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Il Pippone Di Cui Mi Sono Già Pentito: Perchè L'umanità È Fissata Con Il Canto? / Anche La Musica Strumentale È Pop


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60 replies to this topic

#1 mongodrone

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Inviato 19 novembre 2020 - 09:47

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A prescindere dallo status di Silent Corner (che intimo di non intervenire) che già dimostrerebbe coi suoi gusti tremendi la superiorità della musica strumentale,

si potrebbe disquisire della voce non (purtroppo!) come strumento tra gli altri ma come qualcosa di più (e di meno!) che per molti sembra condizione necessaria per la memorizzazione di una melodia ("non riesco a togliermela dalla testa") e quindi per il suo diventare POPular.

 

Al di là delle mie preferenze personali (per cui originalità (o ricerca del suono o sperimentazione, si può intendere in tanti modi) e gusto melodico devono sempre cercare di coesistere), ritengo che una musica sia pop per la melodia, ma non a posteriori (il consenso, le vendite) o per motivi sociali (l'umanità (a volte persino la sensualità) della voce, l'espressività che ne risulta), ma in sè stessa, e anzi, anche le componenti altre rispetto alla successione di note sono fondamentali per renderle memorabili (pur non essendo pienamente memorizzabili in se stesse).

(^ mi spiego meglio su quest'ultimo punto perchè con componenti altre intendo componenti sempre musicali, quindi si, il timbro e quindi anche il timbro vocale, ma non gli altri aspetti più sociali/culturali/comunicativi collegati alla voce)

 

Insomma, perchè una musica senza voce umana (di cui per me andrebbero riconosciuti i limiti rispetto alle altre sorgenti musicali, anche perchè spesso limitata proprio dal linguaggio, dalle parole) vi sembra monca mentre a me sembra l'opposto? Perchè questo bisogno di narratività, di riconoscersi nella musica come umani? L'arte non dovrebbe essere un viaggio nell'infinità, nei mondi possibili? La musica non è anche astrazione, non dovrebbe, partendo certamente dalla cultura umana cercare di andare oltre l'umano, di descrivere un sentimento che dal particolare anela all'universale? Non c'è un aspetto Mistico (...) che nella centralità data al canto e quindi alla corporeità dell'essere umano si rischia di perdere?


  • 6

#2 markmus

    cui prodi

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Inviato 19 novembre 2020 - 11:34

Abbiamo bisogno di noi stessi come tramite per studiare l’universo. Come diceva Tarko in Solaris non abbiamo bisogno di altri mondi ma di uno specchio. La voce è unica perché l’unico strumento intrinseco all’uomo e per forza di cose il più direttamente a contatto con le sue emozioni. Ma è vero che si può anche cercare altro, che non tutto dev’essere per forza umanocentrico. Non mi stupirei però del fatto che sia la forma di espressione musicale più largamente apprezzata, visto che è naturalmente quella che si presta di più all’empatia.
  • 7

#3 dick laurent

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Inviato 19 novembre 2020 - 11:54

Detto che a me piacciono molto sia musica strumentale che cantata: sarà banale ma è vero, anche se altri strumenti hanno altri vantaggi (velocità, estensione, possibilità di produrre più suoni contemporaneamente ) la voce è il più espressivo degli strumenti e con una quantità di sfumature spesso impossibili da riprodurre con pianoforti/chitarre/sassofoni/violini.

Poi probabilmente conta anche la familiarità, nel senso che specialmente nella musica popolare la voce è dappertutto e quindi è un facile appiglio che facilità la comprensibilità, esattamente come per uno che suona uno strumento è probabilmente più facile che per altri entrare in sintonia con la musica prodotta per quello strumento.


  • 2

dai manichei che ti urlano o con noi o traditore libera nos domine


#4 mongodrone

    post-feudatario

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Inviato 19 novembre 2020 - 12:03

Abbiamo bisogno di noi stessi come tramite per studiare l’universo. Come diceva Tarko in Solaris non abbiamo bisogno di altri mondi ma di uno specchio. La voce è unica perché l’unico strumento intrinseco all’uomo e per forza di cose il più direttamente a contatto con le sue emozioni. Ma è vero che si può anche cercare altro, che non tutto dev’essere per forza umanocentrico.

 

 

a forza di specchiarci e di concentrarci sui nostri bisogni ed emozioni però ci stiamo estinguendo...


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#5 100000

    Enciclopedista

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Inviato 19 novembre 2020 - 12:10

Capisco e trovo soddisfacente la spiegazione di markmus, ma anch'io sono team-mongodrone.
Per quanto mi riguarda la voce è "solo" uno strumento come gli altri (se si esclude il discorso testi, che però a volte sono importanti e danno davvero un +, ma spesso magari non nella musica pop), molte volte anzi mi piace quando è usata come tale, e non dico gorgheggi o roba alla Demetrio Stratos, ma strumenti fra gli strumenti, che non prevarica (come invece è solito fare nella musica più POPolare). Il massimo sono le spoken words dei pezzi ambient che non intonano alcuna melodia ma sono comunque fondamentali per motivi altri.


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#6 markmus

    cui prodi

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Inviato 19 novembre 2020 - 12:11

a forza di specchiarci e di concentrarci sui nostri bisogni ed emozioni però ci stiamo estinguendo...


Magari! asd
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#7 Lussus

    Roadie

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Inviato 19 novembre 2020 - 12:17

Strumentale tutta la vita!
 
Chitarra elettrica (pedalini per modulare e arricchire il suono) batteria (rullante, cassa e suoni acustici),basso (fretless,chapman stick) sintetizzatore, oscillatore di frequenza, sequencer,
 
Pianoforte,piano elettrico,violoncello,marimba,tromba

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#8 captino

    ł

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Inviato 19 novembre 2020 - 12:18

Non vedo perché un viaggio nell'infinità e nei mondi possibili non possa compiersi in presenza di una voce umana, e viceversa perché debba esserci bisogno di una voce umana per "riconoscersi umani" nella musica. Già qui io mi fermerei, mi sembra una premessa superficiale.


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#9 Greed

    round control to major troll

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Inviato 19 novembre 2020 - 12:43

Melodia, ritmo e parole creano un cortocircuito di rara potenzialità. Le parole, come dice Mongo, possono essere un limite; ma sui limiti si può lavorare fino a farli diventare micce esplosive (penso anche ai vincoli metrici, ritmici, di rima, nella poesia). Capisco quindi la preponderanza della musica vocale all'interno della musica, anche se ci sono tante altre possibilità.


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#10 wago

    FURTHERMORE

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Inviato 19 novembre 2020 - 13:10

Eppure qualche pezzo che riesce a diventare famoso nonostante l'assenza della voce c'è, anche nei tempi successivi al dopoguerra e senza essere un puro pro memoria di qualche altra esperienza (es. temi da colonne sonore di film celeberrimi). Si tratta sempre, direi, di brani in cui c'è una parte sfacciatamente "cantabile" (mi vengono in mente Misirlou * — in cui comunque la voce non manca del tutto — o Amore Grande Amore Libero, Nuvole Bianche, River Flows in You, ma anche Popcorn, Children, Sandstorm...): immagino che la nostra percezione estetica inconscia sia culturalmente ed evolutivamente "tarata" sulla voce umana, e associ elementi comunicativi ed emotivi a quelle linee melodiche che si muovono con frequenze e tempi analoghi.
Questo è un tentativo di risposta riguardo alla "facilità" e all'immediatezza della voce, e dell'efficacia dell'utilizzare quasi-voci per replicare queste caratteristiche. Dopodiché, a me personalmente la musica strumentale va benissimo; ma se si parla di ciò che può avere un appeal popolare non ci si può basare unicamente sulle proprie inclinazioni, peraltro necessariamente anomale rispetto a quelle dei non appassionati.

* Certo, è stato ripescato e immortalato da Tarantino, ma ormai ha una fama a sé: anche chi di "Pulp Fiction" non ha mai visto manco un fotogramma riconosce il pezzo


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"It's a strange world." "Let's keep it that way."

#11 mongodrone

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Inviato 19 novembre 2020 - 13:13

Non vedo perché un viaggio nell'infinità e nei mondi possibili non possa compiersi in presenza di una voce umana, e viceversa perché debba esserci bisogno di una voce umana per "riconoscersi umani" nella musica. Già qui io mi fermerei, mi sembra una premessa superficiale.

 

ma io sono anche d'accordo, il punto non è tanto il riconoscersi umani, che è condizione trascendentale si potrebbe dire, la musica la fanno gli uomini. il fatto è che spesso il canto ancora culturalmente una musica ad un contesto specifico, ad un qui e ora, ad una cultura particolare, e in un certo senso anche ad un modo di intendere il rapporto dell'uomo con la natura.

il punto infatti non è tanto la voce, che appunto è anche uno strumento tra gli altri, ma la centralità che le viene data, il suo essere "solista", prevaricatrice come ha detto 10000. del resto se sostituite la voce con uno strumento in una canzone ottenete un papocchio, se sostituite uno strumento con un altro no. il modo stesso di comporre una musica pop è condizionato dalla centralità della voce. 

 

e qui allargo il discorso: anche nella musica strumentale ci può essere l'implicita assunzione che ad esprimersi è l'uomo in quanto potente, dominante la natura. di qui la mia insoddisfazione per la musica epica o romantica, e la mia preferenza assoluta per il minimalismo (che tra l'altro trovo possa essere più pop per via della ripetizioni)


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#12 mongodrone

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Inviato 19 novembre 2020 - 13:22

 immagino che la nostra percezione estetica inconscia sia culturalmente ed evolutivamente "tarata" sulla voce umana, e associ elementi comunicativi ed emotivi a quelle linee melodiche che si muovono con frequenze e tempi analoghi.

 

ecco, non so quanto ci sia di evolutivo, comunque per me è un fatto culturale, la musica in quanto melodica ha già la capacità di essere memorizzabile facilmente e quindi di essere pop senza che ci sia il canto. siamo semplicemente abituati così, e quindi poi associamo il termine pop alla fama.


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#13 dick laurent

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Inviato 19 novembre 2020 - 13:24

 

Non vedo perché un viaggio nell'infinità e nei mondi possibili non possa compiersi in presenza di una voce umana, e viceversa perché debba esserci bisogno di una voce umana per "riconoscersi umani" nella musica. Già qui io mi fermerei, mi sembra una premessa superficiale.

 

ma io sono anche d'accordo, il punto non è tanto l'umanocentrismo, che è condizione trascendentale si potrebbe dire, la musica la fanno gli uomini. il fatto è che spesso il canto ancora culturalmente una musica ad un contesto specifico, ad un qui e ora, ad una cultura particolare, e in un certo senso anche ad un modo di intendere il rapporto dell'uomo con la natura.

il punto infatti non è tanto la voce, che appunto è anche uno strumento tra gli altri, ma la centralità che le viene data, il suo essere "solista", prevaricatrice come ha detto 10000. del resto se sostituite la voce con uno strumento in una canzone ottenete un papocchio, se sostituite uno strumento con un altro no. il modo stesso di comporre una musica pop è condizionato dalla centralità della voce. 

 

e qui allargo il discorso: anche nella musica strumentale ci può essere l'implicita assunzione che ad esprimersi è l'uomo in quanto potente, dominante la natura. di qui la mia insoddisfazione per la musica epica o romantica, e la mia preferenza assoluta per il minimalismo (che tra l'altro trovo possa essere più pop per via della ripetizioni)

 

 

se sei su quel percorso dovresti rinnegare pure il minimalismo e darti completamente a John Cage e alle sue teorie sul rimuovere l'ego dalla musica e /o ascoltare direttamente solo suoni naturali.


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#14 ravintola

    pesky skeleton

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Inviato 19 novembre 2020 - 13:25

 

e qui allargo il discorso: anche nella musica strumentale ci può essere l'implicita assunzione che ad esprimersi è l'uomo in quanto potente, dominante la natura. di qui la mia insoddisfazione per la musica epica o romantica

 

 

oppure che ad esprimersi sia l'uomo in quanto uomo punto e basta. E da qui il mio rigetto perfino per la musica strumentale fatta con chitarre, basso, batteria, strumenti umani insomma.


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#15 markmus

    cui prodi

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Inviato 19 novembre 2020 - 13:32

 

 

e qui allargo il discorso: anche nella musica strumentale ci può essere l'implicita assunzione che ad esprimersi è l'uomo in quanto potente, dominante la natura. di qui la mia insoddisfazione per la musica epica o romantica

 

 

oppure che ad esprimersi sia l'uomo in quanto uomo punto e basta. E da qui il mio rigetto per la musica strumentale fatta con chitarre, basso, batteria, strumenti umani insomma.

 

 

 

hai corretto, ma anche la musica sintetica non andrebbe ascoltata perche' creazione della mente umana e quindi centralizzante anch'essa. per me ti devi dedicare unicamente ai field recordings se vuoi essere coerente. possibilmente registrati da un criceto. 

 

(ah ho visto solo ora che dick ha scritto una cosa simile in risposta a sys)


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#16 ravintola

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Inviato 19 novembre 2020 - 13:34

 

 

 

e qui allargo il discorso: anche nella musica strumentale ci può essere l'implicita assunzione che ad esprimersi è l'uomo in quanto potente, dominante la natura. di qui la mia insoddisfazione per la musica epica o romantica

 

 

oppure che ad esprimersi sia l'uomo in quanto uomo punto e basta. E da qui il mio rigetto per la musica strumentale fatta con chitarre, basso, batteria, strumenti umani insomma.

 

 

 

hai corretto, ma anche la musica sintetica non andrebbe ascoltata perche' creazione della mente umana e quindi centralizzante anch'essa. per me ti devi dedicare unicamente ai field recordings se vuoi essere coerente. possibilmente registrati da un criceto.

 

 

si ho corretto perche' in effetti tutto dipende da quello che cerchi.


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#17 dick laurent

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Inviato 19 novembre 2020 - 13:36

 

 

e qui allargo il discorso: anche nella musica strumentale ci può essere l'implicita assunzione che ad esprimersi è l'uomo in quanto potente, dominante la natura. di qui la mia insoddisfazione per la musica epica o romantica

 

 

oppure che ad esprimersi sia l'uomo in quanto uomo punto e basta. E da qui il mio rigetto per la musica strumentale fatta con chitarre, basso, batteria, strumenti umani insomma.

 

 

capisco poco questo punto di vista, mi sembra che un sintetizzatore sia fatto e suonato da umani esattamente come una chitarra acustica. Ma soprattutto fatico a capire questa prospettiva. Cosa renderebbe l'inumano (o perlomeno qualcosa percepito come tale) migliore o più interessante?


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#18 mongodrone

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Inviato 19 novembre 2020 - 13:41

mi sembra che però ora state andando un po' per la tangente, il punto non è che l'uomo non deve dominare i suoni, ma che spesso comunica, racconta una storia incentrata su di sè, sui suoi bisogni e sul contesto storico e sociale in cui vive. la voce è il tramite più funzionale di questo egocentrismo.


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#19 ravintola

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Inviato 19 novembre 2020 - 13:44

 

 

 

e qui allargo il discorso: anche nella musica strumentale ci può essere l'implicita assunzione che ad esprimersi è l'uomo in quanto potente, dominante la natura. di qui la mia insoddisfazione per la musica epica o romantica

 

 

oppure che ad esprimersi sia l'uomo in quanto uomo punto e basta. E da qui il mio rigetto per la musica strumentale fatta con chitarre, basso, batteria, strumenti umani insomma.

 

 

capisco poco questo punto di vista, mi sembra che un sintetizzatore sia fatto e suonato da umani esattamente come una chitarra acustica. Ma soprattutto fatico a capire questa prospettiva. Cosa renderebbe l'inumano (o perlomeno qualcosa percepito come tale) meglio?

 

 

Il sintetizzatore mi permette la suspension of disbelief.

L'inumano non e' meglio. Nemmeno io cerco l'inumano. Non lo so neanche io cosa cerco. L'umano alternativo forse. 


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#20 dick laurent

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Inviato 19 novembre 2020 - 13:49

mi sembra che però ora state andando un po' per la tangente, il punto non è che l'uomo non deve dominare i suoni, ma che spesso comunica, racconta una storia incentrata su di sè, sui suoi bisogni e sul contesto storico e sociale in cui vive. la voce è il tramite più funzionale di questo egocentrismo.

 

ma il problema è la voce o è il testo? 

(spero di non sembrare aggressivo, è che la fazione anti-voce mi ha sempre incuriosito e non ho mai capito bene le ragioni)


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#21 markmus

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Inviato 19 novembre 2020 - 13:52

mi sembra che però ora state andando un po' per la tangente, il punto non è che l'uomo non deve dominare i suoni, ma che spesso comunica, racconta una storia incentrata su di sè, sui suoi bisogni e sul contesto storico e sociale in cui vive. la voce è il tramite più funzionale di questo egocentrismo.

 

per me comunque anche la musica strumentale racconta una storia incentrata su di se' e sul contesto storico e sociale in cui vive (quest'ultimo forse ancor piu' di tanta musica cantata). 

 

tipo trovo che ci sia piu' arroganza umana in un concetto tipo la musica da aeroporti di eno che in alcune ballate tradizionali folk.

 

non e' comunque ne' un discorso di narrativita' ne' di memorabilizzabilita', la musica cantata secondo me ha piu' successo perche' tendenzialmente piu' "empatica". alla fine penso perche' l'uomo e' tendenzialmente un animale sociale ed ama interagire con l'altro (o con se' stesso se si vuole interpretarla in modo negativo).

 

poi ci sta che le personalita' piu' hikikomori questa cosa la trovino fastidiosa asd (scherzo eh, la musica strumentale ha sempre avuto un discreto numero di estimatori in ogni epoca)


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#22 mongodrone

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Inviato 19 novembre 2020 - 14:02

 

 

la musica cantata secondo me ha piu' successo perche' tendenzialmente piu' "empatica". alla fine penso perche' l'uomo e' tendenzialmente un animale sociale ed ama interagire con l'altro (o con se' stesso se si vuole interpretarla in modo negativo).

 

 

mi stai dando ragione asd siamo più empatici con chi è più simile a noi, altrimenti dovremmo apprezzare qualsiasi musica solo perchè espressione di una persona. io direi che siamo animali "social", e quindi condividiamo culturalmente l'equivalenza pop  = canzone. ma pop è anche altro (in quanto memorizzabile facilmente), solo che viene messo ai margini. 

che poi la musica strumentale possa essere umano/ego-centrica l'ho detto anche prima.

 

per rispondere a dick: il problema è il cantato, la voce come suono non nasconde nessun problema. anzi, è l'atto linguistico, nel momento in cui dichiaro qualcosa in un certo modo sto su un piedistallo (il palcoscenico asd). a parte gli scherzi, dato che salvo diversa musica cantata, forse un certo tipo di sentimentalismo "troppo umano" (non riesco a definirlo bene se non ripetendo quello che ho già detto sull'egocentrismo) associato a certi tipi di canto ne rappresentano per me il limite.


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#23 unkle

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Inviato 19 novembre 2020 - 14:51

musica di sola voce o gruppo di voci può esser considerata "strumentale", dato che la voce è strumento?

mi viene in mente Meredith Monk, ma anche alcuni brani dei Dead Can Dance, o musica sacra tipo canti gregoriani o mantra tibetani.


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#24 mongodrone

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Inviato 19 novembre 2020 - 15:44

Nella polifonia senz'altro non c'è quel problema che riscontro. Sulle voci soliste, seppure di canto diciamo spirituale ho qualche dubbio.


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#25 mongodrone

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Inviato 19 novembre 2020 - 17:02

però gli argomenti sulla scia della facilità o comodità del canto mi stanno bene se gli interrogativi del topic li pongo alla persona non appassionata; qui sul forum, dato che ascoltate tutti tantissimi dischi la gran parte di canzoni, mi aspetto una difesa migliore, che appunto per me non può essere neanche "sono pop in senso buono", perchè il pop non è per forza canto.

 

di nuovo, l'interrogativo non era: "perchè la musica strumentale non è famosa", ma "perchè da "esperti" ascoltate così tante canzoni e così pochi strumentali quando possono essere entrambi pop? non è che molti qui distinguono tra musica pop e musica sperimentale quando invece stanno solo separando la musica cantata da quella non?


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#26 Mami_Tomoe

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Inviato 19 novembre 2020 - 17:31

di nuovo, l'interrogativo non era: "perchè la musica strumentale non è famosa", ma "perchè da "esperti" ascoltate così tante canzoni e così pochi strumentali quando possono essere entrambi pop?

non so se ho capito bene il quesito e premesso che non sono "esperta", ma la risposta mi sembra scontata, forse perchè nella musica pop/rock, la produzione di canzoni cantate è nettamente maggiore di quella strumentale.


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#27 mongodrone

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Inviato 19 novembre 2020 - 17:42

avete ragione, la domanda era (nuovamente ashd) un po' mal posta. allora: perchè non vi cambia nulla tra ascoltare una cosa e l'altra, e quindi ascoltate spesso l'una e non l'altra per il naturale divario quantitativo? perchè ascoltate il pop in quanto costrutto sociale ( asd) e non il pop in quanto semplicemente orecchiabile?

o ancora, se preferite capovolgere la domanda: perchè mi dà così tanto fastidio la gente che canta? asd


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#28 markmus

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Inviato 19 novembre 2020 - 17:49

Ma chi è che ascolta il pop in quanto costrutto sociale? asd
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#29 markmus

    cui prodi

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Inviato 19 novembre 2020 - 17:50

Ti da fastidio perché la trovi troppo invadente, l’hai detto già tu :)
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#30 unkle

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Inviato 19 novembre 2020 - 17:56

 

o ancora, se preferite capovolgere la domanda: perchè mi dà così tanto fastidio la gente che canta? asd

 figurati, a me da fastidio la gente a prescindere ashd


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#31 mongodrone

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Inviato 19 novembre 2020 - 18:04

Ti da fastidio perché la trovi troppo invadente, l’hai detto già tu :)

 

allora aprirò il topic "canzoni non invadenti"


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#32 Gozer

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Inviato 19 novembre 2020 - 18:59

Per me dipende anche dai generi. Quando ascolto synthwave o jazz fusion non voglio ascoltare una voce umana manco da lontano, mentre in altri contesti (hard rock, ma anche folk contemporaneo) fare senza è dura.

Non riesco invece a comprendere chi ha preferenze generiche (ossia, sempre meglio con la voce / sempre meglio senza).

 

Detto questo, la voce può essere lo strumento più espressivo come dice Dick, ma per contro può essere anche il più facile da sopravvalutare: basta urlare un po' e subito è "gran voce" (a me fan cacare un buon 85% delle gran voci, temo).


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RYM ___ i contenuti

"SOVIET SAM" un blog billizzimo


7 ottobre 2020, il più grande esperto di tennis del forum su Sinner al Roland Garros:

Tra due anni torniamo per vincere.


#33 dick laurent

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Inviato 19 novembre 2020 - 19:00

 

o ancora, se preferite capovolgere la domanda: perchè mi dà così tanto fastidio la gente che canta? asd

 

per curiosità, c'è qualche pezzo/brano cantato che ti piace molto?


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#34 mongodrone

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Inviato 19 novembre 2020 - 19:07

la voce è lo strumento più economico (per questo Silent non può farne a meno). chiunque può cantare e troppi lo fanno.

 

 

per curiosità, c'è qualche pezzo/brano cantato che ti piace molto?

 

 

con la new wave e il dream pop ho pochi problemi, le voci normalmente sono basse, profonde, scarne, oppure leggere, eteree, musicali.

 

 

ma jazz fusion + voce non diventa city pop? (forse intendevi la fusion dei '70)


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#35 Gozer

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Inviato 19 novembre 2020 - 19:16

ma jazz fusion + voce non diventa city pop? (forse intendevi la fusion dei '70)

 

No, c'è molta altra roba dentro. Non ho idea di come tu abbia potuto fare un'equivalenza tanto sballata. Smettila di ascoltare musica non anglofona per occidentali! 


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RYM ___ i contenuti

"SOVIET SAM" un blog billizzimo


7 ottobre 2020, il più grande esperto di tennis del forum su Sinner al Roland Garros:

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#36 mongodrone

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Inviato 19 novembre 2020 - 19:19

vabeh, non è sballata, è pieno di band jappo che stanno a metà tra fusion e city pop, è che  la fusion è troppo ampia come genere.


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#37 il mistico

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Inviato 19 novembre 2020 - 21:27

La massima espressione a livello vocale la troverai solamente nei libri di Gesualdo. Consigliano tutti il settimo e l'ottavo. Ma per me il migliore è il quarto ( tonalità aspre. oserei dire perse nel vuoto cosmico di un aldilà ancora turistico ma chiuso al pubblico dei grandi eventi..
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#38 maladiez

    Kosmische express courier

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Inviato 19 novembre 2020 - 22:07

Ascolto sia roba cantata che strumentale, anzi nell'ultimo periodo sto prediligendo la classica e l'ambient. Ritengo l'uso della voce come quello di uno strumento, anche secondo me dipende molto dai generi ma credo che a monte ci sarebbe una domanda da porsi ovvero "cosa voglio comunicare utilizzando lo strumento voce in un brano?" Vi sono circostanze dove la voce aiuta ed è propedeutica allo sviluppo di un brano, io ad esempio non potrei mai ascoltare del metal strumentale, non funzionerebbe, lo stesso dicasi ad esempio per il gospel, tutto sta credo nell'uso che se ne vuol fare. Per me sono importanti i contesti, la sera ultimamente preferisco ascoltare musica strumentale, cosa che non riuscirei a fare per dire alla guida dove preferisco roba cantata e rumorosa asd. Parlando invece di sensazioni posso dire che quelle che un pezzo mi fa provare ( gioia, malinconia, etc.) sono date facendo una percentuale approssimativa 70% musica e 30 % parole tranne nel caso in cui ascolto robe del genere:

 

 

Ricordo ad un concerto di Branduardi ad un certo punto tra un pezzo e l'altro citando l'incipit  del prologo del Vangelo di Giovanni "All'inizio era il Verbo..."disse che la parola Verbo sarebbe dovuta essere tradotta non nel senso di parola ma nel senso di suono, In principio era il Suono! Sarà contento Silent! asd


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"Chi vuol brillare, si metta in ombra"

 

 

Alice: "Quanto tempo è per sempre?"

Bianconiglio: " A volte solo un secondo"


#39 The Careless Whisper

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Inviato 19 novembre 2020 - 22:42

Abbiamo bisogno di noi stessi come tramite per studiare l’universo. Come diceva Tarko in Solaris non abbiamo bisogno di altri mondi ma di uno specchio. La voce è unica perché l’unico strumento intrinseco all’uomo e per forza di cose il più direttamente a contatto con le sue emozioni. Ma è vero che si può anche cercare altro, che non tutto dev’essere per forza umanocentrico. Non mi stupirei però del fatto che sia la forma di espressione musicale più largamente apprezzata, visto che è naturalmente quella che si presta di più all’empatia.

 

Quoto markmus, abbiamo bisogno di emozioni vere

 

Ieri ho ripreso questo album degli Ange e tra 2:42 e 3:02 mi è arrivato il dolore del magnifico interprete

 

https://youtu.be/oPk1oOBc6RA?t=162

 

Ma a parte questo, se dico che Peter Hammill è il mio artista preferito questo significa che la musica senza voce emotiva, tormentata, dilaniata, ultraterrena, dolorosa, straziata, sarebbe per me una musica amputata, un quadro in bianco e nero, un film muto.


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https://www.decandiamauro.com

 

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"Mi rifiuto di sentire gli artisti di oggi perché ho già sentito di meglio 20-30 anni fa." (Ricky Portera)

"Non mi piace la musica elettronica: amo la musica che viene effettivamente creata da un artista, creata da un musicista" (John Lodge, dei Moody Blues)

"Oggi è tutto elettronico ma fa anche tutto schifo" (Alberto Radius)

 

 


#40 Perfect Prey

    Fumettaro della porta accanto

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Inviato 20 novembre 2020 - 13:44

musica di sola voce o gruppo di voci può esser considerata "strumentale", dato che la voce è strumento?
mi viene in mente Meredith Monk, ma anche alcuni brani dei Dead Can Dance, o musica sacra tipo canti gregoriani o mantra tibetani.


Non è proprio così, c'è sempre la parola che veicola un messaggio, non è mai puro suono (aggiungo i cantos a tenore).
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#41 Perfect Prey

    Fumettaro della porta accanto

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Inviato 20 novembre 2020 - 13:47

Personalmente la mia canzone ideale ha il giusto connubio tra voce + testo e musica: in Heroin ad esempio il testo nichilista e la musica si completano a vicenda.
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#42 floods

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Inviato 20 novembre 2020 - 15:33

Quando mi piace per me la voce è lo strumento più bello, proprio come suono e indipendentemente dalla parole cantate, quindi difficilmente riesco a farne a meno. Posso apprezzare brani esclusivamente strumentali purchè non troppo lunghi e intervallati ad altri cantati ma va da sè che un album interamente strumentale o, peggio ancora, artisti che producono esclusivamente musica strumentale non fanno per me.


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#43 Mami_Tomoe

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Inviato 20 novembre 2020 - 15:50

almeno personalmente, la voce non è un elemento essenziale, poi come ha detto giustamente qualcuno dipende dal genere. In generale ritengo che la voce aumenti di importanza con i generi meno complessi da un punto di vista musicale. La voce in pratica va sopperire i vuoti emotivi lasciati da una maggior semplicità musicale.


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#44 Frank Pisciobbomba

    utente blasonato

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Inviato 20 novembre 2020 - 19:41

Il perché l'umanità sia fissata con il canto credo dipenda dal fatto che le corde vocali sono l'unico "strumento" del quale siamo naturalmente provvisti e che fin da subito impariamo a usare. Quindi immagino che riprodurre dei suoni, delle melodie, con la voce sia qualcosa di più istintivo, ancestrale.

Alla fine tutti possiamo canticchiare il motivetto, non c'è bisogno di aver studiato musica, e viene spontaneo farlo.

 

A questo si unisce il fatto che la parte cantata può raccontare una storia, storia che magari incuriosisce, diverte, nella quale ci si identifica o altro.


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#45 dick laurent

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Inviato 20 novembre 2020 - 20:55

almeno personalmente, la voce non è un elemento essenziale, poi come ha detto giustamente qualcuno dipende dal genere. In generale ritengo che la voce aumenti di importanza con i generi meno complessi da un punto di vista musicale. La voce in pratica va sopperire i vuoti emotivi lasciati da una maggior semplicità musicale.

 

non ci avevo pensato ma mi sembra molto giusto


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#46 Twin アメ

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Inviato 20 novembre 2020 - 21:15

Io con la voce ho un problema molto specifico, quando c'è deve avere una forte caratterizzazione melodica, altrimenti la avverto come un danno. Posso amare cacofonie strumentali ma non vocali. Ma non si tratta solo di cacofonia, anche semplicemente certe voci piatte e dimesse di certo post punk mi infastidiscono.
Poi ci saranno sicuramente delle eccezioni, ad esempio lo spoken word spesso mi piace.

 

Ad esempio, se dal metal togliessero tutte le parti cantate, potrei diventare metallaro asd


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“Era un animale difficile da decifrare, il gigante di Makarska, con quella faccia da serial killer e i piedi in grado di inventare un calcio troppo tecnico per essere stato partorito da un corpo così arrogante." (Marco Gaetani  - UU)

 


#47 dick laurent

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Inviato 20 novembre 2020 - 21:29

Io con la voce ho un problema molto specifico, quando c'è deve avere una forte caratterizzazione melodica, altrimenti la avverto come un danno. Posso amare cacofonie strumentali ma non vocali. 

 

cacofonie vocali includono robe del genere?

 


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#48 Twin アメ

    pendolare pre post attilio lombardo

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Inviato 20 novembre 2020 - 22:59

 

Io con la voce ho un problema molto specifico, quando c'è deve avere una forte caratterizzazione melodica, altrimenti la avverto come un danno. Posso amare cacofonie strumentali ma non vocali. 

 

cacofonie vocali includono robe del genere?

 

 

 

Beh, no, ci mancherebbe, non è la mancanza di struttura il problema.

Per fare un esempio tipico, la trota di Captain Beefheart, mi piace molto l'insieme, il mood, i suoni un po' sgangherati, ma faccio una certa fatica a digerire il cantato.


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#49 dick laurent

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Inviato 20 novembre 2020 - 23:11

 

 

Io con la voce ho un problema molto specifico, quando c'è deve avere una forte caratterizzazione melodica, altrimenti la avverto come un danno. Posso amare cacofonie strumentali ma non vocali. 

 

cacofonie vocali includono robe del genere?

 

 

 

Beh, no, ci mancherebbe, non è la mancanza di struttura il problema.

 

 

 

oddio dubito che la musica di Ligeti manchi di struttura eh, anche quando ha un effetto così ambient penso ci sia un lavoro pazzesco dietro. Beefheart vabbè, sostanzialmente è un cantante blues alla Howlin Wolf, di sicuro non è un esempio di voce carina/aggraziata.


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#50 Twin アメ

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Inviato 21 novembre 2020 - 00:04

Intendevo dire che una voce eterea e trasfigurata non è affatto un problema per me, anzi, è più facile che trovi delle difficoltà nel caso in cui la voce è molto presente e caratterizzata, come nell'esempio di Beefheart. In quel caso, ci tengo a sottolinearlo, non è certo un difetto suo ma un limite mio.


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