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Anna Calvi - Hunter [2018]


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25 replies to this topic

#1 Tom

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Inviato 04 settembre 2018 - 15:58

anna-calvi-hunter-e1535613385465.jpg

 

2018 Anna Calvi HUNTER

 

Apro e scrivo a caldo dopo solo un paio d'ascolti, che poi mi passa la voglia.

 

Per quanti mi fossero piaciuti i due dischi precedenti (l'esordio resta uno dei miei pochi istant classic del decennio) non posso dire che fossi in trepida attesa di questo terzo album. La sua immagine mi e' andata un po' fuori fuoco, ultimamente. Un po' perche' cinque anni di attesa per un terzo album sono tanti e forse troppi, un po' perche' i due pur bei singoli sono stati corredati da video brutti e pallosi, un po' perche' tempo fa ho fatto l'errore di seguirla su facebook, dove l'ho trovata un pelo noiosa. Ma probabilmente tutti siamo noiosi su fb. E poi perche' in questo periodo sono nervoso e scazzato, ascolto poca roba e la ascolto male.

 

Ma, se c'ho aperto il topic, ovvio che l'album e' bello ed esaltante e che mi e' piaciuto e mi sta esaltando.

Disco da Sadoma e Camorra, pieno di sensualismo e peccatismo. Lei e' un angioletto poco angelico che se si e' bevuta fin troppi infusi del morto caldo Bowie (la title track e' un chiaro omaggio), lo corregge con litri di veleno alla chissa' quanto in salute Siouxsie, lo spezia con il fantasma della Callas e come mestolo usa una chitarra che sembra strappata dalle mani morte del mortissimo Jeff Buckley. E infine - forse ricordandosi che in fondo la sua terra sarebbe anche quella dei Led Zeppelin, non solo delle new wave e del pop piu' poppettoso - suona il tutto con un'energia e una voglia di spaccare il culo semi-commovente. Qui e la' forse esagerando in chitarronate e operistate, o forse no, e comunque chissenefrega.

 

Ennesimo esempio, se ce ne fosse ancora bisogno, che ormai quel poco che resta del 11849384-i-love-rock.jpg e' in mano a un mucchietto selvaggio di bad girl... che poi, "girl": ce n'ha 38, la Annina qui. 


  • 8

#2 floods

    l'utente main$tream

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Inviato 04 settembre 2018 - 16:00

Ti è piaciuta Swimming Pool? A me così tanto non ho quasi vogli di riascoltare il resto asd


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#3 Tom

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Inviato 04 settembre 2018 - 16:05

Chiaramente uno dei pezzi migliori.


  • 1

#4 Mr telefax

    dendrite

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Inviato 04 settembre 2018 - 16:56

Da estimatore del primo disco, devo dire che un primo ascolto di qualche brano (Swimming Pool, Away) mi ha lasciato un po' così, canzoni di livello ma nessuna novità. Meglio Wish, con un inizio vagamente profumato di Suicide e un ritmo noir più nelle corde della nostra. Comunque poca voglia di approfondire per il momento, anche se non si stronca niente (e ci mancherebbe).

 

p.s. cercando sulla rete il primo risultato di Hunter è la recensione di SpazioRock, clone malriuscito di OR. Roba da matti, me ne ero completamente dimenticato


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I personaggi e i fatti narrati sono immaginari, è autentica invece la realtà sociale e ambientale che li produce

#5 Edgewalker

    The storm is upon us

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Inviato 04 settembre 2018 - 20:02

 

Qui e la' forse esagerando in chitarronate e operistate

 

Si ecco, giusto questo, che mi aveva perplesso anche in sede live qualche anno fa [dove certe canzoni le chiudeva manco fossero Back In Black; ricordo pure una cover di Foxy Lady]. Le operistate pure al terzo album da un lato mi sembrano una cosa da one trick pony messo alle strette, però dall'altro, visto che nonostante i paragoni a PJ Harvey, come la Calvi cè solo la Calvi, mi hanno anche fatto piacere. Nulla è cambiato, anzi forse quasi in meglio rispetto al secondo. Ovviamente si fa un lauto banchetto di tutte le Snail Mail e Angel Olsen del caso [ma rispetto a loro ha la sfiga di non stare nel circoletto giusto, probabilmente in quanto british].


  • 0

The core principle of freedom
Is the only notion to obey


#6 lazlotoz

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Inviato 04 settembre 2018 - 20:24

Me n'ero dimenticato pure io di questo disco. Messo su questa sera. Direi ottimo. 

Hai ragione Tom, sulle donne. Forse non solo sul ruok... Ultimamente ascolto un sacco di donne super brave! 

 

 

[modalità genitore ondarock]

Mia figlia al secondo pezzo ha detto: "questa è bravissima! chi è?"

E il fatto è che da un paio di settimane quando metto musica in casa lei vuole solo sentire JoanAsPolicewoman, quindi il disco della Calvi è approvato dalla famiglia Lazlo, e sappiate che ora mi tocca ascoltarlo tutti i giorni costantemente. Fino alla prossima fissa della nanetta.

[/modalità genitore ondarock]


  • 2

#7 Tom

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Inviato 04 settembre 2018 - 21:40

La Calvi "copiona" di PJ Harey era un'accusa molto gettonata all'inizio, anche su questo forum, ma mi pare che l'argomento sia ormai decaduto. L'ho sempre trovata una questione piuttosto noiosa, anche se il timbro della voce e' molto simile e i generi frequentati sono quelli. Poi l'approccio e' molto diverso e personalmente non mi viene troppo da paragonarle, se non indirettamente (tipo che sono chiaramente influenzate da Nick Cave, con cui hanno infatti collaborato entrambe), ma non mi pare neanche questa gran forzatura farlo.


  • 0

#8 Claudio

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Inviato 04 settembre 2018 - 23:02

Claudio secondo me stravede pure per questa Calvi (della Von Hausswolff parlava benissimo), mi pare un appassionato di queste robe

 

Il primo mi era piaciuto molto, il secondo decisamente meno, ora sono curioso di sentire questo. L'avevo vista anche dal vivo e mi aveva impressionato.

Von Hausswolff per me resta una delle certezze dell'anno.


  • 0

#9 MilleLire

    IL MORALIZZATORE

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Inviato 04 settembre 2018 - 23:15

Dal vivo è davvero brava e bizzarra: colpisce tantissimo questa voce profonda e sensuale in un corpicino così piccolo che fa fatica perfino a tenere in mano la chitarra. Ha talento, grinta e fascino. La copertina di questo disco invece è pessima, espressione da consumata cacciatrice troppo esplicita, che ne annulla completamente l'appeal erotico
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#10 Tom

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Inviato 05 settembre 2018 - 00:12

:monk: Lassigue, niente  postaggio compulsivo nei miei topic, per piacere.  :monk:
 
La questione che si diceva della Von Hausswolff (che comunque non mi dispiace alla fine) e' un discorso di eventuale scarto tra premesse e risultato: la ricerca di una musica che vuole essere dark, arcana e in qualche modo sperimentale, che va a cozzare contro certi suoni troppo laccati e certe convenzioni un po' facili.
Nel melo-rock della Calvi l'approccio glam, aggressivo e da stadio, con relativi ipotizzabili stereotipi, fa parte delle premesse iniziali della proposta (c'e' pure molto Springsteen nel suo crogiolo), quindi non c'e' nessuna discrepanza tra presupposto e conclusione. A meno di non apprezzare per partito preso quell'approccio, ma quello e' un problema dell'ascoltatore non suo.
  • 2

#11 Incidente

    Feudo

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Inviato 05 settembre 2018 - 08:02

Se vi sono piaciute tutte queste femmine, io dico che vi dovete ascoltare la Joseph, di gran lunga la migliore quest'anno: http://www.ondarock....kethewantis.htm

 

A me, onestamente, quello della Calvi è piaciuto, ma con tanta moderazione. A tratti lo trovo proprio prolisso, come se Annina cerchi continuamente una tensione, ma che una volta trovata, pur facendo di tutto per non perderla, non riesca a mantenerla. Insomma, non mi arriva come vorrebbe. L'unico pezzo bello bello per me è proprio "Swimming Pool". 


  • -1

#12 lazlotoz

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Inviato 05 settembre 2018 - 09:47

Lassi, seguo in parte il tuo discorso (non conosco affatto la Von Hausswolff ), ma mi incuriosisce quello che dici su PJHarvey e Nick Cave che invece conosco bene. 

Perché sono eleganti prima e non dopo?

 

Nick Cave mi pare lo sia sempre stato, dici bene anche quando faceva un gran casino ed era strafatto. Ma ora, da vecchio, quell'eleganza lì mi pare talmente evidente che non capisco come tu possa non vederla (poi ovvio può farti cacare). 

La Harvey pure, ha classe e delicatezza (non so usare le parole giuste) anche ora che fa un po' l'intellettuale. Gli ultimi due dischi li trovo raffinati, e dal vivo esce molto fuori quell'aspetto lì.

 

(scusa Tom se intervengo anche io qui asd)


  • 0

#13 Tom

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Inviato 05 settembre 2018 - 09:59

se vuoi rispondimi in pensieri liberi o in bacheca così non "sporchiamo" questo topic; altrimenti tu scrivi qua e io ti rispondo di là asd


Continua pure qua, su quello che ti pare, solo non mettermi tre post di seguito.

Comunque ci stiamo incartando sulla questione del rUock, da stadio o meno, distinzione che non mi pare avere piu' senso nel 2018.
Come artisti e gruppi ben piu' classicamente indie di lei, la Calvi riprende alcune cose da quel tipo di immaginario kitsch, ma alla fine per modi e toni resta una classica cantautrice rock appartenente agli ambienti alternativi, sia come tipo di attitudine musicale, sia come personalita' quantomeno ombrosa, sia per il limitato successo discografico. Anche se sicuramente non le dispiacerebbe vendere di piu', come la consimile St. Vincent che forse hai sentito nominare.

Il suo e' un rock volutamente artefatto e cinematografico, da "vecchie dive del noir". La pulizia sonora e quel tanto di calcolato che c'e' nei sui album sono anche quelli del jazz femminile, l'approccio melo' e diretto e' anche quello di una Edith Piaf, l'enfasi e' anche quella delle cantanti d'opera. E' insomma anche un personaggio dal sapore "antico", o per lo meno cerca di esserlo.

Tra l'altro anni fa aveva annunciato che la sua musica futura sarebbe stata molto influenzata dai suoi ascolti operistici e in particolar modo dalla Callas, cosa che mi aveva intrigato, pur non essendo certo un melomane. L'influenza in questo disco si sente, ma piu' come aggiunta che come ossatura delle canzoni, che restano nell'ambito di un collaudato blues-noir. Niente di male, in fondo e' solo al terzo album, ma piacerebbe anche a me sentirla uscire dal suo habitat. Talento per rischiare ne ha.


  • 2

#14 wild horse

    Classic Rocker

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Inviato 05 settembre 2018 - 10:10

ma no continuate qui che é interessante

 

se mettiamo pure questi paletti in rock e dintorni non ci scriverà più nessuno


  • 0

 


#15 Moreno Saporito

    burzumaniaco

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Inviato 05 settembre 2018 - 10:11

ma no continuate qui che é interessante

 

se mettiamo pure questi paletti in rock e dintorni non ci scriverà più nessuno

 

ammazzatevi, ho cancellato tutto

W DIVINE!!!!!


  • 0

 


#16 Tom

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Inviato 05 settembre 2018 - 10:37

asd


  • 1

#17 wild horse

    Classic Rocker

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Inviato 05 settembre 2018 - 10:48

 

ma no continuate qui che é interessante

 

se mettiamo pure questi paletti in rock e dintorni non ci scriverà più nessuno

 

ammazzatevi, ho cancellato tutto

W DIVINE!!!!!

 

 

sei peggio di birillo


  • 1

 


#18 Claudio

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Inviato 05 settembre 2018 - 11:05

Recensione di OndaRock: http://www.ondarock....alvi-hunter.htm


  • 1

#19 Tom

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Inviato 05 settembre 2018 - 20:13

Recensione di OndaRock: http://www.ondarock....alvi-hunter.htm


Il superamento dell’eterna lotta sociale fra i sessi è un fattore oramai acquisito: almeno nei paesi più evoluti, a uomini e donne vengono assicurate le medesime opportunità e salvaguardie. Oggi parte della società contemporanea si muove verso un ulteriore step culturale, rappresentato dal riconoscimento dell’identità di genere (il così detto “gender”), variabile a piacimento, a prescindere dal dato biologico. In musica è un territorio non certo nuovo, dal David Bowie dei primi anni 70 alle recentissime incarnazioni di Fever Ray e St. Vincent è in continuo aumento il numero di artisti schierati in favore del totale interscambio. Anna Calvi non ha mai celato la propria posizione, ma con il nuovo “Hunter” rafforza ancor di più il messaggio, in liriche nelle quali ricorre il tema del corpo, del desiderio, di un’estetica sessuale non necessariamente definita, di un’estetica iper-sensuale sottolineata anche dai videoclip che corredano i singoli fin qui estratti.
 
Ammazza che palle. Per fortuna l'ho ascoltato prima di sapere di cosa parla. ashd 
Ai testi non c'avevo fatto ancora troppo caso, mi sono sembrati piu' genericamente sensualoni che non un noioso manifesto di qualcosa. (Tutti i manifesti sono noiosi.)


  • 2

#20 ucca

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Inviato 05 settembre 2018 - 21:51

sentito qualcosa, mi sembra fico


  • 0

www.crm-music.com

 

Mettere su un gruppo anarcho wave a 40 anni.


#21 Moreno Saporito

    burzumaniaco

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Inviato 13 novembre 2018 - 10:59

forse oggi significa poco, o meglio significa comunque ma le sue produzioni recenti sono meno raggruppabili di un tempo e meno tipizzate, ma alla regia c'è Nick Launay, nemmeno nelle recensioni l'ho letto

 

https://www.discogs....on&type=Credits


  • 0

 


#22 Kerzhakov91

    Born too late

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Inviato 13 novembre 2018 - 11:53

Più che PJ Harvey, in questo nuovo album mi sembra imitare soprattutto Siouxsie Sioux (certi vocalizzi sono praticamente identici). 

 

Buon disco comunque. 


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Firma-Damon-2005.jpg

 

 


#23 Mr. Atomic

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Inviato 23 novembre 2018 - 19:14

Ieri ottimo concerto al Hiroshima! Lei bravissima, ma già si sapeva. Da notare che non ha fatto nessun pezzo dal secondo album, forse a priori bocciata anche da lei stessa. Finale con la cover dei Suicide particolarmente riuscita. 

 

Ecco, pero una cosa che non ho capito era la staticità del pubblico. Nessuno si muoveva, tutti fermi in un posto solo, sembrava assistere ad un concerto di musica classica. Pubblico italiano un po' fesso da questo punto di vista.


  • 0

#24 floods

    l'utente main$tream

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Inviato 23 novembre 2018 - 19:41

Età media 45? In quel caso è comprensibile asd


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RYM enafffffffiiiiooooooooolllll

#25 Mr. Atomic

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Inviato 23 novembre 2018 - 20:00

Età media 45? In quel caso è comprensibile asd

 

più o meno si effettivamente  :lol:


  • 2

#26 vuvu

    الرجل المكرسة لقضية المرأة ويقع في

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Inviato 24 novembre 2018 - 13:39

 Pubblico italiano un po' fesso da questo punto di vista.

 

Pensa che a Bologna nel 2010 al set di Four Tet non si muoveva nessuno (ero con molti utenti amici <3), al massimo qualche testa penzolante in modalità indie. Fu il giorno in cui compresi quanto sia effettivamente diverso il modo di vivere i live anche solo spostandosi in Italia. Ad esempio a Napoli è impossibile trovarsi dinanzi a musica in 4/4 senza che nessuno balli. A meno che sia proprio un set di merda. Certo, quel set di Four Tet non era paragonabile a festini house ma proponeva spesso una cassa più o meno dritta, dura quindi rimanere ingessati per tutto il tempo. Figurarsi per un concerto rock. Figurarsi nella caliente Torino. asd


  • 0

"L'intensità del rumore provoca ostilità, sfinimento, narcisismo, panico e una strana narcosi." (Adam Knieste, cit.)

 

"Deve rimanere solo l'amore per l'arte, questo aprire le gambe e farsi immergere dal soffio celeste dello Spirito." (Simon, cit.)

 

La vita è bella solo a Ibiza (quando non c'è nessuno).





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