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Howard Phillips Lovecraft, Il Genio Del Male


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188 replies to this topic

#1 Earl Bassett

    se ci dice bene finiamo nella merda

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Inviato 22 gennaio 2019 - 16:16

*
POPOLARE

Io sono colui che urla nella notte
Io sono colui che geme nella neve
Io sono colui che mai vide la luce
Io sono colui che ascende dall'abisso
E il mio carro è il carro della Morte
Le mie ali sono ali di terrore
Il mio respiro è il respiro del vento del nord
Le mie prede sono i freddi morti

 

 

1479723181491Howard_Phillips_Lovecraft-5

 

 

Topic dedicato al grande Howard Phillips Lovecraft, uno degli scrittori imprescindibili del 900,un "Copernico letterario" secondo la celebre e felice definizione di Fritz Leiber.

Si parlerà qui della sua opera, della sua vita, delle sue idee, delle controversie, dell'universo da lui creato e del circolo lettarario che gli ruotava attorno (Clark Ashton Smith, Frank Belknap Long, Robert Bloch, August Derleth, Robert E. Howard e compagnia).

Potrete inoltre gustarvi a scadenza strettamente casuale l'imprescindibile top20 delle opere lovecraftiane di The Man, lo stesso The Man, dall'alto della sua vastissima erudizione, sarà umilmente a disposizione per rispondere a qualsiasi domanda sul solitario di Providence che voi capre vorrete rivolgergli.


  • 18

#2 cinemaniaco

    FЯEAK ON A LEASH

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Inviato 22 gennaio 2019 - 16:28

con questo titolo da acronimo di qualche componente del computer sono sicuro che avrà un successone questo topic (anche facile da trovare nella ricerca) ashd
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#3 Earl Bassett

    se ci dice bene finiamo nella merda

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Inviato 22 gennaio 2019 - 16:30

Era provvisorio, poi me ne son dimenticato e per sbaglio ho cliccato...si vede che doveva andare così.


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#4 tupelo

    Classic Rocker

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Inviato 22 gennaio 2019 - 16:32

Lo puoi sempre cambiare, editando il primo messaggio.
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#5 Earl Bassett

    se ci dice bene finiamo nella merda

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Inviato 22 gennaio 2019 - 16:33

Grazie, ma ormai mi piace così asd


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#6 Cliff

    allievo del peggior Guzzanti heavy metal

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Inviato 22 gennaio 2019 - 17:04

Grazie, ma ormai mi piace così asd


fupcctp
  • 0
Ha detto bene il presidente del coni, che il mondo dei dilettanti...chapeau. On duà parler français monsieur, mettenan nous parlon français, tout suit, ma la question n’est parer, n’est pas, comme ça [Carlo Tavecchio]


Caro Sig.'Cliff' di Roma le confesso che non capito..


non vorrei sembrare pedante


#7 Earl Bassett

    se ci dice bene finiamo nella merda

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Inviato 22 gennaio 2019 - 17:08

Guardate che il titolo alternativo era "Ph'nglui mglw'nafh Cthulhu R'lyeh wgah'nagl fhtagn", quindi direi che vi è andata bene.


  • 1

#8 Earl Bassett

    se ci dice bene finiamo nella merda

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Inviato 22 gennaio 2019 - 17:42

TOP 20 LOVECRAFT STORIES

BY THE MAN

 

AOAb.gif

 

 

 

 20- NYARLATHOTEP (id 1922)

 

220px-The_Black_Man.jpg

 

Lovecraft è stato indiscutibilmente uno dei più incredibili sognatori della storia dell’umanità, per lui il confine tra mondo del sogno e mondo della veglia, nella vita come nella letteratura, era decisamente sfumato, questo è uno dei suoi più riusciti racconti onirici e introduce uno dei personaggi cardine della sua mitologia, Nyarlathotep, il caos strisciante, che da qui in avanti ricorrerà in forme diverse in molta della sua produzione sino al suo ultimo racconto (l’Abitatore del Buio), in questo caso è un misto tra un mago itinerante, un faraone egizio e Nikola Tesla.

Lovecraft utilizza qui la prosa poetica, debitrice di Poe e Dunsany, tipica della prima parte della sua carriera ed è forse uno dei risultati migliori in questo senso, lo scrittore riesce infatti a trasmettere in maniera lancinante, quasi dolorosa la progressiva alterazione della realtà e l'opprimente atmosfera di disastro imminente che si scioglierà poi in un finale cosmico di grande efficacia.

 


  • 2

#9 100000

    Enciclopedista

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Inviato 22 gennaio 2019 - 18:35

Bravo the man, mi stai facendo voglia di rileggere qualche bel racconto lovecraftiano, mi mancano.

Avendo finito la sua bibliografia da tempo, ho letto di recente quel simpatico libretto della Mattioli 1885 contenente le sue brevi autobriografie, sorprendentemente molto autoironiche e i taccuini con qualche centinaio di idee per nuovi racconti, alcune belle anche solo in due righe.


  • 1

#10 Duck

    Professionista della malafede

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Inviato 22 gennaio 2019 - 18:50

Sono già pronto a montare su casini se al primo posto non c'è La cosa sulla soglia asd

Ecco, io di Lovecraft ho letto quasi tutto (grazie Newton & Compton) e ho dimenticato parecchio, ma quel racconto mi è rimasto come pochissime altre cose che ho letto.


  • 0

«Mister, possiamo lavorare sulle diagonali?», la richiesta di qualche giocatore. No, la risposta del tecnico. 

consigli per il futuro: leggere i fantaconsigli dell'UU e fare l'esatto opposto

Duck tu mi consigliasti di molto bello Delitto e Castigo, che nonostante la lunghezza (per me quello è gia parecchio lunghino) mi piacque parecchio e mi permise anche di fare un figurone con mia cognata in una discussione in cui credeva di tagliarmi fuori.


#11 Earl Bassett

    se ci dice bene finiamo nella merda

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Inviato 22 gennaio 2019 - 19:06

Non ti resta che aspettare il lento disvelarsi della classifica...
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#12 signora di una certa età

    old signorona

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Inviato 22 gennaio 2019 - 20:48

io l'ho letto secoli fa ma ricorrentemente mi si ripropone alla mente la gigantesca farfalla che di notte vendica le vittime del ragazzino collezionista :fear:

esiste vero? che racconto è?


  • 0

In realtà secondo me John Lurie non aveva tante cose da dire... ma molto belle


#13 Earl Bassett

    se ci dice bene finiamo nella merda

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Inviato 22 gennaio 2019 - 21:00

Sono desolato ma non mi risultano farfalle giganti nella narrativa di Lovecraft...
  • 0

#14 Reynard

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Inviato 22 gennaio 2019 - 21:02

Non ti resta che aspettare il lento disvelarsi della classifica...

 

La rivelazione finale ci porterà alla follia ed all'oblio in un abisso di orrore senza fine.

 

Tipo una maratona di Dawson's Creek, per dire.

 

 

Cagate a parte, l'ho letto un bel po' verso la fine del liceo. Poi l'ho tralasciato, di tanto in tanto mi riprometto di riprenderlo in mano (vorrei leggere tutti i miti di Cthulhu in ordine, prima o poi), ma rimando sempre.

Tra i racconti preferiti "L'orrore di Dunwich". 


  • 2
La firma perfetta dev'essere interessante, divertente, caustica, profonda, personale, di un personaggio famoso, di un personaggio che significa qualcosa per noi, riconoscibile, non scontata, condivisibile, politicamente corretta, controcorrente, ironica, mostrare fragilità, mostrare durezza, di Woody Allen, di chiunque tranne Woody Allen, corposa, agile, ambiziosa, esperienzata, fluente in inglese tedesco e spagnolo, dotata di attitudini imprenditoriali, orientata alla crescita professionale, militassolta, automunita, astenersi perditempo.

#15 maladiez

    Kosmische express courier

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Inviato 22 gennaio 2019 - 21:45

C'è stato un periodo in cui ero fissatissimo con Lovecraft, comprai tutti i suoi racconti suddivisi in 5 libri editi da Newton mi pare, quello che mi rimase piu' impresso fu Il caso Charles Dexter Ward, uno dei suoi racconti piu' lunghi tra l'altro.


  • 0

"Chi vuol brillare, si metta in ombra"

 

 

Alice: "Quanto tempo è per sempre?"

Bianconiglio: " A volte solo un secondo"


#16 signora di una certa età

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Inviato 22 gennaio 2019 - 22:06

Sono desolato ma non mi risultano farfalle giganti nella narrativa di Lovecraft...


Ma sul serio? Neanche un racconto breve? Ma di chi era allora?
  • 0

In realtà secondo me John Lurie non aveva tante cose da dire... ma molto belle


#17 Earl Bassett

    se ci dice bene finiamo nella merda

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Inviato 22 gennaio 2019 - 22:13

Forse era Mothra, l'avrà vista in un film di Godzilla.
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#18 signora di una certa età

    old signorona

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Inviato 22 gennaio 2019 - 22:20

:( dai
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In realtà secondo me John Lurie non aveva tante cose da dire... ma molto belle


#19 Earl Bassett

    se ci dice bene finiamo nella merda

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Inviato 22 gennaio 2019 - 22:35

Non saprei veramente, ho una discreta conoscenza della letteratura fantastica ma la trama non mi dice assolutamente nulla, potrebbe essere un racconto contenuto in qualche Cthulhu Antology, opere di altri autori ispirate all'universo lovecraftiano, ce n'è una marea.


  • 0

#20 atlas

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Inviato 23 gennaio 2019 - 04:26

bello tra l'altro il testo di houellebecq sul nostro (mostro?) - "h.p. lovecraft: contro il mondo, contro la vita": a mio avviso, un ottimo grimaldello interpretativo. 


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il faut se radicaliser. 


#21 Earl Bassett

    se ci dice bene finiamo nella merda

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Inviato 23 gennaio 2019 - 08:10

Libro consigliatissimo.


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#22 Merlo

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Inviato 23 gennaio 2019 - 10:22

The Man hai letto le opere di Alan Moore ispirate al Nostro?

 

The Courtyard e Neonomicon li consiglio a tutti, Providence è una figata ma è più per i geek di HPL (come me).

 

Edit - fondamentale questo blog


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"Non è bello ciò che è bello, ma è bello ciò che piace"


#23 Earl Bassett

    se ci dice bene finiamo nella merda

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Inviato 23 gennaio 2019 - 10:32

Ancora no, le copertine di Providence in particolare mi piacciono molto però, si vede che c'è dietro un grande conoscitore dell'opera del nostro.


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#24 Earl Bassett

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Inviato 23 gennaio 2019 - 10:58

19 - I CARI ESTINTI (The Loved Dead) 1923 con Clifford M. Eddy

 

Come scrive giustamente Giuseppe Lippi uno dei motivi del fascino imperituro di Lovecraft è il suo essere un pervert letterario, ma è un pervert lucido, consapevole, quasi scientifico, nel suo approccio non c’è mai traccia ne del puerile tentativo di épater le bourgeois di tanta letteratura scandalistica ne della facile immedesimazione che regala brividi precostituiti, e quando questa c’è è sempre comunque con l’anormale, il demoniaco, il non umano. Cari Estinti, storia di un serial killer necrofilo narrata in prima persona e scritto in collaborazione con Clifford M. Eddy, è il racconto in cui l’autore affronta in maniera più esplicita uno dei suoi temi ricorrenti: l’amore per la morte. Il racconto, pubblicato su Weird Tales, costò il sequestro della rivista in diversi stati americani e per un pezzo il direttore Wright non accettò più lavori di Lovecraft.

 

18 - L'ILLUSTRAZIONE NELLA CASA (The Picture in the House) 1920

 

narratio_regionum_indicarum_per_hispanos

 

È il primo racconto di Lovecraft dove viene citata Arkham e il fiume Miskatonic, non è però una storia di entità ultraterrene ma un piccolo gioiello di suspense, Lovecraft prima  culla il lettore in una illusoria sicurezza per poi finirlo in un crescendo che non lascia scampo. Esempio perfetto di New England Gothic, ispirato forse a Hawthorne ma con una marcia in più del suo illustre predecessore perché il nostro non ha complessi intellettuali e remore morali, anzi si compiace abbastanza chiaramente della decadenza e delle perversioni della sua patria di origine.


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#25 paloz

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Inviato 23 gennaio 2019 - 11:40

Scrittore che purtroppo ho avuto il piacere di leggere solo in italiano qua e là – da qualche anno ho l'integrale in volume unico della Newton.

Letto due volte "Le montagne della follia" e per me sinora rimane la sua opera più convincente: la prima volta fu per imprinting, la seconda mi sono reso conto che era effettivamente una narrazione dell'orrido vivida ed efficace come poche.

 

I racconti sono godibili ma mi sembra che sfruttino sempre lo stesso canovaccio: tot anni fa al protagonista è successa una cosa che fatica persino a riportare per iscritto, ma che che si trova costretto a fare per giustificare la perdita della sua salute mentale. Eccetera, eccetera.

Comunque penso sia l'unico scrittore di genere che posso sopportare, a piccole dosi.


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esoteros

 

I have spoken softly, gone my ways softly, all my days, as behoves one who has nothing to say, nowhere to go, and so nothing to gain by being seen or heard.

 

(Samuel Beckett, Malone Dies)


#26 100000

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Inviato 23 gennaio 2019 - 11:57

Mi sembra tu sminuisca un po' troppo i racconti, criticando più l'impostazione o cornice che il loro contenuto.
Detto che poi, per quanto ricorrente, non mi sembra che la struttura sia sempre sempre quella (Randolph Carter?).
Comunque forse Le montagne della follia anche il mio preferito, ma è davvero troppo tempo che non leggo niente di Lovecraft.


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#27 Earl Bassett

    se ci dice bene finiamo nella merda

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Inviato 23 gennaio 2019 - 14:34

17- L'ESTRANEO (The Outsider) 1926

Piccolo racconto profondamente Poe-tico e lunare, è una dichiarazione di intenti e una rinuncia, Lovecraft ha capito che per la società e la letteratura rimarrà sempre un outsider.


16- HERBERT WEST, RIANIMATORE (Herbert West, re-animator) 1922

Herbert_West.png

Commissionato dalla rivista Home Brew e scritto secondo le regole stringenti del racconto a puntate, imposizioni che Lovecraft detestava, è per contro uno dei racconti tematicamente più liberi e scatenati del solitario di Providence.
Il modello è ovviamente Frankestein ma allo studioso romantico e pieno di dubbi della Shelley Lovecraft contrappone una specie di medico nazista antelitteram, psicopatico e criminale, la cui unica preoccupazione è procurarsi soggetti sempre più freschi per i suoi esperimenti, anche perché se quello si accontentava di resuscitare un’unica creatura il buon Herbert West riporta alla vita intere legioni di non morti che, ovviamente, invece di discettare di filosofia in tono compito hanno come massima aspirazione quella di banchettare con una succulenta razione di carne umana.
Un racconto potente, percorso da una vena di follia cupa e sardonica, lo scrittore comincia a pigiare l’acceleratore dopo poche pagine e non lo molla più sino alla fine, in un’escalation orripilante e grottesca che non ha forse eguali nella sua produzione.
Molti i momenti di orrore puro, cito tra tutti la scena, memorabile, quando svegliato da un sommesso raspare alla porta il nostro medico si ritrova davanti uno dei suoi ritornanti insanguinato e coperto di fango che pasteggia allegramente con quel che resta di un bambino.
George A. Romero, che NON ha inventato gli zombi dementi e cannibali, sentitamente ringrazia.
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#28 corrigan

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Inviato 23 gennaio 2019 - 14:42

bellissimissimo questo. più in là scriverò anche io qualcosa sulle mie preferite. gran topic, necessario.


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#29 Reynard

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Inviato 23 gennaio 2019 - 14:47

17- L'ESTRANEO (The Outsider) 1926

 

Piccolo racconto profondamente Poetico e lunare, è una dichiarazione di intenti e una rinuncia, Lovecraft ha capito che per la società e la letteratura rimarrà sempre un outsider.

 

 

 

 

Bellissimo anche questo


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La firma perfetta dev'essere interessante, divertente, caustica, profonda, personale, di un personaggio famoso, di un personaggio che significa qualcosa per noi, riconoscibile, non scontata, condivisibile, politicamente corretta, controcorrente, ironica, mostrare fragilità, mostrare durezza, di Woody Allen, di chiunque tranne Woody Allen, corposa, agile, ambiziosa, esperienzata, fluente in inglese tedesco e spagnolo, dotata di attitudini imprenditoriali, orientata alla crescita professionale, militassolta, automunita, astenersi perditempo.

#30 Earl Bassett

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Inviato 23 gennaio 2019 - 16:23

15 - LA CHIAVE D'ARGENTO (The Silver Key) 1926

     - ATTRAVERSO LE PORTE DELLA CHIAVE D'ARGENTO (Through the gates of the Silver Key) 1932 con Edgar Hoffman Price      

 

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Sono due importanti racconti che ruotano intorno a Randolph Carter e al mondo dei sogni che sarà protagonista del romanzo La Ricerca onirica dello sconosciuto Kadath, il primo ne è in pratica un prologo, il secondo un epilogo.

La prima parte de La Chiave d'Argento è importantissima anche perché mette nero su bianco la filosofia lovecraftiana, c’è il rifiuto del mondo e delle sue regole come in The Outsider ma in un’accezione totalmente positiva, anche se a prima vista la sua potrebbe sembrare una rinuncia in realtà questa volta l'eroe lovecraftiano si oppone e mette in atto una resistenza attiva all'insensatezza della vita e della società. 

Altrettanto importante il secondo racconto, è la conclusione del ciclo di Randolph Carter, ci viene infatti svelato il destino dell’alter ego lovecraftiano per eccelenza, in pratica si è trasformato in un tapiro interstellare, come dicevo uno dei motivi del fascino dello scrittore di Providence è quello di essere un pervert letterario ma non sottovaluterei nemmeno il fatto che fosse più prosaicamente fuori come un balcone asd

 

 


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#31 atlas

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Inviato 23 gennaio 2019 - 21:38

17- L'ESTRANEO (The Outsider) 1926
 
Piccolo racconto profondamente Poetico e lunare, è una dichiarazione di intenti e una rinuncia, Lovecraft ha capito che per la società e la letteratura rimarrà sempre un outsider.


questo è il Lovecraft che adoro, vale a dire quei racconti dai quale emerge nitidamente ed esplicitamente l'autoritratto dell'autore. va da sé, il vertice è "the shadow over innsmouth".
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#32 debaser

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Inviato 23 gennaio 2019 - 22:20

17- L'ESTRANEO (The Outsider) 1926

Piccolo racconto profondamente Poetico e lunare, è una dichiarazione di intenti e una rinuncia, Lovecraft ha capito che per la società e la letteratura rimarrà sempre un outsider.


16- HERBERT WEST, RIANIMATORE (Herbert West, re-animator) 1922

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Commissionato dalla rivista Home Brew e scritto secondo le regole stringenti del racconto a puntate, imposizioni che Lovecraft detestava, è per contro uno dei racconti tematicamente più liberi e scatenati del solitario di Providence.
Il modello è ovviamente Frankestein ma allo studioso romantico e pieno di dubbi della Shelley Lovecraft contrappone una specie di medico nazista antelitteram, psicopatico e criminale, la cui unica preoccupazione è procurarsi soggetti sempre più freschi per i suoi esperimenti, anche perché se quello si accontentava di resuscitare un’unica creatura il buon Herbert West riporta alla vita intere legioni di non morti che, ovviamente, invece di discettare di filosofia in tono compito hanno come massima aspirazione quella di procurarsi una succulenta razione di carne umana.
Un racconto potente, percorso da una vena di follia cupa e sardonica, lo scrittore comincia a pigiare l’acceleratore dopo poche pagine e non lo molla più sino alla fine, in un’escalation orripilante e grottesca che non ha forse eguali nella sua produzione.
Molti i momenti di orrore puro, cito tra tutti la scena, memorabile, quando svegliato da un sommesso raspare alla porta il nostro medico si ritrova davanti uno dei suoi ritornanti insanguinato e coperto di fango che pasteggia allegramente con quel che resta di un bambino.
George A. Romero, che NON ha inventato gli zombi dementi e cannibali, sentitamente ringrazia.


Ovviamente anche il film è un capolavoro
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Codeste ambiguità, ridondanze e deficienze ricordano quelle che il dottor Franz Kuhn attribuisce a un'enciclopedia cinese che s'intitola Emporio celeste di conoscimenti benevoli. Nelle sue remote pagine è scritto che gli animali si dividono in (a) appartenenti all'Imperatore, (b) imbalsamati, c) ammaestrati, (d) lattonzoli, (e) sirene, (f) favolosi, (g) cani randagi, (h) inclusi in questa classificazione, (i) che s'agitano come pazzi, (j) innumerevoli, (k) disegnati con un pennello finissimo di pelo di cammello, (l) eccetera, (m) che hanno rotto il vaso, (n) che da lontano sembrano mosche.
 
non si dice, non si scrive solamente si favoleggia


#33 nobody

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Inviato 24 gennaio 2019 - 08:22

"Il colore venuto dallo spazio" è qualcosa di meraviglioso, forse il mio preferito, anche se è una scelta ardua...


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#34 Earl Bassett

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Inviato 24 gennaio 2019 - 08:27

Il colore venuto dallo spazio, la maschera di Innsmouth, l'orrore di Dunwich, tutta roba che fa parte di quelli che Houellebecq chiama i "grandi testi", e sicuramente nella mia classifica non li vedrete tanto presto.


  • 3

#35 Merlo

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Inviato 24 gennaio 2019 - 08:54

"Il colore venuto dallo spazio" è qualcosa di meraviglioso, forse il mio preferito, anche se è una scelta ardua...

 

Pare che ne uscirà un nuovo adattamento cinematografico con protagonista Nicolas Cage

 

https://www.projectn...o-dallo-spazio/


  • 0

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#36 corrigan

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Inviato 24 gennaio 2019 - 09:17

"Il colore venuto dallo spazio" 

non so se si tratti del suo miglior racconto, ma di sicuro è il più opprimente, lascia proprio un orribile sensazione di malessere addosso.


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#37 Earl Bassett

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Inviato 24 gennaio 2019 - 09:30

Diciamo che dal 1926, anno del Richiamo di Cthulhu, Lovecraft non sbaglia praticamente più un colpo.

L'unico racconto "minore" è il comunque splendido L'Abitatore del Buio, tra l'altro in una lettera a Robert Bloch dice di averne scritti e stracciati una decina di decisamente migliori, a quanto sembra il perfezionismo lovecraftiano, acuito dal rifiuto ricevuto per Alle Montagne della Follia, ci ha privato di un bel po' di grande letteratura.


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#38 Earl Bassett

    se ci dice bene finiamo nella merda

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Inviato 24 gennaio 2019 - 10:35

14- I RATTI NEI MURI (The Rats in the Walls) 1924

 

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L'ultima e la più perfetta delle ghost-stories inglesi di Lovecraft, da qui in avanti il suo interesse sarà quasi unicamente nella creazione del suo personale New England da incubo.

Il nostro dimostra ormai di padroneggiare con estrema perizia tutti gli strumenti del racconto horror, del resto tra gli autori della prima metà del secolo,vedere anche il suo fondamentale saggio Supernatural Horror in Literature composto proprio in questi anni, non è solo il più dotato ma anche il più preparato e consapevole.

In questo caso abbiamo echi di Hodgson e Machen più un pizzico di M.R.James ma la rivelazione cannibalica finale è prettamente lovecraftiana che ci mette per sovrappiù pure una comparsata del vecchio Nyarlathotep.


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#39 nobody

    Groupie

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Inviato 24 gennaio 2019 - 10:39

 

"Il colore venuto dallo spazio" 

non so se si tratti del suo miglior racconto, ma di sicuro è il più opprimente, lascia proprio un orribile sensazione di malessere addosso.

 

 

Sì, esattamente...


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#40 100000

    Enciclopedista

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Inviato 24 gennaio 2019 - 10:47

Bello I ratti nei muri, me lo ricordo molto vividamente.

Questa carrellata sta facendo riemergere un sacco di trame e dettagli che avevo sepolto nella memoria, grazie The Man.


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#41 Earl Bassett

    se ci dice bene finiamo nella merda

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Inviato 24 gennaio 2019 - 10:55

Di niente, è un piacere.


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#42 Mr telefax

    dendrite

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Inviato 24 gennaio 2019 - 16:42

Il colore venuto dallo spazio, la maschera di Innsmouth, l'orrore di Dunwich, tutta roba che fa parte di quelli che Houellebecq chiama i "grandi testi", e sicuramente nella mia classifica non li vedrete tanto presto.

 

Io metto "il colore..." al 4° posto, e al 3° ci metto Il richiamo di Cthulhu. poi la Maschera, e poi al primo posto tra i racconti immortali di HPL, immortali di quelli in cui la morte stessa può morire, il supremo Orrore di Dunwich.

 

La notazione più bella a proposito della cosmogonia Lovercraftiana l'ho letta in una raccolta Mondadori di qualche tempo fa (25-30 anni fa): nella prefazione si legge che il vero colpo di genio di HPL è stato di descrivere gli alieni con cui si confrontano gli umani non come i marziani, ma come gli dei dei marziani.  Sono entità che dominano sull'uomo (=hanno dominato, e sono in attesa di tornare), ma anche sulle forme di vita di altri pianeti. E ancora, la descrizione di Azathoth, il dio degli dei, come un caos abnorme, cieco e idiota che bestemmia e gorgoglia al centro dell'infinità, la dice lunga sull'ottimismo cosmico di Lovercraft.

 

Un autore con una capacità immaginativa che ha del superlativo.


  • 1
I personaggi e i fatti narrati sono immaginari, è autentica invece la realtà sociale e ambientale che li produce

#43 Earl Bassett

    se ci dice bene finiamo nella merda

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Inviato 25 gennaio 2019 - 09:39

13 - L'OMBRA CALATA DAL TEMPO (The Shadow out of Time) 1935

 

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Perché L'ombra calata dal tempo così  indietro in classifica? Perché da qui in poi son tutti capolavori e perché pur trattandosi di un testo importante se non fondamentale nel canone lovecraftiano, mi sembra tra le sue ultime opere anche quella più macchinosa e squilibrata (non per nulla fu utilizzato dal critico ameriano Edmund Wilson per la sua celebre stroncatura di Lovecraft e di tutto il movimento weird, con La Maschera di Innsmouth o l’Orrore di Dunwich avrebbe sicuramente avuto un compito più difficile) e se la prima parte ambientata a Arkham fila alla grande la seconda parte australiana ha qua e là il sapore del già visto.

Detto questo rimane un grande racconto di fantascienza macabra, un genere che Lovecraft frequenta con sempre maggiore convinzione negli ultimi anni, ricco di idee innovative e geniali, è anche probabilmente il tentativo massimo dell’autore di razionalizzare il suo immaginario e anche quello dove la sua programmatica rinuncia all’antropocentrismo è più evidente, e alla fine quello che si perde in fascino e atmosfera lo si guadagna in puro piacere intellettuale e teorico.


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#44 wild horse

    Classic Rocker

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Inviato 25 gennaio 2019 - 09:43

Grande thread The Man ma per carità cambia titolo perché io ci sono capitato per caso e non credo di essere l'unico


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#45 Earl Bassett

    se ci dice bene finiamo nella merda

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Inviato 25 gennaio 2019 - 09:44

E' un thread per pochi iniziati...


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#46 Earl Bassett

    se ci dice bene finiamo nella merda

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Inviato 25 gennaio 2019 - 10:28

12 - LA RICERCA ONIRICA DELLO SCONOSCIUTO KADATH (The Dream-Quest of the Unknown Kadath) 1927

 

2012-02-13-dreammap-color-small.jpg

 

E’ la summa del Lovecraft onirico e il vertice del ciclo di Randolph Carter, si tratta del titanico tentativo dell’autore di mettere su carta i mondi che frequenta quando la coscienza lo abbandona, è un’avventura picaresca, un guazzabuglio, un helzapoppin di creature e luoghi meravigliosi, un’opera scentrata, frammentaria, insensata ma anche supremamente affascinante, c’è più genuino fantasy in una pagina del Kadath che in interi romanzi canonici del genere.


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#47 Earl Bassett

    se ci dice bene finiamo nella merda

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Inviato 25 gennaio 2019 - 11:16

11- L'ABITATORE DEL BUIO (The Haunter of the Dark) 1936

 

The_Haunter_of_the_Dark_by_Ern%C5%91_Juh

 

E' cosa nota che l'ultimo racconto di HPL sia nato come divertita risposta a uno speculare scritto del suo pupillo Robert Bloch

Si tratta quindi di uno "scherzo", un divertissement di alto livello, in pratica Lovecraft tira fuori tutti gli strumenti della sua arte, Providence, le antiche leggende, Nyarlathotep, il Necronomicon e gli altri pseudolibri inventati dai suoi sodali , ci aggiunge la felicissima intuizione del trapezoedro lucente e per l'ultima volta evoca il suo terribile universo, un'evocazione quanto mai riuscita, quasi leggera, anche divertente perché purgata dall'urgenza teorica delle sue opere maggiori.

Che l'ateo e razionalista Lovecraft fosse in realtà uno stregone come sostengono alcuni suoi esegeti? No, ma di sicuro è stato uno dei più grandi illusionisti della storia della letteratura.


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#48 reallytongues

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Inviato 25 gennaio 2019 - 14:21

Man, avevo preso in biblioteca una raccolta di racconti con Lovecraft e altri autori del genere. C'era un autore di cui non ricordo il nome molto bravo. Ero convinto che fosse Smith ma...
Conosci raccolta del genere?
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Caro sig. Bernardus...

Scontro tra Titanic

"Echheccazzo gdo cresciuto che nin sei altro."<p>

#49 Earl Bassett

    se ci dice bene finiamo nella merda

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Inviato 25 gennaio 2019 - 14:25

Ce ne sono diverse, dimmi la trama e vedo se mi dice qualcosa.


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#50 reallytongues

    Pietra MIliare

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Inviato 25 gennaio 2019 - 14:31

Malinconico, cieli azzurri invernali, non particolarmente cupo o malefico. nnon ricordo altro.
Vent'anni fa lo lessi.
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Caro sig. Bernardus...

Scontro tra Titanic

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