Premetto, ho trovato Dolor y gloria così bello che quest'ultimo per me paga la magia del precedente. Ma Almodovar è ispiratissimo anche in questa pellicola, ispirato tanto da annodare il suo melodramma (sempre fulminante, coloratissimo, laccato, elegante e plurale) ad un tema politico ampio che si misura con la Storia del suo Paese.
Il film è il trionfo del materno, non direi femminile, ma proprio materno nel senso di tramandare vita e memoria e di accudire e allevare e crescere: ogni sezione del racconto, ogni trama parallela (due donne lontane per età diventano madri, sono figlie di donne assenti, il paterno non esiste, non è consapevole o è morto, o si sottrae) si regge sulla figura materna anche là dove comunque i padri ci sono e il recupero del loro ruolo, nella pirotecnia delle relazioni, è fondamentale. Nel gioco di specchi fra vissuto privato e Storia, quello che mi ha colpito è la scelta della protagonista che si libera dell'idea della genitorialità biologica e sceglie di tenere la figlia non sua geneticamente, un momento di amore incondizionato che nasce unicamente dal rapporto con l'altro.
Credo che sia proprio il senso di molto cinema di Almodovar il voler raccontare un ordine diverso di relazioni, tutte possibili, che nascono e si complicano, si spezzano, si riallacciano proprio sulla base del sentimento per l'altro, chiunque, in qualsiasi maniera, senza barriere che si rivelano sempre posticce, limitanti, antiestetiche.
Molto bello anche il tema generazionale, lo scontro/incontro tra generazioni che ignorano od hanno ignorato la memoria e che vengono chiamate, a gran voce direi, a recuperarla per schierarsi ed essere finalmente complete.
Almodovar regala alla Cruz un personaggio quasi mitologico.
https://www.ondacine...-paralelas.html
Madres Parallelas (Almodovar, 2021)
Iniziato da
tiresia
, nov 19 2021 11:08
2 replies to this topic
#1
Inviato 19 novembre 2021 - 11:08
#2
Inviato 20 novembre 2021 - 12:41
Impepata di cozze riuscita e gustosa di don Pedro, dopo un film più quadrato e autobiografico come "Dolor y gloria" che sarà (forse?) il suo ultimo grande film. però questo ha dei momenti di tale intensità (penso alla scena di seduzione) che fa passare sopra alcuni limiti di regia e fotografia che in alcuni momenti pecca proprio di sciatteria.
Ho un aspetto tremendo, e non bado a vestirmi bene o a essere attraente, perché non voglio che mi capiti di piacere a qualcuno. Minimizzo le mie qualità e metto in risalto i miei difetti. Eppure c'è lo stesso qualcuno a cui interesso: ne faccio tesoro e mi chiedo: "Che cosa avrò sbagliato?"
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