Vai al contenuto


Foto
* * * * - 2 Voti

Low - Hey What (Sub Pop, 2021)


  • Please log in to reply
53 replies to this topic

#1 paloz

    Poo-tee-weet?

  • Members
  • StellettaStellettaStellettaStellettaStellettaStellettaStellettaStellettaStelletta
  • 25063 Messaggi:

Inviato 12 settembre 2021 - 08:02

a3711717483_16.jpg

 

Bandcamp

 

 

Primo ascolto ieri sera: incipit ed episodi cruciali folgoranti, il sound di "Double Negative" ancor più polarizzato verso la distorsione / deflagrazione; non vedo l'ora di riascoltarlo, grazie Low.

 

 

 

 


  • 8

esoteros

 

I have spoken softly, gone my ways softly, all my days, as behoves one who has nothing to say, nowhere to go, and so nothing to gain by being seen or heard.

 

(Samuel Beckett, Malone Dies)


#2 brachilone

    Classic Rocker

  • Members
  • StellettaStellettaStellettaStellettaStellettaStelletta
  • 3633 Messaggi:

Inviato 12 settembre 2021 - 20:12

Disco molto bello, i Low portano all’estremo il contrasto tra gli inni celestiali delle voci e la distorsione. Mi sembra una sorta di prosecuzione di Double Negative, il produttore è ancora BJ Burton per cui c’era da aspettarsi che la direzione non venisse completamente stravolta rispetto al precedente. Non ho ancora approfondito i testi, di solito con i Low hanno una rilevanza fondamentale, ma mi sembra comunque un disco ai loro soliti (alti) livelli, cosa che trovo quasi miracolosa dopo 27 anni e 13 LP.
Altra cosa che vorrei approfondire è da dove vengano fuori quei suoni così distorti e clippati, non capisco se sono effetti di chitarra/basso oppure tricks di produzione. Forse entrambe le cose.

Al momento le mie preferite sono White Horses, Hey e The price you pay, ma prevedo che già domani avrò cambiato idea
  • 1

#3 good vibrations

    Il primo disco del White Album è davvero un disc one

  • Members
  • StellettaStellettaStellettaStellettaStellettaStellettaStelletta
  • 8763 Messaggi:
  • LocationRoma

Inviato 12 settembre 2021 - 20:16

Molto più a fuoco di Double Negative, per me.

Carriera clamorosa, la loro.
  • 1
Immagine inserita

#4 brachilone

    Classic Rocker

  • Members
  • StellettaStellettaStellettaStellettaStellettaStelletta
  • 3633 Messaggi:

Inviato 12 settembre 2021 - 20:23

Sì è sicuramente più coerente, la direzione è unica e ben chiara sin dall’inizio. E riesce comunque a catturare l’attenzione fino all’ultimo secondo
  • 1

#5 PinkFreud

    Jung Last

  • Members
  • StellettaStellettaStellettaStellettaStellettaStellettaStelletta
  • 8276 Messaggi:

Inviato 12 settembre 2021 - 20:24

su bandcamp c'è una bella retrospettiva/intervista .

 

https://daily.bandca...iscography-list

 

Sono ancora in trattativa per riprendersi i diritti dei loro primi dischi  Speriamo ci riescano. 


  • 3

Ja196z8.jpg

superstereo!

*lastfm*

 

 


#6 SalvaDiMeo92

    Spirit of Eden

  • Members
  • Stelletta
  • 40 Messaggi:
  • LocationNapoli

Inviato 13 settembre 2021 - 09:33

Ma che carriera hanno questi qui ? grandissimo disco anche questo, ma Double Negative mi sorprese ancora di più


  • 1

#7 paloz

    Poo-tee-weet?

  • Members
  • StellettaStellettaStellettaStellettaStellettaStellettaStellettaStellettaStelletta
  • 25063 Messaggi:

Inviato 13 settembre 2021 - 10:32

Senza dubbio più a fuoco e infuocato rispetto a Double Negative, che era a tutti gli effetti la prima immersione in un territorio ostile e a loro quasi ignoto, ma era proprio quello il suo fascino, tale da renderlo una sorta di nuova opera prima. Non mi stupirei se col prossimo album chiudessero un'ideale trilogia dello sgretolamento sonoro, per poi tornare con nuova consapevolezza all'estetica "classica".

 

Laddove in DN c'era fragilità, senso di vuoto e di perdita, in HW li sento cavalcare l'onda della distruzione, come risorti da quel fuoco che li aveva quasi ridotti in cenere ("Tempest").


  • 2

esoteros

 

I have spoken softly, gone my ways softly, all my days, as behoves one who has nothing to say, nowhere to go, and so nothing to gain by being seen or heard.

 

(Samuel Beckett, Malone Dies)


#8 brachilone

    Classic Rocker

  • Members
  • StellettaStellettaStellettaStellettaStellettaStelletta
  • 3633 Messaggi:

Inviato 13 settembre 2021 - 11:24

White Horses è davvero un pezzo clamoroso, più lo ascolto e più lo ascolterei
  • 1

#9 SalvaDiMeo92

    Spirit of Eden

  • Members
  • Stelletta
  • 40 Messaggi:
  • LocationNapoli

Inviato 13 settembre 2021 - 12:54

Senza dubbio più a fuoco e infuocato rispetto a Double Negative, che era a tutti gli effetti la prima immersione in un territorio ostile e a loro quasi ignoto, ma era proprio quello il suo fascino, tale da renderlo una sorta di nuova opera prima. Non mi stupirei se col prossimo album chiudessero un'ideale trilogia dello sgretolamento sonoro, per poi tornare con nuova consapevolezza all'estetica "classica".

 

Laddove in DN c'era fragilità, senso di vuoto e di perdita, in HW li sento cavalcare l'onda della distruzione, come risorti da quel fuoco che li aveva quasi ridotti in cenere ("Tempest").

 

 

Io sento quest'ultimo ancora più catartico, più liberatorio e (strano per loro) più speranzoso e "leggero" di Double Negative. Paradossalmente, visto i tempi che corrono, un disco meno cupo e violento.


  • 1

#10 100000

    Enciclopedista

  • Members
  • StellettaStellettaStellettaStellettaStellettaStellettaStelletta
  • 7716 Messaggi:

Inviato 13 settembre 2021 - 14:22

Concordo con le ultime osservazioni e forse proprio per queste per ora (vabbè dopo due ascolti) mi sa che preferisco DN, ma magari cambio idea domani.
  • 1

#11 Incidente

    Feudo

  • Redattore OndaRock
  • StellettaStellettaStellettaStellettaStellettaStellettaStelletta
  • 8258 Messaggi:
  • LocationBerlin

Inviato 14 settembre 2021 - 14:23

Ha preso tantissimo anche me, sin da subito. Le più belle sono White Horses e All Night, quest'ultima con un bellissimo che di dream pop. DN e questo sono sicuramente due album molto legati, sia tematicamente che come suono.

Il sound è praticamente lo stesso, con questa ostentata e soverchiante ultradefinizione, trovo però tante differenze nelle parti cantate, che in DN sono praticamente inghiottite dal marasma digitale, mentre invece qui sono registrate ben in risalto e cantano con un afflato quasi gospel. Quasi come se Mimi e Alan si fossero adattati a questa apocalisse digitale e la cavalchino con forza e speranza, mentre nel disco precedente ne venivano ancora sopraffatti. 

Un paragone campato in aria, ma non tanto, per la sussidiarietà dei due dischi e per la rivoluzione elettronica sarebbe quello con Kid A e Amnesiac. 


  • 1

#12 Perfect Prey

    Fumettaro della porta accanto

  • Members
  • StellettaStellettaStellettaStellettaStellettaStelletta
  • 5507 Messaggi:
  • LocationSassari, 08/09/1980

Inviato 15 settembre 2021 - 07:29

Boh, sentiti alcuni pezzi, non esattamente la mia tazza da tè. Probabilmente riascoltandolo cambierò, in parte o del tutto, idea.
  • 0
L'amour physique
Est sans issue

#13 wetton76

    utente alla ricerca dei classici perduti...

  • Members
  • StellettaStellettaStellettaStelletta
  • 783 Messaggi:

Inviato 15 settembre 2021 - 08:27

Boh, sentiti alcuni pezzi, non esattamente la mia tazza da tè. Probabilmente riascoltandolo cambierò, in parte o del tutto, idea.

 

Le prime tracce non si distinguono particolarmente, mentre a partire da "Hey" forse c'è qualche spunto interessante.

 

Concordo che anche per me non è proprio il mio genere...

 

P.S.

di loro ho un cd originale, "The Great Destroyer" che dovrei risentire (spero sia meglio)... anche se quello più celebrato è "Trust".


  • 0

#14 SalvaDiMeo92

    Spirit of Eden

  • Members
  • Stelletta
  • 40 Messaggi:
  • LocationNapoli

Inviato 15 settembre 2021 - 08:31

Probabilmente il loro disco più celebrato resta l'esordio, mentre, per me, il loro migliore è Trust.

Per chi ama queste sonorità, i Low sono veramente una delle migliori esperienze sonore che un appassionato di musica possa affrontare.

Fa piacere comunque, che loro restano ancora sul pezzo dopo 30 anni di carriera


  • 0

#15 brachilone

    Classic Rocker

  • Members
  • StellettaStellettaStellettaStellettaStellettaStelletta
  • 3633 Messaggi:

Inviato 15 settembre 2021 - 11:22

Concordo su Trust, rimane ad oggi il mio preferito
  • 0

#16 lazlotoz

    Enciclopedista

  • Moderators
  • 6739 Messaggi:

Inviato 16 settembre 2021 - 07:37

Non sono un fan. Eppure ogni volta che metto su un loro disco nuovo penso che quelli lì siano davvero toccati dalla grazia di Dio.

Sorprendono ogni volta pur nella loro assoluta coerenza.


  • 0

#17 brachilone

    Classic Rocker

  • Members
  • StellettaStellettaStellettaStellettaStellettaStelletta
  • 3633 Messaggi:

Inviato 16 settembre 2021 - 14:56

Bella e condivisibile (da me) la recensione di Marmoro
  • 0

#18 xtc

    Gianfranco Marmoro

  • Redattore OndaRock
  • StellettaStellettaStellettaStellettaStellettaStellettaStellettaStelletta
  • 13187 Messaggi:

Inviato 16 settembre 2021 - 22:33

Bella e condivisibile (da me) la recensione di Marmoro

Grazie, disco non facile da mettere a fuoco, credo che tra molti anni ne parleremo ancora


  • 0

#19 brachilone

    Classic Rocker

  • Members
  • StellettaStellettaStellettaStellettaStellettaStelletta
  • 3633 Messaggi:

Inviato 17 settembre 2021 - 05:28

In generale non deve essere semplice recensire i loro dischi, dato che è piuttosto facile accusarli di volersi accattivare una certa critica inserendo noise e suoni sperimentali ad ogni pezzo, a maggior ragione dopo DN. Io sono un fan per cui non sono sufficientemente imparziale, ma mi sembra proprio che la tua rece abbia centrato il senso del disco, almeno dal punto di vista di chi lo ha composto.

Non vedo l’ora di vedere un live di Hey What, se saranno solo Alan e Mimi a suonarlo non ho proprio idea di come potranno rendere i suoni del disco.
  • 0

#20 wago

    FURTHERMORE

  • Redattore OndaRock
  • StellettaStellettaStellettaStellettaStellettaStellettaStellettaStellettaStelletta
  • 22447 Messaggi:
  • LocationBergamo

Inviato 17 settembre 2021 - 16:23

Coi Low ho un problema atavico. Li ho conosciuti ai tempi di "The Great Destroyer", che m'era piaciuto ma a quanto pare è stato come suono e come approccio un unicum nella loro traiettoria artistica. Visti live a un Primavera di molti anni fa, sono stati una delle peggiori esperienze concertistiche di cui abbia memoria (in termini di "segno" lasciato, la peggiore). Suonavano una roba inconcludente, sbrodolata, seriosissima e diradata che non mi diceva nulla e mi faceva pure incazzare. Mi ero sentito preso per il culo. Va detto che già allora non apprezzavo i loro "classici" come "I Could Live In Hope" e "Things We Lost In Fire", grossomodo per gli stessi motivi.
Di "Double Negative" mi aveva incuriosito sì il lavoro sul suono, ma l'impressione che questi una canzone decente non la sapessero o peggio ancora non la volessero scrivere era rimasta intatta. L'approccio sonoro poi era un po' minestra riscaldata, per quanto curato e spiazzante (per i fan storici non so, ma a me aveva sorpreso sentire gente che associavo a chitarra-e-tamburo suonare a quella maniera lì). Non so se sentirò per bene quest'ultimo disco, col ben di dio che c'è in giro. Ho ascoltato i singoli e mi paiono valere considerazioni analoghe a quelle sul disco precedente. Penso a un altro che in sti anni ha fatto del sound "sbagliato", capace di ribaltare un songwriting vecchio stampo un tratto essenziale: Bon Iver. Il modo in cui lui manda a carte e quarantotto l'ordinaria costruzione sonora di un pezzo indie-folk mi coinvolge e mi trasmette al volo sensazioni forti. Nel caso dei Low mi sembra tutto un famolo strano che poi tanto strano non è neanche.


  • 0
"It's a strange world." "Let's keep it that way."

#21 thom

    The infrared insert of memory encouragement immersion

  • Members
  • StellettaStellettaStellettaStellettaStellettaStelletta
  • 3665 Messaggi:

Inviato 17 settembre 2021 - 17:35

già allora non apprezzavo i loro "classici" come "I Could Live In Hope"

 

hai aggiunto un altro tassello importante nella mia opinione di persona coi gusti musicali peggiori di sempre


  • 0

#22 Gozer

    Grande eletto non anglofonista Kadosch

  • Redattore OndaRock
  • StellettaStellettaStellettaStellettaStellettaStellettaStellettaStellettaStelletta
  • 27756 Messaggi:

Inviato 17 settembre 2021 - 17:42

E nella mia di stima assoluta invece. (Anche se purtroppo ha un po' rovinato con la lode ai Bon Iver asd ).


  • 1
RYM ___ i contenuti

"SOVIET SAM" un blog billizzimo


7 ottobre 2020, il più grande esperto di tennis del forum su Sinner al Roland Garros:

Tra due anni torniamo per vincere.


#23 wago

    FURTHERMORE

  • Redattore OndaRock
  • StellettaStellettaStellettaStellettaStellettaStellettaStellettaStellettaStelletta
  • 22447 Messaggi:
  • LocationBergamo

Inviato 17 settembre 2021 - 17:54

 

già allora non apprezzavo i loro "classici" come "I Could Live In Hope"

 

hai aggiunto un altro tassello importante nella mia opinione di persona coi gusti musicali peggiori di sempre

 

 

Se vuoi ti presento un po' di miei studenti, vedrai che ti ricredi in quattro e quattr'otto  asd


  • 2
"It's a strange world." "Let's keep it that way."

#24 Wattimo Fuggente

    chi semina vento raccoglie scureggia

  • Members
  • StellettaStellettaStellettaStellettaStelletta
  • 1313 Messaggi:

Inviato 17 settembre 2021 - 18:46

bel suono apocalittico ma al termine del primo ascolto mi sembra un po' monocorde rispetto a 2xnegative, forse un ep sarebbe stato meglio

(anche se non all' altezza di low/SHJ, probabilmente)


  • 0

#25 bosforo

    ¬`¬`

  • Members
  • StellettaStellettaStellettaStellettaStellettaStellettaStellettaStelletta
  • 19668 Messaggi:

Inviato 17 settembre 2021 - 19:48

Ma i Low recenti sono un culto di OR?

Su RYM hanno tanti voti ma su YT e streaming vari pochissime visualizzazioni/ascolti e non li ho mai sentiti in radio o tv. Culto a macchia di leopardo forse?

Io personalmente mi sono fermato a Drums and Guns ma non li ascolto quasi più in generale. Due canzoni di questo disco mi hanno ricordato del perché
  • 1

#26 Twin アメ

    pendolare pre post attilio lombardo

  • Members
  • StellettaStellettaStellettaStellettaStellettaStellettaStellettaStelletta
  • 11052 Messaggi:
  • Location1991

Inviato 17 settembre 2021 - 20:04

 

già allora non apprezzavo i loro "classici" come "I Could Live In Hope"

 

hai aggiunto un altro tassello importante nella mia opinione di persona coi gusti musicali peggiori di sempre

 

 

ashd

Io leggo sempre con interesse i suoi post alla ricerca di pattern.

Per me wago è il classico ascoltatore che non riesce a entrare in sintonia con la musica fatta di "pura estasi" ma priva di struttura, perché lui ama la complessità e gli incastri, almeno così lo vedo io.

Il primo pezzo in assoluto dei Low, la mitica Words, è un po' l'apoteosi di questo discorso, capolavoro assoluto del genere "atmosfera depressivo/estatica", lagna insopportabile per chi non entra in quel tipo di frequenza emotiva.


  • 4

“Era un animale difficile da decifrare, il gigante di Makarska, con quella faccia da serial killer e i piedi in grado di inventare un calcio troppo tecnico per essere stato partorito da un corpo così arrogante." (Marco Gaetani  - UU)

 


#27 Gozer

    Grande eletto non anglofonista Kadosch

  • Redattore OndaRock
  • StellettaStellettaStellettaStellettaStellettaStellettaStellettaStellettaStelletta
  • 27756 Messaggi:

Inviato 17 settembre 2021 - 20:27

Il primo pezzo in assoluto dei Low, la mitica Words, è un po' l'apoteosi di questo discorso, capolavoro assoluto del genere "atmosfera depressivo/estatica", lagna insopportabile per chi non entra in quel tipo di frequenza emotiva.

 

Per me la cosa è anche un filetto più estesa: il problema non è "Words", né i Low, ma l'intero slowcore, uno dei generi più monotoni, estenuanti e privi di fantasia che mi vengano in mente. Ma mi rendo conto che è un discorso off-topic, perché questo disco di slowcore non ha più niente (anche se ciò non basta a salvarlo ashd ).


  • 0
RYM ___ i contenuti

"SOVIET SAM" un blog billizzimo


7 ottobre 2020, il più grande esperto di tennis del forum su Sinner al Roland Garros:

Tra due anni torniamo per vincere.


#28 xtc

    Gianfranco Marmoro

  • Redattore OndaRock
  • StellettaStellettaStellettaStellettaStellettaStellettaStellettaStelletta
  • 13187 Messaggi:

Inviato 17 settembre 2021 - 20:38

quando sento parlare di assoluta mancanza di composizione nella musica dei Low, mi viene il dubbio che il concetto di scrittura di un brano è ancora materia ignota a molti, ben diverso se uno parla di monotonia o poca fantasia che per lo slowcore sono autentica fonte di ispirazione 


  • 3

#29 wago

    FURTHERMORE

  • Redattore OndaRock
  • StellettaStellettaStellettaStellettaStellettaStellettaStellettaStellettaStelletta
  • 22447 Messaggi:
  • LocationBergamo

Inviato 17 settembre 2021 - 22:16

 

 

già allora non apprezzavo i loro "classici" come "I Could Live In Hope"

 

hai aggiunto un altro tassello importante nella mia opinione di persona coi gusti musicali peggiori di sempre

 

 

ashd

Io leggo sempre con interesse i suoi post alla ricerca di pattern.

Per me wago è il classico ascoltatore che non riesce a entrare in sintonia con la musica fatta di "pura estasi" ma priva di struttura, perché lui ama la complessità e gli incastri, almeno così lo vedo io.

Il primo pezzo in assoluto dei Low, la mitica Words, è un po' l'apoteosi di questo discorso, capolavoro assoluto del genere "atmosfera depressivo/estatica", lagna insopportabile per chi non entra in quel tipo di frequenza emotiva.

 

 

Ma guarda, nella descrizione mi ci riconosco anche perché a me stesso piace diffondere questa versione. Non sono sicuro però che esistano cose come la "pura estasi" e l'assenza di struttura: credo invece che ci siano strutture che so/sappiamo leggere e altre che ci risultano prive di capacità comunicativa. Io per dire sono un amante del minimalismo classico e in particolare del suo filone "estatico", e tra i miei preferiti di sempre metto senz'altro cose di area folk psichedelico o post-rock che sull'estasi giocano tutto o quasi. Alle volte, come nel caso del minimalismo, si può dire che la struttura è in evidenza; altre invece è piuttosto sbrindellata — eppure le sensazioni sono espresse in un linguaggio che capisco e apprezzo, e dunque mi arrivano.
I Low dei primi dischi non solo usano linguaggi diversi dai miei consueti, ma adottano proprio una serie di "pose" stilistiche che ricorrono in cose che mi infastidiscono. Non è che non abbiano struttura; è che quella che hanno mi urta. Il discorso coi dischi nuovi è diverso, la versatilità nella cura del suono è un aspetto che effettivamente mi intriga (ancorché se non la trovo, in sé, sconvolgente). Gli è però che come songwriting continuano a non prendermi per nulla, quindi mi sa che c'è poco da fare. Quando dicevo "non sanno o non vogliono scrivere pezzi decenti" non ho specificato (ma pensavo fosse sottinteso) che propendo fortemente per la seconda ipotesi: perché il tutto sommato potabile "The Great Destroyer" non l'avranno scritto folgorati da un qualche raggio ultraterreno, semplicemente si saran detti "facciamo un disco di canzoni normali" e l'han fatto, mostrando di esserne in grado. Legittimamente negli altri dischi han scelto altre strade; rispetto e in fondo stimo anche la tenacia ma non mi sorprendo che mi piaccia quel disco lì e basta.


  • 4
"It's a strange world." "Let's keep it that way."

#30 Connacht

    :.::

  • Redattore OndaRock
  • StellettaStellettaStellettaStellettaStellettaStelletta
  • 3030 Messaggi:
  • LocationWhere I end and you begin

Inviato 18 settembre 2021 - 06:06

Ho opinioni simili a wago per quanto riguarda i Low recenti, diciamo che Double Negative non mi ha detto nulla e HEY WHAT non mi ha colpito anche se mi è sembrato interessante come scelte espressive e di suoni. Ma quelli classici hanno pubblicato alcuni lavori grandiosi. Anch'io tra i loro migliori dischi metto Trust accanto all'esordio: a differenza di quasi tutti gli altri dischi slowcore (concordo con Gozer che sia in gran parte ripetitivo) è ricco di variazioni stilistiche senza però distaccarsi dal timbro sonoro di partenza e dall'approccio compositivo catartico che ha caratterizzato il gruppo fino a quel momento.


  • 0

You're an island of tranquillity in a sea of chaos. :.:: Last.fm

 

jazz-sebastian-bach-2.png

 

The sun is far away
It goes in circles
Someone dies
Someone lives
In pain
It is burning
Into the thin air
Of the nature
Of a culture
On the dark side
Under the moon

#31 good vibrations

    Il primo disco del White Album è davvero un disc one

  • Members
  • StellettaStellettaStellettaStellettaStellettaStellettaStelletta
  • 8763 Messaggi:
  • LocationRoma

Inviato 18 settembre 2021 - 06:29

Ma i Low recenti sono un culto di OR?
Su RYM hanno tanti voti ma su YT e streaming vari pochissime visualizzazioni/ascolti e non li ho mai sentiti in radio o tv. Culto a macchia di leopardo forse?
Io personalmente mi sono fermato a Drums and Guns ma non li ascolto quasi più in generale. Due canzoni di questo disco mi hanno ricordato del perché


Non direi solo di OR, sono anche BNM su pitchfork e numero di votanti e medie degli ultimi 2 album su rym sono piuttosto alti.

Semplicemente è musica che poco si presta ad essere identificata con un pezzo solo, con un singolo propriamente detto (anche se pezzoni ne han fatti, White Horses su tutti).
  • 0
Immagine inserita

#32 Wattimo Fuggente

    chi semina vento raccoglie scureggia

  • Members
  • StellettaStellettaStellettaStellettaStelletta
  • 1313 Messaggi:

Inviato 18 settembre 2021 - 07:00

Per me la cosa è anche un filetto più estesa: il problema non è "Words", né i Low, ma l'intero slowcore, uno dei generi più monotoni, estenuanti e privi di fantasia che mi vengano in mente. 

un po' come la vita (per qualcuno)

(inteso come "è espressione di uno stato d'animo", stato d'animo che forse non ti appartiene, il che non è necessariamente un male :) )


  • 0

#33 brachilone

    Classic Rocker

  • Members
  • StellettaStellettaStellettaStellettaStellettaStelletta
  • 3633 Messaggi:

Inviato 18 settembre 2021 - 07:43

Ma i Low recenti sono un culto di OR?
Su RYM hanno tanti voti ma su YT e streaming vari pochissime visualizzazioni/ascolti e non li ho mai sentiti in radio o tv. Culto a macchia di leopardo forse?
Io personalmente mi sono fermato a Drums and Guns ma non li ascolto quasi più in generale. Due canzoni di questo disco mi hanno ricordato del perché


Ricordo bene ancora oggi che nel 2006 scoprii Ondarock leggendo la recensione di Trust
  • 0

#34 Wattimo Fuggente

    chi semina vento raccoglie scureggia

  • Members
  • StellettaStellettaStellettaStellettaStelletta
  • 1313 Messaggi:

Inviato 18 settembre 2021 - 07:55

sul fatto che double negative sia stato il loro primo approdo in territorio sconosciuto, direi di no, questo ep è del 2000 (es. minuto 3 circa)


  • 0

#35 sfos

    utente unisalento

  • Redattore OndaRock
  • StellettaStellettaStellettaStellettaStellettaStelletta
  • 4350 Messaggi:

Inviato 18 settembre 2021 - 08:10

I Low recenti sono il nuovo grande bluff della critica dopo i nuovi Swans. Una band che ormai si rifiuta di anche solo provare a imbastire uno straccio di canzone, ricoprendo tutto sotto coltri di rumore e volumi spropositati perché così è tutto più edgy. Spogliate della loro artificiosa veste avanguardistica, restano brandelli di canzoni vuote e poco ispirate.

Ah, e nuovo look impresentabile.
  • 0
"The sun was setting by the time we left. We walked across the deserted lot, alone. We were tired, but we managed to smile."

#36 bosforo

    ¬`¬`

  • Members
  • StellettaStellettaStellettaStellettaStellettaStellettaStellettaStelletta
  • 19668 Messaggi:

Inviato 18 settembre 2021 - 08:16

Ah, e nuovo look impresentabile.


Cristo, sapevo che non dovevo googlare

Sembrano scappati dal set di Portlandia
  • 0

#37 Wattimo Fuggente

    chi semina vento raccoglie scureggia

  • Members
  • StellettaStellettaStellettaStellettaStelletta
  • 1313 Messaggi:

Inviato 18 settembre 2021 - 08:41

I Low recenti sono il nuovo grande bluff della critica dopo i nuovi Swans. Una band che ormai si rifiuta di anche solo provare a imbastire uno straccio di canzone, ricoprendo tutto sotto coltri di rumore e volumi spropositati perché così è tutto più edgy. Spogliate della loro artificiosa veste avanguardistica, restano brandelli di canzoni vuote e poco ispirate.

Ah, e nuovo look impresentabile.

sì, poi sta roba tutta elettronica, la musica vera si suona con le mani e col sudore
(le canzoni e le melodie vocali mi sembrano grosso modo assimilabili a quelle dei primi dischi, sono la loro cifra e probabilmente il loro limite, potrebbero continuare a suonarle con strumentazione rock e sonorità novantiane ma sarebbe un po' stantio, hanno assimilato elettronica/glitch in un percorso che sicuramente segue la tendenza generale, ma il risultato imho è sempre personale e differente)


  • 0

#38 brachilone

    Classic Rocker

  • Members
  • StellettaStellettaStellettaStellettaStellettaStelletta
  • 3633 Messaggi:

Inviato 18 settembre 2021 - 09:37

sì, poi sta roba tutta elettronica, la musica vera si suona con le mani e col sudore


Ma dici sul serio o sei ironico?
  • 0

#39 Claudio

    I am what I play

  • Administrators
  • 39591 Messaggi:
  • LocationRoma

Inviato 18 settembre 2021 - 10:19

Ricordiamo anche la nostra recensione, già che ci siamo: https://www.ondarock...low-heywhat.htm

 

low-heywhat_1631740176.jpg

 

"HEY WHAT" è il richiamo alla realtà dopo il caos organizzato del precedente, iconico album, ma a molti questo nuovo outing creativo sembrerà meno rivoluzionario. I Low non dissertano più di luci e ombre o di variazioni cromatiche, le sfumature di grigio sono abolite, c'è spazio per superfici vuote tinteggiate con sangue e ghiaccio, o per vapori color corvino e bianco fumo. Lo stridore dei synth, le voci stritolate da architetture sonore ridotte a brandelli, il nichilismo espressivo al limite della sopportazione, ovvero tutta la materia cosmica messa in campo dai Low negli ultimi anni, trova in "HEY WHAT" un naturale estuario, tra sedimentazioni liriche e maree improvvise che allargano il divario tra l'intrinseca quiete del canto a due voci e le manipolazioni tecnologiche che opprimono e graffiano le tremule ma intense esternazioni melodiche dell'album.


  • 0

#40 Sleepyhead

    Enciclopedista

  • Members
  • StellettaStellettaStellettaStellettaStellettaStellettaStelletta
  • 6128 Messaggi:

Inviato 18 settembre 2021 - 14:22

I Low recenti sono il nuovo grande bluff della critica dopo i nuovi Swans. Una band che ormai si rifiuta di anche solo provare a imbastire uno straccio di canzone

 

 

Fate cadere le braccia. Ormai basta un suono non consono per mandarvi in crisi e dire bestialità.


  • 3

"Dovete vedere noi, perché la televisione non vi fo' far crescere quando fa le sue trasmissioni, ve vo' tene boni; la televisione non ve vo' fa capire, ve vo' addormentà. Questa trasmissione discute e vi fa discutere dei vostri problemi, perché vedete - guardate che bell'abito che c'ho, ho una casa al mare - HO mi guardate o io me ne vado, ma me dovete guardà in tanti e vi dovete sentire il dovere IL DOVERE, perchè io a causa VOSTRA c'ho rimesso MILIARDI per divve aaverità."


#41 Claudio

    I am what I play

  • Administrators
  • 39591 Messaggi:
  • LocationRoma

Inviato 18 settembre 2021 - 14:29

 

I Low recenti sono il nuovo grande bluff della critica dopo i nuovi Swans. Una band che ormai si rifiuta di anche solo provare a imbastire uno straccio di canzone

 

 

Fate cadere le braccia. Ormai basta un suono non consono per mandarvi in crisi e dire bestialità.

 

Sta ormai succedendo l'opposto di quanto accadeva in questo forum all'inizio, quando per conquistare tutti bisognava per forza fare a pezzi il formato canzone (o con almeno metterci dentro un po' di noise, feedback e droni vari), altrimenti eri solo derivativo. I tempi dei Liars, dei Microphones, degli ONEIDA. I tempi in cui i Franz Ferdinand erano solo dei banali scopiazzatori, una band futile e così via. The Times They Are A-Changin' (e ovviamente entrambi gli estremismi sono folli).


  • 1

#42 sfos

    utente unisalento

  • Redattore OndaRock
  • StellettaStellettaStellettaStellettaStellettaStelletta
  • 4350 Messaggi:

Inviato 18 settembre 2021 - 15:23

Beh nessuno ha cambiato idea sui Microphones di Mount Eerie (gli ultimi invece - atroci - ricadono perfettamente nella stessa categoria di questi Low), né sui Radiohead di Kid A, ecc.
Quella lagna postata prima a esempio di canzone ben fatta, peraltro dal disco precedente, cosa dovrebbe indicare esattamente?
  • 1
"The sun was setting by the time we left. We walked across the deserted lot, alone. We were tired, but we managed to smile."

#43 starmelt

  • Members
  • StellettaStellettaStellettaStellettaStellettaStelletta
  • 4936 Messaggi:

Inviato 18 settembre 2021 - 15:43

Non sono un grandissimo fan, il problema che ho con i loro è che album e discografia mi sono sempre sembrati impenetrabili e più passa il tempo peggio è, ricordo che lo pensavo già ai tempi di Drums & Guns.
 
Double Negative l'ho saltato (volevo ascoltarlo ma è ancora lì in attesa) ma questo almeno nei primi ascolti mi sta prendendo abbastanza bene, sound promosso, White Horses, Days Like These e The Price You Pay mi sembrano tre pezzoni, per il resto o la monotematicità copre perle nascoste oppure qualcosa potevano rivedere in termini di scaletta, ad esempio More scuote il torpore ma arriva troppo tardi.

 

Non capisco molto la critica sul fatto che non facciano più canzoni (o almeno che non ci siano in Hey What), cambia il suono ma mi sembrano in linea col resto che conosco.

 


  • 0

#44 Twin アメ

    pendolare pre post attilio lombardo

  • Members
  • StellettaStellettaStellettaStellettaStellettaStellettaStellettaStelletta
  • 11052 Messaggi:
  • Location1991

Inviato 18 settembre 2021 - 16:07

Beh nessuno ha cambiato idea sui Microphones di Mount Eerie (gli ultimi invece - atroci - ricadono perfettamente nella stessa categoria di questi Low), né sui Radiohead di Kid A, ecc.
Quella lagna postata prima a esempio di canzone ben fatta, peraltro dal disco precedente, cosa dovrebbe indicare esattamente?

 

L'ultimo Microphones è atroce anche per me, se penso a un pezzo come Always Trying To Work It Out direi che non rientra assolutamente nella stessa categoria.


  • 0

“Era un animale difficile da decifrare, il gigante di Makarska, con quella faccia da serial killer e i piedi in grado di inventare un calcio troppo tecnico per essere stato partorito da un corpo così arrogante." (Marco Gaetani  - UU)

 


#45 bosforo

    ¬`¬`

  • Members
  • StellettaStellettaStellettaStellettaStellettaStellettaStellettaStelletta
  • 19668 Messaggi:

Inviato 18 settembre 2021 - 16:17

Mi trovo abbastanza nel mezzo.  A me le cose recenti dei Low non piacciono perche' e' tutto lavoro di texture mentre come songwriting non si sono mai spostati da quel minimalismo totale che li ha sempre contraddistinti ma che ad esempio fino a The Great Destroyer sfruttavano per pezzi molto efficaci, quando venivano loro. Percorso legittimo e immagino molti preferiscano questo corso, ma per me la critica di sfos sul rifiutarsi di comporre canzoni e' a fuoco.

 

Ho sentito questa Fly (anche versione su disco perche' trovo che le voci e i field recording del video distraggano - oltre ad aggiungere al minutaggio) e difatti la definirei piu' una jam ambient-pop ritoccata. Il primo minuto o giu' di li' e' ambient, sembra musica composta per un film o documentario. La parte cantata e' al solito basata su un giro semplicissimo con l'arrangiamento che si riempie, aggiungendo ora una chitarra, un basso, ecc. finche' la voce si sfila sfumando e restano gli strumenti. Tirando fuori un cliche' del forum direi che e' musica circolare, immagino che piaccia se quel tipo di immaginario o testo colpisca certe corde, ma e' per l'appunto una "traccia" che gioca sulla produzione e l'arrangiamento che non una canzone con un lavoro compositivo.

 

 

 

Beh nessuno ha cambiato idea sui Microphones di Mount Eerie 

ehm... ashd


  • 2

#46 wago

    FURTHERMORE

  • Redattore OndaRock
  • StellettaStellettaStellettaStellettaStellettaStellettaStellettaStellettaStelletta
  • 22447 Messaggi:
  • LocationBergamo

Inviato 18 settembre 2021 - 17:43

 

Beh nessuno ha cambiato idea sui Microphones di Mount Eerie 

ehm... ashd

 

Certifico che anche io non l'ho cambiata  asd


  • 0
"It's a strange world." "Let's keep it that way."

#47 Giubbo

    Classic Rocker

  • Members
  • StellettaStellettaStellettaStellettaStellettaStelletta
  • 4074 Messaggi:

Inviato 20 settembre 2021 - 14:53

sono sempre stato un fan dei Low.

 

quello che mi è sempre piaciuto di loro, e che non mi ha mai stancato, album dopo album, è la loro grande spritiualità unita al loro grande cuore. credo che le loro armonie vocali intarsiate verranno ricordate per sempre, sono gioielli che fanno sgorgare lacrime anche quando non credevi di aver bisogno di piangere.

 

Double Negative non mi ha mai convinto del tutto: troppo focalizzato sul suono e meno sul cuore. e quando parlo di suono intendo proprio suono, non sperimentazione. perchè per me a parte le texture in Double Negative non mi pare abbiano fatto qualcosa di incredibilmente nuovo.

 

Claudio ad esempio tirava fuori i Liars, ed ecco per me i loro album "They Were Wrong..." prima e "Drum's Not Dead" dopo erano veramente passi in avanti, che infatti inizialmente risultavano inafferrabili, non si sapeva da che parte guardarli. al terzo ascolto il genio esplodeva.

 

con Double Negative (Hey What l'ho ascoltato troppo poco, ma mi pare vada in quella direzione) anche il decimo ascolto era freddino.

 

stando nel territorio dei Low, per me un grandissimo pezzo che veramente creava qualcosa di nuovo, non solo nel suono, ma anche nelle intenzioni (si passava dalla malinconia alla trascendenza), era questo:

 

https://www.youtube....h?v=PGjnCB3o4TY


  • 1

#48 Ɲ●†

    Haunted

  • Members
  • StellettaStellettaStellettaStellettaStellettaStellettaStellettaStelletta
  • 12456 Messaggi:

Inviato 20 settembre 2021 - 16:34

Immenso Giubbo. Quel pezzo per me è l'apoteosi dei Low.
Bravo anche ad aver messo l'accento sul canto. C'è differenza tra canto e canzone (che pure ne hanno fatte). I Low afferiscono più alla prima che alla seconda forma. Da questo punto di vista pensavo giorni fa, prima di leggere post che lamentavano l'assenza di canzoni sotto alle textures / arrangiamenti, che se togli tutto agli ultimi due dischi e lasci solo le voci sarebbero più o meno gli stessi Low di sempre, perché alla base di tutto ci sono le voci di Alan e Mimi. Come se le loro radici non stessero tanto nello slowcore che hanno contribuito a coniare, non nel rock (indie o meno) o nel folk o nel country da cui pure hanno attinto praticamente da sempre, ma più ancora nel canto puro. Di base insomma sono un duo a cappella, io li sento così, poi gli arrangiamenti fanno il resto e decidono degli spostamenti stilistici che nel corso della loro carriera sono occorsi e che ne hanno dectetato una longevità sulla carta sorprendente visti i presupposti iniziali che li legavano ad uno stile ben definito e a facile rischio di inaridimento.

Sugli ultimi due dischi mi esprimerò più avanti: basti dire che DN all'inizio lo avevo snobbato ed è come se lo stessi scoprendo adesso per la prima volta (c'è da dire che i pezzi che preferisco restano quelli dove le voci sono meno pesantemente trattate, tolta Always Trying to Work It Out che vedrei bene affidata alle mani di un Burial).
Quindi mi farò un'idea su HEY WHAT approssimativamente fra 3 anni asd
  • 6
A chemistry of commotion and style

#49 Giubbo

    Classic Rocker

  • Members
  • StellettaStellettaStellettaStellettaStellettaStelletta
  • 4074 Messaggi:

Inviato 21 settembre 2021 - 07:47

Immenso Giubbo. Quel pezzo per me è l'apoteosi dei Low.
Bravo anche ad aver messo l'accento sul canto. C'è differenza tra canto e canzone (che pure ne hanno fatte). I Low afferiscono più alla prima che alla seconda forma. Da questo punto di vista pensavo giorni fa, prima di leggere post che lamentavano l'assenza di canzoni sotto alle textures / arrangiamenti, che se togli tutto agli ultimi due dischi e lasci solo le voci sarebbero più o meno gli stessi Low di sempre, perché alla base di tutto ci sono le voci di Alan e Mimi. Come se le loro radici non stessero tanto nello slowcore che hanno contribuito a coniare, non nel rock (indie o meno) o nel folk o nel country da cui pure hanno attinto praticamente da sempre, ma più ancora nel canto puro. Di base insomma sono un duo a cappella, io li sento così, poi gli arrangiamenti fanno il resto e decidono degli spostamenti stilistici che nel corso della loro carriera sono occorsi e che ne hanno dectetato una longevità sulla carta sorprendente visti i presupposti iniziali che li legavano ad uno stile ben definito e a facile rischio di inaridimento.

Sugli ultimi due dischi mi esprimerò più avanti: basti dire che DN all'inizio lo avevo snobbato ed è come se lo stessi scoprendo adesso per la prima volta (c'è da dire che i pezzi che preferisco restano quelli dove le voci sono meno pesantemente trattate, tolta Always Trying to Work It Out che vedrei bene affidata alle mani di un Burial).
Quindi mi farò un'idea su HEY WHAT approssimativamente fra 3 anni asd

immenso anche tu Not, dai facciamoci le seghe a vicenda asd

 

immenso perchè di Double Negative hai tirato fuori il pezzo per me più grande di tutti, proprio perchè è il più Low, il più epico, il più sofferto senza marchingegni.

 

ed è vero, non ci avevo mai pensato, i Low sono in fondo un gruppo a cappella, ed infatti DN secondo me prende meno perchè gli intarsi vocali sono volutamente più offuscati.


  • 0

#50 brachilone

    Classic Rocker

  • Members
  • StellettaStellettaStellettaStellettaStellettaStelletta
  • 3633 Messaggi:

Inviato 21 settembre 2021 - 19:40

Anche io adoro la spiritualità di cui è imbevuto il canto dei Low, e in Hey What ne ho trovata moltissima, penso soprattutto a Days like these (forse perché è stata la prima canzone ad uscire). La prima volta che l’ho ascoltata ho pensato esattamente questo, quanto il loro stile sia diventato quasi gospel e come questo contrasti con le texture che scelgono come contrappunto. Quella canzone è Do-Sol-Re in sostanza, ma non lo avevo mai sentito suonato e cantato in questa maniera. Io è da molti anni che sento questo contrasto nei Low, e in Hey what mi pare lo abbiano reso estremamente esplicito.
  • 0




0 utente(i) stanno leggendo questa discussione

0 utenti, 0 ospiti, 0 utenti anonimi