Vai al contenuto


Foto
* * * * * 1 Voti

Registi Da Grandi/medie/piccole Speranze Dei Moribondi 10S


  • Please log in to reply
190 replies to this topic

#1 Tom

  • Members
  • StellettaStellettaStellettaStellettaStellettaStellettaStellettaStelletta
  • 15583 Messaggi:

Inviato 12 maggio 2018 - 14:05

*
POPOLARE

I nomi nuovi da tenere d'occhio che hanno esordito in questo decennio agli sgoccioli. Valgono anche quelli che hanno fatto un film prima del 2010. Anche due, via: ma non allargatevi troppo.
 
Io sono il solito grezzone a cui piace la roba di genere coi morti e la violenza, quindi vado per forza quasi solo di registi anglofoni.
 
brawl_in_cell_block_99_fight_scene.png
 
S. Craig Zahler
Colui che mi ha ispirato il topic, copio e incollo quanto scritto stamattina: con due film Zahler ha gia' uno stile peculiare e riconoscibilissimo, a perfetta meta' strada tra cinema d'autore e cinema di genere duro e puro: forse davvero potenzialmente l'unico erede di Tarantino, anche se diversissimo come modi e toni.
2011 Asylum Blackout / The Incident (sceneggiatura) diretto da Alexandre Courtès
2015 Bone Tomahawk
2017 Brawl in Cell Block 99
2018 Dragged Across Concrete
 
screen_shot_2015_01_18_at_11_12_01_am.pn
 
J. C. Chandor
Un talento che pare ispirato per tre film diversissimi tra loro. Tre parabole limpide e potenti su potere, sopravvivenza e violenza. Anche per lui in vista un film su cartelli della droga.
2011 Margin Call 
2013 All Is Lost
2014 A Most Violent Year
2019 Triple Frontier

3813.jpg
 
David Robert Mitchell
Uno che riesce a fare quasi lo stesso (bellissimo) film dirigendo un film sui pigiama party e un horror per me e' per forza di cose un mezzo genio. Attendo la fatidica prova del fatidico terzo film.
2010 The Myth of the American Sleepover
2014 It Follows
2018 Under the Silver Lake
 
The_Raid_Redemption_2011_720p_Bluray_Brm
 
Gareth Evans
Poche balle: il regista di botte del decennio. E che regista. E che botte. "Ovviamente" e' disoccupato da cinque anni e su di lui incombe il rischio del solito cinefumetto del cazzo.
2009 Merantau
2011 The Raid
2013 V/H/S/2, segmento: Safe Haven
2014 The Raid 2: Berandal
 
MONDO_WINDRIVER_1024x1024.jpg
 
Taylor Sheridan
Figura di sceneggiatore la cui personalita' e poetica sopravanza quella dei registi, anche se di nome fanno Villenueve*. Comunque esordio registico in proprio di grande pregio.
2015 Sicario (Denis Villeneuve)
2016 Hell or High Water (David Mackenzie)
2017 Wind River
2018 Sicario: Day of the Soldado (Stefano Sollima)
 
THREE_BILLBOARDS_OUTSIDE_EBBING_MISSOURI
 
Martin McDonagh
Un Guy Ritchie col cervello e un aspirante fratellino Coen adottivo. Anche se poi il film per cui molti lo hanno paragonato ai Coen e' il suo film meno coeniano.
2008 In Bruges
2012 Seven Psychopaths
2017 Three Billboards Outside Ebbing, Missouri
 
Green_Room.jpg
 
Jeremy Saulnier
Il miglior regista horror che non ha ancora diretto un vero horror. L'orrore nei suoi film e' quello di un'America con troppe armi e troppi tribalismi, piena di linee di confine invisibili e fatali. Ispirato: uno dei miei pupilli.
2007 Murder Party
2013 Blue Ruin
2016 Green Room
2018 Hold the Dark
 
hero_EB20111005_REVIEWS111009991_AR.jpg
 
Jeff Nichols
Un solido buon regista di buon solido cinema americano: tanto una volta era normale, tanto ora e' un gioiello che brilla nel fango. L'ultimo non l'ho visto e un po' lo temo, pero'.
2007 Shotgun Stories
2011 Take Shelter
2012 Mud
2016 Midnight Special
2016 Loving
 
ch003.jpg
 
Scott Cooper
Idem come sopra. Buono e solido e con una sua intensita'. Non e' un genio, ma fa i buoni vecchi film di una volta, quando c'erano le mezze stagioni e i giovani avevano rispetto.
2009 Crazy Heart
2013 Out of the Furnace
2015 Black Mass
2017 Hostiles
 
MV5_BMTg1_MTIz_NTcx_N15_BMl5_Ban_Bn_Xk_F
 
Tomm Moore
Solo due film, ma gia' vive di luce propria nell'ambito ultra-omologato dell'animazione dei nostri anni. Attesa per il prossimo "Wolfwalkers".
2009 The Secret of Kells
2014 Song of the Sea
 
amer2.jpg
 
Hélène Cattet, Bruno Forzani
L'ultimo non l'ho ancora visto, ma sulla fiducia sara' una uber-figata come gli altri due: favole psichedeliche che finalmente colorano il grigio cinema europeo tutto cronaca e sociale.
2009 Amer
2013 L'Étrange couleur des larmes de ton corps
2017 Laissez bronzer les cadavres!
 
girl_walks_home_alone_at_night_a_2014_00
 
Ana Lily Amirpour
Giovane iranian-americana che fa film alla Jarmusch sembrando lei stessa un personaggio di un film Jarmusch (il nome e' vero). Molti puntano il dito urlando "hipster"! Io dico "ecchi se ne frega": mi piace.
2014 A Girl Walks Home Alone at Night
2016 The Bad Batch
 
john_wick_skip.png
 
Chad Stahelski, David Leitch
Con tre film - uno insieme e poi uno a testa - hanno fatto gia' scuola, gli action "alla John Wick" sono una piccola moda (effimera?) degli ultimi anni. Leitch > Stahelski, forse. Incombe, ahime', il cinefumetto.
2014 John Wick
2017 John Wick: Chapter 2 (Stahelski)
2017 Atomic Blonde (Leitch)
2018 Deadpool 2 (Leitch)
2019 John Wick: Chapter 3 - Parabellum (Stahelski)
 
godzilla_2014_by_dopepope_dbkjmh1.jpg
 
Gareth Edwards
Si impone con un paio di film come il regista "di mostri" di questi anni e lo prendono per lo SW con forse meno mostri di sempre. Dove pero' si conferma abile a firmare il colossale. Mah, vedremo.
2010 Monsters
2014 Godzilla
2016 Rogue One: A Star Wars Story
 
enemy.jpg
 
*e infine Ello: Denis Villeneuve (i due film giovanili dei 90 non li conto)
Spero non si finira' a parlare solo di lui, pero', piaccia o meno, e' il registone ingombrante di questi anni.
2009 Polytechnique
2010 Incendies
2013 Prisoners
2013 Enemy
2015 Sicario
2016 Arrival
2017 Blade Runner 2049

Esordienti da cui mi aspetto molto:
- Dennis Hauck (Too Late)
- Thomas Napper (Jawbone)
- J.T. Mollner (Outlaws and Angels)
- Robert Eggers [i](The VVitch)


  • 34

#2 piersa

    Megalo-Man

  • Redattore OndaCinema
  • StellettaStellettaStellettaStellettaStellettaStellettaStellettaStellettaStelletta
  • 20498 Messaggi:
  • Location14-16 Fabrizi Nicola e Aldo

Inviato 12 maggio 2018 - 14:33

Prevedo per le prossime ore un sovraccarico di pacchetti più o meno legali in download
asd
  • 2

#3 pooneil

    Enciclopedista

  • Members
  • StellettaStellettaStellettaStellettaStellettaStellettaStelletta
  • 6106 Messaggi:

Inviato 12 maggio 2018 - 14:53

Per ora sarò breve:

 

Derek Cianfrance

David Lowery

Rick Alverson

Zal Batmanglij

Mike Cahill

John Hyams

 

e uscendo dagli stati uniti

Claudio Giovannesi

Xavier Dolan


  • 0

#4 cinemaniaco

    FЯEAK ON A LEASH

  • Members
  • StellettaStellettaStellettaStellettaStellettaStelletta
  • 3916 Messaggi:

Inviato 12 maggio 2018 - 17:02

quello che mi stupisce sempre è l'organizzazione e la memoria di tom. ovviamente sono quasi tutti registi che conosco anche io, ma se qualcuno mi avesse chiesto i nomi dei registi di questi anni avrei balbettato giusto quelli di cui ho visto un film nell'ultimo mese ashd

per cui mi limito a sottoscrivere evans, sheridan, nichols, cooper, stahelski/leitch

poi facendo leva sulle ultime cellule cerebrali funzionanti rimastemi, cito il radicale australiano david michod di cui consiglio soprattutto the rover : https://www.imdb.com...?ref_=nm_knf_i1

sul versante diciamo più mainstream-oriented, se vanno bene e rientrano, citerei peter berg - che si è specializzato nel docudrama alla greengrass /bigelow ma innestandogli steroidi action - e tom ford - arty come un europeo ma pragmatico come un americano

sicuramente ho anche qualche altro nome, ma ora non saprei che dire asd

p.s: ben affleck me lo conti?
  • 0

#5 piersa

    Megalo-Man

  • Redattore OndaCinema
  • StellettaStellettaStellettaStellettaStellettaStellettaStellettaStellettaStelletta
  • 20498 Messaggi:
  • Location14-16 Fabrizi Nicola e Aldo

Inviato 12 maggio 2018 - 17:58

Larrain vi fa schifo e pure Dumont?
  • 2

#6 Tom

  • Members
  • StellettaStellettaStellettaStellettaStellettaStellettaStellettaStelletta
  • 15583 Messaggi:

Inviato 12 maggio 2018 - 18:03

Per ora sarò breve:

 

Derek Cianfrance

David Lowery

Rick Alverson

Zal Batmanglij

Mike Cahill

John Hyams

 

e uscendo dagli stati uniti

Claudio Giovannesi

Xavier Dolan

 

Di Cianfrance mi manca "Come un tuono", non mi dispiace in generale, ma lo trovo un pelo sopravvalutato.

Alverson e Cahill, molto interessati. "Enteraiment' del primo ce l'ho li da vedere da un pezzo.

John Hyams il figlio di Peter? Curioso di saperne qualcosa, visto che mi sembra abbia fatto solo film con Van Damme...

 

quello che mi stupisce sempre è l'organizzazione e la memoria di tom. ovviamente sono quasi tutti registi che conosco anche io, ma se qualcuno mi avesse chiesto i nomi dei registi di questi anni avrei balbettato giusto quelli di cui ho visto un film nell'ultimo mese ashd

per cui mi limito a sottoscrivere evans, sheridan, nichols, cooper, stahelski/leitch

poi facendo leva sulle ultime cellule cerebrali funzionanti rimastemi, cito il radicale australiano david michod di cui consiglio soprattutto the rover : https://www.imdb.com...?ref_=nm_knf_i1

sul versante diciamo più mainstream-oriented, se vanno bene e rientrano, citerei peter berg - che si è specializzato nel docudrama alla greengrass /bigelow ma innestandogli steroidi action - e tom ford - arty come un europeo ma pragmatico come un americano

sicuramente ho anche qualche altro nome, ma ora non saprei che dire asd

p.s: ben affleck me lo conti?

 

Ben Affleck rientra senz'altro, non l'ho citato perche' non volevo fare un listone piu' lungo di quello che gia' e'.

Michôd anche l'ho scartato perche' ho visto solo il bellissimo "The Rover".

 

Peter Berg proprio no, lavora dai 90: anzi, cose ovvie che realizzo solo ora e' il regista del cult "Cose molte cattive", mai collegato a Berg a quel film.

 

david ayer, sollima, bayona, garland, waititi

 

Ayer no dai, tanto come sceneggiatore che come regista era gia' attivo e conosciuto nel decennio scorso: e a conti fatti e' li' che ha brillato piu' che in questo decennio.

 

 

Larrain vi fa schifo e pure Dumont?

 

Dumont e' OT (e mi sta antipaticozzo), Larrain e' IT, ma non ho visto nulla di suo. Parli chi sa. 


  • 0

#7 cinemaniaco

    FЯEAK ON A LEASH

  • Members
  • StellettaStellettaStellettaStellettaStellettaStelletta
  • 3916 Messaggi:

Inviato 12 maggio 2018 - 18:09

i due film di hyams con van damme sono fighi, ne avevo parlato tempo fa. niente che ti aspetteresti da un film con van damme

degli italiani, nonostante tutto, anche per me sollima è IL nome, seppur abbia fatto meglio in tv che al cinema
  • 0

#8 paloz

    Poo-tee-weet?

  • Members
  • StellettaStellettaStellettaStellettaStellettaStellettaStellettaStellettaStelletta
  • 25062 Messaggi:

Inviato 12 maggio 2018 - 19:54

Contribuisco con qualche italiano, non cito necessariamente i primi film anche se hanno iniziato nell'arco di tempo richiesto.

 

Alice Rohrwacher, Corpo Celeste (2011), Le meraviglie (2014), Lazzaro felice (2018, da vedere)

 

Corpo%2BCeleste%2B-%2BAlice%2BRohrwacher

 

 

Roberto Minervini, Stop the Pounding Heart (2013), Louisiana: The Other Side (2015)

 

STPH%2BPost%2B1.jpg

 

 

Jonas Carpignano, Mediterranea (2015), A Ciambra (2017)

 

139097-md.jpg


  • 5

esoteros

 

I have spoken softly, gone my ways softly, all my days, as behoves one who has nothing to say, nowhere to go, and so nothing to gain by being seen or heard.

 

(Samuel Beckett, Malone Dies)


#9 Perfect Prey

    Fumettaro della porta accanto

  • Members
  • StellettaStellettaStellettaStellettaStellettaStelletta
  • 5505 Messaggi:
  • LocationSassari, 08/09/1980

Inviato 13 maggio 2018 - 00:46

Di Nichols ho visto solo Mud e mi era piaciuto parecchio.
  • 0
L'amour physique
Est sans issue

#10 Stan Bowles

    Socialista dalle tasche buche

  • Members
  • StellettaStellettaStellettaStelletta
  • 570 Messaggi:

Inviato 13 maggio 2018 - 06:33

Duncan Jones?

 

Damien Chazelle?


  • 0

#11 piersa

    Megalo-Man

  • Redattore OndaCinema
  • StellettaStellettaStellettaStellettaStellettaStellettaStellettaStellettaStelletta
  • 20498 Messaggi:
  • Location14-16 Fabrizi Nicola e Aldo

Inviato 13 maggio 2018 - 06:58

Lanthimos, Frammartino.

Mi salvo (quasi) tutta la lista e me li sparo tra una decina d'anni.
  • 1

#12 Tom

  • Members
  • StellettaStellettaStellettaStellettaStellettaStellettaStellettaStelletta
  • 15583 Messaggi:

Inviato 13 maggio 2018 - 09:11

Lanthimos certo, ma personalmente ho visto solo The Lobster.
Frammartino e' un grande, ma uhm. E' uno dei rari taliani che seguo, ma fa (o dovrebbe fare) un film ogni 8 anni, e "Il dono" e' del 2002 e "Le quattro volte" 2010, dura vederlo come un regista di questi anni. Se uscisse l'annunciato "Il buco" magari.

 


Duncan Jones?

Damien Chazelle?

 

Assolutamente entrambi.
(Poi personalmente il primo si sta rivelando una delusione abbastanza cocente e il secondo mi sta sulle balle.)

 

-----------------------------

 

Paloz finora l'unico non pigro: dai, ragassi, non dico ADDIRITTURA scrivere 'na riga di commento o cercare un'immagine, ma almeno a copiare incollare la filmografia da wikipedia non vi viene l'ernia.


  • 0

#13 cinemaniaco

    FЯEAK ON A LEASH

  • Members
  • StellettaStellettaStellettaStellettaStellettaStelletta
  • 3916 Messaggi:

Inviato 13 maggio 2018 - 10:48

MV5BMTE5OTI2Mjg2MV5BMl5BanBnXkFtZTYwOTQz

ben affleck
considero gone baby gone uno dei migliori esordi degli anni 2000: molto è merito di dennis lehane intendiamoci – come anche per il coevo mystic river – ma il buon ben affleck, non un genio ma uno con abbastanza passione ed intensità da riuscire a comunicarti qualcosa, ha esordito con un film da anti-divo alla sean penn: un ritratto molto crudo per gli standard hollywoodiani, sincero e realistico dell’umanità della sua boston. la sincerità e una trasparenza che guarda idealmente a clint eastwood – pur con i dovuti distinguo, insomma non è neanche giusto scomodare questi paragoni – sono sicuramente le caratteristiche che segnano la sua filmografia a partire dal successivo the town, altro piccolo grande film: se gone baby gone era il figlioccio di mystic river, potremmo dire che se heat e the departed avessero avuto un figlio sarebbe stato the town. il suo film di maggiore successo, argo, è anche il suo film più convenzionale seppur sempre godibile. la legge della notte, il suo film meno riuscito, è paradossalmente quello dove emergono maggiormente le sue qualità. affleck è un regista che cresce
2007 Gone Baby Gone
2010 The Town
2012 Argo
2016 La legge della notte

  • 5

#14 gwoemul

    GwoemulGPT

  • Members
  • StellettaStellettaStellettaStellettaStelletta
  • 1213 Messaggi:

Inviato 13 maggio 2018 - 11:11

Sean Baker

 

tangeeeerine.jpg

 

In realtà Imdb lo da attivo già da inizio duemila ma solo con film piccolissimi. Nei 10s ha fatto "Starlet" (mi manca) e poi il grandioso "Tangerine" e il bel "The Florida Project". Nello (spesso stucchevole) panorama indie americano sicuramente uno da tenere d'occhio.

 

 

Matteo Rovere

 

il-primo-re-banner.jpg

 

Ha diretto "Veloce come il vento" e prodotto la trilogia di "Smetto quando voglio" quindi niente di trascendentale ma solo dell'ottimo cinema medio di genere in Italia. Con il prossimo "Il primo re" secondo me potrebbe fare il botto.


  • 0

#15 gwoemul

    GwoemulGPT

  • Members
  • StellettaStellettaStellettaStellettaStelletta
  • 1213 Messaggi:

Inviato 13 maggio 2018 - 11:39

Ruben Ostlund

 

1261053_90eacf5b3fdebf4404d1671a38b860ff

 

De ofrivilliga (2008)

Play (2011)

Forza Maggiore (2014)

The Square (2017)

 

Non so nulla sui primi due ma con "Forza Maggiore" e soprattutto "The Square" è uno degli europei più interessanti. 

 

Fratelli Safdie

 

GoodTime_Feature4-1.jpg

 

Heaven Knows What (2014)

Good Time (2017)

 

Il primo lo recupererò presto, "Good Time" è uno dei film più clamorosi dello scorso anno. Prossimi progetti: un film con Adam Sandler e il remake di "48 ore"


  • 0

#16 pooneil

    Enciclopedista

  • Members
  • StellettaStellettaStellettaStellettaStellettaStellettaStelletta
  • 6106 Messaggi:

Inviato 13 maggio 2018 - 11:48

 

Per ora sarò breve:

 

Derek Cianfrance

David Lowery

Rick Alverson

Zal Batmanglij

Mike Cahill

John Hyams

 

e uscendo dagli stati uniti

Claudio Giovannesi

Xavier Dolan

 

Di Cianfrance mi manca "Come un tuono", non mi dispiace in generale, ma lo trovo un pelo sopravvalutato.

Alverson e Cahill, molto interessati. "Enteraiment' del primo ce l'ho li da vedere da un pezzo.

John Hyams il figlio di Peter? Curioso di saperne qualcosa, visto che mi sembra abbia fatto solo film con Van Damme...

 

I due film con Van Damme sono dei connubi molto particolari tra action superviolenti di stampo orientale e una celebralità che potremmo definire autoriale europea o quantomeno Lynchana. Molto riusciti e credibili sotto entrambi gli aspetti, si apprezzano in particolare le sceneggiature senza compromessi e la direzione degli attori. Riferimento più facile è il Refn bello di Pusher, Bronson e Valhalla Rising.

Consigliatissimi entrambi, così come Dragon Eyes. Quest'anno dovrebbe uscire Manic Cop, che già dal titolo sembra essere sulla stessa scia dei precedenti.

 

Cianfrance è il mio regista preferito degli ultimi dieci anni, un Cassavetes odierno, nonostante l'ultimo, per quanto piacevole e ben fatto, l'ho trovato abbastanza inutile e senza l'intensità dei due film precedenti.

 

Alverson è il regista che più al giorno d'oggi va ad affondare il bisturi nei mali del presente, ispirandosi a quella stagione del cinema americano che comincia da Easy Rider e finisce con Electra Glide in Blue passando per Two-Lane Blacktop.

Il migliore per me è The Comedy del 2012 (grandissima annata per il cinema), New Jerusalem invece lo eviterei.

 

Batmanglij e Cahill sono l'indie Sundance odierno, inoltre possono entrambi avvalersi della dolce e brava Brit Marling.

 

Lowery lo abbiamo tutti amato con A Ghost Story.

 

Potremmo includere anche Kelly Reichardt, attiva dal 1994, ma che è stata conosciuta con Old Joy del 2006 ed a cui ha fatto seguire altri due ottimi film.

 

Leggerei con molto piacere l'opinione di Tiresia sui film di Giovannesi.


  • 0

#17 pooneil

    Enciclopedista

  • Members
  • StellettaStellettaStellettaStellettaStellettaStellettaStelletta
  • 6106 Messaggi:

Inviato 13 maggio 2018 - 11:51

De ofrivilliga di Ostlund molto bello, rimanendo in Scandinavia allora Blind di Eskil Vogt (sceneggiatore di Joachin Trier) è un 10/10.


  • 0

#18 paloz

    Poo-tee-weet?

  • Members
  • StellettaStellettaStellettaStellettaStellettaStellettaStellettaStellettaStelletta
  • 25062 Messaggi:

Inviato 13 maggio 2018 - 18:31

Steve McQueen, Hunger (2008), Shame (2011), 12 anni schiavo (2013)

 

hunger-steve-mcqueen-film-bobby-sands-ir

 

 

kogonada, Columbus (2017)

 

Copy-of-John-Cho-in-Columbus_photo-credi

 

 

Steven Knight, Locke (2013)

 

Locke_%28film%29.png

 

 

Céline Sciamma, Naissance des pieuvres (2007), Tomboy (2011), Diamante nero (2014)

 

b41b5c62cc0521f2254caedceeca7769.jpg

 

 

Riley Stearns, Faults (2014)

 

df-02756.jpg

 

 

Gudmundur Arnar Gudmundsson, Heartstone (2016)

 

2014_02_27_11_17_43_Hjartasteinn_0179sma


  • 2

esoteros

 

I have spoken softly, gone my ways softly, all my days, as behoves one who has nothing to say, nowhere to go, and so nothing to gain by being seen or heard.

 

(Samuel Beckett, Malone Dies)


#19 Dudley

    mainstream Star

  • Members
  • StellettaStellettaStellettaStellettaStelletta
  • 1880 Messaggi:

Inviato 13 maggio 2018 - 19:09

Justin Kurzel, esordisce alla grande con il tremendo "Snowtown" del 2011 (un film crudo come pochi), si è poi confermato con l'ottimo (secondo me) "Macbeth", che però non è piaciuto a tutti.

Stavo per dire anche di Sean Ellis, vedo però che è già attivo da diversi anni ... ma un po' di fama se l'è guadagnata con "Metro Manila" del 2013.

Non ridete: Ryan Gosling, che esordisce alla regia con "Lost river" nel 2014, un film strampalato dalla grande forza visiva ... molto ambizioso e discutibile, ma non può lasciare indifferenti.

Anche da tenere sott'occhio: Michaël Roskam, con "Bullhead" del 2011 (con il fantastico Matthias Schoenaerts), seguito dal più classico ed hollywoodiano "The drop" (Hardy e Gandolfini nel cast!) e dall'ultimo "Le fidèle", che non ho ancora visto.


  • 1

#20 River Potomac

    Groupie

  • Members
  • StellettaStellettaStelletta
  • 285 Messaggi:
  • LocationEast of Rome

Inviato 13 maggio 2018 - 21:21

Complimenti per il topic, cercherò di recuperare dato che me ne mancano parecchi. Di italiani secondo me Maccio Capatonda (ha esordito al cinema nel 2015) non è da sottovalutare. Nei due film che ha diretto ha dimostrato una padronanza della tecnica registica non indifferente (già evidente nelle serie tv), forse un po' didascalica ma che ha comunque ampi margini di miglioramento. Italiano Medio non è stato molto a fuoco ed ha una sceneggiatura un po' zoppicante ma Omicidio all'italiana è una commedia-thriller veramente fatta bene, con una regia all'altezza della grande sceneggiatura. 


  • 1

#21 lazlotoz

    Enciclopedista

  • Moderators
  • 6739 Messaggi:

Inviato 13 maggio 2018 - 21:51

Le redazione di OC aveva messo su una lista, un paio di anni fa (che seguiva una lista precedente...).

 

Io puntavo su Sean Baker. Per una volta ci ho preso.

 

http://www.ondacinem...a_mondiale.html


  • 1

#22 Tom

  • Members
  • StellettaStellettaStellettaStellettaStellettaStellettaStellettaStelletta
  • 15583 Messaggi:

Inviato 14 maggio 2018 - 15:29

ship_wide_ea6ab532a4ad6da4b4f93504adeb28

 

Uno che per me fa il paio con Duncan Jones in quanto a speranza iniziali e perplessita' successiva e' Neill Blombkamp.

Esordio col botto con District 9, replica meno efficace per me comunque d'effetto con Elysium e poi, plof... Chappie, film talmente sbagliato che in se' mi verrebbe anche da difenderlo, ma trasudante una visione delle cose talmente banale e ingenuamente imbarazzante da rischiare la rilettura in negativo dei due film precedenti. Mah, vedremo che fara' con il disaster movie Greenland.


  • 2

#23 Sandor

    Enciclopedista

  • Members
  • StellettaStellettaStellettaStellettaStellettaStellettaStelletta
  • 6247 Messaggi:
  • LocationVersilia

Inviato 14 maggio 2018 - 15:59

io punto su Nacho Vigalondo anche se l'ultimo film ,Colossal,non è che mi abbia entusiasmato.

Ottimo l'esordio con Los cronocrimes del 2007,uno dei migliori film sui viaggi nel tempo .

Devo recuperare Extraterrestre e Open windows con Sasha Grey  :eyebrows:


  • 1

#24 cinemaniaco

    FЯEAK ON A LEASH

  • Members
  • StellettaStellettaStellettaStellettaStellettaStelletta
  • 3916 Messaggi:

Inviato 14 maggio 2018 - 19:30

MV5BMTAwNzkxNDczNzVeQTJeQWpwZ15BbWU4MDQ0

david michod
il nuovo millennio ha visto ritornare alla ribalta la cinematografia australiana, in verità una cinematografia che in italia viene sempre un po’ snobbata. non solo ha prodotto e continua a produrre un numero considerevole di attori ed attrici che si affermano a livello internazionale, ma propone notevoli talenti anche alla regia. una new wave di giovani autori sono emersi proprio in quest’ultimo decennio. giusto per fare qualche nome, tra i più famosi: i fratelli edgerton, justin kurzel ed ovviamente david michod. il quale si è fatto notare con animal kingdom, che è diventato un po’ il manifesto del nuovo cinema australiano: un dramma naturalistico nella tradizione dei brutali crime movies aussie, costruito su una visione fatalistica della vita e del mondo, glaciale, spietato, senza speranze e senza alcuna fiducia nella giustizia e nella legge: l’unica legge qui, come da titolo, è quella di darwin. con il successivo the rover è riuscito se possibile a fare un film ancora più nero e nichilista: un post-apocalittico nel quale l’incubo è più reale che mai. l’approdo al cinema americano arriva con war machine, sotto l’egida di brad pitt e di netflix: dei suoi tre film è sicuramente il meno interessante, ma seppur michod cambi totalmente genere e bersagli – trattasi di una satira politico-militare in cui si ride molto poco e a denti stretti – quel che non cambia è lo sguardo gelido ed amaro
2010 Animal Kingdom
2014 The Rover
2017 War Machine

  • 1

#25 Central Perk

    Il fu Chanandler Bong

  • Members
  • StellettaStellettaStellettaStellettaStelletta
  • 1000 Messaggi:
  • LocationRoma

Inviato 14 maggio 2018 - 22:06

The_Florida_Project.jpg

 

 

Sean Baker

 

Tangerine (2015)

Un sogno chiamato Florida (The Florida Project) 2017

 

Per rimanere nella categoria "troppo buoni per essere commerciali / non abbastanza per essere autori veri", Sean Baker direi che è un buon prospetto. Esordisce con un convincente e atipico indie buddie movie nel 2015 e alza un pochino il tiro con "Florida", grazie anche all'interpretazione di un William Dafoe stranamente "positivo", ma sempre potentissimo. Si è messo quindi abbastanza in mostra, sopratutto in patria. Vediamo se fa un altro passettino col prossimo.


  • 0

#26 William Blake

    Titolista ufficiale

  • Redattore OndaCinema
  • StellettaStellettaStellettaStellettaStellettaStellettaStellettaStelletta
  • 17708 Messaggi:

Inviato 14 maggio 2018 - 22:46

Tangerine è il suo quinto film, Baker ha 47 anni


  • 0
Ho un aspetto tremendo, e non bado a vestirmi bene o a essere attraente, perché non voglio che mi capiti di piacere a qualcuno. Minimizzo le mie qualità e metto in risalto i miei difetti. Eppure c'è lo stesso qualcuno a cui interesso: ne faccio tesoro e mi chiedo: "Che cosa avrò sbagliato?"

#27 lazlotoz

    Enciclopedista

  • Moderators
  • 6739 Messaggi:

Inviato 14 maggio 2018 - 23:20

 

 

 

Sean Baker

 

Tangerine (2015)

Un sogno chiamato Florida (The Florida Project) 2017

 

Per rimanere nella categoria "troppo buoni per essere commerciali / non abbastanza per essere autori veri", Sean Baker direi che è un buon prospetto. Esordisce con un convincente e atipico indie buddie movie nel 2015 e alza un pochino il tiro con "Florida", grazie anche all'interpretazione di un William Dafoe stranamente "positivo", ma sempre potentissimo. Si è messo quindi abbastanza in mostra, sopratutto in patria. Vediamo se fa un altro passettino col prossimo.

 

Scusa, non ho resistito a metterti un meno. Ma solo perché in tre righe mi hai pugnalato un paio di volte.


  • 0

#28 Central Perk

    Il fu Chanandler Bong

  • Members
  • StellettaStellettaStellettaStellettaStelletta
  • 1000 Messaggi:
  • LocationRoma

Inviato 15 maggio 2018 - 07:57

Ero convinto avesse fatto soltanto due film e qualche corto. Sorry.


  • 1

#29 Earl Bassett

    se ci dice bene finiamo nella merda

  • Members
  • StellettaStellettaStellettaStellettaStellettaStellettaStelletta
  • 9654 Messaggi:

Inviato 15 maggio 2018 - 08:20

Conosco poco, tematicamente i due che mi interessano di più sono Craig Zahler e Taylor Sheridan.

Curiosamente entrambi per i loro prossimi lavori hanno ripescato vecchi divi anni 80/90: il primo ha appena finito Dragged accros Concrete, che dovrebbe essere una specie di Braccio violento della Legge aggiornato agli anni 2000 e nel quale affiancherà all'ormai fidato Vincent Vaugh il buon vecchio Mel Gibson, il secondo ha invece ripescato Kevin Costner per la miniserie tv Yellowstone, dinasty  neowestern violenta e crepuscolare.

 


  • 1

#30 selva

    mainstream Star

  • Members
  • StellettaStellettaStellettaStellettaStelletta
  • 1127 Messaggi:

Inviato 15 maggio 2018 - 10:31

*
POPOLARE

Martina Parenti/Massimo D'Anolfi

Il castello (2011)

Materia Oscura (2013)

L'infinita fabbrica del Duomo (2015)

Spira Mirabilis (2016)

 

Coppia di documentaristi con sede a Milano, a metà tra il succitato Frammartino e il direct cinema à la Wiseman. Hanno ottenuto molti riconoscimenti per Il Castello (interamente girato a Malpensa), ma il "successo" in patria avviene con Materia Oscura. Il mio preferito è L'infinita fabbrica del Duomo, un silenzioso viaggio nella cattedrale milanese, mentre devo ancora recuperare l'ultimo (su raiplay). In ogni loro film trovo molte immagini che mi rimandano a scenari sci-fi o post-apocalittici, segno che c'è una certa perizia nella costruzione dell'inquadratura.

 

maxresdefault.jpg 

 

Albert Serra

Honor de Cavalleria (2006)

El cant dels ocells (2008)

Historia de la meva mort (2013)

La mort de Louis XIV (2016)

 

Spagnolo classe 1975, dall'esordio con Don Chisciotte (girato con pochi mezzi e vincitore a Torino) alla magnifica messa in scena degli ultimi giorni del Re Sole, interpretato da Jean-Pierre Lèaud. Molto elegante nelle ricostruzioni storiche, ma soprattutto molto ironico. 

 

La-mort-de-Louis-XIV.jpg

 

 

Miguel Gomes

Tabu (2012)

As mile e uma noites (2015)

 

Attivo dagli inizi del 2000, fa il botto con Tabu, dramma romantico/storico molto malinconico anche di una certa epoca del cinema. Segue con i tre capitoli del fluviale Le mille e una notte, un'operazione particolare e cervellotica a cavallo tra le Arabian Nights, la riflessione teorica sull'immagine e la documentazione della crisi economica portoghese. Gomes ha anche diretto un delizioso corto, Redemption, un found footage con la lettura di alcune lettere (inventate) dei capi di stato delle più importanti nazioni europee.

 

Tabu+(2).jpg

 

Brady Corbet

The Childhood of a Leader (2015)

Vox Lux (2018)

 

Attore che ha esordito con un magnifico film (nel cast Robert Pattinson) molto curato formalmente e con un piano sequenza finale da brividi. Il secondo dovrebbe uscire quest'anno, il tema è il successo di una popstar interpretata da Natalie Portman. Speriamo bene.

 

COAL52_T_000012690032_Agatha-A.-Nitecka.

 

Pablo Larraìn

 

Tony Manero (2008)

Post mortem (2010)

No (2012)

El club (2015)

Neruda (2016)

Jackie (2016)

The True American (2019)

 

Imprescindibile. Tralasciando l'esordio (non visto, su rym media molto bassa), un percorso autoriale che delinea una poetica ben precisa. La trilogia sul golpe cileno è un capolavoro: Tony Manero racconta le vicissitudini di un esaltato criminale ossessionato dal personaggio interpretato da John Travolta, un film sull'alienazione poco prima della presa del potere di Pinochet. Post mortem va al cuore del problema (o meglio al corpo), con l'effettiva messa in immagini dell'autopsia del corpo di Salvador Allende. No (per me il migliore dei tre) ci proietta quindici anni dopo, durante la campagna referendaria sullo stesso Pinochet. Prima di passare alla seconda fase Larraìn indaga un'altra forma di potere: il rehab di una manciata di preti con scandali sessuali alle spalle, molto crudo e straniante fatto di chiaroscuri e agnizione interiore. Dopodiché troviamo l'accoppiata di due straordinari film: Neruda è sì ancora un film sul Cile, sul ricco poeta edonista, sul comunismo vs America, ma soprattutto è una riflessione metanarrativa sul racconto e sull'essere raccontati, sul potere del cinema e delle narrazioni (parte come un biopic, passa alla spy story, termina nel western crepuscolare). Il mio preferito per ora. Jackie è speculare ma molto diverso per tono e messa in scena, da vedere rigorosamente in originale dove la voce flebile della Portman costituisce il 60% dell'interpretazione. Continuerà ad affrontare la storia americana anche nel prossimo film in uscita nel 2019.

 

neruda-05-gael-garcia-bernal-oscar-peluc


  • 14

#31 Tom

  • Members
  • StellettaStellettaStellettaStellettaStellettaStellettaStellettaStelletta
  • 15583 Messaggi:

Inviato 15 maggio 2018 - 16:42

Perfetto, Selva.

il secondo ha invece ripescato Kevin Costner per la miniserie tv Yellowstone, dinasty neowestern violenta e crepuscolare.


Ottima questa, non sapevo.
  • 0

#32 100000

    Enciclopedista

  • Members
  • StellettaStellettaStellettaStellettaStellettaStellettaStelletta
  • 7716 Messaggi:

Inviato 15 maggio 2018 - 16:47

Bravissimo selva, volevo citare anch'io Serra e Gomes, ma sono in giro e da cell mi scocciava.
  • 0

#33 tiresia

    Sue Ellen

  • Members
  • StellettaStellettaStellettaStellettaStellettaStelletta
  • 4571 Messaggi:

Inviato 16 maggio 2018 - 14:52

Tom Ford, non avrei mai creduto, ma è regista maiuscolo. Poi Morabito, è vero Rimetti a noi i nostri debiti secondo me non è al livello de Il venditore di medicine, ma rimane da seguire comunque. Aggiungo Sebastian Lelio di cui attendiamo le forche caudine del film a Stelle e strisce e Carrisi che mi ha sorpreso tantissimo quest’inverno.
Greta Gerwin non mi ha fulminata, ma la direzione degli attori è notevole.

due parole su Dolan: credo che abbia girato un capolavoro assoluto con Laurence Anyways, a 23 anni per inciso, per poi continuare a vivisezionare la famiglia e l'identità fino, temo, ad avvilupparsi un tantinello nelle sue ossessioni. Il prossimo suo film, ancora senza data di uscita, lo ha, benevolmente, ridotto a 4 ore. E rimane anagraficamente un ragazzino.
  • 1

#34 Giubbo

    Classic Rocker

  • Members
  • StellettaStellettaStellettaStellettaStellettaStelletta
  • 4074 Messaggi:

Inviato 17 maggio 2018 - 08:56

volevo scrivere Harmony Korine e Abdellatif Kechiche, ma poi ho scoperto che sono un ignorante.


  • 1

#35 Tom

  • Members
  • StellettaStellettaStellettaStellettaStellettaStellettaStellettaStelletta
  • 15583 Messaggi:

Inviato 24 maggio 2018 - 15:25

Ho visto i tre film di John Hyams, sponsorizzato da Pooneil e Cine.
Mi sono piaciuti e lui e' sicuramente un talento da tenere d'occhio (anche se poi ha gia' 53 anni), ma confesso che mi aspettavo qualcosina di piu'.
Universal Soldier: Regeneration e' a tutti gli effetti un direct-to-video di questi ultimi anni, riscattato dalla perizia della sua regia e dalla sua gestione stralunata dei tempi: avercene di serie B cosi' intelligente e ben fatta... pero', 'nsomma, alla base un direct to video "di botte" molto basico rimane.
Dragon Eyes e' divertente, ennesima rilettura de La sfida del samurai/Per un pugno di dollari, stavolta in salsa gangsta/zen, ma in definitiva e' una cazzatona piuttosto sgangherata, col solito equivoco di chi mira a Tarantino ma centra Rodriguez.
Universal Soldier: Day of Reckoning, ecco, questo e' davvero un gioiello che meriterebbe di diventare un cult del cinema stramboide di questi anni. Davvero sembra che un Lynch o un Refn si siano impossessati di una saga action da tre soldi e abbiano fatto (quasi) il cazzo che volevano.
A questo punto aspetto anch'io con molta curiosita' il remake di Maniac Cop (l'originale di Lustig era divertente, ma niente di intoccabile).


  • 1

#36 cinemaniaco

    FЯEAK ON A LEASH

  • Members
  • StellettaStellettaStellettaStellettaStellettaStelletta
  • 3916 Messaggi:

Inviato 24 maggio 2018 - 15:35

A questo punto aspetto anch'io con molta curiosita' il remake di Maniac Cop (l'originale di Lustig era divertente, ma niente di intoccabile).


ma di questo ci sta già il remake, prodotto da alexandre aja (consiglio anche questo comunque) :blink:

EDIT

ho confuso maniac con maniac cop
  • 0

#37 Tom

  • Members
  • StellettaStellettaStellettaStellettaStellettaStellettaStellettaStelletta
  • 15583 Messaggi:

Inviato 24 maggio 2018 - 15:52

"Maniac" di Lustig poteva essere tante cose, ma sicuramente non "divertente". :P


  • 0

#38 William Blake

    Titolista ufficiale

  • Redattore OndaCinema
  • StellettaStellettaStellettaStellettaStellettaStellettaStellettaStelletta
  • 17708 Messaggi:

Inviato 23 giugno 2018 - 19:07

 
brawl_in_cell_block_99_fight_scene.png
 
S. Craig Zahler
Colui che mi ha ispirato il topic, copio e incollo quanto scritto stamattina: con due film Zahler ha gia' uno stile peculiare e riconoscibilissimo, a perfetta meta' strada tra cinema d'autore e cinema di genere duro e puro: forse davvero potenzialmente l'unico erede di Tarantino, anche se diversissimo come modi e toni.
2015 Bone Tomahawk
2017 Brawl in Cell Block 99
 
 

 

allora, ho recuperato prima "Brawl in Cell Block 99" e mi ha divertito ma è davvero lungo per quello che poi in effetti è (un b-movie). "Bone Tomahawk", nella sua commistione davvero stramba di generi, mi ha convinto maggiormente: un western classico con una sterzata splatter niente male (solo io ho pensato a "Il 13° guerrieri" di McTiernan nella descrizione della tribù antropofaga?)


  • 1
Ho un aspetto tremendo, e non bado a vestirmi bene o a essere attraente, perché non voglio che mi capiti di piacere a qualcuno. Minimizzo le mie qualità e metto in risalto i miei difetti. Eppure c'è lo stesso qualcuno a cui interesso: ne faccio tesoro e mi chiedo: "Che cosa avrò sbagliato?"

#39 Tom

  • Members
  • StellettaStellettaStellettaStellettaStellettaStellettaStellettaStelletta
  • 15583 Messaggi:

Inviato 23 giugno 2018 - 20:32

Non sono d'accordo, usare la materia e anche la forma dei b-movie non significa fare un b-movie. Ma va beh, se oltre a mantenere questo livello imbrocca un successo commerciale, per me diventa un regista di super-culto: quindi indicato come genio assoluto per un film e poi come stronzo sopravvalutato al successivo.


  • 0

#40 selva

    mainstream Star

  • Members
  • StellettaStellettaStellettaStellettaStelletta
  • 1127 Messaggi:

Inviato 24 giugno 2018 - 09:12

Bone Tomahawk ha preso di più anche me, forse per la sua struttura - mi pare di ricordare un inizio da western classico per poi scivolare progressivamente in una commistione di generi accattivante. Cell Block 99 è molto più "dritto". Regista anomalo e da seguire.   


  • 0

#41 Tom

  • Members
  • StellettaStellettaStellettaStellettaStellettaStellettaStellettaStelletta
  • 15583 Messaggi:

Inviato 24 giugno 2018 - 11:34

Parlandone per parlarne, senza voler convincere nessuno: per me sono entrambi "dritti", che e' parte del loro fascino.

Partono come due film classici e realistici, da cinema serio e posato, da prima serata di Rai Movie, e poi slittano nell'inferno dei generi, da terza serata di Tele Cantinazzo. Un percorso fatto con passo lento ma implacabile, tanto dal film stesso che dei personaggi, il che rende i vari passaggi corenti e senza (troppi) strappi. Come sguardo oserei dire siamo piu' dalle parti di Kubrick e Altman che non dei Rodriguez/Tarantino di "Dal tramonto all'alba". 

In Bone Tomahawk e' come se i personaggi di un film di Howard Hawks procedessero verso un cannibal-movie italiano. In Cell Block 99 e' come se un il protagonista di crime-movie cronachista alla "Sorvegliato speciale" decidesse di infilarsi in una realta' da expolitation di serie Z. Ma non mi sembra solo citazionismo e giochino meta-, c'e anima e uno sguardo molto umano.

Personalmente Bone Tomahawk mi era gia' molto piaciuto alla prima visione, ma alla luce di Cell Block l'ho rivalutato ulteriormente, con certe cose che avevo catologato come difetti che mi sembrano diventati cifra stilistica.

 

Va beh, adesso come minimo Zahler mi finira' a dirigere Iron Man 4. 


  • 0

#42 cinemaniaco

    FЯEAK ON A LEASH

  • Members
  • StellettaStellettaStellettaStellettaStellettaStelletta
  • 3916 Messaggi:

Inviato 04 settembre 2018 - 20:17

cazzo che film cell block 99

mesi fa avevo provato a vedere bone tomahawk, ma la combo western + ritmo liturgico sembrava proprio non fare per me, forse non era la giornata giusta non so, ma dopo 10 minuti ho deciso di spegnere. cell block invece aveva tutti i crismi per piacermi: ambientazione contemporanea, genere crime… è anche andato oltre: mi ha stupito

anche questo è un film decisamente lento. oserei dire dilatato. zahler sembrerebbe uno che non sa a cosa serve il montaggio e la post-produzione perché lascia intermezzi, digressioni, che normalmente verrebbero tagliate per rendere il film più fluido. e invece tutto questo diventa una cifra stilistica riconoscibile e personale. per fare un esempio concreto: un film più "convenzionale" (non lo sto usando per forza di cose in maniera negativa) avrebbe fatto a meno di tutto il rituale di procedure all'arrivo di bradley nella prigione. ma senza queste lungaggini paradossalmente il film, per come è stato costruito, ci avrebbe perso. è un momento fondamentale perché è una sequenza quasi semi-documentaristica, coerente con il realismo della prima parte di film, nella quale il regista fa pensare allo spettatore di vedere un determinato film, salvo poi far detonare tutte le sue aspettative nella seconda parte di film

lo ha già accennato tom nel post che mi precede, ma il film parte come un drama/crime realistico e si conclude come un torture-porn. e non si percepisce più di tanto nemmeno lo scarto. nella rappresentazione della violenza, guarda caso si percepisce l'influenza di due dei più influenti film degli anni 2010s: c'è un po' dei combattimenti realistici e brutali di the raid , e un po' della violenza art gory di drive (e di refn in generale… del resto anche a gosling in quel film piaceva spappolare a calci i crani della gente). vaughn inedito per come usa quel corpo meglio di un'arma: è incredibile che prima d'ora mai nessun regista me lo aveva fatto percepire per quella spaventosa montagna che in realtà è

mi sa che devo provare a recuperare bone tomahawk
  • 1

#43 Tom

  • Members
  • StellettaStellettaStellettaStellettaStellettaStellettaStellettaStelletta
  • 15583 Messaggi:

Inviato 04 settembre 2018 - 20:45

Ah, stavo giusto scrivendo un post nuovo.

 

2974_tn.jpg?w=545&h=253

 

Niente di che a dire il vero: ho casualmente unito i puntini e mi sono accorto di aver visto 3 film su 4 di un regista ultra-cazzone che mi diverte parecchio: Joe Lynch. Un autore pulp molto pulp pure troppo, con nel menu': il sequel (che non ho visto, ma a questo punto vedro') di un tipico e loffio horror dei primi 2000 che si dice essere molto meglio e molto piu' divertente del primo (Wrong Turn 2, 2007), uno stupido / strambo / simpatico piccolo film "maledetto" (Knights of Badassdom, 2012), una robertrodriguezzata come a Rodriguez non riescono da anni (Everly, 2014), uno dei piu' divertenti horror-comedy degli ultimi anni (Mayhem, 2017).


  • 0

#44 cinemaniaco

    FЯEAK ON A LEASH

  • Members
  • StellettaStellettaStellettaStellettaStellettaStelletta
  • 3916 Messaggi:

Inviato 11 settembre 2018 - 15:19

2016 Green Room


cazzo che film (2)

può far venire in mente frontiers, ma questo mi è sembrato un film migliore, o forse più incisivo non so. alla fine frontiers - se si esclude il flebile collegamento al contesto politico europeo - era una specie di non aprite quella porta a casa dei nazisti. green room è più affine a film come l'ultima casa a sinistra, cane di paglia, un tranquillo week-end di paura, insomma storie di sopravvivenza all'americana, in quel particolare contesto territoriale e culturale, un luogo dove la dicotomia deserto/civiltà è una vera e propria costante dai tempi del selvaggio west, dove basta girare l'angolo per imbattersi in sacche di società che rispondono a regole proprie svincolate da qualsiasi "conquista" moderna del diritto. e il tema centrale della violenza e del suo uso, darwinianamente intesa come strumento per sopravvivere (e direi abbastanza controverso ed ambiguo il finale in cui i sopravvissuti si trasformano anche fisicamente nei loro aguzzini)

se mi dici che anche il film precedente vale almeno la metà di questo, lo recupero subito
  • 1

#45 Tom

  • Members
  • StellettaStellettaStellettaStellettaStellettaStellettaStellettaStelletta
  • 15583 Messaggi:

Inviato 12 settembre 2018 - 11:56

Blue Ruin e' anche piu' bello, ma sicuramente diverso, meno "di genere", piu' drammatico e lento. La tematica di fondo e' la stessa.

 

Di Saulnier mi piace anche il primo, "Murder Party" del 2007, un "Fuori orario" halloweenesco anni zero. Ma e' uno di quei "no budget" che e' difficile consigliare, anche se comunque ha un'aria decorosamente professionale.

 

8ffa5021d0d59199753453d6353646a504331b76

 

Segnalo anche l'affine I Don't Feel at Home in This World Anymore di Macon Blair, che altri non e' che l'attore feticcio di Saulnier, E' un classico indie-movie che punta alla commedia nera coi morti ammazzati, con tutti i difetti e le convenzioni del caso, pero' e' divertente (la scena inziale della vecchiaccia malata di cancro e' da antolgia) e porta avanti comuque la tematica dell'America divisa in micro-universi, alcuni dei quali molto pericolosi.


  • 0

#46 cinemaniaco

    FЯEAK ON A LEASH

  • Members
  • StellettaStellettaStellettaStellettaStellettaStelletta
  • 3916 Messaggi:

Inviato 12 settembre 2018 - 16:29

nel dubbio ho recuperato (integralmente) bone tomahawk ashd

ho capito perché mi piace zahler: è un sadico figlio di puttana

S%20Craig%20Zahler-thumb-430xauto-63155.
anche se non sembra sono un sadico figlio di puttana

sia nei confronti dei propri personaggi che dello spettatore. cosa non gli capita ai malcapitati di bone tomahawk - che tra l'altro partono già con il favore dei pronostici: uno storpio, un vecchio vicesceriffo, uno sceriffo anche lui sempre vecchio ma decisamente più uomo d'azione del suo vice, un bellimbusto vanesio. una via del martirio non diversa da quella di bradley di cell block 99 (che attraversa anche fisicamente, non solo simbolicamente, i "gironi" del sistema carcerario)

bone tomahawk ha spesso i caratteri del survival movie. una sfida anche per lo spettatore. e qui arrivo al punto 2. zahler , tra le tante esplosioni di violenza, infila una sequenza davvero ai limiti del sostenibile, e non mi considero un'anima candida in materia di horror ed affini. però devo dire che reinventa in maniera originale ed intelligente uno dei sottogeneri che mi piacciono di meno, ossia il cannibal, genere veramente troppo truce e becero pure per i miei standard. a dispetto di quello che sembrerebbe leggendomi, non c'è nessun compiacimento splatteroso/schifoso/ripugnante, c'è invece una violenza che disturba realmente perché filmata con l'occhio severo e il tono serio di un film di serie A, anche se siamo in territorio da exploitation. la modernità di zahler sta proprio qua

che poi a pensarci bene i suoi film sono classici nell'impianto. sono classiche le vicende, classici i personaggi. i protagonisti anche di questo western sono figure saldamente ancorate alla tradizione americana dell'eroe: nobili d'animo, si gettano nell'avventura senza pensare alle conseguenze, non si tirano indietro e salvano la bella di turno. dove esistono più persone così? perché il bradley di vaughn era tanto diverso? pronto a bussare alle porte dell'inferno pur di salvare la vita di moglie e prole. ammazzano, spaccano teste, ma sono duri vecchio stile. l'inettitudine, la debolezza non sono contemplate, in questo zahler è americano al 100%

lo sai tom che presto servirà un topic tutto suo a questo signore :)

MV5BYjk0Zjk5M2MtOTVlMy00NzdmLThlYzYtZmM3
anche kurt russell pensa che zahler sia un sadico figlio di puttana, persino più di tarantino
  • 3

#47 cinemaniaco

    FЯEAK ON A LEASH

  • Members
  • StellettaStellettaStellettaStellettaStellettaStelletta
  • 3916 Messaggi:

Inviato 28 settembre 2018 - 17:33

ho appena recuperato you're next, l'unico film di wingard che mi mancava - un altro gioiellino come the guest - e riflettendo sulla piega presa dalla sua carriera, stavo pensando che si dovrebbe aprire uno spin-off sui registi invece che hanno fatto ben sperare per qualche anno e hanno finito con lo sputtanarsi nell'arco di un solo decennio. quasi da guinness dei primati. io ho qualche nome

adam wingard

you're next, 2011 :)
the guest, 2014 :)
blair witch, 2016 :rolleyes:
death note, 2017 :bleargh:

prossimamente:

godzilla vs king-kong ashd
i saw the devil (remake) :mellow:

duncan jones

non ho visto il suo ultimo film, ma mi fido faccia cagare

moon, 2009
source code, 2010
warcraft, 2016
mute, 2018

jon watts

come partire con un body-horror (clown, 2014) e la versione horror di un film amblin (cop car, 2015) per finire a girare un merdoso reboot di spiderman e ritrovarsi a lavorare già sul sequel
  • 0

#48 debaser

    utente stocazzo

  • Members
  • StellettaStellettaStellettaStellettaStellettaStellettaStellettaStellettaStelletta
  • 23155 Messaggi:

Inviato 28 settembre 2018 - 19:25

Eh sì, mi spiace che alla fine il buon Duncan Jones rischia di aver dato tutto col primo. Peccato, non so se sperarci ancora.
  • 1

Codeste ambiguità, ridondanze e deficienze ricordano quelle che il dottor Franz Kuhn attribuisce a un'enciclopedia cinese che s'intitola Emporio celeste di conoscimenti benevoli. Nelle sue remote pagine è scritto che gli animali si dividono in (a) appartenenti all'Imperatore, (b) imbalsamati, c) ammaestrati, (d) lattonzoli, (e) sirene, (f) favolosi, (g) cani randagi, (h) inclusi in questa classificazione, (i) che s'agitano come pazzi, (j) innumerevoli, (k) disegnati con un pennello finissimo di pelo di cammello, (l) eccetera, (m) che hanno rotto il vaso, (n) che da lontano sembrano mosche.
 
non si dice, non si scrive solamente si favoleggia


#49 neuro

    king (beyond the wall)

  • Redattore OndaCinema
  • StellettaStellettaStellettaStellettaStellettaStelletta
  • 3958 Messaggi:
  • Locationqua

Inviato 29 settembre 2018 - 09:21

anche source code non era male secondo me, anzi


  • 0
apri apri, apri tutto!

#50 cinemaniaco

    FЯEAK ON A LEASH

  • Members
  • StellettaStellettaStellettaStellettaStellettaStelletta
  • 3916 Messaggi:

Inviato 29 settembre 2018 - 11:12

un regista direi di medie speranze a cui invece do ancora un po' di credito è ryan coogler, diventato famoso (?) con il mega successo di black panther, 2018 - che non ho visto - ma che con i due film precedenti ha dato secondo me prova di essere un solido regista

l'indipendente fruitval station, 2013 - qui : http://forum.ondaroc...itvale-station/- e il salto hollywoodiano di creed, 2015 - spin-off sorprendentemente buono proprio grazie alla sua mano ferma e sicura

ora i rischi per il ragazzo sono due: la deriva mainstream-commerciale o la deriva spikelee-iana dei poveri con i film de dennuncia (come sembrerebbe già il prossimo in cantiere)
  • 0




1 utente(i) stanno leggendo questa discussione

0 utenti, 1 ospiti, 0 utenti anonimi