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La Peste Degli Anni 10: Color Grading


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121 replies to this topic

#1 solaris

    Simmetriade.

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Inviato 09 dicembre 2019 - 14:00

*
POPOLARE

Eccolo, il demonio in persona:

 

 

 

Inficia, rovina, svilisce e banalizza tutto. Non risparmia nessuno, dall'indie squattrinato all'autore più prestigioso, dal videoclip modaiolo al direttore della fotografia pluripremiato. Aaah, i bei tempi in cui ci si poteva lamentare del filtro giallo per il Messico e blu per Mosca. Propagatosi nell'era di instagram grazie a incredibili facilitazioni tecniche nel disinteresse generale, col suo carico di cliché, pelli aranciate e ombre bluastre effetto foto b/n colorate alle elementari altera il racconto e la percezione del mondo di un'intera generazione.

 

Vi rovina significativamente l'esperienza visiva o siete indifferenti? O ancora, sciagurati voi, vi piace? Perché direttori della fotografia e registi, che han girato fino a ieri l'altro senza mai adoperarlo, si son piegati così facilmente?

Ai miei occhi è come la produzione nei secondi anni 80 tanto cara a Sechi e Bercella, una roba che rovina e degrada anche la pellicola più sentita.

 

Ce ne libereremo mai? Vedremo con tenerezza questi anni in cui ha tracimato oppure è qui per restare? Quali registi ne sono stati alla larga?

 

 

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#2 maladiez

    Kosmische express courier

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Inviato 09 dicembre 2019 - 14:27

Fastidiosissimo è vero, per non parlare di quando lo usano nei moderni horror gia' penosi di loro.


  • 1

"Chi vuol brillare, si metta in ombra"

 

 

Alice: "Quanto tempo è per sempre?"

Bianconiglio: " A volte solo un secondo"


#3 ravintola

    pesky skeleton

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Inviato 09 dicembre 2019 - 14:31

quella che rende tutto blu e' la peggiore di tutte


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#4 maladiez

    Kosmische express courier

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Inviato 09 dicembre 2019 - 14:39

Il-Trono-di-spade-8-3.png

 

Anche qui è usato lo stesso effetto? Qua pero' forse ci sta...


  • 0

"Chi vuol brillare, si metta in ombra"

 

 

Alice: "Quanto tempo è per sempre?"

Bianconiglio: " A volte solo un secondo"


#5 cool as kim deal

    Utente contro le bonus track

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Inviato 09 dicembre 2019 - 14:42

Non vedo un film da un anno, però è molto interessante questa tua crociata.

Però non mi sono chiari i motivi: economici? O puramente estetici, anche se non mi pare un tema così mainstream (nel senso che andiamo sul tecnico)...

Un po' come quel suono che è in tutti i trailer, non riesco a trovarlo su Youtube il video...
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Adescatore equino dal 2005

#6 bluetrain

    Fourth rule is: eat kosher salamis

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Inviato 09 dicembre 2019 - 14:42

 

 

altera il racconto e la percezione del mondo di un'intera generazione.

 

Premesso che a me fa mediamente cagare quel tipo di fotografia (ad esempio in "The Irishman", non nascondo che un paio di scene mi hanno fatto un po' storcere il naso da questo punto di vista, pur senza rovinare la riuscita del film), non la metterei su questo piano. 
 
Il cinema è finzione, inganno per definizione, è un linguaggio per certi versi surrettizio. Partendo da un simile assunto (la percezione distorta del mondo), si dovrebbe incenerire, ad esempio, anche l'espressionismo tedesco degli anni 30 e tutta la sua sconfinata progenie.
 
E comunque il filtro giallo per il Messico e blu per Mosca è stata la scintilla che ha fatto partire tutto ciò, averne nostalgia è un po' come rimpiangere il pentapartito.
 
A domanda rispondo: l'ultimo di Polanski mi pare abbastanza esente da questa "moda" (o quanto meno ne fa un uso moderato), infatti uno dei (tanti) punti di forza è la fotografia a mio avviso.
 
È una moda e passerà (come grazie al cielo sono passati i rullanti compressi è gonfi di riverbero degli anni 80), ma non è detto che al posto arriverà qualcosa di meglio...  ashd

 

 


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#7 Earl Bassett

    se ci dice bene finiamo nella merda

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Inviato 09 dicembre 2019 - 14:44

Per me anche in questo ambito il meglio lo si è visto nei 70, non vedo oggi direttori della fotografia del livello di un Vilmos Zsigmond, di un Gordon Willis o di un Bruce Surtees per citarne tre che mi son sempre piaciuti molto, anche gente superconsiderata come Lubezki o il Rodigo Prieto di The Irishman non mi sembrano avere la stessa profondità e raffinatezza, in generale mi sembra di notare una monotonia cromatica abbastanza stucchevole, probabile che c'entri molto anche l'utilizzo di sto Color Grading che scandalizza Solaris.


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#8 Earl Bassett

    se ci dice bene finiamo nella merda

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Inviato 09 dicembre 2019 - 14:53

Comunque hands down, Vilmos il più grande di sempre, per qualità e varietà.

 


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#9 dick laurent

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Inviato 09 dicembre 2019 - 15:00

a me non dà fastidio di per sè, alla fine la creatività passa anche per la modificazione dei colori della fotografia. Anche nel technicolor spesso i colori spesso risultano assolutamente innaturali, ma spesso con risultati splendidi. Più che altro è il fatto che avere il film con tonalità bluastre sembra essere diventata una roba che si fa perchè lo fanno tutti, così che anzichè una ricerca di un effetto sembra una convenzione o una moda come un'altra.


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dai manichei che ti urlano o con noi o traditore libera nos domine


#10 pooneil

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Inviato 09 dicembre 2019 - 15:16

mi sembrava una pratica più utilizzata nei 2000s (tipo Transformers)

 

solaris secondo te Breaking Bad ne fa uso? Moonlight? Spring Breakers?

 

a me a dir la verità non da' molto fastidio (comunque negli esempi che hai portato non c'é nessuno film che mi piaccia particolarmente quindi partono già svantaggiati e la fotografia nel caso sarebbe l'ultimo dei problemi) o forse sono talmente assuefatto che non me ne accorgo nemmeno/la considero una peculiarità stilistica del decennio.

 

parlando de La Fotografia Che Sto Schifando, io non sopporto più quella, principalmente americana, dei tardi anni '70 che dà a tutto un tono di crema andata a male.

anche film tipo L'armata Brancaleone non mi fanno impazzire per la scelta della grana, per non parlare poi della categoria "I Bellissimi di Rete4".


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#11 Moreno Saporito

    burzumaniaco

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Inviato 09 dicembre 2019 - 15:29

solaR a me il lavoro che fa Dariusz Wolski (diventato poi famoso per avere lavorato in film che hanno venduto tantissimo) in Dark City, esempio, piace molto, è un risultato virtuoso o di merda a livello tecnico? Io non ho idea, guardo così

 

parliamo però del 1998 ---- più che altro mi pare adatto al film, a volte oggi  mi sembra che vengano "gradati" dei colori che c'entrano come i cavoli a  merenda

 

non mi piace la cosa che si ripete ecco, che appiattisce tutti i film indipendentemente dal contenuto


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#12 Giuseppe Bergman

    Masturbatore

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Inviato 09 dicembre 2019 - 15:32

Infatti credo che il problema non sia l'essere una scelta artistica, quanto una mera convenzione (sarebbe interessante capirne la ragione: forse per sopperire ad una presunta "freddezza" e impersonalità del girato digitale?).

 

La cosa che personalmente mi infastidisce di più è il non riuscire più a gustarmi dei cazzo di neri pieni


  • 1

" Chi lo sa veramente? Chi può qui dichiarare

da dove è stata prodotta, da dove viene la creazione?

Dalla creazione di questo universo gli Dei vennero successivamente:
chi allora sa da dove ciò è sorto? "


#13 Moreno Saporito

    burzumaniaco

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Inviato 09 dicembre 2019 - 15:35

Infatti credo che il problema non sia l'essere una scelta artistica, quanto una mera convenzione  

 

per questo io ho citato Dark City del 1998, perché allora non mi sembrava una scelta così standard e ripetuta, in quel film ci stava molto bene; poi magari ora solaR dice che Wolski è uno stronzo e tanti saluti, dal punto di vista tecnico non sono in grado di capire quanta bravura sia necessaria, vedo che vengono dati tanti premi pure per il colore ma boh, magari sono le solite cagate


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#14 Earl Bassett

    se ci dice bene finiamo nella merda

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Inviato 09 dicembre 2019 - 15:40

io amo tutti quei coloracci che vanno da Johnny Guitar ad Amélie

Uno molto bravo in questo senso era il fassbinderiano Michael Ballhaus, poi passato a Hollywood negli anni 80 e affermatosi definitivamente a inizio 90 con film come il Dracula di Coppola, i Favolosi Baker e gli Scorsese del periodo, tra cui spicca in particolare L'età dell'Innocenza, era uno che ci dava dentro col colore con effetti spesso notevoli.


  • 1

#15 dick laurent

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Inviato 09 dicembre 2019 - 15:44

 

La cosa che personalmente mi infastidisce di più è il non riuscire più a gustarmi dei cazzo di neri pieni

 

ma per quello credo che ti "basti" (virgolette visto che non sono esattamente economicissime) prenderti una tv oled


  • 1

dai manichei che ti urlano o con noi o traditore libera nos domine


#16 piersa

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  • Location14-16 Fabrizi Nicola e Aldo

Inviato 09 dicembre 2019 - 15:54

Tra la ripresa e la proiezione ci sono così tanti passaggi che il problema è irrisolvibile, talché lo si battezza "estetica" e amen. Capisco i più giovani, ma cosa avrei dovuto dire io negli anni '80 riguardo un altro bastione estetico, i capelli?
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#17 Moreno Saporito

    burzumaniaco

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Inviato 09 dicembre 2019 - 16:10

Tra la ripresa e la proiezione ci sono così tanti passaggi che il problema è irrisolvibile, talché lo si battezza "estetica" e amen. Capisco i più giovani, ma cosa avrei dovuto dire io negli anni '80 riguardo un altro bastione estetico, i capelli?

 

li avevi già persi negli anni 80?

azz, il Tavernello picchia sulla calvizie maschile


  • 0

 


#18 solaris

    Simmetriade.

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Inviato 09 dicembre 2019 - 16:18

non mi sono chiari i motivi: economici? O puramente estetici, anche se non mi pare un tema così mainstream (nel senso che andiamo sul tecnico)...

 

Non sono perfettamente chiari neanche a me ma penso sia appunto moda + facilità tecnica. Considerate che non esiste ripresa digitale che oggi non venga "corretta", per questo ho parlato di grading e non di correction. Usarlo moderatamente può andare bene, e anche strafare in alcuni casi artistici che lo richiedono, ma è l'omologazione acritica su quell'estetica a infastidire. Si fa perché si usa, perché inserisce nel contesto contemporaneo, perché (lo dice nel video) "sembra big budget", perché la gente è abituata già da instagram, perché è un modo molto facile per comunicare presunte emozioni / dramma. In particolare nel caso di film "ambientati nel", quello è uno strumento immediato per collocare lo spettatore nello stereotipo di un'atmosfera. Ma oramai viene fatto anche su Don Matteo.

 
 

 

La cosa che personalmente mi infastidisce di più è il non riuscire più a gustarmi dei cazzo di neri pieni

 
ma per quello credo che ti "basti" (virgolette visto che non sono esattamente economicissime) prenderti una tv oled

 


Credo stia dicendo che ce l'ha ma avendo ogni film le ombre blu non riesce ad approfittarne.


  • 0

#19 Tom

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Inviato 09 dicembre 2019 - 16:21

Solaris, hai ragione, ma te la prendi per nulla.

E' una moda estetica, tra qualche anno fara' "anni 10", sara' vintage e buonanotte.

 

Passera'.

Come e' passata la gabbia cromatica del technicolor anni 50 (che io adoro, ma li' si' che i film erano tutti uguali, altro che oggi).

Come e' passata tutta quell'iper-saturazione degli anni 60 a volte fatta alla cazzo da direttori della fotogografia venuti su a b/n.

Come e' passato quel terribile alone flou di tanti film anni 70, che fu una iattura particolarmente nel cinema italiano.

Come e' passata quella fotorafia naturale di molti anni 80, che se non la sapevi usare tutto sembrava un film di Chuck Norris.

Come sono passate le highlight sparate e senza ombre degli anni 90, che quasi uccisero il cinema fantastico.


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#20 solaris

    Simmetriade.

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Inviato 09 dicembre 2019 - 16:23

Nei 90 ne fecero di disastri asd e i koreani / orientali in genere han continuato per lungo tempo, specie con quei verdi e gialli acidi e quella fotografia sovraesposta marcia.

 

Invece devo dirti che le mie razzolate fra 70 e 80 mi danno quasi solo grandi soddisfazioni. Ok c'è maggiore distacco nella mia personalissima percezione, ma visti oggi sono acqua fresca.


  • 0

#21 dick laurent

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Inviato 09 dicembre 2019 - 16:30

 

 

 

 

La cosa che personalmente mi infastidisce di più è il non riuscire più a gustarmi dei cazzo di neri pieni

 
ma per quello credo che ti "basti" (virgolette visto che non sono esattamente economicissime) prenderti una tv oled

 


Credo stia dicendo che ce l'ha ma avendo ogni film le ombre blu non riesce ad approfittarne.

 

 

da quel punto di vista comunque ho il sospetto che soprattutto negli anni a venire (con gli oled e quando arriveranno i microled) ce ne saranno sempre di più di film che invece proveranno a esaltare i neri perfetti, penso a cose tipo certe scene di Stranger things o Under the skin con persone/oggetti immersi nel buio totale che sembrano quasi delle demo fatte apposta (e sospetto lo siano) per approfittare di quel tipo di tecnologia


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dai manichei che ti urlano o con noi o traditore libera nos domine


#22 dick laurent

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Inviato 09 dicembre 2019 - 16:38

tra l'altro a proposito di colori, da poco volevo guardare The day the earth caught fire proprio perchè avevo visto queste immagini

 

5nuEZfbbBdg6eXsytbmVbntH9ES.jpg

day-the-earth-caught-fire-the-1961-014-r

 

e ci sono rimasto male quando l'ho trovato in un normale bianco e nero e non ho capito manco perchè.

Il giallo e nero sembrava fighissimo.


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#23 Cliff

    allievo del peggior Guzzanti heavy metal

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Inviato 09 dicembre 2019 - 16:40

Propagatosi nell’era di Instagram


Credo che la risposta al perché dia fastidio sia qui
  • 1
Ha detto bene il presidente del coni, che il mondo dei dilettanti...chapeau. On duà parler français monsieur, mettenan nous parlon français, tout suit, ma la question n’est parer, n’est pas, comme ça [Carlo Tavecchio]


Caro Sig.'Cliff' di Roma le confesso che non capito..


non vorrei sembrare pedante


#24 Seattle Sound

    Non sono pigro,è che non me ne frega un cazzo.

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Inviato 09 dicembre 2019 - 16:40

E comunque il filtro giallo per il Messico e blu per Mosca è stata la scintilla che ha fatto partire tutto ciò, averne nostalgia è un po' come rimpiangere il pentapartito.

 
uno dei primi che mi colpì fu Traffic con un intenso Michael douglas nel ruolo di Grande Puffo asd
 
 
DynTszeWkAIsFeg.jpg
 

coverlg.jpg


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Alfonso Signorini: "Hai mai aperto una cozza?"
Emanuele Filiberto: "Sì, guarda, tante. Ma tante..."
(La Notte degli Chef, Canale 5)

 

"simpatico comunque eh" (Fily, Forum Ondarock)

 

"passere lynchane che finiscono scopate dai rammstein"

"Io ho sofferto moltissimo per questo tipo di dipendenza e credo di poterlo aiutare. Se qualcuno lo conosce e sente questo appello mi faccia fare una telefonata da lui, io posso aiutarlo"
(Rocco Siffredi, videomessaggio sul web)


"Ah, dei campi da tennis. Come diceva Battiato nella sua canzone La Cura"


#25 Earl Bassett

    se ci dice bene finiamo nella merda

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Inviato 09 dicembre 2019 - 16:46

Simpson vs Puffi, gran match.


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#26 lazlotoz

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Inviato 09 dicembre 2019 - 17:00

 

Non sono perfettamente chiari neanche a me ma penso sia appunto moda + facilità tecnica. Considerate che non esiste ripresa digitale che oggi non venga "corretta", per questo ho parlato di grading e non di correction

 

 

 

Non ho capito la distinzione che fai fra correction e grading.

Perché a me viene naturale intenderla correction e mi interessa il tuo discorso, che mi pare più tecnico.

 

Invece altri spesso parlano di "fotografia" e mi sembra sviato il discorso, o no? Ovviamente chi fa la color parlerà con il Direttore della fotografia, ma son due lavori molto diversi e che hanno controllo su cose differenti. 


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#27 solaris

    Simmetriade.

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Inviato 09 dicembre 2019 - 17:04

Sì son due lavori differenti... almeno ora, non so un tempo quanto ci fosse la possibilità. A mio modo di vedere chi fa la color dovrebbe essere uno schiavo del direttore della fotografia, ma pare una lobby piuttosto indipendente asd

 

Correction dovrebbe essere la versione soft, utilizza gli stessi strumenti ma ha più l'obiettivo di bilanciare e correggere i colori di un girato poco omogeneo piuttosto che di inventarsi trovate creative.


  • 0

#28 Giuseppe Bergman

    Masturbatore

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Inviato 09 dicembre 2019 - 17:07

Nei 90 ne fecero di disastri asd e i koreani / orientali in genere han continuato per lungo tempo, specie con quei verdi e gialli acidi e quella fotografia sovraesposta marcia.

 

Ecco, queste invece esteticamente le adoro  asd


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" Chi lo sa veramente? Chi può qui dichiarare

da dove è stata prodotta, da dove viene la creazione?

Dalla creazione di questo universo gli Dei vennero successivamente:
chi allora sa da dove ciò è sorto? "


#29 Moreno Saporito

    burzumaniaco

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Inviato 09 dicembre 2019 - 17:10

dovrebbe essere anche una questione di estensione del lavoro; la correzione viene fatta immagine per immagine, se è un lavoro di trasformare tutto il film con un'idea precisa di colore oltre il ritocco degli errori, non è una correzione


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#30 kristofferson

    Giù la testa, coglioni

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Inviato 09 dicembre 2019 - 17:11

Invece devo dirti che le mie razzolate fra 70 e 80 mi danno quasi solo grandi soddisfazioni. Ok c'è maggiore distacco nella mia personalissima percezione, ma visti oggi sono acqua fresca.

 

peggio della fotografia patinata (di derivazione pubblicitaria) degli anni '80 non c'è niente, dai


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#31 Reynard

    No OGM

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Inviato 09 dicembre 2019 - 17:48

Solaris, hai ragione, ma te la prendi per nulla.

E' una moda estetica, tra qualche anno fara' "anni 10", sara' vintage e buonanotte.

 

Passera'.

Come e' passata la gabbia cromatica del technicolor anni 50 (che io adoro, ma li' si' che i film erano tutti uguali, altro che oggi).

Come e' passata tutta quell'iper-saturazione degli anni 60 a volte fatta alla cazzo da direttori della fotogografia venuti su a b/n.

Come e' passato quel terribile alone flou di tanti film anni 70, che fu una iattura particolarmente nel cinema italiano.

Come e' passata quella fotorafia naturale di molti anni 80, che se non la sapevi usare tutto sembrava un film di Chuck Norris.

Come sono passate le highlight sparate e senza ombre degli anni 90, che quasi uccisero il cinema fantastico.

Il problema è il colore: b/n e passa la paura asd

 

Battute da cinenecrofilo a parte, giusto per curiosità mia mi faresti un paio di esempi (di quelli obbrobriosi, ma magari anche uno virtuoso) per ogni categoria?


  • 0
La firma perfetta dev'essere interessante, divertente, caustica, profonda, personale, di un personaggio famoso, di un personaggio che significa qualcosa per noi, riconoscibile, non scontata, condivisibile, politicamente corretta, controcorrente, ironica, mostrare fragilità, mostrare durezza, di Woody Allen, di chiunque tranne Woody Allen, corposa, agile, ambiziosa, esperienzata, fluente in inglese tedesco e spagnolo, dotata di attitudini imprenditoriali, orientata alla crescita professionale, militassolta, automunita, astenersi perditempo.

#32 Tom

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Inviato 09 dicembre 2019 - 19:21

*
POPOLARE

Battute da cinenecrofilo a parte, giusto per curiosità mia mi faresti un paio di esempi (di quelli obbrobriosi, ma magari anche uno virtuoso) per ogni categoria?

 

Sul technicolor anni 50 basta prendere un film a caso di Hollywood. C'era la variante con i colori saturi (i western i kolossal) e quella coi colori piu' freddi e pastellosi (Sirk o Hitchcock). Credo anche per limiti tecnici, c'era un uso dei colori rigidissimo: i cieli dovevano essere sempre di quell'azzurro, le notti sempre di quel blu, ecc. Oggi vediamo quei film e ne ammiriamo l'effetto quasi pittorico, ma era tutto DAVVERO standardizzato. E infatti all'epoca il colore era considerato quasi in automatico "volgare" e il cinema genuino solo in b/n.

 

Poi sono arrivati i 60 e tutti si sono buttati sul colore, anzi piu' colore c'era e meglio era. I disastri ci furono nel cinema di serie B, anche se oggi fa tutto molto vintage, ma leggersi cosa scrivevano dei film di Bava, che pure di quella-ipersaturazione faceva un uso creativo. Ma pure Fellini o il Kubrick di 2001 vennero accusati di fare cinema "hippie" perche si erano arresi a colori violenti e saturi. 

 

L'effetto flou anni 70 imperversava in generi come il poliziottesco italiano e un po' tutte le commedie. Un regista che lo usava in maniera masochista era De Sica. Sul finire dei 70 non c'era quasi film "medio" in cui gli attori non fossero circondati di una specie di alone di luce. Oggi e' un effetto che mi mette nostalgia e mi ricorda l'infanzia, ma era un puro "smarmellamento".

 

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Gli 80 oggi passano per gli anni dei colori al neon o della fotografia satura da spot. In realta' andava di moda anche un'illuminazione naturalista e smorzata. Che finche' avevi soldi poteva essere ottima, ma appena scendevi di budget l'effetto era spesso sullo squallidino andante. Un po' tutto il cinema di serie B e a scendere di quegli anni patisce questa cosa.

 

I 90 sono stati i nemici delle ombre e del buio. Una visione vitrea perfetta ad esempio per un cinema freddo come il pulp alla Tarantino/Coen, terribile per il cinema fantastico. In televisione poi imperversava un'icomprensibile astio verso i contrasti, con serie tv tendenti al grigietto. Oggi a rivederle magari l'effetto e' attenuato, perche' il digitale e' di suo piu' contrastato, ma mi ricordo che vedersi al tempo dell'analogico serie tv come X Files o Hercules sembrava di vedersele attraverso una nuvola di smog. L'apice lo si e' avuto con Buffy e quella sua fotografia opaca che non ho mai capito.


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#33 Spiritchaser

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Inviato 09 dicembre 2019 - 22:00

Sì son due lavori differenti... almeno ora, non so un tempo quanto ci fosse la possibilità. A mio modo di vedere chi fa la color dovrebbe essere uno schiavo del direttore della fotografia, ma pare una lobby piuttosto indipendente asd

 

Correction dovrebbe essere la versione soft, utilizza gli stessi strumenti ma ha più l'obiettivo di bilanciare e correggere i colori di un girato poco omogeneo piuttosto che di inventarsi trovate creative.

 

Quindi il problema non è tanto il color grading in sé ma un suo uso/abuso particolarmente volgare e trashoso tipo negli screenshot postati da Seattle? Sennò non capisco, mi sembra strano che di per sé un mezzo tecnico sia disastroso a prescindere.

Mi sembra pure strano che su una fase della produzione che può cambiare totalmente l'estetica di un film non abbia voce il direttore della fotografia, almeno per i film d'autore (tipo The Irishman: non è che la resa finale è quella voluta da direttore della fotografia e regista e semplicemente non ti piace come scelta artistica, e che il color grading in sé non c'entri nulla visto che può essere usato in modo diverso?)

'sta cosa del color grading mi sembra solo un subappalto di qualcosa che prima faceva già il direttore della fotografia coi mezzi che aveva, e che quindi il punto non sia il color grading ma un suo uso facilone e volgare soggetto a "mode" - anche qui, com'è sempre successo, l'uso creativo del colore c'è sempre stato. Poi magari mi sfugge qualcosa.


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#34 Seattle Sound

    Non sono pigro,è che non me ne frega un cazzo.

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  • LocationTiny little green

Inviato 09 dicembre 2019 - 22:42

L'apice lo si e' avuto con Buffy e quella sua fotografia opaca che non ho mai capito.


se dai un occhiata al disastro che hanno fatto per conversione in HD rimpiangerai anche la fotografia scura e granulosa originale asd


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Alfonso Signorini: "Hai mai aperto una cozza?"
Emanuele Filiberto: "Sì, guarda, tante. Ma tante..."
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"Io ho sofferto moltissimo per questo tipo di dipendenza e credo di poterlo aiutare. Se qualcuno lo conosce e sente questo appello mi faccia fare una telefonata da lui, io posso aiutarlo"
(Rocco Siffredi, videomessaggio sul web)


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#35 razzledazzle

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Inviato 10 dicembre 2019 - 08:30

1280px-Smetto_quando_voglio.png
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#36 Tom

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Inviato 10 dicembre 2019 - 12:50

[...]

 

L'uso dei colori in "Smetto quando voglio" e' davvero un delirio incomprensibile.


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#37 solaris

    Simmetriade.

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Inviato 10 dicembre 2019 - 14:19

In Fury Road è problematica?

 

Ottimo punto.

In Fury Road penso abbia più una funzione espressiva che non di "posa". È quel colore allucinatorio da inquietudine assolata stile metal hurlant. Insomma a me più che quand'è sparata dà noia quand'è pigra e modaiola dove nemmeno sarebbe necessaria.


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#38 Edgewalker

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Inviato 10 dicembre 2019 - 14:31

 

Battute da cinenecrofilo a parte, giusto per curiosità mia mi faresti un paio di esempi (di quelli obbrobriosi, ma magari anche uno virtuoso) per ogni categoria?

 

Sul technicolor anni 50 basta prendere un film a caso di Hollywood. C'era la variante con i colori saturi (i western i kolossal) e quella coi colori piu' freddi e pastellosi (Sirk o Hitchcock). Credo anche per limiti tecnici, c'era un uso dei colori rigidissimo: i cieli dovevano essere sempre di quell'azzurro, le notti sempre di quel blu, ecc. Oggi vediamo quei film e ne ammiriamo l'effetto quasi pittorico, ma era tutto DAVVERO standardizzato. E infatti all'epoca il colore era considerato quasi in automatico "volgare" e il cinema genuino solo in b/n.

 

Poi sono arrivati i 60 e tutti si sono buttati sul colore, anzi piu' colore c'era e meglio era. I disastri ci furono nel cinema di serie B, anche se oggi fa tutto molto vintage, ma leggersi cosa scrivevano dei film di Bava, che pure di quella-ipersaturazione faceva un uso creativo. Ma pure Fellini o il Kubrick di 2001 vennero accusati di fare cinema "hippie" perche si erano arresi a colori violenti e saturi. 

 

L'effetto flou anni 70 imperversava in generi come il poliziottesco italiano e un po' tutte le commedie. Un regista che lo usava in maniera masochista era De Sica. Sul finire dei 70 non c'era quasi film "medio" in cui gli attori non fossero circondati di una specie di alone di luce. Oggi e' un effetto che mi mette nostalgia e mi ricorda l'infanzia, ma era un puro "smarmellamento".

 

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Gli 80 oggi passano per gli anni dei colori al neon o della fotografia satura da spot. In realta' andava di moda anche un'illuminazione naturalista e smorzata. Che finche' avevi soldi poteva essere ottima, ma appena scendevi di budget l'effetto era spesso sullo squallidino andante. Un po' tutto il cinema di serie B e a scendere di quegli anni patisce questa cosa.

 

I 90 sono stati i nemici delle ombre e del buio. Una visione vitrea perfetta ad esempio per un cinema freddo come il pulp alla Tarantino/Coen, terribile per il cinema fantastico. In televisione poi imperversava un'icomprensibile astio verso i contrasti, con serie tv tendenti al grigietto. Oggi a rivederle magari l'effetto e' attenuato, perche' il digitale e' di suo piu' contrastato, ma mi ricordo che vedersi al tempo dell'analogico serie tv come X Files o Hercules sembrava di vedersele attraverso una nuvola di smog. L'apice lo si e' avuto con Buffy e quella sua fotografia opaca che non ho mai capito.

 

 

Sono più o meno d'accordo con te [e anche con solaris a dire il vero] sull'uso e sul senso di queste tecniche a lungo termine. Però appunto, sono cose che probabilmente svelano il loro fascino anni dopo, discorso simile a quello storico di Eno sui media e formati. Proprio per questo forse trovo più interessante un discorso più ampio di tipo storiograficosu ogni trend e caratteristica di ogni periodo.

 

A me ad esempio piace un sacco quella pasta dell'immagine tipica di molti film asiatici anni 90, non so bene come descriverla ma me ne invaghii anni fa durante certe maratone di Miike, Kitano e compagnia.


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#39 cool as kim deal

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Inviato 24 dicembre 2019 - 10:29

Minchia Solar sono dai suoceri e mi sono svegliato con un certo The hole in 3D in tv: evitalo come la peste, notturni blu e diurni/interni arancione, pazzesco


Wikipedio: è di Joe Dante e c'è Bruce Dern, sob!
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Adescatore equino dal 2005

#40 100000

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Inviato 27 dicembre 2019 - 10:25

A me sembra di capire (e condividere con solar) più l'astio per l'omologazione che per il color grading in sé, che sì può essere una soluzione facile (e quindi abusata), ma può anche essere una scelta stilistica (vedi Fury Road).

Chiaro che soluzione facile e molto impattante visivamente + omologazione dell'immaginario = cinema di merda/sfogo di solar


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#41 Spiritchaser

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Inviato 27 dicembre 2019 - 11:51

Eh infatti, dal titolo sembra che la peste sia il color grading e non l'uso banausicamente trash che se ne fa.


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#42 solaris

    Simmetriade.

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Inviato 27 dicembre 2019 - 13:10

Wikipedio: è di Joe Dante e c'è Bruce Dern, sob!

La pratica non ha risparmiato quasi nessuno.

Eh infatti, dal titolo sembra che la peste sia il color grading e non l'uso banausicamente trash che se ne fa.

Con gli anni, e nonostante la lettura a una sola via fornitami durante gli studi universitari, ho rivalutato il determinismo tecnologico.
  • 1

#43 Perfect Prey

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Inviato 28 dicembre 2019 - 10:17

Interessante il post di Tom, anche a me dà fastidio l'effetto immaginetta sacra degli anni Settanta, mentre adoro certi colori carichi del decennio precedente.
Nei Novanta Seven è una bella presa di distanza dal trend dell'epoca (ed è uno dei motivi per cui lo adoro).
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L'amour physique
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#44 Zpider

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Inviato 28 dicembre 2019 - 14:05

*
POPOLARE

Post molto bello. Da appassionato di fotografia ai tempi di instagram ho iniziato ad avere un rigetto quasi etico verso certi eccessi e scelte facili ma nel contesto cinematografico, come alcuni hanno detto, trovo che in realtà siamo in un periodo di uso consapevole inedito in passato, sia per varietà che per qualità. Fatico a trovare uno standard o un'omologazione nell'ultimo ventennio (semmai esistono canoni di genere) e anche se è vero che esistono scelte palesemente ruffiane, ci sono anche tanti autori che usano la fotografia come elemento narrativo in modo mirato e convincente, e questo lo trovo positivo. 

 

Cioè, alla fine nello stesso periodo troviamo:

 

Fighetteria acido saturata

 

3b414a5b7b85c1bfea1781d106eba539.png

 

 

nicolas_winding_refn_drive.jpg

 

Pastellosi a dinamica ridotta

 

wes_anderson_colour_index-770x513.jpg

 

 

tumblr_o2p1rtcgsK1tvvqeko1_500.jpg

 

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Desaturati più o meno tonalizzati

 

8b9275fa32c4fefe0c7632d084739811.jpg

 

cinema-palettes-famous-movie-colors-the-

 

Naturali crudi

 

Burning-700x430.jpg

 

Lufficiale_e_la_spia_Dujardin.png

 

82847a5f4caf15e08c52e91b8ee54a06.jpg

 

And so on...

 

In definitiva io non trovo una situazione drammatica di appiattimento... anzi. Il cattivo gusto ha sicuramente ampi margini di manovra ma in generale mi pare che abbiamo scavallato il periodo di ubriacatura.

 

 


  • 11

#45 Twin アメ

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Inviato 28 dicembre 2019 - 15:46

Io fotografo in digitale e su pellicola e sperimento tecniche di color grading - di cui sono super appassionato - da più di 15 anni.

Sono uno che può passare mezze ore a decidere la quantità di giallo che ci deve essere dentro il ciano nelle luci o nelle ombre di una certa foto asd.

 

Quello che vorrei capire da solaris è cosa intende lui per colori naturali. Il punto è che qualunque prodotto audiovisivo professionale è ben distante da una resa totalmente neutrale tipo servizio del TG. E per fortuna, aggiungerei.


  • 0

“Era un animale difficile da decifrare, il gigante di Makarska, con quella faccia da serial killer e i piedi in grado di inventare un calcio troppo tecnico per essere stato partorito da un corpo così arrogante." (Marco Gaetani  - UU)

 


#46 Twin アメ

    pendolare pre post attilio lombardo

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Inviato 28 dicembre 2019 - 16:01

L'altro giorno ho visto di sfuggita "Storia di un matrimonio", la cosa che mi è subito balzata agli occhi è un grading veramente esagerato.

 

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“Era un animale difficile da decifrare, il gigante di Makarska, con quella faccia da serial killer e i piedi in grado di inventare un calcio troppo tecnico per essere stato partorito da un corpo così arrogante." (Marco Gaetani  - UU)

 


#47 thom

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Inviato 28 dicembre 2019 - 17:24

ho saputo che Refn è daltonico, curioso

 

mi sembra una stupidaggine: dice di non essere affetto da nessuno dei tre tipi di daltonismo esistente, ma semplicemente di non cogliere le mezzetinte (di qui alcuni fanno discendere la scelta della sua fotografia notoriamente tendente al fauvisme)


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#48 Zpider

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Inviato 28 dicembre 2019 - 17:35

Eh sì, forse il toning verde sulle ombre è uno tra i più abusati nel tempo e può essere considerato un clichè... 

amelie-poulain-paris.jpg

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A me sull'uso ponderato del grading è sempre piaciuta molto la Coppola... che nonostante avesse un approccio super estetizzante e dreamy che poteva degenerare in smarmellate incredibili, con Lance Acord e altri ha quasi sempre saputo dosare gli eccessi lavorando di fino, luce naturale, spesso asciugando invece di caricare.
 
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Marie-Antoinette-01.jpg
 
Somewhere-film.jpg
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#49 solaris

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Inviato 28 dicembre 2019 - 18:35

la maggiore "consapevolezza" è data dalla nascita di nuove figure professionali apposite, che però in molti casi devono auto-giustificarsi asd

 

per me oggi c'è un grading "mediano" (v. tutto il catalogo netflix) molto incisivo e molto distintivo, pervasivo al punto d'apparire anche nei prodotti periferici (v. il trailer del nuovo di Checco Zalone)

 

twin ovvio non esista una fotografia totalmente neutra, dai non perdiamoci in sottigliezze, sai perfettamente che intendo :D


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#50 Perfect Prey

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Inviato 28 dicembre 2019 - 20:14

L'altro giorno ho visto di sfuggita "Storia di un matrimonio", la cosa che mi è subito balzata agli occhi è un grading veramente esagerato.
 
79131463_971003103282679_714760424952483


Altro motivo per evitarlo asd .
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