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Playlist Per Roberto Calasso


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18 replies to this topic

#1 simon

    Scaruffiano

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Inviato 09 ottobre 2021 - 10:14

Sono emozionato come una cagna che non vede il suo padroncino.. erano anni e forse decenni che non aprivo una Playlist.

 

 

GENTLE FIRE  EXPLORATIONS (1970-1973) Circa quindici anni fa cercavo disperatamene il loro unico disco.. ho setacciato tutti gli anfratti telematici mondiali, persino l'Andalusia maculata in cui giaceva un riccioluto e sardonico venditore di origini greche: niente da fare. Qua siamo davanti al possibile dell'impossibile, il sogno bagnato per l'archeologo che mai smette di ricercarsi, un magma sapientino di suoni che non avevo mai lasciato e che ritrovo come ricettacolo universale, salmi e orifizi che coincidono nella loro non-brutalità isomorfica.  *****

 

 

AKI TAKAHASHI PIANO SPACE (1973) Copertina asfaltata da lisergico muschio che cangia forma grazie a una agrafia crepuscolare e una geometria proiettiva da stazione base militare fordiana, il cofanetto riluce di riletture calligrafiche und espressioniste (vedo il cristallo cangiare) dei grandi contestatori della pulizia tecnica dei Sessanta-Settanta.. Cage su tutti.  *****

 

 

VA ELECTRICAL LANGUAGE INDEPENDENT BRITISH SYNTH POP 78-84

La storia della musica inglese dal 1978 al 1984 (e ben oltre) non è destinata a una sola istantanea sul fenomeno, ma una vera e propria anatomia dei generi musicali e la loro relazione con le istanze sociali e culturali che hanno generato questi suoni dolcissimi e leggermente pretestuosi. La giustificazione del DIY non mi basta, vorrei capire squisitamente sul piano fenomenologico-intenzionale il perché di questa scelta: rinchiudersi in salotto, trafficare-alea con i sintetizzatori meno fortunati del bis-decennio filtrare voci e scatoline ritmiche e liquefarsi sapientemente in una ovattata, quasi delay a priori squisita forma di pop de-incarnatosi. Pura goduria sensoriale.  ****

 

BERND ALOIS ZIMMERMANN DIE SOLDATEN (BR) 2012

 

B.A.Z. è uno dei massimi geni della musica secondo-novecentesca e una delle sue operazioni più inesauribili sul piano tecnico è l'Opera DIE SOLDATEN composta a partire da un libriccino scritto da un amico del sommo LESSING.

 

Si favoleggiava di una quasi-impossibilità d'essere montata e rimontata nel suo splendore formativo, visto che è un saggio sulla poiesi del Ventesimo Secolo e sulla suppurazione dell'Amore inteso come Coscienza Irriflessa. Vige il classico cottage-collage con arcate dissonanti post seriali, cinema (esattamente, cinema erotico vintage come stolida pedissequa brechtiana contrapposizione tra i due visibili: quello eclettico dell'ascolto e quello pneuma della visione mai rigeneratasi) e peripezie melismatiche che affondano dentini velenosissimi sul corpo politico ispirandosi al classicismo del pensato del grande marxismo occidentale. Regia abbastanza ottusa, non riesce a capire perfettamente che l'UNO-DUE schellinghiano dovrebbe essere in imperfetta comunanza percettiva e dunque (dunque?) sensoriale. Grammatica e Sintassi di primo livello, ma non bastano per costruire un mondo-linguaggio sapienziale che traduca in visione pura, la metamorfosi gestaltica e poietica dell'autorialità di B.A.Z.  ***

 

 


  • 1

„Non si può che confermarsi 'stranieri nella propria lingua'. Il plurilinguismo (crogiuolo di idioletti, arcaismi, neologismi di che trabocca il poema) è il contrario d'una accademia di scuola interpreti. È 'Nomadismo': divagazione, digressione, chiosa, plurivalenza, ecc. Il testo intentato è (deve essere) smentito, travolto dall'atto, cioè de-pensato.“

CARMELO BENE
 

 

 


#2 cool as kim deal

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Inviato 09 ottobre 2021 - 14:47

Built to spill - Ancient melodies of the future 83/100

Dopo la doppietta di capolavori precedenti, Ancient fa la figura del disco minore, in virtù del fatto che la struttura si fa più regolare (3/4 minuti), la musica è meno cervellotica o istintiva e sostanzialmente più leggera e facile. Tutto vero, ma un disco minore dei BTS è comunque l'equivalente del migliore disco mai partoribile dal 90% del resto del mondo (indie)

 

Franti - Il giardino delle quindici pietre 78/100

Se Non classificato era sicuramente scisso tra due anime (la new wave e l'avanguardia prog tipo, sparo, Area o Henry Cow) ben distinte, Il giardino delle quindici pietre è a sua volta irregolare e disomogeneo, un po' incerto tra testi onirici ed esigenza politica, tra il down chiuso in camera e la barricata contro gli sbirri (interiori?). Affascinante, probabilmente invecchiato male, ed imperfetto.

 

Spacemen 3 - The perfect prescription 80/100

Ammetto la mia antipatia, forse troppo irrazionale, forse troppo spinta dal sentire in queste "note" troppa referenzialità, per questo disco, di cui riconosco la bontà ma senza svenarmi: ho sentito di meglio anche in dischi di epigoni ancor più epigoni e minori (tipo gli Hookworms)

 

Band of Susans - The word and the flesh 87/100

Questo disco fa parte di quella natura di dischi che se non gli dedichi la minima attenzione sindacale (in cuffia quindi) rischi di perdertelo. Questo perché le canzoni ti fanno abboccare - con un riff o una partenza di basso o di batteria -  ma poi proseguono granitiche e apparentemente immutate, dato che non ci sono praticamente assoli o stop & go o bridge e ritornelli particolari. Un ottimo mix dei primi Sonic Youth e My Bloody Valentine periodo Isn't anything, con cui condividono il mix terrapiattista e bidimensionale, paradossalmente un difetto che diventa pregio e ne accresce il fascino. Menzione speciale per i 13 minuti finali di Guitar Trio di Rhys Chatham, sublime.

 

Dire Straits - Dire Straits 78/100

è un luogo comune ma è vero: i DS sono nati vecchi. Ci vuole coraggio ad essere così fuori dal tempo mentre sta per iniziare il meteorite New Wave ignorando completamente cosa possa essere stato il punk negli ultimi 2 anni.

 

John Foxx - Metamatic 87/100

Metamatic è il disco di un robot che non si sa perché prova sentimenti umani.

 

Fela Kuti and the Africa 70 with Ginger Baker - Live 85/100

Ovviamente una bomba 

 

Godspeed You! Black Emperor - Yanqui  U.X.O. 91/100

Oscenamente imponente, Yanqui U.X.O. è, come ogni momento dei due dischi precedenti, il suono prima, durante e dopo un apocalisse sociale. Personalmente, meglio del primo e praticamente al livello di Lift ecc., mentre sul sito campeggia un 6,5 louder than a bomb.

 

Grandmaster Flash & the furious five - The message 80/100

Mi aspettavo, non so perché, qualcosa di più rivoluzionario e rappato, invece tolti gli scratch molto spesso siamo dalle parti degli Sly & the family stone più romantici. Ho trovato molto difficile digerire il livello di miele di un paio di pezzi centrali, ma alla fine ci sono venuto a patti e ci sto dentro, ma non troppo.

 

Gong - Expresso II 75/100

La fase post Allen dei Gong mi pare di capire sia considerata poco meglio della malaria in Congo, ma a me sto disco è piaciuto un bel po'. Espongo la mia ignoranza: può rientrare nel genere fusion?

 

Bodega - Endless scroll 83/100

I Bodega rientrano nel pieno filone indie rock intellettualoide stile Parquet courts, a cui somigliano molto ad eccezione che qui c'è una voce femminile anche. Uno sguardo disincantato ma senza sconti sull'uomo moderno e su come il virtuale abbia modificato sostanzialmente il dna del suo creatore. Disco bellissimo, che è finito in diverse classifiche del 2018 ma senza che si sia creato un hype neanche lontanamente vicino ad altri nomi (britannici) come Idles o Fontaines D.C..


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#3 wago

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Inviato 09 ottobre 2021 - 14:59

Sui Dire Straits slegati della wave non concordo; posso certamente credere che a Knopfler e soci di quel sound non gliene importasse un fico secco ma io di vicinanze ne sento, vuoi nel suono scheletrico vuoi nell'andamento trascinante dei pezzi. Ho sempre pensato che nei pezzi migliori suonino come quei brocchi dei Television avrebbero dovuto suonare se fossero davvero stati una band seria.
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"It's a strange world." "Let's keep it that way."

#4 simon

    Scaruffiano

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Inviato 09 ottobre 2021 - 16:09

 

 

Spacemen 3 - The perfect prescription 80/100

Ammetto la mia antipatia, forse troppo irrazionale, forse troppo spinta dal sentire in queste "note" troppa referenzialità, per questo disco, di cui riconosco la bontà ma senza svenarmi: ho sentito di meglio anche in dischi di epigoni ancor più epigoni e minori (tipo gli Hookworms)

 

 

 

 

Come ci ha insegnato il Sanguineti.. è tutto relativo.

 

Secondo il mio modesto parere, trattasi di uno dei dischi più seminali (Cacciari parlerebbe di gocce) degli anni ottanta. Dal fragore degli esordi a questo oceano di torpore che annienta l'effettismo parvenu del primo parto si può spiegare solo in un modo: saggezza nel scegliere le droghe migliori.

 

Sono innamorato di questo gruppo e credo che una riunione condominiale tra i due geni porterebbe nuovamente la musica popolare su un bel piedistallo. Ha scritto giustamente anche se in modo assolutamente ampolloso, il direttore di BLOW UP: hanno (anche) saputo anticipare le musiche isolazioniste degli Anni Novanta.

 

Questo folk rock celestiale, questi macrocosmi spiritual hanno saputo sgretolare definitivamente il post punk e rifondare su basi assolutamente originali la musica psichedelica o post psichedelica.

 

SONIC BOOM era lo scienziato apollineo della matrice elettronica di questo progetto musicale, mentre l'eufonia progressiva (in tutti i sensi) una sorta di GLASS ancora più alogico era tutta in mano di JASON. Fondere queste due opposizioni in un (de)formato canzone è stata la Grazia, l'ecclesia, il divenire-gioia.


  • 1

„Non si può che confermarsi 'stranieri nella propria lingua'. Il plurilinguismo (crogiuolo di idioletti, arcaismi, neologismi di che trabocca il poema) è il contrario d'una accademia di scuola interpreti. È 'Nomadismo': divagazione, digressione, chiosa, plurivalenza, ecc. Il testo intentato è (deve essere) smentito, travolto dall'atto, cioè de-pensato.“

CARMELO BENE
 

 

 


#5 bosforo

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Inviato 09 ottobre 2021 - 16:39

Jangle pop vario:

 

Kirsty MacColl - Kite (1988)

Conoscevo solo i singoli ma il disco e' bello tutto e suona divinamente, anche se forse nel genere ci sta stretto. Folk pop forse e' piu' adatto; di certo ci sono influenze country-pop.

 

Love Tractor - This Ain't No Outerspace Ship (1986)

Questo invece suona da culo, dai. Di serie C.

 

Miracle Legion - Surprise Surprise Surprise (1987)

Idee interessanti ma sembrano narcotizzati/immobilizzati, suona completamente privo di tensione e scattoso.

 

 

Spinoff del thread J-indie-rock-pop

 

Tokyo Jihen - 音楽 (Music) (2021)

Ho deciso che e' il loro album migliore. Quelli prima della pausa (il piu' recente di dieci anni fa) hanno molti pregi ma nessuno e' riuscito appieno. Forse pure questo ha un paio di pezzi non eccelsi, ma la stragrande maggioranza lo sono e la palette di stili e colori e' accecante.

 

Odotte Bakari No Kuni - Moana (2021)
Accantonato inizialmente perche' non mi aveva preso. Poi ripescato e dev'esserci un perche'. Pop psichedelico sui generis, con strumentazione rock ma molto peculiare: rarefatto, con molto spazio tra gli strumenti, ma i suoni sono estremamente nitidi e concreti, con molta dinamica e senza gli onnipresenti riverberi che rendono tutto omogeneo. Mi piace come una chitarra e' zeppa di delay e cristallina e l'altra rugginosa e storta. Molte canzoni piu' che ottime, con la voce puerile-stridula tipo Shinji dei Fishmans che si ficca in testa. 

 

The Millennium Parade - The Millennium Parade (2021)
Pop multimediale post-tutto e teoricamente "globale" (e' cantato in un inglese internazionale un po' creativo), eppure dopo 20 secondi si capisce che e' musica che solo dei giapponesi potevano fare. E' un mischione di ottomila stili, ogni canzone accompagnata da video animati e la band stessa e' una formazione fluida, ogni canzone un via vai di collaboratori, animatori e rappers


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#6 PinkFreud

    Jung Last

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Inviato 09 ottobre 2021 - 17:03

ascolti e riascolti vari

 

The Paradise Motel - Flight Paths (1998) 8

In equilibrio perfetto tra dream/baroque pop , slowcore e una spruzzata di trip hop nei brani più cupi . Bello , a questo punto devo riascoltare il loro disco precedente Left Over Life To Kill , che non mi aveva entusiasmato particolarmente,

 

Khoiba - Nice Traps (2005) 7

Progetto trip-hop dalla Repubblica Ceca., con forti influenze electropop. Alcuni momenti ricordano certe cose di Bjork, ma tutto sommato non è un male.

 

Compulsion - Comforter (1994) 7

Alt-rock/post-grunge suonato con competenza , senza scimmiottare i  blasonati del genere. Qualche lungaggine di troppo  forse, ma promosso comunque.

 

Godspeed You! Black Emperor - Luciferian Towers (2017) 7

Godspeed You! Black Emperor - Asunder, Sweet and Other Distress (2015) 6,5

Godspeed You! Black Emperor  - F# A# ∞ (1998) 10

 

Buono , il primo , un po' meno il secondo , urgono ulteriori riascolti . Per Infinity invece . ho avuto. Providence in repeat per oltre un mese ,  ma tutto il disco è la perfetta colonna sonora di questo periodo che sto/stiamo vivendo.


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#7 Ɲ●†

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Inviato 09 ottobre 2021 - 17:19

Se impazzisci per l'esordio dei gybe (come me, che trovo trascurabile, financo di difficile sopportabilità tutto il resto della loro produzione) potresti provare questo, che ne estremizza il lato più sperimentale (opera di una sorta di all-star-band Constellation):

https://www.discogs....Reign-Rebuilder
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#8 PinkFreud

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Inviato 09 ottobre 2021 - 17:23

Se impazzisci per l'esordio dei gybe (come me, che trovo trascurabile, financo di difficile sopportabilità tutto il resto della loro produzione) potresti provare questo, che ne estremizza gli assunti socio-apocalittici (opera di una sorta di all-star-band Constellation):

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lo conosco,  l'ho preso su bandcamp proprio perchè cercavo qualcosa di simile a Infinity asd ,  molto bella Omaha.


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#9 wago

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Inviato 09 ottobre 2021 - 17:34

Se impazzisci per l'esordio dei gybe (come me, che trovo trascurabile, financo di difficile sopportabilità tutto il resto della loro produzione) potresti provare questo, che ne estremizza il lato più sperimentale (opera di una sorta di all-star-band Constellation):

https://www.discogs....Reign-Rebuilder

 

Senti una differenza così forte tra il primo e le cose successive?
Il disco lì dei Set Fire to Flames non lo riascolto da na vita, lo ricordavo molto sbrindellato rispetto alle cose a nome GY!BE però. Mi risultava piuttosto snervante, se ben ricordo (gusti, ovviamente).
 

Qual è la MaxPower-posizione su "Allelujah! Don't Bend! Ascend!" invece? Quello della loro fase "recente" è l'unico che non mi è proprio piaciuto.


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#10 good vibrations

    Il primo disco del White Album è davvero un disc one

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Inviato 09 ottobre 2021 - 17:49

Wago e not, qual è invece la vostra opinione sull'ultimo GYBE?

Per me clamoroso.
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#11 wago

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Inviato 09 ottobre 2021 - 17:52

Molto bello, I agree. Peraltro non me lo aspettavo.


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#12 PinkFreud

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Inviato 09 ottobre 2021 - 17:55

 

Se impazzisci per l'esordio dei gybe (come me, che trovo trascurabile, financo di difficile sopportabilità tutto il resto della loro produzione) potresti provare questo, che ne estremizza il lato più sperimentale (opera di una sorta di all-star-band Constellation):

https://www.discogs....Reign-Rebuilder

 

Senti una differenza così forte tra il primo e le cose successive?
Il disco lì dei Set Fire to Flames non lo riascolto da na vita, lo ricordavo molto sbrindellato rispetto alle cose a nome GY!BE però. Mi risultava piuttosto snervante, se ben ricordo (gusti, ovviamente).
 

Qual è la MaxPower-posizione su "Allelujah! Don't Bend! Ascend!" invece? Quello della loro fase "recente" è l'unico che non mi è proprio piaciuto.

 

 

mi piace molto , soprattutto il brano We Drift Like Worried Fire ,che sfiora territori drone-metal


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#13 Kerzhakov91

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Inviato 09 ottobre 2021 - 17:57

Sui Dire Straits slegati della wave non concordo; posso certamente credere che a Knopfler e soci di quel sound non gliene importasse un fico secco ma io di vicinanze ne sento, vuoi nel suono scheletrico vuoi nell'andamento trascinante dei pezzi. Ho sempre pensato che nei pezzi migliori suonino come quei brocchi dei Television avrebbero dovuto suonare se fossero davvero stati una band seria.

 

Magari nei dischi successivi qualcosina-ina-ina-ina di new wave c'è pure, ma sul debutto ha ragione Cool, album totalmente fuori dal tempo (e pure un po' sopravvalutato, diciamolo)


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#14 Ɲ●†

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Inviato 09 ottobre 2021 - 19:06

Se impazzisci per l'esordio dei gybe (come me, che trovo trascurabile, financo di difficile sopportabilità tutto il resto della loro produzione) potresti provare questo, che ne estremizza gli assunti socio-apocalittici (opera di una sorta di all-star-band Constellation):https://www.discogs....Reign-Rebuilder


lo conosco, l'ho preso su bandcamp proprio perchè cercavo qualcosa di simile a Infinity asd , molto bella Omaha.
Però così ti perdi l'artwork stupendo (as usual)

@wago Con Slow Riot ci sto ancora dentro. Ma da Antennas in poi faccio davvero fatica perché prende il sopravvento quella che nell'esordio era solo una componente (i crescendo etc). Il primo lo adoro perché ha più facce, è meno monolitico, i field-recordings sono più pregnanti, le parti "soft" o più ambientali formano dei paesaggi a sé stanti, e lo trovo più vicino a certe cose della Kranky (per cui uscì il cd), Labradford in primis, che so non piacerti. Poi mi rendo conto che i gybe si definiscono per i dischi successivi, non per l'esordio. Però questo, proprio per essere meno "identitario", paradossalmente mi piace molto di più.

Sì, è vero, i Set Fire to Flames procedono per episodi abbastanza eterogenei, come una scomposizione del suono gybe oppure un riassunto dei vari side-projects della cricca Quebecoise. E però alla fine, nel suo insieme, la trovo una narrazione coerente e avvincent per quanto accidentata, avverto che ogni sua parte è animata da un comune sentire, da una poetica che nel mio caso fa la differenza.

Forse semplicemente prediligo il lato più filmico e meno massiccio / massimalista dei gybe. Non a caso la première in streaming dell'ultimo disco con le loro proiezioni in 16mm mi piacque molto, più di quando ho poi ascoltato il disco senza le immagini. Da questo punto di vista l'esordio (fuck infinity o come cazzo lo si voglia appellare) mi suscita sensazioni cinematografiche di per sé.

I dischi post-reunion li ho giusto ascolticchiati, senza molta voglia di arrivare in fondo... Poi ci mancherebbe, per loro comunque massimo rispetto.
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#15 Dark Mavis

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Inviato 09 ottobre 2021 - 19:47

Il capo dei Dire Straits è Love over gold imho


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#16 cool as kim deal

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Inviato 10 ottobre 2021 - 15:22

 Ho sempre pensato che nei pezzi migliori suonino come quei brocchi dei Television avrebbero dovuto suonare se fossero davvero stati una band seria.

 

Dio, Wago...

 

(io se proprio proprio dovessi trovare analogie con la chitarra di Knopfler, penserei agli Only Ones)


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#17 wago

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Inviato 10 ottobre 2021 - 16:10

Ma gli Only Ones erano già una band seria, non mi permetterei mai


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#18 Garp Buzzy Power

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Inviato 12 ottobre 2021 - 08:08

Settimana rispolvero paisley 
 
Rain Parade - Emergency Third Rail Power Trip (1983)
Rain Parade - Explosions in the Glass Palace (1984)
Rain Parade - Crashing Dream (1985)
The Long Ryders - Native Sons (1984)
+
The Connells - Ring (1993)
The Beatles - Yellow Submarine Songtrack (1999)
The Koolaid Electric Company - Random Noises and Organised Sounds (2011)

  • 2
"Garp sei un pochino troppo monotematico coi gusti secondo me."
 
"Io sono tutto ciò che vale. Non sono uno come Garp che ascolta solo un genere."
 
"Che imabarazzante battuta e due cretini ti hanno dato pure i più riparatori. Sei sempre fortunato, prima o poi ti arriverà una mazzata in testa riparatrice spero."
 
"Echheccazzo gdo cresciuto che nin sei altro."
 
"Coglione"
 
"Ma basta sto tipo di musica da sfattone finto dai"
 
"vabbeh garp te oltre alla barriera linguistica c'hai pure la barriera monogenere"
 

 


#19 Garp Buzzy Power

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Inviato 12 ottobre 2021 - 12:34

Jangle pop vario:

 

Kirsty MacColl - Kite (1988)

Conoscevo solo i singoli ma il disco e' bello tutto e suona divinamente, anche se forse nel genere ci sta stretto. Folk pop forse e' piu' adatto; di certo ci sono influenze country-pop.

 

Miracle Legion - Surprise Surprise Surprise (1987)

Idee interessanti ma sembrano narcotizzati/immobilizzati, suona completamente privo di tensione e scattoso.

 

 

Concordo su ambe i lati, soprattutto sui ML che Spotify mi propina a getto continuo ogni tot settimane.


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"Garp sei un pochino troppo monotematico coi gusti secondo me."
 
"Io sono tutto ciò che vale. Non sono uno come Garp che ascolta solo un genere."
 
"Che imabarazzante battuta e due cretini ti hanno dato pure i più riparatori. Sei sempre fortunato, prima o poi ti arriverà una mazzata in testa riparatrice spero."
 
"Echheccazzo gdo cresciuto che nin sei altro."
 
"Coglione"
 
"Ma basta sto tipo di musica da sfattone finto dai"
 
"vabbeh garp te oltre alla barriera linguistica c'hai pure la barriera monogenere"
 

 





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