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La Casa Di Jack (Von Trier, 2019)


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17 replies to this topic

#1 Conato

    Roadie

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Inviato 17 marzo 2019 - 20:49

Stati Uniti, 1970. Jack è un ingegnere psicopatico con tendenze ossessivo-compulsive. Dopo aver ucciso una donna che gli aveva chiesto soccorso per strada, scopre che togliere la vita gli dà un enorme piacere. Convinto che ogni delitto sia un forma d'arte, Jack inizia così ad ammazzare nel tentativo di raggiungere la perfezione assoluta nell'omicidio.

 

La-casa-di-Jack-poster.jpg

 

http://www.ondacinem...sa-di-jack.html


  • 3
Ogni uomo nella culla
succia e sbava il suo dito
ogni uomo seppellito
è il cane del suo nulla

#2 ucca

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Inviato 25 marzo 2019 - 09:42

Ottima recensione, ripensando al film alcune scene in realtà mi sono piaciute davvero molto (in particolare la lotta con le sue manie di pulizie, dopo il secondo omicidio). Ma appartengono in effetti tutte ai primi 2 episodi, quando la vena grottesca è in primo piano diciamo. Riflettendo, è dal terzo in poi che cambia il registro del film, prendendosi sul serio.


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#3 piersa

    Megalo-Man

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Inviato 25 marzo 2019 - 10:20

Tanto sul serio che chi è cattivo va all'inferno, un messaggio come dire, desueto.
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#4 ucca

    CRM

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Inviato 25 marzo 2019 - 11:14

no aspetta, quella parte in realtà l'avevo proprio rimossa perchè la trovavo ridicola. Dalla casa dei 20 corpi in poi 


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#5 Infinite dest

    dolente o nolente

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Inviato 25 marzo 2019 - 12:07

qualche critica un po' critica

 

https://www.corriere...b418fb0c0.shtml

 

 

http://valeriocaprara.it/la-casa-jack/


  • 0

 mi ricorda un po' Moro.

 

 

 

 

Con trepidazione vivo solo le partite dell'Inter.

 

 

 

Io non rispondo a fondo perchè non voglio farmi bannare, però una cosa voglio dirla: voi grillini siete il punto più basso mai raggiunto dal genere umano. Di stupidi ne abbiamo avuti, non siete i primi. Di criminali anche. Voi siete la più bassa sintesi tra violenza e stupidità. Dovete semplicemente cessare di esistere, come partito (e qui non ci si metterà molto) e come topi di fogna (e qui sarà un po' più lunga, ma cristo se la pagherete cara).

 

 


#6 piersa

    Megalo-Man

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Inviato 25 marzo 2019 - 12:17

Ucca, infatti: vuoi mettere l'inferno col superuomo?
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#7 ucca

    CRM

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Inviato 25 marzo 2019 - 13:51

 

Sono in parte d'accordo, ripeto fermo restando il talento (immenso) di Lar Von Trier, questa volta ho avuto la sensazione di qualcosa di profondamente onanistico. Le scene di violenza francamente non aggiungono proprio niente se non fastidio mentre dovrebbero essere funzionali a qualcosa. Per il resto c'è molto di lui che si parla addosso, che si commenta, che un pò si condanna e alla fine un pò si assolve e questo appensantisce tutto. Resta la maestosa messa in scena ma quando arrivi a mettere dentro un film pezzi di altri tuoi film è grave, nel senso che (almeno per me) è una linea che non va mai superata. E' come fare un quadro con dentro un altro tuo quadro, o auto citarsi all'interno di una canzone. Non sono cose che secondo me si fanno, in generale. Tra l'altro c'è un mio ex caro amico che ha paragonato il suo primo libro alla Divina Commedia, quindi ho avuto pure un brutto deja vu a guardare dillon/lars travestito in quel modo con tanto di cappuccio.


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#8 pooneil

    Enciclopedista

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Inviato 25 marzo 2019 - 19:36

gran bel film, intrattenimento gustoso per intellettuali a patto che non si voglia troppo indugiare sui concetti (altrimento ci si perde).

per me comunque il discorso rimane intimo, non so se legato soltanto a Jack ma anche a Lars, e non universale, per la presenza di scene con il protagonista da bambino, quindi percorso personale, scoperta di sè stessi, eventuale accettazione, giustificazioni al proprio comportamento (tutte le sovrastrutture sull'Arte come capace di dare un senso), etc. etc. 


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#9 William Blake

    Titolista ufficiale

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Inviato 05 aprile 2019 - 17:08

Ottima recensione, ripensando al film alcune scene in realtà mi sono piaciute davvero molto (in particolare la lotta con le sue manie di pulizie, dopo il secondo omicidio). Ma appartengono in effetti tutte ai primi 2 episodi, quando la vena grottesca è in primo piano diciamo. Riflettendo, è dal terzo in poi che cambia il registro del film, prendendosi sul serio.

 

però il salto di qualità lo fa secondo me nel secondo tempo, in cui la parte seria riguarda fondamentalmente il processo creativo e il percorso di dannazione. la figura di Jack rimane comunque grottesca se non propriamente comica.


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Ho un aspetto tremendo, e non bado a vestirmi bene o a essere attraente, perché non voglio che mi capiti di piacere a qualcuno. Minimizzo le mie qualità e metto in risalto i miei difetti. Eppure c'è lo stesso qualcuno a cui interesso: ne faccio tesoro e mi chiedo: "Che cosa avrò sbagliato?"

#10 Giovanni Drogo

    Non lo so

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Inviato 05 aprile 2019 - 20:10

Riflettendo, è dal terzo in poi che cambia il registro del film, prendendosi sul serio.

 

E fa bene, non capisco che male ci sia, con tutto il rispetto per i film leggeri.


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Statisticamente parlando, non lo so.


#11 Giovanni Drogo

    Non lo so

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Inviato 05 aprile 2019 - 20:13

Per il resto c'è molto di lui che si parla addosso, che si commenta, che un pò si condanna e alla fine un pò si assolve e questo appensantisce tutto. Resta la maestosa messa in scena ma quando arrivi a mettere dentro un film pezzi di altri tuoi film è grave, nel senso che (almeno per me) è una linea che non va mai superata. 

 

Non so se te ne sei reso conto, ma il cinema di Lars Von Trier si basa a livello formale innanzitutto sull'oltrepassare qualsiasi linea possibile, c'è una vera e propria strafottenza delle norme, persino di quelle che aveva enunciato lui stesso su Dogma95 (dalle quali comunque ogni tanto attinge qualcosa). Diciamo che se uno è convinto che nell'arte ci siano delle linee che non andrebbero mai superate non dovrebbe manco mettersi a guardare un film di Von Trier.


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Statisticamente parlando, non lo so.


#12 William Blake

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Inviato 05 aprile 2019 - 20:17

ma poi l'autocitazione non è che sia questo gesto estremo: ne "L'amore fugge" Truffaut mezzo film lo fa col riuso di sequenze dei suoi film precedenti. quella di LVT, in quel momento, è una provocazione e una rivendicazione insieme.


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Ho un aspetto tremendo, e non bado a vestirmi bene o a essere attraente, perché non voglio che mi capiti di piacere a qualcuno. Minimizzo le mie qualità e metto in risalto i miei difetti. Eppure c'è lo stesso qualcuno a cui interesso: ne faccio tesoro e mi chiedo: "Che cosa avrò sbagliato?"

#13 Giovanni Drogo

    Non lo so

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Inviato 05 aprile 2019 - 20:19

Infatti ci sono molte cose più estreme che usa a livello formale, ad esempio le continue didascalie e scene di repertorio che tempestano il film in ogni dove, le variazioni stilistiche sul tipo di riprese e sulla fotografia ben oltre i limiti del cattivo gusto. In questo Von Trier è totale, non ha alcuna intenzione di dare al brutto un ruolo minore.


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Statisticamente parlando, non lo so.


#14 ucca

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Inviato 09 aprile 2019 - 16:23

 

Per il resto c'è molto di lui che si parla addosso, che si commenta, che un pò si condanna e alla fine un pò si assolve e questo appensantisce tutto. Resta la maestosa messa in scena ma quando arrivi a mettere dentro un film pezzi di altri tuoi film è grave, nel senso che (almeno per me) è una linea che non va mai superata. 

 

Non so se te ne sei reso conto, ma il cinema di Lars Von Trier si basa a livello formale innanzitutto sull'oltrepassare qualsiasi linea possibile, c'è una vera e propria strafottenza delle norme, persino di quelle che aveva enunciato lui stesso su Dogma95 (dalle quali comunque ogni tanto attinge qualcosa). Diciamo che se uno è convinto che nell'arte ci siano delle linee che non andrebbero mai superate non dovrebbe manco mettersi a guardare un film di Von Trier.

 

 

Ma dai Giovanni, non parlare a me di queste cose su. Sei fuori strada 


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#15 Tom

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Inviato 17 novembre 2019 - 13:30

Credo non sia mai successo che tra me e la consorte ci fosse una tale discrepanza di recepimento.

Io l'ho trovato fondamentalmente """comico""" dall'inizio alla fine, con l'apoteosi nella discesa infernale: sul finale fantozziano, tra il Kitano piu' demente e "Maciste all'inferno", stavo quasi per sbottare in una risata (nervosa). Lei ha smesso di divertirsi con il terzo "incidente" e con l'episodio della nipotina di Elvis (pur paradossalmente il meno cruento) era su una gratticola. Immagino in effetti che per le donne sia una visione molto piu' disturbante che per noi ometti. Meno male che e' stata lei a scegliere il film.


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#16 Wattimo Fuggente

    chi semina vento raccoglie scureggia

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Inviato 17 novembre 2019 - 19:03

Credo non sia mai successo che tra me e la consorte ci fosse una tale discrepanza di recepimento.

Io l'ho trovato fondamentalmente """comico""" dall'inizio alla fine, con l'apoteosi nella discesa infernale: sul finale fantozziano, tra il Kitano piu' demente e "Maciste all'inferno", stavo quasi per sbottare in una risata (nervosa). Lei ha smesso di divertirsi con il terzo "incidente" e con l'episodio della nipotina di Elvis (pur paradossalmente il meno cruento) era su una gratticola. Immagino in effetti che per le donne sia una visione molto piu' disturbante che per noi ometti. Meno male che e' stata lei a scegliere il film.

eh, l'immagine del

Spoiler
malignamente esposta a più riprese o le
Spoiler
(ma anche alcuni momenti di deliberata crudeltà verbale/psicologica/intellettuale) sono per stomaci più che forti.
cmq il miglior trier da un po' di tempo, un film pieno di idee e soluzioni visivo/narrative di ogni tipo, i miei highlight le sequenze sui lampioni e il finale tutto (da prima della discesa)

è comunque un film molto (auto)ironico per quanto estremo


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#17 thom

    The infrared insert of memory encouragement immersion

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Inviato 27 novembre 2021 - 12:40

uscito su prime, direi in versione integrale

per me rimane ottimo, anche se personalmente avrei evitato quella mezza trollata del finale; averne comunque di LVT al giorno d'oggi ...


  • 1

#18 simon

    Scaruffiano

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Inviato 27 novembre 2021 - 14:47

uscito su prime, direi in versione integrale

per me rimane ottimo, anche se personalmente avrei evitato quella mezza trollata del finale; averne comunque di LVT al giorno d'oggi 

 

 

Il film è un capolavoro assoluto. Non sono d'accordo su una cosa: sembra che il cinema a noi contemporaneo ci stia regalando delle vette assolute. Le cinque stelle serie sembravano scomparse, invece negli ultimi tre anni abbiamo avuto capolavori quali:

 

 

A) IL FILO NASCOSTO

 

B) THE IRISHMAN

 

C) DIAMANTI GREZZI

 

D) VITALINA VARELA

 

E) MANK

 

F) DOLOR Y GLORIA

 

G) PARASITE


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„Non si può che confermarsi 'stranieri nella propria lingua'. Il plurilinguismo (crogiuolo di idioletti, arcaismi, neologismi di che trabocca il poema) è il contrario d'una accademia di scuola interpreti. È 'Nomadismo': divagazione, digressione, chiosa, plurivalenza, ecc. Il testo intentato è (deve essere) smentito, travolto dall'atto, cioè de-pensato.“

CARMELO BENE
 

 

 





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