Battute da cinenecrofilo a parte, giusto per curiosità mia mi faresti un paio di esempi (di quelli obbrobriosi, ma magari anche uno virtuoso) per ogni categoria?
Sul technicolor anni 50 basta prendere un film a caso di Hollywood. C'era la variante con i colori saturi (i western i kolossal) e quella coi colori piu' freddi e pastellosi (Sirk o Hitchcock). Credo anche per limiti tecnici, c'era un uso dei colori rigidissimo: i cieli dovevano essere sempre di quell'azzurro, le notti sempre di quel blu, ecc. Oggi vediamo quei film e ne ammiriamo l'effetto quasi pittorico, ma era tutto DAVVERO standardizzato. E infatti all'epoca il colore era considerato quasi in automatico "volgare" e il cinema genuino solo in b/n.
Poi sono arrivati i 60 e tutti si sono buttati sul colore, anzi piu' colore c'era e meglio era. I disastri ci furono nel cinema di serie B, anche se oggi fa tutto molto vintage, ma leggersi cosa scrivevano dei film di Bava, che pure di quella-ipersaturazione faceva un uso creativo. Ma pure Fellini o il Kubrick di 2001 vennero accusati di fare cinema "hippie" perche si erano arresi a colori violenti e saturi.
L'effetto flou anni 70 imperversava in generi come il poliziottesco italiano e un po' tutte le commedie. Un regista che lo usava in maniera masochista era De Sica. Sul finire dei 70 non c'era quasi film "medio" in cui gli attori non fossero circondati di una specie di alone di luce. Oggi e' un effetto che mi mette nostalgia e mi ricorda l'infanzia, ma era un puro "smarmellamento".
Gli 80 oggi passano per gli anni dei colori al neon o della fotografia satura da spot. In realta' andava di moda anche un'illuminazione naturalista e smorzata. Che finche' avevi soldi poteva essere ottima, ma appena scendevi di budget l'effetto era spesso sullo squallidino andante. Un po' tutto il cinema di serie B e a scendere di quegli anni patisce questa cosa.
I 90 sono stati i nemici delle ombre e del buio. Una visione vitrea perfetta ad esempio per un cinema freddo come il pulp alla Tarantino/Coen, terribile per il cinema fantastico. In televisione poi imperversava un'icomprensibile astio verso i contrasti, con serie tv tendenti al grigietto. Oggi a rivederle magari l'effetto e' attenuato, perche' il digitale e' di suo piu' contrastato, ma mi ricordo che vedersi al tempo dell'analogico serie tv come X Files o Hercules sembrava di vedersele attraverso una nuvola di smog. L'apice lo si e' avuto con Buffy e quella sua fotografia opaca che non ho mai capito.