Senza impegno.
Sto ascoltando con piacere l'ultimo album del nigeriano Burna Boy, che da qualche anno si è fatto strada in uno dei mercati maggiori e più importanti del mondo e che inizia a sfondare anche fuori (vedasi la musica che accompagna la colonna sonora del nuovo Re Leone, a cura di Beyoncé).
Wikipedia lo definisce Afro-fusion, per fare veloce possiamo dire che sta diventando una sorta di Drake per la commistione di cantato disinvolto (non virtuoso) e rap, basi dancehall, afrobeat (in senso vecchio e nuovo), raggae, etc.
African Giant è uscito un paio di settimane fa e sembra proprio essere il picco della sua prima fase, ma io non conosco nel dettaglio i lavori precedenti oltre al grosso singolo Ye. C'è anche un featuring con sua divinità Jorja Smith.
Le canzoni vanno dal cazzeggio sessualmente esplicito (ormai è generico parlare di far venire la tipa, darle sculacciate e strozzarla, anche se in italiano è fuori dal mondo), al personale fino al politico (come Marley/Marley jr, vedi Another Story, Different).
Lui a vedersi non sfigura con i trapper americani, insomma non gli daresti 5 euro per comprare le sigarette in Svezia(...), eppure la musica è diversa e se non siete proprio incancreniti su Fela Kuti vi può piacere. Anzi, vista la declinazione italiana della trap dovuta a Charlie Charles con le basi più o meno world magari qua arriva altrettanto bene che negli US.
Non ho letto rece, ma so che Pitchfork l'ha fatta (8.3). Mo' edito i porcoildiavolo di link embeddandi.
http://youtu.be/yC2qh3MANvs
http://youtu.be/bxM3Kbr4_Vg
Destiny
Different
