L' Aoty Metal: 2023

Ispirato dal messaggio di khonnor in pezzi metal preferiti, topic specifico dove segnalare e discutere le nuove uscite annuali di tutto lo scibile estremo, anche se siamo già quasi alla fine [il titolo poi si cambia a gennaio di ogni anno]. I topic già esistenti li terrei per le uscite vecchie.

Con questo bijou breve e intenso apro le danze e vi saluto

Iniziativa lodevole. Poi posto qualcosina e/o faccio un resoconto della roba che ho ascoltato.

Era con te che parlavamo in un altro topic del gruppo che sembravano i Mork Gryning? Sono tornati quelli veri nel frattempo

Devo ancora sentire bene ma di primo acchitto è da file under il sapore della tradizione. Ringrazierò sempre l'anonimo mattacchione che su LimeWire anni fa caricò la loro Omringningen come un pezzo dei Finntroll   

Charred Field of Slaughter dei Bear Mace, il Bolt Thrower-worshipping più convinto sentito da tempo. Anche se comunque, come molti altri ultimamente, non vanno davvero fino in fondo, devo capire se per rispetto e reverenza o incapacità. Poco male eh, che quando non si guarda ai cinque di Coventry si pesca comunque da Slayer, Massacre, Death e Obituary. Ottime la cover, la produzione, e anche le doti da titolisti dei nostri: Destroyed by Bears e Xenomorphic Conquest per dirne due.

Ormai non piacciono (non li sopporta?) più nessuno ma per me l'ultimo dei Behold the Arctopus è un altro gran momento di tech-metal, con un'interessante scelta nella sezione ritmica - percussioni timbriche al posto della batteria. Ne avevo parlato qui.

Hapeleptic Overtrove (Willowtip, 2020)

panca smettila di prendermi in giro con questa storia dei sottogeneri della mamma del metal che è sempre gravida come le donne del sud di una volta

questo non lo trovo nemmeno con le ricerche

Belle atmosfere supportate da bei riff e assoli, intermezzi acustici ben integrati. Un bel progetto progressive-black-folk metal (con due dischi usciti quest'anno ma questo mi pare di livello superiore)

leggermente normalizzati, ma forse per questo il loro meglio, marcio e potente

1. Neptunian Maximalism - Éons
2. Oranssi Pazuzu - Mestarin Kynsi
3. Thy Catafalque - Naiv

why not? (anche se la mia è già quasi una classi metal)

1. Liturgy - Origin of the Alimonies
2. Oranssi Pazuzu - Mestarin kynsi
3. Hum - Inlet
4. Kaatayra - Toda história pela frente 
5. Svalbard - When I Die, Will I Get Better?
6. Deftones - Ohms
7. Envy - The Fallen Crimson
8. Paysage d'Hiver - Im Wald
9. ボリス - No
10. Skáphe - Skáphe³

Vi risparmio la roba nu/alt/core che magari andrà nel suo topic, ma comunque

Lie in Ruins - Spectral Realms of Fornication

Non andrò a mentire: i primi erano meglio, anche per essere semplici, da cavernicoli ma con un tipo di raffinatezza tutta loro. Però è con questo nuovo corso che si stanno piano piano guadagnando il meritato apprezzamento, di una nicchia nella nicchia nella nicchia certo, ma allora brindiamo comunque, e poi magari riscopriamo Swallowed By The Void

[il genere è un death doom molto brutale ma che tende sempre a "spalmare" i riff]

Panzerfaust - The Suns of Perdition: Chapter II - Render Unto Eden

Questi girano da un pò, ma hanno davvero ingranato nell'ultimo biennio, un disco all'anno, credo parte di un concept. Dicono siano una versione per bambini dei Deathspell Omega, ma a me va bene così: prendono quelle atmosfere ma anzichè complicarle all'inverosimile le diluiscono non disdegnando nemmeno un pò di groove midtempo che poi è quello che mi piace sempre nella musica. Per dare un'idea direi i Marduk di La Grande Danse Macabre che fanno i Neurosis, o il contrario

l'I, void è una bella etichetta, la cosa migliore della void quest'anno per me è  il disco di esochtrilium, Eternity of Shaog, black melodico e vagamente progressivo con qualche influenza death e utilizzo di strumenti estranei alla tradizione metal come violino e kantele (non è una di quelle porcate sinfoniche però)

Ma black e death musicalmente sono la stessa cosa? i primi più sperimentali e i secondi più primitivi? Non colgo la differenza. Ad esempio stavo ascoltando "Supercontinent" dei Thecodontion, è black o death?

le differenze erano più marcate agli albori di entrambi i generi, se ascoltassi dei dischi storici capiresti tranquillamente cosa intendo, adesso la situazione è un po' più ambigua con i vari blackened death, war metal, eccetera; i thecodontion sono una band di confine per esempio, la base di partenza è evidentemente black (come per molte band i, voidhanger) ma nel loro suono entrano in gioco elementi death come dei growl più gutturali e chitarre downtunate.

considera che negli ep precedenti erano praticamente una band war metal (una fusione caotica tra black e death, il primo disco dei blasphemy è un punto di partenza), il disco è un po' più rifinito e avant-
 

Infatti dovresti partire dai gruppi più rappresentativi per capire le differenze, il death metal tende ad essere più riccardone (prova ad ascoltare i death, appunto) con cambi di tempo, assoli, ecc...mentre il black metal è quasi il contrario, pochi assoli e meno variazioni sul tema, quello che conta più di tutto è l'atmosfera (prova ad ascoltare i Mayhem o Burzum). 

DOVEVI PARTIRE DAI CLASSICI

l'I, void è una bella etichetta, la cosa migliore della void quest'anno per me è  il disco di esochtrilium, Eternity of Shaog, black melodico e vagamente progressivo con qualche influenza death e utilizzo di strumenti estranei alla tradizione metal come violino e kantele (non è una di quelle porcate sinfoniche però)

 

Ma black e death musicalmente sono la stessa cosa? i primi più sperimentali e i secondi più primitivi? Non colgo la differenza. Ad esempio stavo ascoltando "Supercontinent" dei Thecodontion, è black o death?

 

le differenze erano più marcate agli albori di entrambi i generi, se ascoltassi dei dischi storici capiresti tranquillamente cosa intendo, adesso la situazione è un po' più ambigua con i vari blackened death, war metal, eccetera; i thecodontion sono una band di confine per esempio, la base di partenza è evidentemente black (come per molte band i, voidhanger) ma nel loro suono entrano in gioco elementi death come dei growl più gutturali e chitarre downtunate.

considera che negli ep precedenti erano praticamente una band war metal (una fusione caotica tra black e death, il primo disco dei blasphemy è un punto di partenza), il disco è un po' più rifinito e avant-
 

Da quello che ho capito nell'ultimo Thecodontion cè solo una chitarra come guest, mentre tutto il resto sono solo bassi.

Death e Black sono chiaramente parenti stretti ma agli inizi il secondo in Norvegia fu una reazione al primo.

(addirittura si sente il basso che è proprio un segno della decadenza dei costumi)

Assumo che questo thread lo trasformiamo nel salottino del metal odierno e quindi ci proiettiamo già nel 2021

Alla voce grandi speranze

purtroppo prima della chiusura della palestra ho fatto in tempo a sentire solo due album del 2020.

1. Sepultura - Quadra

2. Loathe - I Let It In and It Took Everything

Quello dei Sepu mi e' piaciuto tutto. Quello dei Loathe ha una canzone bellissima (Two-Way Mirror) e tutto il resto va dal mediocre al brutto.

Infatti dovresti partire dai gruppi più rappresentativi per capire le differenze, il death metal tende ad essere più riccardone

mah, il riccardone è un approccio trasversale (vicino al progressive/virtuosistico in vari generi e sottogeneri, dal rock al metal al jazz/fusion), tendenzialmente il death metal è una variante più estrema (voci gutturali,  atmosfere cupe e sound più "pesante") del thrash metal mentre il black metal ha una storia più complessa (le band considerate capostipiti, es. venom o celtic frost c'entrano relativamente con quello che è attualmente considerato black metal, ovvero il filone avviato da band norvegesi quali mayhem, darkthrone, immortal, burzum e co)

se vogliamo, entrambi i generi devono molto, oltre che all' heavy metal "classico" / hard rock, all' hardcore punk e al grindcore

purtroppo prima della chiusura della palestra ho fatto in tempo a sentire solo due album del 2020.

 

1. Sepultura - Quadra

2. Loathe - I Let It In and It Took Everything

 

 

Quello dei Sepu mi e' piaciuto tutto. Quello dei Loathe ha una canzone bellissima (Two-Way Mirror) e tutto il resto va dal mediocre al brutto.

Prova Conduit dei Proscription.

Oltre al già citato Proscription dei Conduit che è una discreta bomba, consiglierei anche questa carrellata di blackened Death, Death Metal, avant-garde, progressive BM, post BM ecc, ecc

- Venomous Skeleton - Drowning in circles

- gli impronunciabile Dkharmakhaoz - Proclamation ov the black suns

- Svartidauði - Revelations of the Red Sword

- lo split Spectral Lore/Mare Cognitum - Wanderers

- i nostrani Nero di Marte - Immoto

- italici anche i Griverion - The Call Of The Noose

- Uada - Djinn

- Hail Spirit Noir - Eden in reverse (però Mayhem in Blue era meglio)

- i russi Svrm - Занепад

- Pyrrhon - Abscess Time

- Lantern - Dimension

- Odraza - Rzeczom

- ancora Italia con Bedsore - Hypnagogic Hallucinations

- e piatto forte Goatwhore - Constricting Rage of the Merciless

Nelle scorse settimane ne ho sentiti altri, sempre del 2020. Quindi al momento direi:

1. Neptunian Maximalism - Eons (consiglio di thom)
2. Oranssi Pazuzu - Mestarin Kynsi (classifica di cliff)
3. Imperial Triumphant - Alphaville (classifica di gonzo)
4. Esoctrilihum - Eternity of Shaog (catalogo I, Voidhanger)
5. Liturgy - Origin of the Alimonies (classifica di cliff)
I primi cinque mi sono sembrati tutti ottimi, non soltanto i Neptuniani. Quello dei Pazuzu è un grandissimo disco contaminato, non a caso ho notato che qui è finito anche in diverse classifiche di fine anno; Alphaville è affasciante già solo con quel mondo retro-futurista evocato e quei crescendo violenti da pelle d'oca; il disco degli Esoctrilihum è pieno di belle canzoni e non annoia mai, mentre i Liturgy sono forse i più ostici, una specie di musica da camera che alterna pieni e vuoti con momenti a cuore aperto, quasi intimi.

6. Thecodontion - Supercontinent (catalogo I, Voidhanger)
7. Ulcerate - Stare into Death and Be Still (consiglio di youtube)
8. Thy Catafalque - Naiv (classifica di maladiez)
Curioso e intrigante Supercontinent, variegato con tocchi electro-folk Naiv, granitico, opprimente e assai tecnico quello degli Ulcerate.

9. Feed Them Death - Panopticism: Belong/Be Lost (catalogo I, Voidhanger)
10. Creature - Ex Cathedra (catalogo I, Voidhanger)
Panopticism potrebbe essere ok, breve e diretto, peccato che con quei testi sembra prendersi sul serio. L'altro è un mappazzone con troppa roba, approccio "prog", mi sono piaciuti solo una manciata di pezzi.

11. Behold... The Arctopus - Hapeleptic Overtrove (da questo thread)
12. At The Altar Of The Horned God - Through Doors of Moonlight (catalogo I, Voidhanger)
Bocciati gli ultimi due: quello degli Altar è una noia soporifera fatta di nenie e testi ridicoli, l'altro invece l'ho comunque ascoltato con interesse per via delle belle sonorità delle percussioni (il resto non fa per me).

Mi modificate il titolo in 2021 grazie

I Gatecreeper sono un gruppetto death metal recente abbastanza apprezzato, a volte però anche il contrario. Ragazzoni hardcore messisi di punto in bianco a suonare come Entombed, Dismember e Bolt Thrower, con questo An Unexpected Reality tentano l'impresa dei campioni, potenzialmente anche interessante a livello concettuale: 8 canzoni, le prime 7 durano in media meno di un minuto, l'ottava ne dura undici. Le prime 7 sono dei pezzi dei Nails appena appena stemperati dalle influenze old school di prima, l'ultima è mattonazzo prevedibilmente doom. Un'operazione che in mani sapienti sarebbe potuta essere molto buona, ma ci ho sentito ancora tutte le ingenuità che sentivo nei due dischi prima, e che per un terzo, specie di questo tipo, speravo di non sentire più

Voci non confermate mi dicono che i tizi di prima abbiano fatto uscire in fretta e furia il loro disco per boicottare questo/i. Ex enfant prodige di casa Maggot Stomp, ora acquisiti dalla Century Media, forse il più colpaccio dei pescaggi indie dai tempi della Nuclear Blast che diede carta bianca ai Rise of the North Star. Texani che fanno una specie versione slam / Xibalba dei Bolt Thrower di War Master [la voce è uguale ai limiti del plagio] con qualcosa anche di Obituary, insomma le solite cose, con a contorno una specie di concept sul ghiaccio e il freddo, con tanto di timidi interludi ambientali e samples vocali. Per alcuni forse sarà un pò poco, ma con i Bolt Thrower scioltisi nonostante il loro disco inedito da loro giudicato inferiore darebbe una pista a quasi tutto il resto uscito in questi anni, io mi accontento

Mi modificate il titolo in 2021 grazie

fatto, comunque se hai aperto tu il thread puoi farlo anche tu, modificando il primo messaggio e cliccando su usa editor completo.

grazie per le segnalazioni, seguo poco il death, ascolto al più presto.

 

Mi modificate il titolo in 2021 grazie

fatto, comunque se hai aperto tu il thread puoi farlo anche tu, modificando il primo messaggio e cliccando su usa editor completo.

 

grazie per le segnalazioni, seguo poco il death, ascolto al più presto.

 

ottimo, ci avevo provato ma non mi ci ero messo bene, grazie

I Frozen Soul li sto ascoltando parecchio, manca forse un certo afflato epico dei Bolt Thrower magari più preponderante dalla crociata in poi ma che comunque in War Master già c'era. Mi sembra comunque un signor disco, peraltro facendo qualche indagine bibliografica vedo che con i BT cè un altro punto in comune importante

ascolti 2020, pt3:

Paysage d'Hiver - Im Wald (classifica di cliff)

Bellissimo. Un disco sinestetico. Mi ha restituito quella sensazione conosciuta durante alcune mareggiate di tramontana, quando si superano i 40 nodi e il vento in faccia sostiene il tuo peso, ti anestetizza il corpo, la voce, i pensieri, rendendo saturo tutto lo spazio sonoro. Voce e batteria presenti, ma sottotraccia, schiacciate dalla tempesta; alcuni momenti di tregua per prendere fiato e poi si ricomincia. E dura tantissimo. Il plot dovrebbe riguardare uno scenario diverso, boschivo del nord, ma in realtà credo sia molto più universale. Potrebbe interessare quelli che non ascoltano musica cantata.

Mystras - Castles Conquered and Reclaimed (catalogo I, Voidhanger)

Proscription - Conduit (consiglio di connacht)

Fleshvessel - Bile of Man Reborn (catalogo I, Voidhanger)

3 robe belle. Con Mystras ho qualche perplessità sulla produzione, cioè è lofi ma al tempo stesso diventa più "laccato" negli intermezzi folk, perché? questi ultimi non dovrebbero essere più polverosi e antichi? avverto uno scollamento che non capisco; però mi ha preso bene nel concept, vorrei recuperare i testi visto che da queste voci* al massimo s'intuisce in che lingua cantano. Conduit è una bella botta, davvero divertente. 

Il terzo l'ho ascoltato parecchio anche se pare meno a fuoco degli altri due: un'unica traccia di 25 minuti in continua mutazione prog-neoclassica, piena di strumenti anche improbabili, momenti di tregua acustica e bordate metalliche. Vuole farsi notare. Forse il finale in crescendo epico è un po' troppo zarro.

Spectral Lore & Mare Cognitum - Wanderers: Astrology Of The Nine (catalogo I, Voidhanger)

Cosmic Putrefaction - The Horizons Towards Which Splendour Withers (catalogo I, Voidhanger)

Il disco a quattro mani** è affascinante, ma per i miei gusti davvero troppo prolisso, dovrei ascoltare meglio la seconda parte su Plutone. Abbastanza buono quello di Cosmic P, forse un po' monocorde, ma ok.

Fordomth - Is, Qui Mortem Audit (classi italiana di aristocraziawebzine***)

Wows - Ver Sacrum (classi italiana di aristocraziawebzine)

Deludenti gli ultimi due: senza infamia e senza lode i 4 pezzi del gruppo siciliano; quello dei Wows invece parte bene con l'intro+Mythras, ma prosegue poi con tre robe narcolettiche che non fanno per me.

*qualche consiglio sulle voci metal: quelle che ho sentito sono quasi sempre scream e growl. Il primo tipo è più acuto e urlato, il secondo più gutturale e cavernoso. Corretto? Di solito da cosa dipende la scelta di una o dell'altra? in alcuni pezzi le ho trovate entrambe in duetto. Al momento direi che growl è una tecnica più "scenografica", come un pezzo d'arredamento che aiuta a descrivere l'atmosfera (es. Thecodontion - Supercontinent), mentre scream pare più un tentativo di comunicare la propria interiorità con l'esterno (es. Liturgy - Origin of the Alimonies). Boh.

**ho notato che spesso le band sono formate da un unico tizio multistrumentista. Nei live come si comportano? Una delle cose belle del sound metal non dovrebbe essere proprio suonare con gli altri e impastare approcci diversi? Ad esempio ho notato molte parti di batteria buttate via in dischi per il resto suonati con cognizione. Discorso diverso per quelle percussioni velocissime e ridondanti ma funzionali nel dare senso attraverso il colore timbrico (es. Paysage d'Hiver - Im Wald).

***cercando qualche info in più sui dischi, google rimanda spesso a questo sito, lo conoscete? mi sembra interessante nonostante il nome orribile.

ESOCTRILIHUM - Eternity of Shaog

Continuo con il 2020 dato che ho ascoltato solo recentemente alcune cose, per esempio questo, dietro il progetto Esoctrilihum ora c'è l'ignoto Asthagul, one man band d'oltralpe che mi aveva deliziato lo scorso anno con il mastodontico The Telluric Ashes of the O Vrth Immemorial Gods. La formula rimane più o meno la stessa, un Black Metal molto aperto a sperimentazioni, fusioni Death Metal passaggi che ricordano i Portal più oscuri o il Death old school dei Morbid Angel, inserimento di strumenti acustici, anche strumenti esotici, passaggi progressive, poi la voce che varia spesso dal classico scream maligno al clean o al throat. I brani sono complessi, con diversi cambi di ritmo e atmosfera. Una bella ed impegnativa prova di musica estrema.

Ma dove nasce questa passione per il metal? Quale gruppo/disco te l'ha fatta scattare?Può darsi anche che tu l'ascoltassi già e non me lo ricordo ma mi sembra una roba nuova per te (anche per l'entusiasmo)

I live non li fanno le one man band. Funzikna nel black metal dove la capacità tecnica necessaria per mettere su il progettino non è molta.

E' bizzarro perché per mia esperienza certi suoni (black, death e quant'altro) è difficile apprezzarli se non hai delle BASI (cioè comunque ascolti metallici che siano anche i Maiden o i Megadeth). Ma è un bene.

Comunque ricorda che when you try the black (metal)...you never come back

Se n’era parlato nel thread (ultimi due post e pagina successiva)

http://forum.ondaroc...sthethica-2011/

Quindi ammicca al repertorio accademico colto, ecco perché non capivo. Io pensavo più a un intimismo cameristico esasperato alla Bjork di Vulnicura

 

 

 

Nel metal estremo (ho visto che si usa così, il termine più ridicolo che abbia mai sentito per un macro-genere; non ascolto metal, ascolto metal estremo   ) 

 

estremo è un aggettivo per far capire il tipo di musica, che poi estremo può essere anche sostituito da altri aggettivi, ma estremo qualifica in modo perfetto; la musica estrema (che a questo punto non si può ridurre solo al metal) è quella musica che appunto è agli estremi, se al "centro" mettiamo la musica più rassicurante, riconoscibile, buona per tutti i palati, via via che si va verso gli estremi la musica comincia a farsi più complessa, meno adatta a tutti, dove è richiesta sempre più attenzione.

Per dire, considero i quartetti d'archi nr. 2 di Morton Feldman musica estrema, ma è "semplicemente" musica classica.

Black Curse - Endless Wound

Altra bella bombetta del 2020, marcia e sudicia al punto giusto.

Death Metal tinto di nero, suono denso e melmoso, passaggi doom e caos infernale.

Deathgoat - Regurgitated Into Existence

Il classico disco di genere / di settore godibile e senza troppe pretese, death metal che guarda a Vomitory, Torture Killer e Intestinal

Asphyx - Necroceros

questo invece il nuovo di dei pesi massimi della vecchia guardia, che qui mi sembra suonino come non mai come gli Hail of Bullets [side project guerresco di Van Drunen, ora accantonato ma da recuperare assolutamente]

Ottimo quello degli Asphyx 

Huntsmen - Mandala of Fear

Recupero tardivo del 2020, è un disco sludge notevole che mi duole non aver scoperto prima. Il sound è dilatato e magmatico, con chitarroni pesanti e lunghe sequenze dal piglio ossessivo ma senza rinunciare alla melodia. Occasionalmente scatta furia tritaossa estrema.

Code Orange - Underneath

Altro recupero del 2020, disco metalcore violento e raggelante, contaminato di industrial e nu-metal. A far da padrone sono le sonorità alienanti trascinate dai chitarroni siderurgici, dagli effetti elettronici stranianti e dai duetti vocali, senza rinunciare alla melodia.

Code Orange - Underneath

 

Altro recupero del 2020, disco metalcore violento e raggelante, contaminato di industrial e nu-metal. A far da padrone sono le sonorità alienanti trascinate dai chitarroni siderurgici, dagli effetti elettronici stranianti e dai duetti vocali, senza rinunciare alla melodia.

 

Molto bello questo, a molti non piacciono i ritornelli da evento WWE, ma secondo me sono un'ottima aggiunta

Irist - Order of the Mind

Terzo recupero notevole del 2020: un mix potente, inquietante e violento di sludge, groove, metalcore e death. Il gruppo viene da Atlanta, patria dei Mastodon che sono uno dei punti di riferimento, ma lo stile si rifà prima di tutto ai francesi Gojira, con cui sono condivise molte caratteristiche sia compositive, sia di timbro delle chitarre, sia del canto urlato.

"...un disco del genere è la negazione della musica per molti, l’opposto della musica commerciale, un album che non può essere goduto se non con una altissima qualità del suono, tanto che è sconsigliabile ascoltarlo con quei vari effimeri servizi di streaming, cosa che dematerializza e rende di contorno una frangia della musica che qui esige essere in primo piano. Imperative Imperceptible Impulse pretende attenzione. Vuole essere analizzata. Necessita di un numero infinito di ascolti. Esige purezza di spirito, apertura mentale ed un’elevata intelligenza musicale. Un album per pochi meritevoli eletti, i quali potranno godere di piaceri non facilmente spiegabili ai comuni mortali"

Commenti Estremamente Positivi Che Invece Vi Convincono A Non Provare Un Album

 

"...un disco del genere è la negazione della musica per molti, l’opposto della musica commerciale, un album che non può essere goduto se non con una altissima qualità del suono, tanto che è sconsigliabile ascoltarlo con quei vari effimeri servizi di streaming, cosa che dematerializza e rende di contorno una frangia della musica che qui esige essere in primo piano. Imperative Imperceptible Impulse pretende attenzione. Vuole essere analizzata. Necessita di un numero infinito di ascolti. Esige purezza di spirito, apertura mentale ed un’elevata intelligenza musicale. Un album per pochi meritevoli eletti, i quali potranno godere di piaceri non facilmente spiegabili ai comuni mortali"

Commenti Estremamente Positivi Che Invece Vi Convincono A Non Provare Un Album

 

Mi hai ninjato.