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Tre Volti (Panahi, 2018)


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#1 MilleLire

    IL MORALIZZATORE

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Inviato 08 dicembre 2018 - 09:45

Tre volti non-volti, tre donne, tre generazioni.

coverXL_trevolti.jpg

Ancora una volta Panahi riesce a trasmettere un messaggio di profondissimo disagio sociale in maniera tanto semplice quanto efficace sulla condizione della donna nell’Iran post-rivoluzione. Se con il precedente, splendido “Taxi Teheran” ci ha mostrato l’anima contraddittoria della più cosmopolita città del paese, stavolta ci porta nelle viscere profonde della sua terra, dove tra paesaggi rupestri e montagne aspre e bellissime l’arretratezza culturale e i retaggi maschilisti ancora soffocano ogni pensiero libero o fuori dagli schemi. Magistrale la scelta di raccontare, attraverso tre volti-non volti la storia di chi vuole emergere (la ragazzina), chi ce l’ha fatta (Behnaz Jafari nel ruolo di se stessa, che porta comunque addosso i segni della fatica provata), e chi invece si è arreso. Il “volto” dell’anziana artista auto-esiliatasi da una società che ripudia non viene mai inquadrato ma è il più presente, intenso e rappresentativo di un sistema di valori completamente sballato: memorabili i pochi fotogrammi in cui il regista mostra le tre anime riunite in una sola nel ballo liberatorio: tre ombre nascoste nella notte che si muovono all’unisono sulle note di una musica popolare iraniana. Un film profondamente femminile in cui il regista si mette volutamente ai margini, lasciando guidare la storia e l’evoluzione delle cose all’istinto illuminato della splendida protagonista. Un viaggio introspettivo e sofferto dal sapore liberatorio e catartico che lancia un messaggio di speranza attraverso inquadrature soggettive e carrellate dal finestrino di un fuoristrada che consentono la perfetta immedesimazione dello spettatore nelle vicende di un paese fuori dal tempo; un paese in cui chi vuole emergere o ha un pensiero difforme dagli stereotipi imposti viene visto come “una testa vuota”. Un messaggio politico, sociale e antropologico che urla dal silenzio della soffertissima compostezza del regista, Mr Panahi.

EDIT: mi scusino mods, c'è la recensione, non l'avevo vista:

http://www.ondacinem.../tre-volti.html
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#2 kristofferson

    Giù la testa, coglioni

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Inviato 28 gennaio 2019 - 16:42

Piaciuto molto anche a me, come mi era piaciuto parecchio anche Taxi Teheran. Questo Panahi per me fa un cinema incredibile, direi anzi proprio unico a livello mondiale: in clandestinità e con una telecamerina digitale riesce a trasformare la mancanza di mezzi e di libertà in forza espressiva facendo sia un discorso sulle possibilità del cinema che a sintetizzare tutte le contraddizioni e la complessità di una paese come l’Iran, da un lato incredibilmente ospitale ma dall'altro ancora preda di retaggi antichissimi. Proprio bravo. Recensione di Ondacinema fin troppo stitica.


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