortili e i vicoli interconnessi tra i vari edifici. Per estensione territoriale è la più piccola circoscrizione di Budapest e anche la più densamente popolata.

Descrizione sbagliatissimo o non piú attuale. In questo quartiere si concentra metaforicamente e non tutto il cambiamento degli ultimi 10 anni della capitale. Movida, turista ovunque, osterie finte-local dove ci va solo il turista, discoteche a prezzi salati con musica di merda, hipsterismo sparso ovunque mischiato con il peggio del modaiolo, fortunatamente peró é abbastanza piccolo dunque ne uscite facilmente. L'ebreo ungherese non ci va in quella sinagoga (se non una piccola percentuale) ed á tenuta in piedi sopratutto dall'ebreo turista. I piccoli negozietti vintage sono tutti finti, non ci cascate eh. C'é qualche kebbabaro buono peró, da noi si chiamano gyros come in Grecia. 

 

Quartiere VIII/ Józsefváros

 

Józsefváros, la "Città di Giuseppe", è un quartiere popolare, in parte ristrutturato, con tante biblioteche e università.

qua potrei scrivere pagine su pagine, trattandosi del mio quartiere preferito, mo ci sto pure vivendo e scrivendo. Da sapere sopratutto due cose: é il quartiere gentrificato per eccellenza con un rent gap in continuo fermento, é la zona-simbolo se vi piacciono queste cose. Zone che resistono e zone ormai completamente gentrificate con il capuccino italiano a 4 euro sotto casa. 2) é il quartiere piú eterogeneo tra tutti, tiene almeno 10 borgate (o sotto-quartieri) tutti ben differenziabili uno con l'altro con le proprie caratteristiche (forse menziono qualcosa in un'altro post). Anche uno dei pochi quartieri europei oserei dire dove esiste un reale multiculturalismo ancora non sul trendy. Quando ero piccolo si diceva che in certe zone pure la polizia aveva paura d'entrare, adesso non é piú cosi ma in certi casseggiati effettivamente non entri se non su invito. Anche nella zone piú deep/soul purtroppo si é testimoni di certe territorializzazioni di STato (es: il Ludovika, scuola militare) o di multinazionali vari.

 

Quartiere IX/ Ferencváros

 

La circoscrizione Ferencváros, "Città di Francesco", è un quartiere popolare dove abitano molti tedeschi, ed è stato soprannominato per questo "Franz Stadt". Tutti gli appassionati di calcio conoscono questo quartiere per l'omonima squadra. Esso è abitato per lo più da operai e impiegati pubblici.

forse meno apetibile al turista perché giá si nota una certa lontananza dal centro, sopratutto nelle zone piú remote. La via storica é Üllöi ut, che fa anche da limes con il distretto VIII di cui sopra. Ci bazzico poco perché mi sta storicamente sul cazzo, mi pare peró che attragga piú gli uffici (sempre piú numerosi) che il turista. La parte sul DAnubio direi addirittura brutta, eccezion fatta forse per due campetti di calcio.

 

Quartiere X/ Kőbánya

 

Qui vi è un'importante zona industriale, un carcere e un cimitero. In quest'area convivono numerose minoranze etniche, zingari, greci, polacchi, armeni, rumeni e vi è un'alta densità di popolazione, con circa 90 000 abitanti. Questo territorio divenne parte della città di Pest nel 1705 e annesso a Budapest nel 1873.

Si dice che la criminalité si é spostata qua dopo la gentrificazione del quartiere ottavo. I nuovi nomi della "mappa criminale" della cittá si trovano tutti qua. É un quartiere enorme, ex-industriale perché ormai d'industria é rimasta poca, si possono trovare blocchi alti da 15 piani e blocchi bassi da 3-4 piani, difficilmente trovi peró la casa con il giardino. Ultimamente anche molti cinesi, tra questo quartiere e l'ottavo infatti ci stava un enorme mercato cinese all'aperto, adesso attualmente diventato un mercato chiuso. Architettura socialista molto interessante, certo peró essendo un quartiere di grandi spazi vuoti ci vogliono piú ore per visitarla bene.

 

Quartiere XI - Ujpuda

Circoscrizione di Kelenvölgy, Kelenföld, Lágymányos, Albertfalva, Gellérthegy, Sashegy, Gazdagrét, Őrmező.Si trova a ovest del Danubio e fa quindi parte di Buda. È questo il quartiere universitario che si contraddistingue come zona culturale e della musica e che concentra nelle sue strade la maggior parte delle università della città. Molte delle attività di questa Circoscrizione ruotano intorno al "Moricz Zsigmond Korter", che rappresenta il crocevia per moltissime linee di trasporto pubblico. I ponti "Szabadsag" e "Lagymanyosi" collegano il quartiere con la parte al di là del Danubio.

Molto eterogenea anche questa. Ci so zone ricche (Sashegy su tutti), zone dormitoio per famiglie benestanti, zone piú sul hipstereccio medio-alto, zone popolari ed ex-popolari ultimamente riqualificati piú per questioni di logistica che per turismo (es: Kelenföld), resistono anche alcuni blocchi sovietici come Gazdagrét. Molta collina e giardini enormi, anche qua purtroppo occorre far notare la territorializzazione selvaggia del new rich che trasforma grandi giardini con piccole case in piccoli giardini con enormi case e parcheggi mostruosi. L'aspetto rurale si sta perdendo del tutto.

 

Quartiere XII - Hegyvidék

 

Il quartiere si trova dietro la collina del castello; vi risiedono in particolare benestanti ungheresi e "uomini d'affari" russi, ucraini, serbi e anche occidentali, in ville immerse nel verde.

Ci stanno i ricchi quelli seri. Peró belle sono qua le colline, ottimo luogo sia in inverno che in primavera, buon punto per uscire dalla cittá, con i mezzi ci si mette massimo 15 minuti (da Buda). Consigliato sopratutto Normafa.

 

Quartiere XIII - Angyalföld

 

Angyalföld (Campo degli angeli) si trova davanti all'isola Margherita e a Újlipótváros, una parte del quartiere venne riqualificata negli anni Trenta del Novecento. Durante il periodo socialista vi risiedeva l'intellighenzia, soprattutto quella ebraica.

Occhio peró che anche Ujlipótváros fa parte della circoscrizione tredicesima, qua ci vivevano i benestanti sopratutto a partire dagli anni 60', ultimamente peró mi pare meno borghese e piú da classe media, si vede che gli ex-ricchi/ figli di benestanti hanno avuto poca voglia a fare il top manager. Angyalföld ok, ultimamente riqualificata ma tiene anche il suo aspetto popolare, qua la riqualificazione ha portato piú uffici che turisti, questi non ci bazzicano per nulla. Consiglio il mercato Lehet, mercato a forma di nave decisamente piú interessante rispetto il mercatone della cinque. Qua troverete prezzi piú popolari e presenza magiara.

 

Bon mi son rotto il cazzo ma i quartieri piú interessanti li ho giá trattati, poi aggiungo altre cose se avró 30 minuti liberi (ma non credo). Presentate anche alcuni dei vostri se tenete la buona voglia


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#2 simon

    Scaruffiano

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Inviato 09 gennaio 2022 - 22:47

UN QUARTIERE DA EVITARE

 

SAN GIACOMO TRIESTE

 

Negli anni cinquanta era la culla rivoluzionaria per eccellenza dei cantierini di Trieste: stalinisti, ex partigiani che dormivano ancora con la pistola nascosta sotto il guanciale, grandi tensioni contro i padroni molto prima del 1968.

 

Quella generazione se ne è andata in Paradiso.. l'amuleto della Chiesa ricostruita dopo il bombardamento, l'unico bombardamento subito da Trieste nella seconda guerra mondializzata ha tenuto vivo quel pezzo di umanità che non credeva nella rivoluzione-Palmiro e si raccoglieva annusando le ceneri della prima onesta democrazia cristiana.

 

Fine anni settanta, primi anni ottanta: da una possibile PSICOGEOGRAFIA, da un possibile funzionalismo architettonico et sociale a una valanga tossica e post manicomiale.. una libertà fantasmatica. Fine anni ottanta: l'unico simbolo di resistenza una libreria, la prima del quartiere.

 

Ho fatto il Da Vinci dunque ho vissuto per cinque anni San Giacomo, la depressione a-sistemica dei primi anni novanta, quella emorragia di nulla che baciava il crepuscolare e la dannazione ad oltranza. Ancora tossici e l'inizio del ripopolamento: serbi, musulmani, cattolici, islamici, malati psichici tenuti a guinzaglio dal centro di salute mentale della Maddalena.

 

Grazie a Dio, dopo le superiori ci sono passato solamente una ventina di volte.. un'atmosfera distopica-balcanica con la Chiesa che rimane sempre la stessa e gli ex portuali rovinati dall'alcolismo e i loro figlioli nuovamente rovinati da droghe, voglia di denaro senza essere auto-coscienti e senza voglia di fare un cavolo.

 

A undici anni me ne andavo a spasso con il mio amico Andrea, per quella Trieste aggraziata dei primi Novanta.. rimanevo colpito persino dai lampioni così Joyce. Ero attratto platonicamente da Joyce Svevo.. turbini controllati tra piromanie varie.


  • 1

„Non si può che confermarsi 'stranieri nella propria lingua'. Il plurilinguismo (crogiuolo di idioletti, arcaismi, neologismi di che trabocca il poema) è il contrario d'una accademia di scuola interpreti. È 'Nomadismo': divagazione, digressione, chiosa, plurivalenza, ecc. Il testo intentato è (deve essere) smentito, travolto dall'atto, cioè de-pensato.“

CARMELO BENE
 

 

 


#3 Reynard

    No OGM

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Inviato 10 gennaio 2022 - 16:34

Quando sono stato a Budapest vivevo nel quartiere IX, a Mester Utca, molto vicino al viale di circonvallazione.


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La firma perfetta dev'essere interessante, divertente, caustica, profonda, personale, di un personaggio famoso, di un personaggio che significa qualcosa per noi, riconoscibile, non scontata, condivisibile, politicamente corretta, controcorrente, ironica, mostrare fragilità, mostrare durezza, di Woody Allen, di chiunque tranne Woody Allen, corposa, agile, ambiziosa, esperienzata, fluente in inglese tedesco e spagnolo, dotata di attitudini imprenditoriali, orientata alla crescita professionale, militassolta, automunita, astenersi perditempo.

#4 reallytongues

    Pietra MIliare

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Inviato 10 gennaio 2022 - 18:13

la più bella città d'italia è ormai il regno dell'immondizia, si dovrebbero vergognare


Può starci bene questa quindi:
http://youtu.be/DUJDHDf0v2E
  • 2

Caro sig. Bernardus...

Scontro tra Titanic

"Echheccazzo gdo cresciuto che nin sei altro."<p>

#5 markmus

    cui prodi

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Inviato 13 gennaio 2022 - 15:25


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