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È Stata La Mano Di Dio (Sorrentino, 2021)


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76 replies to this topic

#1 MilleLire

    IL MORALIZZATORE

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Inviato 06 dicembre 2021 - 14:53

e-stata-mano-di-dio-xl.jpg

 

 

Visto da poco, mi ritrovo abbastanza d'accordo con la recensione, nonostante lodi sperticate che avevo letto provenire dal Festival di Venezia.

 

 

Vero che è il film più sincero di Sorrentino; massimo rispetto per il valore aggiunto dato dall'impronta autobiografica della pellicola.

Però ... però ho avvertito una patina di autocompiacimento verso la sua straordinaria tecnica registica. Senza dubbio le inquadrature, il sonoro, la fotografia della splendida Napoli, i dialoghi surreali della stramba famiglia sono inappuntabili ma conferiscono al lavoro una punta di distacco, laddove il distacco non doveva esserci.

Certo, il grido di battaglia è il cinema come fuga dalla realtà, perché essa è deludente. Ma questo processo di fuga impedisce la totale immedesimazione dello spettatore, le scene più drammatiche arrivano ovattate ed il pathos affievolito dalla forza evocativa della finzione scenica.

Questo il mio pensiero. Che mai come in questo caso Sorrentino avrebbe dovuto sfrondare, mettersi veramente a nudo davanti allo spettatore e limare la componente narcisistica del suo cinema.


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#2 ucca

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Inviato 06 dicembre 2021 - 18:22

Confesso di non sopportarlo proprio più proprio per i motivi che citavi. È molto forzato ormai in tutto quello che fa, dovrebbe fare un porno.
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#3 simon

    Scaruffiano

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Inviato 06 dicembre 2021 - 19:48

Confesso di non sopportarlo proprio più proprio per i motivi che citavi. È molto forzato ormai in tutto quello che fa, dovrebbe fare un porno.

 

Condivido perfettamente quello che dici. La crisi espressiva di Lars è stata esorcizzata dal suo passaggio dal cinema concettuale, a una sorta di meta porno (prima) e in una sorta di derealizzazione totale dell'ideale di BREAKING THE WAVES nell'ottimo Jack.

 

Lars comunque è un genio, Sorrentino assolutamente no.


  • 1

„Non si può che confermarsi 'stranieri nella propria lingua'. Il plurilinguismo (crogiuolo di idioletti, arcaismi, neologismi di che trabocca il poema) è il contrario d'una accademia di scuola interpreti. È 'Nomadismo': divagazione, digressione, chiosa, plurivalenza, ecc. Il testo intentato è (deve essere) smentito, travolto dall'atto, cioè de-pensato.“

CARMELO BENE
 

 

 


#4 MilleLire

    IL MORALIZZATORE

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Inviato 06 dicembre 2021 - 21:56

Scusate dovevo metterlo in film recensiti spostate per favore?
La "deriva barocca" l'ho apprezzata nel suo film più premiato, "La grande bellezza". Ma in quel contesto erano proprio gli orpelli a dare vigore e significato all'opera. Apprezzo la sua mano, i suoi simbolismi nascosti e non, le citazioni, i camei. In questo esperimento artistico unico ed irripetibile penso che avrebbe dovuto puntare più dritto alle emozioni. Perché questo era il film della sua storia personale, della sua famiglia della sua gente.
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#5 simon

    Scaruffiano

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Inviato 06 dicembre 2021 - 22:30

A me è piaciuto parecchio, sono tra quelli che lo indicherebbe come suo migliore film (ma non li ho visti tutti). Non ero un grandissimo ammiratore della sua deriva iperbarocca, quindi mi ha fatto piacere questo suo mettersi a nudo senza orpelli e nascondimenti.

Fellini va da sé ma carino anche l'omaggio ad Antonioni (L'avventura).

 

Ricordiamo che Sorrentino ha vinto l'Oscar grazie a un grande autore del cinema mondiale, chiamato Bernardo Bertolucci che ha cercato di vendere il prodotto al mondo americano attraverso appunto il filtro felliniano. 

 

L'avventura a differenza di questi film, ha segnato l'inizio di un nuovo cinema o quantomeno il distacco definitivo del cinema italiano dal neorealismo. Michelangelo già nel suo primo lungometraggio (studiate il rapporto tra le immagini di una disperazione che anticipa di trent'anni e passa l'immobilismo sacro di BELA TARR e la colonna sonora di Giovanni Fusco, un alto genio sublime) era.. Michelangelo.. questo autore non ha capito che per vincere un premio o per essere veramente credibile come autore, deve dirigere film come MARTYRS. 


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„Non si può che confermarsi 'stranieri nella propria lingua'. Il plurilinguismo (crogiuolo di idioletti, arcaismi, neologismi di che trabocca il poema) è il contrario d'una accademia di scuola interpreti. È 'Nomadismo': divagazione, digressione, chiosa, plurivalenza, ecc. Il testo intentato è (deve essere) smentito, travolto dall'atto, cioè de-pensato.“

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#6 Gozer

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Inviato 07 dicembre 2021 - 00:10

Non l'ho ancora visto ma già mi piace tantissimo. Immenso Sorrentino. :wub:


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7 ottobre 2020, il più grande esperto di tennis del forum su Sinner al Roland Garros:

Tra due anni torniamo per vincere.


#7 Tom

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Inviato 07 dicembre 2021 - 08:33

 Senza dubbio le inquadrature, il sonoro, la fotografia della splendida Napoli, i dialoghi surreali della stramba famiglia sono inappuntabili ma conferiscono al lavoro una punta di distacco, laddove il distacco non doveva esserci.

Certo, il grido di battaglia è il cinema come fuga dalla realtà, perché essa è deludente. Ma questo processo di fuga impedisce la totale immedesimazione dello spettatore, le scene più drammatiche arrivano ovattate ed il pathos affievolito dalla forza evocativa della finzione scenica.

 

Ma sai che in un film odierno, soprattutto italiano, non potrei immaginare pregi migliori?

La visceralita' e l'immedesimazione hanno rotto i coglioni. Viva il distacco, perdio.


  • 2

#8 MilleLire

    IL MORALIZZATORE

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Inviato 07 dicembre 2021 - 08:51

Sandor a parte state tutti ragionando per schemi preconcetti, senza calarsi nell'opera specifica. Con questo approccio è del tutto inutile qualsiasi tipo di discussione, perdonatemi.


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#9 James Lepo

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Inviato 07 dicembre 2021 - 12:55

Visto ieri in sala. Bello ma non lo reputo il suo migliore, come molti critici stanno asserendo. I miei motivi sono però opposti a quelli espressi nei primi post: ci ho visto troppo poco di Sorrentino, sia di quello ‘iperbarocco’ de La grande Bellezza o The Young Pope (che è poi il mio preferito), sia di quello degli esordi, che comunque adoro.
È ad ogni modo un ottimo film, questo, ma non sono al momento estasiato dalla maggiore asciuttezza generale, nè trovo che il buon Paolo si esprima al massimo in un contesto più spoglio. Ci sono comunque sequenze pazzesche: su tutte quella iniziale con Luisa Ranieri e il santo, l’affaire con la baronessa, e il dialogo-scontro con Capuano.
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#10 simon

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Inviato 07 dicembre 2021 - 15:53

state tutti ragionando per schemi preconcetti, senza calarsi nell'opera specifica. Con questo approccio è del tutto inutile qualsiasi tipo di discussione, perdonatemi.

 

Quello che tu definisci come "schemi preconcetti" in realtà è teoresi cinematografica.. in seconda battuta si chiama libertà di opinione.

 

A) Nonostante la semiotica cinematografica di METZ (strutturalismo puro applicato al cinema=fascismo) il cinema in senso lato, ma molto lato potrebbe conoscere una estetica trascendentale non kantiana.

 

B) Consiglio vivamente di studiare il rapporto tra filosofia della mente e cinema, anche se le tesi fenomenologiche pure del professor Paolo Bertetto sono ancora attuali, anzi attualissime.

 

Per coloro che mi hanno menato senza un minimo di motivazione (pura democrazia che accetto quasi a priori) forse non hanno amato MARTYRS (l'estremo della carne e il misticismo è una tesi rivoluzionaria e io sono per le tesi rivoluzionarie rispetto alla conservazione) o forse non hanno apprezzato la squisita interrelazione NON emotiva tra la colonna sonora di Fusco e la genialità più che assoluta di Michelangelo.

 

Fellini nel 1985 doveva girare un film assieme a CASTANEDA ed aveva sessanta anni. Oltre all'immane affetto che mi lega a Federico Fellini mi sembra veramente terribile parlare di "felliniano" nei confronti di questo regista, tranne in un senso molto lato.


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#11 simon

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Inviato 07 dicembre 2021 - 15:54

 The Young Pope (che è poi il mio preferito), sia di quello 

 

Il Sorrentino migliore senza alcun dubbio.


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#12 ucca

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Inviato 07 dicembre 2021 - 16:08

merita the youn pope? mi ricordo di aver resistito poche (insulse) scene con lui con la sigaretta in bocca dentro casa che si muove al ralenty


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#13 simon

    Scaruffiano

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Inviato 07 dicembre 2021 - 16:24

merita the youn pope? mi ricordo di aver resistito poche (insulse) scene con lui con la sigaretta in bocca dentro casa che si muove al ralenty

 

Grazie al formato della serie, ha potuto dimostrare tutta la sua grandezza estetica. Per me è  *****


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#14 ucca

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Inviato 07 dicembre 2021 - 16:26

ok mi fido


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#15 100000

    Enciclopedista

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Inviato 07 dicembre 2021 - 16:59

Visto ieri in sala. Bello ma non lo reputo il suo migliore, come molti critici stanno asserendo. I miei motivi sono però opposti a quelli espressi nei primi post: ci ho visto troppo poco di Sorrentino, sia di quello ‘iperbarocco’ de La grande Bellezza o The Young Pope (che è poi il mio preferito), sia di quello degli esordi, che comunque adoro.
È ad ogni modo un ottimo film, questo, ma non sono al momento estasiato dalla maggiore asciuttezza generale, nè trovo che il buon Paolo si esprima al massimo in un contesto più spoglio. Ci sono comunque sequenze pazzesche: su tutte quella iniziale con Luisa Ranieri e il santo, l’affaire con la baronessa, e il dialogo-scontro con Capuano.

concordo, anche se io sono più legato ai film pre-grande bellezza*, per me è proprio lì e nei suoi barocchismi che dà il meglio, e quindi anche qui riescono meglio le scene iniziali e altre cose simili piuttosto che le parti più "asciutte" da dramma famigliare, che poi però è quasi sempre sopra le righe anche quello, comico e funziona molto. quello che funziona meno per me sono i mille finali e chiusure, in un accumulo che sa molto di tirare tutti i fili più che altro. troppe metafore, quando ne bastava una piazzata bene*.

 

*quel brevissimo sguardo in camera da lontano alla fine delle conseguenze dell'amore mi fa ancora male


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#16 James Lepo

    Afro Kolektyw

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Inviato 07 dicembre 2021 - 17:06

Top 5 Sorrentino per me (escluso quest’ultimo che devo ancora elaborare bene):

1. La Grande Bellezza
2. Young Pope
3. Il Divo
4. Le conseguenze dell’amore
5. Qui dipende dai momenti, ora dico Youth, a volte L’uomo in più
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#17 woody

    Classic Rocker

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Inviato 07 dicembre 2021 - 17:52

Visto ieri in sala. Bello ma non lo reputo il suo migliore, come molti critici stanno asserendo. I miei motivi sono però opposti a quelli espressi nei primi post: ci ho visto troppo poco di Sorrentino, sia di quello ‘iperbarocco’ de La grande Bellezza o The Young Pope (che è poi il mio preferito), sia di quello degli esordi, che comunque adoro.
È ad ogni modo un ottimo film, questo, ma non sono al momento estasiato dalla maggiore asciuttezza generale, nè trovo che il buon Paolo si esprima al massimo in un contesto più spoglio. Ci sono comunque sequenze pazzesche: su tutte quella iniziale con Luisa Ranieri e il santo, l’affaire con la baronessa, e il dialogo-scontro con Capuano.

Si anche a me era sembrato più misurato degli altri, è cambiato direttore della fotografia, c'è una donna di cui non ricordo il nome al posto di BIgazzi. Certo anche il tipo di storia ambientato molto tra le mura di piccole case rende impossibile girare le scene sontuose di altri suoi film.
D'accordo in linea di massima pure col tuo giudizio, mi è piaciuto ma non il suo migliore


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#18 Piper

    Life is too short For iTunes

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  • LocationParadise Garage

Inviato 15 dicembre 2021 - 20:05

visto oggi, su netflix.

non riesco a districarmi e a capire cosa mi ha lasciato.

da una parte è un film poco sorrentiniano, asciutto, senza vere immagini forti e fotografie magniloquenti e per me questo non è un lato del tutto positivo, perché io adoro il sorrentino più immaginifico e psichedelico.

dall'altra riesce ad essere comunque un film intenso, come se fossi rimasto in uno stato di sospensione permanente, intimità e tristezza tutte miscelate insieme. come se il film mi avesse fatto trattenere il respiro per tutto il tempo.

 

non so ancora come collocarlo nella sua filmografia e aspetto che lo decida lui col tempo


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<< Poi ce la prestiamo... Insomma la patonza deve girare>>

Aurelio De Laurentiis ha lasciato la sede dove si stanno svolgendo i sorteggi dei calendari fermando uno sconosciuto che passava su un motorino dicendogli: "Portami via da questo posto". Ed è andato via come passeggero del motorino di uno sconosciuto

 
 Song 'e Ondarock - web Radio|

#19 piersa

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  • Location14-16 Fabrizi Nicola e Aldo

Inviato 17 dicembre 2021 - 09:44

Si ride, e ridere è un atto di coraggio poiché chi si abbandona al riso deve poi arrendersi al pianto, come sanno tutti i protagonisti e come sappiamo noi, che da molto non vediamo più nessuno ridere.
La cartina fisica di Napoli agevola Sorrentino a non perdersi eccessivamente nei suoi vortici, sfilacciature e sequenze inutili. Come regista Sorrentino mi ricorda l'Uomo Gomma dei Fantastici 4, con la cinepresa va su, giù, avanti, indietro, si ficca nelle fessure, si capovolge, qualsiasi cosa pur di sfuggire all'hic, al nunc, alle sorti progressive dell'umanità.

Di Napoli, non si sarà mai froci abbastanza, è un popolo nobile, come evidenziano la sua plebe, e le sue macchiette.
Mi spiace che ai titoli di coda lo sferragliare del treno non sia stato missato col sonoro degli offshore: il suono è identico, ma forse Sorrentino ha preso molte barche ma pochi treni nella sua vita (il suono si manifesta quando due treni si incrociano). Ha optato per Pino Daniele, e poi in coda ha missato gli offshore, ma era troppo tardi.

Maradona-Pelė: Maradona, il pelė post-calcio è decisamente anonimo, grigio, sfido a riportare una sola cosa della sua vita degna di essere ricordata, errori compresi (perché, noi non li facciamo?).

Zinne: 10/10.
  • 4

#20 simon

    Scaruffiano

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Inviato 17 dicembre 2021 - 12:32


Di Napoli, non si sarà mai froci abbastanza, è un popolo nobile, come evidenziano la sua plebe, e le sue macchiette.
Mi spiace che ai titoli di coda lo sferragliare del treno non sia stato missato col sonoro degli offshore: il suono è identico, ma forse Sorrentino ha preso molte barche ma pochi treni nella sua vita (il suono si manifesta quando due treni si incrociano). Ha optato per Pino Daniele, e poi in coda ha missato gli offshore, ma era troppo tardi.

 

 

"non si sarà mai froci abbastanza"

 

infatti il miglior film su Napoli è stato diretto da un genio iperbolico come WERNER SCHROETER dichiaratamente omosessuale

 

s10EXn.jpg

 

NEL REGNO DI NAPOLI (1978) 

 

 

ho trovato questa fotografia assai emblematica, a me sembra (visto che amo Napoli) che la loro filosofia di vita è giocare a guardia e ladri convertendo il tragico in un ludico empirismo.. Croce nonostante il suo stantio Spirito Assoluto converrebbe con me. 

 

 

B2mQP9.jpg

 

 

Purtroppo nella storia filmica della più affascinante metropoli italiana NESSUNO cita uno dei più grandi capolavori, affiancabile solamente alla pellicola succitata, mi riferisco a questo film.. UNA SVOLTA QUEER per cercare di spiegare l'impossibile (uno dei film preferiti dallo scrivente).

 

VSZEgW.jpg

 

 

"The nature of peoples is first crude, then severe, then benign, then delicate, finally dissolute."

 

GIAMBATTISTA VICO
 


  • 3

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#21 solaris

    Simmetriade.

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Inviato 17 dicembre 2021 - 23:50

A me è piaciuto molto.


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#22 woody

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Inviato 18 dicembre 2021 - 13:05

Ma qualcuno ha mai visto un film di Capuano?

Io nella mia ignoranza pensavo fosse un nome inventato per la "privacy" del vero mentore di Sorrentino, solo quando sono tornato a casa ho scoperto che esisteva davvero


Qui una recente intervista https://www.repubbli...ista-330150241/


  • 0

#23 Twin アメ

    pendolare pre post attilio lombardo

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Inviato 18 dicembre 2021 - 23:06

No non ci siamo, Sorrentino deve giocare con simboli, metafore, caricature, non è in grado di raccontare il reale. Finisce per restare un po' nel mezzo tra il sovraccarico, che gli è abituale, e il tentativo di asciugare che non funziona perché non è il suo terreno. Ho provato empatia zero.

Poi ovvio, ci sono alcune grandi scene perché è pur sempre un fenomeno, sono quelle che ha citato James Lepo se non sbaglio.

 

Servillo probabilmente alla sua peggiore interpretazione di sempre. Eccezionale invece il protagonista (e la madre).

 

 

 

P.S. Menzione speciale per la comparsata del nostro utente 10 Maggio 1987 asd


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“Era un animale difficile da decifrare, il gigante di Makarska, con quella faccia da serial killer e i piedi in grado di inventare un calcio troppo tecnico per essere stato partorito da un corpo così arrogante." (Marco Gaetani  - UU)

 


#24 solaris

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Inviato 19 dicembre 2021 - 14:26

Io non potrei essere più in disaccordo con Twin.

Spoiler

  • 8

#25 woody

    Classic Rocker

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Inviato 19 dicembre 2021 - 14:48

QUali sono le corrispondenze col reale? Ci sono link interessanti sull'argomento?
Io dei genitori lo sapevo già, poi vabbè ho scoperto l'esistenza di Capuano, molto altro al momento non mi sovviene.


  • 0

#26 solaris

    Simmetriade.

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Inviato 19 dicembre 2021 - 15:13

Trovi un po' di interviste a Sorrentino su youtube, a partire dallo specialino di 8 min di Netflix stesso.


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#27 Gozer

    Grande eletto non anglofonista Kadosch

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Inviato 19 dicembre 2021 - 18:35

Ma poi anche basta con sta cosa del "Sorrentino deve essere pomposo e onirico", ma chi l'ha ordinato, il dottore? Un grande regista è anche colui che evita di ridursi a stereotipo. 


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#28 kristofferson

    Giù la testa, coglioni

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Inviato 20 dicembre 2021 - 09:59

O sono io che non reggo più Sorrentino, o questo è di gran lunga il suo peggior film (fatta eccezione per quello con Sean Penn). La prima parte è anche carina, per quanta deformata da quella solita lente grottesco-felliniana che a me onestamente avrebbe ormai anche frantumato i maroni, ma la seconda va giù veramente piatta e didascalica, e con quelle scene madri e quei simbolismi telefonatissimi scende quasi nel ridicolo involontario. Servillo ormai una macchietta insopportabile. Unica cosa notevole del film le tette di Luisa Ranieri.


  • 1

#29 solaris

    Simmetriade.

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Inviato 20 dicembre 2021 - 12:58

Un defibrillatore, presto!


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#30 bosforo

    ¬`¬`

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Inviato 20 dicembre 2021 - 14:56

A caldo direi facilmente da top3 di PS. Negli ultimi 3 anni mi saranno piaciuti 3 film nuovi se e' tanto, questo mi ha fatto recuperare la voglia di seguire il cinema.

 

I notturni di Napoli da 10+

Tutte le scene con l'acqua, specie la grotta 11+


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#31 markmus

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Inviato 20 dicembre 2021 - 15:04

Io non potrei essere più in disaccordo con Twin.

Spoiler


bell'analisi. io l'ho visto ieri (dopo eoni che non guardavo un film! non mi ricordo neanche piu come si fa) e per quanto non sia un brutto film devo dire che come anche altri suoi lavori non m'ha detto molto su un piano intellettuale o emotivo. alla fine alla richiesta che gli fa capuano nel film di avere qualcosa da raccontare mi sembra che sia il sorrentino ragazzino che quello adulto facciano fatica a rispondere (preferendo scappare a roma asd).

gli piace fellini, ma fellini mi pare che facesse riflessioni piu' profonde, forse non-banali. paolo non mi sembra abbia mai qualcosa da dire che mi genera interesse (anche nello specialino di 8 minuti), sembrano sempre pensieri per la maestrina o da baretto, tentativi malriusciti di ragionare come gli artisti di riferimento che suonano un po' vuoti. maradona e' una divinita' etc etc (cose sentite gia' da centinaia di persone prima di lui, mai qualcosa che ti stupisca veramente).

non intendo che voglio IL MESSAGGIO eh, solo che mi aspetto che mi porti da qualche parte invece raramente succede.

quando dici che e' pieno di roba a che pensi? domanda sincera, magari non ho colto la chiave di lettura giusta.

il messaggio felliniano di cinema come fuga dalla realta' per dire e' citato un paio di volte come bussola artistica, ma a ben vedere questo film, a parte un paio di episodi piu' onirici, mi sembra contraddirlo. forse il problema e' quello, alla fine sorrentino e' una persona normale che vorrebbe creare un mondo parallelo come gli autori che ha amato, ma stringi stringi non e' qualcosa che gli appartiene veramente, e' piu' il nostalgico dei tempi andati che cerca di abbellire la banalita' dei ricordi con qualche effetto speciale (i fenicotteri rosa e via dicendo) piuttosto che uno che ha visioni "genuine".

sembra una stroncatura cattivissima, ma l'elemento nostalgico, parecchie immagini ed in generale i personaggi mi sono piaciuti, cosi' come anche avevo apprezzato le conseguenze dell'amore, il divo e la grande bellezza nel complesso. e' solo un tentativo di spiegare perche' non mi prende pienamente come autore.


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#32 captino

    ł

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Inviato 20 dicembre 2021 - 15:05

Mi pare ci sia molto di Sorrentino in questo film, a dire la verità: non è che gli elementi tipici di un autore debbano sempre esserci tutti, e sempre nella stessa quantità e proporzione, perché il film si possa dire (sorrentin-, fellin-, welles-)iano. 

 

Io l'ho vista così: Sorrentino "torna a Napoli", e capisce perfettamente cosa farne della propria impronta idiosincratica, come adattarla a questo contesto che tanto gli appartiene quanto gli è (diventato) estraneo, e fa esattamente il film che doveva e poteva fare.

 

Ah, il film mi è piaciuto molto.

 

Spoiler

 

Per quanto riguarda Antonio Capuano, io ho visto Pianese Nunzio, 14 anni a maggio, e nonostante non mi sia piaciuto del tutto, perché secondo me a un certo punto svacca, le premesse sono molto interessanti (è anche una storia LGBT) e ci sono diverse scene che mi sarebbe piaciuto vedere in un film un po' più riuscito. Tra l'altro vedo che è su Prime Video, se volete.


  • 1

#33 Earl Bassett

    se ci dice bene finiamo nella merda

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Inviato 20 dicembre 2021 - 16:52

Questo non l'ho visto ma per me il trittico L'uomo in più- Le conseguenza dell'amore - Il Divo rimane il vertice di Sorrentino, non più replicato e probabilmente non più replicabile per sopraggiunta stanchezza, dalla Grande Bellezza in poi la maniera e i riferimenti felliniani mi sembra abbiano preso decisamente il sopravvento, la deriva felliniana in particolare è una parte del suo lavoro che non ho mai apprezzato, anche perchè non credo che quella di Fellini sia una grammatica riproducibile da qualcun altro al di fuori del maestro riminese come può esserlo per esempio quella di Hitchcock con i vari De Palma/Demme ecc.
Resto per altro convinto che l'oscar, a causa della considerazione un po' malata che hanno del premio in Italia, sia un po' il bacio della morte per qualunque autore con ancora qualcosa da dire che abbia la sfortuna di vincerlo, in particolare per quelli degli ultimi anni più cedevoli alle lusinghe del successo.
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#34 solaris

    Simmetriade.

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Inviato 20 dicembre 2021 - 17:56

Guardalo.


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#35 markmus

    cui prodi

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Inviato 20 dicembre 2021 - 18:07

In effetti non ha molto di felliniano, se è quello il problema vai tranquillo.
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#36 kristofferson

    Giù la testa, coglioni

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Inviato 20 dicembre 2021 - 18:18

Come non ha molto di felliniano? Se La grande bellezza era La doce vita sorrentiniana, questo è l'Amarcord. Fellini è presente pure come personaggio del film, se pur se ne senta solo la voce e non venga inquadrato...
  • 2

#37 markmus

    cui prodi

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Inviato 20 dicembre 2021 - 18:55

vabbe' la citazione non conta, l'omaggio e' chiaro, si parlava di stile registico.

 

io l'ho trovato solo nella prima scena, nel resto molto meno. non me lo ricorda per niente amarcord, manca proprio quell'oniricita' tipica di fellini.

 

la grande bellezza era molto piu' felliniano, quello volevo dire a the man.


  • 2

#38 James Lepo

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Inviato 20 dicembre 2021 - 18:58

Che poi questa storia della sudditanza di Sorrentino a Fellini è un po’ una semplificazione abusata… Per quanto chiara possa essere l’ispirazione, stile registico e poetica di PS hanno parecchi elementi di diversità da quelli di FF (anche ne La Grande Bellezza).
  • 3

#39 Gozer

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Inviato 20 dicembre 2021 - 19:42

Che poi questa storia della sudditanza di Sorrentino a Fellini è un po’ una semplificazione abusata… Per quanto chiara possa essere l’ispirazione, stile registico e poetica di PS hanno parecchi elementi di diversità da quelli di FF (anche ne La Grande Bellezza).

 

 

Fellini : Sorrentino = Joy Division : band anni 2000 che osavano suonare il basso con stile post-punk   asd


  • 1
RYM ___ i contenuti

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7 ottobre 2020, il più grande esperto di tennis del forum su Sinner al Roland Garros:

Tra due anni torniamo per vincere.


#40 Twin アメ

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Inviato 20 dicembre 2021 - 21:07

Io non potrei essere più in disaccordo con Twin.

Spoiler

 

Ma il problema non sono le scelte, benissimo l'onirico e benissimo anche il realismo, ma li devi saper mettere in scena e stavolta non mi ha convinto per niente.

In particolare le scene di famiglia, troppo teatrali, troppo finte, Servillo ancora più fastidiosamente gigione del solito. Non funzionano né come realistiche né come oniriche.

La zia matta è troppo matta ma in un modo prevedibile, proprio come te l'aspetti (il controcampo sulla barca, sapevamo già cosa avremmo visto, no?), idem tutti gli altri personaggi.

Sorrentino lo metterei a riguardare Amarcord, ma dandogli una sberla in testa ogni 5 minuti dicendogli: "Ecco come si fa, capra" asd

 

Oh, lo ripeto che qua non ci sono mai le mezze misure, sembra che devi sempre essere schierato PRO o CONTRO qualcosa o qualcuno:

io ADORO quasi tutto di Sorrentino, sono un fan de La Grande Bellezza, dove Servillo è l'attore perfetto per quel ruolo (qua lo piglierei a calci tutto il tempo, quando fischietta alla moglie soprattutto).


  • 0

“Era un animale difficile da decifrare, il gigante di Makarska, con quella faccia da serial killer e i piedi in grado di inventare un calcio troppo tecnico per essere stato partorito da un corpo così arrogante." (Marco Gaetani  - UU)

 


#41 Earl Bassett

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Inviato 20 dicembre 2021 - 21:18

Guardalo.


Lo guarderò prima o poi ma il Sorrentino grande maestro, pur riconoscendone alcune virtù, non mi ha mai convinto del tutto, a Sinatra preferisco l'insalata e a Youth e This must be the Place pure l'Amico di Famiglia.
  • 1

#42 blackwater

    Scaruffiano

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Inviato 20 dicembre 2021 - 21:57

La mano di Diego rappresenta l'esatto opposto dell'arte felliniana e, in generale, di un discorso autoriale.

 

Mi domando come sia possibile che un autore, o chiunque si definisca tale, sia esso letterario, cinematografico, musicale... possa scivolare nell'autobiografia didascalica.

 

Un autore ha il dovere, e il piacere, di inventare delle storie, delle visioni, degli scenari sui quali possono cadere, in maniera naturale, ma non certo dichiarata, esperienze da lui vissute, o magari sognate, sperate.

 

L'autobiografia è la negazione del racconto letterario, troppo facile, al netto delle capacità stilistiche, tecniche, fotografiche, lessicali, pentagrammatiche del principale.

 

Sono operazioni che piacciono (ricordo un libro di Gramellini incentrato sulla figura della mamma che vedette qualche milione di copie).

 

La mamma che ti coccola, il padre che ti guida, i primi baci, la nonna che ti fa i maccheroni, la tipa che ti scopa per la prima volta, gli amici che ti corrompono, la maestra che ti picchia

 

Poi, un film fatto bene da un campione, un po' troppo telefonato, dalla fotografia della famiglia napoletana borghese agli sguardi di Fabietto, a Servillo, italiano, scherzoso, intellettuale, comunista, traditore ma non è accettabile da parte di un autore, da uno che scrive, da uno che ha l'ambizione di creare non solo di girare, limitarsi al ricordo della propria giovinezza.

 

Ma... in Amarcord c'è un Fabietto?


  • 1

... sei solo chiacchiere e Baraghini 

 


#43 Earl Bassett

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Inviato 20 dicembre 2021 - 22:11

Amarcord è fuori portata per chiunque credo (forse il Kusturica dei tempi d'oro è l'autore che gli si è avvicinato di più) non perché Fellini fosse inarrivabile ma perché quel tipo di film e quel tipo di approccio è troppo peculiare per essere riprodotto senza andare nella maniera, poi Amarcord non è un'autobiografia di Fellini (così come non lo è 8 e 1/2 che però è già più replicabile) e soprattutto ha l'ambizione di non voler insegnare nulla sul senso della vita cosa che molti registi fanno quando vanno sull'autobiografico.
Va beh a sto punto quasi mi costringete a fare il tampone e ad andare a vedere questo nuovo Sorrentino.
  • 0

#44 solaris

    Simmetriade.

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Inviato 20 dicembre 2021 - 22:22

seh Kusturica :lol:

 

Non so, vedo molti assolutismi qui. Devo dire che non concordo (per me c'è modo e modo di far tutto – così come c'è momento e momento – e questo è molto più dignitoso di come lo state dipingendo), ma comunque mi piace la tigna di blackwater.

 

Harry dicevo di vederlo perché sembra tu ti sia fatto l'idea da "film da maestro" quando invece ha un approccio tutt'altro che borioso.


  • 0

#45 Earl Bassett

    se ci dice bene finiamo nella merda

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Inviato 20 dicembre 2021 - 22:31

Ma che assolutismo, rimbalzo impressioni e rimandi a schema libero e senza pretese, tanto più che il film manco l'ho visto...
Quando lo vedrò ne riparleremo a ragion veduta dai.
Il Kusturica sino a Gatto Nero Gatto Bianco l'era un gran Kusturica però.
  • 0

#46 Twin アメ

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Inviato 20 dicembre 2021 - 23:20

Va beh a sto punto quasi mi costringete a fare il tampone e ad andare a vedere questo nuovo Sorrentino.

 

Ah ora Netflix, oltre ai 10 euro, chiede pure il tampone? asd


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“Era un animale difficile da decifrare, il gigante di Makarska, con quella faccia da serial killer e i piedi in grado di inventare un calcio troppo tecnico per essere stato partorito da un corpo così arrogante." (Marco Gaetani  - UU)

 


#47 Earl Bassett

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Inviato 20 dicembre 2021 - 23:32

Pensavo lo dessero al cinema, per me netflix non esiste.
  • 2

#48 Piper

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Inviato 21 dicembre 2021 - 08:24

la famiglia rappresentata sullo schermo da sorrentino non è affatto "finta". estremizzata si, o meglio condensata nella prima parte del film dando quindi l'idea di un esagerazione che c'è anche, nella misura in cui ci sono delle piccole forzature, ma ritengo siano piccole. il giggionare di servillo è assolutamente coerente ad un atteggiamento molto napoletano, come gli scherzi della moglie e le battute cattive e quasi insultanti. mi sembra evidente che sorrentino abbia riportato su schermo il suo ricordo condensato di un contesto, di un modo di vivere e di approcciare la vita (ridere tutti dei problemi mentali della vecchia, ridere sotto i baffi mentre i vicini li cazzeano, il "facc e cazz'" fuori all'ospedale mentre piangevano e tutti cominciano a ridere ), spingendo sicuramente un po' alcuni caratteri o momenti (quando picchano la vechia) ma non mi verrebbe di definire il risultato come finto

sorrentino fa una buona opera di ricostruzione della napoli anni 80 che lui ha vissuto, una napoli più feroce e assolutamente non politically correct in cui la borghesia si mischiava di più con il popolino (fabietto che esce col contrabbandiere, ecco una piccola forzatura anche se non così assurda)


  • 2
<< Poi ce la prestiamo... Insomma la patonza deve girare>>

Aurelio De Laurentiis ha lasciato la sede dove si stanno svolgendo i sorteggi dei calendari fermando uno sconosciuto che passava su un motorino dicendogli: "Portami via da questo posto". Ed è andato via come passeggero del motorino di uno sconosciuto

 
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#49 kristofferson

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Inviato 21 dicembre 2021 - 08:44



Ma... in Amarcord c'è un Fabietto?

 

E certo

 

amarcordfoto011.jpg

 

Segnaliamo per completezza felliniana anche il finale speculare a quello de I vitelloni


  • 1

#50 bluetrain

    Fourth rule is: eat kosher salamis

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Inviato 21 dicembre 2021 - 09:28

Il Kusturica sino a Gatto Nero Gatto Bianco l'era un gran Kusturica però.

 

 

Beh non solo, al mio gusto il miglior Kusturica è di gran lunga superiore al miglior Sorrentino (che mi piace eh, soprattutto nella prima parte della carriera).

 

Quest'ultimo non l'ho ancora visto, per cui mi taccio.


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